USDCAD: buy limitIl prezzo sta facendo una schematica di accumulazione: ho inserito nuovamente un buy limit che, in apertura sessione London, potrebbe essere attivatoLongdi iTraderFXAggiornato 1
Trump, dati Usa, la borsa tiene“Good news are bad news”, dice un detto popolare tra gli investitori. Questo riguarda la correlazione attuale tra i mercati azionari e i principali dati USA. Osservando le aspettative sui tassi, il legame dovrebbe essere inverso: se i dati USA sono negativi, la Fed dovrebbe, in prospettiva, tagliare i tassi. Ciò potrebbe rappresentare una buona notizia per i listini azionari, poiché tassi più bassi significano meno interessi sui finanziamenti da pagare per le aziende. Nell’ultimo periodo, però, i dati USA si sono rivelati ancora resilienti. Gli indici azionari, anziché correggere al ribasso sulle prospettive di mantenimento dei tassi attuali da parte della Fed, hanno comunque retto il colpo e sono rimasti vicino ai massimi storici. Anche ieri abbiamo assistito a questi movimenti apparentemente anomali, con gli indici USA che hanno chiuso positivi. L'S&P 500 è salito dello 0,6%, il Nasdaq dell'1% e il Dow Jones di circa 100 punti. Mentre i dati PPI hanno superato le previsioni, i componenti che alimentano l'indice PCE hanno rallentato, fornendo un po' di sollievo dopo i dati sull'inflazione più caldi del previsto pubblicati ieri. Nel frattempo, Trump aveva annunciato tariffe reciproche, poi rinviate. Questo lascia pensare che la strategia di minacciare per poi negoziare sembri la più realistica rispetto ad altre interpretazioni. In serata, il Presidente USA Trump ha ricordato che presto arriveranno i dazi sul settore dell’automotive, mentre ha espresso il desiderio di vedere tassi più bassi. Ha anche ammesso che i prezzi possono aumentare nel breve termine. Una domanda però sorge spontanea: come si conciliano i dazi con i tassi di interesse che scenderanno, e come potranno scendere considerato che nel breve termine i prezzi saliranno? Forse fa tutto parte di una strategia che conosceremo presto. IL DOLLARO HA SCONTATO TUTTO? L'indice del dollaro ha chiuso intorno a 107,8 giovedì, mentre il mercato continua ad oscillare pro dollaro sulle dichiarazioni di Trump per poi ritornare a vendere dollari successivamente. Trump, come riportato sopra, ha annunciato nuove tariffe, rimanendo però generico su modi e tempi eventuali di applicazione. Ad oggi, i dazi introdotti riguardano solo la Cina (+10% in alcuni settori non cruciali), mentre rispetto ad altri paesi sono stati temporaneamente sospesi per 30 giorni. Nel frattempo, i dati CPI e PPI degli Stati Uniti più forti del previsto hanno moderato le aspettative per i tagli dei tassi della Federal Reserve quest'anno. A livello di price action, il mercato sembra non credere più alle minacce tariffarie e vende dollari. EurUsd è vicino a 1.0450, così come UsdCad che ha rotto 1.4270, Cable sopra 1.2530, mentre AudUsd e NzdUsd hanno recuperato qualche posizione. La sensazione che tutte le notizie che possano far salire il dollaro siano ormai scontate nei prezzi attuali è forte, ma mancano conferme sui breakout dei supporti chiave della divisa USA per decretarne una inversione del trend. USA, SALGONO I PREZZI ALLA PRODUZIONE I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,4% su base mensile a gennaio 2025, al di sotto del dato di dicembre ma al di sopra delle previsioni dello 0,3%. Il costo dei beni è aumentato dello 0,6%, il quarto aumento consecutivo, e al di sopra dello 0,5% a dicembre. Allo stesso tempo, i prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,3%, segnando il sesto aumento consecutivo, dopo un aumento dello 0,5% a dicembre. Nel frattempo, il tasso di inflazione annuale alla produzione è rimasto stabile al 3,5%, invariato rispetto a dicembre e al di sopra delle previsioni. Escludendo cibo ed energia, il PPI è aumentato dello 0,3%, in linea con le previsioni, ma il tasso annuale è arrivato al 3,6%, al di sopra delle aspettative del 3,2%. UK, PIL IN RIALZO L'economia britannica è cresciuta dello 0,1% nel quarto trimestre del 2024, dopo la mancata crescita nel terzo trimestre e superando le previsioni di una contrazione dello 0,1%. Sul fronte della produzione, il settore dei servizi è aumentato dello 0,2% e le costruzioni sono cresciute dello 0,5%, mentre la produzione è scesa dello 0,8%, segnando un quinto trimestre consecutivo di contrazione, in gran parte guidato da un calo dello 0,7% nel settore manifatturiero. Sul fronte della spesa, le esportazioni sono diminuite del 2,5%, mentre le importazioni sono aumentate del 2,1%. La sterlina è in recupero su dollaro ed euro. IL MERCATO DEL LAVORO NON MOLLA Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 7.000 rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 213.000 nella prima settimana di febbraio, al di sotto delle aspettative di mercato di 215.000. Nel frattempo, le richieste continuative sono diminuite di 36.000, attestandosi a 1.850.000 nell'ultima settimana di gennaio, saldamente al di sotto delle aspettative di mercato di 1.880.000. I dati hanno continuato a mostrare solidità nel mercato del lavoro statunitense, in linea con la retorica della Federal Reserve secondo cui non c'è fretta di continuare a tagliare i tassi di interesse. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades116
