EUR/USD Reversal intrasettimanaleAttualmente EUR/USD presenta un'ottima opportunità per cercare posizionamenti long.
Strutturalmente a livello settimanale potremmo aver posizionato il minimo della settimana durante la giornata di ieri, mercoledì 30, minimo che è stato costruito sul ribilanciamento della wick generata dal movimento di manipolazione del 23 gennaio, che presentava dei vuoti volumetrici (identificato sul grafico come il rettangolo viola).
In più la giornata di ieri è servita a costruire un pattern AMD (accumulo, manipolo, distribuisco) sul time frame daily.
Infatti la giornata di martedì è stata completamente lateralizzata, costruendo l'accumulo di nostro interesse, la giornata di ieri, ovvero mercoledì 30, è servita per sbilanciare questo accumulo e ribilanciare la struttura del 23 gennaio precedentemente elencata.
Quindi possiamo attualmente aspettarci un'espansione a livello di candela daily verso nuovi massimi, puntando come minimo all'FVG creato durante l'apertura della sessione asiatica di lunedì (su EUR/USD dai 1.0456 in su), per poi potenzialmente puntare nei prossimi giorni al massimo della settimana precedente.
Idee operative USDEUX
FEDERAL RESERVE!Nessuna sorpresa dalla riunione odierna del FOMC, con la banca centrale statunitense che ha scelto all’unanimità di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento nell’intervallo 4,25-4,5%.
Tuttavia, nella nota ufficiale che accompagna la decisione, emerge un cambiamento di tono meno rigido.
La Fed sottolinea che saranno necessari segnali inequivocabili di rallentamento dell’economia prima di considerare nuovi tagli ai tassi.
L’attività economica continua a essere "robusta", ma è stato eliminato il riferimento ai "progressi" dell’inflazione verso l’obiettivo del 2%.
Ora si afferma semplicemente che "l’inflazione resta relativamente elevata".
Non mancheranno probabilmente le critiche da parte di Donald Trump, che la scorsa settimana, al World Economic Forum di Davos, ha dichiarato: "Con il prezzo del petrolio in calo, chiederò un immediato abbassamento dei tassi d’interesse, e lo stesso dovrebbe accadere su scala globale."
EURUSD, fast trade con cuneo anomaloChart di Capital.Com
Il recente rafforzamento del dollaro, innescato dal risk-off post DeepSeek, sembra essersi placato nelle ultime ore.
La contrazione di volatilità con cui si è manifestato ha assunto la forma di un cuneo, dalla forma e comportamento un tantino anomalo rispetto ai cannoni.
Questo pattern, come sappiamo, solitamente rappresenta una pausa all'interno di un trend lasciando presagire una continuazione dello stesso.
Normalmente ha un'inclinazione contraria al trend dominante e durante la sua formazione i volumi si quietano.
Esattamente ciò che non abbiamo osservato, eccetto la forma.
L'inclinazione è in favore del trend segnando di fatto nuovi minimi ed i volumi, nervosamente, si sono mantenuti elevati.
Per adesso la conseguenza di tutto ciò è stata, sorprendentemente, la violazione al rialzo della formazione con un accenno di pullback che sta spingendo i prezzi a contatto con il massimo del pattern.
Se in pullback si rivelerà resiliente si potrebbe cogliere l'impulso rialzista conseguente all'eventuale rottura della resistenza fino a test di area 1,045.
IL GIORNO DELLA FED E' ARRIVATOI prezzi di mercato indicano una certezza vicina al 100% che il Federal Open Market Committee manterrà il tasso di riferimento della banca centrale in un intervallo obiettivo del 4,25%-4,5% (invariato).
È la chiamata giusta per rimanere fermi. L'andamento dell'inflazione forse non è in stallo, ma sta andando lateralmente, e ci sono quattro o cinque grandi cambiamenti strutturali in corso e in procinto di dispiegarsi" , ha detto lunedì Kaplan, ora dirigente di Goldman Sachs, in un'intervista alla CNBC.
"La cosa giusta da fare è non fare nulla in questa riunione".
Oltre alla FED alle 15:45 si riunirà anche la Bank Of Canada.
Le aspettative prevedono un taglio di 25 punti base.
Buon trading a tutti
Tremano i mercatiIl 2025 è cominciato all’insegna dell’alta volatilità bidirezionale, in cui si alternano momenti di euforia a fasi di paura, tutto collegato all’arrivo alla Casa Bianca di Trump, che vuole cambiare radicalmente l’approccio USA verso il resto del mondo. Assistiamo a dichiarazioni e risposte che lasciano i mercati in balìa delle notizie giornaliere. Prima Trump, con i dazi, l’immigrazione clandestina, le misure economiche, i rapporti con Cina e Russia; dall’altra parte arrivano risposte più o meno velate, tentativi di svalutazione competitiva, interventi verbali, in uno yoyo che mantiene le price action volatili ma non direzionali.
