NZDUSD al ribassoIl prezzo del NZDUSD sta rimbalzando sul supporto per ripartire al ribasso; inoltre, il ritracciamento di Fibonacci è al livello 0,5, incoraggiando ulteriormente la discesa.Shortdi leotrading_ita1
C'è bisogno di un triggerWall Street ha chiuso in rialzo correttivo ieri, riducendo le perdite di inizio settimana e mostrando una certa tenuta rispetto al forte calo della borsa cinese, mentre analisti e investitori restano in attesa delle dichiarazioni dei principali funzionari della Fed, i quali devono ancora esprimersi rispetto agli ultimi dati macro relativi al mercato del lavoro statunitense, in decisa ripresa. Attualmente circa l’85% delle probabilità riguarda un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed, nella prossima riunione del 7 Novembre.. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0.8% e 1.3% rispettivamente, mentre il Dow Jones è rimasto pressoché invariato. Le azioni tecnologiche hanno chiuso positive, rimbalzando rispetto a due giorno orsono, con Nvidia e Apple che hanno entrambe aggiunto oltre l'1%. D'altro canto, le grandi compagnie petrolifere sono scese leggermente a causa del calo dei prezzi del WTI, portando il Dow a sottoperformare rispetto agli altri due indici. Gli investitori ora si concentrano sui verbali del FOMC di domani, sul rapporto CPI chiave di giovedì e sui risultati degli utili delle principali banche venerdì, che potrebbero rappresentare l’innesco per nuovi movimenti interessanti. VALUTE Mercato dei cambi quasi immobile nella seduta di ieri, con le principali coppie valutarie contro dollaro ferme in una trentina di pips di oscillazione massima giornaliera. EurUsd che non riesce a sfondare sotto quota 1.0950, limitandosi al test di 1.0965, ma non riesce neanche a valicare quota 1.0995. Stessa price action per il Cable, ancorato tra 1.3085 e 1.3115. Eurgbp tra 0.8375 e 0.8400 mentre il UsdJpy è leggermente risalito dai minimi della notte di 147.30 a 148.30 per poi consolidare intorno a 148.00. Rimane favorito il lato long, anche se per il momento, manca la benzina per valicare 148.30. Poche le novità sulle oceaniche tranne il fatto che la Rbnz, come specificato nel paragrafo di seguito, ha tagliato i tassi dello 0.5% portandoli al 4.75%. NzdUsd che ha ceduto quota 0.6100 da 0.6140 del pre dato. LA RBNZ TAGLIA DI 50 PUNTI BASE La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 50 punti base al 4,75% durante l’incontro di questa notte, segnando il secondo taglio consecutivo dei tassi e allineandosi alle aspettative del mercato. Il tasso di inflazione annuale della Nuova Zelanda è sceso al 3,3% nel secondo trimestre del 2024, dal 4% del trimestre precedente e al di sotto delle aspettative del mercato del 3,5%. Si tratta del livello di inflazione più basso dal 2021, e la Rbnz vuole riportarla nella fascia target 1-3%. Dollaro neozelandese in calo anche se tutto sommato in un contesto di stabilità. USA, BILANCIA COMMERCIALE Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ridotto a 70,4 miliardi di dollari ad agosto 2024, il più basso degli ultimi cinque mesi, un dato migliore rispetto anche alle previsioni di mercato che valutavano un deficit di 70,6 miliardi di Usd. Le esportazioni sono aumentate del 2% a un massimo record di 271,8 miliardi di dollari, a causa di telecomunicazioni, settore aeronautico, altri macchinari industriali, oro non monetario e autovetture. Sono aumentate anche le esportazioni di servizi, vale a dire viaggi e beni e servizi governativi. Nel frattempo, le importazioni sono diminuite dello 0,9% a 342,2 miliardi di dollari, trascinate da oro non monetario, petrolio greggio e autovetture. Sono anche aumentate le importazioni di servizi. CANADA, BILANCIA COMMERCIALE Il Canada ha registrato un deficit commerciale di 1,1 miliardi di CAD ad agosto 2024, superando le aspettative di mercato che erano per un deficit di 0,5 miliardi di CAD. Si è trattato del sesto deficit mensile consecutivo ed è stato guidato da un calo dell'1,0% delle esportazioni a 64,3 miliardi di CAD. La principale causa del calo è stato l’export di energia guidata principalmente dal calo delle esportazioni di petrolio greggio. Le esportazioni sono diminuite significativamente anche per i prodotti forestali e i materiali da costruzione oltre ai prodotti agricoli. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate dello 0,3% a 65,4 miliardi di CAD. UsdCad sembra aver rotto 1.36560 e potrebbe arrampicarsi anche altri 100 pips almeno. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
Il mese della FedE così, anche il mese di agosto è terminato, dopo un inizio carico di incognite e timori verso le due questioni che più hanno attanagliato i mercati e le decisioni degli investitori, ovvero quella geopolitica, che comprende il conflitto Russo Ucraino, oltre a quello Israelo Palestinese, (con il possibile allargamento all’Iran), ancora ben lontani da una conclusione pacifica, e quella macroeconomica, che aveva fatto pensare, all’inizio del mese, ad una possibile recessione negli Stati Uniti, con conseguente aumento dell’avversione al rischio su scala globale. Con il passare dei giorni, le notizie provenienti dal medio oriente, con tentativi di instaurare colloqui di pace, ma soprattutto i dati americani relativi ai principali aggregati macro, hanno di fatto allentano la tensione, diminuendo drasticamente le probabilità di recessione negli Usa, capaci ancora di sfornare numeri positivi, a dimostrazione di una certa resilienza della congiuntura americana. E così, i listini, che dalla metà di Luglio avevano cominciato a perdere colpi, hanno raggiunto i minimi intorno al 5-6 agosto, e da quel momento, la ripresa si è fatta sentire con i principali indici tornati quasi sui massimi storici. Nelle ultime sedute, causa la rotazione di portafoglio avvenuta in concomitanza con i dati del colosso dell’Ai Nvidia, ci sono state oscillazioni non correlate tra i principali indici, ma in generale possiamo dire che il risk on è tornato a farla da padrone. Ad aiutare tale price action, dobbiamo segnalare le dichiarazioni dei banchieri della Fed, che dopo mesi e mesi di approccio conservativo, hanno finalmente cominciato a sostenere la riduzione del costo del denaro. E così il mese di settembre diventa quello dell’attesa spasmodica verso la decisione di mercoledì 18 dicembre, quando la Fed, dopo anni di tassi in rialzo, abbasserà per la prima volta il costo del denaro di 25 punti base. Forse, le price action attuali andranno avanti fino a quella data, poi, per il principio di “buy on rumors and sell on news”, potremmo assistere ad un cambiamento delle dinamiche di breve termine. Ma questo lo vedremo a tempo debito. VALUTARIO Sui cambi, il periodo di Luglio-Agosto ha visto il dollaro perdere strutturalmente quota, contro le principali valute concorrenti, in ragione delle aspettative di ribasso dei tassi negli Usa, che ne hanno alimentato la debolezza. In primis, il UsdJpy che nel periodo in oggetto, ha perso quasi 2000 punti, che in percentuale rappresentano circa il 13%, che per un movimento di un mese è estremamente significativo, anche se ovviamente è stato agevolato dall’intervento a sostegno dello Jpy da parte della Boj. Da inizio agosto, il ritorno del risk on ha generato