Telecom Italia Telecom MIL:TIT resta impostata al rialzo nonostante la correzione di fine agosto. Il titolo si trova leggermente sotto la SMA 20, livello che rappresenta la resistenza dinamica immediata da riconquistare per confermare la forza del trend.
La SMA 200 continua a sostenere la visione rialzista di medio periodo. Una rottura al rialzo dei 0,45€ aprirebbe spazio verso 0,48€ euro, corrispondente a nuovi massimi di periodo e a un potenziale movimento di circa il 10%.
Supporti chiave da monitorare: 0,42€ come primo livello di breve, 0,37€ come area intermedia e 0,333 in corrispondenza della media a 200 periodi. Solo una discesa sotto 0,42€ indebolirebbe lo scenario tecnico.
Idee operative TQIR
Metamorfosi Finanziaria: da utility a serviziL'impatto più immediato e profondo della cessione di NetCo si manifesta sul bilancio di TIM. L'operazione ha consentito una riduzione confermata dell'indebitamento finanziario netto di circa 14 miliardi di euro, una cifra che trasforma la struttura del capitale della società. 1 Le metriche di leva finanziaria pro-forma indicano un crollo del rapporto Indebitamento Netto/EBITDA After Lease (un indicatore chiave nel settore) a un livello previsto tra 1,6x e 1,7x, un miglioramento drastico rispetto al valore pre-operazione di 3,8x. 2 Questa riduzione posiziona TIM tra gli operatori di telecomunicazioni meno indebitati d'Europa, un cambiamento radicale rispetto al suo status precedente.L'importanza di questo deleveraging va oltre la semplice riduzione degli oneri finanziari. Un livello di indebitamento elevato, come quello storico di TIM che superava i 20 miliardi di euro, introduce un significativo rischio finanziario. Questo rischio viene "prezzato" dal mercato nel valore del titolo, deprimendone la valutazione. La cessione di NetCo agisce come un'iniezione di capitale massiccia che, riducendo drasticamente il debito, abbassa il profilo di rischio complessivo dell'azienda. Ciò si traduce in una diminuzione del beta del titolo e, di conseguenza, del suo costo medio ponderato del capitale (WACC). In qualsiasi modello di valutazione basato sui flussi di cassa scontati (DCF), un WACC inferiore si traduce direttamente in un valore intrinseco più elevato per l'azione. Pertanto, il titolo dovrebbe beneficiare di un re-rating al rialzo anche solo per effetto di questo de-risking, prima ancora di considerare le prospettive di crescita futura.
Con la rete separata, emerge una nuova entità, comunemente definita "ServiceCo", focalizzata esclusivamente sulla fornitura di servizi. Questa nuova TIM è composta da tre pilastri operativi: TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil. Il modello di business si sposta da quello di una "Telco" verticalmente integrata, ad alta intensità di capitale per la costruzione e manutenzione della rete, a quello di una "TechCo" più agile e asset-light, incentrata sull'innovazione dei servizi e sull'esperienza del cliente.
La relazione commerciale con la nuova NetCo è regolata da un Master Service Agreement (MSA) della durata di 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15 anni. Questo accordo garantisce a TIM l'accesso all'infrastruttura di rete necessaria per servire i propri clienti, ma la trasforma da proprietario a cliente principale della rete stessa, operando a condizioni di mercato.
Questa separazione strutturale risolve un conflitto di interessi strategico che ha a lungo frenato l'agilità commerciale di TIM. In passato, come operatore integrato, TIM si trovava di fronte a un dilemma: lanciare offerte retail aggressive per conquistare clienti avrebbe potuto cannibalizzare i ricavi ad alto margine del suo business wholesale, dove i concorrenti (come Vodafone o WindTre) pagavano per utilizzare la sua rete. Questo conflitto intrinseco ha storicamente limitato la flessibilità sui prezzi e la capacità di reazione nel mercato retail. Post-cessione, TIM è ora un cliente di NetCo, sullo stesso piano dei suoi rivali. La nuova NetCo indipendente è incentivata a offrire le migliori condizioni all'ingrosso a tutti i suoi clienti per massimizzare i propri rendimenti. Questa dinamica libera il management di TIM di concentrarsi al 100% sulla competizione nel mercato dei servizi, sia Consumer che Enterprise, senza gli incentivi contrastanti derivanti dalla proprietà dell'infrastruttura. Questa ritrovata libertà competitiva rappresenta un catalizzatore potente e potenzialmente sottovalutato dal mercato.
