USDJPY: buy limitIl pair è orientato verso un rialzo di breve termine: inserito un buy limitLongdi iTraderFXAggiornato 1
Usd/Jpy: Strappiamo ora o rialzo dopo test dei supporti? Facciamo il punto della situazione su Usd/Jpy: - Come si può vedere con le linee in bianco, siamo giunti Giovedì al 50% del ritracciamento di Fibonacci e da lì è partito un rimbalzo che ha allontanato il cambio dai minimi settimanali - Siamo nella parte alta del canale discendente partito dai primi di Gennaio - Sotto a 153,5 ed a 152 ci sono dei solidi supporti volumetrici che dovrebbero fare da freno ad eventuali ulteriori discese. Tutto questo, insieme a scenari macroeconomici che dovrebbero favorire un dollaro forte, continuano a farmi propendere per una ripresa dei long Usd/Jpy, magari supportati da una rottura del canale ribassista (evidenziato in bianco), che porterà ad un eventuale primo target in area 156,5, per poi continuare in area 158 in seconda battuta; al contrario una respinta dalla parte alta del canale discendente (da non escludere) ma soprattutto una mancata tenuta dei fondamentali livelli in ottica long a 153,5 prima e 152 poi, potrebbe portare ad una inversione di tendenza e negare il quadro rialzista attuale. In ultimo, per completezza, la dashboard continua a segnalare, coerentemente all'analisi proposta, maggiore forza del Dollaro rispetto allo Yen in gran parte dei timeframe. Longdi ludora9880
USDJPY: sell limit Ho inserito un ordine sell limit: la zona dove ho inserito l'ordine non è stata testa e potrebbe essere troppo in alto ma, questa sera, ci saranno il FOMC e i tassi d'interesse USA quindi mi aspetto molta volatilità.Shortdi iTraderFXAggiornato 0
USDJPY: entry longOrdine buy limit attivato per un rialzo di breve termine.Longdi iTraderFXAggiornato 2
EURJPY - Nona Sinfonia - Time Frame 1 Oranona sinfonia in opera ingressi short e long definiti di AldoGeoAggiornato 0
USDJPY - Nona Sinfonia - Time Frame 1Hnona sinfonia in opera ingressi long e short definiti di AldoGeoAggiornato 0
Settimana di lateralità per Usd/JpyC'è davvero poco da aggiungere rispetto alla scorsa settimana su Usd/Jpy. Lateralità che dà la sensazione di consolidamento sopra il supporto a 155; resto della convinzione di uno scenario long con primo target 157,8, a seguire 158,5 per poi tentare l'attacco ai massimi di Luglio 2024 a 161, al contrario scenario diverso in caso di cedimento del supporto a 155/154,8 che potrà aprire spazi per discese sino a 153,5 prima e 152 poi. La dashboard in basso a sinistra segnala coerentemente alla mia visione maggiore forza del dollaro rispetto allo yen. Buon weekend.Longdi ludora9880
Trump, un fiume in pienaAl World Economic Forum di Davos, ieri pomeriggio, ha parlato Donald Trump. Un vero e proprio fiume in piena con dichiarazioni roboanti, promesse da mantenere insieme a programmi politici, economici e finanziari da portare a compimento. Ha parlato del petrolio, ricordando che chiederà all’Opec di abbassarne il prezzo. Ha affermato che gli Stati Uniti hanno la più grande quantità di petrolio e gas di qualsiasi altro paese e devono utilizzarlo. A livello economico sostiene misure di riduzione delle tasse, specialmente a chi riporterà in patria la produzione (15%). Ha ricordato inoltre che non ci sarà posto migliore degli Stati Uniti per creare posti di lavoro e costruire fabbriche. Contemporaneamente ha ribadito che chiederà alla Fed di tagliare i tassi. Ma come potrà scendere l’inflazione di fronte a tale programma espansivo di rilancio dell’economia? E come potrà calare il debito pubblico, altro tema toccato dal Presidente? E ancora, come potranno conciliarsi i temi proposti con la politica monetaria della Fed, che ricordiamo, è comunque indipendente dal Governo? E infine, quale sarà la reazione di Jerome Powell, che qualche settimana fa aveva parlato di debito pubblico insostenibile nel medio termine? Presto tutto ciò verrà chiarito e i mercati finalmente prenderanno una direzione ben precisa. Trump ha poi ricordato che i dazi verranno applicati per ridurre il deficit commerciale e si è rivolto alla UE dichiarando che le tariffe europee verso i prodotti USA rendono molto difficile