GBPUSD: buy limit inseritoSul HTF il pair è short: ho inserito un ordine pendente per un long di breve termineLongdi iTraderFXAggiornato 1
Probabile zona di inversione FX:GBPUSD Attenzione oggi possibile forte volatilità prima al rialzo poi un ritiro di almeno 40% La Sterlina si trova in una zona temporale e su livelli di supporto molto importanti sia contro USD. JPY: CHF: CAD: AUD Longdi Marll854
NEWSLETTER#114: PMIESTRATTO PMI EUROZONA: Il PMI composito è aumentato da 49,6 a 50,2. "L'inizio del nuovo anno è leggermente incoraggiante. Dopo due mesi di contrazione, il settore privato è timidamente ritornato crescere. La resistenza del settore manifatturiero si è un po' attenuata, mentre il settore dei servizi continua a segnare una moderata espansione. La Germania ha esercitato un ruolo importante nel miglioramento dell'economia dell'eurozona, con l'indice composito che è tornato in territorio di crescita. Al contrario, l'economia francese è rimasta in contrazione l settore manifatturiero è ancora in recessione, ma il ritmo del declino si è leggermente attenuato. Il settore continua a perdere rapidamente personale e anche i nuovi ordini sono in calo. D'altro canto, prevedendo una produzione più elevata tra un anno, le aziende sono molto più ottimiste riguardo al futuro. Questo potrebbe essere un effetto Trump inaspettato o dovuto all'idea che il fondo sia stato raggiunto dopo una recessione di quasi due anni. In vista della riunione della BCE della prossima settimana, le notizie sul fronte dei prezzi non sono incoraggianti. L'inflazione dei costi nel settore dei servizi ha indicato un rialzo, con la presidente della BCE Christine Lagarde che ha già dichiarato di monitorare la situazione attentamente. I prezzi di vendita nel settore sono aumentati a un ritmo simile a quello del mese scorso". Buon trading a tuttidi mattiabonetti_1
GBP/USD: Resistenza Chiave, il Ribasso Attualmente, sul grafico a 4 ore, la coppia GBP/USD continua a muoversi in un trend ribassista con massimi decrescenti (lower highs) e minimi decrescenti (lower lows) chiaramente definiti. Questo scenario è ulteriormente rafforzato dal prezzo che si trova sotto entrambe le medie mobili EMA 34 e EMA 89, confermando il momentum negativo nel mercato. Il prezzo sta testando una zona di resistenza cruciale tra 1.2300 e 1.2350. Questa area rappresenta una forte barriera di vendita, supportata dalla convergenza con l'EMA 89 e i precedenti massimi. Se il prezzo non riuscirà a superare questa zona, le pressioni ribassiste potrebbero aumentare, portando il prezzo a ritestare il supporto a 1.2147. In caso di rottura di questo livello, il trend ribassista verrebbe ulteriormente confermato, con un obiettivo potenziale nella zona di 1.2100 o anche inferiore. Al contrario, se i compratori riusciranno a prevalere e il prezzo chiuderà sopra 1.2350, potrebbe verificarsi uno scenario di rialzo a breve termine, con un target a 1.2400. Tuttavia, è importante sottolineare che il trend principale rimane ribassista e qualsiasi movimento al rialzo potrebbe essere solo una correzione temporanea. La mia strategia di trading: Posizioni short: Aspetterò un chiaro segnale di rifiuto del prezzo nella zona di resistenza 1.2300–1.2350 per aprire posizioni short. L'obiettivo sarà l'area di supporto a 1.2147, con un ulteriore calo possibile fino a 1.2100 in caso di rottura. Lo stop loss sarà impostato sopra 1.2360 per gestire il rischio. Posizioni long: Considererò posizioni long solo se il prezzo supererà e chiuderà sopra 1.2350, con un obiettivo iniziale a 1.2400. Tuttavia, procederò con cautela, poiché il trend principale resta ribassista. Dal mio punto di vista, l'azione dei prezzi nelle aree chiave, come la resistenza 1.2300–1.2350 e il supporto 1.2147, sarà determinante per il prossimo movimento del mercato. È essenziale per gli investitori rimanere pazienti e attendere chiari segnali di conferma prima di entrare nel mercato per garantire operazioni sicure ed efficaci.di nini_gone1
NEWSLETTER#110: CPI UK Finalmente qualche buona notizia per il mercato obbligazionario UK. L'inflazione britannica di dicembre, pubblicata questa mattina, ha rallentato più del previsto. Il CPI dei servizi, su cui si concentra maggiormente la Banca d'Inghilterra, si è attestato al 4,4% contro il consenso del 4,8%. Il CPI Core è rallentato dal 3,5% al 3,2% e quello headline dal 2,6% al 2,5%. La sterlina sarebbe normalmente crollata sulla scia di un'inflazione debole, ma non sta mostrando nessuna direzionalità. Questa è un'altra testimonianza che mostra il comportamento di GBP simile a quello di una valuta dei mercati emergenti, essendo più sensibile ai costi di finanziamento a lungo termine rispetto alle prospettive a breve termine della banca centrale. Buon trading a tutti di mattiabonetti_1
STERLINA SOTTO PRESSIONE!La sterlina britannica continua a subire pressioni significative, perdendo terreno rispetto alle principali valute del G10. L'incertezza economica e politica che avvolge il Regno Unito sta contribuendo a un contesto di crescente volatilità, con gli investitori che osservano attentamente gli sviluppi per individuare segnali di stabilità o ulteriori difficoltà. Tra le questioni centrali, l'arrivo dei dati inflazionistici di mercoledì rappresenta un punto cruciale che potrebbe influenzare in modo sostanziale la direzione del mercato. L'inflazione persistente rimane una delle principali preoccupazioni per la Banca d'Inghilterra, con impatti significativi sulle sue decisioni di politica monetaria. Qualora i nuovi dati evidenziassero un rallentamento dell'inflazione, ad esempio con un calo del CPI dei servizi al di sotto del consenso attuale del 4,8% su base annua, i tassi d'interesse a breve termine del Regno Unito potrebbero registrare un ulteriore ribasso. Tale dinamica rifletterebbe un riprezzamento da parte dei mercati, anticipando una politica monetaria più accomodante da parte della BoE. Tuttavia, anche nel caso opposto, un'inflazione più alta del previsto potrebbe alimentare preoccupazioni sulla sostenibilità economica e rafforzare la percezione di vulnerabilità della sterlina. Di fatto, la valuta britannica sembra essere intrappolata in una situazione di perdita, indipendentemente dalla direzione dei dati inflazionistici. A complicare ulteriormente il quadro vi è l'attesa per le possibili decisioni fiscali del governo britannico. Si prevede che il 26 marzo l'esecutivo potrebbe annunciare nuovi tagli alla spesa pubblica, una misura mirata a contenere il deficit ma che rischia di accentuare la narrativa di una politica fiscale più restrittiva. Un simile scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sulla sterlina, generando aspettative di una combinazione di politiche monetarie più accomodanti e un contesto di debolezza economica complessiva. Buon trading a tutti di mattiabonetti_9