Ieri è stato il turno del crollo del Nasdaq, dopo che le aziende tecnologiche statunitensi sono crollate nelle contrattazioni pre-mercato. La startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek sta seriamente preoccupando i colossi tech americani perché raggiunge prestazioni elevate con costi di gran lunga inferiori rispetto ai concorrenti americani.
L’app cinese sostiene di aver speso poco più di cinque milioni di dollari per sviluppare il suo modello, una somma piccolissima rispetto ai miliardi spesi dalle società americane. DeepSeek ha superato ChatGPT come app gratuita più scaricata in Cina e negli Stati Uniti, mettendo in seria difficoltà colossi come Nvidia e Meta.
EQUITY E CAMBI
Le azioni americane, proprio a causa di quanto successo con DeepSeek, sono crollate, specialmente il Nasdaq che ha perso oltre il 3%, mentre l’S&P ha chiuso a -1.8%. Solo il Dow Jones ha retto l’urto ribassista, con un +0.10%. Sul mercato dei cambi, l’EUR/USD, fino a ieri sera prima della chiusura, ha continuato ad oscillare tra 1.0460 e 1.0530 tenendo i supporti. Nella notte ha però mollato 1.0460 testando 1.0425 dopo che Trump ha dichiarato la volontà di imporre tariffe su microchip per computer, prodotti farmaceutici, acciaio e rame, sconfessando il Segretario al Tesoro Bessent, che aveva parlato di dazi intorno al 3%.
Nonostante ciò, per ora l’Euro ha tenuto i supporti, ma ci avviciniamo alle decisioni di Fed e BCE, attese ad un nulla di fatto la prima e ad un taglio di 25 punti base la seconda. In seguito, la divaricazione dei tassi tra le due banche centrali potrebbe cominciare a ridursi. Ciò potrebbe spingere la divisa USA all’inversione del trend vissuto nell’ultimo anno, ma per ora sono solo ipotesi. Cable ha per ora tenuto 1.2420 come supporto con EUR/GBP nuovamente sotto 0.8400.
Le valute oceaniche sono sotto pressione per via dell’aumento del risk off con AUD/USD a 0.6250 e NZD/USD tornato sotto 0.5660. L’indice VIX, dopo aver toccato quasi 22, ha ripiegato a 18 con la tensione che progressivamente si è allentata. USD/JPY è tornato a 155.50 dopo aver testato 153.80. Per ora il rialzo della BoJ non ha avuto alcun impatto significativo sulla valuta giapponese, come avevamo accennato quando si parlava di USD/JPY che segue USD/CNH. USD/CAD è nel solito range, in attesa della BoC domani, stesso giorno della decisione della Federal Reserve. La BoC taglierà ancora mentre la Fed starà ferma, secondo le previsioni.
INDICE FED DI DALLAS
L'indice di attività manifatturiera del Texas della Fed di Dallas è salito di 7 punti a 12,2 a gennaio 2025, il livello più alto dall’ottobre 2021. Inoltre, i nuovi ordini hanno raggiunto il massimo da aprile 2022, mentre anche l'utilizzo della capacità e le spedizioni sono migliorati. Le condizioni aziendali hanno raggiunto massimi pluriennali, con l'indice di attività generale che è salito a 14,1 e quello delle prospettive a 18,7. L'occupazione è cresciuta leggermente, con il 14% delle aziende che hanno assunto. Le pressioni sui prezzi sono aumentate, con l'aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti.
USA, CHICAGO FED INDEX
Il Chicago Fed National Activity Index è salito a 0,15 a dicembre 2024, la lettura più alta degli ultimi sette mesi, rispetto a un -0,01 rivisto al rialzo a novembre. La lettura ha mostrato un aumento della crescita economica a dicembre, con indicatori correlati alla produzione che hanno contribuito per 0,19 (contro +0,03 a novembre) e indicatori correlati all'occupazione in aggiunta (contro invariati).
GERMANIA, IFO IN RECUPERO
L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania è salito a 85,1 a gennaio 2025 dall’84,7 registrato a dicembre, e al di sopra delle previsioni di 84,7. L'indicatore delle condizioni attuali è salito a 86,1 da 85,1, al di sopra delle previsioni di 85,4, mentre il sottoindice per le aspettative aziendali è sceso a 84,2 da 84,4, in linea con le previsioni. Il settore dei servizi sta migliorando mentre la produzione manifatturiera è nuovamente diminuita, e la stagnazione nell'economia tedesca non è ancora terminata, secondo il presidente dell'Ifo.