Trump, dazi e taglio dei tassi: cosa aspettarsi?ANALISI MACROECONOMICA Da un punto di vista macroeconomico, abbiamo visto come i dati degli NFP siano stati particolarmente negativi (previsti 169K, dato attuale 143K), dando una visione tutt’altro che rassicurante sul dollaro. Unico dato che ha attenuato il dato negativo degli NFP, è stato il tasso di disoccupazione, passato da un 4.1% ad un 4.0%. Sicuramente stiamo assistendo ad un aumento della volatilità sui mercati da quando è avvenuto l’insediamente di Trump nell’amministrazione americana. Al momento tiene banco la questione dei dazi che Trump vorrebbe imporre e nello stesso tempo i dati dell’economia che fanno comunque sperare in un taglio dei tassi che come dichiarato dalla Fed, dovrebbero avvenire entro fine anno e che quindi possono portare un ulteriore sostenimento ai mercati. Il punto chiave menzionato dalla Federal Reserve è l’inflazione che ha come obiettivo un target del 2% ed un mercato del lavoro piuttosto stabile. Inoltre, nell’economia americana è prevista una crescita del PIL nel primo trimestre. Per quanto riguarda questa settimana, tra le notizione principali avremo: Martedi 11 : Discorso da parte del governatore della Bank of England Bailey. Mercoledi 12 : Giornata che sarà caratterizzata dai dati sull’inflazione, dati previsti sul 2.9%, oltre ai dati sulle scorte del petrolio che movimenteranno il mercato delle materie prime. Giovedi 13 : Giornata sicuramente piena di dati. In mattinata avremo il rilascio dei dati sul PIL del Regno Unito e quello sulla produzione manifatturiera. In Europa avremo il rilascio sul dato dell’inflazione tedersca, che sicuramente ci potrà dare una potenziale visione della situazione attuale a livello europeo. Inoltre nel pomeriggio avremo il dato che riguarda le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione americane, previste in aumento. Venerdi 14 : Gli unici dati rilevanti riguardano il dollaro americano, nello specifico avremo le Vendite al dettaglio e la vendita al dettaglio dei beni essenziali, che ci daranno un’indicazione sulla spesa dei consumatori e la fiducia dei consumatori stessi, da tenere in considerazione per la crescita economica degli Stati Uniti. Da un punto di vista invece delle forza valute, questa settimana tra le valute che mostrano una particolare forza abbiamo lo Yen Giapponese, oltre al dollaro Canadese in ripresa dopo le ultime settimane di debolezza, mentre notiamo una certa neutralità da parte di AUD, USD ed NZD, mentre sono abbastanza deboli sia l’EUR che la sterlina (GBP). Al momento l’EURO lo troviamo in difficoltà per via del mercato azionario e anche i rendimenti obbligazionari in aumento. Mentre per quanto riguarda la sterlina, possiamo parlare di una momentanea debolezza che dovrebbe essere sovvertita nel medio-lungo temrine. Per quanto riguarda il dollaro americano (USD) come già detto pesa parecchio al momento la situazione dazi e bisognerà prestare attenzione ai risvolti che ci saranno su questa questione, in quanto potrebbe trattarsi di un’arma a doppio taglio per il governo Trump. Per quanto riguarda invece il dollaro Canadese (CAD), finalmente ci sono stati dati positivi che hanno risollevato la valuta, come ad esempio i dati sul mercato del lavoro. Lo Yen (JPY) è in risalita anche a causa delle tensioni geopolitiche ed in previsione di un’inflazione ancora alta. Le analisi macroeconomiche fornite sono solamente a scopo informativo e non rappresentano alcun consiglio finanziario. Ogni trader ed investitore dovrà fare le proprie richerche prima di investire denaro. Ogni investimento può comportare la perdita di denaro. ANALISI TECNICA Da un punto di vista di analisi tecnica, in questo post andremo ad analizzare USDCAD. Partendo da un timeframe Daily, possiamo notare come il forte gap di apertura dei mercati della scorsa settimana, abbia fatto schizzare il prezzo a 1.4800, con immediata discesa della coppia, portando addirittura ad una chiusura giornaliera con una candela al ribasso, chiudendo la settimana nella zona in cui è avvenuta la forza spinta di acquisto di dollari americani, intorno a 1.4300. Quello che possiamo notare è che sembra esserci stata un’accettazione ribassista, al di sotto della zona che ha portato alla formazione dell’ultimo massimo storico. Quindi gli operatori potrebbero aver cambiato prospettiva di mercato. Senza dubbio ora toccherà prestare attenzione e capire quale sarà la direzionalità della nostra coppia USDCAD. Possiamo osservare come ci siano importanti volumi di vendita, come mostrato nel grafico. Quali potrebbero essere le eventuali letture per quanto riguarda il prosieguo del trend del prezzo? Andando a vedere con il nostro Fibonacci, ci potremmo aspettare un eventuale respiro da parte del prezzo, motivo per cui si potrebbe avere un ritorno in zona 50%/61.8% di Fibonacci, per poi poter proseguire verso quella che sembra momentaneamente essere una direzionalità ribassista. Teniamo presente che questa si tratta solo ed esclusivamente di un’analisi informativa, ogni trader deve fare le proprie analisi e trarne le proprie conclusioni. Inoltre ricordiamo che fare trading con CFD comporta il rischio di perdita di denaro. CONCLUSIONI: Sarà importante capire se questa visione ribassista verrà confermata nelle prossime settimane o se il dollaro americano mostrerà nuovamente forza tale da continuare il trend rialzista. Come comportartci? L’importante è individuare i punti chiave, ed attuare la nostra personale strategia di entrata a mercato. Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone. di Pepperstone2
USDCAD: sell limitTrend macro rialzista, ma per il pair è arrivato il momento di un riposo: ho inserito un sell limit per un ribasso di breve termine.Shortdi iTraderFXAggiornato 1
USDCAD: buy limitReinserito con un migliore posizionamento l'ordine buy limit, come anticipato, per un rialzo del trend.Longdi iTraderFXAggiornato 0
USDCAD: buy limitInserito nuovo buy limit dopo il BE preso per un rialzo di breve termine.Longdi iTraderFXAggiornato 0
USDCAD: buy limitHo inserito un buy limit per un rialzo di breve termine del pair.Longdi iTraderFXAggiornato 0
