WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.03.2023Alarme su banche “sedato”, per ora, da Regolatori, Autorita’, Governi.
Banca centrale USA in riunione oggi e domani: tassi su’ di +0,25% o invariati?
Presidente cinese a Mosca cerca una soluzione alla guerra in Ucraina.
Prezzo petrolio depresso, sotto 66 US$/barile: oro su’, anche >2000 US$/oncia.
Ieri, dopo il rincorrersi di notizie del weekend sulle sorti del Credit Suisse, le borse europee erano partite con perdite medie attorno a -2% ma nel corso della seduta, animate da ritrovato ottimismo, hanno rapidamente recuperato slancio per chiudere largamente positive appena sotto ai massimi di seduta.
La soluzione della crisi di Credit Suisse e l’iniziativa sincrona e congiunta delle maggiori Banche centrali per fornire liquidità al sistema finanziario hanno fatto partire le ricoperture sui titoli bancari, e non solo: spicca il +2,3% di Milano ed il +2,1% di Madrid: +1,4% Parigi e Francoforte, +1,3% Amsterdam e Londra. Bene anche Wall Street: Dow Jones +1,2%, Nasdaq +0,4%, S&P500 +0,9%.
L’ansia da crisi bancarie e’ stata dunque efficacemente sedata da Organi di viglianza e controllo, Banche centrali, rappresentanti dei Governi, con il Presidente dell’ECB (Banca centrale europea) Christine Lagarde che ha sottolineato la “tenuta del sistema” e la prontezza dell’ECB nell’intervenire per garantire liquidità e stabilità.
In specifico vale segnalare che Banca nazionale svizzera, Banca centrale europea, Banca centrale del Canada, d’Inghilterra e del Giappone hanno contemporaneamente deciso il potenziamento delle linee swap in Dollari, portandone la frequenza da settimanale a giornaliera a partire da ieri, 20 marzo, fino alla fine di aprile.
Giornata difficile per l’azione UBS che, dopo l’annuncio del salvataggio del Credit Suisse, è partita in calo di -9%, peggiorando sino a -12%, per poi girasi in positivo fino a +5,5%, e infine chiudere a +1,1%. Quella di Credit Suisse si e’ allineata alla “ratio” del concambio e si e’ ulteriormente dimezzata.
Sull’operazione di “salvataggio/acquisizione” di Credit Suisse da parte di UBS continuano ad addensarsi dubbi e critiche, specie sull'azzeramento dei bond Credit Suisse AT1 per oltre 16 miliardi di Euro, avvenuto senza che il capitale azionario subisse, in via prioritaria, la stessa sorte.
In ogno caso, gli operatori finanziari restano tesi e guardinghi, i mercati conseguentemente volatili e ancora in cerca di asset piu’ decorrelati e sicuri: tra loro spiccano i bond governativi sia in Usa che in Europa, e l'oro, che recuperando la sua storica valenza di “bene rifugio” ieri, 20 marzo, e’ risalito sopra 2.000 Dollari/oncia.
“Digerite” in qualche modo le crisi bancaria, l’attenzione degli investitori dovrebbe tornare su 2 eventi importanti di oggi e domani: il 1’ e’ l'incontro a Mosca tra il Presidente cinese Xi Jiping, e l'omologo russo Vladimir Putin, sul tema di un possibile piano di pace in Ucraina. Il 2’ e’ la riunione della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) che domani dovrebbe alzare il costo del denaro di +0,25%.
Come dicevamo e’ un buon momento per i Titoli di Stato, con l’ovvio effetto combinato di prezzi in salita e rendimenti in discesa: l’esempio piu’ eclatante e’ quello del Treasury Usa a 2 anni, il cui rendimento e’ sceso, in poco più di 1 settimana, da 5,0% a 3,7%. In Europa si stringe lo spread tra BTP italiani e omologhi Bund tedeschi: ieri, a fine seduta, segnava 187 punti base, dai 193 di venerdì 17.
Sul mercato valutario, l'Euro ha recuperato +0,3% a 1,069 sul Dollaro e altrettanto, a 140,2, sullo Yen e sul cross Euro-Franco svizzero a 0,992.
Buone notizie dal fronte delle materie prime energetiche: il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa) ieri, 20 marzo, ha perso -1,7% a 66,9 Dollari,barile. Quello del metano europeo e’ sceso sotto i 40 Euro/megawattora, -86% (!!) dal picco di giugno 2022.
La prospettiva di un ammorbidimento della politica monetaria della FED ha contribuito ieri al rialzo dell’oro, che ha transitoriamente superato i 2 mila Dollari/oncia, anticipando l’esito della riunione di 2 giorni (inizia oggi) del FOMC (Federal Open market Committee).
Il comitato di politica monetaria della FED, secondo i future sui FED Fund, con oltre l’80% di probabilita’ varera’ un rialzo di +0,25%.
Stamane in Asia osserviamo la 2’ seduta positiva settimanale: le rassicurazioni di Governi e Banche centrali sulla stabilità del settore bancario hanno avuto impatto benefico: Tokio e’ chiusa per festivita’, Shanghai e’ salita +0,6%, e Shenzhen +1,6%. A Hong Kong, l’indice Hang Seng e a Seul il Kospi sono saliti +0,4%, a Mumbai il Nifty +0,3%.
Le Borse europee oggi, 21 marzo, sono ripartite con grande slancio e chiudono la mattinata (ore 13.00 CET) con un progresso medio del +1,7%: nuovo progresso dei prezzi dei governativi europei, grazie a rendimenti di nuovo in calo: il BTP decennale benchmark paga 3,92%, da 3,98% di ieri, e lo spread col Bund decennale tedesco si assottiglia a 180 bps, ai minimi da 2 mesi.
I futures sui listini Usa anticipano riaperture positive, ma la volatilita’ e’ destinata a restare elevata, sensibile alle notizie dell’incontro tra i Presidenti cinesi e russo in corso a Mosca e a quelle sulla discussione tra banchieri del FOMC negli Usa.
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