GBPUSD - D - SHORTGBPUSD - D - SHORT - trend medio periodo short, rottura resistenza dinamica / canale short medio periodo - FIBO,Shortdi RICANDAVFOREX2
Pullback azionarioPiccola correzione dei mercati azionari negli Stati Uniti, con l'S&P 500 che dopo tre sedute consecutive di ribassi, ha recuperato solo lo 0.2% mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,9%, con il Dow Jones che ha ceduto circa 200 punti. Nei giorni scorsi di fatto avevamo visto i listini tecnologici perdere invece, con gli investitori che avevano di fatto messo a punto uno switch di portafoglio prendendo beneficio sui tecnologici, e dirottando liquidità verso altri settori, tra cui quello industriale. Le azioni di Nvidia invece ieri, sono aumentate di circa il 3,9%, correggendo dopo una serie di perdite di 3 giorni che avevano causato un calo di più di 400 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. I servizi tecnologici e di comunicazione sono stati i settori con le migliori performance, mentre i materiali e gli industriali hanno sottoperformato. Apple è cresciuta di circa l'1% mentre Amazon, Meta e Alphabet hanno guadagnato lo 0,4%. Sul fronte dei dati, la crescita dei prezzi delle case ha rallentato ad aprile. VALUTE Il mercato dei cambi ha vissuto una giornata interlocutoria con un recupero del dollaro essenzialmente dovuto alle parole del rappresentante della Fed Bowman che ha dichiarato di non vedere alcun ribasso dei tassi nel 2024 ma solo nel 2025. EurUsd sceso nuovamente a 1.0690 per poi recuperare in serata e chiudere intorno a 1.0720. Cable che ha perso meno scendendo a 1.2670 per poi tornare a 1.2700. UsdJpy rimasto vicino ai massimi senza rumors di interventi o dichiarazioni della BoJ. E’ salito invece il dollaro australiano, dopo i dati usciti questa notte sull’aumento dell’inflazione, salita al 4% su base annua. AudUsd a 0.6680, non lontano dalle resistenze chiave di 0.6700 10 area. EurChf stabile a ridosso di 0.9600, mentre il UsdChf deve tenere 0.8925 35 area per avere speranze di risalita verso l’area chiave di 0.8980 90, la cui rottura segnalerebbe l’inversione del trend ribassista. In ogni caso lo scenario che si apre ora, in seguito agli aumenti che stiamo osservando, relativi all’inflazione, in Canada e Australia, è tale da poter assistere ad una recrudescenza generale globale dell’indice dei prezzi al consumo con possibili rallentamenti del processo di disinflazione che le banche centrali, in qualche modo, vogliono vedere, prima di tagliare ancora il costo del denaro, per evitare poi di dover sconfessarle, con successivi rialzi riparatori. SALE L’INFLAZIONE IN CANADA Il tasso di inflazione annuale in Canada è salito al 2,9% nel maggio 2024 dal minimo di tre anni del 2,7% nel mese precedente, in contrasto con le aspettative del mercato che prevedevano un rallentamento al 2,6%. Pur rimanendo in linea con le previsioni della BoC secondo cui l'inflazione sarebbe rimasta vicina al 3% nella prima metà dell'anno, l'arresto del trend disinflazionistico ha messo in discussione la probabilità secondo cui la banca centrale avrebbe continuato ad allentare la politica monetaria. I prezzi dei trasporti hanno accelerato, sostenuti da un aumento del 4,5% dei prezzi del trasporto aereo. L’inflazione è stata più elevata anche per i prodotti alimentari in un contesto di costi dei generi alimentari più elevati, la prima accelerazione da giugno 2023. Rispetto al mese precedente, l’indice dei prezzi al consumo canadese è aumentato dello 0,6%. UsdCad che è rimasto stabile tra 1.3620 e 1.3670. AUSTRALIA, INFLAZIONE IN AUMENTO L’indicatore mensile dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) in Australia è aumentato del 4,0% nell’anno fino a maggio 2024, più velocemente del 3,6% ad aprile e al di sopra delle previsioni di mercato del 3,8%. Si è trattato del livello più alto da novembre 2023, con prezzi in accelerazione sia per l’edilizia abitativa, in particolare per l’elettricità, sia per i trasporti, in particolare il carburante per automobili. Pressioni rialziste provengono anche da alimenti e bevande alcoliche, abbigliamento e calzature. Dollaro australiano, come già detto, sugli scudi, e vicino alle resistenze chiave. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
Dove corri? Hai dimenticato dei FVG!!Movimenti veloci equivalgono a vuoti volumetrici ed inefficienze lasciate lungo il percorso. TVC:DXY ha lasciato tante aree da colmare. Inevitabilmente dalla direzione che la sterlina voglia prendere, prima o poi dovrà colmare queste aree...secondo me lo farà negli inizi della prossima settimana! Staremo a vedere. Buon Trading a tutti!!Longdi jamesbond70Aggiornato 3
GBP/USD rigetta la resistenza prima della decisione della BoELa Bank of England (BoE) comunicherà la sua decisione sui tassi di interesse e pubblicherà la dichiarazione di politica monetaria nella giornata di giovedì all'ora di pranzo. Analizziamo le aspettative del mercato e il posizionamento di GBP/USD in vista di questo fondamentale evento. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. Inflazione perniciosa nel comparto dei servizi Il mese scorso, la BoE aveva ventilato l'ipotesi di un taglio ai tassi già a partire dal mese di giugno. Ma per effetto di crescita economica, aumenti salariali e inflazione nel settore dei servizi superiori alle attese, quel sogno sembra destinato a non avverarsi. Inoltre, con le elezioni politiche fissate per il 4 luglio e l’inderogabile periodo di silenzio elettorale per i responsabili politici prima di allora, un taglio dei tassi a giugno sembra essere un’ipotesi improbabile. Non sono previste conferenze stampa di rilievo o la pubblicazione di nuovi report, ma gli analisti scruteranno attentamente i verbali delle sessioni. La BoE è stata coerente nel reiterare che i tassi devono restare “restrittivi” per un periodo prolungato per tenere a bada l'inflazione. I dati in arrivo sull'inflazione di maggio, attesi per mercoledì, faranno maggiore chiarezza sulla situazione. Gli economisti prevedono un rallentamento della crescita dei prezzi, che dovrebbe attestarsi in prossimità del target della BoE del 2%, dunque in flessione rispetto al 2,3% rilevato ad aprile. Il calo dei prezzi energetici, con conseguenti ricadute su tutta la catena di approvvigionamento, dovrebbe quindi favorire un calo dei costi dei beni, che già ad aprile avevano fatto segnare un tasso di crescita annua negativo, pari a -0,8%. Ma il punto dolente resta l'inflazione nel comparto dei servizi, che ad aprile ha toccato un sorprendente 5,9%. Questa persistente pressione dei prezzi nel Paese dovrà necessariamente essere oggetto di un