IT10YAttualmente IT10Y è in zona di vendita, ma se la media rossa indicata dalla freccia blu viene rotta ed entriamo nella zona verde, il mercato sarà in fase di acquisto.Shortdi aboubakkrhajjamielidrissiPubblicazioni 2
rendimento y10iniziano a venire alcuni dubbi e domande che i rendimenti ita possano avere un rimbalzo almeno temporaneo in area 4,6% solo il mercato ha sempre ragionedi LUCA.PPubblicazioni 1
BTP 10 YSiamo in presenza di un triangolo simmetrico sul grafico del rendimento dei titoli di stato a 10 anni, in questo caso time frame settimanale, sappiamo che in analisi tecnica ci troviamo difronte ad una figura assolutamente neutrale, formato da due trendline convergenti, quindi in presenza di una compressione del movimento in concomitanza dell'avvicinamento all'apice della figura. Il movimento prima dell'inizio della figura è stato al rialzo, se sarà una continuazione o uno storno solo il tempo lo dirà. Intanto possiamo fare il punto sulla situazione che stiamo vivendo, storno dei mercati azionari per le preoccupazioni che arrivano dall'Asia, come evolverà la situazione nessuno lo sa, ma sappiamo che i movimenti sui rendimenti obbligazionari sono inversamente correlati ai movimenti dei listini azionari. Un salutodi CS_Trading_Pubblicazioni 222
Confronto tra i Bond decennali di diversi paesiConfronto tra i Bond decennali di diversi paesi: Italia USA Europa Grecia Turchia Russia Giappone Cina Svizzera Norvegia Brasile Romania India Portogallo Australiadi tom_rugPubblicazioni 0
tassi ita 10yviolenta correzione dei tassi ita a 10y con una ripresa veloce quasi quanto la discesa di pochi giorni fadi LUCA.PPubblicazioni 2
rendimentianche se decisamente lontano dai rendimenti di 15 anni fa finalmente stanno tornando valori interessantidi LUCA.PPubblicazioni 0
Attendiamo un ritracciamento dei rendimenti obbligazionari...Attendiamo un ritacciamento sui rendimenti Italiani a 4,3% per poi ripartire col target fnale a 5,3%Longdi Lorenzo84Pubblicazioni 0
rendiamento titoli di stato Italia 10 annii titoli di Stato sono in aumentom, continueranno a spingere e a formare nuovi massimi? rimanete sintonizzati per scoprireLongdi largepetrolPubblicazioni 4
btp 10yed ecco come le politiche decise dal nostro governo tranquillizzano i mercati facendo scendere a livelli di 2 anni fa la % di rendimentosui btpdi LUCA.PPubblicazioni 110
ita 10ycontinua inarrestabile l'aumento dei rendimenti sui tutoli di stato italiani con scadenza a 10 anni in più con le elezioni in vista la situazione non pu che peggioraredi LUCA.PPubblicazioni 0
Ethereum Merge: cosa succederà ai Token non fungibili (NFT) ?FTX:ETHPERP TL;DR Ethereum ha annunciato la data della tanto attesa fusione, che avverrà probabilmente il 15 settembre. La fusione di Ethereum avrà un impatto sugli utenti, in quanto i loro asset digitali potrebbero essere colpiti da questo evento. La transizione da Proof of Work a Proof of Stake avrà probabilmente ripercussioni sugli NFT basati su Ethereum, per cui gli utenti devono prendere misure precauzionali. Quest'anno Ethereum compie 7 anni e ha portato ai suoi utenti un regalo sotto forma di Ethereum merge. Ethereum merge avrà un impatto duraturo sugli utenti, poiché sta cambiando l'idea di base del suo funzionamento. Il cambiamento del modello di funzionamento era atteso da tempo e si propone di apportare molti miglioramenti. Non porterà solo un miglioramento della velocità, ma anche altri miglioramenti per gli utenti. Gli NFT e altri asset digitali saranno probabilmente influenzati dalla fusione di Ethereum. Il passaggio da Proof of Work a Proof of Stake creerà probabilmente una copia degli NFT. Pertanto, il secondo NFT potrebbe creare problemi al proprietario. Anche se non c'è certezza che ciò accada, c'è comunque la possibilità che ciò accada. Pertanto, gli utenti devono prestare attenzione prima che si verifichi un incidente spiacevole. Ecco una breve panoramica degli impatti della fusione di Ethereum sugli NFT e di ciò che gli utenti possono fare per prevenire gli impatti negativi. Ethereum merge e i suoi impatti La fusione di Ethereum avrà un impatto su tutti i membri dell'ecosistema. Tra questi vi sono gli utenti, gli sviluppatori, i minatori, ecc. La fusione ha