USDCADcompra al prezzo di 1.3530, scadenza oggi ore 18:00 take profit +10 stop loss -25Longdi Isacri0
Fed, 25 o 50 punti base?I tre indici principali americani, nella seduta operativa di ieri, hanno chiuso vicino allo zero, anche se in rosso, dopo la pessima performance del giorno precedente. Analisti e investitori non hanno accolto con favore il dato sui JOLTS, ovvero le offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti. Il calcolo include tutti i posti vacanti che rimangono aperti a partire dall'ultimo giorno lavorativo di un mese. Ebbene, il dato ha mostrato che il numero di posti di lavoro è sceso molto più del previsto, ai minimi del 2021, rafforzando le aspettative che il mercato del lavoro si stia raffreddando e aumentando le scommesse per un taglio di 50 punti base da parte della Fed questo mese. Ieri, un debole PMI manifatturiero ha suscitato rinnovate preoccupazioni sulla salute dell'economia statunitense. E non dimentichiamo Il rapporto chiave sui posti di lavoro, ovvero i Non Farm Payrolls, che è in uscita venerdì. Intanto, a livello settoriale, quello tecnologico si è ripreso mentre quello energetico ha sottoperformato. Le azioni di Nvidia hanno interrotto la discesa con un aumento dello 0,5% dopo essere crollate del 9,5% martedì. Altre megacap sono state contrastanti, tra cui Apple con un -1,4%, Amazon -0,7% e Meta +0,6%. VALUTE L’unico movimento veramente degno di nota, ieri, è stato quello del UsdJpy, sceso di oltre 170 pips nella sessione europea dopo averne perso altri 200 nella sessione asiatica. Le principali ragioni sono da ricercare nella possibile riduzione della forbice tassi tra Usa e Giappone, in ragione del pessimo dato sui Jolts Opening americani, che rilanciano l’idea di un prossimo taglio dei tassi, il 18 settembre di 50 punti base anziché 25, da parte della Fed. Questa notte il UsdJpy ha toccato anche 143.15, perdendo altri 50 pips rispetto alla chiusura di ieri, sessione americana. Sulle altre coppie, non moltissimo da segnalare se non che il franco svizzero rimane forte, in presenza di un ritorno parziale del risk off, con EurChf sotto 0.9400 e UsdChf a 0.8450 e incapace di tornare sopra quota 0.8500. Oceaniche ancora in distribuzione con Audusd vicino a 0.6650 60, prima area di supporto rilevante mentre NzdUsd per ora tiene 0.6160 con il supporto chiave a 0.6130. Ritorna a scendere il UdCad dopo il taglio dei tassi della Boc, e dopo aver corretto fino a 1.3575, con obiettivi che ora si possono individuare in area 1.3480 90. TREASURIES IN DISCESA Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso sotto la soglia del 3,8% mercoledì, il livello più basso in oltre 14 mesi, con gli investitori alla ricerca di asset più sicuri, poiché i dati economici deboli hanno rafforzato le aspettative di molteplici tagli dei tassi da parte della Federal Reserve quest'anno. Il rapporto JOLTS ha mostrato che le offerte di lavoro sono scese inaspettatamente a un minimo di oltre tre anni a luglio, spingendo i mercati a considerare che il rapporto sui posti di lavoro di venerdì potrebbe deludere le aspettative per il secondo mese consecutivo. A ciò si è aggiunta la flessione più netta del previsto nell'attività manifatturiera nazionale sottolineata dall'ISM PMI all'inizio di questa settimana, che ha minato in parte le certezze di coloro che ritengono l’economia statunitense inattaccabile dalla recessione. Di conseguenza, i mercati hanno aumentato le loro scommesse sul fatto che la banca centrale statunitense possa tagliare addirittura di 125 punti nelle tre decisioni rimanenti quest'anno, rispetto ai 100 punti base di fine agosto. BOC AL TERZO TAGLIO CONSECUTIVO La Banca del Canada ha