Il mercato italiano delle telecomunicazioni è notoriamente uno dei più competitivi d'Europa. Caratterizzato da una guerra dei prezzi pluriennale e dalla presenza di operatori low-cost aggressivi come Iliad, il settore ha subito una prolungata deflazione delle tariffe, specialmente nel segmento mobile. In questo contesto, i risultati del primo trimestre 2025 di TIM Consumer mostrano ricavi sostanzialmente stabili a 1,485 miliardi di euro (+0,3% rispetto all'anno precedente), con i ricavi da servizi in leggera contrazione (-0,1%). Questi dati, pur indicando una fase di stabilizzazione dopo anni di calo, evidenziano la persistente assenza di una crescita organica significativa. La strategia di TIM in questo segmento si concentra sulla fidelizzazione della base clienti e sull'aumento del ricavo medio per utente (ARPU) attraverso politiche di riprezzamento selettivo e l'upselling verso offerte convergenti (fisso-mobile) a più alto valore.
Il Motore di Crescita Enterprise
In netto contrasto con il segmento consumer, TIM Enterprise si conferma come il principale motore di crescita e il cuore della trasformazione in "TechCo". Nel primo trimestre 2025, i ricavi di questo segmento sono cresciuti di un robusto 4,5% su base annua, raggiungendo i 760 milioni di euro. Ancora più impressionante è la crescita dei ricavi da servizi, che hanno segnato un +6,6%. I risultati del primo semestre 2025 hanno confermato questo slancio, con un aumento dei ricavi del 4,7%.
Questa performance non è trainata dalla connettività tradizionale, ma da servizi ICT (Information and Communication Technology) a elevato valore aggiunto. Il principale driver è la divisione Cloud, che ha registrato una crescita del 25% su base annua, supportata da una forte domanda per soluzioni di Internet of Things (IoT) e Cybersecurity. TIM Enterprise si posiziona come partner strategico per la digitalizzazione delle imprese italiane e della Pubblica Amministrazione, puntando a un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 6%, con l'obiettivo di sovraperformare il mercato di riferimento.
TIM Brasil continua a rappresentare un pilastro di solidità e stabilità per il gruppo. Nel primo trimestre 2025, i ricavi totali sono cresciuti del 4,9% su base annua a 1,038 miliardi di euro, mentre l'EBITDA After Lease è aumentato di un notevole 6,8%. Questa performance è il risultato di un'efficace esecuzione strategica nel segmento mobile e di una gestione attenta dei costi. L'importanza di questo asset è cruciale: come evidenziato nel resoconto dell'esercizio 2024, il Brasile contribuisce fino al 50% al miglioramento dell'EBITDA del Gruppo, sottolineando il suo ruolo critico nel caso di investimento complessivo.
TIM BRASIL
La solida e indipendente performance di TIM Brasil offre una diversificazione geografica ed economica fondamentale per il gruppo. Essa agisce come una copertura naturale (natural hedge) contro le dinamiche iper-competitive e a bassa crescita del mercato domestico italiano. Un investimento in un operatore puramente italiano è una scommessa concentrata su un unico mercato difficile. La struttura di TIM è diversa: una porzione significativa dei suoi utili e flussi di cassa proviene da un continente diverso, con dinamiche competitive, contesti normativi e cicli economici distinti. La crescita costante del Brasile fornisce una base di utili stabile che può sostenere la casa madre, finanziare investimenti e smorzare la volatilità derivante dal segmento consumer domestico. Di conseguenza, un investitore in TIM non sta solo acquistando la storia di turnaround italiana, ma sta anche ottenendo un'esposizione a un operatore leader e profittevole in un grande mercato emergente.
Analisi SWOT
Punti di forza
1-Bilancio Drasticamente Migliorato: Il rapporto di leva post-NetCo, previsto intorno a 1,6x, rappresenta un cambiamento epocale. Riduce il rischio finanziario, abbassa il costo del capitale e aumenta la flessibilità strategica.
2-Posizione di Leadership in un Segmento ad Alta Crescita: TIM Enterprise è un leader di mercato nel settore ICT in Italia, con un forte slancio nei servizi Cloud e Cybersecurity, che offrono margini superiori rispetto alla connettività tradizionale.
3-Asset Brasiliano Profittevole e in Crescita: TIM Brasil è una fonte costante di crescita e flussi di cassa, fornendo una preziosa diversificazione geografica ed economica che mitiga i rischi del mercato domestico.
4-Leadership di Mercato in Italia: Nonostante la forte concorrenza, TIM mantiene una posizione dominante nel mercato italiano della banda larga, con una quota del 34,4%.
PUNTI DEBOLI
1-Mercato Consumer Domestico Iper-Competitivo: L'intensa pressione sui prezzi, in particolare nel segmento mobile, limita la crescita dei ricavi e comprime i margini nel più grande segmento singolo del gruppo. Questo rimane il principale freno alla performance complessiva.
2-Rischio di Esecuzione: Il successo della "nuova" TIM dipende dalla capacità del management di eseguire la strategia ServiceCo, di realizzare efficienze operative e di competere efficacemente senza il vantaggio strutturale di possedere la rete.