richiesto molto tempo perché gli sviluppatori volevano assicurarsi che non ci fossero problemi di qualità. Il cambiamento della modalità di funzionamento ridurrà l'impronta di carbonio di Ethereum. Inoltre, il processo di convalida delle transazioni diventerà più semplice per gli utenti. L'eliminazione della concorrenza dei validatori farà diminuire le tariffe del gas per le transazioni, a vantaggio degli utenti. Gli NFT sono una delle merci più significative della blockchain di Ethereum, che di fatto procura notevoli entrate all'ecosistema. I nostri analisti stanno ipotizzando i vari impatti che la fusione di Ethereum potrebbe avere sugli NFT. L'impatto più importante sarà la diminuzione dei costi per quanto riguarda la creazione e i trasferimenti degli NFT. Il cambiamento citato ridurrà l'uso del carbonio al 90% sulla blockchain di Ethereum. In molti prevedono un'impennata per Ethereum quando la fusione avrà luogo. Inoltre, minting, transazioni e operare in generale con gli NFT di eth diventerà molto più semplice. Possibili rischi legati agli NFT I possibili impatti della fusione di Ethereum non si limitano ai benefici. Al contrario, potrebbe avere alcuni impatti negativi sugli NFT e sui loro proprietari. Secondo molte figure di spicco del NFT Market, la fusione di Ethereum potrebbe mettere a rischio gli NFT degli utenti. Poiché è probabile che la fusione di Ethereum avvenga il 15 o il 16 settembre, gli utenti hanno il tempo di mettere al sicuro i loro NFT. Ad ogni modo, si prevede che almeno un fork di Proof of Work di Ethereum rimanga in circolazione. Pertanto, se il fork citato rimane, creerà due versioni delle NFT degli utenti. Una versione sarà presente sul fork Proof of Work, mentre l'altra sarà sul Proof of Stake Ethereum. Gli utenti potrebbero trovarsi di fronte a un problema chiamato "attacco replay", il che significa che se una transazione avviene su una blockchain, potrebbe avvenire anche sull'altra. In questo modo, qualcun altro potrebbe essere in grado di accedere a NFT o a qualsiasi altro asset digitale ed effettuare una transazione. L'impatto menzionato potrebbe non verificarsi necessariamente, ma c'è una possibilità. Tuttavia, gli utenti possono cancellare i loro NFT dalla vendita e trasferirli alla loro nuova catena PoW su nuovi portafogli. In questo modo, gli utenti possono salvare i loro NFT da possibili impatti. Conclusione È probabile che la fusione di Ethereum avvenga presto, visto che la data indicativa è il 15 settembre. Secondo molti esperti della community NFT, c'è la possibilità che gli NFT vengano colpiti a causa dei cambiamenti di modalità. Uno di questi è un "attacco replay", che può creare uno scenario di doppie transazioni. di cryptohubbleAggiornato 3
Obbligazioni e Politica Monetaria, in ballo l'economia.Obbligazioni? Politica Monetaria? In USA continua a crescere il mercato del lavoro, numeri che allontanano eventuali recessioni di breve periodo, anche se si continua ad alimentare l'inflazione. Il Boom di nuovi assunti e la bassa disoccupazione costringerà la Federal Reserve Bank ad aumentare ancora i tassi costringendo Wall Street & Piazza Affari a muoversi ancora nel mercato "Orso". La Federal Reserve, per voce di Powell, non avrebbe ritoccato i tassi a settembre, ora però con i dati del lavoro in crescita forse forse qualche ripensamento ci sarà. L'inflazione è alimentata anche dall'aumentare degli occupati che possono far crescere i consumi e quindi in USA l'inflazione cresce grazie alla buona salute economica, in Europa invece alla BCE tocca patire e gestire un'inflazione causata dall'aumentare dei prezzi delle materie prime causa conflitto Russia Ucraina. Tassi e politica monetaria sono i driver dei prossimi mesi, le banche centrali al momento non hanno alcun sostegno politico e questa situazione potrebbe costringere i mercati a rimanere scarichi e lateralizzare per molto tempo. Quasi certamente si rinforzerà il mercato obbligazionario, ma i rendimenti devono purtroppo crescere ancora! I dati macro del lavoro di oggi hanno fatto recuperare il terreno perso nei giorni scorsi a tutti i rendimenti finanziari tra cui il rendimento USA che è tornato a salire riportandosi a quota 2.80%, rialzo per il rendimento Tedesco