Analisi della volatilità e del sentiment.
Condivido il mio layout per l’analisi della volatilità corrente sui mercati finanziari. Grazie a questo monitoraggio, decido la modalità Risk On/ Risk Off per l’apertura di operazioni long di breve/medio periodo sull’azionario. Gli strumenti utilizzati sono:
• VIX: Volatilità dell’S&P stimata sul prezzo delle opzioni, primo grafico;
• VVIX: Conosciuta come “volatilità della volatilità” ,secondo grafico a destra;
• PUT/CALL Ratio: Rapporto tra il volume delle opzioni Put e Call nel mercato, terzo grafico;
• Forza relativa tra SPY (ETF su S&P500) e GC1! (Future sull’oro), quarto grafico.
A questi strumenti applico degli indicatori statistici come le bande di bollinger e le medie mobili.
In generale il livello di allerta aumenta nel momento in cui sia il VIX che il VVIX incrociano al rialzo la banda superiore di bollinger. In questo caso si prospetta una fase di volatilità elevata ed instabile.
E’ facile notare come in corrispondenza di questi valori, il mercato tenda a “respirare” e ritracciare.
Da inizio settembre è possibile apprezzare la tendenza in crescita del VIX.
Il Put/Call ratio esprime il rapporto tra il volume delle opzioni Put e Call. Esso può assumere valori superiori o inferiori ad uno.
Livelli di quest’indicatore superiori ad 1 esprimono un maggior volume di opzioni PUT (Opzioni di vendita, visione “non rialzista” del mercato).
Valori inferiori ad 1 indicano un maggior volume di opzioni Call (Opzioni di acquisto, visione “non ribassista”). In condizioni di normalità e per operazioni long, preferisco l’indicatore su valori inferiori ad 1 o decrescenti. Possiamo notare come in corrispondenza dei recenti ribassi del mercato, il Put/Call ratio abbia raggiunto il valore di 1,12. In piena crisi Covid addirittura il rapporto 1,8.
Infine valuto la forza relativa tra lo SPY ed il gold. In uno scenario ottimale, preferisco vedere la forza relativa dell’azionario maggiore rispetto a quella dell’oro, con l’indicatore crescente o in recupero rispetto ad un precedente minimo. Le fasi nelle quali il gold è più forte dell’azionario, potrebbero essere indicative di un clima di maggior preoccupazione da parte degli operatori.
Situazioni nelle quali 3 o più indicatori si trovano nella condizione ottimale, determinano una valutazione di “Risk On”.
Qualora i criteri di cui sopra non dovessero essere rispettati, la modalità è Risk Off per operazioni long su azionario.
Idee operative VIX
WisdomtTree Tactical Daily Update - 28.09.2021La penuria ed i prezzi alle stelle delle materie prime minacciano la crescita.
L’economia cinese rallenta, complici anche gli impegni sul clima.
I prezzi del petrolio e del gas naturale salgono ancora, frenano le Borse e sale la volatilita'.
Le Banche centrali sempre piu’ vicine ad una “stretta” monetaria.
La prospettiva di un “energy crunch” sta prendendo slancio, alimentando la corsa al rialzo del prezzo del petrolio e mettendo in secondo piano, almeno per ora, i timori sul possibile default del colosso immobiliare cinese Evergrande e l’incertezza sul futuro governo tedesco.
Ieri, 27 settembre, le Borse europee hanno chiuso in frazionale rialzo, Francoforte +0,28%, Milano +0,68%, Londra +0,16%, Parigi termina +0,19%, supportate dai recuperi delle azioni energetiche e delle banche, queste ultime favorite dallo scenario di tassi globali in crescita nelle ultime giornate. Chiusure deboli per l’azionario americano con S&P e Nasdaq a -0,28% e -0,52%, rispettivamente.
Come accennato, cresce la preoccupazione per l’inarrestabile ascesa dei prezzi delle materie prime: l’indice piu’ osservato, il Bloomberg Commodity (BCOM), sale stamattina, 28 settembre, per la 5° seduta consecutiva, a 102,1, nuovo massimo dal 2016.
La parte del leone la fa il petrolio, col prezzo del greggio WTI (West Texas Intermediate) in rialzo del +1,0% a 76,2 Dollari/barile (ore 11.30 CET), massimo degli ultimi tre anni, segno che l’offerta non cresce allo stesso ritmo della domanda, inaspettatamente brillante.
Considerazioni simili valgono anche per il gas naturale, raddoppiato negli ultimi 3 mesi, e ritornato ai livelli 2009.
