Trump, dazi e taglio dei tassi: cosa aspettarsi?ANALISI MACROECONOMICA
Da un punto di vista macroeconomico, abbiamo visto come i dati degli NFP siano stati particolarmente negativi (previsti 169K, dato attuale 143K), dando una visione tutt’altro che rassicurante sul dollaro. Unico dato che ha attenuato il dato negativo degli NFP, è stato il tasso di disoccupazione, passato da un 4.1% ad un 4.0%.
Sicuramente stiamo assistendo ad un aumento della volatilità sui mercati da quando è avvenuto l’insediamente di Trump nell’amministrazione americana. Al momento tiene banco la questione dei dazi che Trump vorrebbe imporre e nello stesso tempo i dati dell’economia che fanno comunque sperare in un taglio dei tassi che come dichiarato dalla Fed, dovrebbero avvenire entro fine anno e che quindi possono portare un ulteriore sostenimento ai mercati.
Il punto chiave menzionato dalla Federal Reserve è l’inflazione che ha come obiettivo un target del 2% ed un mercato del lavoro piuttosto stabile. Inoltre, nell’economia americana è prevista una crescita del PIL nel primo trimestre.
Per quanto riguarda questa settimana, tra le notizione principali avremo:
Martedi 11 : Discorso da parte del governatore della Bank of England Bailey.
Mercoledi 12 : Giornata che sarà caratterizzata dai dati sull’inflazione, dati previsti sul 2.9%, oltre ai dati sulle scorte del petrolio che movimenteranno il mercato delle materie prime.
Giovedi 13 : Giornata sicuramente piena di dati. In mattinata avremo il rilascio dei dati sul PIL del Regno Unito e quello sulla produzione manifatturiera. In Europa avremo il rilascio sul dato dell’inflazione tedersca, che sicuramente ci potrà dare una potenziale visione della situazione attuale a livello europeo. Inoltre nel pomeriggio avremo il dato che riguarda le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione americane, previste in aumento.
Venerdi 14 : Gli unici dati rilevanti riguardano il dollaro americano, nello specifico avremo le Vendite al dettaglio e la vendita al dettaglio dei beni essenziali, che ci daranno un’indicazione sulla spesa dei consumatori e la fiducia dei consumatori stessi, da tenere in considerazione per la crescita economica degli Stati Uniti.
Da un punto di vista invece delle forza valute, questa settimana tra le valute che mostrano una particolare forza abbiamo lo Yen Giapponese, oltre al dollaro Canadese in ripresa dopo le ultime settimane di debolezza, mentre notiamo una certa neutralità da parte di AUD, USD ed NZD, mentre sono abbastanza deboli sia l’EUR che la sterlina (GBP).
Al momento l’EURO lo troviamo in difficoltà per via del mercato azionario e anche i rendimenti obbligazionari in aumento.
Mentre per quanto riguarda la sterlina, possiamo parlare di una momentanea debolezza che dovrebbe essere sovvertita nel medio-lungo temrine.
Per quanto riguarda il dollaro americano (USD) come già detto pesa parecchio al momento la situazione dazi e bisognerà prestare attenzione ai risvolti che ci saranno su questa questione, in quanto potrebbe trattarsi di un’arma a doppio taglio per il governo Trump.
Per quanto riguarda invece il dollaro Canadese (CAD), finalmente ci sono stati dati positivi che hanno risollevato la valuta, come ad esempio i dati sul mercato del lavoro.
Lo Yen (JPY) è in risalita anche a causa delle tensioni geopolitiche ed in previsione di un’inflazione ancora alta.
Le analisi macroeconomiche fornite sono solamente a scopo informativo e non rappresentano alcun consiglio finanziario. Ogni trader ed investitore dovrà fare le proprie richerche prima di investire denaro. Ogni investimento può comportare la perdita di denaro.
ANALISI TECNICA
Da un punto di vista di analisi tecnica, in questo post andremo ad analizzare USDCAD.
Partendo da un timeframe Daily, possiamo notare come il forte gap di apertura dei mercati della scorsa settimana, abbia fatto schizzare il prezzo a 1.4800, con immediata discesa della coppia, portando addirittura ad una chiusura giornaliera con una candela al ribasso, chiudendo la settimana nella zona in cui è avvenuta la forza spinta di acquisto di dollari americani, intorno a 1.4300.
Quello che possiamo notare è che sembra esserci stata un’accettazione ribassista, al di sotto della zona che ha portato alla formazione dell’ultimo massimo storico. Quindi gli operatori potrebbero aver cambiato prospettiva di mercato. Senza dubbio ora toccherà prestare attenzione e capire quale sarà la direzionalità della nostra coppia USDCAD.
Possiamo osservare come ci siano importanti volumi di vendita, come mostrato nel grafico.
Quali potrebbero essere le eventuali letture per quanto riguarda il prosieguo del trend del prezzo?
Andando a vedere con il nostro Fibonacci, ci potremmo aspettare un eventuale respiro da parte del prezzo, motivo per cui si potrebbe avere un ritorno in zona 50%/61.8% di Fibonacci, per poi poter proseguire verso quella che sembra momentaneamente essere una direzionalità ribassista.
Teniamo presente che questa si tratta solo ed esclusivamente di un’analisi informativa, ogni trader deve fare le proprie analisi e trarne le proprie conclusioni. Inoltre ricordiamo che fare trading con CFD comporta il rischio di perdita di denaro.
CONCLUSIONI:
Sarà importante capire se questa visione ribassista verrà confermata nelle prossime settimane o se il dollaro americano mostrerà nuovamente forza tale da continuare il trend rialzista. Come comportartci? L’importante è individuare i punti chiave, ed attuare la nostra personale strategia di entrata a mercato.
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