a 0.95% mentre il rendimento Italiano fortunatamente ha lateralizzato attorno al 3%. Il rendimento del decennale sta calando con decisione dai top toccati di recente. La tendenza in atto è destinata a proseguire? Il mercato delle obbligazioni lato debito si sta calmando e c'è effettivamente un ritorno verso livelli più miti. Questo è merito anche dell'attuazione dello scudo anti-spread da parte della BCE. Il mercato obbligazionario lato debito si sta calmando e c'è effettivamente un ritorno verso livelli più miti. Il rendimento del BTP a 10 anni è sceso stabilmente sotto il livello del 3,4%, resistenza forte che si è venuta a creare nei giorni della crisi di Governo. Il decennale è sceso addirittura sotto il 3% e questo è un ottimo segnale di distensione sul mercato del debito obbligazionario. Sarà importante ora che il rendimento del decennale scenda al di sotto del 2,9% per poter stare più sereni e scendere ancora verso la soglia del 2,6%-2,5%. La riduzione del rendimento e quindi del costo dell'indebitamento, ha favorito il rialzo delle obbligazioni che offrono rendimento. Tutti i BTP hanno iniziato a galoppare verso l'alto, chi più e chi meno, con l'indice delle obbligazioni quotate che è salito dai 93 alla vecchia resistenza intorno ai 97 punti. Un ulteriore allungo sopra questo livello aprirà le porte ad una salita verso quota 100 e molte obbligazioni potrebbero ritrovarsi a pareggiare il tel quel. di santeptraderPubblicazioni 1
btp 10yadesso i rendimenti scendono ma quando andremo in recessione e saranno costretti a salire si che vedremo delle cifre viste probabilmente nel secolo scorso buon trading a tutti e buone vacanze!di LUCA.PPubblicazioni 0
IMPATTO DELLE DIMISSIONI DI DRAGHI SULLO SPREAD E SUL FTSEMIBBuongiorno. Poco tempo fa avevo scritto un’analisi incentrata sul famoso spread BTP-BUND, tema molto chiacchierato negli ultimi tempi, rimarcando la sua correlazione indiretta con l’indice azionario FTSEMib. Potete trovare l’analisi al link: • Avevo rimarcato come esso fosse considerato dal mercato e dagli economisti come “termometro di fiducia del nostro governo”. Il mio studio sulla finanza si è sempre basato su un concetto semplice ma estremamente fondamentale: quando accadeva qualche particolare evento economico finanziario o politico, visualizzavo sui grafici l’impatto dello stesso; da questo processo, nel corso di diversi anni, ho beneficiato tanto. Quello che è accaduto qualche giorno fa, ossia la dimissione del premier Mario Draghi, credo sia un esempio didattico perfetto che vorrei analizzare a livello grafico, riferendomi in maniera particolare allo spread e, successivamente, al FTSEMib. Buona lettura. PERCHE’ DRAGHI SI È DIMESSO? Vi riporto le dichiarazioni del premier estrapolate da un articolo della Rai: "Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c'è più". Queste le comunicazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Consiglio dei ministri. Draghi prosegue: "È venuto meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo. In questi giorni da parte mia c'è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell'interesse di tutti gli Italiani. Grazie". L’IMPATTO SULLO SPREAD Nell’analisi scritta qualche tempo fa sullo spread BTP-BUND, di cui vi ho rilasciato il link nelle prime righe dell’analisi, mi sforzavo di spiegare nel migliore dei modi il suo “meccanismo di funzionamento”. Faccio tuttavia un rapido ripasso. La Germania è considerata il polmone economico europeo. La stessa considerazione trova fondamento se si considera il rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni, confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi, visto che il rendimento di un titolo di stato è associato in maniera diretta al rischio che esso presenta). Qual è il modo per capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese, ad esempio l’Italia? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”. Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Confrontando attraverso una differenza il rendimento del BTP italiano e il rendimento del BUND tedesco si ottiene lo spread BTP-BUND. Lo spread si allarga durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte (si allarga dal momento che i rendimenti del BTP italiano sovraperformano quelli del BUND tedesco) ; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni o crisi di governo; quando successivamente gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi (ossia quando i rendimenti del BUND iniziano a sovraperformare al ribasso quelli del BTP). Dal momento in cui una crisi di governo rientra tra le fasi “incerte” di un Paese, che impatto c’è stato nel BTP italiano e successivamente sullo spread? Il 14 luglio, all’annuncio di una possibile crisi di governo, il rendimento del BTP sale di oltre 5 punti percentuali: Il motivo del rialzo è semplice: • Si acquistano titoli di stato di un determinato Paese, in questo caso dell’Italia, quando si pensa che lo stesso sia poi capace di adempiere al proprio compito di debitore (è capace cioè di ripagarci l’obbligazione con le relative cedole). Una possibile crisi di governo va’ ad impattare sulla stabilità dello stesso; per questo motivo, il rischio associato al BTP e di conseguenza la possibilità che il governo italiano non riesca a ripagare il debito con i creditori aumenta, e il rischio associato allo stesso titolo di stato incrementa di pari passo: per questo motivo, si è assistito al +5.68%. Ricordate: il rischio di investire in titoli di stato di un Paese è prezzato dal rendimento degli stessi, in questo caso dal BTP! Vediamo ora lo spread: La possibilità di questa crisi allarga lo spread di oltre 7 punti percentuali. A pagarne le spese è anche il FTSEMib italiano. Per quale motivo? Se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, è altrettanto probabile che pochi investirebbero nel nostro Paese, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti. Da qui deriva la correlazione inversa tra lo stesso e il FTSEMib, raffigurata nella grafica seguente: La risposta dell’indice italiano non si è fatta attendere: CONCLUSIONI L’analisi è stata estremamente didattica, reputo fondamentale visualizzare a livello grafico tutto quello che può impattare sul mondo economico-finanziario. Più si studia, più si impara, no? Buona giornata, Matteo Farci Selezione editorialedi MatteoFarciPubblicazioni 26
Piazza Affari e Draghi, rimpasto d'estate? Giovedì il voto.Piazza Affari alle prese con la tenuta del governo Draghi, fissato per questo giovedì il voto di maggioranza. Non c'è estate Italiana che non si rispetti se non c'è un rimpasto di governo! Piazza Affari conosce molto bene queste dinamiche ed a causa delle "scaramucce" di inizio estate tra Conte e DiMaio. L'indice Ftse Mib ha virato verso i minimi di breve periodo per tutto il mese di giugno 2022, testando quale supporto di inizio luglio l'area di prezzo dei 20700 punti. Ora il Ftse Mib deve mostrare tutta la sua forza e tenere alto l'onore di Piazza Affari! Il governo Draghi c'è ed è pronto a fornire qualsiasi strumento per tenere viva l'economia. In soldoni quindi sia il supporto dei 21000 punti indice prima che successivamente il supporto del minimo relativo di breve periodo a 20700 punti indici devono essere difesi con tutte le forze. Il Governo Draghi c'è, alla conferenza stampa di oggi lo stesso premier conferma tutta la volontà di far fronte alle sfide economiche future con azioni mirate e che rinforzino l'economia, così da combattere lo spettro dell'inflazione. Per Draghi si deve lavorare al nuovo patto sociale anti-inflazione, con l'intervento al cuneo fiscale. Queste le parole del premier alla conferenza stampa post vertice a Palazzo Chigi con i sindacati: "Verso il salario minimo ma i contratti collettivi sono il pilastro - ed ancora - aiuti corposi nel nuovo provvedimento". A queste parole reagisce bene l'indice di Piazza Affari che torna a rimbalzare, i tassi ed il rendimento decennale Italiano sono in discesa al 3% e i BTP quotati allungano al rialzo. Piazza Affari invia la sua positività anche oltreoceano e le apertura sono sopra la parità per gli indici di Wall Street. In USA l'attenzione degli investitori è concentrata all'appuntamento dei dati dell'inflazione di giugno prevista per domani 13 luglio. Dow Jones in rialzo a + 0,45%, S&P 500 a + 0,2% e Nasdaq a + 0,25%. Finalmente il rendimento del Treasury decennale USA si mantiene sotto il 3% dando spazio di manovra alla forza del dollaro che vira verso la parità con l'euro.di santeptraderPubblicazioni 0