La crescita cinese rallenta e rischia di azzerarsi nell’ultima parte dell’anno: ieri, 27 settembre, sia Goldman Sachs che Nomura hanno tagliato le previsioni in un report che attribuisce la frenata dell’attività economica anche alla carenza di energia elettrica, razionata dal Governo per rispettare gli impegni su cambiamento climatico e inquinamento, condizione perche’ le prossime Olimpiadi si svolgano a Pechino.
Di opinione diversa BlackRock, che non teme impatti negativi sistemici ed ha alzato a overweight il peso della Cina nei portafogli. La PBOC (Banca Centrale Cinese) ha diffuso ieri un comunicato in cui promette il riequilibrio del mercato immobiliare in difesa dei diritti degli acquirenti di case.
Pur non esplicitamente menzionata, il riferimento e’ anche ad Evergrande, la cui crisi di liquidita’ sara’ in qualche modo sistemata a tutela dei piccoli prorietari e creditori.
Stamane, 28 settembre, la borsa di Hong Kong e’ migliorata sul finale, con l’indice Hang Seng a +1,2%, tirato dai titoli legati al “real estate” (immobiliare), il Nikkei giapponese negativo di -0,2%, il Kospi coreano di -1,2%.
I tassi di interesse si sono risvegliati, sia in Europa che in America. Il rendimento del Treasury Note Usa a dieci anni e’ salito a +1,52% e quello sul “biennale” è ai massimi degli ultimi diciotto mesi, a +0,31%, il 5 anni sopra +1,0%, ed il 30 anni al 2,0%. Il tasso sul Bund tedesco a 10 anni risale a -0,19%, il BTP 10 anni rende +0,83% con lo spread “calmo”, a 103 bps.
Le Banche Centrali potrebbero essere indotte a scelte di politica monetraia piu’ restrittive. Il Governatore della Banca d'Inghilterra Bailey ha fatto trasparire ieri l’idea di un rialzo quest’anno, sottolinando i limiti della politica monetaria nel bilanciare le forze divergenti nell'economia.
La Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, in un’audizione al Parlamento europeo, conferma una ripresa economica in accelerazione, ma non priva di incertezze e rischi. L'inflazione è temporanea, pur con alcuni fattori inaspettatamente duraturi: BCE continua a prevedere un’inflazione sotto l’obiettivo del 2% nel medio termine.
Sempre sul fronte delle Banche Centrali, oggi negli Usa, oltre all’audizione di Yellen, Segretario del Tesoro, alla commissione bancaria del Senato parlera’ Jerome Powell, Presidente della Federal reserve, sull’evoluzione della battaglia anti-Covid: dal testo, gia’ noto, emerge la convinzione della Fed che l’attuale inflazione sia transitoria.
Yellen e Powell si esprimeranno anche sull’estensione delle leggi di spesa e sulla sospensione del limite del debito, senza le quali gli Stati Uniti diventerebbe insolventi gia’ alle prime scadenza fiscali di ottobre.
All’indomani delle elezioni politiche tedesche, dove l’SPD è risultato vincitore di stratta misura, Verdi e Liberali attendono di essere convocati al piu’ presto, ma la prospettiva della nuova alleanza “a semaforo” (SPD, Verdi e Liberali) richiedera’ lunghe consultazioni e slittare all’anno nuovo, costringendo il Governo uscente a “guida Merkel” a lunghi tempi supplementari.
Materie prime alle stelle, rallentamento cinese, incertezza sull’evoluzione della politica montaria, rendimenti in ascesa sulle obbligazioni incidono sull’umore delle Borse europee che a fine mattinata perdono il -1,2% medio (ore 12.30 CET).
I future di Wall Street anticipano aperture deboli, nell’attesa dell’indice di fiducia dei consumatori a settembre, che potrebbe risentire delle preoccupazioni delle famiglie sull’inflazione.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
S&P500 - Si scatena la volatilitàLo scorso 17 Settembre lo Spy, in corrispondenza del “witching day”, ovvero giorno di scadenza dei più importanti strumenti derivati, si è riportato con una decisa black candle in prossimità della media esponenziale a 50 periodi, che come abbiamo visto anche in altre analisi, si è comportata egregiamente come livello di supporto dinamico, a seguire il rialzo dei prezzi.
Il Vix, ovvero la misura della volatilità implicita dell’S&P500 stimata sulla prezzatura delle opzioni, questa mattina fa registrare un’impennata di oltre il 20%, riportandosi su valori decisamente più sostenuti, facendo configurare giorni di maggior volatilità, da seguire attentamente, sia per la gestione delle posizioni aperte, sia per l’individuazione di nuove opportunità.