Trading Trump dominanteGli indici azionari avevano iniziato la seduta pesantemente in rosso, ma poi, dopo le ultime dichiarazioni di Trump sul rinvio di un mese relativamente all’applicazione dei dazi verso il Canada (e probabilmente vi saranno ancora negoziati), le borse USA hanno chiuso intorno allo zero. Dal canto suo, il dollaro aveva inizialmente schiacciato sui minimi le valute concorrenti, quando ancora le decisioni prese dall’amministrazione USA lasciavano pensare all’applicazione di tariffe del 25% a Messico e Canada, oltre al 10% alla Cina. Ciò aveva costretto i paesi interessati ad adottare immediate misure di ritorsione. Sembrava ormai tutto fatto, quando poi, in serata, è arrivata la svolta con tentativi di negoziati che hanno aperto uno spiraglio, ovvero il rinvio di un mese delle tariffe stesse. Sembra quindi che possano esserci ancora colloqui tra i paesi, il che è positivo e denota, se non altro, la volontà di cercare delle soluzioni attraverso la diplomazia per giungere a un risultato condiviso. Successivamente, sempre sul fronte delle news, è uscita una notizia relativa alla possibile applicazione di una tariffa del 10% alla UE, il che forse farebbe tirare un sospiro di sollievo al vecchio continente che si aspettava una percentuale più alta. VALUTE, EURUSD E GBPUSD Sceso, ad inizio giornata, anche l’EurUsd, sotto pressione per via dei timori che erano emersi su eventuali tariffe imposte anche al vecchio continente. Si parlava di un 10% con la moneta unica che, dopo aver testato 1.0205, ha provato a chiudere il gap creatosi domenica sera a 1.0350. Il mercato poi ha chiuso a 1.0340 dopo le speranze emerse con i colloqui diplomatici tra USA, Canada e Messico. Il Cable ha retto meglio, in ragione del fatto che la Gran Bretagna sarà esclusa dai dazi, per cui EurGbp è scesa sotto quota 0.8300 chiudendo poi leggermente sopra. Sugli altri cambi poco da segnalare se non la discesa di UsdJpy tornato sotto 154.80, in pieno movimento correttivo. Target possibili in area 153.70, area chiave di medio termine. Anche UsdCad ha ripiegato a 1.4420 dai massimi di 1.4795, e potrebbe anche correggere di più anche se solo la violazione di 1.4270-1.4330 porterebbe a una inversione che sembra ancora lontana. A meno di sorprese da parte di Trump, il vero market mover del periodo. EUROZONA, INFLAZIONE IN RIPRESA Il tasso di inflazione annuale nell'area dell'euro è salito al 2,5% a gennaio 2025 dal 2,4% di dicembre, leggermente al di sopra delle aspettative di mercato del 2,4%. Si tratta del livello più alto da luglio 2024, guidato principalmente da una forte accelerazione dei costi energetici. Nel frattempo, l'inflazione per i beni industriali non energetici è rimasta stabile allo 0,5%, mentre gli aumenti dei prezzi sono rallentati sia per i servizi, sia per cibo, alcol e tabacco. Il tasso core è rimasto invece invariato al 2,7% per il quinto mese consecutivo, leggermente al di sopra delle previsioni di mercato del 2,6% ma comunque al suo livello più basso dall'inizio del 2022. Stagflazione non lontana? PMI CANADA RESTA SOPRA 50 L'S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 51,6 a gennaio 2025, in calo rispetto a 52,2 a dicembre, segnalando un'espansione più lenta. Ciò ha rappresentato il quinto mese consecutivo di crescita, sebbene la produzione e i nuovi ordini siano aumentati a un ritmo più debole. Le vendite all'esportazione sono aumentate per la prima volta da agosto 2023, con alcuni clienti statunitensi che hanno anticipato gli ordini prima delle tariffe sotto il presidente Trump. Tuttavia, l'incertezza generale del mercato sulla portata delle tariffe e una possibile guerra commerciale globale restano il tema dominante del periodo. Sul fronte dei costi, l'inflazione ha accelerato fino a un massimo di 21 mesi, guidata da un dollaro statunitense più forte che ha aumentato il costo dei beni importati. Infine, la fiducia delle imprese è scesa al livello più basso da luglio, poiché l'incertezza sulla politica commerciale ha smorzato il sentiment. PMI USA IN RIPRESA L'ISM Manufacturing PMI per gli Stati Uniti è salito a 50,9 a gennaio 2025 da un 49,2 rivisto al ribasso a dicembre 2024 e superando le previsioni di 49,8. La lettura ha indicato la prima espansione nel settore manifatturiero dopo 26 mesi consecutivi di contrazione. I nuovi ordini sono aumentati a un ritmo più rapido mentre è stato registrato un rimbalzo per la produzione e l'occupazione. PETROLIO I future sul WTI hanno rallentato la corsa al rialzo e sono stati scambiati a circa 72 dollari al barile dopo che l'OPEC+ ha ribadito il suo graduale aumento della produzione, avendo tra l’altro rimosso l'US Energy Information Administration (EIA) dal suo elenco di fonti per il monitoraggio della produzione. La decisione segue le tensioni passate tra l'OPEC+ e il presidente Trump, che in precedenza aveva fatto pressione sul gruppo per aumentare l'offerta e per compensare le sanzioni statunitensi all'Iran. Da quando è tornato in carica, Trump ha nuovamente esortato l'OPEC a rilasciare più petrolio, sostenendo che i prezzi elevati supportano la guerra della Russia in Ucraina. Nel frattempo, i nuovi dazi di Trump su Messico, Canada e Cina hanno scosso i mercati, aggiungendo incertezza al commercio globale e all'approvvigionamento energetico. Ricordiamo che i due paesi sono i principali fornitori di greggio degli Stati Uniti, costituendo circa un quarto del petrolio raffinato in combustibili come benzina e gasolio da riscaldamento. Tecnicamente il WTI, finché tiene l’area di 71, appare ancora in una fase di accumulazione, che anche se lenta, potrebbe riportare i prezzi sopra 74.50. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades13
Trump minaccia:"dazi del 25%" scopriamo l'impatto su USD/CADUSD/CAD è diventata rapidamente il cambio valutario da tenere d'occhio a causa delle minacce tariffarie di Donald Trump che stanno facendo tremare le fondamenta dell'economia nordamericana. Vista la crescente incertezza politica da entrambi i versanti del confine e la crescente volatilità dei prezzi, il cambio presenta sia rischi che opportunità per i trader. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. La minaccia di Trump di un dazio del 25% Donald Trump non ha perso tempo a fare notizia, e ha minacciato Messico e Canada di applicare dazi del 25% già dal primo giorno del suo nuovo mandato. Queste proposte sono riconducibili alle problematiche legate alla sicurezza delle frontiere così come all'attuale emergenza legata al traffico di Fentanyl, divenuta per Trump un elemento chiave nella sua agenda economica. L'annuncio si è ripercosso sul mercato valutario, provocando un crollo del peso messicano nonchè del dollaro canadese. Tale reazione brusca è stata aggravata da un senso di frustrazione: i trader si aspettavano un approccio più moderato dopo che i funzionari dell'amministrazione avevano accennato a una certa cautela. Invece, si sono trovati di fronte a una maggiore incertezza, un tratto distintivo della politica economica di Trump. Il Canada si trova attualmente in una posizione precaria. La sua economia, che dipende in larga misura dal commercio con gli Stati Uniti, risente già del peso di queste minacce tariffarie. Mentre Trump avanza con la sua agenda protezionistica, è probabile che l'aumento della volatilità della coppia USD/CAD persista. Analisi tecnica: Il range crescente di USD/CAD A seguito di un forte rally avvenuto tra ottobre e dicembre, l'USD/CAD ha passato l'inizio dell'anno all'insegna del consolidamento. Inizialmente, la coppia si è mossa all'interno di un range di trading stretto e ordinato, ma questa calma ha lasciato spazio ad un pattern di espansione più irregolare e volatile. Questo cambiamento è la diretta conseguenza dell'escalation delle tensioni commerciali oltre all'incertezza che regna all'interno del Canada. I finti breakout su entrambi i versanti del range sono diventati un tratto distintivo. Questi movimenti hanno turbato i trader in cerca di chiarezza sulla direzione da seguire ed ogni falso breakout pare mettere a dura prova i limiti di pazienza del mercato. Con l'ampliamento del range, il cambio evidenzia un intenso tiro alla fune fra lo slancio rialzista e le crescenti incertezze. Se vogliamo contestualizzare questa volatilità, possiamo considerare i Canali di Keltner come uno degli strumenti fondamentali. Essi si adattano alla crescente volatilità pur mantenendo il focus sul Trend principale. Osservando il grafico giornaliero si nota che USD/CAD rimane al di sopra della linea mediana del Canale di Keltner, sostenendo che la tendenza rialzista sul lungo termine sia ancora integra. Tuttavia, le bande si stanno allargando in modo significativo, rispecchiando la crescente incertezza con cui i trader devono confrontarsi. Grafico a candela giornaliero di USD/CAD I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri I trader dovrebbero approcciarsi con cautela alla coppia: È fondamentale osservare i livelli di supporto e resistenza chiave presenti nell'intervallo di espansione. Un breakout che superi il canale superiore di Keltner, accompagnato da un aumento del volume, potrebbe segnalare l'inizio di un nuovo trend. È fondamentale tenere conto della volatilità quando si definiscono gli stop loss o si calcola la dimensione delle posizioni. Gli stop troppo stringenti potrebbero essere facilmente innescati da forti movimenti intraday, mentre stop più ampi implicano una gestione del rischio più disciplinata. Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. di Capitalcom7
Trump ha giuratoIl tycoon americano ha giurato e si è insediato alla Casa Bianca. Nel primo discorso che ha tenuto, ha toccato molti temi, tutti con l’obiettivo di rendere l’America nuovamente prospera. Ha parlato di dazi, che serviranno ad arricchire i cittadini USA, di lotta all’inflazione, di aumento della produzione di petrolio per rendere gli USA un paese esportatore. Ha toccato la questione dell’immigrazione illegale, della lotta alle gang criminali e all’immigrazione clandestina, senza dimenticare la volontà espressa di riprendersi Panama. La reazione del mercato, inizialmente, ha visto l’indice del dollaro scendere di circa l'1% a 108,3, anche in ragione del fatto che un rapporto della WSJ, confermato anche da Trump, indicava che il Presidente intende dare istruzioni alle agenzie federali di rivedere le politiche commerciali e valutare le relazioni commerciali degli Stati Uniti con la Cina e i suoi vicini continentali. Ciò aveva portato ottimismo sui mercati, unitamente alla discesa del biglietto verde, in pieno risk on. Durante la sessione notturna, invece, il dollaro si è ripreso, almeno in parte. Con i mercati azionari e obbligazionari statunitensi chiusi per la festa di Martin Luther King Jr., la reazione è stata più evidente nel mercato dei cambi. Le reazioni sugli altri asset le vedremo oggi. VALUTE I movimenti più importanti sono stati visti sul USD/CAD, che all’inizio, sull’onda dell’entusiasmo per le notizie che facevano pensare a un accantonamento dei dazi, è sceso fino a 1.42665, per poi riemergere e salire nuovamente a 1.4450, per poi sfondarlo e salire fino a 1.4517. Ora lo ritroviamo a 1.4440, con movimenti estremamente erratici. Anche EUR/USD è salito a 1.0435, dopo aver violato 1.0350 per poi ritornare a 1.0375. Su tutte le valute abbiamo assistito a un’iniziale caduta del biglietto verde e a una ripresa significativa. Ciò significa che l’incertezza prevale e, fino a quando la nuova amministrazione non rilascerà il proprio programma sulle tariffe, sarà difficile vedere movimenti unilaterali, ma esclusivamente alta volatilità in price action bilaterali. Le preoccupazioni sui dazi restano. LISTINI ASIATICI Nella notte i mercati asiatici sono saliti, ma con estrema cautela, senza quell’euforia che aveva caratterizzato i primi momenti del discorso di Trump. I primi resoconti avevano fatto pensare a un ritardo dell’imposizione dei dazi, ma non è così. Di fatto poi si è capito che verranno imposti a Canada, Messico, Cina e UE. Sarà estremamente interessante attendere la giornata di oggi, per assistere alle reazioni dei mercati europei e USA questo pomeriggio. PETROLIO I future sul WTI sono saliti a circa 77 dollari al barile martedì, in concomitanza con le parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo la sua inaugurazione. Tra questi c'era un piano per imporre tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico a partire dal 1° febbraio, smorzando le aspettative degli investitori che speravano in un ritardo. Tuttavia, Trump ha rimandato la presentazione di imposte specifiche sulla Cina, il principale importatore di petrolio al mondo, mantenendo i mercati in bilico. Gli operatori stanno anche aspettando ulteriori dettagli sulle sanzioni che colpiscono i principali esportatori di petrolio, tra cui Russia, Iran e Venezuela. Lunedì, i prezzi del greggio sono scesi di oltre l'1%, dopo che Trump aveva annunciato i piani per aumentare la produzione di petrolio e gas degli Stati Uniti dichiarando un'emergenza nazionale. Nonostante tutto, il risk off si è attenuato, specie dopo il cessate il fuoco e l'accordo di rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades8