BCE Lagarde? Wal Street, Piazza Affari e Bond è tonfo!Lagarde "ciao al Quantitative Easing", la Bce è dura e pura! Alle Borse non piace la manovra della presidentessa della BCE, le azioni intraprese e da intraprendere sono abbastanza semplici e cioè: dal 1° luglio "stop al Quantitative Easing" 21 luglio, prossima riunione BCE, primo rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base. Secondo aumento dei tassi a settembre. Subito dopo le parole della Lagarde alla Bce lo spread ed i rendimenti decennali hanno raggiunto i massimi di breve periodo, spread oltre 220 punti e tasso di rendimento Italiano a 3.60% mentre tutti gli obbligazionari sono crollati a picco! La stretta della Bce non pèiace a Piazza Affari e Wall Street, il Ftse Mib a Milano perde il -1,5%, Francoforte con il Dax -2% mentre a Wall Street il Nasdaq segna il -2.60%, S&P500 -2.60% e Dow Jones -1.80%. Il Quantitative Easing è durato circa 11 anni ed a partire da luglio il costo del denaro riprenderà a salire. Con l'inflazione, la guerra alle porte dell'Europa la crescita economica è sull'orlo del baratro! ECCO I LIVELLI TECNICI DI SUPPORTO E RESISTENZA DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI Nasdaq supporto 11850 \ 12100 punti indice – resistenza 12945 punti indice Dow Jones supporto 31800 punti indice – resistenza 33500 punti indice S&P500 supporto 3950 punti indice – resistenza 4200 punti indice FTSE MIB supporto 23500 punti indice – resistenza 25000 punti indice DAX supporto 14000 \ 13750 punti indice – resistenza 14600 punti indice DJ Euro Stoxx supporto 3650 punti indice – resistenza 3850 punti indice Selezione editorialedi santeptraderPubblicazioni 5
SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB: UNA CORRELAZIONE DA CONOSCERESalve ragazzi. L’analisi che voglio proporvi oggi tratterà un argomento che probabilmente diversi di voi conosceranno ma, dal momento che occupa una grande importanza in ambito economico-finanziario europeo, ho deciso di trattarlo: lo spread BTP-BUND. Questa analisi è legata per certi versi ad una pubblicata qualche tempo fa dal titolo “Correlazione tra ratings e decennali dei paesi europei” che trovate al link: • Vi consiglio di leggerla, vi sarà utile. Tratterò il significato di spread, la sua correlazione inversa con il nostro indice azionario FTSEMib e successivamente alcuni dei suoi impatti sull’economia. COS’E’ LO SPREAD BTP-BUND? Lo spread BTP-BUND esprime la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni (ossia i buoni del tesoro poliennali) e i rendimenti dei titoli di stato tedeschi alla stessa scadenza (Bund). I due rendimenti, presi separatamente, possono essere così rappresentati: Creando la differenza tra il grafico di prezzo in nero (IT10Y) e quello in blu (DE10Y) si ottiene lo spread. E’ necessario dunque digitare nella barra di ricerca di tradingview il ticker “IT10Y-DE10Y”. ESEMPIO DI CALCOLO DELLO SPREAD Nella grafica evidenzio la facilità con la quale sia possibile calcolare lo spread. E’ necessaria una semplice sottrazione tra il rendimento del BTP e del BUND. IL MOTIVO PER IL QUALE LO SPREAD È UTILIZZATO PER IDENTIFICARE LA CREDIBILITA’ DI UNO STATO È importante ritornare a ritroso, in particolare alla definizione di “titolo di stato”. Ogni governo per autofinanziarsi emette obbligazioni, chiamate appunto “titoli di stato”; quando cittadini, istituzioni e/o banche acquistano uno di questi certificati di debito, ad esempio con scadenza a 10 anni, forniscono liquidità immediata allo Stato emittente; trattandosi di un’obbligazione, e di conseguenza di “denaro in prestito” lo stesso, alla scadenza dell’obbligazione, ossia dopo 10 anni, dovrà impegnarsi a restituire lo stesso importo prestatogli precedentemente da parte dei più svariati attori di mercato con un interesse riconosciuto. Lo stesso interesse, o “rendimento” dell’obbligazione, è proporzionale al grado di rischio al quale un investitore si espone qualora la acquistasse. Maggiore è tale rischio, maggiore sarà l’interesse (o il rendimento) richiesto dal particolare “investitore” come remunerazione. Se dovessimo riassumere con una piccola uguaglianza quest’ultimo concetto