tagliato i tassi di interesse chiave di 25 punti base al 4,25% nella riunione di settembre 2024, come da previsioni. Si è trattato del terzo taglio consecutivo di 25 punti base dopo aver concluso il ciclo di rialzo circa 10 mesi orsono. La banca centrale ha osservato che l'estensione del periodo di riduzione del costo del denaro è giustificata poiché l'eccesso di offerta nell'economia canadese continuava a esercitare una pressione al ribasso sull'inflazione. In linea anche con la necessità di condizioni finanziarie più flessibili, il Consiglio direttivo ha osservato che il mercato del lavoro ha continuato a rallentare negli ultimi mesi, sebbene la crescita salariale rimanga elevata. JOLTS OPENINGS Il numero di posti di lavoro vacanti è sceso di 237mila unità a 7,6 milioni a luglio 2024, rispetto ad un dato rivisto al ribasso di 7,9 milioni a giugno, raggiungendo il livello più basso da gennaio 2021 e al di sotto delle previsioni di mercato di 8,10 milioni. Il numero di posti di lavoro vacanti è diminuito nell'assistenza sanitaria e sociale, trasporti, magazzinaggio e servizi di pubblica utilità, mentre è aumentato nei servizi professionali e aziendali e nel governo federale. A questo punto diventano cruciali i numeri in via di pubblicazione oggi sull’Adp, sui Jobless e quindi sui Non Farm Payrolls di domani, primo pomeriggio. Dati negativi confermerebbero la probabilità emersa nelle ultime ore di un prossimo taglio di 50 punti base mercoledì 18 settembre prossimo. Allacciate le cinture. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
USDCAD compra al prezzo di 1.3515 scadenza oggi ore 18.00 take profit +10 stop loss -25Longdi Isacri0
USDCADCompra al prezzo di 1,3500 scadenza oggi ore 18.00, take profit +10, stop loss -25Longdi Isacri0
Azionario poco mossoI listini americani hanno vissuto una sessione poco volatile ieri, con performance contrastanti. Il Dow Jones ha chiuso a un massimo storico, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq 100 sono scesi rispettivamente dello 0,3% e dell'1%, appesantiti dalle perdite nei titoli tecnologici, in particolare Nvidia e Tesla. La sensazione è che sia in atto una rotazione dai titoli tecnologici, con il settore energetico dell'S&P 500 in crescita di oltre l'1%. Questo cambiamento arriva mentre gli investitori sono ormai certi del taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, una mossa che dovrebbe avere un impatto diverso nei differenti settori. Si attendono poi i risultati trimestrali di Dell, Salesforce e Dollar General, nonché i dati sulla spesa per consumi personali attesi venerdì. Ricordiamo anche i dati sugli ordini di beni durevoli, cresciuti del 9,9% a luglio, dopo che nel mese precedente si era assistito ad un calo del 6,9%. VALUTE Cambi fermi nel trading range delle ultime due sessioni, con oscillazioni di 30 40 pips e price action poco significative. Il dollaro ha cercato un timido recupero, recuperando qualcosa nel confronto con le valute concorrenti. Stabile il UsdJpy, che ha provato a scendere sotto quota 143.40 senza riuscirvi, per poi rimbalzare circa 100 pips dai minimi. Anche l’EurUsd, dopo aver cercato di violare 1.1200, ha ritracciato 40 pips verso 1.1160,supporto che per ora ha tenuto. Cable che analogamente, dopo il test dei massimi a 1.3220, ha ripiegato leggermente scendendo a 1.3180, supporto chiave per ora inviolato. Stabilità sulle altre coppie eccetto UsdCad che ha approfondito la discesa testando il supporto a 1.3480. La sensazione è che la battaglia tra risk on e risk off non sia finita e dopo il parziale recupero del dollaro, la tendenza principale, che è ribassista per la divisa Usa, possa riprendere. GERMANIA, IFO