USDCAD H4Ingresso long sul 15 minuti per USDCAD...in base alla strategia ci sono tutti gli elemti per un possibile rimbalzo su di un livello H4 anche se considerando il momentum presente e l'uscita dei dati sull'inflazione USA ho aperto solo metà posizione.Longdi MarilenaG0
USDCAD 15MINIngresso long sul 15 minuti per USDCAD...in base alla strategia ci sono tutti gli elemti per un possibile rimbalzo su di un livello H4 anche se considerando l'uscita dei dati sull'inflazione USA ho aperto solo metà posizione.Longdi MarilenaG0
Posizione interessante per valutare uno short su USD/CADTrend di lungo termine rialzista ma nel breve termine a mio avviso ci potrebbe essere una correzione ribassista fino al target segnato in figura. Questo perché ho valutato come ci sia stata una rottura al ribasso che preannuncia una possibile correzione al ribasso, considerando anche che siamo in una zona di accumulazione ci potrebbe essere iuna presa di profitto di posizioni lunge.Shortdi davidebraito500
Possibile short USD/CADA mio avviso c' è stata una rottura al ribasso con possibilità di raggiungere il target come in figura. Aspetterei di entrare nel rettangolo rosa dove ho messo entrata short per valutare una possibile entrata short moderata in quanto cmq è un mercato fortemente rialzista ma prima o poi ci saranno delle prese di profitto long penso.Shortdi davidebraito500
USD ipercomprato... CAD ipervendutoMACRO Il posizionamento netto short sul CAD è ai massimi di più di 20 anni e presenta una divergenza, ovvero il momentum sta diventando rialzista mentre il CAD continua a perdere terreno. Questo è dovuto ai forti posizionamenti in vista di ciò che intenderà fare trump-olino, il quale ha promesso pesanti dazi anche al Canada. Come spesso accade però i mercati tendono a scontare un po troppo ed ora, a mio avviso, è posizionato per uno scenario di dazi troppo alti e subito.. è molto più probabile che verranno iseriti in maniera graduale, e questo è ribassista per il dollaro, e il mercato dovrà ricoprire le posizioni. STAGIONALITà Ho scelto di aprire adesso lo short perché siamo entrati in un momento stagionale di forte correzione per il dollaro. Gli ultimi 12 giorni dell'anno sono infatti i più ribassisti per la coppia. ANALISI TECNINCA Dal punto di vista tecnico l’RSI settimanale è in ipercomprato, a conferma di quanto detto prima sul posizionamento estremo, e il prezzo si trova in un area di resistenza dalla quale il in passato è stato respinto due volte. Su grafico orario si può vedere quella che potrebbe essere l'aria di una distribuzione. INGRESSO: SUBITO SL: SOPRA AREA DI DISTRIBUZIONE, MEGLIO CON MARGINE PIù AMPIO TP: Terrò il trade aperto fino alla fine dell’anno e poi valuterò se tenerlo aperto o chiuderlo anche all'inizio del 2025, a seconda dei dati che usciranno.Shortdi RiikkssAggiornato 5
Trump e Trudeau provocano l'inversione di tendenza di USD/CADI CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. L'USD/CAD ha ceduto ieri, sorprendendo i trader che si aspettavano una continuazione del trend rialzista. Gli sviluppi politici degli Stati Uniti e del Canada sono stati i catalizzatori di questo movimento, con la chiusura della coppia al di sotto di un intervallo di consolidamento chiave. Il dollaro USA si indebolisce per le notizie sulle tariffe di Trump Il dollaro USA si è indebolito in seguito a notizie che suggerivano che Donald Trump potrebbe rivedere i piani per l'imposizione di tariffe doganali sulle importazioni. I mercati avevano previsto inizialmente dei dazi ad ampio raggio pari o superiori al 10%, tuttavia la notizia di un'applicazione più contenuta avrebbe modificato il sentiment. Questo ha provocato un rally di sollievo nelle valute concorrenti, facendo scendere l'indice del dollaro di circa 0,7%. Sebbene Trump abbia smentito la notizia in modo tempestivo definendola “fake news”, il danno per il dollaro era già stato causato, in quanto i trader hanno rivalutato il potenziale cambiamento di politica inflazionistica ed economica. Le dimissioni di Trudeau sollevano il Loonie In Canada, l'annuncio delle dimissioni del Primo Ministro Justin Trudeau segna la fine di un mandato quasi decennale. La sua uscita di scena, determinata dalle pressioni interne al partito e dal calo del sostegno pubblico, ha iniettato ottimismo nei mercati canadesi. Il dollaro canadese ha guadagnato in quanto i trader hanno accolto con favore il potenziale rinnovamento politico in vista delle elezioni che si terranno nel corso dell'anno, sperando in una governance più stabile e in politiche economiche che aumentino la fiducia nella valuta. Analisi tecnica per USD/CAD USD/CAD si è trovata in un forte trend rialzista da metà settembre, con la media mobile a 50 giorni che diverge sopra la media mobile a 200 giorni. Durante il periodo delle vacanze, la coppia è entrata in uno stretto intervallo di consolidamento laterale. Tuttavia, gli sviluppi politici di ieri hanno causato una rottura al di sotto dell'intervallo di consolidamento, con la chiusura della coppia al di sotto dei livelli di supporto chiave. Questa azione rappresenta un potenziale ritracciamento più profondo, con la media mobile a 50 giorni come prossimo livello critico da tenere d'occhio. Grafico a candela orario di USD/CAD I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri Ingrandendo il grafico orario, si nota che USD/CAD ha iniziato a formare una serie di picchi ribassisti, dando vita a una linea di tendenza in discesa. Questa linea di tendenza funge da indicatore chiave per i trader che devono orientarsi verso una potenziale inversione. Anche se il trend rialzista sul lungo termine resta invariato, i trader dovrebbero essere prudenti riguardo a un possibile fakeout. Una rottura decisa al di sopra della trendline discendente e nel range precedente potrebbe anche orientare verso un cambiamento di direzione. Grafico a candela orario di USD/CAD I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. di Capitalcom1