sarebbe RISCHIO=RENDIMENTO. Osserviamo al momento quale sia il rendimento del decennale italiano: Si attesta al 3.291%. E quello tedesco? Rende 1.249%. Per l’uguaglianza RISCHIO=RENDIMENTO possiamo dunque affermare che si rischierebbe più ad acquistare titoli di stato italiani che tedeschi; per quale motivo? Per il fatto che la Germania è considerata il “polmone economico europeo” presentando essa un’economia fortemente solida ed esibendo un rating di tripla A (AAA, giudizio affidato dalle agenzie di ratings come Moody’s, Fitch e Standard and Poors) affidato a quelli Stati con eccellenti capacità di onorare le obbligazioni assunte; questo non si può dire per la nostra nazione, presentando essa un rating di tripla B, affidato a quelli Stati con adeguate (e non eccellenti) capacità di far fronte agli impegni di pagamento. Voglio farvi notare un qualcosa di importante: Il fatto che la Germania sia considerata come “polmone economico europeo” è ben testimoniato dal rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni se confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi). Tornando alla base del discorso, come si può dunque capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”. Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Tale “rapporto” è espresso in termini di differenza, che viene chiamato spread. Considerando lo spread tra Italia e Germania, il famoso “spread BTP-BUND”. ANALISI SPREAD BTP-BUND Nella grafica potete osservare lo spread “Italia-Germania” a livello settimanale. Esso viene tipicamente espresso in “punti base”, dove ogni punto rappresenta un centesimo di punto percentuale (100 punti base, di conseguenza, sono uguali all’1%). Ho contrassegnato con dei rettangoli rossi e verdi determinate zone di interesse: • I rettangoli rossi racchiudono al loro interno tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato italiani a 10 anni hanno sovraperformato quelli tedeschi alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, sono proprio quelli i momenti nei quali l’Italia è percepita più rischiosa da parte degli investitori • I rettangoli verdi racchiudono al contrario tutti gli archi temporali nei quali i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni hanno sovraperformato quelli italiani alla stessa scadenza; per il concetto espresso prima, gli stessi rettangoli racchiudono dunque tutti quei momenti in cui l’Italia inizia a presentare una credibilità maggiore La logica vuole che lo spread si allarghi durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni di governo eccetera. Quando poi gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi. Quando si tratta di investire il proprio denaro è necessario cercare di sfruttare qualsiasi situazione tale da permetterci di guadagnare; basandomi su questo contesto, la domanda a cui ho pensato è stata: ”se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, chi investirebbe nel nostro Paese in quelle stesse condizioni”? Probabilmente nessuno, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti. Questo è vero per le obbligazioni. E per il mercato azionario? CORRELAZIONE TRA SPREAD BTP-BUND E FTSEMIB Anche per il mercato azionario, in particolare per l’indice FTSEMib, la musica non cambia. E’ la correlazione inversa tra quest’ultimo e lo stesso spread a suggerirlo, essendo essa inversa, infatti: Quando il BTP-BUND si muove al rialzo (con il rischio percepito verso l’Italia in aumento) il FTSEMib tende ad avere delle cattive performance. Quando il BTP-BUND si muove al ribasso (con il rischio percepito verso l’Italia in diminuzione) il FTSEMib tende ad averne delle buone. Perché accade ciò? Perché la sfiducia nei confronti di una nazione non si riflette solo in maniera diretta verso i suoi titoli di stato bensì anche verso le aziende facenti parte dello stesso nucleo! Come posso dunque concludere questo paragrafo? Affermando che è bene osservare da vicino lo spread se si intende investire sul mercato azionario italiano. Per il mio punto di vista e per come io intendo gli investimenti (dal momento che baso le mie scelte sulla macroeconomia), non penserò mai di acquistare aziende italiane se lo spread indica una sfiducia! In particolare: Finché lo spread manterrà la