3-Lascito di Distruzione di Valore: La performance storica del titolo è stata eccezionalmente negativa (in calo del 97% "all-time" ), creando un sentiment negativo tra gli investitori che richiederà tempo e risultati positivi costanti per essere superato.
4-Potenziale per Ulteriori Cessioni di Asset: Il futuro di asset come l'unità di cavi sottomarini Sparkle è ancora in fase di valutazione. Sebbene una vendita potrebbe ridurre ulteriormente il debito, introduce anche un elemento di incertezza strategica.
COME VIENE SCAMBIATA ATTUALMENTE?
Calcolo della Valutazione di TIM
Capitalizzazione di Mercato : Circa 9,8 miliardi di euro.
I ndebitamento Netto Pro-Forma After Lease : Circa 7,5 miliardi di euro, dato al 31 marzo 2025, che già beneficia parzialmente della nuova struttura.
Enterprise Value (EV) : 9,8 mld+7,5 mld=17,3 miliardi di euro.
EBITDA Prospettico (2025E): L'EBITDAaL pro-forma per l'anno fiscale 2024 era di circa 3,75 miliardi di euro. Applicando la guidance di crescita del 7% per il 2025 , si ottiene un EBITDAaL stimato per il 2025 di circa 4,0 miliardi di euro.
Multiplo EV/EBITDA Prospettico di TIM : 17,3 mld/4,0 mld=circa 4,3x.
Confronto con i Peer
Un confronto diretto con i multipli di valutazione dei principali concorrenti europei rivela un divario significativo:
Deutsche Telekom (DTE): EV/EBITDA di 6,05x.
Orange (ORA): EV/EBITDA di 5,8x.
Telefónica (TEF): EV/EBITDA di 7,83x.
Vodafone (VOD): Sebbene il calcolo preciso sia complesso, i dati disponibili sull'Enterprise Value e sull'EBITDA suggeriscono un multiplo nell'intervallo 5x-6x.
In conclusione , TIM è scambiata a uno sconto di circa il 30-40% rispetto alla media del suo gruppo di peer europei su una base EV/EBITDA prospettica. Sebbene un certo sconto sia giustificabile a causa dei rischi di esecuzione e delle sfide nel segmento consumer, l'attuale ampiezza di questo divario appare eccessiva.
Il mercato ha già premiato l'azienda per l'operazione di deleveraging (il titolo ha registrato una performance di circa +80% su base annua ), ma non ha ancora effettuato un pieno re-rating basato sul nuovo e più sano profilo finanziario e sui suoi chiari motori di crescita. Man mano che TIM continuerà a eseguire il suo piano industriale e a generare flussi di cassa positivi, è probabile che questo gap di valutazione si riduca, offrendo un significativo potenziale di rialzo per il titolo.
TelecomItalia fine di una fase bullishTIT potrebbe essere alla fine di una fase bullish che ha fatto felici tanti investitori. Non era facile fidarsi di un titolo che per anni ha sempre fatto perdere valore agli investitori ma, quest'anno ha potuto far ricredere in tanti. Tuttavia solo i recenti nuovi azionisti hanno beneficiato di tale rimbalzo. La società si è trasformata e con l'avvento di poste mobile nell'azionariato si possono ancora ipotizzare tante trasformazioni. Ieri e oggi il titolo è in caduta per un'altra delle importanti news che lo avevano sostenuto, ovvero un possibile merger con ILIAD. Tutto ciò sembra oramai lontano e impossibile. La borsa ne prende atto e scattano le prese di beneficio.
E' l'inizio di una fase di riposo?
Dove possono arrivare i prezzi?
Guardando i grafici settimanali per me la corretta valutazione deve stare tra 0,33 e 0,35. Zona in cui tutto è iniziato e in cui per me tutto può tornare in equilibrio.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
TELECOM, "Corsa terminata!!"Nel lontano 2019 rimase in area 0.50/0.57 per parecchio tempo per poi sbragarsi una volta superato il limite inferiore dei 0.50, ed ora forse anche troppo velocemente siamo arrivati in area 0.45, e puntiamo nell'area di forte calamita 0.50, una pausa visto RSI+ bollinger bands, fuori dai limiti su TF giornaliero sarebbe la cosa migliore. BUON TRADING
Telecom Italia rompe resistenze. A +85% nel 2025Telecom Italia (TIT) prosegue l’uptrend come si può osservare dal grafico monthly. Il prezzo è tornato a livelli che non si vedevano da gennaio 2022. In agosto il rialzo segna +12,98%, dopo che luglio aveva chiuso in ribasso del 3,56%, interrompendo una serie positiva di sette mesi consecutivi partita da dicembre 2024. Da inizio 2025 registra un +85%.