USD/CAD HA ROTTO IL TRIANGOLOUSD/CAD ha rotto un triangolo importante da dive mi aspetto una ripartenza rialzista di breve termine Longdi GEORGE_1110
USDCAD probably will reach the previous highIf price keeps being higher then the resistence, then it can reach resistence at 1.442. After that, can retrace till support resistence at 1.44 psicological support, and then have a nother bull run up to 1.4454 which is the projection from the first low created during the bullish triangle to the resistence (white line).Longdi Feniciatrading3
Uno sguardo al contesto attualeDurante queste ultime settimane, i mercati hanno dovuto convivere con dati macro, notizie dal fronte geopolitico, interventi di banchieri centrali e capi di Stato particolarmente contrastanti, in un mix estremamente difficile da interpretare e dalle conseguenze potenzialmente significative in termini di incertezza, tensione e volatilità. E soprattutto direzionalità. Per cercare di fare chiarezza, cerchiamo di sintetizzare gli effetti, nei vari settori, di questo complesso di eventi esogeni. Partiamo dai dati macro, che hanno evidenziato una divaricazione di performance tra Stati Uniti da una parte, ed Europa, UK, Cina e Giappone dall’altra. Questo ha avuto effetti positivi su Wall Street, meno per i listini europei che, anche se hanno tenuto e sono saliti per correlazione con il mercato USA, si sono decisamente allontanati ulteriormente dai rispettivi mercati reali. Finanza da una parte, vita reale dall’altra. Gli effetti di tale divaricazione sulle valute sono stati altrettanto evidenti, con acquisti di dollari e vendita di euro, sterline, yuan, ecc., con la sola eccezione dello JPY, in rapida ripresa, alimentato da voci consistenti di rialzo del costo del denaro dopo i dati sull’inflazione, in rialzo. Sull’obbligazionario, rendimenti leggermente in calo sui titoli di Stato. Venendo alle notizie dal fronte geopolitico, con un altro potenziale conflitto mediorientale in Siria, le conseguenze sono state praticamente nulle sull’equity, che sembra disinteressarsi ai timori di escalation militare. Mentre sulle valute, i beni rifugio dollaro e JPY hanno accelerato al rialzo. Sull’obbligazionario, nessun legame o conseguenza concreta. I banchieri centrali, in questa fase, si sono rivelati, nelle rispettive dichiarazioni, in linea con quanto affermato negli ultimi mesi, ovvero attenzione alle recrudescenze dell’inflazione, ma volontà di proseguire nell’allentamento monetario. Scarsi effetti sui mercati quindi, perché già contemplati nei prezzi. Interessanti però le conseguenze degli interventi di Trump, tra tariffe doganali promesse e nomine dei vari ministri, che rappresentano una variabile non indifferente sulle price action. Sull’equity gli effetti sono stati ampiamente positivi, mentre sui cambi, il dollaro, specie dopo le ultime affermazioni contro la moneta unica dei BRICS, ha accentuato la propria forza. Poco significativi gli effetti sui bonds, che risentono maggiormente delle dichiarazioni relative ai tassi da parte dei responsabili di politica monetaria. EQUITY Stabili le borse USA, dopo una seduta caratterizzata da chiusure positive anche per i listini europei. Wall Street consolida dopo che l'S&P 500 e il Nasdaq hanno raggiunto livelli record lunedì. Pochi movimenti anche dopo la pubblicazione dei dati sui JOLTS Openings, ovvero il rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti, che ha mostrato 7,7 milioni di posizioni vacanti, al di sopra delle aspettative di 7,5 milioni. Gli investitori ora attendono sia gli ADP di oggi, sia i NFP di venerdì, ovvero i dati sul mercato del lavoro del settore privato e quello degli occupati del settore non agricolo. Le previsioni sono positive e ciò potrebbe ancora alimentare sia le borse, sia il dollaro. Senza dimenticare che oggi è previsto anche l’intervento di Jerome Powell. I mercati stanno scontando una probabilità del 70% di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre. Per quel che riguarda i singoli titoli, US Steel è scesa del 6,3% dopo che Trump ha annunciato i piani per bloccare la sua acquisizione. AT&T è salita del 3% dopo la pubblicazione dei risultati, mentre Salesforce è scesa del 4% prima del suo rapporto sui risultati. VALUTE Giornata poco significativa sul fronte valutario, con le principali coppie stabili nei trading range degli ultimi giorni, eccetto il movimento del USD/JPY, che in controtendenza ha continuato a scendere arrivando a ridosso di 148.50, per poi correggere a 149.50 e terminare la seduta in area 149.30. Salgono evidentemente le probabilità di un rialzo dei tassi della BOJ, in un contesto di probabile taglio generalizzato del costo del denaro da parte delle principali banche centrali del primo mondo, ma non solo. Poche oscillazioni di AUD, NZD e CAD, così come del franco svizzero. PETROLIO I future sul petrolio greggio WTI sono saliti di oltre il 2,5% a 70 USD al barile martedì, spinti dalle nuove sanzioni statunitensi sul petrolio iraniano e dai segnali che l'OPEC+ estenderà i tagli alla produzione. Il gruppo dei più grandi produttori dovrebbe posticipare l’aumento della produzione di tre mesi, con piani destinati a essere finalizzati il prossimo giovedì, così da alleviare i timori del mercato relativamente a una eventuale impennata dell'offerta. Inoltre, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a 35 entità e navi coinvolte in spedizioni illecite di petrolio iraniano. Nel prossimo futuro si ha fiducia verso una possibile ripresa della domanda, specie in relazione alla Cina, considerato il fatto che il primo consumatore di petrolio sta preparando nuovi obiettivi economici per il 2025. JOLTS OPENING Il numero di posti vacanti sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti è aumentato di 372 mila a 7,7 milioni nell'ottobre 2024, rispetto al precedente, che peraltro è stato rivisto al ribasso a 7,3 milioni a settembre, e al di sopra delle aspettative di mercato di 7,5 milioni. I posti vacanti sono aumentati nei servizi professionali e aziendali, nei servizi di alloggio e ristorazione e nelle informazioni, ma sono diminuiti nel settore pubblico. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlizani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