PETROLIO
I future sul petrolio greggio WTI sono scesi di oltre il 2% a quasi 73 dollari al barile lunedì, facendo registrare il minimo mensile, a causa dell’aumento del risk off globale, che pone dei rischi sulla crescita della domanda di petrolio. In precedenza nella sessione, i deboli dati economici dalla Cina, che mostravano una contrazione dell'attività delle fabbriche, hanno alimentato le preoccupazioni per il calo della domanda dal più grande importatore di petrolio al mondo. Queste preoccupazioni sono state ulteriormente accentuate dalla prospettiva dei dazi proposti dalla nuova amministrazione USA, che potrebbero esacerbare le tensioni sulla crescita economica e sulla domanda di energia.
Nel frattempo, una breve disputa tra Stati Uniti e Colombia sulle politiche migratorie, sebbene risolta senza sanzioni, ha tenuto i mercati in bilico. Nonostante queste sfide, l'Arabia Saudita sta segnalando l'intenzione di aumentare i prezzi del petrolio per l'Asia, cercando di bilanciare i tagli alla produzione dell'OPEC+ e le recenti sanzioni statunitensi sulle esportazioni di petrolio russo.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
INIZIO SETTIMANA CON IL BOTTO!Partenza con il botto!
Nvidia crolla del 17% guidando il sell-off tecnologico globale, mentre l'azienda DeepSeek solleva interrogativi sulla spesa per i chip AI.
DeepSeek ha lanciato un modello linguistico di grandi dimensioni gratuito e open source alla fine di dicembre, affermando che è stato sviluppato in soli due mesi a un costo inferiore a 6 milioni di dollari.
Questi sviluppi hanno rafforzato le domande sulle grandi quantità di denaro che le grandi aziende tecnologiche hanno investito in modelli di intelligenza artificiale e data center.
I principali indizi azionari americani registrano delle perdite fin dal primo minuto di contrattazioni.
BCE CHEAT SHEET
I membri della BCE hanno lasciato intendere con forza che la decisione di questo giovedì sarà un taglio dei tassi di 25 punti base.
Il mercato vede i tassi di deposito della BCE al 2,25% a giugno, con una discreta possibilità di un altro taglio al 2% prima della fine dell'anno.
Alla fine dello scorso anno, le aspettative avevano visto la BCE scendere fino all'1,75%.
Da allora, in una certa misura, gli effetti di ricaduta dagli Stati Uniti, ma anche una rifocalizzazione sull'inflazione più vischiosa e sulle dinamiche dei prezzi dell'energia, hanno reso i prezzi più aggressivi.
Dopo i PMI dell'Eurozona migliori del previsto di venerdì, i mercati hanno trovato un altro motivo per scontare un rialzo più cauto della BCE con l'avvicinarsi del territorio neutrale.
Buon trading a tutti
[5 MOTIVI PER CUI CONVIENE FARE TRADING] - 1° post 2025Il trading online offre diverse opportunità che possono essere vantaggiose rispetto ai lavori tradizionali. Ecco 5 motivi fondamentali per cui potrebbe migliorare la tua vita:
1. FLESSIBILITÀ ORARIA :
A differenza dei lavori tradizionali, che spesso richiedono un orario fisso, il trading ti permette di lavorare quando preferisci. Puoi decidere se fare trading di mattina, nel pomeriggio o anche di notte, a seconda dei mercati e delle tue preferenze.
2. INDIPENDENZA FINANZIARIA :
Se riesci a sviluppare le giuste competenze e strategie, il trading ti consente di generare un reddito che può superare quello di molte professioni tradizionali. Questo ti dà una
maggiore libertà economica e, se ben gestito, può portare a guadagni significativi senza dipendere da un datore di lavoro.
3. LAVORO DA REMOTO :
Il trading online non richiedere di essere in un ufficio o
in una posizione geografica specifica. Con una connessione
internet, puoi lavorare da qualsiasi parte del mondo, rendendo il lavoro più dinamico e adatto ad uno stile di vita più libero e avventuroso.
4. SVILUPPO DI COMPETENZE E CRESCITA PERSONALE :
Il trading ti sfida costantemente a migliorare la tua capacità di analizzare i mercati, prendere decisioni rapide e gestire il rischio. Questa continua sfida può portare a una crescita personale e professionale, non solo nell'ambito economico, ma anche in termini di disciplina e psicologia.
5. BASSI COSTI INIZIALI :
Rispetto ad altri tipi di business imprenditoriali, il trading online può avere costi di ingresso relativamente bassi. Non hai bisogno di uffici, dipendenti o inventari; un computer e una connessione internet sono sufficienti per cominciare, rendendo il trading un'opportunità accessibile anche con un investimento iniziale modesto.