una fase di congestione compresa tra 143.50 e 149.50. Nello stesso periodo, la debolezza del biglietto verde si è manifestata anche su altre coppie come EurUsd, che da 1.0780 si è arrampicato fino a 1.1200 circa, per poi iniziare a correggere la settimana scorsa, per via di dati tedeschi deludenti, e che, presumibilmente costringeranno al Bce a ridurre ugualmente il costo del denaro nelle prossime riunioni, vanificando la riduzione della forbice tassi tra Europa e Stati Uniti. Analogo discorso per le altre coppie, in particolar modo la sterlina che nello stesso periodo ha guadagnato 600 pips ovvero quasi il 5% da 1.2660 a 1.3260. Anche in questo caso ha avuto un ruolo fondamentale la Boe che ha, per effetto di una inflazione ancora alta, messo in guardia da una politica di allentamento troppo anticipata. La sorpresa, probabilmente, viene ancora dal franco svizzero, che schiaccia le valute concorrenti, in particola modo il dollaro, ma anche l’EurChf che nel periodo di cui stiamo parlando, anziché risalire la corrente per effetto del risk on presente, ha ceduto ancora terreno, tornando a 0.9380. WALL STREET CHIUDE IL MESE IN BELLEZZA Wall Street ha chiuso l'ultimo giorno di contrattazione del mese di Agosto in positivo, in ragione dei dati pubblicati sul Pce, il dato chiave sull'inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve. L'S&P 500 è salito dell'1%, il Nasdaq 100 ha guadagnato l'1,3%, mentre il Dow Jones ha raggiunto un nuovo massimo storico a 41.586. L'indice dei prezzi Personal Consumption Expenditures (PCE), l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è aumentato dello 0,2% su base mensile e del 2,5% su base annua, in linea con le aspettative. Questi dati hanno rafforzato le speranze di tagli dei tassi da parte della Fed tra un paio di settimane, poiché l'economia ha mostrato forza in un contesto di inflazione in calo, mantenendo quindi la porta aperta a potenziali allentamenti. A livello di risultati trimestrali, segnaliamo Dell Technologies, che è balzata del 4,3% dopo che i suoi utili del secondo trimestre hanno superato le aspettative. Intel è balzata del 9,5% sui report di ristrutturazione, nonostante un calo del 56% quest'anno. Al contrario, Super Micro Computer è scesa del 2,5%, crollando di oltre il 34% nel solo mese di Agosto, il mese peggiore mai registrato. Tutti e tre i principali indici hanno chiuso un mese volatile, in territorio positivo, con l'S&P 500 in rialzo del 3,9%, il Nasdaq del 4,1% e il Dow in crescita del 2%. IL PCE CONFERMA IL PROSSIMO TAGLIO DELLA FED L'indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti, l'indicatore preferito dalla Federal Reserve per misurare l'inflazione di fondo, è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente a luglio 2024, in linea con le aspettative del mercato e coerente con l'aumento dello 0,2% di giugno. Nel frattempo, i prezzi PCE core sono aumentati del 2,6% rispetto al periodo corrispondente del mese precedente, al di sotto del consenso del 2,7% e in linea con lo sfondo che giustifica l'inizio dei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. CANADA, IL PIL CRESCE L'economia canadese è avanzata dello 0,5% nel secondo trimestre del 2024, dopo un aumento dello 0,4% nel periodo precedente, segnando il suo secondo trimestre consecutivo di espansione. Questa crescita è stata trainata principalmente da un aumento dell'1,5% della spesa pubblica, alimentato da salari più elevati, e da una ripresa degli acquisti di beni e servizi da parte del governo federale, provinciale e territoriale, che in precedenza erano diminuiti. Al contrario, la spesa delle famiglie è rallentata allo 0,2% nel secondo trimestre, in calo rispetto allo 0,9% del primo trimestre, poiché la maggiore spesa per i servizi (+0,5%) è stata compensata dalla riduzione degli acquisti di beni (-0,2%). Le esportazioni e gli investimenti immobiliari sono entrambi diminuiti, rispettivamente dello 0,4% e dell'1,9%. Su base annua, il PIL canadese è cresciuto del 2,1% nel secondo trimestre, il dato più alto dal primo trimestre del 2023, accelerando da un aumento rivisto al rialzo dell'1,8% nel trimestre precedente e superando le previsioni dell'1,6%. Buon trading e buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialedi ActivTrades10
Pin Bar e Falsa Rottura su NZD\USDLa formazione di una pin bar con falsa rottura del livello di 0,6250 su NZD è un segnale tecnico interessante. La pin bar indica una potenziale inversione di trend, particolarmente se accompagnata da una falsa rottura, che suggerisce un fallimento del mercato nel mantenere i livelli superiori. Inoltre, l'Euro e la Sterlina hanno già iniziato una fase di discesa, mentre il Dollar Index (DXY) ha cominciato a risalire, riflettendo una maggiore forza del dollaro americano. Tuttavia, il dollaro neozelandese (NZD) sembra essere ancora "al palo", ossia non ha ancora reagito al movimento generale del mercato. Questa situazione potrebbe rappresentare un'opportunità per entrare in posizione short su NZD.Shortdi GiuseppePisciuneri0
Jackson Hole segna la svolta?Il Simposio Economico di Jackson Hole sembrerebbe aver segnato il punto di svolta della politica monetaria della Federal Reserve. Il suo presidente, Jerome Powell, ha dato chiari segnali che la banca centrale taglierà il tasso di interesse nella prossima riunione di settembre, in occasione del discorso tenuto al Jackson Hole Economic Symposium. Il presidente ha osservato come il mercato del lavoro statunitense si stia raffreddando rapidamente, in seguito al rapporto sui posti di lavoro di luglio e la revisione al ribasso delle buste paga pubblicate dal BLS la settimana scorsa. Powell ha anche osservato che il FOMC ha finalmente ricevuto le conferme tanto attese, relative al fatto che l'inflazione sta rallentando verso l'obiettivo del 2%, così da dover finalmente adattare la politica monetaria a condizioni meno restrittive. Il discorso è arrivato dopo la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve, che suggerivano che la maggior parte dei rappresentanti del Board concorda ormai sul fatto che sarà opportuno abbassare il tasso dei Fed Funds in questo trimestre. EQUITY I mercati azionari hanno reagito positivamente all’intervento di JP, come era prevedibile, in un contesto di forte appetito al rischio che ha spinto i titoli al rialzo e insieme a loro, i principali listini globali. Wall Street ha chiuso in verde con i tre indici principali in rialzo di oltre l’1%, mentre i rendimenti dei titoli di Stato Usa hanno continuato a scendere, così come ha continuato a perdere terreno il biglietto verde, schiacciato dalle valute concorrenti. VALUTE La sterlina britannica è salita di circa l’1% con dei massimi intorno a 1.3230, il livello più alto dal marzo 2022, sulla scia del Jackson Hole Economic Symposium, dove è intervenuto anche il governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey. Il governatore della Banca d'Inghilterra ha affermato che, sebbene l'inflazione stia rallentando, l’Istituto deve comunque essere cauto fino a quando non saranno raggiunti gli obiettivi di prezzo, che sono intorno al 2%. Solo in quel momento, potrebbero essere in arrivo ulteriori tagli dei tassi di interesse per aiutare i titolari di mutui. Nel frattempo, il presidente della Federal Reserve statunitense Anche l’Euro è salito contro divisa Usa, salendo fino quasi a 1.1200, non lontanissimo dai massimi del Luglio dello sorso anno a 1.1280, che potrebbe rappresentare il prossimo target. Valuta Usa che perde anche contro Jpy con il UsdJpy sceso a 144.35 ancora lontano però dal minimo del 5 Agosto, a 141.70, aiutato però come molti ricorderanno, dall’intervento della Boj. Oceaniche che analogamente tengono i guadagni e salgono vicino ai livelli chiave di medio termine a 0.6800 per AudUsd, che se rotto, potrebbe spingere i prezzi anche a 0.6880, e a 0.6370 per NzdUsd, obiettivo di medio dopo la rottura di 0.6220. Chf stabile su Euro, con EurChf vicino a 0.9500 mentre il UsdChf scivola a 0.8470. UsdCad che ha violato al ribasso 1.3580 e scende a 1.3500 con possibili target, eventualmente dopo correzioni possibili, anche in area 1.3370. Vedremo se la debolezza del dollaro e l’appetito al rischio persisteranno, sui mercato tutto è sempre possibile, non dimentichiamolo mai. TREASURIES I rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono scesi verso il 3,8% venerdì, avvicinandosi al livello più basso in 14 mesi dopo che il presidente della Fed Powell ha dato chiari segnali che la Fed taglierà i tassi di interesse a settembre. Powell ha affermato che "È giunto il momento che la politica si adegui" per affrontare il significativo raffreddamento del mercato del lavoro in seguito agli ultimi dati. Questo segna l'indicazione più chiara di Powell finora che la Fed potrebbe presto ridurre i tassi di interesse dal loro attuale massimo di 23 anni del 5,25-5,5%. I mercati hanno continuato a prezzare 100 punti base in tagli dei tassi per le tre riunioni rimanenti da qui a fine anno, ma c’è anche qualcuno che ipotizza un taglio di 50 punti base anziché 25, nella prossima riunione di Settembre. USA, MERCATO IMMOBILIARE Le vendite di nuove case negli Stati Uniti sono aumentate del 10,6% rispetto al mese precedente, raggiungendo le 739 mila a luglio 2024, ben al di sopra delle aspettative di mercato di un aumento dell'1%. È stato l'aumento più netto delle vendite da agosto 2022 e il numero più alto di case in oltre un anno. Per contro, i permessi di costruzione sono scesi del 3,3% a un tasso annuale di 1,406 milioni a luglio 2024, rivisto comunque al rialzo rispetto alla stima preliminare di 1,396 milioni. Un mercato immobiliare che comunque, nonostante i tassi sui mutui siano ancora molto alti, continua a dare segnali di tenuta. Buon trading e buona settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
Equity e taglio dei tassi Avevamo segnalato ieri il fatto che i mercati azionari avessero perso slancio e momentum e infatti la seduta di ieri si è rivelata poi poco significativa, in un contesto in cui gli investitori attendono il taglio dei tassi da parte della Fed. Ma contestualmente c’è attesa per il discorso che Jerome Powell terrà oggi a Jackson Hole, in occasione del simposio annuale nella nota località del Wyoming. L'S&P 500 è rimasto quasi invariato, mentre il Nasdaq Composite è leggermente sceso dopo i guadagni iniziali e il Dow Jones è sceso dello 0,2%. L'ottimismo è stato sostenuto dai verbali dell'ultima riunione della Fed, in cui diversi funzionari hanno mostrato apertura a un taglio dei tassi a luglio, suggerendo che un cambiamento di politica è probabile a settembre. Sul fronte dati le richieste di disoccupazione sono salite la scorsa settimana, in linea con le aspettative e rafforzando le preoccupazioni che il mercato del lavoro potrebbe essersi raffreddato prima di quanto si pensasse in precedenza. JOBLESS CLAIMS Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato di 4.000 unità questa settimana rispetto a quella precedente, arrivando a 232.000 nel periodo conclusosi il 17 agosto, leggermente al di sopra delle aspettative di mercato ed il massimo delle ultime tre settimane. Si consolida così la tendenza di un mercato del lavoro in indebolimento, delineato anche dal rapporto del BLS che ha portato alla grande revisione al ribasso delle buste paga non agricole per l'anno che si è chiuso a marzo, e confermando l’alta probabilità che la Fed taglierà al più presto il costo del denaro. Nel frattempo, le richieste continuative sono arrivate a 1.863.000 nella settimana precedente evidenziando il rallentamento in atto, comunque contenuto, del mercato del lavoro, il che dovrebbe confermare l’assenza di recessione negli Usa in un continuo contesto di appetito al rischio. LE MINUTE DELLA BCE La BCE ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse a luglio 2024, come è stato confermato dalla lettura delle minute della decisione del mese di Luglio. Alcuni indicatori sui prezzi sono aumentati a maggio a causa di fattori temporanei, ma la maggior parte si è stabilizzata o è scesa a giugno. L'impatto inflazionistico dell'elevata crescita salariale è stato mitigato dagli utili mentre la politica monetaria rimane restrittiva. Nonostante ciò, le pressioni sui prezzi interni e l'inflazione dei servizi sono ancora elevate, con un'inflazione complessiva che dovrebbe rimanere al di sopra dell'obiettivo fino al prossimo anno. Il Consiglio mira a riportare l'inflazione al 2% e manterrà tassi di politica restrittivi se necessario. Le decisioni sui tassi dipenderanno dai dati economici in corso, dalle tendenze dell'inflazione di base e dall'efficacia della politica monetaria. Va ricordato che gli ultimi dati sui Pmi, usciti, ieri, hanno evidenziato ancora un calo in Germania, mentre qualcosa di meglio si è visto n Francia, anche se ovunque i Pmi del settore manifatturiero hanno evidenziato ancora flessione. Euro ancora fortissimo sul dollaro, e analizziamo il mercato dei cambi, con possibilità di vedere gli obiettivi sopra 1.1200. Intanto il UsdJpy ha ceduto ancora tornando a 145.60dopo i massimi di ieri a 146.50 e la ragione va probabilmente ricercata nella pubblicazione dell’inflazione giapponese, rimasta al 22.8% a Luglio, il livello più altoi da Febbraio. PMI USA L'S&P Global US Composite PMI è sceso leggermente a 54,1 ad agosto, il minimo degli ultimi quattro mesi, in calo rispetto a 54,3 a luglio ma comunque al di sopra delle aspettative di mercato di 53,5. Ciò indica che l'attività commerciale statunitense continua a crescere, ed è arrivata a 19 mesi consecutivi di espansione. Nonostante il ritmo più lento, la crescita rimane forte, in particolare nel settore dei servizi, che ha visto un'espansione solida e in aumento. Al contrario, la produzione manifatturiera è diminuita al ritmo più rapido in 14 mesi, una tendenza generalizzata in occidente. L'inflazione ha mostrato alcuni segnali positivi, con i prezzi di beni e servizi in aumento al ritmo più lento da giugno 2020, sebbene i costi di input rimangano elevati rispetto agli standard storici. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialedi ActivTrades11
PPI in rialzo meno del previstoI prezzi alla produzione, negli Stati Uniti, a Luglio, sono aumentati dello 0,1% su base mensile, dopo un aumento dello 0,2% a giugno e al di sotto delle previsioni dello 0,2%. I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,6%, il massimo da febbraio, principalmente a causa del settore energetico. Anche i prezzi per i beni di consumo finale core, ovvero al netto di alimentari ed energia, sono aumentati dello 0,2%f. Su base annua, l'inflazione alla produzione è scesa al 2,2% da un 2,7% rivisto al rialzo a giugno. Il tasso di base è rimasto invariato sul mese e del 2,4% sull'anno, ben al di sopra delle previsioni rispettivamente dello 0,2% e del 2,7% e rispetto allo 0,3% e al 3% rispettivamente a giugno. Il mercato ha reagito con le borse in recupero, perche’ si aspettano un taglio della Fed a settembre, e un dollaro in ribasso, in ragione del rallentamento economico in atto. Ma i veri dati usciranno oggi alle 14.30, i Cpi, attesi in crescita dello 0.2% su base mensile (sia dato generale che dato core), +3% su base annua nel numero generale e +3.2% su quello core. AZIONARIO Il mercato azionario è salito dopo la pubblicazione dei prezzi alla produzione di luglio, usciti inferiori alle aspettative, alimentando le speranze di un taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve il mese prossimo. L'S&P 500 è salito dello 0,8%, il Nasdaq è salito dell'1,2% e il Dow Jones ha guadagnato più di 200 punti. L’allentamento delle pressioni sui prezzi supporta i potenziali tagli dei tassi della Fed mentre sposta l'attenzione sul rallentamento del mercato del lavoro. Nvidia ha guidato i guadagni, tra i principali titoli tecnologici, con un aumento di oltre il 3%. Starbucks è balzato del 21% dopo la nomina di un nuovo CEO e Home Depot è rimasto pressoché invariato. GERMANIA, ZEW IN PICCHIATA L'indicatore ZEW del sentiment economico per la Germania è crollato a 19,2 ad agosto 2024 da 41,8 a luglio, il più basso in sette mesi e ben al di sotto delle aspettative di mercato di 32. Si tratta del peggior ribasso dal luglio 2022. "Le prospettive economiche per la Germania stanno peggiorando", ha affermato il presidente dello ZEW Achim Wambach. Le aspettative economiche sono ancora influenzate da un elevato livello di incertezza, guidato da una politica monetaria ambigua, dati aziendali deludenti dall'economia statunitense e crescente preoccupazione per un'escalation del conflitto in Medio Oriente, ha affermato Wambach. Inoltre, l'indice che misura le condizioni attuali è sceso a un minimo di quattro mesi di -77,3 da -68,9 a luglio. VALUTE Sui cambi, majors in ripresa contro biglietto verde, con l’EurUsd a ridosso di 1.1000, Cable sopra 1.2850 e oceaniche in gran spolvero. UsdJpy debole e in ritirata con supporti che intervengono in area 145.60. EurChf che risale sopra 0.9500, in una sorta di appetito al rischio alimentato dalle speranze di taglio dei tassi. L’attenzione è focalizzata sui dati di questo pomeriggio, relativi ai prezzi al consumo, e un dato negativo potrebbe spingere il dollaro al ribasso contro le principali valute, con EurUsd che nel caso di violazione di 1.1010, avrebbe come obiettivi, livelli intorno a 1.1150. Cable che ugualmente potrebbe puntare a 1.3100. Stabile per ora Eurgbp in area 0.8550. Interessanti i cross Nzd dopo che poco fa la Rbnz ha tagliato a sorpresa i tassi di riferimento al 5.25%. RBNZ, TAGLIO A SORPRESA La Reserve Bank of New Zealand ha inaspettatamente ridotto il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 25 punti base al 5,25% durante la riunione politica di agosto 2024, segnando il primo taglio da marzo 2020 e sfidando le aspettative del mercato che la banca centrale avrebbe mantenuto il tasso stabile per una nona riunione consecutiva. Il tasso di inflazione annuale in Nuova Zelanda è rallentato al 3,3% nel secondo trimestre del 2024 dal 4% del precedente periodo di tre mesi e al di sotto delle previsioni di mercato del 3,5%. Si è trattato della lettura più bassa dell'inflazione dal secondo trimestre del 2021, riportandola entro l'intervallo obiettivo della banca centrale dell'1-3%. Mentre l'inflazione importata è tornata ai livelli pre-pandemia, l'inflazione dei servizi rimane elevata ma si prevede comunque un calo. Di conseguenza, la Reserve Bank ha optato per un allentamento della politica monetaria, con futuri tagli dei tassi dipendenti da aspettative di inflazione stabili e da un comportamento coerente dei prezzi. Buon trading e buona giornata. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialedi ActivTrades10
Equity ancora in caloNelle ultime ore, abbiamo assistito ad un calo della volatilità e un mercato che ha vissuto un’altra giornata di relativa tranquillità e oscillazioni ridotte, almeno sui cambi e sull’obbligazionario. Il calo parziale del risk off, per ora è limitato, ma certamente è un segnale che i movimenti osservati lunedì, rappresentano, per ora un caso isolato. La mancanza di liquidità aveva portato ad una discesa storica della borsa Giapponese, che in tre giorni aveva ceduto oltre il 35%, per poi recuperare, nelle ultime due sedute, quasi il 50% del ribasso. Tutto ciò ha generato una svendita di Jpy, specie dopo le dichiarazioni accomodanti sui tassi, da parte del vice Governatore della Boj Uchida. Sull’azionario Usa, però, dopo un inizio di sessione, che faceva presagire una chiusura positiva, il mercato si è girato e Wall Street ha chiuso in rosso. Sono tornati i timori su una possibile recessione negli Stati Uniti: ci si domanda se il taglio dei tassi previsto per settembre non sia ormai tardivo e quindi non riesca a evitare la recessione della prima economia mondiale. Probabilmente il mercato resterà incerto con oscillazioni bilaterali, unite ad una sorta di preoccupazione relativa alle dichiarazioni dei banchieri centrali Usa, che ancora insistono (Goldsbee) sulla necessità di vigilare sull’inflazione. VALUTE Altra giornata interlocutoria sui principali rapporti di cambio,anche se caratterizzata dalla correzione al ribasso del Chf, che contro Euro era tornato ieri a 0.9465 dopo aver toccato un minimo lunedì scorso a 0.9210, anche se poi in serata è tornato sotto quota 0.9400. Il ritorno di mercati meno tesi ha contribuito a indebolire parzialmente il franco, anche se il trend rimane di ribasso. I cross del franco svizzero hanno corretto, in primis CadChf e NzdChf, allontanatisi dai minimi storici. Tecnicamente le majors sono rimaste nel trading range con EurUsd tra 1.0905 e 1.0935, Cable appena sotto 1.2700 in 50 pips di range, mentre il UsdJpy, dopo l’impennata nella notte con 300 pips di rialzo, si è stabilizzato tra 146.20 e 146.80. Sui cambi, oltre ai timori di recessione Usa, hanno pesato le questioni geopolitiche e l’aumento della tensione tra Iran e Israele, con il primo che ha promesso ritorsioni dopo l’uccisione di un leader di Hamas e degli Hezbollah. Da un punto di vista tecnico, siamo in una fase interlocutoria, in cui le majors possono muoversi in entrambe le direzioni, alimentate sempre dalla battaglia tra appetito e avversione al rischio. CINA Le esportazioni dalla Cina sono aumentate del 7,0% su base annua a luglio 2024, in calo rispetto all'aumento dell'8,6% di giugno e meno delle previsioni di mercato che prevedevano un rialzo del 9,7%. Si è trattato della crescita più debole dal mese di aprile. Tuttavia, è stato anche il quarto mese consecutivo di vendite in crescita, sostenuto da una domanda globale in recupero. Tra i partner commerciali, le esportazioni sono aumentate verso gli Stati Uniti (8,1%), la Corea del Sud (0,8%), Taiwan (23,1%) e l'UE (8,0%). Nei primi sette mesi del 2024, le vendite sono cresciute del 4,0% a 2,07 trilioni di USD, trainate principalmente dall'aumento delle vendite di prodotti agricoli, tessili , alluminio, elettronica, elettrodomestici e automobili. UsdChn stabile dopo la discesa sui minimi a 7.0800, in congestione tra 7.10 e 7.20. PETROLIO I future sul greggio WTI sono saliti sopra i 75 $ al barile ieri, continuando il loro trend rialzista dopo che il rapporto EIA ha mostrato un calo maggiore del previsto nelle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Le scorte sono diminuite per la sesta settimana, con un calo di 3,728 milioni di barili, molto più del previsto calo di 0,4 milioni di barili. L'aumento dei prezzi del petrolio è anche guidato da preoccupazioni sul lato dell'offerta. Le tensioni stanno aumentando in Medio Oriente, con segnalazioni di Hamas che nomina un nuovo leader, Yahya Sinwar, il che potrebbe potenzialmente intensificare il conflitto con Israele e minacciando le forniture di petrolio regionali. Inoltre, il più grande giacimento petrolifero della Libia, Sharara, ha annunciato una riduzione della produzione a causa di proteste e problemi di sicurezza. GERMANIA, CALO DELL’EXPORT Le esportazioni dalla Germania sono diminuite del 3,4% su base mensile, raggiungendo il minimo degli ultimi sei mesi a 127,7 miliardi di euro a giugno 2024, peggio delle previsioni di mercato di un calo dell'1,5%, in seguito ad un ribasso del 3,1% nel mese precedente, la discesa più importante dal dicembre scorso. Le spedizioni verso l'UE sono diminuite del 3,4%, trascinate da quelle dall'area euro e extra europee. Inoltre, le esportazioni verso i paesi terzi sono diminuite del 3,5%, con quelle verso gli Stati Uniti in calo del 7,7%, mentre quelle verso il Regno Unito e la Russia sono diminuite rispettivamente dello 0,6% e del 3,2%. A dimostrazione, probabilmente, di una domanda globale in calo. Al contrario, le esportazioni verso la Cina sono aumentate del 3,4%. Per i primi sette mesi del 2024, le esportazioni sono diminuite dell'1,1% rispetto al periodo corrispondente dell'anno scorso, attestandosi a 798,8 miliardi di euro. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialedi ActivTrades5
WALL STREET IN RIBASSO Wall Street ha chiuso in netto ribasso venerdì, con l'S&P 500 in calo dell'1,8%, il Nasdaq del 2,4% e il Dow Jones in ribasso di quasi 610 punti a causa del dato sui Nfp che ha deluso le attese. Il rapporto sull’occupazione è uscito infatti più debole del previsto, e ciò ha sollevato preoccupazioni in relazione ad un possibile rallentamento della congiuntura. L’economia ha aggiunto 114.000 posti di lavoro a luglio 2024, ben al di sotto dei 179.000 rivisti al ribasso a giugno e delle previsioni di 175.000. È anche il livello più basso degli ultimi tre mesi, al di sotto dell'aumento mensile medio di 215.000 nei 12 mesi precedenti, il che indica che il mercato del lavoro si sta effettivamente raffreddando. Il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,3%, il più alto da ottobre 2021. Anche le trimestrali delle principali aziende tecnologiche e i deboli dati sul settore manifatturiero hanno creato tensione tra gli investitori. Le azioni di Amazon sono scese dell'8,8% dopo aver mancato le previsioni di fatturato e aver rilasciato prospettive deludenti. Intel è crollata del 26,1% dopo i risultati trimestrali negativi, con Nvidia (-1,8%), Broadcom (-2,2%) e Microchip Technology (-10,6%) che hanno registrato forti cali. Al contrario, le azioni Apple sono salite dello 0,7% dopo che i risultati hanno superato le aspettative. Nella settimana, l'S&P 500 è sceso del 2,1%, il Dow è sceso del 2,1% e il Nasdaq del 3,4%. VALUTE Sui cambi, l’effetto del dato Usa ha spinto il dollaro al ribasso con l’EurUsd che dai minimi di 1.0780 è salito a 1.0925, quasi 150 pips, mentre il Cable, che era sceso sull’onda emotiva di possibili ulteriori ribassi del costo del denaro da parte della BoE, nel prossimo futuro, ha reagito ritornando sopra quota 1.2800, rimanendo però più debole rispetto all’euro, tanto è vero che EurGbp ha toccato il massimo da fine maggio scorso a 0.8535. Impressionante movimento del UsdJpy che dall’11 Luglio scorso ha perso quasi 1500 pips, in controtendenza rispetto alle previsioni di molti analisti, i quali sostenevano che il Giappone non fosse in grado di reggere l’urto della speculazione contro la valuta locale. I prezzi sono arrivati oggi sul minimo del 10 marzo scorso, quando era partito il movimento rialzista da 146.60 fino a 161.70, price action durata esattamente 4 mesi. In meno di un mese il dollaro si è mangiato tutti i precedenti guadagni, nonostante un delta tasso ancora al 5%. A contribuire al recupero dello Jpy, anche le tensioni geopolitiche tra Iran e Israele, che hanno alimentato le vendite di dollari. Insieme allo Jpy segnaliamo il franco svizzero che contro Euro ha guadagnato quasi il 3% nella sola settimana appena terminate, con l’EurChf sceso a 0.9360, trascinato da vendite aggressive di UsdChf, arrivato a 0.8580, dopo che a inizio settimana quotava quasi 0.8900. Nuovi minimi storici per NzdChf sceso a ridosso di 0.5100. Sarà una settimana certamente interessante, quella che di apprestiamo a vivere, price action volatili e occasione per un possibile ritorno del risk on, specie e sul fronte geopolitico dovessero esserci degli sviluppi positivi a livello di rapporti diplomatici. ORO SU NUOVI MASSIMI STORICI L'oro è salito a oltre $ 2.474 l'oncia venerdì, un nuovo massimo storico, dopo l’uscita del dato sull'occupazione negli Stati Uniti, che ha aumentato le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Le prove di un rallentamento del mercato del lavoro hanno aumentato le preoccupazioni che la Fed non riuscirà a ottenere un atterraggio morbido poiché i dati ISM hanno mostrato una forte contrazione nel settore manifatturiero, mentre i mancati utili aziendali dei giganti aziendali hanno limitato la portata della loro resilienza ai tassi elevati. Di conseguenza, i mercati si aspettano che la Federal Reserve possa effettuare un taglio dei tassi di 50 punti base per iniziare il suo nuovo ciclo a settembre. Tra l’altro, la tensione in Medio Oriente continua a stimolare la domanda di asset rifugio, oro in testa. PETROLIO I future sul greggio WTI sono scesi di oltre il 3% a meno di 74 dollari al barile, il livello più basso degli ultimi due mesi, e hanno esteso le perdite della sessione precedente, poiché le preoccupazioni sulla domanda globale di petrolio hanno superato i rischi di offerta derivanti dalle crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Nel frattempo, i mercati stanno monitorando attentamente la risposta dell'Iran all'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, che segue l'uccisione del comandante supremo di Hezbollah in un attacco aereo a Beirut. I DATI DELLA SETTIMANA Sarà una settimana tranquilla negli Stati Uniti, a livello di dati macro, con solo l'ISM Services PMI e il report sulla bilancia commerciale da tenere sott’occhio. Inoltre, si avvicina la fine della stagione degli utili per le grandi aziende, con risultati da Amgen, Caterpillar, Uber, Airbnb, Walt Disney, Eli Lilly, SoftBank e Siemens. In Cina, attenzione al Caixin Services PMI, la bilancia commerciale e i dati sull'inflazione e sul consumo. Negli altri paesi , da segnalare le decisioni sui tassi per Australia, India e Messico, mentre in Turchia, Filippine, Messico, Brasile e Russia, usciranno i dati sull’inflazione. La Germania pubblicherà dati sulla bilancia commerciale, ordini all’industria e sulla produzione industriale, mentre l'Eurozona aggiornerà i dati sulle vendite al dettaglio. Infine, attenzione ai dati sulla bilancia commerciale per Canada e i Services PMI per Spagna e Italia. Buon trading e buona settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