Usd/Cad: Il ribasso nel breve prevaleSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo. Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito. Buongiorno a tutti, eccomi qui con il solito appuntamento di fine settimana. Quest'oggi prendo il cambio valutario Usd/Cad che ha un'interessante price action osservando i grafici da un punto di vista top to bottom. Il chart settimanale si conclude con una IFO/PB che mostra chiaramente rifiuto almeno momentaneo della zona calda posta a 1,4100. Se poi andiamo su time frame più operativo come un 4 ore vedremo che l'andamento della coppia è cambiato dopo i forti rialzi delle ultime settimane creando un trend ribassista e una ottima price action nelle ultime ore dello scorso venerdì. L'area chiave posta tra 1,4020 e 1,4050 è stata ritestata formando un trigger confermativo ribassista ovvero una PB in linea con la debolezza del momento. Da lunedì, se tutto rimane invariato, cercherò una entry sell tra 1,3990 e 1,4010 posizionando uno stop alle perdite a 1,4070. Per quanto riguarda i possibili target devo dire che ci sono due zone chiaramente sensibili ai compratori, queste sono 1,3935 prima e 1,3830 successivamente. Anche per oggi è tutto. Vi ringrazio e vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!di ArduinoSchenato1139
USDCAD un bello short TP 1.32La coppia USD/CAD ha recentemente mostrato segnali di debolezza dopo essere stata respinta dalla resistenza chiave in area 1.41, un livello che ha rappresentato un'importante barriera psicologica e tecnica. Questo rimbalzo verso il basso ha aperto la strada a una potenziale correzione significativa, con un possibile obiettivo ribassista in area 1.32, supporto tecnico di rilievo nel medio termine.Shortdi diferdinando4
Trump a gamba tesaIl mercato azionario statunitense ha aperto la settimana mantenendo i guadagni delle sessioni precedenti e cavalcando ancora l’onda rialzista, arrivando a chiudere un’altra sessione in positivo. Gli investitori hanno reagito favorevolmente alla nomina di Scott Bessent, noto gestore di hedge fund, come futuro Segretario del Tesoro annunciato da Donald Trump. Questa scelta potrebbe essere percepita come un segnale di continuità o pragmatismo, dati i legami di Bessent con i mercati finanziari. Parallelamente, il dollaro si è indebolito, toccando i minimi delle ultime due settimane. Questa price action potrebbe riflettere una combinazione di fattori, tra cui aspettative sul futuro della politica monetaria o flussi specifici verso certi asset. Anche il mercato obbligazionario ha mostrato segnali di allentamento, con il rendimento del Treasury a 10 anni in calo di oltre 10 punti base, scendendo sotto il 4,3%. Nella notte, però, i mercati asiatici sono scesi dopo che il Presidente eletto degli Stati Uniti ha reiterato la necessità di imporre dazi, in particolare a Cina, Messico e Canada, alimentando le preoccupazioni relative alle tensioni commerciali globali. Ciò ha fatto svanire anche la nomina di Scott Bessent, che invece aveva alimentato i guadagni nella sessione di ieri. VALUTE Correzione in atto del dollaro, dopo una seduta di consolidamento del mercato. EurUsd, che dopo aver aperto in gap rialzista, ha cercato di chiuderlo, ma poi è ripartito, arrivando anche al test di 1.0530 per poi correggere. Cable, che anche se in misura minore, ha seguito le orme della moneta unica, con l’EurGbp in decisa ripresa tanto da attaccare l'area 0.8360. La sensazione che la correzione del dollaro debba dare di più di quanto stiamo vedendo c’è, e per tale ragione vediamo ancora circa l’1% di pullback della divisa USA. Poi vedremo se ripartirà il trend ascendente. Anche il UsdJpy è sceso sotto quota 154, in una chiara ed evidente fase di distribuzione sul grafico giornaliero, con massimi decrescenti e minimi sotto pressione. Possibili obiettivi posti a 151.50 e 150.85-90 area. Nella notte, poi, come già detto, Trump ci ha messo del suo, cosicché alcuni tassi di cambio hanno ripreso la loro corsa come UsdCad, che è tornato sopra 1.4100 andando addirittura a toccare 1.4180. Dobbiamo tornare ad abituarci al nuovo Presidente e alle sue continue e persistenti esternazioni, che generano volatilità. In generale, il dollaro sembra tornato a salire, almeno parzialmente, ma rimane sotto le resistenze chiave, almeno per ora e sui rapporti principali. USA, CALA LA CRESCITA Il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI), una misura della crescita economica complessiva negli Stati Uniti, ha registrato un calo significativo a -0,40 in ottobre 2024, il livello più basso degli ultimi nove mesi. Questo risultato si confronta con il valore di -0,27 di settembre ed è molto peggiore rispetto alle previsioni degli analisti, che si aspettavano un dato di -0,20. Il valore negativo indica una crescita economica inferiore alla media storica. La componente di produzione e reddito ha registrato un contributo di -0,25, in peggioramento rispetto a -0,23 di settembre, riflettendo un rallentamento nel settore manifatturiero e della produzione industriale. La componente relativa al mercato del lavoro ha segnalato una discesa, che conferma un deterioramento significativo nel mercato del lavoro. Anche consumi personali e vendite sono scesi, evidenziando però una debolezza contenuta rispetto alle altre componenti. IFO, QUALCHE SEGNALE DI MIGLIORAMENTO L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania ha