Sul grafico c’è una panoramica dall’ultimo massimo rilevante, toccato a ottobre 2015 a 1,2815€. Da questo punto è iniziata una lunga fase ribassista che ha trovato un minimo a ottobre 2022 a 0,1585€. Il prezzo ha poi congestionato per circa tre anni muovendosi in swing all’interno. Questo marzo 2025 c’è stato il breakout della resistenza in area 0,30€.
La leg up ha portato TIT a raggiungere e superare la proiezione della congestione a 0,43€. Adesso si sta dirigendo verso la resistenza statica in area 0,4550-0,46€. L’obiettivo principale di Telecom Italia, in questo scenario grafico resta la resistenza in area 0,6€.
Telecom Italia il miglior telefonico Europeo nel 2025Tra i titoli del mercato azionario, spicca Telecom Italia, che nei primi sette mesi del 2025 ha registrato un rialzo del 65%, a fronte di un FTSE MIB in crescita del 17,50% da inizio anno.
Il dato della crescita di Telecom Italia risulta ancora più significativo se confrontato con le performance delle altre azioni del settore telecomunicazioni quotate nei mercati dell’Unione Europea, come evidenziato nel grafico allegato. Estendendo l’analisi a partire dal 2024, la situazione non cambia: il titolo con la miglior performance negli ultimi 18 mesi è British Telecom Group, con un +62%, seguito da Telecom Italia con un +44%. Se invece si considera un orizzonte temporale più ampio, a partire dal 2023, Telecom Italia si conferma comunque in crescita.
Telecom, 0,50 in arrivo? Nel precedente intervento sono state avanzate alcune considerazioni relative a Telecom Italia (TLIT). La previsione formulata si è rivelata accurata, poiché il titolo ha evidenziato una crescita del 30% nell’ultimo trimestre. A partire dal 2025, le azioni di Telecom Italia (TIT) hanno registrato un incremento pari all’85% dai minimi, configurandosi come una delle migliori performance sul mercato italiano e distinguendosi anche in Europa tra le large cap. Dopo un prolungato periodo di stagnazione, diversi operatori iniziano a ipotizzare una possibile rinascita industriale e l’avvio di una nuova fase per l’ex monopolista. Tuttavia, al di là dell’entusiasmo diffuso, permane un rischio significativo. In seguito alla decisione di Vivendi di rinunciare al ricorso contro la vendita della rete a KKR, il titolo ha ulteriormente accelerato il proprio rialzo.
Il recente rally non è stato determinato da una crescita degli utili o da una rivoluzione industriale. Il principale fattore tecnico è stata la possibilità di ritorni straordinari per gli azionisti delle azioni di risparmio, in relazione a una riconciliazione tra diverse categorie azionarie. Si tratta quindi di una motivazione occasionale, non collegata al business di lungo periodo. Inoltre, molti analisti considerano ora il tema dell'eccesso di debito come superato, a seguito dell'operazione di scorporo della rete.
Analizzando i dati più recenti, il P/E ratio risulta pari a 1,16x, valore che può risultare interessante in presenza di utili stabili o in crescita. Tuttavia, il margine netto si attesta su -3,14%. Nel 2021 la situazione era peggiore, ma il margine rimane negativo. Il fatturato è in calo dal 2022. Il livello di debito è considerato sotto controllo, mentre gli utili sono bassi o assenti. Il ROE si posiziona sull’1% e il Free Cash Flow per azione è pari a 0,15 euro, un dato che non consente di sostenere una crescita organica significativa né di generare un effetto compound rilevante sui profitti futuri.
La vicenda di Telecom potrebbe non configurarsi come una storia di autentica crescita o di redistribuzione del valore agli azionisti tramite dividendi rilevanti. Si tratta piuttosto di un rimbalzo tecnico, sostenuto da una narrazione favorevole e da aspettative prevalentemente di carattere politico piuttosto che finanziario. Il rischio principale consiste nel fatto che, esaurita la fase di entusiasmo, gli investitori possano trovarsi in possesso di un titolo privo di fondamentali solidi a sostegno delle quotazioni attuali.
Pertanto, sebbene la situazione possa apparire negativa, nel medio termine le prospettive risultano meno sfavorevoli e, come noto, in ambito borsistico ciò che prevale è la valutazione delle potenzialità future di un titolo rispetto al suo presente.
Dopo la vendita di NetCo avvenuta nell'estate precedente, Tim sta proseguendo l'espansione con una base clienti stabile e un settore Enterprise (B2B) che potrebbe registrare crescita grazie alle iniziative governative. Tim Brasile rappresenta ancora una risorsa significativa posizionata in un mercato caratterizzato da dinamiche di crescita stabili. Il target di 0,50 fissato lo scorso anno si sta avvicinando, e si prevede che possa essere raggiunto entro il 2025, in particolare nel caso di reintroduzione del dividendo e dell'ingresso di Telecom nel settore energetico. In presenza di questi cambiamenti, il valore delle azioni potrebbe aumentare nei prossimi anni.
