GBPUSD: buy limitHo inserito un buy limit per un riposo di breve del prezzo.Longdi iTraderFXAggiornato 1
GBPUSD SHORT su livello ricco di confluenze 1.26 Possibile idea short su GBPUSD su livello 1.26, supporto ricco di confluenze che di seguito riepilogo, inoltre il dollaro a livello macro sembra ancora più forte della sterlina. ecco le confluenze a favore del trade: - swing precedenti - MA 100 daily - 38.2 fibonacci weekly - MA 200 daily - MA 100 weekly - MA 800 H4 - trend ribassista Buon trading!Shortdi DaxcoliAggiornato 7
Bande di Bollinger: Strumento Potente o Trappola per Trader? Questa settimana, per quanto riguarda il post educativo, andremo a trattare uno degli strumenti più famosi ed utilizzati dai trader, ovvero le Bande di Bollinger. Questo strumento viene prettamente usato per valutarne la volatilità di uno specifico asset che si sta tradando, oltre a capirne se si trova in una fase di ipercomprato o ipervenduto. La volatilità, come ben sappiamo è data dalla intensità con cui il prezzo di un titolo varia nel corso del tempo, più saranno le oscillazioni più quel titolo sarà volatile. Le Bande di Bollinger vengono maggiormente utilizzate all’interno dell’analisi tecnica e sono composte da linee di tendenza o bande e da una media mobile semplice a 20 periodi (periodo più utilizzato dai trader). Le bande tracciano un range che varia in base al movimento dei prezzi, mentre la media mobile rappresenta il prezzo medio di un determinato asset in uno specifico periodo di tempo. Inoltre, questo strumento utilizza la deviazione standard, ovvero misura in che modo avviene la dispersione dei valori del prezzo rispetto alla sua media, quindi ci dice quanto affidabile è la media aritmetica. All’aumentare della volatilità, queste bande tenderanno a distanziarsi tra loro in quanto vi è una maggiore dispersione del prezzo rispetto alla propria media, al contrario quando vi è bassa volatilità avremo delle bande che sono abbastanze vicine alla media mobile. Come utilizzare le bande di Bollinger nel trading? Questo oscillatore, ci fornisce in qualche modo dei parametri e di quanto il prezzo possa oscillare. I prezzi solitamente si trovano sempre all’interno delle bande, ma abbiamo i casi in cui il prezzo si avvicina alla banda superiore o addirittura la oltrepassa, entrando in una zona di ipercomprato che potrebbe portare il trader a valutare una vendita dell’asset. Al contrario quando il prezzo si avvicina verso la banda inferiore o addirittura la buca, si potrebbe valutare un acquisto da parte del trader. Vogliamo precisare che non basta un semplice oscillatore per valutare le entrate a mercato, ed è importante che ogni trader conosca al meglio la propria strategia e il rischio che ne deriva dal tradare i derivati su mercati che sono altamente volatili. In queste due immagini possiamo notare come le bande allarghino in presenza di volatilità e si restringano nel caso in cui il prezzo sia in fase stazionaria. Bassa Volatilità Alta Volatilità Possiamo applicare le bande di Bollinger nella Price Action? Senza dubbio le bande di Bollinger ci permettono di avere un ulteriore supporto quando andiamo ad analizzare il prezzo di un determinato asset. Il fatto che questo oscillatore rilevi la volatilità e i suoi cambiamenti, può essere integrato con altri indicatori, come ad esempio una trendline o anche i volumi, in cui possiamo vedere come le zone in cui abbiamo bassa volatilità e che corrispondono a zone di accumulo, potremmo notare volumi in aumento. Abbiamo comunque casi in cui questo oscillatore non ci fornisce segnali esatti. Come menzionato precedentemente, abbiamo detto che le bande di Bollinger potrebbero essere rotte al rialzo e quindi potrebbe tramutarsi in una potenziale operazione di vendita. Ma abbiamo casi in cui, il prezzo potrebbe comunque continuare a creare nuovi massimi ed andare a rompere nuovamente la banda superiore, come mostrato nell’esempio. Questo avviene soprattutto quando abbiamo una forte tendenza di movimento, esso sia al rialzo o ribasso. Questo è uno dei motivi per il quale un trader non può fare affidamente ad un solo oscillatore o indicatore per la