NZDUSD Short Possibile short NZDUSD è avvenuta presa di liquidità è possibile short. Questo non è un consiglio finanziario Shortdi TotOgnibene0
NZD/USD HA ROTTO RESISTENZA STATICANZD/USD dopo aver rotto una resistenza statica molto importante il prezzo sta facendo un pullback su di essa , da dove mi aspetto una ripresa rialzista di breve .Longdi GEORGE_111111
Ancora ribassi per gli azionariIl Dow Jones è crollato di oltre 377 punti, nella sessione di venerdì, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente lo 0,7% e lo 0,8%. Le ragioni sono da ricercarsi nei timori innescati dall’interruzione IT globale, che ha bloccato le attività in diversi settori, tra cui per esempio, le compagnie aeree ma non solo. Il problema è stato causato, sembra, da un aggiornamento di CrowdStrike, azienda di cybersicurezza, che ha provocato il blocco di un gran numero d Pc windows. Microsoft ha annunciato in un post sul proprio blog che i PC colpiti ammontano a circa 8,5 milioni. L'aggiornamento incriminato ha causato la temutissima "schermata blu della morte" su innumerevoli sistemi utilizzati da ospedali, compagnie aeree, banche e altri servizi essenziali, causando un blocco temporaneo delle loro attività. Solo i dispositivi Windows sono stati vittime del problema. Ciò ha evidentemente rappresentato un qualcosa di anomalo, che ha riportato l’avversione al rischio sui mercati, con l’indice Vix salito da 12.20 a 17.00 nel giro di poche sedute, mentre l’indice paura e avidità, ha parzialmente coretto tornando in zona neutra. La discesa degli azionari, che nell’ultimo periodo ha colpito soprattutto i tecnologici ad alta capitalizzazione, potrebbe anche voler dire, considerato il ritorno del Dow Jones sui massimi e dell’indice Russell 2000 relativo alle aziende a bassa capitalizzazione, una rotazione di portafoglio che ha avuto inizio e che potrebbe anche rappresentare una nuova opportunità da qui in avanti. Del resto, non va dimenticato, siamo nell’anno elettorale e nessuno vorrà arrivarci con un mercato azionario in flessione. Pertanto le aspettative sul taglio dei tassi potrebbero fungere da catalizzatore per il rafforzamento dei settori in ritardo. E il tutto accade mentre Joe Biden ha fatto un passo indietro e non sarà lui che correrà per la Presidenza Usa, per i democratici. Si fa il nome di Kamala Harris. Vedremo. VALUTE L’EurUsd ha interrotto la sua ultima corsa e ha chiuso la settimana invariato, appena sotto il livello di 1,0900. Tuttavia, ha raggiunto un nuovo massimo pluri mensile di 1,0947 a metà settimana, ripiegando sia dopo l'annuncio di politica monetaria della Banca Centrale Europea, ma anche in ragione del ritorno del risk off sugli altri mercati, che hanno rafforzato il dollaro in generale. L'ottimismo per un possibile taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti (USA) aveva messo sotto pressione il dollaro USA all’inizio della settimana. Le price action avevano decisamente scontato la probabilità che la Federal Reserve (Fed) fosse pronta a ridurre il costo del denaro nel prossimo mese di settembre, secondo il CME FedWatch Tool, ma solo, per ora di 25 punti base. Il ritorno del risk off, tuttavia, ha aiutato il biglietto verde. La principale ragione del pullback del settore tecnologico è derivata dalle minacce dell'amministrazione statunitense, di severe restrizioni alle esportazioni dei produttori di chip stranieri verso la Cina. Aggiungiamo poi il fatto che la continuazione della discesa degli azionari di venerdì è stata causata dall’interruzione globale di Internet, che ha poi alimentato ulteriormente la forza della divisa Usa. E così oltre all’EurUsd è sceso il Cable insieme alle oceaniche, mentre paradossalmente il solo Jpy ha retto in ragione dei recenti interventi della Boj che ne hanno impedito un nuovo indebolimento. Vedremo se questa avversione al rischi sarà destinata a durare oppure no, cioè di fatto se il dollaro continuerà a mantenere la tendenza rialzista appena osservata o se sarà invece temporanea offrendo l’occasione ai venditori di dollari di rientrare short. Noi propendiamo ancora per questa seconda ipotesi. INFLAZIONE STABILE IN GIAPPONE Il tasso di inflazione annuale in Giappone si è attestato al 2,8% a giugno 2024, mantenendosi stabile per il secondo mese consecutivo pur rimanendo al livello più alto da febbraio. I prezzi dell'elettricità sono rimasti elevati, mentre il costo del gas è aumentato per la prima volta in 13 mesi in seguito alla fine del periodo dei sussidi statali. Allo stesso modo, va detto che i prezzi hanno continuato a salire per cibo, alloggi, e trasporti, nonché abbigliamento e assistenza sanitaria. Nel frattempo, il tasso di inflazione core ha raggiunto un massimo di tre mesi del 2,6% a giugno, accelerando per il secondo mese e mantenendo le aspettative di rialzo dei tassi di interesse da parte della Boj. Jpy che per ora sembra aver trovato una base, grazie anche all’intervento silente della Boj e, a nostro avviso, ha ancora enorme spazio di rafforzamento da un punto di vista tecnico. CINA, PBOC TAGLIA A SORPRESA La Banca Popolare Cinese ha tagliato i tassi di prestito chiave a nuovi minimi record al fixing di luglio per aiutare l’attuale fragile ripresa economica. Il tasso primario sui prestiti a 1 anno (LPR), il benchmark per la maggior parte dei prestiti aziendali e domestici, è stato tagliato di 10 punti base al 3,35%. Anche il tasso a 5 anni, un riferimento per i mutui immobiliari, è stato tagliato dello stesso margine al 3,85%. Le decisioni sono arrivate in seguito alla riduzione del tasso reverse repo a 7 giorni all'1,7% dall'1,8%, il primo taglio del genere in quasi un anno, tra gli sforzi per ottimizzare le operazioni di mercato aperto e aumentare il supporto finanziario. Bloomberg News ha affermato che il tasso a 7 giorni potrebbe essere il futuro tasso di riferimento della politica monetaria poiché la PBoC ha recentemente segnalato uno spostamento verso il tasso a breve termine per guidare i mercati. Tutte le mosse sui tassi della Cina di oggi servono a contrastare la debolezza del Pil, cresciuto meno delle attese (4.5%) la settimana scorsa. DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA Negli Stati Uniti, i momenti salienti della prossima settimana, ovvero i principali market movers, saranno concomitanti alla con la pubblicazione del tasso di crescita anticipato del PIL del secondo trimestre (prima rilevazione), l'inflazione PCE, oltre a spesa e reddito personali. Inoltre, non vano dimenticati i dati sull'S&P Global Manufacturing and Services PMI, gli ordini di beni durevoli e le vendite di case esistenti. La stagione degli utili raggiungerà il culmine con oltre trenta aziende che vantano capitalizzazioni di mercato superiori a 100 miliardi di $, che rilasceranno le trimestrali. Fuori dagli Usa, segnaliamo i dati Manufacturing and Services PMI per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. In Germania, attenzione all’indice Ifo business e alla fiducia dei consumatori. Per quel che riguarda le decisioni delle banche centrali, c’è attesa per quella della Banca centrale Turca mentre per quella cinese, abbiamo detto. E speriamo che i dati in questioni creino volatilità e soprattutto maggiori certezze, in un periodo in cui il mercato, per la verità, sembra pronto ad andare in vacanza. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlizani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades11
Nzd/Usd: Pavimento e triggerBuongiorno a tutti, eccomi come sempre per una pianificazione operativa su un mercato che ritengo interessante seguire nei prossimi giorni. Il cambio Nzd/Usd è il prescelto visto che ha dato forma ad un D.M.H.C./F.T.W. Il trigger è stato triggerato la settimana scorsa su una base che ha fatto pavimento per buona parte di maggio e tutto giugno. A questo punto, in ottica operativa, sarebbe molto importante andare a ricercare conferme di dinamiche di prezzo su time frame come il daily o il 6 ore. Questo perché stiamo ancora sotto area di vendita 0,6150 quindi necessaria una conferma oltre che per un migliore timing è preferibile optare per il multi time frame. Per mantenere una view rialzista il prezzo deve rimanere al di sopra di area 0,6050. Il fallimento si avrebbe infatti con ritorni al di sotto di quest' area chiave in chiusura settimanale. Se dovesse partire un movimento al rialzo dopo il primo ostacolo in area 0,6200 si avrebbe area 0,6325 come target principale. Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!Selezione editorialedi ArduinoSchenato12
Powell gela gli entusiasmiJerome Powell, nella sua dichiarazione al Congresso americano, ha raffreddato gli entusiasmi di analisti e investitori, convinti che la Fed fosse prossima ad un taglio del costo del denaro. Il Presidente ha infatti ribadito che non taglierà i Fed Funds fino a quando non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%, e i dati, in questi primi trimestri, secondo Powell, non supportano tale fiducia. Il Presidente ha però ricordato che il mercato del lavoro si è notevolmente raffreddato. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni hanno superato il 4,3% in seguito alle dichiarazioni del Governatore che ha ribadito più volte che l'inflazione non è ancora abbastanza bassa da consentire alla Federal Reserve di iniziare il suo ciclo di tagli, mettendo sotto pressione i titoli del Tesoro. Tuttavia, il presidente ha osservato che la banca centrale considera anche i rischi di un eccessivo inasprimento. Gli ultimi dati economici hanno mostrato che le aspettative di inflazione al consumo per l'anno a venire sono scese per il secondo mese consecutivo al 3% a giugno dal 3,2% di maggio. I dati della scorsa settimana hanno anche evidenziato un aumento della disoccupazione, una contrazione dell'attività nei servizi e una debole occupazione nel settore privato. EQUITY L'S&P 500 e il Nasdaq hanno mantenuto livelli record nella sessione di ieri, con il Dow Jones, che ugualmente è salito di oltre 50 punti. Il tutto nonostante la testimonianza del presidente della Federal Reserve Jerome Powell davanti al Senato. Questa settimana sono attesi anche i dati chiave su CPI e PPI, mentre la stagione degli utili sta per iniziare. Il settore finanziario ha guidato il mercato, con performance migliori delle attese di JP Morgan (+2%) e Bank of America (+2,6%), mentre le mega Cap sono salite, anche se di percentuali non significative, con Nvidia cresciuta di oltre l’1.2%, Apple 0,3%, Amazon 0,1%, Meta 0,4% ed Eli Lilly dello 0,8%. RBNZ, TASSI INVARIATI La Reserve Bank of New Zealand ha mantenuto il tasso di interesse ufficiale (OCR) stabile al 5,5% durante la riunione politica di luglio 2024. Si tratta dell'ottava volta consecutiva in cui i tassi sono rimasti fermi, a conferma delle aspettative del mercato. Il board ha osservato che la politica monetaria restrittiva ha allentato le pressioni e ridotto l'inflazione dei prezzi al consumo. Sebbene l'inflazione complessiva sia scesa a un minimo di quasi tre anni del 4% nel primo trimestre del 2024, ha comunque superato l'intervallo obiettivo dell'1-3%. Tuttavia, il Comitato prevede ancora che l'inflazione scenderà tornando ai target nella seconda metà dell’anno. Di conseguenza, il Comitato ha convenuto che la politica monetaria deve rimanere restrittiva. Una dichiarazione dovish che ha spinto NzdUsd al ribasso così come tutti i cross della divisa oceanica., perché di fatto prevede due tagli da qui a fine anno. VALUTE Sulle altre valute, ancora poco da segnalare con EurUsd a 1.0820 a ridosso del supporto chiave, mentre il Cable ha perso qualche posizione tornando sotto 1.2800 vicino ai supporti chiave di 1.2760 70 area. Eurgbp infatti è tornato sopra 0.89455 e sembrerebbe anche pronto a salire verso quota 0.8500. Ritorna a salire anche UsdJpy ormai ritornato non lontano da 162 e in totale assenza di dichiarazioni della BoJ. Reuters ha riferito, citando fonti anonime, che la BoJ potrebbe tagliare le previsioni di crescita economica nel 2024 con una inflazione che tornerà intorno al 2% solo nel prossimo anno. Stabile il franco svizzero in una sessione che sembra mossa solo da dichiarazioni di banchieri centrali o notizie macro, che peraltro questa settimana scarseggiano. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
SHORT NZDUSDPossibilità per continuazione short 6h e D con retest di supporto violato doo piccola reazione. Vediamo come chiude Shortdi Afternoontechnicalanalysis0
NZDUSD H4 LONGTenuta supporto importante (0.6080), trend medio periodo al rialzo.di RICANDAVFOREXAggiornato 0
La Fed non molla, Wall Street neanchePochi movimenti sull’equity Usa ieri, ma onestamente ci si poteva aspettare, dopo una sessione asiatica in ribasso causata proprio da una Fed per nulla accomodante, una seduta correttiva anche in Europa e Stati Uniti, ed invece, siamo ancora qui a parlare di nuovi record storici con i tre indici principali statunitensi in positivo. I dati americani hanno però cominciato a mostrare delle ovvie quanto logiche crepe, anche se il motore Usa non batte ancora in testa, ma resiste, e le ragioni sono le solite, ovvero principalmente l’enorme liquidità entrata negli ultimi 4 anni in questo mercato. Le azioni statunitensi sono costose rispetto al rapporto tra capitalizzazione di mercato e Pil, mentre gli azionari globali appaiono ancora relativamente a buon mercato, il che dimostra che i flussi di capitali, negli ultimi anni, si sono sempre di più indirizzati verso il mercato dei capitali più liquido e probabilmente più affidabile, quello Usa. Ma prima o poi ci sarà un punto di svolta, perché i tassi attuali dovranno riportare un poco di sano equilibrio rispetto a dei prezzi che onestamente sono drogati dall’high tech, ovvero il settore tecnologico. Le azioni del colosso dei semiconduttori Nvidia sono aumentate di meno dello 0,4% e gli analisti hanno espresso ancora fiducia nella sua capacità di fornire ottimi risultati. Altri titoli importanti hanno mostrato performance contrastanti, con Microsoft in rialzo di oltre l'1% e Apple in rialzo di circa lo 0,6%. Tuttavia, Meta e Amazon hanno registrato rispettivamente un calo dell’1,3% e dello 0,8%. Nel frattempo, le azioni di Palo Alto sono scese di oltre il 2,5% dopo una guidance deludente, mentre quelle di Lowe sono scese di quasi il 3% nonostante abbiano registrato utili e ricavi positivi. VALUTE Ancora una giornata priva di significato sul forex con i principali rapporti di cambio ancorati in 30-40 pip di movimento. Tiene meglio la sterlina sul dollaro, rispetto alla moneta unica, con l’EurGbp che da quota 0.8560, scivola lentamente verso i supporti posti a 0.8520-30 area. Permangono le speranze di vedere una BoE tagliare presto i tassi, già a giugno, così come del resto si prevede che la BCE faccia lo stesso, ovvero riduca il costo del denaro per ridare voce alla crescita. I livelli chiave sono sempre i medesimi, ovvero 1.0830 e 1.0890 sull’EurUsd, mentre sul Cable sono 1.2690 e 1.2760. UsdJpy, ugualmente, per ora rimane ancorato tra 156.00 supporto chiave di breve termine, e 156.70, la cui rottura potrebbe spingere i prezzi sui massimi di 158.00, livello al quale la BoJ intervenne il 1° maggio scorso. Attenzione perché ci stiamo avvicinando alla line in the sand, ovvero il livello oltre il quale la BoJ farà muro. Sulle altre coppie, il risk on vede ancora un franco svizzero che lentamente si indebolisce, pur rimanendo comunque poco volatile, e un dollaro neozelandese che, questa mattina è salito dopo la decisione della RBNZ di mantenere i tassi invariati al 5.5%, ma poi è tornato dover era cominciato il movimento. Nello statement della RBNZ si legge che sebbene nel primo trimestre del 2024 l’inflazione complessiva del paese sia scesa al minimo di quasi tre anni, pari al 4%, è rimasta comunque al di sopra dell’intervallo obiettivo compreso tra l’1% e il 3%. Di conseguenza, il comitato ha ritenuto che l’OCR dovesse rimanere a un livello restrittivo per garantire che l’inflazione ritorni entro l’intervallo obiettivo entro un arco di tempo ragionevole. EUROZONA, MIGLIORA LA BILANCIA COMMERCIALE L’Eurozona ha registrato un surplus commerciale di 24,1 miliardi di euro nel marzo 2024, superiore ai 19,1 miliardi di euro dello stesso mese dell’anno precedente e migliore delle previsioni di mercato di 19,9 miliardi di euro. Si è trattato del surplus commerciale più grande da dicembre 2020, poiché le importazioni sono scese del 12% su base annua a 221,3 miliardi di euro, in gran parte a causa di minori acquisti di combustibili minerali, lubrificanti e affini, materie prime, macchinari e manufatti. Tra i principali partner commerciali, le importazioni sono diminuite soprattutto da Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Russia e Norvegia. Nel frattempo, le esportazioni sono diminuite più lentamente del 9,2% a 245,4 miliardi di euro, principalmente a causa della riduzione delle spedizioni di macchinari e attrezzature di trasporto, manufatti, materie prime e combustibili. Le esportazioni sono diminuite principalmente verso Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera e Russia. SCENDE L’INFLAZIONE IN CANADA Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso al 2,7% nell’aprile 2024 dal 2,9% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il tasso di crescita dei prezzi al consumo più debole da marzo 2021. Ciò è coerente con le aspettative della BoC secondo cui l’inflazione dovrebbe rimangono vicini al 3% nel primo semestre scendendo sotto il 2,5% nella seconda parte dell'anno, mantenendo il segnale che i tagli dei tassi sono vicini. UsdCad, dopo uno spike iniziale di 50 pip da 1.3620 a 1.3680, è tornato indietro correggendo circa 30 pip. Il trend sembra ancora negativo in una chiara fase di distribuzione di medio termine con obiettivi più bassi per UsdCad e i suoi cross. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialedi ActivTrades16
Cerchiamo la liquiditàFX:NZDUSD La zona di demand che ha appena testato non ha molto valore a mio avviso ma il rialzo può essere ricercato in un TF di breve per prendere come target almeno l'incentivo se non oltre.Longdi Giuseppe_invest85Aggiornato 0
NZD/USD: Ricerchiamo uno shortLa coppia forex NZD/USD ha mostrato un candlestick settimanale "MAGIC PATTERN" molto interessante per una continuazione short. La volatilità elevata della scorsa settimana richiede la necessità di attendere del ritracciamento in zona rettangolo rosso per ricercare un allungo sino a zona rettangolo verde. Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS. Buon trading!Longdi pcts2
NZD/USD Setup chiama SHORT!Nella giornata di ieri il Kiwi crea un mio setup ribassista engulfing spin down in linea con il mio piano operativo settimanale. Molto interessante la falsa rottura dello swing precedente, con presa di liquidità in zona chiave weekly. Personalmente vista la forte volatilità di ieri, ho deciso di piazzare un sell limit al 38.2% di fibonacci, per garantirmi un entry più conveniente. Massimo rischio stop loss piazzato a 0.62210 e primo target a 0.58900. Shortdi Daniele_Gelmetti1
NZD\USD: ORDINE PIAZZATOAnche se la fase ribassista è già in atto e probabilmente in procinto di imminente ripresa attendo un possibile pullback per entrare con R\R migliore. Nel frattempo piazzo un'ordine con set up operativo come evidenziato sul grafico. Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!di Marco_Mallia1
NZDUSD rompe la neck lineDoppio Minimo formato Ordine posizionato sul potenziale Pull back per un Long Entry : 0.6139 SL: 0.60384 TP : 0.62392 Longdi GianmarcoTozziAggiornato 0
NZD/USD - La riunione della RBNZUna riunione della RBNZ è in programma nelle primissime ore di mercoledì mattina (ora del Regno Unito). Mentre una manciata di banche locali e 2 dei 21 economisti del sondaggio Bloomberg si aspettano un rialzo di 25 pb, la maggior parte vede l'OCR invariato al 5,5%. Il NZD OIS vede circa 3 probabilità su 10 di un rialzo alla riunione di febbraio, mentre prezza circa 15 pb di ulteriore inasprimento in questo ciclo - l'unica grande banca centrale, escluso il Giappone, in cui sono prezzati ulteriori rialzi. Personalmente, vedo pochi motivi per un ulteriore inasprimento da parte della RBNZ, dato che la disinflazione continua, le aspettative di inflazione scivolano di nuovo verso la fascia obiettivo della RBNZ e la spesa dei consumatori mostra segni preoccupanti di un significativo rallentamento. Sebbene il mercato del lavoro rimanga più rigido di quanto i policymaker desiderino e le pressioni salariali siano intense, sembrerebbe più prudente mantenere semplicemente l'attuale livello di restrizione, piuttosto che procedere a ulteriori rialzi, per poi finire probabilmente per tagliare in modo più aggressivo di quanto sarebbe altrimenti necessario nel 3°/4° trimestre. In ogni caso, per l'NZD, un rialzo della RBNZ questa settimana vedrebbe probabilmente il Kiwi tornare verso i massimi del ciclo intorno a 0,64, mentre il mancato rispetto delle aspettative (relativamente) restrittive dovrebbe vedere prevalere il ribasso e l'NZD rinunciare a una parte significativa dei recenti guadagni, in un calo al di sotto della media mobile a 50 giorni.di Pepperstone0