IN DISCESA L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania è sceso a 86,6 ad agosto 2024, il livello più basso da febbraio, in calo rispetto a 87 a luglio, spinto da un crescente pessimismo tra le aziende e da una sentiment negativo anche per quel che riguarda la situazione attuale. Le previsioni avevano indicato una lettura inferiore di 86. Il presidente dell'Ifo Clemens Fuest ha espresso preoccupazione, osservando: "L'economia tedesca sta entrando sempre più in crisi". BENI DUREVOLI USA I nuovi ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono aumentati del 9,9% rispetto al mese precedente a luglio 2024, compensando il calo rivisto al ribasso del 6,9% nel periodo precedente, il più alto da maggio 2020 e decisamente al di sopra delle aspettative del mercato, che erano per una espansione del 5%. Il risultato è in contrasto con il crescente pessimismo sull'attività manifatturiera negli Stati Uniti, dimostrando che l'attuale rallentamento potrebbe anche essere temporaneo. PETROLIO IN SALITA I future sul petrolio greggio Brent sono saliti sopra gli 80 $ al barile lunedì, estendendo i guadagni per la terza sessione, spinti dalle preoccupazioni sui rischi di fornitura legati ai crescenti timori di un conflitto più ampio in Medio Oriente. Gli ultimi scontri tra Israele e Hezbollah, con quest’ultimo che ha lanciato centinaia di razzi e droni in rappresaglia per l'assassinio di un comandante di alto rango non fa che generare timori di riduzioni dell’offerta. Va detto però che, allo stesso tempo, le aspettative di una politica monetaria meno restrittiva rafforzano il sentiment nel mercato delle materie prime. Tecnicamente siamo vicini a resistenze assai significative, in area 82.30, che se violate, aprirebbero la strada almeno ai target fissati in area 88. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
USDCAD, segnalo S&DCiao ragazzi, ho tracciato un pò di S&D su USDCAD, guardando bene ha dato segno di reazione su demand 1D, sperando di aver segnato bene...Longdi acid_diazepam0
USD/CAD HA ROTTO TREND LINE USD/CAD ha rotto una trend line discendente importante dando possibilità di andare long Longdi GEORGE_1110
USDCADVendi al prezzo di 1.3630 scadenza oggi ore 18.00, take profit +10, Stop loss -25Shortdi Isacri0
Ancora forza di equityWall Street ha consolidato, in una seduta tendenzialmente invariata, nella giornata di ieri, dopo una serie di otto giorni di guadagni per S&P 500 e Nasdaq, la più lunga nel 2024. Il sentiment degli investitori è tornato positivo dopo la serie di dati pubblicati, che hanno confermato che l’economia Usa gode ancora di buona salute. La spesa dei consumatori cresce, nonostante le condizioni economiche più deboli, che comunque alimentano le speranze di un taglio dei tassi della Fed a settembre, ormai quasi una certezza. Il mercato scommette al 75,5% in un taglio di 25 punti base. Ma Venerdì c’è Powell a Jackson Hole e il mercato è in attesa del suo discorso. Il mercato resta in ampio risk on, in assenza di notizie negative sul fronte geopolitico, l’unico che in qualche modo, potrebbe far tornare l’avversione al rischio. VALUTE Sui cambi il dollaro è sceso al minimo degli ultimi 4 anni, con il dollar index sceso sotto 101.00 ieri. Euro sopra a 1.1100 e Cable a ridosso della resistenza chiave a 1.3050. C’è ben poco da segnalare se non che vanno cercati i livelli chiave di resistenza dove la divisa americana potrebbe trovare un po’ di sollievo e analogamente i livelli dove rientrare nel trend in atto. Le oceaniche, ugualmente salgono con AudUsd che punta 0.6800 e NzdUsd che cerca il test del doppio massimo a 0.6220 area. UsdJpy tornato sotto 146.00 ma ancora lontano dagli