Il Future sull’S&P500 mentre scrivo, apre con un ribasso dell’1,13%, portando sullo Spy ulteriore debolezza e qualora la media a 50 periodi evidenziata sul grafico non dovesse tenere l’attacco dei prezzi, una possibile discesa in area 436.
VIX: sotto il livello di normalita'Buongiorno a tutti,
ho scritto molti posts sul VIX , cos'e', come funziona e come puo' essere utilizzato per valutare eventuali opportunita' sugli Indici ed in particolare sul SPX .
Finalmente sembra che il VIX abbia ritrovato la strada della normalita' ma le scosse continuano a non mancare ogni volta che si presentano elementi d'incertezza.
Capire quali possano essere questi elementi e come vengano affrontati dal mercato puo' essere una chiave fondamentale per poter sfruttare potenziali movimenti sui mercati.
In questo momento secondo me dobbiamo stare attenti nel valutare l'impatto Evergrande (in primis) e l'incombente crisi energetica in Europa mantenendo l'allerta sul fattore di rischio sempre latente rappresentato dal Covid-19.
Saranno sufficenti questi fattori a far ritornare l'incertezza?
Spero di essere stato chiaro ma se avete altre idee vi prego di scriverle nei commenti qui sotto.
Queste sono solo idee di trading e non consigli per investire. Per quelle dovete rivolgervi a un professionista perche' io non lo sono. Sono un semplice appassionato.
Un abbraccio a tutti.
Be good!
Cozzamara
WisdomTree Tactical Update - 20.08.2021Il Governo cinese vuole la “prosperita’ condivisa”. Big tech e lusso soffrono.
Quadro macro meno brillante e prossimo tapering pesano su Borse Usa.
Materie prime sotto pressione, soffrono la prospettiva incerta.
Dollaro in rafforzamento e rendimenti obbligazionari ancora molto depressi.
Giornata negativa, quella di ieri, 19 agosto, per le borse europee: l’indice Eurostoxx 50 ha perso il -1,5%, il Cac40 francese il -2,4% ed il FtseMib italiano il -1,6%.
La Federal Reserve che ha prennunciato la graduale riduzione delle misure strordinarie di stimolo, scenario peraltro propiziato dal nuovo calo dei sussidi di disoccupazione, e la crescita dei contagi da variante Delta, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito sono stati i fattori piu’ incisivi sul mood degli investitori europei.
La crescente incertezza sulla prosecuzione della ripresa globale e le continue novita’ negative da parte della politica cinese sull’economia favoriscono prese di profitto sul comparti azionario, che, fino a luglio, aveva segnato rialzi quasi ininterrotti.
Wall Street, partita molto debole, ha invece recuperato terreno dopo il dato positivo sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, risultate inferiori alle attese e ai minimi da inizio pandemia. Gli indici principali hanno chiuso invariati: S&P500 +0,13%, Nasdaq +0,11% e Dow Jones -0,19%.
I recenti dati macroeconomici americani, sia per imprese che per consumatori, sembrano indicare che la fase di maggiore ripresa dell'economia sia alle spalle: non sara’ difficile, pertanto, vedere una riduzione dell'esposizione sui settori ciclici in favore di comparti caratterizzati da una domanda piu’ stabile e difensivi.
Ieri, 19 agosto, negli Usa e’ stata pubblicata l’indagine congiunturale preparata dalla FED (Banca Centrale Usa) di Philadelphia: e’ peggiorata più del previsto, pur restando in area di espansione, ma ha mostrato un rallentamento rispetto al mese precedente. Permangono, seppure attenuate, pressioni al rialzo sui prezzi di molte materie prime.
Le nuove richieste di sussidio continuano invece a delineare una prospettiva positiva e sono scese al livello più basso da inizio pandemia: nella settimana passata (9-13 agosto) sono calate di 29.000, a 348.000 richiedenti, lontanissime dai 6,9 milioni del picco della primavera 2020.
Notizie ancora allarmanti dalla Cina. Il Governo sarebbe fortemente orientato a realizzare una politica di redistribuzione della ricchezza, penalizzando le fasce più ricche della popolazione, attraverso misure di inasprimento fiscale sui redditi piu’ alti, sui beni di lusso, compresi abbigliamento, alcoolici e automobili: ovvia la ricaduta negativa che si osserva in questi ultimi giorni sui titoli dei comparti interessati.
Inoltre, è gia’ stata stata approvata, effettiva dal 1’ novembre una normativa sulla privacy molto stringente e punitiva delle violazioni, che impattera’ pesantemente l’attivita’ di marketing dei big della tecnologia e dell’e-commerce.