Ovviamente, il trading comporta anche rischi significativi, quindi è fondamentale approcciarsi con cautela e formazione adeguata. Ma con la giusta mentalità e strategia, può davvero offrire vantaggi unici.
EURUSD punti chiave Trend Attuale:
La coppia EUR/USD sta seguendo un trend rialzista visibile grazie alla trendline bianca che collega i minimi crescenti.
Tuttavia, si sta avvicinando a un livello di resistenza chiave intorno a 1.05702 USD, evidenziando un possibile rallentamento o rimbalzo.
Possibili Scenari:
Scenario rialzista: Se la coppia supera la resistenza intermedia di 1.05702 USD con volumi forti, potrebbe puntare verso il prossimo obiettivo a 1.07680 USD.
Scenario ribassista: In caso di rottura della trendline rialzista, il prezzo potrebbe ritestare il supporto principale a 1.02248 USD.
Effetto Trump, continua l'incertezzaGli indici USA hanno chiuso in ribasso con l'S&P 500 in calo dello 0,3%, il Nasdaq 100 in calo dello 0,58% e il Dow in calo dello 0,32% venerdì. Le price action si sono prese una pausa rispetto al rialzo delle ultime sedute, che avevano segnalato importanti rialzi dopo la pubblicazione di utili aziendali contrastanti unitamente agli interventi verbali di Trump. Nonostante i cali, tutti e tre gli indici hanno registrato guadagni di quasi il 2% nella settimana.
Un forte calo delle azioni dei semiconduttori ha pesato sugli indici ad alta presenza di titoli tecnologici, guidati da Nvidia, che è sceso del 3,1%, mentre Texas Instruments è crollato del 7,5% dopo previsioni deludenti. La posizione attenuata di Trump sui dazi verso la Cina ha fornito un po' di sollievo, sebbene gli avvertimenti di potenziali ritorsioni contro altri partner commerciali mantengano alte le incertezze a livello globale.
Nel frattempo, il sentiment dei consumatori è diminuito per la prima volta in sei mesi tra persistenti preoccupazioni sull'inflazione. Gli investitori hanno anche soppesato la probabile decisione della Fed di mantenere i tassi stabili la prossima settimana, poiché le aspettative di inflazione a lungo termine rimangono solide.
VALUTE
Venerdì il Dollar Index è sceso sotto quota 107,5, estendendo il suo recente declino a un minimo dell’ultimo mese. Il mercato sta cominciando a capire che Trump vorrebbe aggiustare, tra le sue priorità, la bilancia commerciale. Se da un lato i dazi non sono sufficienti o addirittura controproducenti per l’inflazione, l’unico modo per ottenere dei risultati in tal senso sarebbe indebolire il biglietto verde.
Senza dimenticare che le politiche espansive promesse dal Presidente (ovvero i piani per espandere la produzione di energia e deregolamentare le pratiche commerciali) sarebbero inflazionistiche, e quindi in contraddizione con il desiderio di vedere i tassi scendere.
A far correggere il dollaro sono state anche le dichiarazioni meno bellicose verso la Cina, con il Presidente che ha evitato di enfatizzare i dazi contro il gigante asiatico, parlando di tariffe intorno al 10%, contro il 50% precedente. Nel frattempo, i dati hanno mostrato che le richieste di disoccupazione continuative sono aumentate al loro massimo in oltre tre anni a gennaio, indicando che il mercato del lavoro è influenzato da una politica monetaria restrittiva.
Sui principali rapporti di cambio, l’EurUsd, dopo aver rotto 1.0460, sembra avviarsi a 1.0580 – 1.0600 prossimi obiettivi. Anche il Cable accumula ed è tornato a ridosso della resistenza di 1.2500. EurGbp in correzione a 0.8400, vicino ai supporti chiave di 0.8380. Aud e Nzd provano ad arrampicarsi verso 0.6390 e 0.5800 rispettivamente, che rappresentano i prossimi possibili target. UsdCad tiene 1.4270 – 1.4280 e rimane abbondantemente sopra 1.4300, con i cross AudCad e NzdCad che si arrampicano lentamente. Dello Jpy parliamo qui di seguito.
BOJ, RIALZO SCONTATO
La Banca del Giappone (BoJ) ha deciso di aumentare i tassi di 25 punti base allo 0,5%, il livello più alto dal 2008. Nonostante l'aumento, il Governatore Ueda ha indicato che non ci sono piani immediati per un ulteriore rialzo, citando incertezze legate alle politiche di Trump e ai loro effetti sull'economia. Ciò dimostra quel che diciamo da tempo: se vogliamo capire quel che succederà allo Jpy, dobbiamo riferirci a quel che accadrà nei rapporti USA-Cina, in termini di guerra commerciale e quindi valutaria.