obiettivi di 141.60, minimo raggiunto il 5 agosto. Interessante l’evoluzione del franco svizzero che dopo qualche giorno di ribasso, ha ricominciato a salire contro dollaro tornando a ridosso di 0.8530, anche se i cross rimangono sostenuti, come CadChf e NzdChf. LA SVEZIA TAGLIA I TASSI La Riksbank svedese ha abbassato il suo tasso di riferimento chiave di 25 punti base al 3,5% nella riunione di agosto 2024, in linea con il consenso del mercato, e ha avvisato che nel corso del 2024 vi saranno almeno due o tre ulteriori tagli dei tassi. Si è trattato della seconda riduzione del costo del denaro, rispetto al tasso di interesse del 4% raggiunto per la prima volta a settembre 2023. La Riksbank ha osservato che l'inflazione ha continuato a scendere negli ultimi mesi, con indicatori chiave che convergevano rapidamente verso l'obiettivo del 2%, dando alla banca centrale una maggiore certezza che la disinflazione prevista è stata raggiunta. Inoltre, il board ha osservato che le prospettive di crescita della Svezia potrebbero essere più deboli del previsto all'inizio di quest'anno. Di conseguenza, il sarà opportuno ridurre ancora quest'anno. CANADA, SCENDE L’INFLAZIONE Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso al 2,5% a luglio 2024 dal 2,7% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato. Si pè trattato dell'aumento più debole dei prezzi al consumo da marzo 2021. Il risultato è stato in linea con le previsioni della Banca del Canada secondo cui l'inflazione sarebbe scesa verso il 2,5% nella seconda metà dell'anno, sebbene l'inflazione sia ancora destinata a rimbalzare a causa degli effetti base in arrivo per i prezzi della benzina. I prezzi hanno rallentato in mezzo a un calo generalizzato dei costi dell'elettricità, dei tassi dei mutui e degli affitti. Inoltre, l'inflazione in calo anche per i prodotti alimentari e trasporti. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo canadese è aumentato dello 0,4%. PETROLIO A RIDOSSO DEI SUPPORTI I future sul WTI sono scesi sotto i 73 dollari al barile mercoledì dopo aver ceduto i supporti per tre sessioni consecutive, appesantiti da un aumento inaspettato delle scorte di greggio statunitensi. I dati hanno mostrato che le scorte di greggio sono aumentate di 0,347 milioni di barili per la settimana conclusasi il 20 agosto, sfidando le previsioni di mercato di un calo di 2,8 milioni di barili. Inoltre, i progressi in Medio Oriente relativi alla proposta che Israele ha accettato di cessate il fuoco a Gaza, sembrano ridurre i timori di riduzione dell’offerta. Va ricordato che anche la debolezza economica della Cina continua a pesare sulle prospettive della domanda. Prossimi target 71.50 e 68.10, livelli di supporto di medio e lungo termine. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
USDCAD: Rimbalzo Imminente sulla EMA 50?Cambio FX:USDCAD su due timeframe: giornaliero (a sinistra) e orario (a destra). Timeframe Giornaliero (1D): Trend Attuale: Il grafico giornaliero mostra un trend rialzista generale che ha recentemente subito una correzione. La candela attuale sembra aver trovato supporto vicino alla media mobile a 50 periodi (indicata dalla linea verde), con un rimbalzo potenziale in corso. Indicatori: RSI (in basso): L'RSI sembra indicare una possibile inversione rialzista con alcuni segnali "Bull" sul timeframe giornaliero. Timeframe Orario (1H): Trend a Breve Termine: La possibilità di un rimbalzo è suggerita dal fatto che il prezzo si sta muovendo lateralmente, con una potenziale formazione di un doppio minimo. Strategia di Trading: Long Position: La posizione long sembra essere in preparazione con un take profit parziale a 1.38061 e un take profit finale verso il CRT HIGH a 1.38557. Rischio/Rendimento: La configurazione mostra un buon rapporto rischio/rendimento, con un rischio controllato grazie allo stop loss vicino e potenziali guadagni sostanziali se il prezzo dovesse continuare a salire.Longdi LeonardoFranciAggiornato 3