attento esame. Pertanto, sebbene sia lecito attendersi che la BoE lasci tutto invariato questa settimana, significativi sviluppi potrebbero stagliarsi all’orizzonte. GBP/USD: analisi del grafico giornaliero a candele I picchi di oscillazione osservati a marzo contrassegnano un livello chiave di resistenza sul grafico giornaliero a candele di GBP/USD. È emersa una “zona” di resistenza originata dal massimo più alto e dalla chiusura più elevata in occasione della comparsa di questi picchi a marzo. L'andamento dei prezzi della scorsa settimana ha respinto rapidamente la parte inferiore di questa zona di resistenza, dando luogo a un top a breve termine. I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri GBP/USD: analisi del grafico orario a candele Il grafico orario a candele offre un'analisi più approfondita del recente respingimento della zona di resistenza. I trader monitoreranno attentamente il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) ancorato ai massimi della scorsa settimana, che fungerà da barometro per il momentum a breve termine. I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.di Capitalcom3
Gbp/Usd: Pin Bar in area 1,2770Buongiorno a tutti, eccoci arrivati al piano di fine settimana. Quest'oggi vi porto il cable ovvero il cambio valutario Gbp/Usd. Il prezzo ha mostrato una Pin Bar a fine di questa settimana su grafico weekly arrivata perfettamente nell'area di vendita 1,2770. A questo punto, nei prossimi giorni si può cercare di trovare conferme di dinamiche short attraverso trigger con time frame daily/6H. L'obiettivo diventa area tra 1,2600 e 1,2550, non mi spingerei oltre visto il box laterale che costringe cable ma anche euro e aussie ( correlati ) da svariate settimane. Il fallimento della mia view si avrebbe con chiusure weekly al di sopra di area 1,2800. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e ovviamente un buon TRADING SIMPLE!Selezione editorialedi ArduinoSchenato23
La BCE al primo taglio dei tassiIeri, in linea con le aspettative, la BCE ha abbassato i tassi di riferimento di 25 punti base, dopo che l’inflazione è scesa di oltre 2,5 punti percentuali da settembre 2023. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è stato abbassato a 4,25%, il tasso sui depositi al 3,75% e il tasso di rifinanziamento marginale al 4,5%. Tuttavia, nello statement si legge che le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate, tanto che il board ha come obiettivo quello di mantenere i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi, con un approccio che ovviamente dipenderà dai dati in via di pubblicazione. Le ultime proiezioni per l’inflazione sono state riviste al rialzo per il 2024 e il 2025. I Governatori prevedono ora un’inflazione complessiva in media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Per l’inflazione core, una media del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. Si prevede anche che la crescita economica aumenterà allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026. Nel complesso nessuna novità rispetto a quanto previsto e pure il Governatore Lagarde in conferenza stampa ha riferito che la BCE dipende si dai dati, ma anche da come i rappresentanti del board analizzano questi dati, come a dire che di fatto sceglieranno l’interpretazione che farà più comodo. Nessuna principale reazione sul mercato e sull’euro, rimasto stabile anche se in leggera pressione rialzista contro dollaro. AZIONARIO Seduta di consolidamento per i principali listini globali, dopo che sia l’S&P 500 che il Nasdaq erano saliti su nuovi massimi record il giorno prima, trascinati, come al solito dal settore tecnologico. Sul fronte dati segnaliamo le richieste di sussidi di disoccupazione, che sono salite più del previsto mentre il costo del lavoro nel primo trimestre è stato rivisto al ribasso, un ulteriore segnale che il mercato del lavoro, negli Stati Uniti, si è raffreddato e che la Fed potrebbe cambiare la narrativa sui tassi. Oggi è il giorno dei Non Farm Payrolls, attesi in crescita di 185 mila unità, con un tasso di disoccupazione fermo al 3.9% e guadagni orari in crescita dello 0.3% su base mensile e a +3.9% su base annua. VALUTE Si pensava che con la BCE al primo taglio del costo del denaro dal 2109, l’euro avrebbe ripiegato contro le principali divise concorrenti ed invece l’area di 1.0850 60 ha egregiamente tenuto le correzioni. Anche la sterlina è rimasta a ridosso di 1.2800 in attesa di Una Boe che probabilmente taglierà anch’essa i tassi. Molti si chiedono del perché questa forza dell’euro, considerate le aspettative sui tassi di interesse, e la ragione, almeno quella che noi cerchiamo di individuare, è legata al posizionamento dei big players, rispetto ai retails, in sostanza long contro short, che privilegia poi i grandi investitori rispetto ai piccoli. La violazione di 1.0915 potrebbe spingere i prezzi nell’area di resistenza successiva a 1.1000. Poche le novità sulle altre majors e sui cross in un mercato dollaro centrico che ne attutisce la volatilità. Ma se dovessimo vedere dei Nfp negativi, il dollaro potrebbe ulteriormente ripiegare in un contesto di vendite che ci paiono strutturale e movimenti che appaiono trappole per orsi. JOBLESS IN PEGGIORAMENTO Il numero di persone che hanno fatto richiesta dell’indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è balzato di 8.000 unità a 229.000 nella settimana terminata il 1° giugno, ben al di sopra delle aspettative del mercato di 220.000, registrando il valore più alto dal massimo degli ultimi 8 mesi 232.000). Nel frattempo, le richieste continuative salite inaspettatamente a 1.792.000 nella settimana precedente, il livello più alto in sette settimane. I risultati sono stati un’ulteriore prova di un indebolimento del mercato del lavoro statunitense, rafforzando le ragioni a favore di due tagli della Fed nel prossimo autunno. Buon trading e buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialedi ActivTrades5