Non si può oggi prescindere dal UsdCnh quando guardiamo il UsdJpy. Il rapporto CnhJpy diventa la chiave per capire i movimenti di UsdJpy, che infatti, dopo la decisione della BoJ, si è mosso relativamente poco. Le previsioni della BoJ per il PIL sono rimaste invariate, mentre le stime sull'inflazione core sono alzate, oltre il 2% per i prossimi anni.
Ueda ha respinto l'idea che la BoJ sia "indietro" rispetto al mercato e ha affermato di monitorare gli effetti dell'aumento dei tassi. È probabile quindi che la BoJ impiegherà tempo prima di effettuare un altro rialzo, con le previsioni per il prossimo aumento che si spostano a luglio invece di maggio. La delusione sui mercati per questa cautela si è riflessa sul cambio con lo yen che scambia sopra 163.70 contro euro e in area 156.00 contro dollaro.
BCE, HA PARLATO LAGARDE
Il Presidente della BCE Christine Lagarde, al World Economic Forum a Davos, ha ribadito la sua fiducia nel rientro dell’inflazione sotto il 2% nel 2025, ma ha evitato di sbilanciarsi su quanti saranno i tagli quest'anno (3 o 4). Si è detta non preoccupata dalla ripresa dell’inflazione negli USA e dubbiosa che possano produrre tutto quello che non importeranno. In generale, i banchieri della BCE lasciano intravedere un ulteriore taglio dei tassi il 30 gennaio, mentre i mercati prezzano 4 tagli entro fine anno.
Da segnalare qualche timido tentativo di ripresa della crescita economica. Il PMI composto in Germania torna sopra il livello di 50 (50,1), e quello per l’Eurozona sale per il 2° mese consecutivo tornando anch’esso sopra 50, sempre sostenuto dai servizi in espansione (51,4).
ORO VICINO A 2.800
L'oro è salito sopra i 2.770 dollari l'oncia venerdì, raggiungendo il livello più alto da ottobre e appena al di sotto del suo massimo storico di 2.790, in mezzo a un dollaro più debole e dopo che il presidente Trump ha chiesto una riduzione dei tassi di interesse.
Parlando tramite video al raduno di leader globali al World Economic Forum di Davos, Trump ha tenuto un ampio discorso politico in cui non ha menzionato esplicitamente la Federal Reserve, chiarendo che sosterrà tassi di interesse più bassi. Ma a guidare la price action dell’oro sono i timori legati all’aumento dei dazi doganali, oltre alle politiche sull'immigrazione. Per la settimana, l'oro è destinato a segnare il suo quarto guadagno settimanale consecutivo.
CINA E DAZI
Le ultime esternazioni del neo eletto Presidente USA hanno indorato la pillola, se così possiamo dire. Trump ha parlato di dazi al 10% sulle importazioni cinesi dal 1° febbraio, assai meno del 60% anticipato in campagna elettorale, per poi ridimensionare la minaccia durante il World Economic Forum. Ha poi dichiarato che si auspica con Pechino "una relazione giusta, che permetta di avere condizioni uguali per tutti". Positivo per i mercati anche l'annuncio di Pechino di sostenere il mercato azionario incoraggiando le assicurazioni statali e i fondi azionari ad allocare il 30% dei premi annuali in azioni. Se il rapporto tra i due giganti migliora, il mercato tornerà in pieno risk on, anche se per ora è prematuro.
COREA, PIANO PER L’EXPORT
In Corea del Sud è stato annunciato un piano da 360 mila miliardi di won (pari a 250 miliardi di dollari) per le imprese esportatrici di semiconduttori e batterie per le auto elettriche, con l'obiettivo di fare fronte alle "incertezze" legate al ritorno di Trump. L'anno scorso le esportazioni hanno raggiunto un livello record, con un incremento dell’8,2% annuo, anche se le incertezze esterne fanno temere potenziali effetti negativi nel medio periodo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Trump e il Dollaro: Debolezza o Inflazione?Nonostante molti analisti sostengano che le politiche economiche di Trump possano portare a inflazione, l'ex presidente ha ribadito più volte la sua preferenza per un dollaro debole. Guardando al suo precedente mandato, il dollaro si è effettivamente mostrato debole, in netto contrasto con le previsioni di un rafforzamento.
-Inflazione e dazi ridimensionati:
Contrariamente alle aspettative, Trump ha già ridimensionato il valore dei dazi, mitigando uno dei principali fattori che potrebbero generare inflazione sia negli Stati Uniti che a livello globale.
Questa mossa potrebbe alleviare le pressioni inflazionistiche, mantenendo un equilibrio nei prezzi.
-Preferenza per un dollaro debole:
Un dollaro debole favorisce l'export americano, rendendo i prodotti statunitensi più competitivi a livello globale, un pilastro centrale della politica economica di Trump.