Possibile Distribuzione Su USDCAD!Salve a tutti ,buonasera! vorrei condividere una mia idea per quanto riguarda una possibile schematica di wyckoff , riguardo la coppia di valute USD-CAD in vista anche degli NFP di domani.. Arrivati In Livelli Dayli Molto Importanti, quello che posso notare è un breve rallentamento del prezzo nei time frame H4-H1 , dove si stanno creando zone di liquidità da parte dei venditori per cerare lo short e nello stesso momenti i compratori in fase di continuazione rialzista.. si potrebbe ipotizzare uno scenario del genere per far si che la maggior parte dei partecipanti venga buttata fuori prima che il mercato continui o inizi una nuova direzione.. In alto a destra troverete una rappresentazione tecnica di quelli che possono essere i concetti visti come zone di liquidità, da parte dei partecipanti!.. Fammi sapere cosa ne pensi !Shortdi AlessandroRonca0
Usd/Cad: Compressione verso l'altoBuongiorno a tutti, eccomi con la solita analisi di un mercato attraverso la lettura della price action. In questo caso parliamo del cambio Usd/Cad con una visione di ampio respiro. Osservando infatti gli ultimi 10 anni vediamo un grande range tra 1,4550 e 1,2060 mentre negli ultimi 2 anni siamo di fronte ad un mercato in rialzo che però ha un "tappo" a 1,3830 dove i prezzi hanno rimbalzato in svariate occasioni. Negli ultimi mesi il prezzo sta in un piccolo box tra 1,3600 e 1,3830 consolidando poco sotto massimi. Sembra possibile che nelle prossime settimane Usd/Cad possa violare al rialzo questo livello di vendita ( 1,3830 ). L'obiettivo è ambizioso, infatti diventerebbe area 1,4550 dove passano i massimi del 2016 e del 2020. In ottica operativa attenderò delle conferme operative LONG su time frame inferiori al weekly come il daily o il classico 6/4 ore per provare a cavalcare un possibile breakout rialzista. Per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE! di ArduinoSchenato18
USDCAD Outlook Weekly 01/07/2024FX:USDCAD Mensile situazione di accumulo Settimanale ottima zona di reazione in +imb, zona in cui sta accumulando Giornaliero ritesta la +imb daily + presa SSL per ritornare long trend following Zone h4 per short, fino SSL inferiore e ripresa del long Longdi gioppyAggiornato 0
Wall Street, un record al giornoL'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno entrambi chiuso a massimi record venerdì, salendo rispettivamente dello 0,5% e dell'1%, mentre il Dow Jones ha guadagnato 67 punti. Il sentiment del mercato è stato rafforzato dall’uscita dei dati macro che hanno mostrato un rallentamento delle assunzioni negli Stati Uniti a giugno e un aumento del tasso di disoccupazione al livello più alto dalla fine del 2021, il che ha causato un ribasso dei rendimenti dei titoli di stato, e aumentato le probabilità di più di taglio dei tassi da parte della Fed nei prossimi due trimestri. Le buste paga non agricole sono aumentate di 206.000 a giugno, ma con significative revisioni al ribasso dei mesi precedenti, per cui l’occupazione nei due mesi precedenti è stata rivista al ribasso per un totale di 111.000. Il settore dei servizi di comunicazione ha guidato i guadagni, con Meta in aumento del 5,9% e Alphabet in avanzamento del 2,5%. Anche i beni di prima necessità hanno registrato buone performance, con Walmart in rialzo del 2,6% e Costco in aumento del 2,7%. Al contrario, i titoli energetici sono rimasti indietro, con Exxon in calo dell'1,3% e Chevron in calo dell'1,6%. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha registrato la quarta settimana positiva nelle ultime cinque, guadagnando l'1,2%, il Nasdaq 100 è salito del 2,4% e il Dow Jones ha registrato un rialzo dello 0,3%. ANALISI DEI NON FARM PAYROLLS L'economia statunitense ha aggiunto 206.000 posti di lavoro a giugno 2024, leggermente al di sotto di 218.000 rivisti al ribasso a maggio e al di sopra delle previsioni di 190.000. I dati di maggio sono stati rivisti, dai 272.000 iniziali a 214.000 (circa 58 mila unità) e anche la lettura di aprile è peggiorata di 57.000 a 108.000. Con queste revisioni, l'occupazione di aprile e maggio combinati è inferiore di 111.000 rispetto a quanto riportato in precedenza. I dati di giugno hanno continuato a indicare un mercato del lavoro in raffreddamento. La crescita media mensile delle buste paga per quest'anno è stata di 222.000 unità, rispetto alle 251.000 unità del 2023 e alle 377.000 unità del 2022. Il tasso di disoccupazione generale è uscito al di sopra delle aspettative al 4,1% contro il 4% del dato precedente. Il dato in questione afferma ancora una volta il deterioramento progressivo dei dati macroeconomici americani, in piena contraddizione rispetto alle dichiarazioni dei banchieri centrali della Fed, che continuano a recitare un mantra totalmente differente, ovvero "strong & resilient", retorica che non regge più, a nostro avviso, di fronte all’analisi più nel dettaglio rispetto ai numeri nudi e crudi in uscita. I Nonfarm payrolls sono usciti "apparentemente" positivi a 206k contro i 190k delle stime, superficialmente dati buoni, ma il vero problema sono le revisioni, con quella di aprile in calo di 57k unità rispetto alla prima pubblicazione, l'ennesima revisione in negativo, considerato il fatto che anche il mese di maggio ha visto un calo di 57k nella seconda pubblicazione. Su 16 rilevazioni di dati, dal gennaio 2023 ad oggi, abbiamo giá avuto 13 revisioni in negativo, una situazione che conferma come la prima rilevazione dei payrolls, attualmente non sembri così del tutto affidabile. Sul tasso di disoccupazione, possiamo dire che il suo andamento al rialzo sembra ormai strutturale, (3 volte consecutive che il dato esce al di sopra delle aspettative). Palesemente l'economia Usa sta rallentando, confermato anche dal fatto che l’underemployment, ovvero la sottoccupazione, scesa fino al 2022 (senza contare il periodo Covid), è tornata a salire da un anno a questa parte dal 6.7% al 7.4% attuale. Anche i guadagni settimanali, presi su base annua, stanno evidenziando un calo strutturale, se si osservano i grafici, dal marzo del 2022, quando erano a +5.9% contro il 3.9% attuale. In calo anche le buste paga del settore manifatturiero, senza dimenticare che nel mese di giugno si sono persi 28 mila posti di lavoro a tempo indeterminato contro assunzioni per 50k, ma a tempo determinato. E’ evidente quindi, che osservando il quadro generale, la situazione del mercato del lavoro, è in deciso peggioramento. USA, INFLAZIONE IN CALO l'Inflazione Usa dovrebbe, peraltro, cominciare un deciso percorso ribassista, anche se bisogna osservare il Pce, misura più importante del Cpi. Il primo mostra un +2.6% di inflazione attuale, mentre il Cpi, oscilla tra il 3.3% e il 3.4% considerando il dato generale e quello core, esclusi alimentari ed energia. Indizi importanti arrivano proprio dai dati usciti qualche giorno fa sui PMI di ISM del settore dei servizi, il numero peggiore dal 2007-2009 escludendo il periodo della pandemia ovviamente. Il settore dei servizi incide in modo significativo sui dati dell'inflazione, pertanto