Dal punto di vista tecnico, la situazione si presenta particolarmente solida: il trend rialzista è sostenuto da volumi superiori alla media e i prezzi rimangono stabilmente al di sopra della media mobile a 200 periodi. Questo scenario favorisce l'interesse continuo degli investitori verso l'acquisto delle azioni.
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Telecom Italia Massimi Annuali e Sette Mesi in VerdeTelecom Italia ha chiuso la settimana in netto rialzo con un +7,66%. Attualmente quota 0,4042€ e in settimana ha registrato suo nuovo massimo annuale a 0,4090€. A giugno segna un rialzo del +7,55%, che fa seguito a un maggio a +8,33%. Quello attuale, al momento, è il settimo mese consecutivo in verde per l’azione di TIT.
Nel 2025, TIT registra una crescita monster del +64,33% che si mangia la chiusura in rosso del 2024 a -16%. Sul grafico weekly allegato, si può vedere una panoramica di lungo periodo da inizio 2024, dove si vede la cado di parte dell’ampia congestione durata oltre due anni.
Il box di congestione è stato breakkato al rialzo a inizio aprile dopo lo scossone ribassista data dalla guerra dei dazi scatenata da Trump. Il prezzo ha accelerata e ha portato ad un primo obiettivo a 0,3820€. La resistenza successiva dove ora può arrivare punta a 0,44€.
A livello supportivo il primo livello passa a 0,36 USDT.
TELECOM ITALIA, dopo il 100% di rialzo arrivano le resistenzeChart di Capital.Com
Punto settimanale
Con il rialzo di questa settimana il titolo ha raggiunto il 100% di crescita dall'ultimo minimo di lungo periodo
Caso vuole che graficamente coincida con il contatto con la parte alta del canale rialzista di lungo periodo in cui è inserito.
Ovviamente poco significa, nel senso che non è precluso un ulteriore rialzo.
Tuttavia statisticamente di solito a questi livelli qualcosa avviene.
Potrebbe anche trattarsi di una semplice presa di profitto, con la formazione di un minimo crescente, e potrebbe continuare la sua corsa.
Intanto qualche indizio su cosa potrebbe avvenire lo troviamo sul settimanale, anche se non è granché dirimente
L'arrivo alla parte superiore del canale è avvenuta con volumi in contrazione e formazione di una candela di indecisione.
Quello che è avvenuto mi sembra simile a quando nel traffico ci avviciniamo ad un semaforo che vediamo rosso, mettiamo l'auto in folle e vi arriviamo dolcemente.
Altra coincidenza è che i prezzi si trovano ugualmente a contatto con la parte alta del canale rialzista che ha guidato i prezzi nel conseguimento di questo 100% di cui abbiamo parlato
I prezzi hanno rimbalzato sulla trendline rialzista, hanno probabilmente anche fatto un pullback sul supporto statico a 0,37 chiudendo l'ultima giornata di contrattazione con una eloquente candela di hammer.
Il contesto sembra essere ancora costruttivo e rialzista, tuttavia le zone di resistenza illustrate qualche effetto potrebbero averlo.
La violazione del massimo dell'ammer se avvenisse con volumi che crescono potrebbe prefigurare la rottura dei dubbi sollevati.
Offerta Pubblica d’Acquisto (OPA) di Poste Italiane (BIT:PST) suOfferta Pubblica d’Acquisto (OPA) di Poste Italiane (BIT:PST) su Telecom Italia (BIT:TLIT) a 0,70 Euro?
Telecom Italia sta vivendo un periodo di forte crescita, con i prezzi che sono aumentati del 50% da inizio anno.
Nel frattempo Poste Italiane continua ad aumentare la sua partecipazione in Telecom Italia, sostenendo la positiva fase della compagnia. Dopo il significativo ingresso nel capitale di TIM il 15 febbraio tramite un accordo di scambio con CDP, che l’aveva resa il secondo maggiore azionista dopo Vivendi (EPA:VIV), Poste Italiane ha compiuto la sua terza importante operazione di rafforzamento nella società di telecomunicazioni.
Come deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. in data 26 marzo 2025, è stata formalizzata l’acquisizione da Vivendi SE di azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A., rappresentanti il 15,00% del totale delle azioni ordinarie e il 10,77% del capitale sociale di TIM, mediante la sottoscrizione del relativo atto di compravendita.
Entro la prima metà del 2025, Poste Italiane completerà l’acquisizione di azioni TIM, diventando il maggiore azionista con una partecipazione complessiva del 24,81% delle azioni ordinarie (di cui il 9,81% già acquisito da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. il 15 febbraio) e del 17,81% del capitale sociale.