GBP/USD: il cambio può scendere ancora?Dopo la batosta subita dal governo britannico sui mercati obbligazionari ed il rafforzamento dei dati economici statunitensi rispetto alle aspettative, esaminiamo le possibili performance della coppia GBP/USD nelle prossime settimane. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. Una crisi di fiducia: Deboli piani fiscali britannici si scontrano con forti dati statunitensi Il recente calo di GBP/USD rispecchia alla perfezione una tempesta di debole credibilità fiscale britannica e una robusta prestazione economica statunitense. Il report dei Nonfarm Payrolls di venerdì scorso indica che sono stati aggiunti 256.000 posti di lavoro a dicembre, superando di gran lunga le aspettative di 160.000. In combinazione con un calo del tasso di disoccupazione al 4,1%, questi dati sottolineano la resilienza dell'economia statunitense e hanno indotto i mercati a prezzare tassi di interesse più alti e più a lungo. Il dollaro statunitense, come conseguenza, ha registrato un'impennata, portando il Dollar Index ad un massimo da due anni a questa parte. Dall'altra parte dell'oceano, il Regno Unito deve affrontare una lacuna in termini di credibilità della sua strategia fiscale guidata dal governo laburista. L'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, attualmente ai livelli più alti dal 1998, riflette la scetticità del mercato sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. Le preoccupazioni relative all'aumento dei costi di prestito e alla potenziale stagnazione vengono accentuate dall'impegno del Governo a non richiedere ulteriori prestiti per le spese quotidiane, un impegno che molti considerano via via sempre più insostenibile. Sebbene i funzionari cerchino di rassicurare i mercati, la mancanza di un piano coesivo contribuisce a rafforzare le pressioni ribassiste sulla Sterlina. 3 strumenti tecnici per valutare quanto potrebbe scendere GBP/USD La coppia GBP/USD ha subito forti pressioni di vendita a partire da settembre, ritagliandosi una serie di massimi e minimi di oscillazione inferiori sul grafico a candela giornaliero. Questa prolungata tendenza al ribasso ha innescato un 'death cross', in cui la media mobile a 50 giorni ha incrociato la media mobile a 200 giorni. Sebbene questo indicatore tardivo sia spesso visto come un segnale di continuazione del momentum ribassista, vale la pena notare che riflette la forza della tendenza esistente piuttosto che una previsione delle mosse future. Per valutare quanto potrebbe scendere GBP/USD, abbiamo utilizzato tre strumenti chiave per la price action: 1. Canale decrescentel Disegnando un canale discendente intorno al declino di GBP/USD, si evidenzia la volatilità approssimativa del trend ribassista. La coppia si sta attualmente avvicinando al limite inferiore di questo canale, suggerendo un'area potenziale dove gli acquirenti potrebbero fare il loro ingresso. GBP/USD Grafico a candela giornaliero I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri 2. Relative Strength Index (RSI) L'RSI è sceso al di sotto di 30, segnalando condizioni di ipervenduto. Non c'è tuttavia alcuna divergenza rialzista - un segnale che può suggerire un indebolimento del momentum ribassista - e ciò indica che la tendenza al ribasso sembrerebbe rimanere intatta per il momento. GBP/USD Grafico a candela giornaliero I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri 3. Punti di inflessione storici Dando uno sguardo verso sinistra sul grafico a candela settimanale, scopriamo i livelli di supporto chiave. GBP/USD si sta avvicinando ai minimi di ottobre 2023. Se questo livello non dovesse reggere, i prossimi supporti significativi si trovano ai minimi di marzo 2023, seguiti da un forte calo verso i minimi di settembre 2022. Questi livelli rappresentano aree critiche dove la coppia potrebbe stabilizzarsi o invertire il trend. GBP/USD Grafico a candele settimanale I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri In sintesi: GBP/USD rimane ad ora saldamente in zona ribassista, con entrambi i fondamentali e i dati tecnici ad indicare ulteriori possibili ribassi. I trader possono concentrarsi sui livelli di supporto chiave, sulla divergenza dell'RSI e sui pattern delle candele per determinare la tempistica di un eventuale rialzo di breve termine. Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. di Capitalcom0
Perché Deutsche Bank vende la sterlina? Perché Deutsche Bank vende la sterlina? Il vice presidente di Deutsche Bank FX strategist Shreyas Gopal si è spostato su una posizione ribassista sulla sterlina britannica. La sterlina è scesa di quasi il 2% contro un dollaro USA forte la scorsa settimana, toccando un minimo di 14 mesi di $1,2200. A differenza del calo di novembre 2024, dopo il bilancio del Regno Unito, Gopal non vede questo declino come un'opportunità di acquisto. "Siamo favorevoli a vendere GBP contro un paniere di valute principali", ha dichiarato Gopal, evidenziando euro, dollaro, franco svizzero e yen giapponese. Gopal avverte che la sterlina potrebbe affrontare ulteriori ribassi, in particolare se la Banca d'Inghilterra tagliasse i tassi a febbraio—uno scenario attualmente valutato con una probabilità del 65%. Mentre alcuni partecipanti al mercato potrebbero considerare GBP / USD come ipervenduto, la persistente pressione di vendita potrebbe mostrare pochi segni di inversione. Gli obiettivi chiave al ribasso potrebbero essere il minimo del 2023 di 1,2000 e il minimo del 2022 di 1,0382.di BlackBull_Markets0
No Trump, no partyDopo alcuni giorni di fuochi d’artificio, specie sui cambi, generati soprattutto dalle dichiarazioni del Presidente americano, è bastata una seduta in cui ha prevalso il silenzio per vivere una sessione improvvisamente statica, quasi fosse in attesa di nuova volatilità esogena dettata dal neo eletto. No Trump, no party, verrebbe da dire. Le borse USA oscillano intorno allo zero e i cambi sono fermi nei trading range delle ultime 24 ore. Va però ricordato che ieri l’America si è fermata per commemorare Jimmy Carter. Da oggi comunque si riparte, considerato che è il giorno dei Non Farm Payrolls, attesi a +165.000 rispetto al dato precedente di 227.000, unitamente a un tasso di disoccupazione generale atteso al 4,2%. La congiuntura USA rimane resiliente, in un mercato totalmente sbilanciato a favore del dollaro, mentre l’azionario vive una fase di riflessione. I rendimenti dei titoli di Stato americani sul decennale sono saliti di 50 punti base, ovvero mezzo punto percentuale, nell’ultimo mese, a dimostrazione che la Fed molto probabilmente rallenterà ancora nel processo di riduzione del costo del denaro. SALGONO I RENDIMENTI IN UK Il rendimento dei titoli di Stato britannici a 10 anni è salito a oltre il 4,8%, il livello più alto da agosto 2008, mentre il rendimento dei titoli di Stato trentennali è salito al 5,47%, il livello più alto dal 1998. Questo aumento riflette un incremento più ampio dei rendimenti obbligazionari, alimentato dalle preoccupazioni sulle politiche di Trump e da un sentiment aggressivo in politica monetaria da parte della Fed. La pressione sul mercato obbligazionario britannico è stata ulteriormente amplificata dalle crescenti preoccupazioni degli investitori sui livelli di debito della nazione e sulla capacità del governo di ripristinare le finanze pubbliche mentre implementa i suoi piani di bilancio. A fine ottobre, il Cancelliere dello Scacchiere ha presentato un nuovo bilancio che includeva 142 miliardi di sterline in prestiti e un aumento di 74 miliardi di sterline nella spesa annuale, sollevando allarmi sulla sostenibilità fiscale. Inoltre, i timori sulle prospettive di inflazione hanno pesato sul sentiment, poiché l'inflazione CPI e la crescita dei salari hanno mostrato tendenze al rialzo. Gli operatori prevedono ora solo due riduzioni dei tassi di un quarto di punto da parte della BoE quest'anno, rispetto alle