non si può escludere che sia iniziato un trend ribassista importante, che dovrebbe indurre i rappresentanti della Fed a non rischiare di rimanere eccessivamente “behind the curve”. Se osservassimo anche i dati rilasciati da Truflation, compagnia che si occupa di econometria e di statistica, l'inflazione Usa si troverebbe già ben al di sotto del target del 2%, a ridosso del 1,8%, un dato lontanissimo dall'attuale 3,3% preso in considerazione dalla Fed. In sostanza, disoccupazione che sale e inflazione che potrebbe scendere portano solamente verso un'unica soluzione, quella del taglio dei tassi che molto probabilmente potrebbe arrivare prima del previsto. I MARKET MOVERS DELLA SETTIMANA Negli Stati Uniti, l'attenzione sarà rivolta alla pubblicazione dei dati CPI e PPI di giugno, seguiti dall’intervento semestrale del presidente della Federal Reserve Powell sulla politica monetaria presso il Comitato bancario del Senato. Inoltre, usciranno i dati sulla fiducia dei consumatori del Michigan. In Europa, i riflettori saranno puntati sul secondo turno delle elezioni parlamentari di domenica, i cui risultati sono previsti per oggi. C’è poi attesa per le decisioni sui tassi di interesse saranno annunciate in Nuova Zelanda, Corea del Sud e Malesia, accompagnate dalla pubblicazione dei dati sull'inflazione in Messico, Cina, Brasile, India e Russia. Nel Regno Unito, i punti dati chiave includono il PIL di maggio, la bilancia commerciale dei beni, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. La Cina pubblicherà i suoi dati sul tasso di inflazione, PPI, nuovi prestiti in yuan e sulla bilancia commerciale. L'Australia riferirà sulla fiducia delle imprese NAB e sulla fiducia dei consumatori Westpac, mentre l'India pubblicherà i suoi dati sulla produzione industriale. Buon trading e buona settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
Wall Street correggeComincia domani una settimana densa di appuntamenti cruciali, sia a livello macro che per le dichiarazioni dei banchieri centrali. Intanto Wall Street ha chiuso la settimana scorsa e quindi il mese di Giugno in rosso, con l'S&P che ha perso lo 0,4% dopo aver toccato un nuovo massimo di 5,5K, mentre il Nasdaq ha chiuso a -0,7% dopo aver toccato brevemente il livello record del 19980 e il Dow Jones è sceso di 41 punti. I dati macro con cui si è conclusa la settimana e il mese, hanno mostrato che la misura dell'inflazione preferita dalla Fed, ovvero il PCE, è rimasta praticamente invariata a maggio, aprendo la strada ad un prossimo futuro ribasso del costo del denaro, checché ne dicano i Presidenti delle varie Fed locali. Nel frattempo, la fiducia dei consumatori del Michigan è stata rivista nettamente al rialzo e le aspettative di inflazione sono state inferiori rispetto a quanto riportato in precedenza. I servizi di comunicazione hanno guidato il calo mentre Alphabet (-1,7%), Meta (-2,9%), Netflix (-1,4%) e Walt Disney (-2,8%) hanno ceduto terreno. Al contrario, i titoli energetici e immobiliari hanno registrato piccoli guadagni. La maggior parte delle mega cap ha chiuso in rosso, tra cui Nvidia (-0,3%) e Amazon (-2,3%). Nel mese, l'S&P ha guadagnato il 2,9%, il Dow lo 0,7% e il Nasdaq il 4,9%. Nella prima metà del 2024, l’S&P ha guadagnato il 15,1%, il Nasdaq il 20%, il Dow il 3,7%. Risultati decisamente al di sopra delle attese. VALUTE: EURO TIENE, JPY SUI MINIMI Sul fronte valutario, il dollaro resta forte anche se è vicino ai massimi quasi esclusivamente contro Jpy mentre contro le altre valute, ripiega e perde qualche posizione. EurUsd che dopo la pubblicazione del PCE, è tornato sopra 1.0700 chiudendo a 1.0715 e confermando la fase di lenta