Nonostante le smentite dei diretti interessati, i potenziali affari in corso tra i due gruppi fanno presagire l’arrivo della tanto attesa OPA.
Proseguono le trattative, in fase avanzata, tra Poste Italiane e TIM per l’accesso di Postepay all’infrastruttura di rete mobile di TIM a partire dal 1° gennaio 2026.
Sono in corso valutazioni per avviare partnership industriali mirate a sfruttare le diverse opportunità di sinergie tra le due aziende nei settori di telefonia, servizi ICT, contenuti media, servizi finanziari, assicurativi, pagamenti ed energia.
Questi eventi rivestono una rilevanza strategica, in quanto l’Italia detiene ora, di fatto, il controllo di Telecom, precedentemente in mano francese.
L’acquisizione da parte di Poste Italiane di una quota maggiore di TIM, che la rende il principale azionista, segna il trasferimento del controllo del gruppo da Vivendi, gruppo francese, a Poste Italiane, società controllata dal MEF. Questo avviene dopo che, fino a poco tempo fa, si era discussa un’OPV del Tesoro per un’ulteriore privatizzazione di TIM.
L’imminente operazione, tuttavia, è stata inaspettatamente sospesa dal governo Meloni, il quale ha optato per utilizzare Poste Italiane come strumento per proteggere Telecom Italia da potenziali acquisizioni straniere, in particolare dall’operatore francese Iliad.
Il Valore delle azioni può salire ancora?
Certo, il titolo ha ancora potenziale di crescita.
In passato, la valutazione di un’azione con il modello DCF (discounted cash flow), che considero il metodo migliore per stimare il valore futuro, richiedeva numerosi calcoli complessi.
Il metodo del discounted cash flow (DCF) stima il valore di un’attività considerando i flussi di cassa futuri previsti, che possono essere cash flow o dividendi (DDM), riportati al valore attuale.
Nel modello DCF con Revenue Exit a 5 anni, si prevede il cash flow di un’azienda per i prossimi cinque anni e si determina un valore finale (TV) basato su un multiplo dei ricavi. Questo valore finale rappresenta il valore dell’azienda oltre il periodo di previsione considerato. Il valore calcolato è appunto 0,70%.
Incrociando questi dati con il mio modello privato di fair value, ottengo una valutazione per Telecom di 0,70 euro per azione. Ciò implicherebbe un potenziale rialzo di quasi il 100% rispetto agli attuali prezzi di mercato.
Telecom IT inversione long di lungo periodo?Telecom Italia ticker TIT: dopo il break del triangolo a 0.27 si è innescato un forte movimento di rialzo. Sul grafico mensile sembra essersi formato un pattern di inversione di lungo periodo che potrebbe avere un target verso 0.58.
Attualmente quota 0,38.
Non è esclusa, visto che si tratta di un grafico mensile, una zona di lateralità che possa ritestare il prezzo di break, ovvero circa 0,27-0,30 per poi consolidare e tentare un nuovo allungo. Probabilmente una delle migliori azioni da tenere in wachtlist per la seconda parte del 2025.
Chart di Capital.com
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Telecom Italia rompe le due resistenzeTelecom Italia ha ripreso la fase di uptrend in atto ormai dall'estate scorsa, quando il prezzo ha toccato il minimo del 2024. In aprile c’è stato uno scossone ribassista sulla guerra dei dazi di Trump ed ora è in rimbalzo del 28% rispetto al minimo di inizio aprile a 0,2735€.
In aprile il prezzo di TIT è in crescita del 12% e si sta avviando a chiudere il quinto mese in verde consecutivo. L'andamento annuale di Telecom Italia invece si attesta ad un +41%, in netto recupero rispetto al -16% registrato nel 2024.
Sul grafico weekly, focalizzandoci sul 2025 si nota come tre settimane fa c'è stato il breakout della resistenza del box di congestione che durava da oltre due anni.
La settimana passata il prezzo è andato anche a rompere la resistenza vettoriale a 0,3870€. Adesso per confermare la forza il prezzo di TIT deve restare sopra il supporto a 0,30€. Ha un primo obiettivo in area 0,37€ e un successivo di medio termine tra 0,42 – 0,44€.