Finalmente le correlazioniGiornata di ribassi ieri a Wall Street, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno perso entrambi lo 0,58% mentre il Dow Jones ha perso oltre l’1%, in un contesto di rendimenti obbligazionari in salita dopo le deludenti aste di ieri. In più si aggiungono le preoccupazioni derivanti dal persistente messaggio dei banchieri centrali, relativo a tassi ancora alti per lungo tempo, che hanno ridotto drasticamente le aspettative di allentamento di politica monetaria da parte della Fed. Se poi aggiungiamo il fatto che i dati continuano a mostrarsi resilienti, come la fiducia dei consumatori pubblicata ieri, ecco che allora il quadro è completo. Tutti i settori hanno chiuso in rosso, con i finanziari tra i peggiori. La maggior parte delle mega Cap hanno perso quota, vale a dire Microsoft (-0,8%), Nvidia (-0,8%), Meta (-0,5%) e Alphabet (-0,2%). Inoltre, le azioni di American Airlines sono crollate di quasi il 13,5% dopo che la compagnia ha tagliato le sue prospettive di vendita. Al contrario, Apple (0,3%) e Amazon (0,3%) erano leggermente più alti. Salesforce pubblicherà i risultati trimestrali dopo la chiusura. VALUTE Si rafforza il dollaro, come era ampiamente prevedibile e come avevamo segnalato nel commento di ieri, in ragione del ritorno dell’avversione al rischio legata ai commenti hawkish dei banchieri centrali Usa e al solito refrain a cui ormai siamo abituati, ovvero i riflessi che i dati Usa, ancora positivi, hanno proprio su tali decisioni di politica monetaria. Euro ormai a ridosso di 1.0790, con target, nel caso di breakout a 1.0720 30 area, inizialmente. Solo sopra 1.0860 cambierebbe nuovamente tale scenario. Anche il Cable segue a ruota, con un ribasso a 1.2690, ma con tanto spazio potenziale sotto i supporti, posti a 1.2640 e 1.2550. Stabile il UsdJpy, anche se rimane vicinissimo ai livelli del secondo intervento della BoJ del primo maggio, posizionato in area 157.90-00. Corregge al rialzo anche il franco svizzero con EurChf tornato sotto 0.9900 a 0.9860 mentre si avvicina il supporto chiave di 0.9830-40, la cui rottura riproporrebbe area 0.9650. Tra i cross segnaliamo il ritorno sotto 0.5600 di Nzdchf in un momento in cui tutte le valute rifugio tornano prepotentemente alla ribalta. Se non altro, ritorna la correlazione intermarket con gli azionari, che finalmente, scendono in concomitanza con le dichiarazioni dei banchieri centrali, facendo salire i rendimenti delle obbligazioni e il dollaro, mentre l’oro scende in correlazione inversa con il biglietto verde, il che ha poco senso se si deve considerare l’oro il bene rifugio per eccellenza. Ma i mercati, si sa, hanno sempre ragione. GERMANIA, INFLAZIONE IN RIALZO Il tasso di inflazione annuale in Germania è salito al 2,4% nel maggio 2024, rispetto al minimo triennale del 2,2% in ciascuno dei due mesi precedenti, e in linea con le aspettative, secondo le stime preliminari. L'inflazione è aumentata per la prima volta in cinque mesi, con i prezzi in accelerazione dei servizi e dei prodotti alimentari mentre i costi dei beni sono diminuiti. Inoltre, i prezzi dell’energia hanno continuato a scendere, nonostante l’eliminazione del freno sui prezzi dell’energia e la simultanea introduzione di un prezzo del carbonio più elevato all’inizio del 2024, e la fine della riduzione temporanea dell’IVA per gas e teleriscaldamento nell’aprile 2024. Escludendo alimentari ed energia, l’inflazione core è rimasta stabile al 3%. Rispetto al mese precedente l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%. Considerando l'armonizzazione UE, il tasso annuo di inflazione è salito al 2,8%, il più alto in quattro mesi, rispetto al 2,4% di aprile e alle previsioni del 2,7%. PETROLIO IN RIBASSO Giovedì i futures del greggio WTI sono scesi in prossimità dei 79 dollari al barile, dopo aver perso quasi l’1% nella sessione precedente, appesantiti dalle crescenti aspettative che i tassi di interesse attuali potrebbero rimanere ai livelli attuali per un periodo più lungo, danneggiando le prospettive della domanda. Le materie prime e altri asset rischiosi sono entrati in modalità sell off, mentre i dati del settore hanno mostrato che le scorte statunitensi di greggio e benzina sono diminuite rispettivamente di 6,49 milioni e 452.000 barili, la scorsa settimana, mentre le scorte di distillati sono aumentate di 2,045 milioni di barili. Si attende ora la riunione dell’OPEC+ di domenica, in cui si prevede che il gruppo manterrà in vigore i tagli all’offerta. Nel frattempo, rimane alta la pressione sui mercati. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
Risk on alle stelle, borse su nuovi massimi storiciPersiste l’euforia generalizzata sui mercati finanziari, con i principali listini globali che hanno raggiunto per l’ennesima settimana, nuovi massimi storici. Il Dow Jones ha raggiunto per la prima volta nella sua storia, quota 40 mila punti, con l’S&P 500 che ha chiuso a +0.12% mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0.06%. In Europa il Dax resta a ridosso di nuovi massimi, dopo aver raggiunto il picco storico sopra 18.907 giovedì scorso. L’appetito al rischio è tornato di moda in seguito ai dati in ribasso negli Stati Uniti, che dovrebbero aiutare la Fed ad allentare la politica monetaria nei prossimi mesi, anche se, in questa fase, i rappresentanti del Fomc continuano ad insistere sul fatto che l’inflazione non è ancora sconfitta. Gli investitori però sono fiduciosi riguardo al fatto che non vi sarà recessione ma rallentamento che permetterà comunque di rivedere i tassi al ribasso prossimamente. Sul fronte societario, le azioni di Walmart e Caterpillar hanno guadagnato rispettivamente l'1% e l'1,5%, spingendo il Dow al rialzo. Le azioni di Reddit sono aumentate del 10% dopo che la società ha annunciato una partnership sui contenuti con OpenAI. Al contrario, le azioni meme sono scese per la terza sessione, con GameStop in calo del 19,7% e AMC in calo del 5,2%. Nel corso della settimana, l’S&P 500 ha guadagnato l’1,4% e il Nasdaq l’1,9%, segnando entrambi la quarta settimana vincente consecutiva, la prima da febbraio. Il Dow Jones ha registrato la quinta settimana positiva consecutiva, con un guadagno dello 0,9% nel periodo. VALUTE Sul nostro mercato, assistiamo ancora a movimenti bilaterali e poco volatili, con una certa tendenza al ribasso del biglietto verde contro le principali valute, eccezion fatta per il UsdJpy che rimane vicino ai massimi di periodo, per questioni legate alla politica monetaria giapponese, ma non solo, anche con riferimento alla concorrenza asiatica di Cina e Corea, che tengono il cambio deprezzato per mantenere alte le proprie quote di mercato nel sud est asiatico, costringendo il Giappone a non rivalutare lo Jpy. Bisogna però ricordare che ora il paese del sol levante è alle prese con un calo dei consumi interni che, necessariamente lo costringe a tenere sotto controllo il cambio, per evitare che il costo elevato in Usd della materia prima importata, deprima ulteriormente la domanda interna, per cui il sostegno allo Jpy rischia di diventare necessario per la BoJ. Sull’euro poco da dire, con oscillazioni comprese tra 1.0830 e 1.0890, almeno per ora, con “chances” di salire verso 1.0950. Sul Cable si evidenzia una certa forza, confermata dal calo del