accumulazione rialzista che sembrerebbe portarlo verso le prime resistenze chiave di medio termine poste a 1.0800. Sul Cable c’è maggiore pressione, legata alla salita di EurGbp. Le incognite, per la moneta unica, possono ancora dipendere dalle elezioni francesi che potrebbero sancire la vittoria della destra nella costituzione dell’Assemblea Nazionale, che potrebbe quindi, prossimamente e dopo l’eventuale ballottaggio, avere una maggioranza estrema, il che potrebbe generare una crisi di sfiducia verso la Francia da parte delle agenzie di rating e dei mercati finanziari. Molto dipenderà dalle eventuali alleanze in sede di ballottaggio e dalla capacità del Presidente Macron di riuscire a ricucire i rapporti con gli alleati. Per quanto riguarda il UsdJpy, la sostituzione di Masato Kanda, ex responsabile valutario del Governo giapponese, con Atsushi Mimura, fino ad ora non ha prodotto alcun effetto. Del resto non si conosce la ragione di questo cambio al vertice, se per eccessivi interventi verbali non supportati da alcuna azione concreta, o per qualche altra ragione a noi sconosciuta. Nel frattempo, il Ministro delle Finanze Shunuchi Suzuki si è detto preoccupato senza però di fatto sostenere un intervento. In questo scenario, il mercato dei cambi resta comunque stabile, anche se in precario equilibrio. SETTIMANA ENTRANTE Negli Stati Uniti, l'attenzione degli investitori si concentrerà sui dati relativi al mercato del lavoro, in particolar modo sui Non Farm Payrolls di venerdì prossimo. Ma non solo quelli, perché usciranno anche i dati sui Challenger layoffs, ovvero la variazione percentuale dei licenziamenti segnalata dai datori di lavoro durante il mese indicato rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e i Jolts openings, cioè, il rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti. Il calcolo include tutti i posti vacanti che rimangono aperti a partire dall'ultimo giorno lavorativo di un mese. Oltre a questi ovviamente gli Adp, ovvero gli anticipatori dei payrolls nonché i dati settimanali sui sussidi di disoccupazione. Ma sempre in settimana, non possiamo dimenticare i verbali del Fomc, per entrare nel dettaglio dell’ultima decisione della Fed. Infine, negli Usa c’è attesa anche per i Pmi manifatturiero e servizi, oltre agli ordini di fabbrica e dati sul commercio estero. In Europa, le elezioni parlamentari in Francia e Regno Unito saranno l’evento politico della settimana. Mentre per altri paesi segnaliamo, i tassi di inflazione per l'area euro, Germania, Svizzera, Corea del Sud e Turchia. In Germania, c’è attesa per gli ordini di fabbrica e i dati sulla produzione industriale, mentre il Canada pubblicherà l'Ivy PMI. Non dimentichiamo poi l’indice Tankan delle grandi aziende in Giappone e il Caixin PMI manifatturiero e servizi cinese. Infine, saranno pubblicati i dati PMI dei servizi e manifatturiero per Italia, Spagna e Brasile. PMI CINA IN CALO Il PMI ufficiale NBS non manifatturiero in Cina è sceso a 50,5 nel giugno 2024 da 51,1 del mese precedente, mancando le previsioni di mercato di 51,0. Pur segnando il 18° mese consecutivo di espansione nel settore dei servizi, l'ultimo dato è stato il più debole dallo scorso dicembre, poiché i nuovi ordini e i nuovi ordini dall'esportazione sono rimasti deboli. Inoltre, il calo dell'occupazione risulta in espansione. Dal lato dei prezzi, i costi di produzione sono diminuiti per il secondo mese. Nel frattempo, i prezzi di vendita sono diminuiti per il nono mese consecutivo, Si è rafforzata, per contro, la fiducia delle imprese (57,2 contro 56,9). Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. 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