Visione di lungo periodo ribassista sull'S&P 500Video analisi in cui illustro la mia visone ribassista sull'S&P500. Perdonatemi per la qualità dell'audio, migliorerà presto!Short06:52di Daxcoli1
$SPXStiamo andando spediti verso la conclusione del ciclo economico percorrendo l'ultimo tratto di onda C. Il rimbalzo sui minimi era prevedibile e gioca a favore del conteggio delle onde di Elliott . In questo momento ci troviamo in onda C, subonda 3, e all'interno della 3 stiamo testando il termine di onda 1 con il rimbalzo sui minimi che genererà presumibilmente inizio di onda 2 ( di 3 di C). Qualora non reggessero i minimi di giugno, l'onda 1 di 3 di C proseguirebbe la sua corsa. Abbiamo indentificato una serie di target dati dai seguenti studi: Pattern Broadering di continuazione discendente : Target 3238 Target ONDA C ipotesi onda 4 con ritraccio 38,2% : Target 3243 Ritraccio di Fibonacci a 0,318 : Target 3194 Supporto Statico fine onda 2 Impulsiva : Target 3209 Target ONDA C ipotesi onda 4 con ritraccio 26,3% : Target 3139-3158 Possiamo dire che l'area supportiva di atterraggio avrà un range che andrà da 3248 a 3139 individuato già da quota 4300 (fine onda B correttiva) L'indicatore WaveUP Indicator rimane ancora in posizione SELL nel TFDay Su TF1H abbimo un primo segnale BUY, ma è troppo debole per poterlo considerare valido al momento. Si attende l'apertura WaveUP©Shortdi WAVE_UPAggiornato 202012
Live stream - Trading Online: 5 cose da sapere prima di iniziare17:22di TrendFollowingTradersCommunity1
Live stream - Segnali di Trading TFB: Potenziali opportunità di 12:07di TrendFollowingTradersCommunity1
6/10/22: Con oggi inizieremo a capire se il ribasso è finito o..6/10/22: Con oggi inizieremo a capire se il ribasso è finito o continuerà ancora. Ieri l'euforia dell'S&P 500 è proseguita, ma non senza avere vacillato e aver dovuto respingere prima alcuni ribassi. I vendi-orsi non hanno raggiunto il mio obiettivo chiave di sfondare il supporto a 3.720, ma dall'altra parte nemmeno le obbligazioni hanno brillato. La voglia di salire è stata alimentata dal calo intraday del dollaro che ieri ha ceduto parte dei guadagni dei due giorni precedenti. In questo modo il principale indice della borsa americana ha chiuso in prossimità del livello in cui era stato respinto martedì, 3.800, lasciando i vendi-orsi a bocca asciutta. E in pericolo, dal momento che domani sono attesi i dati sui salari non agricoli, ancora ragionevolmente buoni, che potrebbero alimentare la narrativa "la Fed non ha motivo di interrompere la stretta - c'è ancora abbastanza spazio", quindi il mercato azionario dovrebbe ragionevolmente scendere quando una notizia così buona viene recepita. È chiaro che le scommesse sul momento in cui arriverà la pausa della Fed sono... Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati ai miei portafogli oggi nel canale 12 operativo, invece gli abbonati a questa analisi operativa riceveranno l'analisi completa in un file PDF nella loro casella di posta. E'iniziato un nuovo servizio riservato esclusivamente agli abbonati. Si tratta di un'analisi estensiva ed operativa che sarà presente "GRATIS" quotidianamente a rotazione, all'interno dei miei servizi di abbonamento. Oggi sarà pubblicata integralmente nel canale 12 operativo Se siete interessati a questo servizio esclusivo, è possibile abbonarsi solo a questa analisi pomeridiana che io chiamo “operativa”, e che differisce dall’ANALISI QUOTIDIANA, che invece continuerà ad essere pubblicata come ho fatto fino ad oggi ogni mattina. L'abbonamento all'Analisi Operativa Quotidiana è solo su base annuale, ad un prezzo unico. Abbonandovi ogni giorno riceverete un’analisi che vi dirà la mia esatta visione FUTURA sui mercati. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: 1. Mercato azionario americano; 2. Oro e argento; 3. Petrolio; 4. Rame; 5. Bitcoin . I mercati si comportano solo come se la Fed fosse già stanca e, assegnano una minore probabilità a forti rialzi in novembre e dicembre... Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati ai miei portafogli oggi nel canale operativo 8. Invece gli abbonati a questa analisi operativa riceveranno l'analisi completa, nella loro casella di posta. Sul mio portale potete abbonarvi al blog, ed avrete a disposizione la mia operatività sui miei portafogli: portafoglio Azionario Italia Usa portafoglio Futures europei e americani portafoglio Commodities Bitcoin e Index portafoglio Mercante in fiera portafoglio Progetto One shot Abbonamento all'”Analisi Operativa Quotidiana” su base annuale. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: Mercato azionario americano, Oro e argento, Petrolio, Rame, Bitcoin .di Marco_Bernasconi3
Live stream - Dollar Index: Come anticipare la ripresa del dolla13:24di TrendFollowingTradersCommunity0
5/10/22:E’ stata una trappola per tori? O l'alba della risalita?Dopo la grande prestazione del mercato azionario americano verificatasi lunedì anche ieri la voglia di comprare come se non ci fosse un domani e continuata a Wall Street. I mercati non si sono accorti ieri che John C. Williams della Fed e Presidente e amministratore delegato della Federal Reserve Bank di New York ha gettato secchiate di acqua fredda sulla possibilità di interrompere prematuramente la lotta all'inflazione. L'eccessivo movimento di ripiegamento del dollaro avvenuto per tutta la giornata di ieri e il crollo dei rendimenti dei Treasury, unito a una posizione molto rischiosa delle obbligazioni societarie con un pessimo rating, hanno fornito le ragioni di una continuazione anche nella sessione di martedì 4 della risalita iniziata lunedì 3. Sia gli asset reali che il petrolio hanno amplificato la crescente propensione al rischio. Cosa stona in questo quadro? Il VIX, ad esempio, che non è sceso quanto il mercato sia salito, 29 non è un ribasso significativo. Questo dimostra in qualche modo la fragilità di questa ripresa accaduto negli ultimi due giorni. Ricordate il titolo dell’analisi di ieri? (4 ottobre 2022: Ma chi compra oggi lo sa che la Fed non ha ancora mutato opinione?)... Con l'inizio del mese di ottobre 2022 inizia un servizio riservato esclusivamente agli abbonati. Si tratta di un'analisi estensiva ed operativa che sarà presente "GRATIS" quotidianamente a rotazione, all'interno dei miei servizi di abbonamento. Se siete interessati a questo servizio esclusivo, è possibile abbonarsi solo a questa analisi pomeridiana che io chiamo “operativa”, e che differisce dall’ANALISI QUOTIDIANA, che invece continuerà ad essere pubblicata come ho fatto fino ad oggi ogni mattina. L'abbonamento all'Analisi Operativa Quotidiana è solo su base annuale, ad un prezzo unico. Abbonandovi ogni giorno riceverete un’analisi che vi dirà la mia esatta visione FUTURA sui mercati. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: 1. Mercato azionario americano; 2. Oro e argento; 3. Petrolio; 4. Rame; 5. Bitcoin . I mercati si comportano solo come se la Fed fosse già stanca e, assegnano una minore probabilità a forti rialzi in novembre e dicembre... Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati ai miei portafogli oggi nel canale operativo 8. Invece gli abbonati a questa analisi operativa riceveranno l'analisi completa, nella loro casella di posta. Sul mio portale potete abbonarvi al blog, ed avrete a disposizione la mia operatività sui miei portafogli: portafoglio Azionario Italia Usa portafoglio Futures europei e americani portafoglio Commodities Bitcoin e Index portafoglio Mercante in fiera portafoglio Progetto One shot Abbonamento all'”Analisi Operativa Quotidiana” su base annuale. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: Mercato azionario americano, Oro e argento, Petrolio, Rame, Bitcoin .di Marco_Bernasconi3