RIASSUNTO SETTIMANA 20-24 GENNAIORiassunto delle settimana 20-24 gennaio:
- La PBOC lascia i tassi d'interesse invariati al 3,6%.
- Aumenta il tasso di disoccupazione nel Regno Unito
- L'inflazione Canadese scende al 2,4%, dal 2,6% precedente
- La fiducia dei consumatori Europea rimane vicina ai minimi del 2024
- La BOJ aumenta il tasso d'interesse di 25 punti base
- I dati PMI preliminari mostrano un aumento in tutti i paesi europei
- Le vendite di abitazione USA crescono per il quarto mese consecutivo
Andamento delle valute:
-GBP è stata la top perfomer della settimana
- JPY è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
MANIFATTURIERO USA:
A gennaio, la crescita dell’attività economica è rallentata, con il PMI composito sceso a 52,4 da 55,4 di dicembre, segnando un minimo di nove mesi.
Tuttavia, il settore manifatturiero ha registrato una ripresa dopo sei mesi di declino.
L'occupazione è aumentata al ritmo più rapido in due anni e mezzo.
Tuttavia, le pressioni inflazionistiche sono aumentate, con prezzi e costi in crescita.
AMD Cycle-Uno tra i concetti che più ha svoltato il mio tradingL'AMD Cycle consiste in uno dei "pattern" che personalmente preferisco tradare e che una volta compreso per davvero, ha realmente cambiato il mio modo di fare trading.
L'AMD Cycle consiste in tre semplici fasi di mercato:
1) Accumulazione:
Il mercato inizia ad accumulare liquidità (buy side e sell side) iniziando a lateralizzare in un range più o meno definito (spesso queste giornate possono presentarsi prima di giornate dove vengono rilasciate news macro economiche importanti).
2) Manipolazione / sbilanciamento:
Il mercato inizia a sbilanciare l'accumulo fatto andando a "manipolare" una determinata side, per prendere la forza necessaria per andare a cacciare la liquidità opposta (se ho preso la sell side, punto alla buy side e viceversa).
Tendenzialmente questi sbilanciamenti creano il loro minimo/massimo in un punto strutturale importante, con un imbalance creato dalla gamba di espansione precedente (nell'esempio di EURUSD scelto in foto, si nota come il minimo della manipolazione sia posizionato all'interno di un FVG a 4h, in una zona di forte discount, ovvero sotto lo 0.7 di fibonacci).
3) Distribuzione:
Ora che il mercato ha sbilanciato l'accumulo e preso la liquidità necessaria (liquidità = benzina per poter muovere il prezzo), potrà ora trovare la forza di invertire, tendenzialmente con una discreta velocità, verso la side opposta dello sbilanciamento, nel caso dell'esempio long, permettendoci quindi di puntare ai massimi dell'accumulo, oppure a punti strutturali più alti, cercando una continuazione del trend.
Esempio di EURUSD sul 15m:
La semplicità di questo pattern è incredibile, ed esso si ripete costantemente nei mercati.
Come ogni concetto è frattale, quindi lo stesso trade preso su queste strutture ad 1h, può essere trovato su strutture più grandi, come il daily (dove ovviamente si costruirà alla stessa maniera, ma ci vorranno giorni perchè si completi), oppure su strutture più piccole, permettendo operazioni in scaling più veloci.
È importante notare che ovviamente gli sbilanciamenti debbano essere sempre opposti al bias delle strutture ad alto timeframe.
Chiarezza su Euro/Dollaro: Livelli, macro ed analisi Facciamo il punto della situazione su Euro-Dollaro:
- Scenario di medio ancora short ( se vedete le linee rosse-arancioni-verdi, queste rispecchiano il ritracciamento di Fibonacci dal momento di inizio della discesa di fine settembre fino al minimo, per ora presunto, di metà Gennaio)...livello 23,6 superato, ora ci dirigiamo verso i 38,2 che coincide, guarda caso, con l'ultima zona segnalata la scorsa settimana a 1,058...per ora fermiamoci qui.
- scenario di breve/brevissimo long, perlomeno in ottica di rimbalzo, in cui il cambio, arrivato a ridosso di 1,05, fatica a salire ma non mostra segnali di ritorno alle vendite.
- a livello macro continuo a mantenere, fino a prova contraria, una visione di forza del dollaro nei confronti delle principali valute (compreso euro) a causa della divergenza delle politiche monetarie tra Fed ed ad esempio Bce e Boe.