"Telecom" Da tenere in portafoglio parola di.......Come da grafico Weekly, in formazione cup with handle, primo segnale di acquisto al superamento 0.2970 /0.2971, se tutto va per il suo verso si ritorna sui massimi del 2023 0.32, questa area di forte resistenza che se bucata porterebbe il titolo in area 0.35, comunque il titolo rimane sempre molto speculativo,si procede sempre a step, non'è una novità che su Telecom
hedge fund ci lavorano alla grande , fin quando non hanno superato la soglia dello 0.50%, non venivano segnalati dalla Consob, se cercate nel sito trovate le PNC aggiornate , visibili sono tre, una sta per sparire perchè scesa sotto il limite,TRS Texas 0,39% 19/03/2025. Ci sono delle novità anche da parte dei soci azionisti, Vivendi cede sul mercato un 5% del capitale di Tim e si prepara a fare accordi con Poste, direi che questa è una buona news, tolto il cappio a telecom da parte del socio di maggioranza, contrario a qualsiasi operazione approvata dal C.D.A, il titolo ne può solo avere dei giovamenti, che dire la situazione si fa molto interessante, altri parametri di A.T. sono positivi , o lo stanno per diventare, il ritorno sulla retta T.F. rialzista partita il 03/12/2024, indicatore super trend positivo sul giornaliero e settimanale, solo un ritorno sotto ì 0.27 comprometterebbe tutto quello di buono che si vede adesso, Il mio non'è un invito all'acquisto, ognuno ragioni con la propria testa. BUON TRADING
Telecom Italia in ripartenza verso resistenzeTelecom Italia ha avviato un recupero, chiudendo ieri a +8,31% con il prezzo distante poco più del 7% dal massimo annuale a 0,3280€. Molte altre azioni del mercato italiano, in questa fase di incertezza legata alla guerra dei dazi, hanno perdite più consistenti. Oggettivamente TIT non viene ad essere colpita da questa materia.
In aprile il ribasso è contenuto a -3,90%, mentre da inizio registra un +21%. Sul grafico monthly è evidente una fase di forte downtrend che caratterizza TIT da oltre un decennio.
Sul grafico è evidenziata una zona di congestione dentro a cui il prezzo si muove da tre anni. Oltre che la parte alta della resistenza il livello più rilevante da rompere è la resistenza area 0,3350 e 0,34€ dove passa il 50% del livello di Fibonacci del vettore che va dal massimo di novembre 2021 fino al minimo di 0,1627€.
Telecom Italia... Analisi tecnica .
Ciao a tutti.
Secondo me se un grafico è ben fatto non dovrebbe necessitare di ulteriore commenti.
sul grafico ho indicato supporti e resistenze.
Ovvero se un analisi è descrittiva non ha bisogno di tanti grafici.
Un poco di storia Telecom:
Nata nel 1925 sotto il fascismo Dalla Stipel a Sip, a Telecom.
verso la rivoluzione della liberalizzazione (1997, governo Prodi).
nel febbraio '99 la Olivetti di Roberto Colaninno già attiva nelle tlc con Omnitel e Infostrada, lancia un'offerta pubblica di acquisto con cui riesce a ottenere il 51,02%. Il ministero del Tesoro, che avrebbe potuto bloccare l'operazione con la sua "golden share", non si presenta.
Un operazione che venne definita di RAZZA PADANA, con la collaborazione di Gnutti, e la compiacenza della sinistra Italiana, che sarà molto gravosa per il futuro di Telecom Italia.
Marco Tronchetti Provera è stato Presidente di Telecom dal 2001 al 2006: anno in cui ha dato le proprie dimissioni per ragioni legate proprio alla politica. Quella che ancora oggi viene ricordata come l’epoca di Tronchetti Provera è stata per la Telecom e per Tim determinante co l’indebitamento che era arrivato a livelli altissimi proprio per via di Tim.
Ultimi eventi: cè fermento su Telecom. In questi giorni, Il colosso postale guidato da Matteo Del Fante ha messo sul tavolo 658 milioni di euro per rilevare il 15% del pacchetto azionario attualmente in mano a Vivendi, valorizzando ciascuna azione a 0,2975 euro.
L'operazione, se andrà in porto, permetterà a Poste di raggiungere una quota complessiva del 24,81% in Tim, posizionandosi strategicamente appena sotto la soglia che farebbe scattare l'obbligo di un'offerta pubblica d'acquisto.
TELECOM , "Beviamo da questa tazza!!"Molto bene telecom, il pattern è ancora attivo , ed è su un TF settimanale , quindi un trend positivo sul medio periodo , naturalmente ci saranno delle soste con classico andamento a zig zag, ma un approccio in area 0.40 è fattibile,obbiettivo minimo è il doppio della profondità della tazza , quindi area 0.33, naturalmente c'è un grosso scoglio da superare i massimi del 2023 , in area 0.326/0.3265. BUON TRADING
TELECOM, fast trade con triangolo ascendente Chart di Capital.Com
Il titolo è notoriamente in un lungo trend ribassista
Il rialzo prodotto dall'ottobre del 2022 è da inquadrare, nonostante la tanta strada percorsa, come movimento correttivo del trend principale.
Probabilmente i prezzi raggiungeranno la parte alta del canale ribassista in cui sono inquadrati.