SE L'AZIONARIO RIMBALZASSE? DELLE BUONE SCELTE: ORO ED ETF "XME"IL DOLLARO COME BENE RIFUGIO E L’INDICE DI FORZA SPX/DXY Dall’inizio del 2022, ogni qualvolta si sono registrati dei ribassi sul benchmark di riferimento S&P500 (nell’immagine seguente evidenziati da dei rettangoli di color rosso), le incertezze (o paure) degli investitori sono aumentate, con relativo incremento del VIX che, negli stessi momenti, si è correlato inversamente all’S&P500 stesso. Nell’immagine possiamo osservare la forte correlazione inversa tra i due. Chi si poteva comportare da bene rifugio? Sicuramente un asset correlato positivamente all’indice di volatilità, che andava dunque ad apprezzarsi all’aumentare delle incertezze. Quest’ultimo è stato il dollaro americano: La sua forte correlazione diretta con l’indice di volatilità è testimoniata dal coefficiente di correlazione stesso che si attesta negli ultimi 20 giorni a valori di +0.91 (correlazione diretta quasi perfetta). Il suo ottimo comportamento da bene rifugio è ben evidenziato dalla grafica che segue, dove vado a correlare la stessa currency con l’S&P500: Ogni qualvolta il riferimento azionario ha registrato dei ribassi (all’interno delle zone evidenziate dai rettangoli di color rosso) il dollaro si è apprezzato; viceversa, all’interno delle zone evidenziate dai rettangoli di color azzurro (corrispondenti ai ritracciamenti dell’S&P all’interno del bear market) possiamo osservare come il dollaro abbia registrato prestazioni più deboli (perché veniva meno la forza derivata dalla sua qualità di safe heaven). Da quest’ultimo piccolo ragionamento, cosa ne deriva? Una correlazione inversa tra questi ultimi due! Per concludere il paragrafo, possiamo creare un indice di forza tra S&P500 e US Dollar (SPX/DXY): • Quanto più l’indice di forza registra dei ribassi, tanto più il dollaro sovraperforma l’SPX (etf del benchmark) • Quanto più l’indice di forza registra dei rialzi, tanto più SPX sovraperforma il US Dollar Come potrà mai essere il coefficiente di correlazione tra l’indice di forza e il VIX? In territorio negativo, come mostra l’immagine. Negli ultimi 20 giorni, essa si attesta addirittura a -0.96 (ancora più forte della correlazione positiva tra US Dollar e VIX che, come abbiamo visto precedentemente, si attesta a +0.91). Com’è da leggere questa informazione? • Se il dollaro registra delle sedute di contrattazioni migliori dell’S&P500 (con l’indice di rischio che registra allo stesso tempo dei ribassi) siamo in clima di risk off; viceversa, di risk on! Questo significa che l’indice di forza SPX/DXY può essere considerato un ottimo indicatore risk on/risk off per il contesto di mercato che viviamo da inizio anno. A conferma di ciò arriva la sua correlazione diretta con un altro indicatore di rischio che utilizzo sempre, quello tra il settore azionario dei beni ciclici rispetto a quello dei beni difensivi (o di prima necessità): Ci tengo a ricordare un concetto fondamentale: l’indice di forza tra XLY (beni ciclici)/ XLP (beni di prima necessità) costituisce un ottimo indicatore di rischio perché: • Quando gli investitori concentrano i loro acquisti maggiormente su aziende cicliche (ossia tutte quelle che sono fortemente