Analisi AUD; Possibile ribasso ?Il dollaro australiano (AUD) ha recentemente testato il livello di supporto precedente in area 0.6525, con un pullback significativo. Questo livello potrebbe fungere da base solida per una possibile ripresa al ribasso. Considerando l'attuale contesto di mercato, potrebbe essere una buona opportunità per considerare posizioni ribassiste. Il livello di supporto testato potrebbe diventare una zona di resistenza, offrendo un'occasione per uno short.
Idee operative USDAUX
AUDUSD sta aspettando di prendere liquidità prima del rally!L'AUD/USD mantiene leggeri guadagni al di sopra di 0,6500 dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione cinese, che sono stati contrastanti. A gennaio, l'indice dei prezzi al consumo (IPC) della Cina è sceso dello 0,8%, rispetto al -0,5% previsto. Il dollaro statunitense ha registrato ulteriori perdite dopo aver raggiunto un nuovo massimo annuale sopra 104,00 nell'Indice del Dollaro Statunitense (DXY) all'inizio della settimana, in un contesto di riallineamento degli investitori su un possibile taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve (Fed), sia a maggio che a giugno.
Tornando al panorama nazionale, l'andamento dell'AUD è rimasto supportato dalle valutazioni degli operatori finanziari sulla recente decisione sui tassi d'interesse della Reserve Bank of Australia (RBA), che ha mantenuto i tassi invariati al 4,35% con un tono favorevole, lasciando aperta la possibilità di un futuro aumento dei tassi. Inoltre, la RBA ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita del PIL per il futuro prevedibile, riflettendo principalmente una visione meno ottimistica della spesa dei consumatori e degli investimenti immobiliari nel breve termine.
Inoltre, a livello giornaliero, si segnala la possibilità di una correzione al ribasso del prezzo fino al livello di 0,6450, considerando che si trova già in zona di domanda. Si ritiene che il prezzo possa avere un potenziale significativo per un'operazione long con l'obiettivo di testare nuovamente la trendline bullish rotta dall'ultima discesa verso la zona di 0,67. Buona giornata a tutti e buon trading.
AUDUSD: Possibile rialzo delle valute contro Dollaronelle ultime 2 settimane, il $ si mantiene in un range senza prendere una direzione precisa.
Con la sessione odierna di giovedì 1 febbraio, abbiamo un movimento direzionale visibile anche nell'indice US DOLLAR che mostra "debolezza" della valuta americana.
EURUSD, GBPUSD, NZDUSD, AUDUSD mostrano opportunità di acquisto.
Ma attenzione, siamo in situazione di correlazione, significa che l'andamento di questi strumenti sarà verosimilmente simile.
Se l'idea di fondo dovesse essere sbagliata, TUTTE le operazioni contro dollaro saranno sbagliate.
Quindi dobbiamo fare una selezione.
Personalmente scelgo AUDUSD e mi posizione BUY, sfruttando meglio che posso il posizionamento dell'ordine.
Incertezza e volatilità dopo la FedLa giornata post Fed è andata via sul velluto, con i mercati che si sono mossi in poche decine di punti, in considerazione del fatto che hanno digerito le parole del Governatore, che alla fine, a interpretarlo correttamente, ha detto tutto e il contrario di tutto.
Di fatto ha dichiarato che oggi è certo di non abbassare i tassi nel mese di marzo, ma è altrettanto vero che da qui a fine trimestre, di acqua sotto i ponti potrebbe passarne tanta, cioè i dati potrebbero cambiare e con essi anche considerazioni diverse riguardo a quel che oggi pare invece scontato.
Ma Jerome Powell ha anche avvisato comunque i mercati che, nell’anno in corso, i tassi scenderanno, perché prima o poi gli effetti positivi dell’onda lunga dell’immissione enorme di liquidità, decisa per combattere la pandemia, si esauriranno. E in quel momento i tassi alti cominceranno a causare problemi alla crescita e alla ripresa.
La reazione dei mercati è stata bilaterale nel senso che i primi movimenti hanno visto l’azionario scendere, e il dollaro salire come asset rifugio, in un contesto di aumento del risk off che però è rientrato quando, sia i rendimenti del decennale USA sono tornati abbondantemente sotto quota 4% assestandosi a +3.82%, sia l’indice di rischio per eccellenza, il Vix, ha mostrato di non riuscire neppure violare la resistenza posta a 15.
Wall Street ha chiuso in guadagno con il Dow a +0.97%, S&P a +1.25% e Nasdaq a +1.3%. Rally importanti per Amazon (+7%) Meta (+15%) dopo la pubblicazione delle trimestrali, mentre Apple ha perso il 3% in seguito ai deludenti dati delle vendite in Cina.