Come possiamo riassumere tutto questo? Iniziamo con il dire che la mancata corrispondenza tra medio e breve termine e tra analisi grafica e macro suggerisce quantomeno una minore esposizione nella gestione del rischio; detto ciò, secondo mio modello operativo, entrerò long a livello di breve/intraday sui ritracciamenti sino a cambio scenario di breve, al contrario all'arrivo a ridosso dei segnalati livelli di resistenza grafica e volumetrica di medio termine valuterò l'ingresso short in caso di pattern grafici di inversione.
In conclusione, già da lunedì, sarà innanzitutto interessante vedere la rottura o meno definitiva di livello a 1,05/051, per poi in caso di rottura allungare sino a 1,058 dove sarà interessante valutare l'ingresso o meno short (in coerenza con medio periodo ed analisi macro), al contrario se in seconda battuta 1,051 dovesse tenere, potrebbe ripiegare sino a 1,043 prima ed 1,04 poi dove, in caso di pattern rialzisti, si potrebbe valutare l'ingresso con target a 1,05 prima e 1,058 poi; solo cedimento di 1,04/1,038 potrebbe riportare anche lo scenario di breve in modalità short per un primo target in area 1,028.
Infine, la dashboard continua a segnalare forza dell'euro e debolezza del dollaro coerentemente agli ultimi movimenti del cambio
Aspettare è stata un ottima decisioneBuonasera, eccoci ad aggiornarci dopo il Trump day dove, come immaginato, era meglio star fuori dai mercati.
Inizio con il dire che, come pensiero personale, le notizie e gli annunci o conferenze stampa in genere hanno effetto sui movimenti di breve del mercato, sul cosiddetto rumore mentre, riguardo al medio/lungo termine, sono altri i fattori che influenzano i movimenti del mercato.
Gli annunci di ieri e le prime decisioni del neopresidente hanno portato ad un aumento dell'euro nei confronti del dollaro che sembrerebbe confermato anche oggi; politiche di dazi solitamente potrebbero associarsi ad un dollaro forte, tuttavia, l'unica spiegazione che riesco a dare a questo aumento dell'euro, a livello macro, riguarda il fatto che stimoli fiscali e politica espansiva statunitense porterà ad un indebolimento del dollaro rispetto all'euro.
Ho fatto la precisazione a carattere personale all'inizio perchè ritengo che, alla luce dell'inflazione appiccicosa statunitense, non sarà facile mantenere una politica espansiva nel medio/lungo.
Parlando di analisi tecnica pura il mercato ha sempre ragione, quindi, perlomeno nel breve, va seguito il rimbalzo; già 1,043 è un primo ostacolo al rimbalzo che tuttavia, se superato, potrà proseguire la salita fino ad 1,05 e successivamente 1,058...difficile per ora ipotizzare un rimbalzo più in alto.
Al contrario, una mancata rottura della resistenza potrebbe riportare il cambio prima a 1,034 e successivamente al più solido supporto posto a 1,027.
In ultimo ci tengo ad evidenziare che la dashboard in basso a sinistra mi segnala un euro forte sui timeframe più reattivi ed un dollaro debole, in linea con il movimento registrato, ma nell'ultima ora euro si è colorato di rosso sul 15 min, forse a segnalare una prima pausa al recente rimbalzo.
NEWSLETTER#113: FRANCIA E USAFRANCIA E DEBITO PUBBLICO
L'economia francese è rimasta intrappolata in gravi difficoltà.
Secondo il primo ministro François Bayrou, il debito pubblico incombe sull'economia nazionale.
Secondo le stime, il debito pubblico francese ammonta attualmente a 3,3 trilioni di euro, rispetto ad appena 1 trilione di euro nel 2003.
Gli analisti dell'agenzia internazionale di rating del credito Moody's ritengono che la possibilità che il nuovo governo ottenga una riduzione stabile del deficit di bilancio sia estremamente bassa.
Moody's ha declassato il rating del credito della Francia alla fine del 2024.
Per quanto riguarda le prospettive economiche del Paese, l'agenzia prevede che il debito pubblico francese salirà al 120% del PIL entro il 2027, rispetto all'attuale 113,3%.
USA
Il presidente Donald Trump ha lanciato la sua prima accusa contro la Federal Reserve, dicendo giovedì che eserciterà pressioni per abbassare i tassi di interesse.
Ricordo che anche nel primo mandato le tensioni con i funzionari FED erano alte.
Il dollaro rimane sui minimi settimanali a quota 108.00
Buon trading a tutti
Equity vicino a nuovi massimi?Wall Street torna a salire dopo la festività del Martin Luther King’s Day, ma soprattutto dopo le prime parole di Trump da Presidente. L'S&P 500 ha chiuso a +0,87%, mentre il Nasdaq a +0,68%. Meglio di tutti ha fatto il Dow Jones, che ha chiuso a +1,2%.