l'importazione di prodotti in Europa. E per questo si adopererà per ridurlo. Oltre al vecchio continente, ha preso di mira il Canada ricordando che gli USA non possono mantenere gli attuali livelli di deficit commerciale con il paese nordamericano. Interessante sarà verificare la reazione del USD/CAD nel medio termine. Sempre sul fronte economico ha ribadito che il suo obiettivo sarà quello di azzerare il debito degli Stati Uniti e ciò avverrà rapidamente. Anche in questo caso, non è chiaro come si possa ridurre il debito se l’espansione promessa sarà proprio a debito, a meno di tagliare pesantemente il bilancio federale. Sul fronte geopolitico chiederà ai paesi della NATO di aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL, e cercherà presto un accordo con Putin per porre fine alla guerra. Per quanto riguarda i rapporti con la Cina, il neo eletto Presidente ha ricordato che le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono molto buone, e per questo motivo cercherà un accordo con il gigante asiatico per contribuire a fermare il conflitto. Le reazioni del mercato sono state positive, con il dollaro in discesa, in ragione del fatto che non ha parlato di dazi alla Cina, mentre i listini USA hanno chiuso misti. IL DOLLARO COMINCIA A SCENDERE? EUR/USD, dopo le parole di Trump, ha cercato di rompere le resistenze, ma ancora una volta ha fallito tornando a 1.0420-25 area, da dove però è ripartito questa notte, andando poi al retest di 1.0450-60 dove si trova mentre scriviamo. Tutte le altre coppie valutarie hanno guadagnato terreno contro il biglietto verde, e tra le majors, tutte sono arrivate sui punti sensibili. In Giappone la BoJ ha finalmente alzato i tassi portandoli a +0.50%, il livello più alto dal 2008. Del resto l’inflazione è stata trainata al rialzo dagli aumenti salariali e dalla debolezza dello JPY, per cui l’intervento era ormai diventato necessario e imprescindibile. La decisione è stata approvata con otto voti a favore e uno contro. Il USD/JPY è sceso un centinaio di pips arrivando al test di 155.00. La sensazione è che ormai le parole di Trump, qualunque esse siano, sono già scontate nel valore del dollaro che potrebbe indebolirsi nel caso di rottura dei punti tecnici sensibili. WALL STREET Chiusure miste per la borsa USA, dopo le parole di Trump a Davos, che potrebbero avere un impatto sui rendimenti aziendali e sui futuri costi di finanziamento. L'S&P 500 è salito leggermente per rimanere sopra la soglia di 6.100, mentre il Dow ha sovraperformato guadagnando lo 0.84%. Il neo-presidente ha ribadito le precedenti promesse di tasse più basse, tariffe sui partner commerciali e maggiore produzione di energia, chiedendo anche tassi di interesse più bassi da parte della Fed. I settori principali sono saliti. GE ha chiuso oltre il 7% così come Union Pacific, che ha fornito risultati di utili ottimistici, spingendo le aziende industriali a scambiare in forte rialzo. D'altro canto, il Nasdaq 100 ha chiuso leggermente per probabili prese di beneficio nel settore tecnologico. Perdite anche per Nvidia, Apple e Microsoft. PETROLIO Il WTI è scivolato verso i 74 dollari al barile giovedì, alimentato dalle parole del Presidente USA a Davos. Nel suo discorso, Trump ha annunciato i piani per chiedere all'Arabia Saudita e all'OPEC di abbassare i prezzi del petrolio, sottolineando le priorità energetiche della sua amministrazione. Ha evidenziato le prime azioni esecutive, tra cui la dichiarazione di emergenza energetica nazionale per poter trivellare, così come ha promesso l'uscita dall'accordo di Parigi sul clima. Lo sviluppo energetico è un pilastro dell'agenda di Trump, volta a ridurre i costi per i consumatori. Nel frattempo, il sentiment rimane cauto tra potenziali minacce tariffarie su Cina, Canada e Messico, nonché ulteriori sanzioni sulla Russia. TURCHIA AL TAGLIO DEI TASSI La Banca centrale della Turchia ha tagliato il suo tasso di riferimento a una settimana di 250 punti base al 45%, come previsto dal consensus, estendendo il taglio del tasso di 250 punti base del mese precedente. L’inflazione è in calo secondo gli ultimi dati, e ciò ha giustificato la riduzione del costo del denaro. La crescita più debole dei prezzi ha riguardato i beni primari. Nonostante il taglio, il Comitato di politica monetaria ha ritenuto che la politica rimanga sufficientemente restrittiva per aiutare l'attuale tendenza alla disinflazione. La banca centrale prevede che l'indice dei prezzi possa scendere al 21% a fine anno, mentre i sondaggi hanno mostrato un maggiore grado di scetticismo da parte dei mercati, che prevedono che l'inflazione concluderà l'anno al 27%. EUR/TRY sempre non lontano dai massimi storici di 38.20, a 37.22. Buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades12