oltre tre previste un mese fa. La sterlina però scende e rimane sotto pressione a causa dei timori di bassa crescita unita ad alta inflazione. EUROZONA Le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dello 0,1% su base mensile a novembre 2024, meno delle aspettative di mercato che ipotizzavano un aumento dello 0,4% e dopo un calo dello 0,3% a ottobre. Le vendite sono rimbalzate per il carburante per auto e hanno continuato ad aumentare per cibo, bevande e tabacco. D'altro canto, i prodotti non alimentari sono scesi dello 0,6%, come a ottobre. Tra le maggiori economie, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,3% in Francia, ma sono diminuite in Germania (-0,6%) e Spagna (-0,6%). Su base annua, le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dell'1,2%, dopo un aumento del 2,1% a ottobre. MESSICO, INFLAZIONE IN CALO Il tasso di inflazione annuale del Messico è sceso per il secondo mese a dicembre 2024, scendendo al minimo degli ultimi quasi quattro anni a +4,21%, in calo dal 4,55% di novembre e al di sotto delle previsioni di mercato del 4,28%. Il tasso si sta ora avvicinando all'estremità superiore dell'intervallo obiettivo della banca centrale del 2% al 4%. La crescita dei prezzi ha rallentato principalmente per alimentari, assicurazioni e servizi finanziari. Tuttavia, diverse voci dell'indice dei prezzi al consumo hanno registrato aumenti più significativi, tra cui ristoranti, hotel e trasporti. Il tasso di inflazione core annuale è salito al 3,65% a dicembre 2024, rispetto al minimo di oltre 4 anni e mezzo di 3,58% del mese precedente e al di sopra delle aspettative di mercato del 3,62%. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,38% a dicembre, rispetto alle stime di un aumento dello 0,40%. BRASILE Le vendite al dettaglio in Brasile sono diminuite dello 0,4% mese su mese a novembre 2024, invertendo la tendenza rispetto all'aumento dello 0,4% di ottobre e rispetto alle previsioni di mercato di un aumento dello 0,1%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 4,7%, dopo un aumento rivisto al rialzo del 6,7% a ottobre e molto più alto delle previsioni del 3,8%. Il Real Brasiliano ha recuperato, correggendo contro il dollaro da 6,32 a 6,07. Buon trading e buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
Ichimoku: Come Interpretare il Mercato in 5 PassaggiPer quanto riguarda la parte educativa, questa settimana vogliamo parlare di un’indicatore per eccellenza, ovvero Ichimoku, considerato dalla maggior parte degli operatori, un indicatore completo che non ha bisogno dell’utilizzo di ulteriori indicatori. È considerato completo in quanto composto da 5 elementi e permettono al trader o investitore, di effettuare un’analisi molto precisa del prezzo. Vediamo più nel dettaglio da cosa è composto l’Ichimoku: Partiamo col dire che la cosidetta “nuvola” di Ichimoku permette di individuare la possibilie direzione futura del prezzo attraverso l’analisi del prezzo dei periodi precedenti, utilizzando 5 medie mobili che ci danno i possibili segnali di acquisto o di vendita. Le 5 medie mobili sono: 1. Tenkan-sen: calcolata tenendo presente la media fra massimi e minimi dei 9 periodi precedenti e la possiamo paragonare ad una media mobile di breve periodo in quanto segue molto da vicino il prezzo corrente. 2. Kijun-sen: è chiamata anche “linea standard” viene calcolato nello stesso modo della Tenkan-sen ma tenendo in considerazione un periodo di 26 periodi. Queste due linee e la loro inclinazione ci forniscono una visione sull’attuale momentum del prezzo. La caratteristica di questo indicatore è senza dubbio la nuvola di Ichimoku in cui possiamo trovare due ulteriori linee: 3. Senkou Span A: è la media della Tekan-sen e Kijun-sen con una media di 26 periodi. 4. Senkou Span B: è calcolata sulla base di 52 periodi e si calcola dividendo per 2 la media di massimi e minimi, ottenuto il risultato questo viene riportato sulla base di 26 periodi. Lo spazio che viene a crearsi tra queste due medie, chiamto Kumo forma la cosidetta Nuvola di Ichimoku. 5. Chikou Span: chiamata anche “linea di ritardo” ci mostra l’attuale prezzo ma con una tracciatura di 26 periodi. Funzionamento dell’Ichimoku: Per poter utilizzare al meglio questo indicatore, dobbiamo prima di tutto capire al meglio il movimento dettato dalle 5 medie e come mai la nuvola Kumo assume un colore diverso a seconda dell’andamento del prezzo. Nel caso in cui la nuvola si tinge di verde, ci indica che il trend molto probabilmente sará rialzista; al contrario se si tinge di rosso assumerà un andamento ribassista. Ovviamente questa indicazione non ci da alcuna certezza che il prezzo segua quello che viene indicato da Ichimoku, difatti bisogna effettuare sempre e comunque un’analisi e calcolare il rischio. Inoltre dinamiche avvenute in passato non sempre si ripetono in futuro. Possibile entrata rialzista: potremmo considerare un’entrata in buy quando il prezzo attraversa dal basso verso l’alto la linea Tenkan-sen. Possibile entrata ribassista: al contrario possiamo considerare un’entrata in sell quando la attraversa dall’alto verso il basso. Specifichiamo inoltre che la media Tenkan-sen e Kijun-sen rappresentano il presente, al contrario delle linee Senkou Span che rappresentano entrambe il movimento futuro del mercato e sono nello specifico le linee che delimitano la nuvola di Ichimoku. Quindi avremo due ipotesi: - Se la Senkoun Span A si trova al di sopra della Senkoun Span B, la nuvola di Ichimoku si colorerà di verde indicandoci un potenziale trend rialzista. - Se la Senkoun Span B si trova al di sopra della Senkoun Span A, la nuvola sarà di colore rosso, dandoci come segnale la formazione di un potenziale trend ribassista. Inoltre, l’ampiezza della nuvola ci indica la volatilità sui mercati: una nuvola ampia ci indica che vi è ampia volatilitá sul mercato. Ricordiamo che ogni trader deve contestualizzare l’uso dell’indicatore e non puó fare trading solamente attraverso i segnali di un indicatore, mettendo a rischio il proprio capitale. Conclusioni: L’utilizzo dell’indicatore Ichimoku risulta essere tuttavia abbastanza complesso per chi si approccia inizialmente al mondo del trading, per via dei diversi fattori che devono essere tenuti in considerazione. Chi opera con Ichimoku considera inizialmente il punto in cui si trova il prezzo in quel momento rispetto alla nuvola, il colore della stessa, la posizione del prezzo rispetto alla linea di ritardo (Chikou Span) e gli incroci tra Tenkan-sen e Kijun-sen. La valutazione di questi elementi e l’utilizzo fatto dopo vari studi e backtest, permette ai trader di rendere Ichimoku come unico indicatore da utilizzare a supporto delle proprie strategie. Per un Trader si raccomanda di testare attraverso un conto demo, possibilitá che ti viene data da Pepperstone attraverso una moltitudine di piattaforme quali Metatrader 4, Metatrader 5, Ctrader e direttamente su TradingView. L’utilizzo di un conto demo, decisamente raccomandato, e lo studio approfondito di indicatori possono aiutare ad avere un miglior posizionamento sul mercato, in modo da avere entrate in un conto di trading più definite, ponendo maggiore attenzione all’uso dei take profit e degli stop loss. Dobbiamo comunque tenere presente che, nonostante l’utilizzo di determinati strumenti, il trader investirá su prodotti CFDs che sono, per loro natura, ad alto rischio, ponendo il trader in una posizione di possibile perdita di denaro in quanto nessuno strumento permette di garantire profitti o di eliminare il rischio in un investimento. Ogni trader deve rischiare ció che puó permettersi di perdere e non può fare affidamento solo ed esclusivamente ai segnali dati da un indicatore. Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. 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Trading TrumpTra pochi giorni comincerà l’era Trump, al secondo mandato elettorale, e già si ricomincia a intravedere, così come già avvenuto dal 2016 al 2020, un approccio assai dinamico e spesso polemico nella comunicazione tra il neo Presidente eletto, i media e i mercati, con un aumento significativo della volatilità. E così è accaduto ieri, quando il Washington Post ha riferito che gli assistenti di Trump starebbero prendendo in considerazione idee di tariffe universali che coprirebbero solo le importazioni chiave. Se adottato, un tale schema avrebbe probabilmente causato un impatto ridotto sul commercio globale e una riduzione probabile dell’inflazione generata dai dazi sulle importazioni. La reazione è stata immediata con il dollaro che ha perso circa l’1% in poche decine di minuti contro le principali valute concorrenti. Ma neppure un’ora dopo Trump, con una dichiarazione rilasciata sui social, ha smentito categoricamente questa eventualità. Il sasso però è stato lanciato e forse qualcosa di vero potrebbe anche esserci. Ovvia comunque la reazione del mercato che immediatamente è tornato indietro ai livelli pre-notizia. Dovremo abituarci, pardon, ri-abituarci, a questo modo di comunicare del Presidente, verso il quale qualcuno, nel 2016, aveva creato un algoritmo per seguire l’andamento dei mercati sulle dichiarazioni rilasciate dalla Casa Bianca. Chissà che l’esperimento questa volta funzioni. WALL STREET CI PROVA La borsa americana, dopo aver aperto in deciso rialzo, in serata ha ripiegato chiudendo comunque positiva con S&P e Nasdaq, mentre il Dow ha chiuso in rosso. I guadagni sono stati realizzati dai produttori di chip e in generale dalla persistenza di un sentiment di mercato positivo, mentre gli investitori sono pronti per una settimana di dati chiave, quali il rapporto chiave sulle buste paga non agricole di dicembre, attesi per venerdì. L'S&P 500 è salito dello 0,4% e il Nasdaq ha guidato la carica con un aumento dello 0,9%, mentre il Dow Jones ha chiuso a -0,32%. Le azioni dei chip hanno mostrato ottime performance, in particolare dopo che Foxconn, un partner server di Nvidia, ha riportato ricavi record e una previsione di vendita ottimistica. Le azioni di Nvidia sono salite del 3,5%, mettendo il titolo sulla buona strada per una chiusura record, mentre Micron Technology è salita di oltre il 10%. Anche Broadcom ha guadagnato lo 0,6%, contribuendo alla forza del settore. Nel frattempo, gli analisti attendono chiarimenti sui dazi, dopo il caos generato da un articolo del Washington Post. Per finire, oltre ai Non Farm Payrolls di venerdì, c’è attesa per i Jolts Openings, per i discorsi dei funzionari della Fed e i verbali del FOMC. VALUTE L'indice del dollaro ha ridotto alcune delle perdite realizzate ieri nel primo pomeriggio, ma ha comunque chiuso in rosso rispetto all’apertura di lunedì mattina intorno a 108. Il calo deriva, come già ricordato, dalle notizie, poi smentite, pubblicate dal Washington Post, che avrebbero avuto l’effetto positivo di attutire gli effetti negativi dei dazi doganali su mercati e inflazione soprattutto. In giornata, dopo che si era diffusa la notizia, l’EurUsd era salito anche sopra quota 1.0400 raggiungendo temporaneamente anche 1.0436, prima di ritornare a 1.0380, dopo la smentita di Trump. Però qualcosa di vero potrebbe emergere, perché siamo tornati su livelli che si allontanano dai supporti chiave posizionati a 1.0350. Tecnicamente la rottura di 1.0450-60 potrebbe aprire la strada anche a 1.0700 e cambiare lo scenario ribassista di fondo. Il Cable aveva raggiunto ugualmente 1.2545 per poi tornarci questa notte, ben 200 pips sopra i minimi di periodo. Anche le oceaniche hanno corretto, ma ci vuole tempo e pazienza prima che possano cominciare ad accumulare strutturalmente. UsdJpy, che dopo aver toccato quota 156.20, area di supporto, è tornato in serata a ridosso di 157.50 e stanotte ha toccato anche 158.40, tanto da costringere un funzionario della Boj a ribadire che l’intervento della banca centrale potrebbe essere vicino. UsdCad sembrava aver violato i supporti di 1.4330, scendendo anche a 1.4270 per poi ritornare sopra al supporto a 1.4360. Questa notte poi è risceso a 1.1315-20 area. Insomma, prove generali di ribasso del dollaro oppure una finta clamorosa? Lo capiremo presto. Intanto la settimana si presenta assai interessante sul fronte dati, tra cui vedremo il rapporto sui posti di lavoro e i dati JOLTS, per valutare la forza del mercato del lavoro. Inoltre, gli investitori monitoreranno attentamente i discorsi di diversi funzionari della Federal Reserve e i verbali della riunione di dicembre della Fed per avere informazioni sulla direzione di politica monetaria della banca centrale. I mercati hanno pienamente scontato solo una riduzione del tasso sui fondi federali quest'anno. GERMANIA, SALE L’INFLAZIONE Il tasso di inflazione annuale in Germania ha accelerato per il terzo mese consecutivo al 2,6% a dicembre 2024 dal 2,2% di novembre e al di sopra delle previsioni di mercato del 2,4%. Si tratta del livello di inflazione più alto degli ultimi undici mesi. I prezzi sono aumentati a un ritmo più rapido per i servizi e gli alimenti e sono scesi molto meno per l'energia. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4%, rimbalzando da un calo dello 0,2% a novembre e al di sopra delle previsioni dello 0,3%. Escludendo alimenti ed energia, l'inflazione core è leggermente aumentata al 3,1% dal 3%. Il tasso di inflazione medio annuo nel 2024 dovrebbe essere del 2,2%. Nel frattempo, l'indice dei prezzi al consumo armonizzato dall'UE è aumentato del 2,9% su base annua e dello 0,7% su base mensile, anche in questo caso al di sopra delle previsioni del 2,6% e dello 0,5% rispettivamente. USA, FACTORY ORDERS I nuovi ordini di beni manifatturieri negli Stati Uniti sono scesi dello 0,4% rispetto al mese precedente, attestandosi a 586,1 miliardi di dollari a novembre 2024, al di sopra delle aspettative di mercato di un calo dello 0,3% e dopo un aumento dello 0,5% a ottobre. A causare la discesa soprattutto i numeri delle aziende produttrici di beni durevoli (-1,2%), guidate da attrezzature per il trasporto (-3%), prodotti in metallo lavorati (-1,7%) e computer e prodotti elettronici (-0,5%). Escludendo i trasporti, gli ordini alle fabbriche sono aumentati dello 0,2%. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades7