Notare come alla decisa ripresa del trend rialzista si è avvenuta in occasione della consueta pausa dei prezzi quando incontrano la mediana del canale in cui si muovono.
Dopo ripetuti tentativi di oltrepassarla, un hammer ha risolto la questione facendo capire che i prezzi avrebbero ripreso a salire.
Anche sul settimanale i prezzi sembrano aver consolidato la mediana del canale possano proseguire il rialzo
Sul grafico giornaliero, oggi potrebbe essere la giornata buona perché i prezzi sbrighino la faccenda della mediana nel canale rialzista in cui si stanno muovendo
Sul grafico orario abbiamo la possibilità di un long, sperando che un’apertura in gap per non rovini tutto, per tentare di raggiungere la parte alta del canale giornaliero come primo obiettivo e possibilmente oltre guidati dal canale rialzista settimanale.
È stato posto uno stop molto stretto per permettere eventuali nuovi tentativi nel caso venisse colpito, sempre mantenendo lo stesso target fondamentale per ammortizzare le perdite derivanti dai precedenti tentativi.
TELECOM ITALIA - ORDINE DI ACQUISTO - GRAFICO GIORNALIERONon voglio fare previsione a lungo termine ma, secondo me, molto sicuramente la prossima candela/giornata chiuderà molto probabilmente al rialzo.
Punto di ingresso di acquisto sul Poc dell'ultima sessione a 0,2963. Se si aspetta un punto di ingresso più favorevole e più basso; probabilmente si perde la candela rialzista.
Delta in forte aumento positivo.
Stop loss a 0,2921.
1 take profit a 0,308
TIM, molti interessanti indizi longChart di Capital.Com
Il titolo TIM negli ultimi 25 anni ha prodotto un risultato di -98%.
Per carità, non considerando i dividendi e le varie operazioni sul capitale.
Per la prima volta nella sua “breve vita” (visto in time frame altissimo) notiamo un pattern di 1-2-3 low di Joe Ross
Se il pattern dovesse fare il suo lavoro, i prezzi potrebbero uscire dal canale ribassista in cui si muovono da anni.
Un trade così concepito sul semestrale capisco che risulti un tantino impegnativo da gestire.
Tuttavia, possiamo usare il pattern come indicatore di un'eventuale inversione del pluriennale trend ribassista.
Su un grafico mensile l'ultima parte del movimento dei prezzi sembra aver formato un'area di accumulazione
I prezzi dai minimi raggiunti stanno generando nuovi minimi crescenti mentre al rialzo non si apprezzano nuovi massimi apprezzabili.
Tradotto, i prezzi hanno formato un triangolo ascendente con cap nell'area dei 0.3 euro.
Per formare la figura i prezzi hanno disegnato la sequenza dei minimi crescenti determinando, di volta in volta, la violazione delle consuete trendline ribassiste che accompagnano il movimento.
La terza violazione, che normalmente accompagna l'inversione, potrebbe coincidere sia temporalmente che graficamente con la violazione del supporto statico rappresentato dalla parte alta del triangolo.
Inoltre, i volumi associati alla parte attuale del movimento sono in evidente espansione il che potrebbe essere di supporto alla violazione del triangolo.
Scendendo sul time frame settimanale, l'abbandono dei minimi è avvenuto con un pattern di doppio minimo già andato a target.
Chi l'avesse tradato, prima avrebbe subito il colpo di una possibile falsa rottura vista la negazione del breakout avvenuta con convinzione impeccabile.
Infatti, il breakout è canonicamente avvenuto con ampi volumi, salvo poi nella settimana ritornare indietro e impacchettare una sorta di shooting star confermata nella settimana successiva.
C'erano tutte le condizioni perché il movimento fosse negato, invece i prezzi sono ritornati sui loro passi portando a termine il compito loro assegnato dal pattern di doppio minimo.
Dopo il target raggiunto, i prezzi sono tornati indietro e hanno fatto un pullback sul livello di breakout precedente
Il movimento è avvenuto la scorsa settimana sotto forma di un bel hammer che non può essere ignorato e, a mio giudizio, merita una chance long.
I possibili livelli operativi in grafico, considerando che il target proposto è assolutamente conservativo.
Ma per chi volesse, il movimento attuale potrebbe essere acquistato in ottica di lungo periodo nel caso in cui il pattern di 1 2 3 low dovesse funzionare e quindi i prezzi uscire dal canale ribassista di lungo periodo generando un movimento importante.
Considerando le complesse vicende sociertarie che interessano il titolo, sarebbe interessante osservare in futuro che il mercato magari avesse già deciso che la soluzione sarebbe stata positiva per l'azienda.
In questo caso sarebbe un'ennesima dimostrazione di come l'analisi tecnica si nutra di tutte le informazioni fondamentali disponibili sintetizzandole nei grafici.