propria operatività. Ci sarebbe un rischio fin troppo elevato di avere falsi segnali e mettere in dubbio anche la propria strategia se basata solo su questi strumenti. CONCLUSIONI: Possiamo concludere dicendo che questo oscillatore ormai è presentare sul mercato da diversi anni ed è uno degli strumenti che viene maggiormanete utilizzato all’interno dell’analisi tecnica. Questo oscillatore, se utilizzato in modo corretto, possono fornire al trader una visione più dettagliata del mercato in quanto permettere di riconoscere i momenti in cui ci possono essere forti scosse di volatilità. Teniamo presente che comunque se viene fatto del backtesting, non è detto che l’utilizzo e il risultato dato in passato nell’utilizzo delle bande di Bollinger, possa riflettersi allo stesso modo in futuro. Sappiamo molto bene che i mercati si evolvono e quello che avveniva 10 anni fa sul mercato in termini di movimento del prezzo, potrebbe non avvenire tutt’oggi. Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone. Formazionedi Pepperstone9
GBPUSD: sell limitHo inserito un sell limit per una continuazione del trend macro ribassista.Shortdi iTraderFXAggiornato 0
GBPUSD - Nona Sinfonia - Time Frame 60 Minutinona sinfonia in opera Nona Sinfonia è un sistema di trading che sfrutta la fase di accumulo dei prezzi, identificata attraverso una configurazione di 1+9 candele. Questa tecnica punta a riconoscere momenti di bassa volatilità che anticipano, spesso, forti movimenti direzionali, offrendo un'opportunità di ingresso a basso rischio con obiettivi di profitto ben definiti. Formazione di accumulo nel range di prezzo pressoche' uguale a quello della precedente formazione di nona sinfonia del 19/02 Ingressi short e long definitidi AldoGeoAggiornato 110
GBPUSDSiamo davanti un Momentum debole del Dollaro, mi aspetto un test delle Aree 1.28500/1.2900 dove abbiamo delle Zone d' innefficenza Daily. tutto discorrelato perfettamente con Dxy.Longdi colaci.rocco0
GBPUSD: operazione in targetInvio a posteriori operazione intraday con ingresso fillato questa mattinaShortdi iTraderFX0
GBPUSD: sell limitHo inserito un sell limit per il proseguo del trend macro ribassista.Shortdi iTraderFXAggiornato 0
GBPUSD: sell limitAnche come su EU, ho inserito un ordine pendente short per il proseguo del trend ribassistaShortdi iTraderFXAggiornato 1
GBPUSD: nuovo sell limitDopo aver parzializzato il primo ingresso e portato a BE, inserisco un nuovo sell limit per il proseguo del movimento ribassista.Shortdi iTraderFXAggiornato 0
GBPUSD, slow trade con 1-2-3 low di RossChart di Capital.Com La recente forza del dollaro non ha risparmiato neanche la sterlina inglese. La moneta americana sta letteralmente bullizzando le altre principali valute. I dati macroeconomici deboli e la debolezza dell'inflazione hanno intanto convinto la BoE ad operare un nuovo taglio dei tassi dopo l'ultima sforbiciata avvenuta in agosto. Proviamo a capire se il cable potrà avere la forza di ribellarsi ed evadere dal canale ribassista in cui è costretto da tempo. Intanto potremmo dire: male la prima, visto che alla prima occasione dove poteva manifestare forza violando la resistenza in area 1,25 ha fatto cilecca. Registriamo due tentativi, entrambi naufragati per mancanza di manodopera disponibile per l'azione come certificano i bassi volumi. Intanto registriamo la formazione di un movimento rialzista di breve dai minimi in area. Questo rende interessante il movimento perché potremmo individuare qualche occasione long facendo affidamento su questo momentum, finché dura e sperando che sia sufficiente per il trade. Il movimento sembra simile ad uno recente, tuttavia c'è qualche elemento in più che potrebbe renderlo più consistente. Uno di questi è il cosiddetto “terzo attraversamento”. Una statistica, non robustissima a dire il vero, che sostiene come spesso possa essere quello buono. Comunque i volumi sembrano più vivaci rispetto al caso precedente. Sul time frame settimanale si può meglio apprezzare la formazione di un potenziale 1 2 3 low di Joe Ross. In questo caso il pattern presenta una particolarità, illustrata dallo stesso Ross, per il fatto che una stessa candela contemporaneamente segna il punto 2 e il punto 3. L'idea è quella di acquistare il breakout del punto 2, come da manuale, e puntare al primo target di prezzo significativo che, a mio giudizio, è posto in area 1,27 dove troviamo un discreto minimo relativo precedente segnato con elevati volumi. Lo stop proposto sotto il punto 3, in caso di breakout del punto 2 potrebbe essere spostato più in alto in un opportuno swing da valutare successivamente. Longdi RaffaeleCosta0