Cio’ che turba il mercato azionario si riflette molto marginalmente, per ora, sul comparto obbligazionario: il rendimento del Treasury a 10 anni stazione a +1,23% e quello del Bund a -0,49%. Il differenziale di rendimento tra BTP decennale e omologo Bund tedesco e' 105 bps (ore 13.15 CET), invariato rispetto a ieri, col rendimento del BTP 10 anni a +0,55%.
Il contesto di diffusa avversione al rischio sostiene il Dollaro Usa, tornato sotto 1,168 verso Euro, livello piu’ basso dal novembre 2020, e indebolisce il prezzo del greggio: il WTI (West Texas intermediate) conferma i 63,2 Dollari/barile (ore 13.30 CET) toccati ieri, 17% sotto i massimi recenti del 13 luglio e attorno ai livelli di fine marzo. Su questo movimento al ribasso hanno inciso anche i dati sulle scorte Usa, con un inatteso aumento delle riserve di benzina.
E’ un momento difficile anche per molte materie prime, proprio quelle che avevano corso sino a toccare nuovi massimi nella prima decade di maggio. Ad esempio, il prezzo del rame è ai minimi da 4 mesi, soffrendo del calo della domanda cinese: solo nell'ultima settimana ha perso oltre il -6%. La pepita ferrosa (iron ore) ha chuso stamani a -6%, ai minimi del 2021 e oltre il -40% sotto ai massimi di maggio.
Stamattina, 20 agosto, registriamo un nuovo scivolone dei principali listini asiatici. In Giappone, il Nikkei225, -0,98%, chiude una settimana da -3%. Il Governo giapponese pensa a nuove misure di contenimento della variante Delta,causa di 20mila contagi solo ieri, 19 agosto, mentre Toyota preannuncia un taglio del 40% della produzione in settembre per carenza di chip. In ribasso anche Hong Kong, con l’Hang Seng a -1,84%, e Shanghai-Shenzen, col CSI300 a -1,91%.
I mercati azionari europei hanno chiuso una mattinata senza direzione, e perdono mediamente il -0,2% (ore 13.45 CET). Anche i future sui princiapali listini americani indicano aperture in frazionale calo, in media -0,3%.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
In attesa della BCE 21.07.2021Il settore finanziario finalmente rimbalza vigorosamente, dopo un ribasso del -20% dai massimi di giugno, e trascina con se DAX e soprattutto FTMIB verso test importanti. Il VIX è ancora elevato. La riunione della BCE prevista per domani potrebbe portare volatilità nel pomeriggio. Vediamo il quadro.
VIX: Attenzione alle vacanze!La proiezione dei tempi ciclici sull'indice della volatilità implicita delle opzioni ATM di S&P direbbe che nel mese di Agosto, nella quindicina a cavallo dell'agognato Ferragosto si verificherà un picco di volatilità (sempre determinata dal movimento dei prezzi delle opzioni a sua volta determinato da quello dei titoli componenti l'indice S&P e mai il contrario).
Il picco in questione, dovrebbe superare i 21.80 punti e molto probabilmente anche i 28.93 (le due rette rosse) determinando così la chiusura di un lungo ciclo di 18 mesi. A seguire ripartenza dei mercati.
Qualora i 21.80 punti non venissero violati ci troveremmo di fronte un ciclo ancora più lungo (e sempre rialzista per quanto riguarda l'indice S&P) di circa 2 anni e partito a Marzo 2020.
WisdomTree Tactical Update - 28.06.2021✚ Venerdi’ 25 giugno, una tipica, sonnecchiante, seduta estiva.
✚ Si ridimensionano i prezzi delle materie prime, ma non del petrolio.
✚ I mercati guardano ottimisticamente alla reportistica del 2’ trimestre
✚ Dat macro Usa sempre buoni, ma non da “surriscaldamento”.
La seduta borsistica dello scorso 25 giugno ha chiuso una settimana positiva, ma ha mostrato tutte le caratteristiche di un Venerdì estivo: scambi ridotti, poche idee, variazioni contenute.
Dopo l’alarme creato dal messaggio vagamente “hawkish” (restrittivo) dell’ultima riunione della Federal Reserve (Banca Centrale Americana) del 16 giugno, alcuni rappresentanti delle FED regionali hanno diffuso messaggi rasserenanti, scongiurando lo scenario di un ritiro anticipato degli stimoli espansivi emergenziali in essere, tra cui i $ 120 mld/mese di acquisti sul mercato.
Cosi’ l’azionario Usa ha “tenuto”, con la tematica ciclica ancora favorita dalle evidenze macro espansive e dai piani di investimento governativi, tra cui quello sulle infrastrutture.