Non cambia lo scenario sui mercatiL’anno nuovo è cominciato con il medesimo refrain delle ultime sedute del 2024: borse in leggera correzione ribassista e dollaro sugli scudi, a schiacciare tutte le valute concorrenti. Di fronte a dati USA ancora resilienti, come i numeri sulla disoccupazione pubblicati ieri, e con prospettive di imposizione di dazi doganali da parte di Donald Trump (che, come spesso ribadito, forzeranno i concorrenti a svalutare la propria divisa per limitarne i danni), non sembrano esserci motivi per vendere valuta americana. Questa beneficia, peraltro, di una divaricazione ulteriore tra i Fed Funds e i tassi degli altri paesi del primo mondo. Per vedere il biglietto verde perdere quota, c’è bisogno di un cambiamento nella congiuntura USA, in particolar modo un drastico peggioramento del settore immobiliare e dei dati sul mercato del lavoro, che ancora si dimostra resiliente. Non bisogna dimenticare le questioni geopolitiche, in particolare la risoluzione del conflitto russo-ucraino, che potrebbe permettere al vecchio continente di rifornirsi di energia a prezzi ragionevolmente inferiori a quelli attuali, nonché eventuali tensioni tra Trump e la Fed. Ma per ora, tutto ciò appare assolutamente prematuro. EQUITY L’azionario USA, ieri, ha chiuso in leggero ribasso, in una prima sessione di trading del 2025 assai instabile. L'S&P 500 è sceso dello 0,1%, il Nasdaq ha perso lo 0,2%, mentre il Dow Jones è sceso di 110 punti. Dopo un rally iniziale, il mercato ha invertito la rotta a tarda mattinata, appesantito dai principali titoli tecnologici. Apple è scesa del 3% e Tesla del 6% dopo aver segnalato un calo nelle consegne annuali e la notizia di un'esplosione del Cybertruck a Las Vegas. Nel frattempo, Nvidia è salita dell'1,7%, compensando parzialmente i cali di altre grandi aziende tecnologiche. Questa flessione segue un forte 2024 per le azioni, dove l'S&P 500 è salito del 23%, ma ha chiuso l'anno con quattro giorni consecutivi di ribasso, segnando la sua prima serie di questo tipo dal 1966. Sul fronte economico, i tassi dei mutui statunitensi sono saliti al 6,97%, il livello più alto da luglio, frenando le domande di acquisto di case. Tuttavia, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese al livello più basso da aprile, scendendo a 211K. VALUTE: IL DOLLAR INDEX SI IMPENNA L'indice del dollaro è salito a 109,4, il livello più alto da ottobre 2022, spinto dalle aspettative che la crescita degli Stati Uniti supererà quella delle altre economie, mantenendo elevati i tassi di interesse. La Federal Reserve rimane cauta nel tagliare rapidamente i tassi a causa dell'inflazione persistente, dopo che le ultime indicazioni macro sembrano ulteriormente confermare questa ipotesi. Inoltre, si prevede che le politiche del presidente eletto Donald Trump stimoleranno ulteriormente crescita e inflazione. La forza del dollaro è anche supportata da solidi afflussi di capitali, poiché i mercati azionari statunitensi hanno sovraperformato i mercati globali. I dati recenti che mostrano un calo delle richieste di disoccupazione hanno rafforzato la visione di un mercato del lavoro resiliente, alimentando ulteriormente la forza del dollaro. Passando ai rapporti di cambio specifici, segnaliamo un EurUsd che, come annunciato da tempo anche in queste pagine, ha violato 1.0330 scendendo a 1.0225 e a questo punto sembra che la parità sia il primo vero obiettivo. Anche il Cable ha rotto 1.2480 e punta a 1.2300 come minimo. Tengono invece meglio AudUsd e NzdUsd, che sono sotto pressione ma non hanno violato i minimi degli ultimi giorni. EurAud ed EurNzd sono scesi oltre 160 pips in giornata, raggiungendo i primi supporti chiave di breve termine a 1.6490 e 1.8275. UsdJpy è stabile a 157.40, il che significa che questo rialzo del dollaro è piuttosto debolezza di Euro e sterlina, il primo perché la BCE prevede almeno quattro tagli nel 2025, mentre la BoE sta dimostrando di essere lenta nel tagliare, con il rischio che i dati macro, come il PMI manifatturiero uscito ieri, la costringano a tagliare repentinamente nel prossimo futuro. USA: SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 9.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 211.000 nell'ultima settimana del 2024, in netto contrasto con l'aumento previsto di 222.000, facendo registrare il livello più basso di richieste da otto mesi a questa parte. Nella settimana precedente, le richieste di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 52.000 unità, attestandosi a 1.844.000, al di sotto delle aspettative di 1.890.000. I risultati sono in linea con l'opinione secondo cui il mercato del lavoro statunitense rimane rigido in termini storici, aggiungendo margine di manovra alla Federal Reserve per lasciare i tassi di interesse a livelli più elevati qualora l'inflazione continuasse a non rallentare al ritmo desiderato. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades8
GBP/USD HA ROTTO TRIANGOLOGBP*/USD ha rotto un triangolo ben visibile che può spingere il prezzo fino al massimo precedenteLongdi GEORGE_1111
Gbp/Usd: Il prezzo si trova in un'area importanteSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo. Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito. Buongiorno a tutti, eccomi qui come sempre per l'analisi settimanale. Quest'oggi il mercato sotto la lente è Gbp/Usd. Il cambio infatti si trova in una zona importante nel medio termine e credo sia interessante discuterne insieme. Graficamente notiamo minimi crescenti partendo da marzo '23 per poi unirsi con ottobre '23 e aprile '24 che si congiungono in una trend line perfetta dove anche in queste ultime settimane i prezzi si stanno appoggiando. Questo deve essere per noi forex trader un punto dove capire cosa può accadere osservando più da vicino la coppia su time frame come il daily e il 4H. Personalmente infatti cercherò di seguire l'evolversi delle dinamiche di prezzo cercando di poter cogliere un possibile rimbalzo verso area 1,2800/1,2850 o una possibile rottura sotto con obiettivo area 1,2370/1,2300. Rimango aperto operativamente parlando a conferme short e long in base alla price action che si potrebbe creare nei prossimi giorni stando molto attento anche al periodo ( festività natalizie ) che per la minor liquidità potrebbe offrire maggiore volatilità oltre a rollover più pesanti in overnight. SOLO quindi su conferme di qualità si può pensare di fare trading in questi giorni altrimenti è meglio lasciar stare e studiare! Per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un FELICE NATALE a tutti voi e alle vostre famiglie! di ArduinoSchenato4454
Wall Street tenta il recuperoCorrezione parziale dei listini americani nella seduta di ieri, dopo il sell-off del giorno precedente, i cui movimenti erano stati guidati dalle prospettive aggressive della Fed per il 2025. Il Dow, in particolare, ha registrato la sua decima sessione consecutiva di perdite mercoledì, la sua serie di perdite più lunga dal 1974. La Fed ha abbassato il tasso dei fondi federali di 25 punti base come previsto ieri, ma ha segnalato solo 50 punti base di tagli dei tassi per il 2025, metà della riduzione prevista a settembre. Sul fronte dei dati, la crescita del PIL per il terzo trimestre è stata rivista al rialzo al 3,1% dal 2,8% e le richieste iniziali sono scese al di sotto delle aspettative a 220K. Le megacap ieri, quasi tutte positive: Apple (0,3%), Microsoft (0,6%), Nvidia (1,5%), Amazon (1,5%), Meta (0,8%), Tesla (1,1%) e Alphabet (2,2%). D'altro canto, le azioni di Micron Technology sono crollate di oltre il 15% dopo che la società ha pubblicato risultati più deboli del previsto. FOREX Giornata divisa in due: una prima parte caratterizzata dal tentativo di recupero delle principali valute contro il dollaro, con l’EurUsd che ha testato 1.0425 in mattinata, e una seconda nella quale il dollaro è tornato a farla da padrone, con l’Euro tornato a ridosso di 1.0350. Cable, dopo la decisione sui tassi (invariati), ha ripiegato perché due membri su nove hanno votato per la riduzione del costo del denaro. Il dollaro rimane fortissimo anche contro Jpy, in area 157.00 dopo aver testato anche 157.93, mentre l’unico dollaro che ha corretto è il UsdCad da 1.4475 a 1.4360, poi tornato a 1.4400. Oceaniche in leggero rimbalzo, insufficiente però per decretare la fine del rialzo del biglietto verde. Dollaro superstar quindi, con possibilità di vedere nuovi massimi intorno alle festività. MERCATO DEL LAVORO USA Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 22.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 220.000 nella prima settimana di dicembre, meglio delle aspettative di mercato che prevedevano un calo a 230.000. Tendono così ad attenuarsi le preoccupazioni per condizioni di lavoro più deboli dopo l'impennata inaspettata della scorsa settimana. Il risultato è stato in linea con le recenti proiezioni della Federal Reserve secondo cui l'anno prossimo saranno necessari pochi tagli ai tassi di interesse, a dimostrazione della visione del FOMC secondo cui l'inflazione rappresenta una minaccia più grande per l'economia rispetto a un mercato del lavoro in flessione. A loro volta, le richieste di sussidi di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 5.000, attestandosi a 1.874.000 nella prima settimana di dicembre. PIL USA, TERZA RILEVAZIONE L'economia statunitense è cresciuta del 3,1% su base annua nel terzo trimestre del 2024, più del 2,8% nella seconda stima e oltre il 3% del secondo trimestre. È il tasso di crescita più elevato finora quest'anno. La spesa personale è aumentata al ritmo più rapido dal primo trimestre del 2023, sostenuta da un aumento del 5,6% nei consumi di beni e da una robusta spesa per i servizi. Anche la crescita dei consumi pubblici è stata rivista al rialzo al 5,1% mentre il contributo del commercio netto è stato meno negativo, con esportazioni e importazioni riviste al rialzo. BOE, TASSI FERMI La Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso di riferimento al 4,75% durante la riunione di dicembre 2024, in linea con le aspettative del mercato, poiché l'inflazione CPI, la crescita salariale e altri indicatori relativi all’indice dei prezzi sono aumentati, a conferma che rimangono le preoccupazioni verso un'inflazione robusta. Tuttavia, tre funzionari del Board hanno preferito votare per un taglio di 25 punti base al 4,5% a causa della domanda debole e di un mercato del lavoro in indebolimento. La banca centrale ha ribadito che un approccio graduale verso il ribasso del costo del denaro rimane la scelta prioritaria e che la politica monetaria dovrà continuare a rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo fino a quando l'inflazione non sarà tornata all'obiettivo del 2% nel medio termine. La banca centrale continuerà a decidere il grado appropriato di restrizione della politica monetaria a ogni riunione. Buona giornata! Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades3
Fed, Un taglio da falcoCome ampiamente previsto, la Fed, nella riunione di ieri, ha annunciato il taglio di 25 punti base dei fondi federali, registrando la terza riduzione consecutiva quest'anno e portando il livello dei tassi nell'intervallo 4,25%-4,5%. A livello di previsioni economiche, nello statement si legge che l’economia rimane resiliente, tanto da prevedere un rallentamento del ritmo di abbassamento dei tassi. La maggior parte degli analisti, per la verità, aveva recentemente scommesso su tre ulteriori riduzioni il prossimo anno, mentre dallo statement si evince che i tagli saranno due nel 2025 e due nel 2026. Il processo di disinflazione sta procedendo più lentamente del previsto. Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è aumentato per il secondo mese consecutivo al 2,7%, mentre la spesa dei consumatori rimane solida e il mercato del lavoro continua a dimostrare resilienza, con i datori di lavoro che hanno aggiunto 227.000 posti a novembre, superando significativamente le previsioni. Date queste dinamiche, i funzionari della Fed hanno rivisto le loro previsioni per il 2024, specie sull’inflazione, attesa più elevata, e una disoccupazione più bassa oltre ad una crescita economica più forte di quanto precedentemente previsto. Powell non ha fatto altro che confermare quanto scritto nello statement, ribadendo la necessità di mantenere un approccio cauto verso il taglio del costo del denaro. EQUITY, PANIC SELLING? Gli indici americani hanno ceduto di schianto in seguito alla decisione della Fed, che, se da un lato ha tagliato i tassi dello 0,25%, come previsto, dall’altro ha ipotizzato meno tagli l'anno prossimo. L'S&P 500 è sceso del 3,1% e il Nasdaq 100 è affondato del 3,75%, mentre il Dow è passato da un guadagno di 200 punti a una perdita di 1100 punti, confermando il nuovo record storico di 10 sedute consecutive di chiusure al ribasso, mai successo dopo il 1974. Il riepilogo delle proiezioni economiche ha mostrato che i membri del FOMC prevedono due tagli per il 2025 e altri due nel 2026, rispetto a un punto percentuale che avevano previsto a settembre. Le perdite sono state distribuite tra tutti i principali settori della borsa, esclusi semiconduttori e assistenza sanitaria. Nvidia e United Healthcare hanno recuperato terreno per arginare i cali che hanno segnato il ritmo della lunga serie di perdite del Dow. VALUTE, ESPLODE IL DOLLARO Interessantissimi movimenti nei cambi con l’EUR/USD tornato al test di 1,0330 e possibilità, nel prossimo futuro, di rompere i supporti e attaccare la parità. Il Cable dai massimi di 1,2730 ha perso quasi 200 pips fino a toccare l'area di 1,2560. Oceaniche a picco con AUD/USD che ha perso quasi il 2% e NZD/USD altrettanto, specie dopo i pessimi dati sul PIL pubblicati ieri sera. Gli obiettivi, a questo punto, sono individuabili in area 0,6170 e 0,5580 rispettivamente. USD/CAD sopra 1,4450, ormai avviato a 1,4650. USD/JPY a ridosso di 155,75 con la BoJ in silenzio. Da segnalare che stanotte la BoJ ha lasciato i tassi invariati allo 0,25%, mentre a metà giornata sarà la BoE a decidere sui tassi. Insomma, un fine anno col botto per il biglietto verde che rivaluta su tutto e tutti, e forse questo andamento è la risposta ai futuri dazi di Trump, perché una svalutazione delle monete diverse dal dollaro aiuterebbe ad attutire l’impatto dei dazi doganali. Come risponderà il Tycoon? USA, SALE IL DEFICIT Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit delle partite correnti record di 310,9 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024, in aumento rispetto ai 275,0 miliardi di dollari rivisti del periodo precedente e superando le aspettative di mercato che erano per un incremento di “soli” 284 miliardi di dollari. Il deficit di beni è aumentato da 297,2 miliardi di dollari a 307,2 miliardi di dollari, guidato da maggiori importazioni di beni strumentali, tra cui accessori per computer, semiconduttori e apparecchiature elettriche, insieme a un aumento di beni di consumo come i prodotti farmaceutici. Nel frattempo, il surplus dei servizi è aumentato da 71,9 miliardi di dollari a 73,7 miliardi di dollari, sostenuto da maggiori esportazioni di servizi governativi e servizi informatici. UK, L’INFLAZIONE SALE Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è salito per il secondo mese al 2,6% a novembre 2024 dal 2,3% di ottobre, in linea con le previsioni. È il tasso di inflazione più alto degli ultimi otto mesi, con prezzi in aumento a un ritmo più rapido per attività ricreative e cultura, come eventi musicali dal vivo, teatri, alloggi e utenze, oltre ad aumento dei prezzi nel settore alimentare e bevande. Inoltre, i prezzi dei trasporti sono scesi molto meno poiché gli effetti del rialzo dei carburanti e delle auto di seconda mano sono stati parzialmente compensati da un effetto al ribasso delle tariffe aeree. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rimasta stabile al 5%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,1%, meno dello 0,6% di ottobre e in linea con le previsioni. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) core è aumentato del 3,5% su base annua dal 3,3% di ottobre, ma al di sotto delle previsioni del 3,6%. Infine, va segnalato che su base mensile, i prezzi core sono rimasti in stallo. BRASILE, IL CROLLO DEL REAL Il real brasiliano si è deprezzato a un minimo storico di 6,16 per dollaro a dicembre, riflettendo le crescenti preoccupazioni sulla credibilità fiscale del governo e il peggioramento dei fondamentali economici. Il Congresso ha recentemente approvato misure fiscali che hanno imposto restrizioni alla crescita degli incentivi fiscali, ritardando al contempo riforme critiche, come gli adeguamenti delle pensioni militari. Ciò ha amplificato i dubbi sulla capacità dell'amministrazione di affrontare il crescente deficit fiscale del Brasile, che ora si attesta al 9,5% del PIL, rispetto al 4,6% quando il presidente Luiz Inácio Lula da Silva è entrato in carica nel gennaio 2023. Inoltre, di fronte alla scarsa domanda di debito pubblico, il Tesoro ha annullato le aste di titoli e segnalato un riacquisto di asset per limitare l’offerta ed evitare di pagare alti tassi di interesse. Tuttavia, il sentiment degli investitori rimane fragile a causa della mancanza di misure fiscali decisive. Il Real si è deprezzato di oltre il 20% quest'anno, sottolineando il crescente rischio sovrano e l'instabilità fiscale. Buona giornata. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades3
Proseguono le correzioniI mercati azionari hanno approfondito le correzioni ieri, con gli investitori che sembrano astenersi dall'aprire posizioni rischiose prima della decisione della Federal Reserve di oggi. Il Dow Jones ha perso lo 0,63%, alla nona sessione negativa consecutiva, la più lunga dagli anni '70, anche se certamente non così profonda in termini percentuali. L'S&P 500 è sceso dello 0,46% e il Nasdaq 100 ha perso lo 0,59%, in rallentamento dai massimi storici toccati due giorni fa. Sembra ampiamente previsto, per la decisione della Fed, un taglio di 25 punti base dei Fed Funds, anche se i segnali che giungono dai diversi aggregati macro restano resilienti in un contesto di inflazione ostinatamente elevata. Le preoccupazioni sono legate al fatto che i rappresentanti del FOMC potrebbero, parlando del 2025, annunciare un rallentamento del processo di ribasso del costo del denaro. I dati di ieri hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono in ripresa, sopra il consensus. Le azioni tecnologiche sono scese per probabili prese di beneficio. Nvidia è scesa del 3% e Broadcom ha ridotto il suo recente rally con una discesa del 5%. CAMBI STABILI Sempre trading range e movimenti in contrazione sulle valute. Debolezza estrema per AUD e NZD, così come per CAD, mentre su JPY e Sterlina abbiamo assistito a un parziale pullback. Inutile illudersi che possano esserci fuoriuscite dalle bande di oscillazione di queste ultime due o tre settimane, almeno sulle majors, a meno che la Fed, BoJ o BoE sorprendano il mercato con mosse a sorpresa o dichiarazioni inattese relative alla politica monetaria del 2025 tra oggi e domani. Noi privilegiamo ancora il biglietto verde, almeno fino a fine anno, e poi dall’insediamento di Trump in poi, qualcosa potrebbe anche cambiare. USA, ALLARME PRODUZIONE INDUSTRIALE La produzione industriale negli Stati Uniti è scesa dello 0,1% rispetto al mese precedente a novembre 2024, estendendo la contrazione dello 0,4% di ottobre, il terzo calo consecutivo e soprattutto un dato peggiore rispetto alle aspettative di mercato, che erano per un aumento dello 0,2%. Il risultato è coerente con altri sondaggi che hanno evidenziato una debolezza nel settore manifatturiero statunitense, preoccupato per l’idea dei dazi doganali da parte del neoeletto Presidente, che potrebbero essere reciprocati andando a colpire le aziende USA che esportano. La produzione manifatturiera, che rappresenta quasi l'80% della produzione industriale, è aumentata dello 0,2% nel periodo dal crollo rivisto dello 0,7% di ottobre. Ciò è stato compensato da un calo dello 0,9% per la produzione mineraria e da un calo dell'1,3% per la produzione e la distribuzione di servizi di pubblica utilità. ZEW, SEGNALI DI RIPRESA L'indicatore ZEW del sentiment economico per la Germania è balzato inaspettatamente a 15,7 a dicembre 2024, il più alto in quattro mesi, rispetto a 7,4 a novembre e superando le previsioni di 6,5. "Con le elezioni anticipate in arrivo in Germania e le conseguenti aspettative di una politica economica che incoraggia gli investimenti privati, nonché la prospettiva di ulteriori tagli dei tassi di interesse, le prospettive economiche stanno migliorando", ha affermato il presidente ZEW Achim Wambach. D'altro canto, la valutazione dell'attuale situazione economica ha continuato a deteriorarsi, con l'indicatore delle condizioni attuali in calo a -93,1 da -91,4, rispetto alle previsioni di -93. USA, CRESCONO LE VENDITE AL DETTAGLIO Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% mese su mese a novembre 2024, dopo un aumento rivisto al rialzo dello 0,5% a ottobre e al di sopra delle previsioni dello 0,5%. I dati hanno continuato a indicare una solida spesa dei consumatori durante la stagione degli acquisti natalizi. Gli aumenti maggiori sono stati registrati per le vendite presso i concessionari di veicoli a motore e ricambi online. Sono stati osservati aumenti anche per articoli sportivi, hobby, strumenti musicali e librerie, rivenditori di materiali edili e attrezzature da giardino, mobili, elettronica ed elettrodomestici. Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali edili e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono aumentate dello 0,4%. CANADA, INFLAZIONE IN CALO Il tasso di inflazione annuale in Canada è uscito all'1,9% a novembre 2024, in calo rispetto al 2% del mese precedente e al di sotto delle aspettative di mercato del 2%. Il risultato è apparso in linea con lo scenario di base della Banca centrale secondo cui l'inflazione CPI dovrebbe rimanere vicina alla soglia del 2% per il prossimo futuro. I prezzi della benzina sono scesi in misura minore, mentre i costi di trasporto hanno accelerato. USD/CAD ancora in ripresa, al di sopra di 1.4300, in un movimento che pare inarrestabile. Buona giornata. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