BOE, TASSI INVARIATI
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto invariato il tasso di riferimento al 5,25%, il massimo da 16 anni, per la quarta volta consecutiva, in linea con le aspettative di mercato. Tuttavia, non c’è stata unanimità all’interno del board in quanto due rappresentanti avevano votato per un rialzo di 25 punti base, mentre uno ha votato per un taglio dello 0.25%.
Nello statement si legge che la politica monetaria dovrà rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo da riportare l’inflazione al target del 2% ma, rispetto all’ultimo comunicato, manca quella parte che faceva riferimento ad ulteriori possibili rialzi dei tassi riconoscendo che vi sono meno rischi al rialzo per l’inflazione.
A livello di previsioni, il board si aspetta un recupero della crescita e del Pil, mentre si aspetta che l’inflazione arrivi al target del 2% nel secondo trimestre del 2024 prima di aumentare nuovamente nel terzo e quarto trimestre. Sterlina in recupero sul dollaro, ma in linea con il recupero generale di tutte le valute contro il biglietto verde.
INFLAZIONE IN RIBASSO IN EUROPA
Il tasso di inflazione nell’Eurozona è sceso al 2,8% su base annua nel gennaio 2024 dal 2,9% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato. Il tasso core, che esclude alimentari ed energia, sale del 3,3%, al di sopra delle previsioni del 3,2%, ma si tratta comunque del rialzo più contenuto da marzo 2022.
I prezzi dell’energia hanno registrato un calo del 6,3% (rispetto al -6,7% del 2022). dicembre), mentre l’inflazione dei servizi è rimasta stabile al 4,0%. Inoltre, i prezzi sono rallentati per i prodotti alimentari, alcolici e tabacco (5,7% contro 6,1%) e per i beni industriali non energetici (2% contro 2,5%).
Su base mensile, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,4% a gennaio, dopo un aumento dello 0,2% a dicembre. Euro in recupero su dollaro, in correlazione con la salita dei mercati azionari.
VALUTE
Nel mercato dei cambi, dopo un inizio di giornata caratterizzato dalla salita del dollaro e caduta delle valute concorrenti, la sessione è poi terminata con un ribasso del biglietto verde e un ritorno di euro, Gbp, Jpy e in parte oceaniche. EurUsd dopo aver testato 1.0780, ha recuperato quasi 80 pip ritornando a ridosso delle resistenze chiave poste a 1.0880. Cable a 1.2740 mentre EurGbp è rimasto nel trading range compreso tra 0.8520 e 0.8560.
UsdJpy vicino ai supporti di 146 mentre il UsdCad si dirige verso 1.3340 supporto chiave. Sui cross segnaliamo il ritorno sopra 159 dell’EurJpy, ieri sceso fino al supporto di medio termine posizionato a 158.15 25 area. In generale però rimaniamo dentro i trading range delle ultime settimane, con una volatilità interessante nel breve termine anche se incapace per ora di spostare fondamentalmente gli equilibri attuali.
NON FARM PAYROLLS SOTTO LA LENTE
Oggi l’attesa dei mercati è per i Non Farm Payrolls, le cui previsioni si attestano a +185 mila unità. C’è incertezza specie dopo i dati sull’ADP, usciti decisamente inferiori delle attese e dei JOLTS che invece sono risultati migliori. Il tasso di disoccupazione generale è atteso in salita al 3.8% dal 3.7% precedente mentre i guadagni settimanali sono previsti a +4.1% su base annua come il dato precedente.
La rilevazione dei NFP diventa sempre più importante, specie in relazione alle parole di Jerome Powell che ha ricordato come sia pronto a tagliare i tassi se il mercato del lavoro dovesse peggiorare.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
AUDUSD | E' tempo di andare Long con obiettivo a 0.67L'AUD/USD mira a mantenere una condizione stabile al di sopra del livello 0,6600 in una settimana ricca di eventi. Una diminuzione dell'inflazione in Australia potrebbe portare un certo sollievo alla Reserve Bank of Australia (RBA). L'Indice del Dollaro USA (DXY) ha registrato un aumento a circa 103,64, spinto dall'accentuarsi delle tensioni geopolitiche che ne hanno accresciuto l'attrattiva come rifugio sicuro. Tuttavia, i rendimenti dei titoli di Stato decennali degli Stati Uniti hanno registrato un calo a circa 4,12%. Gli investitori si aspettano che la Federal Reserve mantenga invariati i tassi d'interesse nell'intervallo tra il 5,25% e il 5,50% per la quarta volta consecutiva. Fino ad ora, i responsabili delle decisioni della Fed hanno sottolineato che tagli prematuri dei tassi sono da evitare fino a quando non acquisiscono fiducia in un ritorno sostenibile dell'inflazione al target del 2%. Tagli anticipati potrebbero generare una crescita complessiva della domanda, con conseguenti pressioni sui prezzi. Oltre alla politica della Fed, l'attenzione sarà rivolta a indicatori economici come le offerte di lavoro JOLTS, il cambiamento nell'occupazione ADP e i dati dell'ISM Manufacturing PMI. Per quanto riguarda il Dollaro Australiano, gli investitori sono ansiosi di conoscere i dati sull'inflazione previsti per mercoledì. Le previsioni indicano un aumento delle pressioni sui prezzi dell'8% nell'ultimo trimestre del 2023, rispetto alla crescita del 1,2% osservata nel trimestre luglio-settembre. Un attenuarsi delle pressioni inflazionistiche potrebbe apportare sollievo ai decisori della Reserve Bank of Australia (RBA). Dopo un inizio positivo il 6 dicembre con la rottura di alcune zone di resistenza e la formazione di un orderbock al livello 0,6550, il mercato ha raggiunto un massimo al livello 0,6870 per poi tornare indietro dopo circa un mese e mezzo. Da quel momento, il prezzo ha iniziato a formare una struttura rialzista e potrebbe procedere a rompere il FVG con obiettivo 0,67. Un saluto e buon trading a tutti.