Non e’ una coincidenza che la migliore performance sia stata quella del Dow Jones, +0,69% (+3,44% nella settimana), seguita da S&P 500, +0,33% (+2,74%), con l’indice Nasdaq pressoche’ invariato, -0,06% (+2,35%).
Le Borse Europa tendono a consolidare i progressi recenti, e la seduta di venerdi’ 25 e’ stata quasi letargica, con il recupero del settore bancario che ha leggermente premiato l’azionario italiano e spagnolo. In sintesi, segnaliamo il Ftse Mib italiano a +0,35%, il Dax tedesco +0,12%, il Cac40 francese a -0,12%.
Il livello di compiacenza dei mercati verso gli attivi rischiosi si riflette nel calo della volatilità. L’indice VIX, che misura la volatilita’ delle opzioni azionarie dell’indice S&P500, e’ piombato sotto quota 16.
A ben vedere, con il rialzo della scorsa settimana, gli indici azionari sono vicini ai massimi storici, e ben sopra ai livelli precedenti la pandemia, con analisti ed investitori che, all’avvicinarsi della campagna di reportistica sul 2’ trimestre, sono molto costruttivi sulla rapida ripresa dell’economia e degli utili aziendali.
I dati macro Usa, da qualche settimana, descrivono una crescita solida ed il rientro delle componenti piu’ rischiose e potenzialmente de-stabilizzanti (vale a dire il rischio di surriscaldamento).
Per esempio, venerdi scorso 25 giugno, Personal income e Spending di maggio sono risultati sotto le attese, probabilmente impattati, e in parte distorti, dal perdurare di sussidi e assegni ricevuti da molti cittadini Usa.
Non e’ raro vedere erraticita’ degli indicatori ad altra frequenza sui consumi personali, e per il momento non vi soono avvisaglie di cali strutturali, essendoci diverse “categories” che sono appena ripartite dopo il lungo lockdown.
Il PCE deflator (Personal consumer expenditure deflator), che’ la misura dell’inflazione piu’ osservarta dalla Fed (US Federal Reserve), in Maggio e’ salito meno delle stime, anche se permane su valori assoluti elevati.
Tuttavia, smentendo la narrativa economica storica tradizionale, invece di indebolire US$ e rendimenti dei Govies, ha contribuito ad un irripidimento della curva, tipica di quando il mercato obbligazionario “fiuta” il rischio di inflazione, ed il Dollaro non ha avuto reazioni, con la breakeven inflation a 10 anni tornata a 2.35%. Misteri dei mercati....
L’indice di fiducia dei Consumatori, calcolata dall’Universita’ del Michigan ha rivelato un calo causato dalla contrazione delle expectations, mentre l’attesa di inflazione a 1 anno è salita.
Il mercato obbligazionario testimonia scarsita’ di allarmi e direzionalita’. Cosi’ il Treasury Bond Usa a 10 anni, in presenza di inflazione CPI (Consumer price index) che probabilmente sara’ sopra il 5% anche a giugno, rende solo l’1,52%.
Anche i Gvernativi europei non soffrono minimamente delle imminenti “jumboo” aste Italiane di BTP inflation link 30 anni e BTP 2022, e spagnole: il BTP decennale italiano rende il +0,91% (ore 13.00 CET), contro il -0,16% dell’omologo tedesco: spread a 107bps.
Calma apparente, dopo la lunga corsa primaverile, per molte materie prime, ma non per il petrolio, che prosegue la marcia trionfale, col WTI (West texas intermediate) che ha tocca stamane i 74 Dollari/barile (ore 13.15 CET).
Prosegue la debolezza per i metalli preziosi, con l’oro a 1.777 Dollari/oncia, in ulteriore lieve calo dopo perdite della scorsa settimana.
Le chiusure asiatiche di stamattina, 28 giugno, sono miste. La settimana del “centenario della nascita del Partito Comunista cinese” viene festeggiato dall’Indice Shenzhen (+0,97%), ma non da Shanghai (-0,03%) e dall’Hang Seng di Hong Kong (-0,03%). Variazioni minime per il Nikkei giapponese, -0,06%, il Kospi coreano -0,03% ed il Sensex indiano, -0,13%.
La settimana comincia in negativo per l’Europa delle Borse, con cali medi dello 0,5% (ore 13.30 CET) e future Usa poco mossi: Nasdaq +0,25%, SP500 +0,07%.
Le cripto valute aprono la settimana con forti recuperi, poco spiegabili, dimostrando la loro estrema volatilita’.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
VIX torna a livello pre-CovidI listini americani non sembrano preoccupati dall'aumento dei prezzi e aprono gli ultimi scambi settimanali in positivo, con sguardo tutto rivolto alla riunione Fed del prossimo 16 giugno.