Trend Rialzista La teoria del trend rialzista si basa sull'idea che un asset o un mercato si muova in modo continuo verso l'alto, rompendo i livelli di resistenza precedenti e creando nuovi massimi. Questo comportamento è definito da una sequenza di swing highs e swing lows. 1. Swing High (Massimo relativo) Un swing high è il punto più alto in una sequenza di movimenti di prezzo. In un trend rialzista, gli swing highs si susseguono a intervalli regolari, ognuno più alto del precedente. Questo indica che i compratori stanno dominando il mercato e che il prezzo sta crescendo. In altre parole, un swing high si verifica quando il prezzo raggiunge il punto più alto prima di invertire temporaneamente la sua direzione. Per confermare che è un "vero" swing high, il prezzo dovrà scendere un po' prima di salire di nuovo, creando una nuova alta. 2. Swing Low (Minimo relativo) Un swing low è il punto più basso in una sequenza di movimenti di prezzo. In un trend rialzista, gli swing lows dovrebbero essere progressivamente più alti rispetto ai precedenti. Questo mostra che, nonostante eventuali correzioni temporanee, i compratori riescono a mantenere il controllo del mercato, impedendo che il prezzo scenda troppo. Un swing low si verifica quando il prezzo raggiunge un minimo prima di invertire la direzione e risalire. Come funziona in un trend rialzista? In un trend rialzista, vediamo una successione di swing highs più alti e swing lows più alti. L'andamento del prezzo segue il seguente schema: Swing High: Il prezzo sale, tocca un massimo, e poi corregge verso il basso. Swing Low: Dopo una correzione, il prezzo non scende al di sotto del minimo precedente e riparte verso l'alto. Questo processo continua, con ogni swing high che segna un massimo superiore al precedente e ogni swing low che segna un minimo superiore al precedente. In pratica, il trend rialzista è segnato da una sequenza di alti e bassi crescenti, che evidenziano un movimento ascendente. I trader spesso utilizzano questa teoria per identificare potenziali punti di ingresso e uscita, cercando di acquistare nei punti più bassi (swing low) e vendere nei punti più alti (swing high). Strumenti e approcci Molti analisti tecnici utilizzano indicatori e pattern grafici per confermare i swing high e swing low, tra cui: Linee di trend: tracciando una linea che collega i minimi (swing lows) e i massimi (swing highs) per identificare la direzione del trend. Supporto e resistenza: i punti di swing low diventano potenziali livelli di supporto, mentre i punti di swing high diventano livelli di resistenza. In sintesi, la teoria del trend rialzista con swing highs e swing lows è una metodologia per comprendere e sfruttare il movimento del prezzo in mercati che stanno salendo, individuando momenti chiave in cui il prezzo cambia direzione. Formazionedi Teo_Villain1111
Tutorial Presa di LiquiditàEcco come avviene il ciclo di presa di liquidità per poter identificare un entrata a mercato. ATTORI PARTECIPANTI (CASTING) BSL Liquidity Grab ( attiva gli stop degli ordini in quella area di prezzo) FVG MSS Formazionedi Teo_Villain0
GBPUSD - Nona Sinfonia - Time Frame 1 oranona sinfonia in opera nona sinfonia è una figura ricorrente che, statisticamente, offre buone opportunità di trading su molti asset, con diverse configurazioni su qs asset era un pò che non ci offriva occasioni ingressi definiti vediamo di AldoGeoAggiornato 0
GBPUSD: buy limitOttima forza dei buyers sul pair: ho inserito un buy limit per il proseguo del trend al rialzo nel breve termineLongdi iTraderFXAggiornato 0
GU: sell limit inseritoDopo la chiusura GAP di apertura mercati, ho inserito un ordine sell limit per il proseguo del macro trend short.Shortdi iTraderFXAggiornato 1