influenzate dai cicli economici, come il settore automobilistico) rispetto a quelle difensive (ossia tutte quelle che non sono influenzate dai cicli economici come, ad esempio, Procter & Gamble), l’indice di forza tende ad apprezzarsi segnalando il “risk on nei mercati” • Quando gli investitori concentrano maggiormente i loro acquisti su aziende difensive rispetto a quelle cicliche, l’indice di forza tende a deprezzarsi segnalando il “risk off nei mercati” SE L’AZIONARIO AMERICANO RIMBALZASSE FORTEMENTE, QUALI POTREBBE ALCUNI TRA I MIGLIORI ASSET? ORO ED ETF “XME” METALS & MINING Il 3 e il 4 ottobre abbiamo assistito a due forti sedute di rimbalzo dell’azionario americano. La domanda che molti si porranno è: “Se il rimbalzo continuasse per qualche tempo, quali potrebbero essere gli asset migliori?” Facciamo dunque un’ipotesi: Ipotizziamo che l’S&P500 rimbalzi di 15 punti percentuali e vada a rivisitare la struttura di prezzo dei 4150$ evidenziata nella grafica da un rettangolo di color grigio. Bisogna chiedersi a questo punto che comportamento dovrebbe mostrare l’indice di rischio SPX/DXY se le stesse condizioni di mercato mostrate nel paragrafo 1 dovessero persistere: • Vista la correlazione inversa tra S&P500 e VIX, se il benchmark dovesse apprezzarsi, il VIX dovrebbe deprezzarsi • Vista la correlazione diretta tra dollaro americano e VIX e quella inversa tra S&P500 e lo stesso dollaro, se il benchmark dovesse apprezzarsi e il VIX deprezzarsi, allora la currency dovrebbe a sua volta “svalutarsi” Da questo ne conviene che: • Se le condizioni di mercato persistessero e l’S&P500 rimbalzasse di 15 punti percentuali, allora l’indice di forza SPX/DXY dovrebbe sicuramente apprezzarsi Avendo capito che gli antagonisti del risk-on sono il dollaro e il VIX (con i loro relativi apprezzamenti), nasce dunque la necessità di ricercare un asset che si muova in controtendenza rispetto ad essi che è rappresentato, in questa analisi, dall’oro! Infatti: • Esso, dal mese di maggio, è correlato in maniera fortemente inversa al dollaro (coefficiente di correlazione negli ultimi 20 giorni pari a -0.82) • Esso, da inizi agosto 2022, è correlato inversamente all’indice di volatilità; il coefficiente di correlazione presenta un valore di -0.73 per i 20 giorni precedenti Dopo queste due grafiche vien da chiedersi: quale può essere la correlazione tra oro e indice di rischio SPX/DXY? Da inizi maggio 2022 la correlazione appare diretta, con l’indice di correlazione che ad oggi segna un +0.78, simboleggiando una correlazione forte. Prima ho ipotizzato che nell’eventualità in cui il benchmark rimbalzasse oltre di 15 punti percentuali, l’indice SPX/DXY dovrebbe muoversi al rialzo. Chiediamoci: che prestazioni ha dimostrato l’oro da inizi maggio ad oggi ogni qualvolta lo stesso indice di forza si è apprezzato? Sono state buone prestazioni. Osservate i rettangoli di color rosso: • Dal 18 maggio al 7 giugno ha realizzato una performance del +2.04% • Dal 14 luglio al 15 agosto un +5.04% • Dal 26 settembre al momento della scrittura dell’analisi (4 ottobre, ore 18:40) un +6.3% Spero di essere stato chiaro sul fatto che se le condizioni di mercato dovessero persistere, l’oro potrebbe essere tra i migliori asset. Ma…non solo! Una delle correlazioni che sto osservando attentamente da qualche tempo è quella esistente tra lo stesso metallo prezioso e l’ETF SPDR S&P METALS & MINING. Esso presenta ticker “XME” e fornisce esposizione al segmento “metalli ed estrazione mineraria” che comprende le seguenti sotto industrie: • Alluminio • Carbone e combustibili di consumo • Rame • Metalli diversificati ed estrazione mineraria • Oro • Metalli preziosi e minerali • Argento e acciaio Le prime 5 partecipazioni nel paniere sono: • Peabody Energy Corp: 4.63% • Consol Energy Inc: 4.26% • Hecla Mining Corp: 4.23% • Newmont Corp: 4.16% • Royal Gold Inc: 4.13% Che correlazione esiste tra esso e l’oro? Fortemente positiva. Il coefficiente di correlazione a 20 periodi si attesta a valori di +0.91. La grafica mostra come ad un apprezzamento dell’oro corrisponda il rafforzarsi di XME (idem se si tratta del deprezzarsi dello stesso metallo prezioso e dello stesso indebolirsi dell’etf metals & mining). Quali potranno dunque essere le prestazioni di XME all’interno delle fasi rialziste dell’indice di forza SPX/DXY? • Dal 18 maggio al 7 giugno ha realizzato una performance del +13.4% • Dal 14 luglio al 15 agosto si è apprezzato di 22.8 punti percentuali • Dal 26 settembre al momento della scrittura dell’articolo (4 ottobre ore 19:45) un +14.2% Perché queste forti prestazioni? Per la grande correlazione diretta tra lo stesso ETF e SPX/DXY: Si pensi che, ad oggi, la forte correlazione positiva tra i due si attesta al +0.94, ben superiore a quella che aveva mostrato l’oro, di +0.78. Spero di non avervi ubriacato troppo con queste correlazioni, purtroppo sono appassionato. Se l'azionario rimbalzasse del 15%? i migliori asset: oro e..etf metals & mining Matteo Farci Longdi MatteoFarci2210
Live stream - Segnali di Trading TFB: Potenziale opportunità di 11:41di TrendFollowingTradersCommunity1
Live stream - Il MERCATO sei TU.LIVE con Arduino e Antonio di HereForex.Formazione45:47di ArduinoSchenato2
Live stream - Rialzo dei Tassi BCE: Come preparare il lavoro perHo anticipato alcuni dettagli in questo articolo: 11:38di TrendFollowingTradersCommunity2
Può un indicatore anticipare i punti svolta del ciclo economico?A voi la facoltà e il diritto di giungere a opportune conclusioni, ma per quanto mi riguarda la risposta è un SI. Seppur con qualche condizione... Ma prima che a qualcuno venga la tentazione di immergersi nella ricerca compulsiva dell' indicatore 'miracoloso' (pratica oggi tristemente diffusa) ritengo fondamentale chiarire alcuni concetti, certamente noti ai più navigati, ma che meritano un approfondimento. Anche sed stufant, repetita iuvant . Gli indicatori vengono normalmente classificati in leading, coincident, lagging . Tradotto, usando la flessibilità del trader, anticipatori, contestuali, confermatori (ritardati). Ma prima ancora gli indicatori sono suddivisi in due macro-classi: economici e tecnici . Mi auguro che a qualcuno non suoni da 'doccia fredda', però è un dato di fatto che gli indicatori tecnici non potranno MAI possedere un carattere predittivo . Essendo per concezione dei derivati di osservazioni passate sono inevitabilmente caratterizzati dal lag, bestia nera che gli sviluppatori cercano ad ogni costo di ridurre ai minimi, ma che non può essere del tutto eliminata . Esistono anche indicatori tecnici di tipo coincident (contestuali) e anch'essi difficilmente possono tradursi in un'operatività immediata, in assenza di conferme derivanti da indicatori lagging oppure dalla presenza di più indicazioni istantanee (coincident). Provo a far chiarezza con un semplice esempio. Nel contesto di un Trading System un'indicatore di tipo coincident può essere costituito da un aumento della volatilità istantanea o dal breakout di un livello di prezzo oppure da un'anomalo aumento degli scambi. Nessuno di essi singolarmente può portarci a un'applicazione chiara e univoca, però letti contemporaneamente qualche indicazione operativa puntuale (coincident) potrebbero fornirla. Nella pratica diffusa sono validati da segnali operativi (lagging) e assumono quindi la valenza di filtri operativi . Non sono però gli indicatori tecnici il vero oggetto di questo approfondimento. L'attenzione si sposta quindi sugli indicatori economici, perché se di ciclo economico si vuole parlare lo strumento di elezione é quello. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione eccessiva di dati che affollano il nostro Calendario Economico e che se da un lato ci agevolano la comprensione dello 'stato dell'arte' hanno portato in dote come side effect dei picchi di volatilità molto più frequenti. E la volatilità - come sappiamo - può essere di tipo buono o cattivo , proprio come il colesterolo... Ciascuno di noi si concentra sul set di dati che ritiene più idoneo sulla base del tipo di operatività. Tutti seguiamo le pubblicazioni principali (CPI, NFP, ISM, ecc.), ma sicuramente molti di noi commettono un errore . Che poi non é altro quello di NON attribuire a ciascuno il giusto peso e di NON andare a considerarli nel loro insieme . In questo contesto 'the big picture' rimane un quadro sfocato. Non vi sto rimproverando – sia chiaro – anzi sono certo che la maggior parte non 'insegue' il singolo dato e tende invece ad aggregarli in un quadro di sintesi . Il tema centrale è il 'come ' questa operazione viene svolta, ovvero se dietro c'è una metodologia scientifica/testata o emotiva/discrezionale . Ed ecco che ci viene in aiuto The Conference Board . Per saperne di più sull'organizzazione (com'è nata, perché, cosa fanno, bla) c'è Google e il loro sito web ufficiale. Ma ciò che ci interessa maggiormente sono gli indicatori macro che studiano e mettono a punto, con le loro metodologia di calcolo. The Conference Board pubblica delle release con cadenza mensile di indicatori/indici (leading, coincident e lagging) per gli US, ma anche per molte altre economie e aree geografiche. Abbiamo indicatori Global, Cina, Eurozona, Germania, UK, Francia, Spagna, ecc. L'Italia non é presa in considerazione e questo mi fornisce – in un impeto di orgoglio xD - lo spunto per provare a cimentarmi nell'impresa di realizzarne uno ad hoc (tempo e dati di TV permettendo). Si, perché la disponibilità dei dati in real-time costituisce il vero problema, altrimenti non sarebbe difficile ricavare il grosso del dato prima della data ufficiali di pubblicazione (e magari provare ad anticipare il mercato...) L'indicatore più rilevante per gli US è certamente il LEI (Leading Economic Index) , che è il vero protagonista di questo articolo. Di seguito trovate l'elenco delle dieci componenti , accompagnate dal relativo fattore di peso (non sono in ordine di rilevanza). N.B. La somma dei fattori è ovviamente l'unità, mentre l'indicizzazione base 100 è al 2016. 1. Average weekly hours, manufacturing (0.2373) 2. Average weekly initial claims for unemployment insurance (0.0140) 3. Manufacturers' new orders, consumer goods and materials (0.0779) 4. ISM® new orders index (0.1702) 5. Manufacturers' new orders, non-defense capital goods excl. aircraft (0.0459) 6. Building permits, new private housing units (0.0307) 7. S&P 500® Index of Stock Prices (0.0419) 8. Leading Credit Index™ (0,0991) 9. Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds (0,1247) 10. Avg. consumer expectations for business conditions (0,1583) Per non rendere ulteriormente pesante la lettura mi limiterò a poche considerazioni personali , mentre lascio a voi l'onere di portare avanti eventuali ulteriori approfondimenti. Figura 1- Leading Economic Index (LEI) vs. Coincident Economic Index (CEI) Analizzando il grafico di Figura 1 si evidenzia la marcata differenza fra il LEI e il CEI , ovvero la differenza sostanziale fra un indicatore leading e uno coincident. Sorprenderà sicuramente la puntualità del LEI nell'anticipare l'inizio di una fase di contrazione dell'economia. Ma anche della sua fine. Se osserviamo i diversi fattori di peso dell'indice non dovrebbe stupirci il divario fra i pesi attribuiti alla media settimanale di nuovi sussidi di disoccupazione (Componente 2) e alla media ore lavorative settimanali del settore manifatturiero (Componente 1). Si tratta rispettivamente della quella meno e della maggiormente impattante nel computo dell'Index. Questo perché si assume che, in sentore di fase recessiva, le aziende prima arrivare al licenziamento dei propri dipendenti, tentino di 'tenere la barra dritta' andando a diminuire l'orario medio di lavoro. Assunzioni di questo genere segnano la sostanziale differenza fra il concetto di coincident e quello di leading. Fra le componenti del LEI troviamo l'indice SP:SPX stesso. Questo ci porta a confermare il noto assunto che vede il mercato azionario, che é il più esposto, “nutrirsi di aspettative” . In altre parole si attribuisce ai grandi player finanziari una certa capacità di 'vedere un po' più in la' . Va anche segnalato che il peso relativo è modesto ... Le seconde e le terze componenti per peso sono rispettivamente l'ISM (Componente 4) e l'Avg. consumer expectations for business conditions (Componente 10). Si ribadisce fondamentalmente quanta importanza venga attribuita al concetto di aspettativa : imprese da un lato, consumatori dall'altro. Il Leading Credit Index™ è un marchio registrato e mi è risultato finora difficile entrare nel dettaglio di come venga calcolato. Si tratta comunque di un indice leading della sostenibilità del credito . Su spread e tassi il dibattito è già abbastanza infuocato, quindi non mi dilungherò. Figura 2 - Il Leading Economic Index per gli Stati Uniti è diminuito ad Agosto (release 22/09) per il sesto mese consecutivo. La contrazione su base semestrale è del 2,7% (tasso annuo circa del -5,3%) con un'inversione dalla crescita dell'1,7% (tasso annuo circa del 3,4%). Sono inoltre diventate molto diffuse le debolezze tra gli indicatori anticipatori , con solo due componenti su dieci che avanzano negli ultimi sei mesi. L'indice si porta quindi al di sotto del livello “di allerta” che introduce un'inevitabile frenata dell'economia Usa con annesso riverbero sui mercati globali. Figura 3 - Variazione percentuale su base annua (YoY) de LEI in relazione a quella del PIL (GDP) reale. Abbiamo quindi conosciuto un po' più da vicino questo 'Super' indicatore made in Usa, le cui letture, relazionate con quelle dei 'fratelli minori' CEI e LAG , sono in grado sia di fornire una nitida fotografia dello stato di salute dell' economia a stelle e strisce sia di anticipare i turning points del ciclo economic o. E' piuttosto curioso rilevare quanta poca rilevanza venga loro dedicata all'interno dei Calendari Economici dei principali broker e siti di informazione finanziaria (in alcuni casi non vengono nemmeno menzionati). Ottobre è il mese dell'Educazione Finanziaria. I prossimi aggiornamenti per il 2022 saranno pubblicati alle ore 10:00 (locali) del: - 20 Ottobre - 18 Novembre - 22 Dicembre DISCLAIMER: La presente idea non costituisce in alcun modo Pubblicità, né in forma esplicita, né occulta. Non guadagno un Cent da The Confererence Board. Tantomeno ne sono un membro... xD Formazionedi Federico_TSL191954