L'indice "della paura", il Volatility Index (VIX) segna un calo del 3,2% intorno al livello pre-pandemico di gennaio 2020 (15,50), mentre sul lato obbligazionario il Treasury a 10 anni segna un calo dello 0,8% ad un rendimento dell'1,454%.
Gli investitori continuano a sostenere gli strumenti di rischio nonostante l'inflazione "core", o "di fondo", sia schizzata ad un tasso annuo del 3,8% (record in quasi 30 anni).
L'inflazione degli Stati Uniti ha raggiunto i massimi dal 2008 nel mese di maggio.
L'indice IPC è balzato al +5% su base annua dal +4,2% di aprile che già aveva segnato i nuovi massimi dal 2008, la componente "core" (che non tiene conto dei beni 'volatili' come energia ed alimentari), è schizzata ad un tasso annuo del 3,8% (record in quasi 30 anni) mettendo ulteriore pressione sulla riunione Fed del prossimo 16 giugno.
La Fed continua a parlare di inflazione temporanea, con i dubbi che iniziano tuttavia a serpeggiare tra i suoi stessi funzionari.
Con l’economia che torna a ruggire, il ritorno dell’occupazione e l’inflazione che rimarrà probabilmente più elevata per un periodo di tempo più lungo, continuiamo a ritenere che i rischi siano di un rialzo dei tassi di interesse prima del previsto.
WisdomTree Tactical Update - 20.05.2021Borse europee in forte calo, medimente sopra il punto percentuale, alla chiusura della seduta di ieri, 19 maggio. Va detto che, ad inizio pomeriggio, i mercati azionari europei erano arrivati a perdere anche oltre il 2%, contagiati dal violento sell-off sulle cripto-valute.
La chiusura di Wall Street, dopo una seduta alquanto turbolenta, ha visto il recupero di gran parte delle perdite, col Nasdaq che, grazie al rimbazo di alcuni big names, come Alphabet e Facebook, ha chiuso praticamente invariato a -0,03, ed il Dow Jones, -0,48%, dove a pesare sono stati, alla fine, i soli titoli petroliferi.
Lo S&P 500 ha segnato il terzo, ancorche’ frazionale, calo, -0,29%.
Giornata orribile per le criptovalute, colpite pesantemente dalle dichiarazioni della Banca Centrale Cinese, che ribadisce il NO al loro uso nelle transazioni commerciali, e della Presidente della Banca Centrale Europea Lagarde, che le considera un asset ultra speculativo, volatile, e pericoloso per i suoi detentori.
Il bitcoin e’ arrivato a perdere il 30% a 30 mila Dollari, per poi rimbalzare e chiudere a -8%, ma ancor peggio ha fatto Ethereum, protagonista di una fortissima ascesa nelle settimane passate, che ha chiuso la seduta a -22%. (vedere grafico)
Il crollo delle criptovalute poteva causare danni anche peggiori alle altre asset class, vista la sua presenza in aumento nei portafogli di operatori professionali, come ETF, crypto miners, e trading venues.
Certamente abbiamo osservato un’impennata della volatilita’, come quella dell’indice VIX, rapidamente risalito da 17 a 22, con passaggio intraday a 26, ma non nessun terremoto nelle trame fondamentali del mercato, a dimostrazione che il tono di fondo resta ancora orientato al “risk-on”.
Le minute dell’ultima riunione della Fed erano molto attese. Pubblicate nella tarda serata europea di ieri, 19 maggio, hanno evidenziato la concordia dei membri del Board di proseguire nell’attuale politica monetaria, ma, al tempo stesso, una certa apertura sulla prospettiva di riduzione degli acquisti mensili, nota come “tapering”, qualora l’economia dovesse proseguire nell’attuale robusta fase espansiva.
Le reazioni sul mercato obbligazionario sono state limitate, ed il rendimento del Treasury decennale e’ risalito di soli 3 bps a 1,67% (ore 13.30 CET).
E’ stata una giornata difficile anche per il petrolio, che alla chiusura di ieri, 19 maggio, ha perso oltre il 3% rispetto alla chiusura precedente: WTI a 63,2 Dollari/barile: la sua debolezza e’ anche legata alla prospettiva di un accordo internazionale che consenta maggiori esportazioni all’Iran e all’aumento delle scorte settimanali di mid-distillates negli Stati Uniti.
Sul fonte europeo, segnaliamo le dichiarazioni del Vice Presidente dell’ECB (Banca Centrale Europea) De Guindos che, ottimisticamente, vede rischi macroeconomici “molto più bilanciati”, lasciando spazio a possibili allentamenti dell’attuale politica monetaria.