OHLC OHLC è un acronimo che sta per Open, High, Low e Close, che rappresentano i valori di un titolo o strumento finanziario durante un determinato periodo di tempo. È una rappresentazione comune dei dati di prezzo utilizzata nei grafici finanziari, come ad esempio nei grafici a candela (candlestick charts). Ecco cosa significano i quattro termini: Open (Apertura): è il prezzo al quale il titolo o l'asset è stato scambiato all'inizio del periodo di riferimento. High (Massimo): è il prezzo più alto raggiunto dal titolo durante il periodo di riferimento. Low (Minimo): è il prezzo più basso raggiunto dal titolo durante il periodo di riferimento. Close (Chiusura): è il prezzo al quale il titolo o l'asset è stato scambiato alla fine del periodo di riferimento. Queste informazioni sono fondamentali per analizzare l'andamento del mercato e fare previsioni future, perché offrono un quadro completo di come è variato il prezzo durante un determinato intervallo di tempo (ad esempio, 1 giorno, 1 settimana, 1 mese). Nei grafici a candela, ogni "candela" rappresenta uno di questi periodi, con il corpo della candela che mostra l'area tra il prezzo di apertura e di chiusura, e le "ombre" (o "wick") che indicano i valori di massimo e minimo.Formazionedi Teo_Villain2
GBPUSD: buy limitCome su EU, ho inserito un buy limit per andare a chiudere la struttura del prezzo.Longdi iTraderFXAggiornato 0
Dazi e dollaro, cosa accade?Sino ad oggi, ogni volta che il neo eletto Presidente Trump ha parlato di dazi e tariffe sui prodotti provenienti dall’estero, in particolar modo da Messico, Canada, Cina e UE, il biglietto verde si è rafforzato, schiacciando le valute concorrenti e rompendo quasi tutte le resistenze che ha incontrato. La ragione principale è che il biglietto verde è stato visto come valuta rifugio in condizioni di incertezza, e i dazi creano tale insicurezza nelle decisioni degli investitori. Ma non è la sola ragione. I dazi costringono, e in alcuni casi provocano, la reazione dei paesi concorrenti degli USA, che tendono a svalutare la propria moneta per attutire l’effetto negativo che le tariffe hanno sull’export. Ciò ha implicazioni significative sull’inflazione in queste aree, poiché la svalutazione produce un aumento dei prezzi. I prezzi tendono a salire anche con i dazi, anche negli USA, poiché le tariffe colpirebbero i consumatori americani a causa dell’aumento dei prezzi importati. Occorre valutare con attenzione l’impatto dei dazi e quello delle svalutazioni per comprendere quale delle due pratiche generi maggiori danni, non solo ai concorrenti degli USA, ma anche agli stessi Stati Uniti e al commercio globale. Gli USA sono i primi produttori di petrolio, ma sono anche i maggiori consumatori, ed è per questo che Trump ha chiesto all’OPEC di abbassarne il prezzo. Poi c’è la componente bilancia commerciale, che è il nodo cruciale della politica del Presidente, il quale vorrebbe riportarla in attivo. È improbabile che le tariffe possano ridurre il debito commerciale, come già dimostrato nel primo mandato di Trump, dal 2016 al 2020, in cui non ci furono significativi miglioramenti del deficit, che allora era di 40 miliardi di dollari al mese di passivo, mentre oggi è circa 89 miliardi. Pertanto, la narrativa del Presidente potrebbe ben presto cambiare, specie se la luna di miele con gli elettori, a causa delle tariffe, dovesse terminare. La via, a quel punto, potrebbe essere una sola: il deprezzamento del biglietto verde, che aiuterebbe i concorrenti a pagare meno per l’energia e le materie prime, pagate in dollari. Con l’incognita però di essere meno competitivi sull’export. Insomma, la coperta è corta, ma visto il precedente fallimento delle tariffe, non ci meraviglieremmo di vedere il dollaro invertire nel medio termine. Nel breve, questa eventualità sembra ancora remota. VALUTE Mentre Wall Street ha chiuso in rosso venerdì sera, nei cambi, l’ultima sessione della settimana scorsa ha visto il dollaro tornare prepotentemente alla ribalta, dopo che Trump ha confermato l’applicazione delle tariffe a Messico, Canada, Cina e UE. In aggiunta, il presidente ha parlato di dazi su petrolio, gas, alluminio, acciaio e rame. Il tutto comincerà tra febbraio e marzo, le tariffe sono imminenti. EurUsd è a ridosso di 1.0340-50, supporto chiave, con l’eventualità di ritorno verso 1.0175 in caso di rottura. Tutti i dollari tirano e potrebbero rompere le resistenze chiave, ma attenzione, perché il dollaro eccessivamente debole è il contrario di ciò che vorrebbe Trump, che vuole il riequilibrio di una bilancia commerciale in pesante passivo. Ma da solo non può certo svalutare e di accordi simil Plaza se ne parla, ma non sembrano possibili, perché nel 1985 c’era intento comune a livello globale per svalutare il dollaro, oggi tutti sono su posizioni opposte. Trump vorrebbe il dollaro debole, i paesi concorrenti degli USA, invece, vogliono mantenere debole la propria valuta. Il mercantilismo è più che mai vivo e la chiave del successo di ogni paese. USA, I CONSUMI CRESCONO L'indice dei prezzi delle spese per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a dicembre 2024, il guadagno più alto degli ultimi otto mesi, rispetto allo 0,1% di novembre, e in linea con le aspettative. I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,2%, mentre quelli dei servizi sono aumentati dello 0,3%, al di sopra del mese precedente. L'indice PCE core, che esclude cibo ed energia, è aumentato dello 0,2%, leggermente superiore allo 0,1% del mese precedente, in linea anche con le previsioni. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,2%, come a novembre, ma l'energia è balzata del 2,7%, rispetto allo 0,2%. Su base annua, il tasso di inflazione PCE principale è salito al 2,6% dal 2,4%, segnando il terzo aumento mensile consecutivo, mentre l'inflazione PCE core è rimasta stabile al 2,8%, entrambi in linea con le previsioni. GERMANIA, INFLAZIONE IN CALO L'inflazione annuale dei prezzi al consumo in Germania è scesa al 2,3% a gennaio 2025, in calo rispetto al 2,6% di dicembre e al di sotto delle aspettative di mercato del 2,6%. L'inflazione nel settore alimentare ha rallentato significativamente allo 0,8%, rispetto al 2,0% del mese precedente, mentre i prezzi dei servizi sono aumentati a un ritmo leggermente più lento. Nel frattempo, i costi energetici sono diminuiti dell'1,6%, mantenendo lo stesso tasso di calo di dicembre. L'inflazione core è scesa al 2,9%, il dato più basso degli ultimi tre mesi. Su base mensile, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,2% a gennaio, dopo un aumento dello 0,5% a dicembre e mancando le aspettative di mercato di un avanzamento dello 0,1%. CANADA, CRESCE IL PIL Il PIL canadese è cresciuto dello 0,2% rispetto al mese precedente, a dicembre 2024, con un forte sostegno da parte del commercio al dettaglio, della produzione e delle costruzioni che hanno compensato le contrazioni nei trasporti, nel settore immobiliare e nel commercio all'ingrosso. Se confermata, la cifra si tradurrebbe in un tasso di crescita annuale dell'1,4% nel 2024, in linea con le aspettative della Banca del Canada. Il dollaro canadese, dopo aver perso terreno ed aver visto i minimi di periodo contro dollaro, con il UsdCad a ridosso di 1.4600, si è ripreso. UsdCad infatti ha mollato tornando a 1.4430 per poi rimbalzare venerdì sera, sull’onda emotiva dettata dalle dichiarazioni di Trump, e tornare a 1.4520. Ci aspettiamo ancora alta volatilità sul cambio, perché da un lato Trump vorrebbe UsdCad più basso per riequilibrare il deficit commerciale con il paese nordamericano, dall’altro le tariffe possono, nel breve termine, spingere UsdCad ancora più in alto. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). 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GBPUSD: entry a mercatoEntrata a mercato short post presa di liquidità: resto in attesa di osservare come si muoverà il prezzo.Shortdi iTraderFXAggiornato 1
GBPUSD: entry a mercatoAltro ordine messo a BE: sono entrato a mercato ancora in short per un ritraccio del pair.Shortdi iTraderFXAggiornato 1
GBPUSD: sell limitReinserito ordine sell limit: il pair ha dato evidenza di un riposo di breve termineShortdi iTraderFXAggiornato 1