registrato una flessione a 85,7 a novembre 2024, in calo rispetto a 86,5 di ottobre e al di sotto delle previsioni di 86. Questo deterioramento riflette l'incertezza economica aggravata dalla crisi politica interna, segnata dalla caduta del governo, e dalle tensioni internazionali, come la minaccia di tariffe commerciali da parte della futura amministrazione Trump. Il sottoindice per le condizioni attuali è peggiorato a 84,3 da 85,7 e le aspettative aziendali sono scese a 87,2 da 87,3. "L'economia tedesca manca di forza. Le aziende sono scettiche sui prossimi mesi", ha affermato il presidente dell'Ifo Clemens Fuest. Il clima aziendale nel settore manifatturiero si è deteriorato, con le aziende che hanno espresso un crescente scetticismo sui mesi a venire, sebbene fossero leggermente più soddisfatte della situazione attuale. Nel settore dei servizi, l'indice che misura il sentiment aziendale è sceso drasticamente, con le aziende che confermano prospettive ancora negative. Al contrario, il settore della vendita al dettaglio ha visto un miglioramento, ma l'ottimismo rimane tutt'altro che diffuso. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades9
Equity, cosa farà ora?L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0,2% e dello 0,4% rispettivamente nella sessione di ieri, mentre il Dow Jones è sceso di quasi 100 punti. Il settore tecnologico ha guidato la ripresa dopo una settimana difficile per i principali indici. Tesla è salita del 3,5% in seguito alla possibilità che Trump stia valutando un allentamento normativo per i veicoli a guida autonoma. Il recupero del gigante dei veicoli elettrici ha trascinato il Nasdaq. Apple e Netflix sono salite rispettivamente dell'1,8% e del 2%, mentre Advanced Micro Devices è balzata di quasi il 4%. Gli investitori stanno ora tenendo d'occhio il rapporto sugli utili di Nvidia, in via di pubblicazione mercoledì. Il mercato rimane cauto dopo i commenti di Jerome Powell sul rinvio dei tagli dei tassi a causa della forte crescita economica e di un solido mercato del lavoro. Nel frattempo, Wall Street osserva le nomine di Trump, tra cui Brendan Carr in corsa per la carica di Segretario del Tesoro. IL DOLLAR INDEX RIPIEGA DOPO IL TEST DEI MASSIMI Lunedì l'indice del dollaro si è mantenuto stabile intorno a 106,6 nella sessione europea, per poi sgonfiarsi successivamente, con un ribasso fino a 105,80. In mattinata l’indice aveva scambiato vicino ai massimi degli ultimi due anni, tra le aspettative di un minor numero di tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve e le scommesse sulla sovraperformance economica degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump. Sempre il solito refrain. La scorsa settimana, il presidente della Fed Jerome Powell aveva indicato che la banca centrale non ha un programma predefinito di riduzioni del costo del denaro, in ragione della tenuta degli aggregati macro statunitensi, tra cui un solido mercato del lavoro e le continue pressioni inflazionistiche. Dati più forti del previsto sulle vendite al dettaglio e sull'inflazione hanno ulteriormente supportato le ultime parole del Presidente. Mentre i mercati si aspettano ancora un taglio dei tassi di un quarto di punto a dicembre, le aspettative per le riduzioni dei tassi fino alla fine del 2025 sono scese a 77 punti base, in calo rispetto agli oltre 100 punti base di poche settimane fa. ALTRE VALUTE Dollaro in correzione nella sessione di ieri pomeriggio, con l’EurUsd tornato a ridosso di 1,0610, Cable sopra 1,2690, UsdCad tornato sui primi supporti a 1,4000 e oceaniche che hanno rimbalzato oltre l’1% tornando rispettivamente a 0,6510, 0,6440 e a 0,5900 da 0,5835. La sensazione è che questa correzione debba proseguire almeno fino a 1,0660-70 per la moneta unica, 1,2800 per il Cable e 1,3950 per l'UsdCad, mentre sulle oceaniche testeremo la loro capacità di rompere le prossime resistenze poste a 0,6550 e 0,6040. Discorso a parte merita l'UsdJpy, risalito nelle ultime sedute fino ad arrivare a ridosso di 157,00 jpy per dollaro, da dove è partito un sell off di UsdJpy causato dalle minacce di Katsunobu Kato che ha parlato di un possibile intervento a sostegno dello Jpy nel caso di ulteriore indebolimento della valuta. Il ribasso potrebbe anche riportare i prezzi verso livelli decisamente inferiori. I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO USA CRESCONO ANCORA Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è salito leggermente al 4,45% lunedì, dopo un aumento di 13 punti base la scorsa settimana, poiché, come già ribadito poc’anzi, si ridimensionano le aspettative di taglio dei tassi negli USA. La probabilità di una riduzione di 25 punti base del tasso dei fondi federali a dicembre è ora al 62%, un calo significativo dall'86% all'inizio della scorsa settimana. Nei prossimi 12 mesi, gli analisti stanno scontando circa tre quarti di punto percentuale di taglio dei tassi, circa la metà dell'importo previsto a settembre. AUSTRALIA, LE MINUTE DELLA RBA La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto invariato il suo tasso di cassa al 4,35% durante la riunione di novembre, mantenendolo invariato e adeguandosi alle stime di mercato. La banca centrale ha osservato che, mentre l'inflazione generale è diminuita in modo significativo e si prevede che rimarrà più bassa per un po' di tempo, l'inflazione core rimane elevata. Ciò sottolinea la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi e il consiglio non esclude nulla. Il consiglio ha aggiunto che la politica monetaria dovrà rimanere sufficientemente restrittiva finché non sarà certa che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l'intervallo target. Per quanto riguarda i consumi delle famiglie, la RBA ha notato segnali di aumento della spesa durante il terzo trimestre. Tuttavia, c'è il rischio che qualsiasi ripresa possa essere più lenta del previsto, portando a una continua crescita della produzione debole e a un più netto deterioramento del mercato del lavoro. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades7