SPAZIO ESISTEper salire fino al bordo superiore della NUVOLA, diciamo 1892 e dintorni difficile superi 1900 poi le variabili in gioco sono tante, il dollaro, la guerra, la FED che continua ad alzare i tassiLongdi gilles1772
goldnonostante tutto quello che si dica anche questa volta il gold si è dimostrato non essere più il bene rifugio come una voltadi LUCA.P0
NON ANCORAper il Long ci vuole pazienza certo un rimbalzo può partire sul bordo della NUVOLA ma il movimento South non sembra finito ci vuole ancora tempodi gilles1772
Goold = anticipa la recessione e il prossimo Mercato Orso !Respinto con forza da una resistenza Dinamica importantissima. adesso = - diventa ribassista per il prox Biennio - accumuliamo le debolezze senza fretta - è in arrivo una "recessione" ! Queste sono le uniche certezze che ho ! Il quadro Macro-economico che si delinea con questo affondo dell'ORO, non è per nulla confortante. Buon Trading GuysShortdi NikTopScalper7
Gold: Segnale di price action per le prossime settimaneBuongiorno a tutti, anche questa settimana troviamo alcune informazioni interessanti se osserviamo i prezzi dei maggiori mercati. La correlazione tra USD, Gold, Indici è sempre un dato importante da tenere monitorato e in questi giorni possiamo vedere delle conferme di possibili inversioni ( almeno di breve termine e quindi in ottica di trading ) in alcuni asset che seguo per il mio trading. Oggi parliamo di Xau/Usd, Gold: il grafico settimanale del metallo giallo infatti parla chiaro e ci mostra un DMLC in area sell con chiusura ribassista al di sotto dei 1.900 $/Oz. Per quanto mi riguarda cercherò di attivarmi qualora nei prossimi giorni questo mercato mostrerà delle dinamiche di conferma su grafico daily. L'dea, se si venisse a concretizzare, potrebbe avere come primo target di riferimento la zona che passa per 1.800 $/Oz. mentre il superamento dei massimi settimanali ovvero area 1.975 andrebbe a fallire la mia idea ribassista. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE! di ArduinoSchenato2223
Oro a 3.000$: grafici e fondamentali potrebbero giustificarloIl punto di vista offerto dalla analisi tecnica, da quello fondamentale desumibile dalla lettura del ciclo economico e da quello geopolitico forniscono spunti sufficienti perché la quotazione spot dell’oro di 3.000 dollari risulti, quantomeno, non ridicola. Ad inizio anno, e prima di stappare lo spumante di fine anno, immaginare una rilevazione mensile dell’inflazione italiana al 12% avrebbe suscitato, probabilmente dopo qualche comprensibile secondo di disorientamento, un senso di ilarità. Oggi sappiamo che è avvenuto e sappiamo anche mettere insieme agevolmente le motivazioni che lo hanno reso possibile. Questo serve per comprendere come certi fenomeni sono sempre possibili seppure poco probabili. Allo stesso modo l’oro che quota intorno ai 3.000 dollari è una possibilità seppure poco probabile. Quello che propongo in questa analisi è mettere insieme le motivazioni associate a questo scenario. L’ORO NEI PORTAFOGLI DI INVESTIMENTO Nei portafogli di investimento sufficientemente diversificati e razionali l’oro trova facilmente il suo spazio. I gestori di portafoglio al riguardo suggeriscono una quota che possiamo dire oscilli, a seconda delle visioni, tra un 5 e un 15 percento del portafoglio. Da questo punto di vista il motivo della sua presenza nei portafogli diversificati è quello di fungere da ombrello nel caso ci sorprenda un temporale. L’alternativa di cercare l’ombrello mentre comincia a piovere si mostra meno efficiente visto che nel frattempo che lo cerchiamo ci saremo già un po bagnati e probabilmente lo pagheremo di più se comprato ad un angolo di via. Lo so che averlo sempre dietro a volte è scomodo ma se non si volessero avere sorprese sarebbe il prezzo da pagare. Nonostante tutto non avremmo nemmeno la garanzia che l’ombrello faccia a pieno il suo lavoro visto che può capitare che si inceppi all’apertura o addirittura nel caso in cui dopo aperto dovessimo scoprire che è rotto. Il concetto sotteso alla metafora è che non ci sono garanzie che in casi di avversità sui mercati l’oro si apprezzi come da noi atteso. Questo è facilmente verificabile mettendo a confronto le quotazioni con i più disparati indicatori di rischio che possano essere interpretati come espressione del sentimento degli operatori di mercato (VIX, ...). Essendo un asset molto liquido scambiato globalmente e quotidianamente sui mercati, la visione secondo cui debba apprezzarsi in un contesto di risk off ha un difetto congenito. Infatti, sulle quotazioni dell’oro agiscono costantemente e contemporaneamente variabili diverse tra loro, per cui anche se la tendenza ad apprezzarsi in inattesi scenari di rischi diffusi dovesse correttamente innescarsi, questa non è detto che si manifesti immediatamente e con un andamento lineare. Una delle qualità più apprezzate dell’oro è quella della decorrelazione che, in tempi e misura variabili, mostra con le principali asset class. La visione forse più diffusa e comprensibile è, come accennato prima, quella di protezione contro eventi inattesi e particolarmente avversi. Così come da un impianto antincendio ci si aspetta che quando serve entri in funzione senza se e senza ma, similmente dall’oro si pretende rendimento quando tutto crolla. Tuttavia, un portafoglio di investimento è come le superfici totali di vendita di un supermercato. Si tratta comunque di uno spazio limitato, quindi prezioso, dove occorre scegliere con cura cosa esporre sapendo che non è possibile avere tutto. Nel minimarket sotto casa cercando olio alimentare difficilmente troveremo, oltre al classico “miscela di oli comunitari”, contemporaneamente le eccellenze regionali, quelli bio e quelli solo italiani ma più probabilmente un solo medio tipo. Similmente in un portafoglio troppo piccolo non posso pretendere, ad esempio, di spingere la diversificazione equity inserendo con funzione satellite magari gli alternativi come hedge fund, private equity, private credit, venture capital, infrastructure, real estate, long/short, leva finanziaria, global macro, event driven o relative value che hanno dimostrato molta dispersione nei rendimenti nello straordinario 2022. Senza considerare la possibilità di usare leve superiori ad uno, se voglio dare sprint alle possibilità di performances posso espormi molto sugli strumenti dinamici/volatili togliendo conseguente spazio ad altro, per esempio strumenti più conservativi e capaci di esprimere meno potenziale di crescita ma magari più protezione. Si tratta dell’eterno trade-off tra desiderio e ragione che rende sempre attuale e proponibile la frustrazione del contadino che, accanto alla moglie ubriaca vorrebbe anche vedere l’uva nella sua vigna. Ma quali sono le variabili che hanno un’influenza diretta e sufficientemente apprezzabile sulle quotazioni dell’oro? RENDIMENTI REALI Sappiamo che si tratta di una materia prima disponibile in quantità non infinita per cui, similmente ad altre materie, gode dell’effetto scarsità che in alcune circostanze può incidere positivamente sulle sue quotazioni. A mio giudizio, la relazione più affidabile e sorprendente è quella che lo lega ai rendimenti reali disponibili sul mercato. Sappiamo, infatti, che l’oro non produce rendimenti e come tale è sfavorito in momenti in cui i rendimenti reali (al netto dell’inflazione) di bond e/o equity si dimostrassero generosi in relazione alla loro media storica. Da questo punto di vista notissima è la sua relazione inversa con i rendimenti reali offerti, ad esempio, dai treasury americani a 10 anni Si tratta di una decorrelazione robusta e tuttavia non puntuale per cui non possiamo aspettarci che in ogni momento si muova in modo coerente con le aspettative. Il motivo è, come detto in precedenza, che le quotazioni sono strattonate da ogni parte da molte altre variabili e questo impedisce la decorrelazione puntuale. DOLLARO USA Sappiamo anche che è quotato in dollari americani per cui perde appeal nei momenti di forza della valuta visto che costa di più comprarlo Infatti, mostra un coefficiente di correlazione pressoché negativo ma, similmente al caso precedente, ancora una volta non puntuale. RISK OFF Viene anche percepito come bene rifugio cui rivolgersi quando le cose non vanno bene sul piano geopolitico. Il comportamento, ad esempio, in relazione al titolo decennale del governo americano risulta coerente con questo ruolo visto che quest’ultimo rappresenta per eccellenza il porto sicuro in caso di risk off Ed anche qui la correlazione non è massima per una serie di motivi, nell’ultimo periodo la mancata decorrelazione tra oro e rendimento del decennale è da attribuire anche al brusco rialzo dei tassi praticato dalla FED nell’ultimo anno e dalla necessità di liquidare qualunque cosa quando eravamo in piena pandemia. Tornando al titolo dell’analisi proposta, cosa potrebbe spingere i prezzi dell’oro ad alti e nuovi livelli nei prossimi anni? Facciamo qualche considerazione sul piano tecnico e fondamentale. Riguardo il primo aspetto, quello che balza agli occhi osservando le quotazioni sul time frame mensile è la formazione pressoché completa di una figura tecnica abbastanza frequente in verità su grafici più veloci di questo Si tratta della “tazza con manico” o in inglese “Cup and handle”, visto che chi l’ha per primo individuata e formalizzata è l’americano William J. O’Neil nel 1988. L’autore la classifica come una figura rialzista di inversione di trend per cui la si dovrebbe trovare solitamente alla fine di un down trend del quale ne decreta la fine. Tuttavia, più spesso la si trova come figura di continuazione all’interno di un trend consolidato di cui rappresenta quindi, al pari di molti altri pattern, una semplice pausa. Infatti, fu Dave Landry ad ampliarne il concetto, nel senso qui sostenuto, di “Running cap and handle” cioè di continuazione. In analisi tecnica, che ricordo sconta già nei prezzi tutte le informazioni di natura fondamentale, i molti pattern ad oggi noti ed i molti altri che potrebbero essere messi a punto hanno, in verità, alla base sempre gli stessi concetti tratti dal comportamento degli operatori che si esprimono attraverso i volumi, la prevedibilità/ripetitività dei comportamenti, gli ordini a mercato ed in pending. Il running cap and handle (RC&H) si forma, come detto, all’interno di un trend consolidato e inizia, nell’ipotesi di un up trend, con la formazione di quello che si rivelerà essere un massimo relativo importante da cui partirà una lunga (relativamente al time frame di osservazione) fase di vendite che sovrastano i rialzisti producendo quella che si chiama “distribuzione”. In questo caso importante è l’osservazione dei volumi che devono essere necessariamente in calo per poter classificare come correttivo il movimento. Questi infatti seguono l’andamento curvo del pattern che disegna il fondo della tazza per cui saranno in calo fino al fondo per poi aumentare con la risalita, confermando che il trend dominante è quello rialzista, fino a rivedere il massimo relativo precedente e completare così la tazza. Questo comportamento dei volumi, come detto, è fondamentale per potere considerare efficace la figura. Quando i prezzi rivedono i precedenti massimi si innesca una contesa tra operatori già presenti sul mercato a quei prezzi e altri che hanno comprato soprattutto sul fondo della tazza e che da li hanno prodotto la spinta al rialzo per cui le vendite innescano un pullback su quei livelli producendo, con volumi in calo come si addice ad ogni pullback, una correzione che formerà il manico, ciò che oggi è in atto e che non deve per regola produrre un ritracciamento superiore al 50% del movimento rialzista partito dal fondo della tazza. Il manico, dunque, non rappresenta altro se non una pausa del trend rialzista ripreso a correre dal fondo della tazza e quindi, come una qualunque flag o pennant dovrebbe preludere alla nuova esplosione dei volumi in acquisto che dovrebbe coincidere con la definitiva rottura della neckline rappresentata dalla linea che collega i due massimi relativi. A quel punto la miccia è accesa e, se il pattern manterrà le promesse, dovremmo assistere ad una accelerazione del trend alimentata dalle ricoperture di coloro che si sono posti short al test del precedente massimo, insieme ai rialzisti che aspettavano la rottura del massimo per entrare o aumentare l’esposizione. Riguardo al target che è possibile raggiungere, la regola ancora una volta vuole che sia collocato al livello della proiezione, a partire dalla rottura della neckline, dell’altezza del pattern e cioè l’intero movimento espresso dalla distanza tra fondo tazza e neckline per cui viene fuori il livello dei 3.000 dollari circa Personalmente non considero mai come matematiche queste proiezioni, suggerendo piuttosto di concentrarsi sull’auspicato movimento impulsivo che origina dalla rottura della neckline cercando di sfruttarlo nel modo migliore possibile. La RC&H si considera completa allorché i prezzi rompono con decisione, cioè con accelerazione evidente dei volumi scambiati, la linea che collega i due massimi precedenti (neckline). Cosa che non è ancora avvenuta. Al solito esistono due modalità di ingresso. Una che prevede di acquistare tout court la rottura della neckline con stop sul minimo del manico e profit canonico alla proiezione dell’altezza della figura. Una seconda, più conservativa, prevede di attendere che i prezzi dopo la rottura della trendline ritraccino con volumi in calo a ritestare il livello appena infranto e qui attendere un opportuno set-up per entrare long. L’una e l’altra presentano, come spesso avviene, vantaggi e contro. La prima ha il vantaggio di acciuffare il rialzo nel caso in cui i prezzi non dovessero tornare indietro a formare il pullback, ma hanno lo svantaggio di spuntare un prezzo di ingresso probabilmente alto nel caso la rottura fosse accompagnata da esplosione di volumi e quindi da prezzi in rapida salita. Altro contro non trascurabile è quello di incappare eventualmente in un falso segnale per cui i prezzi dopo una veloce escursione sopra la neckline ritornano sotto di essi (bull trap) con il serio rischio di vedersi avvicinare lo stop loss. La seconda presenta certamente il vantaggio di evitare con quasi certezza il falso segnale visto che non si apre il long immediatamente ma si attende un ritracciamento dei prezzi. Quasi certamente perché comunque non siamo al sicuro nel caso in cui acquistassimo dopo il pullback visto che il falso segnale si può materializzare anche in quella occasione. Tuttavia, è un’evenienza meno frequente. Presenta invece il non trascurabile svantaggio di lasciarsi scappare l’occasione nel caso in cui, abbastanza frequente, i prezzi non avessero alcuna intenzione di fare la sosta per il pullback. Ad ognuno, in base alle proprie attitudini, la propria scelta. Tuttavia, nei mesi scorsi è avvenuta una cosa interessante Esiste anche un tentativo di ingresso long anticipato, di solito attuato dai traders più aggressivi, che prevede di acquistare non alla canonica rottura del bordo superiore della tazza ma della trendline ribassista che ha portato alla formazione della prima parte del manico. Se il tentativo andasse a buon fine produrrebbe due interessanti effetti che sono l’uno il riflesso dell’altro. Da una parte si riduce l’ampiezza assoluta della perdita potenziale visto che il livello di entrata è più vicino allo stop. Dall’altra, di conseguenza, migliora notevolmente il rapporto reward/risk visto che si passerebbe da 2 circa, cioè un rendimento atteso pari al doppio del rischio corso, a 6,5 volte circa. Ovviamente, non è scontato che scegliere l’opzione che promette un reward/risk notevolmente più elevato sia la scelta più efficiente perché la probabilità di successo ad essa associata è notevolmente più bassa rispetto al caso più conservativo. Infatti, dopo l’acquisto è molto più alto il rischio che i prezzi scendano fino a toccare lo stop. Questo per due motivi visto che lo stop è molto più vicino al prezzo corrente e perché esiste una volatilità dei prezzi che caratterizza lo strumento e che potrebbe rivelarsi inadeguata all’ampiezza assoluta dello stop. Una prova di quanto detto è proprio contenuta nel grafico su dove si vede che chi avesse acquistato la rottura della trendline ribassista sarebbe incorso in un falso segnale ed avrebbe incassato la perdita visto che i prezzi sono tornati indietro fino a toccare lo stop loss. In verità anche i volumi non erano affatto coerenti con un ingresso long visto che dalla rottura di una tale trendline ci si aspetta molta partecipazione dal mercato per essere classificata come affidabile. Ancora una volta una prova di come nei mercati, e nel trading, non ci siano i pasti gratuiti o le illuminazioni geniali sfuggite a tutti: qualunque comportamento tenuto in termini di posizionamento sul mercato può immediatamente essere prezzato in termini di rischio corso. Punto. Abbandoniamo ora lo scenario tecnico e proviamo ad immaginare quale dovrebbe essere il contesto macroeconomico, ci spostiamo quindi sul piano fondamentale, capace di giustificare prezzi dell’oro a 3.000$. Ripercorrendo le precedenti considerazioni circa i fattori che hanno diretta influenza sulle quotazioni e immaginando l’evoluzione dello scenario economico più prevedibile, cioè quello che catalizza il maggior consenso tra gli operatori qualificati (Banche Centrali, Banche d’affari, gestori di patrimoni, enti sovranazionali, …) ci accorgiamo che in fondo parliamo di qualcosa che potrebbe realmente avverarsi. Se pensiamo ai tassi di interesse reali, che come visto sembra essere il riferimento più affidabile in termini di correlazione, il livello attuale elevato rispetto alla media storica e soprattutto quella più recente suggerisce che le possibilità che restino su questi livelli o più elevati sono minori rispetto al caso opposto. Il ritardo con cui si manifestano le conseguenze sull’economia dell’aumento dei tassi di interesse, lo scenario di inflazione appiccicosa che non cala quanto desiderato ed i tassi che rimangono alti per lungo tempo potrebbero sostenere i rendimenti reali per qualche tempo ancora ma l’indebolimento economico atteso, come suggerito ad esempio dagli indici PMI in costante deterioramento, potrebbero rapidamente rovesciare il contesto inducendo le banche centrali ad intraprendere il sentiero del taglio dei tassi. Questo scenario porterebbe con sé un’accelerazione dell’indebolimento degli utili aziendali e con essi dei multipli (quotazioni) mentre gli acquisti sui bond ridurranno i loro rendimenti. Tutto ciò sosterrà le quotazioni dell’oro visto che gli investimenti alternativi con cui compete saranno più deboli. Dal lato valutario, probabilmente il dollaro americano è prossimo al suo picco di medio periodo visto che gli USA sono prossimi al picco dei tassi per cui progressivamente vedremo ridurre il divario coi tassi a breve delle altre aree valutarie. Tassi a breve più elevati sono attrattivi per i flussi di liquidità per cui sostengono la valuta locale. Il fenomeno è ben fotografato dall’indice del dollaro che mette la valuta americana a confronto con le altre principali valute Inoltre, la prospettiva di indebolimento dell’economia americana produce naturalmente un indebolimento della sua valuta e visto che l’oro è quotato in dollari ne trarrebbe beneficio risultando meno caro. In ultimo, il FMI di recente ha previsto che nel 2023 un terzo delle economie mondiali sarà in recessione. In generale la debolezza economica porta con sé un peggioramento come detto della redditività delle aziende, disoccupazione in aumento e compressione degli investimenti. Un quadro che storicamente porta a preferire i cosiddetti porti sicuri tra cui l’oro. In definitiva, il contesto recessivo o di generica debolezza economica diffusa genera un generale sentimento di cautela e di ricerca di protezione anche da eventi ostili ed inattesi sul piano geopolitico per cui l’aumento dell’allocazione della liquidità all’oro risulta più sostenuta. BOTTOM LINE Cercando di mixare i due piani di analisi, tecnica e fondamentale, potremmo dire che lo scenario di prezzi vicini ai 3.000 dollari sarebbe quello che mette i fila tutti i fattori esaminati, una sorta di allineamento di pianeti che potrebbe favorire il sostegno all’oro. Anche da un punto di vista temporale, il tempo necessario al completamento della figura tecnica del RC&H esaminata risulta compatibile con i tempi degli sviluppi degli eventi illustrati sul piano fondamentale. Siamo, infatti, in attesa che possa completarsi il manico il che potrebbe richiedere qualche mese in armonia con lo sviluppo fin qui osservato dal grafico. Non resta che attendere. Longdi RaffaeleCosta443
Il Gold è arrivato all'obiettivo/resistenzaIl gold sta tornando negli ultimi due mesi ha messo a segno un rialzo ad oggi di un 11%. Personalmente l'aspettavo ad Ottobre attorno a 1570$ ma così non è stato e m'ha fregato ripartendo. Un segnale grafico interessante l'avevamo già avuto nella prima decade di Novembre, con il break del canale discendente, segnalato nell'analisi del 2 Dicembre L'oro sta puntando alla resistenza a 1857$ . A distanza di un mese possiamo vedere che oggi sta arrivando all'obiettivo della proiezione che coincide anche con l'area di resistenza del livello 50 di Fiboancci del vettore massimi a 2078 e minimi a 1618$. Il 50% di un vettore è sempre una linea spariacque. Un break out deciso di questo livello potrà portare l'oro nuovamente verso i 1920$. Al momento se pur alla resistenza non mi metto short . di Alex9759
goldin questo anno decisamente complesso poco è stato detto sul bene rifugio per eccellenza ma principalmente perché non ha funzionato a differenza delle altre crisi finanziariedi LUCA.P0
Gold: continua il rally di fine anno?Dal minimo del 3 Novembre è partito un ciclo trimestrale che ipotizzo come ultimo di un ciclo annuale a 3 tempi e che dovrebbe avere nel suo massimo ciclico anche la chiusura del 2^semestrale inverso (breve ma in media). Dalla sua partenza questo trimestrale ha compiuto un primo ciclo bisettimanale e un secondo sembra essersi chiuso sullo swing segnalato col pallino nero, anche se in realtà qualche giorno a disposizione per violarlo ancora ce l'ha. In ogni caso, che nei primi giorni della settimana entrante lo violi o meno, successivamente partirà il 3^ bisettimanale che dovrebbe portare un rinnovo dell'ultimo massimo (Il ciclo inverso per ora ha 49 giorni di vita e nel suo complesso il semestrale è ancora statisticamente troppo breve per essere già chiuso) , suppongo in area 1860-80 dove si trova una forte resistenza e i tempi cominceranno ad essere consoni per la chiusura del 2^ semestrale inverso. La presente è la mia visione non rappresenta un incentivo ad operare.di Flyflok8
LO SPAZIO PER SALIRE C'E', ATTENZIONE SOLO ALLE MEDIEc'è una distanza notevole tra le medie e questo segnala di solito uno scarico che non inficia il movimento North verso i 2000 quindi l'idea sarebbe quella di sfruttare un alleggerimento delle posizioni per un Longdi gilles1773
SCARICO E POI SI RIPARTEil target è la NUVOLA e ci arriverà probabilmente dopo aver scaricato un poco l'eccesso di entusiasmo le Banche Centrali potrebbero abbandonare la politica del rialzo tassi e allora i metalli sono pronti a schizzare in alto di gilles1771
L'oro sta puntando alla resistenza a 1857$L’oro ha preso il primo obiettivo che avevamo indicato nell’analisi del 12 Novembre, L'oro è ripartito, obiettivo 1800$ . Purtroppo l’aspettavo più in basso, per cui questo rimbalzo me lo sto perdendo. Tuttavia dopo la presa del primo obiettivo adesso sta puntando alla resistenza verso 1830 - 1857$ , non è da escludere anche una puntata verso i 1878$. Solo chiusure weekly sopra i 1858$ potrebbero dare ancora forza per la continuazione del rimbalzo. In coso di ritraccimento all’arrivo verso i 1850$ potrei valutare successivi ingressi verso i supporti a 1720$, ma questo scenario non ha tempi brevi, anche se i livelli migliori sarebbero ancora più sotto verso 1620-40$. di Alex97512
GOLD (XAU/USD) - Un altro spunto rialzistaIl GOLD (XAU/USD) dopo aver sentito un'area di supporto/domanda (rettangolo verde in figura) ed aver formato un doppio minimo in corrispondenza delle giornate del 28 Settembre e poi del 21 Ottobre ha reagito portandosi al rialzo. Il rialzo dell'ultimo periodo è stato rafforzato dal break out di una trend line di resistenza che stava accompagnando il prezzo nel precedente trend ribassista. Questo break out è stato molto forte con candele verdi con ampia volatilità. La settimana scorsa, dopo l'ultimo rialzo, ha avviato una fase di ritracciamento dimostrando nella parte finale della stessa la volontà di ripartire con la possibilità di raggiungere una potenziale area di offerta/resistenza più elevata (rettangolo rosso in figura) in corrispondenza della media istituzionale a 200 periodi (linea grigia in figura) Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS. Analisi completa sul nostro canale youtube. Buon trading!Longdi pcts3
L'oro è ripartito, obiettivo 1800$Il gold è ripartito. Purtroppo è partito alto, l’aspettavo più in basso verso i 1570$ ma così non è stato. Nell’ultima settimana ha dato un colpo di reni con salita del 8%. Dal grafico è uscito dal canale ribassista che lo stava accompagnando dai massimi di Marzo, quando avevo indicato la fine del rialzo con un segnale ribassista ben evidente, Oro: su weekly segnale di inversione . Purtroppo in questi mesi successivi non ha dato operazioni chiare da posizione, ma solo toccare e fuga. Anche adesso è partito senza prendere il livello da ingresso da posizione. Adesso un primo obiettivo dove deve arrivare, passa in area 1800$. Qui potrebbe fermarsi e prendere una pausa. Se mostrerà anche debolezza, alloro potrebbe annullare anche questa gamba rialzista e scendere nuovamente sui minimi antecedenti o quelli a cui l’aspettavo. di Alex97511
ANCORA TUdicono ci sia inflazione e i metalli, come il Crudo, sono crollati ovviamente per effetto dell'azione delle banche centrali tuttavia...è una strana inflazione... comunque, ecco il re dei metalli fare un bel rimbalzo bucate le medie e orientato verso North dovrebbe arrivare sotto la NUVOLA, ma non prima di scaricaredi gilles1773
[Direzionale] Dopo la discesa Post FED entrata Long su MGC2023Nella giornata di ieri 02/11/2022 abbiamo lasciato scendere il micro dell'oro sui minimi dell'ultimo periodo. E da li abbiamo acquistato. Primo Target -> 1670 $ Secondo Target -> 1700 $ SL sul minimoLongdi Milestone-Trading-ClubAggiornato 1
Gold: Continuazione del trend in attoIl grafico del metallo giallo questa settimana conferma la fase discendente e il trigger FTW Power creatosi un paio di settimane fa. La struttura dei prezzi è chiaramente bearish con un consolidamento al di sotto della zona chiave posta a 1.700 $/Oz. In ottica operativa sarà uno dei mercati che terrò maggiormente monitorato e su cui si potrebbe lavorare short già dai livelli attuali per cercare obiettivi di profitto in zona 1.585 prima e 1.500 poi. Il fallimento della mia view, quindi dove si potrebbe posizionare uno stop loss di posizione, è appena sopra i 1.800 $/Oz. Per oggi è tutto, vi auguro una settimana profittevole e un buon TRADING SIMPLE!di ArduinoSchenato6618
GOLD, penalizzato dal rapido rialzo dei tassiLe quotazioni dell’oro sono al momento invischiate nel range 1620-1645, raccordato ad un trend ribassista di lungo corso, dal quale fatica ad uscire per la rapida crescita dei tassi, in risposta alla pressione inflazionistica che pervade l’economia mondiale. Le previsioni sono che, a parità di condizioni, il disinteresse per il metallo giallo dovrebbe continuare ancora per qualche tempo. Le prospettive a breve termine non sono positive e le possiamo ricapitolare in questo modo: l’inflazione è troppo alta negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa, per cui è necessario un rapido aumento. Le condizioni economiche potrebbero deteriorarsi rapidamente se l'inflazione continuasse a salire, per cui le principali banche centrali devono agire in fretta e tutto questo dovrebbe mantenere la pressione sui prezzi dell'oro. Detto questo è probabile che il GOLD continui a scendere finché i rendimenti del decennale USA resteranno al di sopra del 4,0%. Un movimento al di sotto di questo livello potrebbe innescare un rally di short-covering con rapida risalita delle quotazioni. di FMichettoni0
goldmolto di soppiatto ma il vero protagonista di tutta questa crisi è l'oro. alla fine di questa storia tutti i manuali di finanza andranno riscrittidi LUCA.P0
4/10/22: Ma chi compra oggi lo sa che la Fed non ha ancora...4 ottobre 2022: Ma chi compra oggi lo sa che la Fed non ha ancora mutato opinione? Il mercato americano non è tornato sui minimi anzi. I titoli obbligazionari sono saliti. Il dollaro è sceso fino al supporto prima di stabilizzarsi. I Treasury a lunga scadenza sono scesi in intraday per una chiusura più neutrale. Quindi mentre le obbligazioni hanno esitato, le materie prime e in particolare i metalli nobili hanno fatto bene. Questo è il punto dove ha girato il mercato. Argento e oro stanno valutando quale direzione prendere in attesa di vedere se altre banche centrali avrebbero seguito l'esempio della Banca d'Inghilterra, o se questo comportamento sia stato solo una mossa a sorpresa senza seguito. Io non vedo nessun catalizzatore che motiva il grande rialzo di ieri e di oggi. I mercati stanno forzando la mano alla Fed. Ogni classe di asset si sta comportando come se Powell avesse già cambiato rotta. La Fed non sta ancora vacillando nella sua determinazione, ma tutti si comportano come se in effetti sapessero qualcosa. Ma vi garantisco non c'è nessuna notizia sulla quale sta crescendo il mercato. Con l'inizio del mese di ottobre 2022 inizia un servizio riservato esclusivamente agli abbonati. Si tratta di un'analisi estensiva ed operativa che sarà presente "GRATIS" quotidianamente a rotazione, all'interno dei miei servizi di abbonamento. Se siete interessati a questo servizio esclusivo, è possibile abbonarsi solo a questa analisi pomeridiana che io chiamo “operativa”, e che differisce dall’ANALISI QUOTIDIANA, che invece continuerà ad essere pubblicata come ho fatto fino ad oggi ogni mattina. L'abbonamento all'Analisi Operativa Quotidiana è solo su base annuale, ad un prezzo unico. Abbonandovi ogni giorno riceverete un’analisi che vi dirà la mia esatta visione FUTURA sui mercati. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: 1. Mercato azionario americano; 2. Oro e argento; 3. Petrolio; 4. Rame; 5. Bitcoin . I mercati si comportano solo come se la Fed fosse già stanca e, assegnano una minore probabilità a forti rialzi in novembre e dicembre... Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati ai miei portafogli oggi nel canale operativo 8. Invece gli abbonati a questa analisi operativa riceveranno l'analisi completa, nella loro casella di posta. Sul mio portale potete abbonarvi al blog, ed avrete a disposizione la mia operatività sui miei portafogli: portafoglio Azionario Italia Usa portafoglio Futures europei e americani portafoglio Commodities Bitcoin e Index portafoglio Mercante in fiera portafoglio Progetto One shot Abbonamento all'”Analisi Operativa Quotidiana” su base annuale. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: Mercato azionario americano, Oro e argento, Petrolio, Rame, Bitcoin .di Marco_Bernasconi2
Il punto sul GOLD. Richio o Opportunità?Scemati in parte gli effetti dell'enorme massa monetaria circolante che ha inondato e trasfigurato le principali asset-class, il Gold si è ritrovato a congestionare in questo enorme range inclinato al ribasso . Il profilo volumetrico ci mostra una distribuzione a due lobi. Mentre l'area di prezzo di maggiore interesse rimane molto più in alto rispetto ai livelli attuali . Se è vero che con il contributo decisivo del $ siamo riusciti a rompere al ribasso l'importante livello grafico di area 1680, è altrettanto vero che ci troviamo in iper-estensione rispetto alla MA 200 D (in rosso la MA e le precedenti iper-estensioni). Abbiamo sfiorato il margine inferiore della VAL e sforate invece le -2 stdev del Regression Trend. Il declino degli ultimi mesi si è svolto con scambi medi tutto sommato modesti, mentre agli attuali livelli ci troviamo in corrispondenza di piccolo supporto volumetrico . Dunque Rischio o Opportunità? Per chi è più orientato alla gestione di un portafoglio diversificato a mio parere può rappresentare un buon livello per valutare un incremento . E costituirebbe una discreta opportunità anche in ottica speculativa come possibile trampolino di lancio per un rimbalzo , che si potrebbe estendere almeno fino a un primo target in area 1720 dove il prezzo si ritroverebbe a confrontarsi con un primo consistente accumulo di volumi . Da valutare in corso d'opera un proseguimento in direzione di Poc e MA, sia sulla base dello sviluppo del movimento (volatilità e direzionalità), sia rispetto al quadro macro in generale . Il livello di rischio in termini di R:R rimarrebbe comunque contenuto . Buon Trading!di Federico_TSLAggiornato 14
divergenza RSI 9 periodiIl prezzo potrebbe correggere nel breve termine, se fosse consideriamo che alcuni trend partono da una correzione, importante questo, data la situazione geopolitica in relazione a quello che rappresenta lo strumento, inteso come bene di rifugio. Io mi arrendo, cerco di focalizzarmi sul breve termine piuttosto che cercare di fare previsioni.Longdi Paolo_4960
GoldL'oro dopo aver effettuato la rottura e chiusura giornaliera dell'area statica dei 1670 $ ha recuperato tale livello, ingresso Long su possibile falsa rottura con stop loss sotto il minino giornaliero, primo target area 1760 $. DISCLAIMER: Tali informazioni/strumenti non costituiscono in alcun modo sollecitazione al pubblico risparmio o consulenza operativa su strumenti finanziari, devono essere considerate semplice elemento di studio, di approfondimento e di informazione. Si declina ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni. Longdi Massimiliano_MartinaAggiornato 0