Per la settimana attualmente trascorsa niente di fattoDopo l'iniziale reazione un una precedente area supportiva il prezzo il dollaro australiano non è riuscito ad avere la forza di continuare il rialzo. Per tutta la settimana il prezzo si è mosso in un range di 50 pips. Per poter prendere una posizione devo attendere una rottura. Attualmente preferirei posizioni lunghe vista la vicinanza di un supporto che è stato sentito.
Per ora resto flat su tale cambio
AUDUSD è pronto per un inversione con target 0.631L'AUD/USD evidenzia un modesto aumento, oscillando intorno a 0,6580 martedì dopo aver registrato perdite nella sessione precedente. Il miglioramento della fiducia aziendale della NAB potrebbe aver contribuito a sostenere il Dollaro Australiano. La chiara ripresa della tendenza al ribasso intorno al dollaro australiano ha portato l'AUS/USD a superare un recupero di due giorni, rimanendo sotto pressione nella zona inferiore a 0,6600 all'inizio di una nuova settimana di trading. Fino ad ora, la dinamica del dollaro, insieme alla mancanza di segnali convincenti di una ripresa economica nell'era post-pandemia in Cina, dovrebbero continuare a influenzare l'umore intorno allo spot e a mantenere moderata l'azione dei prezzi, il tutto in combinazione con l'attesa decisione ferma della RBA nel suo incontro di febbraio. Per quanto riguarda la RBA, è ampiamente previsto che mantenga invariato il suo tasso ufficiale di sconto al 4,35% il prossimo mese. Il calo nei dati sull'inflazione registrato a dicembre, insieme a un ulteriore raffreddamento del mercato del lavoro (ancora stretto), ha sostenuto questo consenso tra gli operatori di mercato al momento. Detto questo, la prospettiva a breve termine per l'AUD rimane inclinata verso il versante accomodante, una visione che potrebbe guadagnare ulteriore slancio nel caso in cui la Federal Reserve continui a posticipare le scommesse per un taglio dei tassi d'interesse nei prossimi mesi. Nel grafico giornaliero, ho identificato un possibile scenario di vendita molto probabile in caso di conferma nella zona di 0,66-0,6650, con un obiettivo finale di 0,63 e il recupero di tutta la liquidità venditrice. Un saluto e una buona giornata di trading a tutti.
Anche su AUDUSD resto in attesaLa mia ottica attuale, visto anche il differenziale dei tassi d'interesse è short, però a livello grafico attualmente il pivot trimestrale sta fungendo da resistenza e fin quando il prezzo vi rimarrà al di sopra non rimane per me un campanello d'allarme che mi impedisce di andare short. La mia strategia ovviamente non si basa unicamente sull'indicatore pivot, però il fatto che il prezzo vi si mantenga al di sopra per me è come un semaforo rosso che mi impedisce di valutare il resto.
Analisi AUDLa notizia di venerdì ha generato considerevole turbolenza, la quale si è successivamente placata con una positiva candela di continuazione al rialzo del trend sull'AUD. La situazione è favorevole anche per il NZD e la GBP, mentre l'EUR mostra incertezza, mantenendosi comunque in un trend ascendente.
AUD/USDTREND: LONG
CICLO: LONG SU W
OPPORTUNITÀ: Swing su W
APERTURA OPERAZIONE: Cambio candela su grafico W con conferma Breakout Supertrend D
INCREMENTO POSIZIONE: Consolidamento su 4h
CHIUSURA OPERAZIONE: Swing su W
GESTIONE POSIZIONE: stop loss a breakeven appena possibile. A seguire in guadagno dopo ogni consolidamento.