cross EurGbp, tornato a 0.8550. Possibili obiettivi del cross a 0.8530 mentre sul cambio originale, 1.2770 80 area sembra essere il prossimo target. Nel contesto di appetito al rischio attuale, scende anche il franco svizzero sia contro euro ma anche contro dollaro. EurChf sopra 0.9850, resistenza chiave e in linea con il possibile obiettivo di parità. UsdChf per contro resta vicino a quota 0.9100. Interessanti movimenti dei carry trades contro Chf e Jpy per approfittare del delta tasso di interesse. MATERIE PRIME Tra le commodities segnaliamo l’argento, che è salito oltre i 30 dollari l’oncia, il livello più alto da gennaio 2013 e in rialzo di oltre il 25% da inizio anno. Le ragioni sembrano essere dovute agli investimenti e alla domanda nel settore industriale. A gennaio, il rapporto oro/argento superava 90, lo spread più ampio da settembre 2022. Da allora si è ridotto a circa 80 e si stima che scenderà ulteriormente a 70 se la Fed taglierà i tassi. Nel frattempo, la materia prima ha continuato a salire, anche grazie all’utilizzo nella costruzione di pannelli solari, che si prevede raggiungerà un record quest’anno e spingerà forse ancora l’argento al rialzo. Per quel che riguarda l’oro, segnaliamo il ritorno verso i massimi storici, realizzati il 12 aprile a 2.430 dollari l’oncia. Il trend è sempre rialzista, anche se andrà valutata la price action intorno ai massimi. Per quel che riguarda il petrolio, la price action continua a flirtare con le resistenze poste tra 79.60 e 80.50, spinto dal ritorno al rialzo della domanda globale, dopo i dati positivi sulla produzione industriale cinese, cresciuta del 6,7% su base annua nell’aprile 2024, al di sopra delle previsioni di mercato del 5,5%, e sopra al 4,5% del mese precedente. Le attività nel settore manifatturiero (7,5% contro 5,1% a marzo), dei servizi di pubblica utilità (5,8% contro 4,9%) e nel settore minerario (2,0% contro 0,2%) hanno tutte accelerato grazie alle continue misure di sostegno da parte del governo. Le resistenze chiave, per il petrolio WTI, sono poste a 80.5 e 83.30. QUESTA SETTIMANA Negli Stati Uniti, ritorna l’attesa per i vari interventi dei diversi funzionari della Fed, ma soprattutto l’interesse sarà rivolto ai verbali della riunione del FOMC. Tra i dati che usciranno, segnaliamo il PMI manifatturiero e dei servizi S&P, gli ordini di beni durevoli e le vendite di case nuove ed esistenti. A livello globale, un occhio di riguardo verso le decisioni sui tassi da parte delle banche centrali di Cina, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Turchia. Verranno pubblicati i tassi di inflazione per Canada, Uk, Giappone e Sud Africa. Senza dimenticare i PMI manifatturiero e dei servizi per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Area euro e Regno Unito. Infine, fiducia dei consumatori per Australia, Regno Unito e Area Euro, insieme ai dati sulle vendite al dettaglio per Regno Unito e Canada e sulla bilancia commerciale per Area Euro e Giappone. Buona settimana e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
GBPUSD: Possibile continuazione rialzistaLa debolezza odierna del dollaro porta tutti gli strumenti a lui correlati ad acquisire forza. In particolare si vengono a delineare dei possibili setup di acquisto su GBPUSD e EURUSD. Come indicato sul grafico, per la sterlina c'è una variabile incognita ovvero le news sul PIL previste per le ore 08 che potrebbero generare volatilità contrarian. Il setup è tecnicamente buono, si forma su una zona dove sono entrati acquisti. E come sempre ricordatevi che un trade è semplicemente un evento tra i tanti eventi, il cui esito è sempre incerto. Non ponete aspettative, non siate affranti se va male né eccitati se va bene. Ragionate secondo logiche di probabilità. Costruite i trade per raccogliere da essi un rendimento maggiore rispetto la perdita.Selezione editorialeLongdi Wyckoff_ProphetAggiornato 13
Wall Street, qualche presa di beneficioSeduta di consolidamento dei principali listini globali, con gli operatori che sono in attesa dei prossimi dati americani sui prezzi alla produzione e su quelli al consumo, in uscita oggi e domani rispettivamente. Soprattutto i numeri sull’inflazione forniranno indicazioni sulle prossime decisioni sui tassi di interesse della Fed. Le aspettative di inflazione pubblicate ieri, hanno mostrato che i consumatori si attendono ancora aumenti di prezzi nel prossimo futuro. Inoltre, c’è attesa per i dati, sempre in via di pubblicazione domani pomeriggio, sulle vendite al dettaglio, nonché le dichiarazioni di vari funzionari della Fed, incluso il presidente Powell. In ogni caso Wall Street ha chiuso con il Dow Jones in calo dello 0.21%, l’S&P dello 0.02% mentre il Nasdaq ha chiuso a +0.29%. Nel frattempo, la stagione degli utili continua con Home Depot, Cisco, Walmart, Deere & Company e Applied Materials che sono attese alla presentazione delle trimestrali. Il settore tecnologico è stato il settore con le performance migliori, mentre i servizi di comunicazione e l'energia hanno sottoperformato. Sul fronte aziendale, Apple ha guadagnato circa l'1,7% dopo la notizia che la società sta concludendo un accordo con OpenAI per integrare ChatGPT su iPhone. Microsoft è scesa dello 0,2% mentre le azioni di Alphabet sono scese di quasi l'1,4%. USA, ASPETTATIVE SULL’INFLAZIONE IN RIALZO Le aspettative sull’inflazione al consumo negli Stati Uniti, per l’anno in corso, sono aumentate al 3,3% nell’aprile 2024, il livello più alto da novembre, dal 3% in ciascuno dei quattro mesi precedenti. Le aspettative sono aumentate ovunque, in particolare per il gas (+0,3 punti percentuali al 4,8%), alimenti (+0,2 punti percentuali al 5,3%), assistenza medica (+0,6 punti percentuali all’8,7%), e istruzione universitaria (+ 2,5 punti percentuali al 9,0%). Inoltre, le aspettative di crescita media dei prezzi del mercato immobiliare sono aumentate al 3,3%, il livello più alto da luglio 2022, dopo essere rimaste invariate al 3% per sette mesi consecutivi. Nel frattempo, le aspettative di inflazione sull’orizzonte triennale sono scese al 2,8% dal 2,9% ma sono aumentate al 2,8% dal 2,6% sull’orizzonte quinquennale. Inoltre, la crescita media degli utili attesi su un anno è diminuita di 0,1 punti percentuali al 2,7% e le aspettative di disoccupazione sono aumentate di 1 punto percentuale al 37,2%. VALUTE Sul fronte delle valute, EurUsd ha sfiorato il massimo delle ultime 5 settimane a 1.0806 in un contesto di appetito al rischio che ancora regge. Solo il superamento di area 1.0825-30 potrebbe produrre una accelerazione rilevante di medio termine. Da notare che la volatilità della moneta