Come noto, nel prossimo Meeting del 10 giugno i vertici dell’ECB valuteranno l’adeguatezza dell’attuale ritmo di acquisti del programma PEPP (Pandemic emergency prurchase program), e non si puo’ escudere un selettivo taglio delle quantita’.
Nel frattempo, i dati sull’inflazione dell’Eurozona di aprile, pubblicati stamane, 20 maggio, indicano un’accelerazione all’1,6%, dal 1,3% di marzo.
Tra i metalli preziosi, l’oro sembra riprendere la sua funzione di “porto sicuro anti-inflazione, diversificazione e riserva valutaria”, e ieri, 19 maggio, nella fase piu’ acuta del sell-off delle criptovalute, e’ arrivato a guadagnare oltre l’1%. Altre commodities venivano invece pesantemente vendute, come il rame ed il legname da opera, con perdita superiori al 4%.
Stamane, il fronte “asiatico” e’ apparso molto incerto, privo di una chiara direzione. Il Nikkei giapponese, +0,19%, si e’ giovato di una crescita dell’export superiore alle attese, +38% su base annua, ben sopra al +31% indicato dal consensus e al 16% di marzo.
Poco variati i mercati domestici cinesi, Shanghai -0,11%, Shenzhen +0,35%, similmente all’Hang Seng di Hong Kong (-0,07%). In calo frazionale il Kospi coreano, -0,34%.
Le borse europee, reduci dal minimo delle ultime due settimane, provano a recuperare, e salgono in media dello 0,7% alle 13.30 CET.
I future Usa, dopo tre giorni consecutivi di ribasso, indicano un’apertura nuovamente debole.
Segnaliamo, come evento “market sensitive”, il Vienna Economic Dialogue Congress, nel quale sia Kristalina Georgieva, direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale, che Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, interverranno come speakers di massimo livello.
Sul versante macro, segnaliamo la rilevazione settimanali di sussidi di disoccupazione ed il business oulook della Fed di Filadelfia.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Il VIX ha chiuso il gap del Febbraio 2020Il VIx dopo 400 giorni è andato a chiudere il gap lasciato aperto il 21 Febbraio’20.
La questione da capire cosa è la coda e cosa è il cane.
Se il Vix è la coda allora può diventare irrilevante come modello, mentre se il Vix è il cane ed il mercato è la coda, il modello si fa interessante.
Le metriche del credito e della liquidità sono solide, la velocità della M2 sta leggermente aumentando ed il mercato azionario resta sui massimi.
Un pull back del Vix va osato, ma per il momento senza aspettative eccesive, manca un trigger che metta in moto una correzione decisa.
Allego grafico M2 e velocità di circolazione della moneta.
L'indice della PAURA è ancora in letargo...VIX... come avevo già avuto modo di evidenziare nei giorni scorsi, l'indice DELLA PAURA americano (collegato allo SP500) ha fatto registrare nuovi minimi POST COVID, minimi dai quali ha tentato timide reazioni sempre rientrate. Le cose basilari da evidenziare sono quelle che POST COVID l'indice NON E' MAI PIU' TORNATO in quella comfort zone area 11/18 che lo aveva tenuto al caldo negli ultimi anni, e, in ultimo, che in pratica NON AVREBBE ANCORA CHIUSO IL GAP proprio aperto in occasione del CROLLO COVID che si trova in area 18,20 come evidenziato sul grafico. Siccome di norma si muove in maniera speculare ai mercati, la sua chiusura eventuale di detto gap, potrebbe proprio combaciare con una ultima fiammata degli azionari, un pò come ventilato nelle mie analisi odierne sui vari indici. Non sottovalutiamolo, perchè potrebbe aprirci gli occhi molto prima di quello che si può pensare!!!!
VIX: A che punto siamoCome si sa questo indice non è predittivo in quanto la volatilità si alza o abbassa seguendo i movimenti del prezzo delle opzioni ATM che a loro volta seguono quello dei titoli che compongono il paniere. Tuttavia può essere utile anche lui per altre cose, ad esempio, se il suo valore è basso significa che il mercato è piuttosto tranquillo, non si temono rovesci importanti e viceversa. Anche nell'analisi ciclica è utile per evidenziare nel grafico gli spike che tipicamente segnalano le chiusure dei cicli, soprattutto in quelli più lunghi. Qui è piuttosto evidente che nella sua prima metà del ciclo in corso (annuale o forse più lungo) vi siano i 3 tempi A B C e quest'ultimo violando il precedente chiuda un ciclo che rappresenta indicativamente la metà del percorso.