sua traiettoria parabolica rialzista, la mia visione ribassista sull’indice azionario persisterà. GLI EFFETTI DELLO SPREAD SULL’ECONOMIA Ho spiegato due concetti fondamentali: uno dei modi per una nazione di autofinanziarsi è l’emissione di titoli di stato, che vengono acquistati dai più svariati attori di mercato. La teoria vuole che gli investitori richiedano un interesse (o rendimento) maggiore per essere remunerati dal rischio associato all’obbligazione acquistata stessa; l’allargamento dello spread, come ho spiegato, indica sfiducia nei confronti di un paese: questo significa che per “convincere” gli investitori a finanziare, un governo andrà ad emettere titoli di stato con un rendimento più alto, in maniera tale da incentivare gli acquisti. Questo dove va ad impattare? Sul bilancio di uno Stato! È vero che con incentivi più alti è probabile il ricevimento di finanziamenti, ma è altrettanto vero che i successivi interessi saranno più alti da pagare. Questa differenza di interessi va poi a riflettersi sul deficit pubblico: per lasciare inalterato esso, è probabile che uno Stato aumenti le tasse oppure utilizzi il denaro che precedentemente doveva essere destinato ad altre spese pubbliche come ad esempio la costruzione di infrastrutture oppure la sanità. L’aumento dello spread ha anche un impatto sulle banche italiane. Perché? Perché esse sono alcune tra i diversi attori di mercato a finanziare lo Stato, andando ad acquistare quantità enormi di BTP. Il fatto di avere titoli di Stato in portafoglio all’aumentare progressivo dello spread non è un bene; immaginiamo che una banca abbia acquistato una quantità X di BTP con rendimento fisso annuo del 3% ad un prezzo di 100; se lo spread si allargasse, lo Stato emetterebbe nuovi BTP con rendimento più alto; essendo il rendimento legato inversamente al prezzo, significa che lo stesso BTP acquistato a 100 verrebbe svalutato (da 100 ad 80, ad esempio). Questo significa che se la banca rivendesse la stessa quantità X di titoli di stato, registrerebbe una perdita. Una svalutazione di miliardi di BTP andrebbe ad intaccare la solidità patrimoniale di una Banca che, per proteggersi, aumenterebbe i costi ai clienti bancari o comunque diventerebbe più rigida nel concedere prestiti e finanziamenti a famiglie ed imprese. Quando l’accesso al credito diviene più rigido, chi è a risentirne? L’economia. Spero l’analisi vi possa essere utile, un saluto. Matteo Farci Selezione editorialedi MatteoFarciPubblicazioni 3317
Powell: rialzo tassi? L'inflazione scenderà, su Wall Street!Il Presidente della FED Powell non esiterà ad aumentare i tassi fino a quando l'inflazione non scenderà! A Wall Street piace l'aggressività della FED, approva la strategia e mette il turbo al rialzo. Nasdaq +2.50%, Dow Jones +1.20%, S&P500 +1.85%. Il Presidente della Federal Reserve Bank Jerome Powell sfodera la sua determinazione nel contrastare l'inflazione, è determinato ad aumentare in maniera sostenuta gli aumenti dei tassi di interesse fino a quando l'inflazione non scenderà! Powell: "Se ciò comporta il superamento dei livelli di neutralità ampiamente conosciuti, non esiteremo a farlo" così il banchiere centrale al Wall Street Journal in live streaming. Ad inizio maggio la FED ha mostrato le unghie aumentando i tassi di 0.50 punti, secondo aumento del 2022 reso necessario a causa dell'inflazione ai massimi degli ultimi 40 anni. Si attendono quindi altri aumenti di uguale portata, 0.50 punti base sarà un comune denominatore? Nell'intervista Powell ha più volte ripetuto il suo impegno nel voler raggiungere l'obiettivo del 2% per l'inflazione, "non è facile, potrebbe determinare un aumento della disoccupazione il cui livello è il più basso pari solo agli anni '60". Aggiornamento livelli ciclici di supporto e resistenza per Wall Street che sono : Dow Jones supporto 31140 punti indice – resistenza 33150\34000 punti indice Nasdaq supporto 11680 punti indice – resistenza 12600\13580 punti indice S&P500 supporto 3850 punti indice – resistenza 4130\4300 punti indice Aggiornamento dei livelli ciclici di supporto e resistenza per i futures Europei tra cui: FTSE MIB supporto 22420 punti indice – resistenza 24700 punti indice DAX supporto 13450 punti indice – resistenza 14650 punti indice DJ Euro Stoxx supporto 3475 punti indice – resistenza 3800 punti indice Selezione editorialedi santeptraderPubblicazioni 3