DAILY OUTLOOK del 05.01.2024 – 🔴 MERCATO DEL LAVORO USA, salarMARKET BACKGROUND
Iniziano i veri market mover del 2024, oggi gli operatori dovranno seguire con attenzione sia i NFP americani che l’inflazione europea.
Già nella giornata di ieri i primi dati sull’inflazione tedesca hanno messo in luce un primo colpo di coda, con il PCI che passa su base annua dal 3.2% la 3.7% nella sua lettura preliminare, preludio forse per una risalita dell’inflazione in tutta Europa. Il dato di oggi quindi potrebbe dare conferme a quanto preisto dalla BCE nell’ultima riunione, e mostrare un’inflazione vischiosa , special modo nel comparto service e dare cosi robustezza alla decisione della BCE di non tagliare il costo del denaro ma di mantenere ancora politiche aggressive in questa partenza del nuovo anno.
Secondo focus saranno i dati sulle buste paga del settore non agricolo, dato che secondo ricerche bloomberg. sta perdendo di attendibilità vista la scarsa partecipazione delle aziende USA ai sondaggi proposti negli ultimi 3 anni. Gli ADP ieri hanno mostrato un incremento notevole dei nuovi ruoli paga con oltre 160K unità, ma come la storia ci insegna i NFP non sempre seguono i dati dell’ADP research, e oggi le aspettative sono per un calo a 170K unità dalle precedenti 199K. Anche le retribuzioni orarie medie sono attese in rallentamento con un 3.9% rispetto al 4% precedente, dato che se confermato potrebbe essere un tassello importante nell’aspettative di un’inflazione ai target in questo 2024.
-FX
Il mercato valutario vede un dollaro in spolvero rialzista dopo le cadute dei mesi di novembre e dicembre, il che porta le majors a movimenti di breve periodo di netto ribasso, evidenziando strutture in h1 a massimi e minimi decrescenti e continui break out dei minimi precedenti.
Eurusd resta per ora sotto le resistenze di 1.0975-60 ma sopra i minimi di 1.09, in una fase di attesa per l’inflazione europea ed i NFP di oggi, mentre il cable si mostra più tonico, non testando i minimi di 1.2615 e portando cosi il cross eurgbp ad affondi ribassisti degni di nota.
La forza del dollaro USA si manifesta maggiormente contro la rinnovata debolezza dello yen giapponese che in attesa di una BOJ aggressiva continua a perdere terreno, riportando le quotazioni a 145 figura. Ripartono tutti i cross yen al momento , con performance settimanali che vanno dal 2.9% di usdjpy al 2.38% di gbpjpy per finire al +1.13% di audjpy.
-EQUITY
Il comaprto azionario si divide tra Europa ed America, da un lato il vecchio continente meno legato al mondo tech sembra mostrare maggiore tonicità con il dax che tiene i supporti di 16450 pnt sebbene i timori di una BCE hawkish che possa passare ad un più veloce riduzione del bilancio potrebbe portare non pochi rischi.
Debolezza invece per l’America che soffre la caduta del tech, dopo che i target per Apple sono stati dichiarati a 160$ per azione il nasdaq ha intrapreso un importante fase di storno, doverosa se si considera il rally fatto nel mese di novembre e dicembre. Le strutture tecniche restano ribassiste e solo una violazione di 16580 pnt potrebbe dare il via ad una fase di rialzo degna di essere monitorata.
-COMMODITIES
Rallenta il gold, che pur rimanendo ben saldo sopra i 2000$ inizia a percepire la fine di una stagionalità rialzista che lo ha sostenuto fino alla scorsa settimana. La forza del biglietto verde non aiuta la corsa del dollaro USA e la ripartenza dei rendimenti obbligazionari sovrani resta un’ulteriore pericolo alla salita del gold, che potrebbe puntare al test dei supporti a 2040$ per aprire strade ribassiste.
Da seguire quindi i dati di oggi sui NFP e l’inflazione in Europa come principali market mover di questo termine settimana.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------------------------------
Fine anno rialzista per il Dollaro AustralianoCiao Ragazzi, vi lascio la mia analisi di oggi.
Veniamo da un trend ribassista da ormai 2 anni.
Proprio ieri abbiamo rotto questa trend line ribassista formatasi un anno e mezzo fa circa (5 aprile 2022).
Tra l'altro da inizio novembre abbiamo minimi e massimi crescenti.
Abbiamo rotto questa trend con discreta forza, in più a nostro favore abbiamo quella che è una stagionalità positiva per AUD tipica del mese di dicembre.
Non sono riuscito ad entrare in tempo , mannaggia!
Ma nessuna fretta, nel caso dovesse correggere in area 0.6665, sono pronto ad entrare long con obiettivo primo target (R/R 1:1) ed eventuale secondo (R|R 1:2), ovviamente questo dipenderà dagli sviluppi del grafico dei prossimi giorni.
Vi aggiorno.😎