Nel suo primo giorno, Trump ha dichiarato di aver già adottato diverse misure del suo programma, ma si è astenuto dall'imporre immediatamente tariffe, come molti avevano previsto. Tuttavia, in seguito ha indicato i piani per introdurre un'imposta del 25% sui prodotti di Messico e Canada, evitando però di parlare della Cina. Analisti e investitori stanno ora spostando la loro attenzione sulle prospettive di crescita sotto la nuova amministrazione e sui report relativi agli utili aziendali delle principali aziende.
VALUTE
Sui cambi, c'è tanta attesa per capire che direzione prenderà il dollaro, la cui price action dipende presumibilmente dalle dichiarazioni di Trump sui dazi. Questo è il tema principale del periodo e, in assenza di certezze, per ora il biglietto verde corregge dagli eccessi rialzisti delle ultime settimane. Il trend però, almeno per ora, rimane pro dollaro e le correzioni attuali non hanno ancora violato i livelli chiave.
EurUsd non riesce a rompere l'area 1.0450-60, così come la sterlina con 1.2360. UsdJpy è in ripiegamento e in attesa della BoJ. Poco da rilevare sulle oceaniche che tengono i supporti e provano a rompere rispettivamente.
CANADA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso all'1,8% a dicembre 2024 dall'1,9% del mese precedente, leggermente al di sotto delle aspettative di mercato che si sarebbero attestate all'1,9%, segnando il tasso di crescita dei prezzi più debole da settembre. Di conseguenza, l'inflazione è rimasta al di sotto dell'obiettivo della Banca del Canada, che è il 2%, per il quinto mese consecutivo, aggiungendosi alle attuali aspettative di ulteriori tagli dei tassi quest'anno.
L'inflazione ha subito un forte rallentamento nel settore alimentare, in ragione delle imposte sui beni e servizi e alle agevolazioni fiscali, ed è scesa anche in quello immobiliare a causa del calo degli affitti e dei costi degli interessi sui mutui (11,7%, il più basso da ottobre 2022). D'altro canto, i costi di trasporto hanno accelerato (2,3% contro 1,1%) poiché gli effetti base hanno sostenuto i prezzi della benzina. Rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo canadesi sono scesi dello 0,4%.
MESSICO, PESO IN DISCESA
Il peso messicano si è indebolito nei confronti del dollaro, con UsdMxn salito a 20,7, non lontano dai massimi del 2022 sopra quota 21,00. Le ragioni sono legate ai dazi e tariffe che Donald Trump intende applicare ai prodotti messicani. Mentre rispondeva alle domande della stampa sulla firma degli ordini esecutivi, il neo-insediato presidente ha dichiarato che la sua amministrazione sta pianificando di imporre tariffe fino al 25% sul Messico a partire dal 1° febbraio, citando le misure come rimprovero per il controllo allentato delle frontiere tra i due paesi.
Tale politica avrebbe un impatto significativo sugli afflussi di valuta estera in Messico dal suo più grande partner commerciale. La mossa mette anche sotto pressione il peso, rimuovendo una grande fonte di domanda per la produzione messicana, in particolare nel settore automobilistico, costringendo potenzialmente la Banca del Messico ad accelerare i tagli dei tassi. Il rallentamento degli investimenti, della produzione industriale e dell'inflazione in Messico hanno già aumentato le aspettative di molteplici tagli dei tassi da parte della Banxico quest'anno.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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EURODOLLARO: STRUTTURA H1!!! DISCLAIMER !!!
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EURUSD, fast trade con falling wedge Chart di Capital.Com
Il dollaro per ora sembra essere disinteressato ad avventurarsi dall'altra parte della barricata nei confronti dell'euro, vale a dire sotto la parità.
Per ora lo ha graziato, ma non è detto che riprenda più avanti l'argomento.
Sul grafico daily possiamo apprezzare una figura di falling wedge, di qualità discreta.
Statisticamente, a differenza dell'omologo ed opposto rising wedge che troviamo in un mercato a rialzo, questo pattern mostra una buona affidabilità in termini di probabilità di successo.
Nel nostro caso parliamo della possibilità di una inversione del trend ribassista, quantomeno temporanea.
I prezzi hanno già fatto breakout del pattern, anche se non abbiamo osservato volumi adeguati al tipo di movimento.
Questo dovrebbe mettere in guardia circa la bontà dello stesso.
Comunque, dando per buono adesso quanto accaduto, proviamo ad individuare un buon punto di ingresso per cavalcare l'eventuale allungo dei prezzi.
Infatti, essendosi tradotto in breakout potremmo assistere ad un movimento di pullback capace di offrirci il pattern valido per entrare long.
l’obiettivo è arrivare quantomeno a 106 dove troviamo una discreta resistenza statica e della quale potremmo anche accontentarci.