unica rispetto a tutto il 2023 e 2024 si è ridotta in modo significativo, dai 130 pip di media giornaliera di oscillazione di fine 2022 ai 45 pip odierni. Su base settimanale, la volatilità è scesa dai 250 pip di oscillazione dell’ottobre 2022 ai 130 pip di oggi. Un calo che può essere legato a mancanza di interessi o ad aumento dei volumi o forse un mix di entrambi le ragioni. Sul fronte macro si prevede che la Banca Centrale Europea inizierà a tagliare i tassi di interesse a giugno, mentre la Federal Reserve probabilmente aspetterà fino a settembre o più tardi. Le aspettative sono che la BCE riduca i tassi di circa 70 punti base e la Fed di meno di 45 punti base quest'anno. Stesso ragionamento si può fare per la sterlina che rimane nel range compreso tra 1.2430 e 1.2630, con maggiore volatilità rispetto alla moneta unica anche se in deciso calo negli ultimi due anni. La BoE, peraltro, potrebbe rivelarsi la prima banca centrale a ridurre il costo del denaro tra le majors. Passando al UsdJpy, segnaliamo l’assenza della Boj che ha permesso che i prezzi salissero sopra 156.00 senza batter ciglio e ora i prezzi si sono stabilizzati in area 156.40. fin dove arriveremo? Non possiamo escludere il ritorno a 158, ma certo è che a Tokyo non saranno molto contenti di un ambio che scivola al ribasso così velocemente. Sugli altri cambi poco da segnalare se non che EurChf è tornato a ridosso di 0.9840 50 area, livello chiave da violare per poter rivedere il cross sopra la parità. PETROLIO Martedì i future del greggio WTI si sono mantenuti sopra i 79 dollari al barile, dopo aver guadagnato più dell'1% nella sessione precedente, sostenuti dalle preoccupazioni per potenziali interruzioni dell'offerta in Canada. I mercati sono preoccupati che la stagione degli incendi in Canada possa condizionare la capacità di produzione di 3,3 milioni di barili al giorno del paese. In Medio Oriente, il ministro del Petrolio iracheno Hayyan Abdul Ghani ha dichiarato durante il fine settimana che rispetterà la politica dell’OPEC+ sui tagli alla produzione da effettuare nella prossima riunione del 1° giugno, ribaltando una precedente dichiarazione secondo cui l’Iraq non avrebbe accettato alcun nuovo taglio. Gli investitori attendono ora i rapporti mensili di mercato dell’OPEC+ e dell’Agenzia internazionale per l’energia di questa settimana per ottenere nuove informazioni sui fattori di domanda e offerta nei mercati petroliferi. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades114
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.05.2024Le trimestrali aiutano gli indici azionari Usa ed Europei, vicini ai massimi. Rendimenti obbligazionari in leggera risalita, da monitorare. BCE: il debole quadro macro europeo propizia il 1’ taglio tassi a giugno! Bene l’export cinese ad Aprile, torna l’interesse verso azioni locali. La pubblicazione ad alto ritmo delle trimetrali sta determinando questa settimana, in modo per lo piu’ positivo, le sorti delle sedute borsistiche europee, che anche ieri hanno chiuso in rialzo: sullo sfondo rimangono molto osservati i dati macro e le ipotesi sulle decisioni delle Banche centrali sui tassi. In Europa, ieri, 8 maggio, a parte la lieve discesa di Milano, -0,3%, Parigi ha guadagnato +0,7%, Madrid +0,6%, Francoforte +0,3%: Londra +0,5%, col FTSE 100 al massimo storico, alla vigilia della riunione odierna di politica monetraio, che ha lasciato, come previsto, i tassi invariati, segnalando un possibile taglio in estate. Wall Street ha segnato chiusure eterogenee: Dow Jones +0,44%, Nasdaq -0,18% e S&P500 invariato. Uber, la maggior piattaforma online di servizi taxi, e’ stata la sorpresa negativa della giornata, per aver mancato le attese e per la guidance prudente sul resto dell’anno. Interessante notare, a livello di settori, la recente leadership delle utilities, comparto tradizionalmente difensivo, +11% nelle ultime 3 settimane, un fenomeno che trova pari solo nella “ripresa” post-emergenza Covid dell’estate 2020. Sul “caldissimo” tema dei tassi di interesse pesano ancora le dichiarazioni relativamente rassicuranti, della Federal Reserve che, insieme ad alcuni dati macro in rallentamento, stanno alimentando negli analisti la speranza di un 1’ primo taglio dei tassi a luglio o a settembre, ed un 2’ taglio prima della fine 2024. Sul tema si sono aggiunte le parole caute di Susan Collins della FED regionale di Boston, che ha ribadito la propria convinzione che i tassi debbano restare alti (cioè ai massimi da 20 anni) ancora per un po’, per contrastare l’alta inflazione. In Italia, dove il Tesoro dello Stato fa sempre piu’ affidamento sull’ingente accumulo di risparmio precauzionale delle famiglie, prosegue il collocamento del 4’ Btp Valore, rivolto al pubblico “retail”: la domanda e’ in assoluto buona, ma inferiore a quella “plebiscitaria” delle precedenti emissioni. Al termine del 3’ giorno, raccolti Eur 8,7 mld, contro 14, al 3’ giorno, dell’emissione di marzo. Stamane, 9 maggio, la Banca di Inghilterra (BoE) ha lasciato invariati i tassi, col “repo rate base” al 5,25%. Dei 9 membri votanti, 7 hanno suffragato la scelta finale, mentre 2 erano in favore di un taglio al 5,0%. Peggiorano, nell’ottica del mercato, le proiezioni sul tasso base alla fine del periodo di previsione, ora a 3,75%, 50 bps sopra al 3,25% stimato a febbraio. Oggi, 9 maggio, le Borse europee proseguono il buon trend recente, segnando un moderato rialzo, in media +0,3% (ore 13.30 CET), mentre dalla Cina giungono novità positive sulle esportazioni: lo scorso mese di aprile sono aumentate, in valore +1,5% annuale, assai meglio del -7,5% di marzo, alimentando le speranze di ripresa del settore manifatturiero. Ovvia e immediata la reazione positiva dei mercati azionari dell’area, con Hong Kong in risalto, giovandosi anche dal fatto che la megalopoli di Hangzhou ha eliminato le restrizioni ancora vigenti sul mercato immobiliare, ridando slancio alle azioni del comparto costruzioni. In sintesi: Hong Kong +0,93%, Shanghai +0,65%, Shenzhen +1,15%. In calo, invece, Tokyo, -0,34%, e Aex australiano, -1,06%. Si preannuncia un anno d’oro per le banche europee, e per quelle italiane in particolare, con Eur 6 miliardi di utili netti nel 1’ trimestre”, secondo un’analisi del sindacato First Cisl solo sui conti delle 5 maggiori banche italiane, Intesa Sanpaolo, Unicredit, BancoBpm, Mps, Bper. Il merito va al perdurante “boom” del margine d’interesse, +15% annuale, ed ai bassi accantonamenti e sofferenze. In Spagna, il Governo Spagnolo si è detto contrario all'opa ostile lanciata da BBVA su Sabadell: “è un'operazione contraria agli interessi del nostro Paese. Distruggerebbe molti posti di lavoro, alimenterebbe l'esclusione finanziaria e l’oligopolio, liquidando Sabadell a vantaggio esclusivo dei fondi d’investimento esteri azionisti BBVA”, dice Yolanda Diaz, Ministra del Lavoro ed Economia sociale. Prosegue il tour europeo viaggio del Presidente cinese Jinping in Europa: ovvia l’attenzione per i suoi impatti sulle relazioni commerciali e sulla possibile convergenza Europa-Cina sulla soluzione delle crisi internazionali, Medio Oriente e Ucraina “in primis”“. Intanto, sfortunatamente, l’Amministrazione Usa ha revocato la licenza che consentiva a Huawei di acquistare chips Qualcomm e Intel. Sul mercato valutario, il deprezzatissimo Yen giapponese sembra trovare stabilità, sia contro Euro a 167,32, che contro Dollaro a 155,9: il Ministro delle Finanze giapponese ha nuovamente promesso di intervenire in difesa della valuta. Sul comparto obbligazionario si nota la leggera risalita del rendimento del BTP benchmark italiano, a 3,82% da 3,79% della vigilia, in parallelo ad un allargamento dello spread BTP-Bund, a 135 bps dai 133 precendenti. La stessa tendenza alla risalita dei rendimenti riguardato i Treasuries Usa (il 10 anni “paga” 4,5%) dopo la tiepida richiesta all'offerta di US$ 42 mld, a 10 anni. Future Usa leggermente positivi, in media +0,2% per i maggiori indici di Wall Street, nel giorno delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e dell’intervento, in serata, di Mary Daly, Board member della Federal Reserve. Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. 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Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. Selezione editorialedi Peter_Braganti3
La Bank of England tiene fermi i tassi ma si prepara a tagliLa Bank of England ha recentemente annunciato la sua decisione di mantenere i tassi di interesse al 5,25%, nonostante la divergenza di opinioni all'interno del suo consiglio direttivo : sette membri hanno votato per la stabilità, mentre due hanno espresso il desiderio di un abbassamento di 25 punti base. Secondo le proiezioni degli analisti, c'è la possibilità di una riduzione dei tassi fino al 4% entro il 2024 . Tale previsione è supportata da un contesto economico che sembra favorire una politica monetaria meno restrittiva. In particolare, gli analisti di Ubp sottolineano che la BoE ha le carte in regola per incentivare una ripresa dei mercati finanziari britannici. Il sentiment di mercato nel Regno Unito ha subito delle battute d'arresto a seguito della Brexit e dell'aumento del costo della vita. Tuttavia, da Ubp vedono delle opportunità di crescita: "Le valutazioni azionarie attualmente vantaggiose e una economia che mostra segni di miglioramento sono fattori che dovrebbero attrarre gli investitori verso il mercato azionario britannico," affermano gli esperti. Grazie a un'inflazione che si sta stabilizzando, la BoE ha ora una maggiore libertà di manovra. Le previsioni indicano che l'inflazione potrebbe assestarsi intorno al 2-2,5% nei prossimi trimestri, il che potrebbe permettere alla banca di ridurre il tasso principale al 4% nel corso dell'anno, con ulteriori tagli previsti nel 2025 che potrebbero portare il tasso tra il 3,50% e il 3,25%. Il Regno Unito, che si trova attualmente in una fase di recessione tecnica, mostra segnali di possibile ripresa. "Prevediamo che l'economia britannica inizi a mostrare segni di ripresa nei prossimi mesi, con un incremento della crescita economica alimentato da un aumento del potere d'acquisto e della domanda interna," sostengono da Ubp. La robustezza del mercato del lavoro e il rilancio del settore immobiliare contribuiscono ulteriormente a questo scenario ottimista. In questo contesto, gli indici azionari britannici, attualmente sottostimati, potrebbero presto essere oggetto di una rivalutazione positiva, stimolando il rientro degli investitori nel mercato azionario del Regno Unito, soprattutto in aziende con un forte orientamento nazionale.Longdi TrendFollowingTradersCommunity552
Oggi tocca alla Bank of EnglandSeduta interlocutoria dei principali indici mondiali, in particolare quelli USA, che hanno chiuso misti, con l’S&P 500 che ha perso lo 0.13%, il Dow Jones salito dello 0.40% e il Nasdaq che ha chiuso in rosso 0,2%, a causa della svendita delle azioni di Tesla e Intel. Gli operatori, in una seduta senza dati macro-rilevanti, hanno atteso le trimestrali e qualche dichiarazione di rappresentanti della Fed che ieri hanno generato volatilità, rimanendo fermi sulle posizioni da falco prevalenti all’interno del comitato. A livello di risultati societari, le azioni di Uber sono crollate del 5,7% dopo che la società ha pubblicato utili inferiori alle previsioni. Anche Tesla ha ceduto quasi il 2%, con la procura statunitense che sta esaminando se la società abbia commesso frodi finanziarie o telematiche ingannando investitori e consumatori riguardo alle capacità di guida autonoma dei suoi veicoli elettrici. Intel perde il 2,2% dopo che gli Stati Uniti hanno revocato le licenze di esportazione alla Cina. Sul fronte dei dati macro, la giornata di oggi, in una settimana scarna di dati, offre però la decisione della Bank of England sui tassi, in un contesto di indebolimento della sterlina legato alle incertezze su quel che farà la banca centrale. Il mercato scommette sul nulla di fatto ma qualcuno ipotizza un taglio, specie dopo l’uscita delle vendite al dettaglio, molto peggiori del previsto. VALUTE Le principali coppie valutarie sono rimaste nel trading range dell’ultima settimana, con l’EurUsd ancorato tra 1.0740 e 1.0780 incapace di rompere al rialzo, ma con supporti che sembrano significativi in area 1.0730. Cable che è sceso leggermente nella giornata testando i supporti a 1.2470, per poi rimbalzare a ridosso di 1.2500. Come detto, oggi è il giorno della Bank of England. UsdJpy sempre forte, tornato sopra 155.00 e 100 pip di guadagno nella sessione odierna, in assenza di dichiarazioni della BoJ, che però, sospettiamo possa non essere lontano da un terzo intervento dopo i due precedenti del 29 aprile e 1° maggio. Franco svizzero stabile sia contro euro, sia contro dollaro, mentre sui cross si segnala il recupero esclusivo di quelli contro Jpy. Non c’è molto da segnalare se non che il mercato rimane in attesa di qualche notizia che possa chiarire la posizione delle diverse banche centrali su quando vi saranno le riduzioni del costo del denaro. Intanto segnaliamo anche che ieri, il dollar index è salito sopra quota 105,5, toccando i massimi di una settimana, specie dopo i commenti di Kashkari che, ricordiamolo, si aspetta che la banca centrale rimanga ferma per un periodo prolungato fino a quando non ci saranno prove chiare di disinflazione, e non ha escluso la possibilità di un aumento se l'inflazione dovesse accelerare. Gli investitori attendono ora ulteriori commenti dalle banche centrali e il Michigan Consumer Sentiment Index di venerdì per avere maggiore chiarezza sul percorso dei tassi. BANCA CENTRALE SVEZIA La Riksbank ha abbassato ieri il tasso di riferimento di 25 punti base al 3,75%, in linea con le aspettative del mercato, in ragione di una inflazione che si sta avvicinando al target in un contest di rallentamento economico. Si tratta della prima riduzione del costo del denaro dal 2016, dopo la campagna di inasprimento iniziata due anni fa. I politici hanno aggiunto che se le prospettive per l’inflazione rimarranno quelle attuali, è assai probabile che vi saranno altre riduzioni dei tassi di riferimento più avanti durante questo 2024. Tuttavia, le prospettive per l’inflazione potrebbero anche cambiare, e i rischi che potrebbero far salire nuovamente l’inflazione in Svezia sono legati principalmente alla forte economia americana, alle tensioni geopolitiche e al tasso di cambio della corona, che contro euro, dal 2012 ha perso oltre il 40%, passando da 8.20 a quasi 12 corone per un Euro. L’aggiustamento della politica monetaria in futuro dovrebbe quindi essere improntato alla cautela, con tagli graduali del tasso di riferimento. CINA, BILANCIA COMMERCIALE Il surplus commerciale cinese è sceso a 72,35 miliardi di dollari nell’aprile 2024 dagli 86,46 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, al di sotto delle previsioni di mercato di 76,7 miliardi di dollari. La ragione di questo peggioramento è legata ad un calo dell’export, cresciuto molto meno degli import. Le esportazioni sono aumentate dell’1,5%, rispetto alle aspettative di una crescita dell’1%, mentre le importazioni sono aumentate dell’8,4%, battendo le aspettative di un aumento del 5,4%. Ciò però per converso significa che la domanda cinese è in netta ripresa. Nel mentre, Il surplus commerciale con gli Stati Uniti è aumentato ad aprile a 27,2 miliardi di dollari rispetto ai 22,94 miliardi di dollari del mese precedente. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
$GBPUSD Bearish - Swing TradeMensile Bearish Settimanale Bearish con forti rifiuti Giornaliero rifiuto con forte spike, target +IMB inferiore e ultima SSL inferiore TP --> Minimi strutturali - +IMB - SSL ST --> Sopra la struttura Shortdi gioppyAggiornato 1
AZIONARI IN RIPRESA La settimana scorsa, i listini principali, negli Stati Uniti ma non solo, hanno chiuso in rialzo, spinti dalle trimestrali di Alphabet e Microsoft, che hanno di fatto contribuito a spingere il Nasdaq a +2%. Contestualmente l'S&P 500 è cresciuto dell'1.02%, mentre il Dow Jones ha terminato la sessione Usa a +0.4%. Nonostante un dato relativo al PCE in linea con le attese, e comunque ancora forte, gli operatori si sono orientati al rialzo e hanno acquistato in una fase in cui il risk off e risk on sembrano confondersi, considerato che i rendimenti dei titoli di Stato Usa sono in salita (in avversione al rischio), mentre gli azionari e gli indici come Vix e Fear and Greed rimangono in appetito al rischio. Sul fronte dei titoli Microsoft è salito insieme ad Alphabet, dopo la pubblicazione di trimestrali favorevoli. Al contrario, Intel è crollata del 9,2% dopo aver fornito prospettive deludenti sui ricavi mentre ExxonMobil ha perso il 2,8% dopo aver deluso le aspettative sugli utili. A livello settimanale, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente il 2,2% e il 3,5%, la loro settimana migliore da novembre, mentre il Dow Jones è salito dello 0,5%. PCE ANCORA SOSTENUTI L’indice dei prezzi della spesa per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a marzo 2024, lo stesso di febbraio e corrispondente alle previsioni di mercato. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4% e quelli delle merci dello 0,1%. Il tasso annuo è salito al 2,7%, al di sopra delle previsioni del 2,6%. Nel frattempo, l’inflazione core mensile PCE, che esclude alimentari ed energia ed è la misura preferita dell’inflazione della Fed, è rimasta stabile allo 0,3%, la stessa di febbraio e in linea con le aspettative. Separatamente, i prezzi dei prodotti alimentari sono diminuiti meno dello 0,1% e quelli dell'energia sono aumentati dell'1,2%. Infine, il tasso annuo dell’inflazione core è rimasto invariato al 2,8%, mentre i mercati si aspettavano che scendesse al 2,6%. ATTESA PER LA DECISIONE DELLA FED La settimana che comincia domani diventa assai interessante, non solo per i numerosi dati macro in programma, ma soprattutto in ragione della decisione della Fed, in programma mercoledì sera alle 20.00. Se da un lato, è vero che le previsioni sembrano scontate verso un nulla di fatto, dall’altro saremo curiosi di ascoltare Jerome Powell che speriamo possa dare qualche indicazione su quando la Fed dovrebbe iniziare a tagliare il costo del denaro. Non si deve dimenticare che questa è anche la settimana dell’ADP e dei NFP, ovvero i dati sul mercato del lavoro. Ma c’è di più perché gli investitori attendono anche i PMI ISM manifatturiero e dei servizi, insieme ai dati relativi ai JOLT, quelli sul commercio estero, agli ordini all’industria e all'indice di fiducia dei consumatori. La pubblicazione delle trimestrali poi prosegue con colossi come Pfizer, Apple, e Booking. A livello internazionale, seguiremo con interesse, i dati sull’inflazione in Germania, Spagna, Francia, Italia, e Area Euro, oltre a Svizzera e Turchia. Inoltre, saranno pubblicati i tassi di crescita del PIL del primo trimestre per Francia, Spagna, Germania, Italia, area euro, e Messico. Infine, S&P Global pubblicherà i PMI manifatturieri per Cina, Canada, Spagna, Italia, Corea del Sud, Russia e Svizzera. JPY AL COLLASSO, COMPLICE LA BOJ Lo yen giapponese si è indebolito oltre quota 158.50 per dollaro, il minimo dall’Aprile 1990, in assenza di interventi della BoJ. La banca centrale sembra complice di questo movimento, per aver tenuto i tassi fermi la settimana scorsa, ma anche in ragione del fatto che Ueda, il Governatore della BoJ, ha dichiarato che la svalutazione porta con se benefici importanti all’economia, sconfessando gli interventi verbali dell’ultimo mese, da parte di alti funzionari della autorità monetaria e del Governo, che avevano illuso molti della possibilità di un intervento a sostegno della Jpy. Nel frattempo, i dati hanno mostrato che il tasso di inflazione core di Tokyo è rallentato al minimo di 2 anni dell'1,6% in aprile, Lo yen ha perso circa il 10% rispetto al dollaro quest’anno in ragione di un delta tasso che spinge ad acquistare UsdJpy come carry trade. Sul fronte delle altre valute, segnaliamo la tenuta e stabilità in trading range per euro, e sterlina ancora sopra ai supporti chiave di medio termine. Stesso comportamento per le oceaniche e il dollaro canadese. Buona settimana e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialedi ActivTrades11