Wall Street attesa per la FED e rialzo tassi 04 maggio 2022Wall Street attesa la FED ed il rialzo tassi, 04 maggio 2022. Wall Street è in trepidante attesa dell'annuncio dei tassi base. Powell e la Fed riusciranno ad imporre un recupero positivo grazie all'aumento di 0.50 punti base? Questa la grande incognita per Wall Street, intanto è negativo il dato sull'occupazione non agricola e gli indici di Wall Street hanno virato al ribasso per ritestare i minimi di brevissimo. Fortunatamente tutti gli indici hanno recuperato terreno positivo ma è presto per dire l'ultima, aspettiamo che la FED "ri-alzi" i tassi… Piazza Affari sotto tono perde tutto il guadagno della giornata di ieri, preoccupa ancora lo Spread ed il recupero dei tassi decennali è a discapito delle obbligazioni quotate, serve davvero un aiuto delle banche centrali! Il Ftse Mib si è riportato sopra quota 24.000 punti dopo il rapido crollo accusato in avvio di settimana. Quali le attese nel breve? Per il Ftse Mib è stato importante il test del supporto di area 23.300, raggiunta nell'intraday lunedì scorso. Questo supporto sembra avere forza e quindi l'indice può agganciarsi eventualmente alla resistenza dei 24.300 punti. Da lì in poi il Ftse Mib potrà trovare spazio di recupero fino all'ostacolo dei 24.700 punti prima e di area 25.000 in seguito, con ultima resistenza a 25.300 punti. di santeptraderPubblicazioni 0
Flash Crash Ftse Mib & Dax, Wall Street rimbalza dai minimiUn perfetto Flash Crash questa mattina durante le prime ore di contrattazione dei mercati finanziari. Alle ore 10 circa in concomitanza del dato dell'indice manifatturiero cinese, fortemente negativo a causa delle restrizioni da Covid, Ftse Mib e Dax hanno segnato i minimi caratterizzati da forti vendite. Di Flash Crash parla anche una nota ufficiale di Borsa Italiana, in Europa ad avere la peggio è stata la borsa di Stoccolma che ha sfiorato il -8%. Ci sono ancora timori per eventuali escalation del conflitto Russo Ucraino e forse i mercati si preparano a reagire. In negativo ma non nel panico i mercati azionari europei, durante tutta la seduta hanno tentato un recupero ma hanno terminato la seduta in territorio negativo. Wall Street resta inizialmente ferma a guardare l'Europa ma durante la sessione pomeridiana del cash USA anche gli indici di Wall Street hanno subito l'effetto panico del Flash Crash. Sarà stata la chiusura negativa di venerdì scorso da parte del Nasdaq che ha chiuso in elettronico a -4%? Oggi però ed in particolare nel serale, il Nasdaq ha recuperato il passo positivo ed ha chiuso sopra il supporto di 12800 punti indice future. Che dire ancora volatilità ancora tanti Flash Crash ci aspettano. . . Adesso attendiamo la FED per vedere gli effetti del mercato dei tassi di interesse. Martedì e Mercoledì la FED dovrà risolvere la difficile incognita. Di quanto alzare i tassi d'interesse? Invariati i livelli ciclici di supporto e resistenza per Wall Street che sono : Dow Jones supporto 32800 punti indice – resistenza 33500 punti indice Nasdaq supporto 12750 punti indice – resistenza 13180 punti indice S&P500 supporto 4125 punti indice – resistenza 4300 punti indice Invariati anche i livelli ciclici di supporto e resistenza per i futures Europei tra cui: FTSE MIB supporto 23000 punti indice – resistenza 24000 punti indice DAX supporto 13750 punti indice – resistenza 14250 punti indice DJ Euro Stoxx supporto 3600 punti indice – resistenza 3775 punti indice di santeptraderPubblicazioni 0
tassi 10ycontinua la corsarialzista sui tassi a 10y questo allenterà la pressione sui mercati riequilibrando gli stessidi LUCA.PPubblicazioni 0
y 10anche i titoli italiani godono del rialzo della stazione macroeconomica globale. non arriveremo mai al rendimento di qualche decade fa ma certamente potremo rivedere ottimi rendimenti di LUCA.PPubblicazioni 0
y10 itafacendo un po' da economista con a situazione attuale vedere rendimenti anche più alti potrebbe essere auspicabile ma la partita si giocherà con la ecb e sopratutto sull'arrivo die fondi del pnrrdi LUCA.PPubblicazioni 0