GBP/USD si consolida sotto un importante livello di resistenzaSul grafico orario, GBP/USD è attualmente scambiato intorno a 1.2710 dopo essersi ripreso dalla zona di supporto vicino a 1.2660. Il prezzo oscilla sopra entrambe le linee EMA 34 e EMA 89, indicando che il momentum rialzista a breve termine persiste ma sta mostrando segni di stallo sotto il livello di resistenza a 1.2720. Il recente recupero è dovuto principalmente all'indebolimento del dollaro USA, ma gli acquirenti sembrano perdere slancio quando raggiungono questa zona di resistenza. Le EMA 34 e EMA 89 stanno convergendo intorno a 1.2690, agendo come un importante supporto a breve termine. Se GBP/USD non riesce a superare 1.2720, la pressione di vendita potrebbe aumentare, spingendo il prezzo a ritestare la zona tra 1.2680 e 1.2660. Credo che GBP/USD avrà difficoltà a superare il livello di 1.2720 e è probabile che ritorni alla zona di supporto vicino a 1.2680 nel prossimo periodo. Gli investitori dovrebbero prestare attenzione alle reazioni del prezzo in queste aree per determinare la tendenza successiva. di lilybyred24
GBPUSD - D - LONGGBPUSD - D - LONG, Tenuta supporto statico, trend medio periodo long, tenuta importante supporto di lungo periodo, R Fibo 61.8, bull engulfingLongdi RICANDAVFOREXAggiornato 1
GBPUSD - D - SHORTGBPUSD - D - SHORT - trend medio periodo short, rottura resistenza dinamica / canale short medio periodo - FIBO,Shortdi RICANDAVFOREXAggiornato 2
Outlook GBPUSDSetup short su un grafico mensile su GBPUSD. ci troviamo su una zona premium volumetrica, mi aspetto una continuazione short da questi livelli per almeno tutto il Q1 del 2025Shortdi NikoLyze3
Tecnologici in ribassoLa giornata di ieri ha riproposto una price action correttiva dei principali listini azionari statunitensi, influenzata da una combinazione di dati economici contrastanti e performance settoriali negative. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato un ribasso rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%, a causa della debolezza del settore tecnologico. Le azioni Nvidia, Amazon, Meta, Tesla e Alphabet sono tutte scese leggermente, mentre Adobe ha perso oltre l'11% dopo aver fornito una guidance sui ricavi più debole del previsto. Il Dow Jones è rimasto stabile grazie alla minore esposizione ai titoli tecnologici. Sul fronte delle banche centrali, il mercato ha ormai accettato che la Fed taglierà, la prossima settimana, i tassi di 25 punti base, soprattutto dopo la pubblicazione dei Jobless claims, saliti per la prima volta al massimo degli ultimi due mesi a 242 mila unità, ben al di sopra delle previsioni di 220K. Inoltre, l'indice dei prezzi alla produzione è aumentato più del previsto, anche se l'indice core ha rallentato in linea con le aspettative. Le probabilità di una riduzione del tasso dello 0,25% sono attualmente al 98%. VALUTE Sui cambi, il dollaro continua a mostrare forza estrema, spingendo lo JPY fino a 153,10 questa notte, mentre l’EUR/USD scende sui supporti chiave di 1,0460. La pressione resta forte, in assenza di una BoJ proattiva verso il tasso di cambio dello JPY. Per quanto riguarda l’euro, l’ultimo baluardo prima di 1,0330 è il livello attuale. Non sembrano esserci le condizioni per un'inversione, ma solo per qualche sporadica correzione dovuta a eccessi di ipercomprato del dollaro. Tuttavia, il delta tasso continua a pesare sulle valute concorrenti del biglietto verde e, fino a quando non si creeranno le condizioni per un'inversione anche dal punto di vista macro, il trend rimarrà quello attuale. Tali condizioni possono verificarsi solo in caso di un calo della congiuntura, preoccupazioni per le politiche sui dazi di Trump, o per l'espansione promessa dal nuovo Presidente, fatta a debito, potenzialmente fuori controllo, come ha ricordato Jerome Powell. Sul fronte delle valute oceaniche, si registra ancora debolezza per correlazione con le majors. Anche il Cable, che fino a ieri sembrava poter attaccare 1,2800, è sceso a 1,2650 con potenziale di ulteriore ribasso e target a 1,2500. BCE, UN TAGLIO SCONTATO La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di tagliare i suoi tassi di interesse chiave per la quarta volta quest'anno, di 25 punti base a dicembre 2024, come previsto. Le prospettive relative all’inflazione sono più favorevoli, così come i miglioramenti nella trasmissione della politica monetaria. Si prevede che l'inflazione diminuisca gradualmente al 2,4% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e all'1,9% nel 2026. Anche l'inflazione core, escludendo energia e alimentari, dovrebbe scendere, con un obiettivo del 2% nel medio termine. Si prevede che la ripresa economica sarà più lenta di prima, con una crescita prevista allo 0,7% nel 2024, all'1,1% nel 2025 e all'1,4% nel 2026. La BCE rimane concentrata sul garantire che l'inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% e adeguerà le sue politiche in base ai dati in arrivo, senza impegnarsi in un percorso a tasso fisso. L’EUR/USD è a ridosso dei supporti chiave di 1,0460. USA, PPI IN CRESCITA I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,4% su base mensile a novembre 2024, più dello 0,3% rivisto al rialzo a ottobre e il doppio delle previsioni di mercato dello 0,2%. Si tratta del più grande guadagno mensile degli ultimi cinque mesi. Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è accelerata per il secondo mese consecutivo al 3% da un 2,6% rivisto al rialzo. Nel frattempo, il PPI core è aumentato dello 0,2% nel mese, al di sotto dello 0,3% di ottobre e in linea con le previsioni. Il tasso di interesse core annuo si è stabilizzato al 3,4%, lo stesso del 3,4% rivisto al rialzo del mese precedente e superiore alle aspettative del 3,2%. JOBLESS CLAIMS Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 17.000 unità rispetto alla settimana precedente, arrivando a 242.000 nella prima settimana di dicembre, ben al di sopra delle aspettative di mercato di 220.000, segnando il livello più alto da ottobre. Anche le richieste in sospeso sono aumentate di 15.000 unità rispetto alla settimana precedente, arrivando a 1.886.000, relativamente vicine al massimo triennale di 1.908.000 di inizio novembre. Il risultato ha messo in discussione le recenti speranze che il mercato del lavoro statunitense rimanesse rigido, favorendo ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed l'anno prossimo. LA SNB TAGLIA A SORPRESA DI 50 PUNTI BASE La Banca Nazionale Svizzera ha tagliato il suo tasso di riferimento di 50 punti base allo 0,5% a dicembre 2024, superando le aspettative del mercato, che scommettevano su una riduzione di 25 punti base. Si è trattato della quarta riduzione consecutiva, ma anche della più significativa in termini percentuali dal gennaio 2015, spingendo i tassi al minimo dal novembre 2022. La decisione arriva mentre l'inflazione si attenua, scendendo dall'1,1% di agosto allo 0,7% di novembre, con previsioni dell'1,1% nel 2024, dello 0,3% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, rimanendo entro l'intervallo obiettivo della banca centrale. Si prevede che il PIL svizzero crescerà di circa l'1% quest'anno, con un leggero miglioramento all'1-1,5% nel 2025, sostenuto dai recenti tagli dei tassi. Tuttavia, la crescente disoccupazione, la produzione più lenta e le incertezze globali, come le tensioni geopolitiche e le direzioni politiche poco chiare all'estero, pongono rischi per le prospettive economiche. Il franco svizzero è in leggero indebolimento, anche se non sufficiente a tranquillizzare le autorità monetarie, preoccupate dall’eccessiva forza della valuta locale. Buona giornata! Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. 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