GBP/USD shortDopo la rottura di un'area di supporto di 1.25 abbiamo avuto un retest dell'area con un rifiuto. Io entrerò sotto la chiusura di venerdì con stop sopra i massimi di venerdì e tp sui minimi di periodo in area 1.23Shortdi gpelle912
GBP/USD TESTA E SPALLEgbp/usd ha confermato il pattern testa e spalle rialzista con la rottura della neckline del pattern stesso.Longdi GEORGE_1110
GBP\USD: importante volatilità shortLa grande area di supporto che teneva li bloccata la sterlina è stata rotta , ora si punta in area 1,22.Shortdi GiuseppePisciuneri1
GBPUSD , (parte3) dopo le notizie uscite nella settimana, chiudiamo questo venerdì con 300+ pips , simao quasi a target Shortdi Uncle_NewEraCapital1
continua lo short ? oggi notizieentrati ieri sui massimi daily e weekly, vediamo se oggi dopo le notizie per l' EUR. Shortdi Uncle_NewEraCapital1
GBPUSD: buy limit openHo aperto un ordine buy limit per un possibile movimento al rialzo del pair, dopo la forte spinta odierna.Longdi iTraderFXAggiornato 2
SHORT gbpusd ?dopo le notizie di oggi e l'ottima reazione, valuto la continuazione dello short fino ai 1.2413Shortdi Uncle_NewEraCapital1
Prosegue il ribasso dei listiniContinua la correzione dei principali listini azionari globali, trascinati da Wall Street che ha chiuso decisamente in rosso, con l'S&P 500 in calo dell'1,1%, il Dow che ha perso quasi 500 punti e il Nasdaq in calo dell'1,5%. La motivazione è legata ai dati Usa, che continuano comunque a evidenziare una certa resilienza, tale da far pensare che la Fed possa ritardare il primo taglio del costo del denaro, che era previsto per giugno, e che potrebbe slittare nel tempo. Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è aumentato da 8 a 8.76 milioni a febbraio (Jolts Openings), superando il consenso del mercato di 8.75 milioni. Allo stesso tempo, gli ordinativi al settore manifatturiero sono rimbalzati più del previsto, in linea con il rapporto ISM sulla produzione di lunedì scorso, che mostrava che l'attività delle fabbriche era cresciuta per la prima volta in 18 mesi. Anche il Dax è sceso perdendo quasi l’1% e così un po’ tutti gli indici europei hanno ceduto tra lo 0.90% e l’1.34% del nostro listino. Di fronte al calo dell’equity, ci saremmo dovuti attendere un aumento del risk off che invece sembra essere negato dagli indici Vix e fear and greed che restano in territorio di appetito al rischio. Gli unici a segnalare un aumento del risk off sono i rendimenti dei titoli di stato con quelli Usa a +4.368% mentre il decennale tedesco rende il 2.396%. Anche i titoli di stato giapponesi a 10 anni salgono a ridosso dello 0.75%. Questa notte i listini asiatici sono ugualmente scesi, alimentati anche dalla notizia di un forte terremoto di magnitudo 7.4 a Taiwan, a circa 150 km da Taipei. Si tratta del più forte terremoto degli ultimi 25 anni. VALUTE Nel mercato dei cambi, reazione di euro e sterlina, così come hanno continuato a correggere AudUsd e in parte anche NzdUsd. UsdJpy invece, inchiodato vicino ai massimi, nel silenzio assordante della BoJ, che rimane impegnata solo ad impedire verbalmente un eventuale deprezzamento, eccessivamente rapido, della valuta locale, senza interesse minimo verso una rivalutazione, almeno per il momento. Quando l’inflazione importata dovesse dare dei segnali preoccupanti, insieme a quella derivante dall’accordo sull’aumento dei salari, forse quello sarà il giorno in cui vedremo la BoJ agire per spingere lo Jpy al rialzo. Sull’EurUsd la reazione è stata blanda nel senso che ha corretto 40 pip rimanendo sotto la resistenza chiave di 1.0800, mentre il Cable è rimasto tra 1.2540 e 1.2680. Del UsdJpy abbiamo detto, mentre sul UsdCad poco da segnalare con il trading range compreso tra 1.3520 e 1.3600 ancora solido. Le oceaniche reagiscono e anche NzdUsd comincia a dare segnali di vita. Tra i cross segnaliamo un EurChf che ha tenuto quota 0.9700 per riagganciarsi al treno rialzista con target di 0.9820. UsdChf che ha tenuto 0.9050 per il momento. Tra gli emergenti segnaliamo la correzione di UsdCnh verso 7.250 dai massimi di 7.2650 mentre persiste la debolezza di euro contro peso messicano con la violazione di quota 18.00 e possibili target in area 16.00, livelli chiave di supporto di medio e lungo termine. CALA L’INFLAZIONE IN GERMANIA L'inflazione dei prezzi al consumo in Germania è scesa al 2,2% nel marzo 2024 dal 2,5% del mese precedente, in linea con le previsioni di mercato. Si tratta del livello più basso da maggio 2021, e siamo vicini all’obiettivo del 2,0% della Banca Centrale Europea. Inoltre, anche il tasso armonizzato UE è sceso al 2,3%, il livello più basso in quasi tre anni e leggermente al di sotto del consenso del mercato del 2,4%. A questo punto ciò potrebbe dare il via libera alla BCE verso una prima riduzione del costo del denaro. L'inflazione dei beni è rallentata bruscamente all'1,0% dall'1,8 di febbraio, poiché il costo dell'energia è diminuito a un ritmo più rapido (-2,7% contro -2,4%) e i prezzi dei prodotti alimentari sono scesi per la prima volta da febbraio 2015 (-0,7 contro 0,9%). Nel frattempo, l’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è scesa al 3,3% a marzo, il livello più basso da giugno 2022. ORDINI ALL’INDUSTRIA USA E MERCATO DEL LAVORO I nuovi ordini di beni manifatturieri statunitensi sono aumentati dell’1,4% rispetto a febbraio, rispetto al mese precedente, riducendo il calo del 3,8% rivisto al rialzo di gennaio e superando le aspettative del mercato di un aumento dell’1%. Ciò indica ancora forza dell’economia con i nuovi ordini che sono aumentati dell'1,3% per l'industria dei beni durevoli, grazie ai mezzi di trasporto (3,3%) e ai macchinari (1,8%). Infine, gli ordini nel settore dei beni non durevoli sono aumentati dell'1,2%. Escludendo i trasporti, gli ordini alle fabbriche sono cresciuti meno dell'1,1%. Dall’altra parte il numero di offerte di lavoro è aumentato di 8.000 unità rispetto al mese precedente a 8,756 milioni nel febbraio 2024, al di sopra delle aspettative del mercato di 8,75 milioni. Un altro segnale di resilienza dell’economia a stelle e strisce. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. 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