Ora, non vi sono certezze ovviamente che la seconda metà sia uguale alla prima nei tempi e che questi si possano tranquillamente proiettare 'a specchio' tuttavia voglio operare sulla regolarità perché è quella che statisticamente ha più probabilità di verificarsi.
Operare contro le probabilità mi sembra controproducente.
Mi aspetto quindi di vedere il picco massimo annuale (e forse più lungo) di volatilità nei tempi indicati da una delle due ipotesi.
INDICI USA e COT report 16/03/2021Le informazioni derivanti dal Cot report del 16/03/2021 relative agli indici americani risultano essere contrastanti.
Mentre Dow Jones, Nasdaq e Russell sembrerebbero restituire una visione long, l'S&P 500 è decisamente orientato al ribasso con Open Interest in aumento a rafforzare il dato derivato dai contratti.
Lontanissima dall'essere una scienza esatta, i dati del COT comunque evidenziano una certa incoerenza nel posizionamento degli operatori che in parte potrebbe essere giustificata dalla rotazione settoriale in atto.
La struttura grafica di breve è comunque comune a tutti gli indici presi in esame, con uno storno negli ultimi giorni della settimana, mantenendo però un trend long che vede un affondo più profondo solamente per il Nasdaq che proprio in virtù di quella rotazione settoriale vede nell'ultimo periodo delle importanti vendite/prese di profitto
COT REPORT
I dati del Cot Report relativi ai contratti di Commercial e Non Commercial restituiscono una View rialzista per Dow Jones, Nasdaq e Russell mentre voce fuori dal coro risulta essere l'S&P 500 che con un aumento dell'Open Interest del +9,95% certifica una visione ribassista.
ULTIME 4 SETTIMANE
Ultima settimana ribassista per tutti gli indici in esame, le precedenti vedono una maggior forza di S&P 500 e Dow Jones; debolezza di Nasdaq e Russell
STAGIONALITA'
Prendendo in esame gli ultimi 15 anni i prossimi 10 giorni lavorativi vedono le seguenti incidenze:
- S&P 500 +33% di pattern positivi
- Dow Jones +33% di pattern positivi
- Nasdaq +47% di pattern positivi
- Russell +33% di pattern positivi
VIX INDEX SU S&P 500
Quota 20 da monitorare in quanto risulta essere una sorta di supporto.
Buon trading a tutti!!!
VIX in rientro basso, da valutare per acquisti.Attenzione al Vix. Graficamente non da nessun segno di tensione ed è in evidente rientro a chiusura del gap aperto a Marzo ’20.
Potete notare come da Dicembre’20 ha toccato 3 volte queste aree per poi rimbalzare.
L’attenzione per me è data dal fatto che siamo arrivati in una possibile area di acquisto.
Sapete tutti che il Vix è antagonista del SP500, chi considera l'azionario eccessivamente valutato sa cosa fare..
intanto short mahhh, attenzioneuna piccola view che a mio avviso potrebbe scendere ancora per toccare il livello di 20 punti, poi non e detto che scendera ancora. io sono piu che positivo invece di negativo pero al momento siamo in una situazione che e gia partita,quindi dovrebbe finire suo gioco arrivando a toccare il 20. mi mette un po nel dubbio che se in caso di rottura del 20 potra andare anche a toccare 15 e anche 10 ma a questo punto vedremo sp500 e tutti indici alle stele,.
VIX +20% il warning lampeggia Il VIX sta segnando un +20%, con i mercati americani sui massimi. Ieri SP500 ha perso un misero 0,16%.
Vi allego il grafico pubblicato il 5 Gennaio dove facevo lo stesso ragionamento che non è cambiato. Ho solo aggiornato le trend su Spx e segnalato un triangolo sul VIX, ma ha solo un valore grafico non da trading.
Attenzione al superamento di area 31/32 di VIX potrebbe segnare movimenti tellurici di un certo livello su SP500.
Attenzione al VIXTra SP500 e VIX uno dei due mente, mi è già capito di scrivere le stesse parole queste estate.
II Vix negli ultimi due giorni ha fatto +10% e mentre scrivo deve ancora aprire l'America. Oltretutto con tutti gli indici sui massimi, il Vix nelle ultime settimane è sceso di pochissimi punti percentuali. Oggi non mi aspetto nulla di eclatante, ma nell'arco dei prossimi giorni andrà monitorato come eventuale campanello di allarme.
Grafico SX: c'è il mio vecchio schema dei livelli, che dopo lo svarione di Febbraio-Marzo'20 andrà rivisto, ma c'è bisogno ancora di tempo per ritrovare un assetto dei livelli.
Sopra 31/32 attenzione che potrebbe esserci una certa turbolenza degli azionari.