3 ottobre 2022: Il fondo dell'S&P 500 è vicino?Da oggi con l'inizio del mese di ottobre 2022 metterò a disposizione un nuovo servizio esclusivo. Si tratta di un'analisi estensiva ed operativa che sarà presente "GRATIS" quotidianamente a rotazione, all'interno dei miei servizi di abbonamento. Se siete interessati a questo servizio esclusivo, è possibile abbonarsi solo a questa analisi pomeridiana che io chiamo “operativa”, e che differisce dall’ANALISI QUOTIDIANA, che invece continuerà ad essere pubblicata come ho fatto fino ad oggi ogni mattina. L'abbonamento all'Analisi Operativa Quotidiana è solo su base annuale, ad un prezzo unico. Abbonandovi ogni giorno riceverete un’analisi che vi dirà la mia esatta visione FUTURA sui mercati. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: 1. Mercato azionario americano; 2. Oro e argento; 3. Petrolio; 4. Rame; 5. Bitcoin. A seguire un'estratto della mia analisi di oggi: L'S&P 500 ha invertito il cammino al ribasso con volumi elevati e la mia posizione corta aperta è no stata chiusa con un buon profitto. Adesso sto sfruttando questo rialzo guidato dal calo dei rendimenti obbligazionari, ma è chiaro che il fondo non è ancora stato toccato, ed è una questione sia tecnica che di orientamento di politica monetaria aggressiva. Fare delle scommesse sulla Fed di fare marcia indietro sull'inasprimento e diventare almeno neutrale mi appare molto prematuro - il piano prevede ancora un aumento di 75 pb a novembre e di 50 pb a dicembre, con altri 25 pb all'inizio del 2023. dal mio punto di vista la banca centrale americana si sta muovendo troppo velocemente senza aspettare gli effetti dell'inasprimento già in atto. Ora, se dovessero arrivare a rumors che suggeriscono solo 50 pb in novembre o 25 pb in dicembre, il mio atteggiamento cambierebbe. Per il momento, tuttavia, l'effetto si fa sentire soprattutto all'estero, provocando l'impennata del dollaro e le relative vendite di Treasury da parte degli investitori stranieri che hanno bisogno di sostenere le loro valute e fare acquisti di materie prime in dollari dall'Europa, dal Regno Unito alla Cina e al Giappone... Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati ai miei portafogli oggi nel canale operativo 4. Invece gli abbonati a questa analisi operativa riceveranno l'analisi completa, nella loro casella di posta. Grazie per aver letto sul mio sito web l'analisi gratuita di oggi. Sul mio portale potete abbonarvi al blog, ed avrete a disposizione la mia operatività sui miei portafogli: portafoglio Azionario Italia Usa portafoglio Futures europei e americani portafoglio Commodities Bitcoin e Index portafoglio Mercante in fiera portafoglio Progetto One shot Abbonamento all'”Analisi Operativa Quotidiana” su base annuale. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: Mercato azionario americano, Oro e argento, Petrolio, Rame, Bitcoin. di Marco_Bernasconi4
Live stream - LIVE Trading Room su VALUTE - INDICI DI BORSA - COPartecipa alla LIVE trading room con Arduino Schenato di HereForex.40:05di ArduinoSchenato1
S&P verso i 3200 punti?L'indice S&P 500 (SPX) rompe il supporto dei 3600 punti - importante livello psicologico della figura di doppio minimo - e si dirige verso nuovi minimi. Mi chiedo se la forza al ribasso possa spingere la Price Action ai livelli di 3200 punti entro l'inizio del prossimo anno, convalidando l'ABCD pattern con una armonicità, tra i due impulsi ribassisti, del 94%. D'altra parte non si può nemmeno escludere una trappola, con possibile ritorno ai livelli di 3800 punti, essendo stata la rottura al ribasso accompagnata da pochi volumi ampiamente sotto la media mobile dei 20 periodi. Tenderei ad escludere questa possibilità, visto il momento storico in cui ci troviamo, ma sappiamo bene che il mercato può rimanere irrazionale più di quanto noi possiamo rimanere solvibili. Buona domenica, Silvio Shortdi Coneicom5