Equity, nuovi massimiAncora una seduta positiva per i listini USA, trascinati dall’euforia post insediamento di Trump, che ha promesso una nuova età dell’oro per gli americani. Ad aggiungersi anche i risultati aziendali, in un quadro di ottimismo che, in finanza, appare tipicamente anglosassone. Durerà? Per ora sì, ma fino a prova contraria. L'S&P 500 è salito dello 0,6%, facendo registrare l’ennesimo nuovo massimo storico sopra i 6.100 punti, il primo però del 2025. Il Nasdaq 100 è balzato dell'1,35% e il Dow ha guadagnato solo lo 0,3%. Tra i risultati aziendali degni di nota, segnaliamo Netflix, che è balzato del 12% dopo aver dichiarato un nuovo record di abbonati. Inoltre, Procter & Gamble ha chiuso a +2,5% e United Airlines ha guadagnato quasi il 4% dopo aver pubblicato risultati positivi. Nel frattempo, Oracle è balzato dell'11%, facendo segnare un aumento di quasi il 20% questa settimana dopo la notizia della joint venture con SoftBank e OpenAI. Anche Nvidia e Microsoft sono salite di oltre il 4%, allineandosi ai guadagni del settore tecnologico. D'altro canto, le obbligazioni a capitalizzazione più bassa sono state per lo più inferiori, poiché le preoccupazioni relative ai dazi sulla Cina, appena segnalati da Trump, hanno compensato i benefici attesi dalle politiche protezionistiche, aggiungendosi alla promessa di tasse sulle importazioni da Canada e Messico. VALUTE Sui cambi, balzo dell’Euro, che ha cercato di rompere 1.0450 senza però violarlo e alla fine è tornato indietro come il Cable e le oceaniche. Stabile il franco svizzero dopo le dichiarazioni di Schlegel, Governatore della SNB, che ha parlato del franco come valuta rifugio in un contesto di tassi di interesse che potrebbero anche, nel prossimo futuro, scendere sotto lo zero diventando negativi. Viviamo una fase di grandissima incertezza, perché ogni dichiarazione di Trump può modificare gli scenari in un senso o nell’altro. Trump parla di dazi, ma i dazi sono controproducenti, specie perché causano un aumento dei prezzi alle importazioni che verranno inevitabilmente scaricati sui consumatori finali. Il trasferimento della produzione in USA, che è desiderio del Presidente, richiede tempo e potrebbe comunque non essere conveniente rispetto al produrre all’estero, per via di un costo del denaro che negli USA è oggettivamente più alto che altrove. E poi non dimentichiamo la bilancia commerciale USA, in passivo di quasi 90 miliardi di dollari di incremento mensile, che necessiterebbe di un dollaro decisamente più debole per poter sperare in un miglioramento. MUTUI IN CALO NEGLI USA Il tasso di interesse medio per mutui a tasso fisso a 30 anni per prestiti intorno ai 750 mila dollari o meno, negli Stati Uniti è sceso al 7,02% nella settimana conclusasi il 17 gennaio 2025, dal 7,09% della settimana precedente, secondo la Mortgage Bankers Association. È il primo calo dei tassi dei mutui questo mese, sebbene i costi di finanziamento rimangano vicini ai massimi di maggio. Il calo segue i rendimenti più bassi dei Treasury dopo che i dati sull'inflazione migliori del previsto hanno spinto a scommettere che la Fed ha spazio per continuare a tagliare i tassi di interesse quest'anno. CANADA, PREZZI ALLA PRODUZIONE IN CALO I prezzi alla produzione industriale in Canada sono aumentati dello 0,2% su base mensile a dicembre 2024, dopo un aumento dello 0,6% a ottobre e al di sotto delle previsioni di mercato di +0,6%. Ciò ha segnato il terzo aumento mensile consecutivo dei prezzi alla produzione, trainato principalmente dai prezzi dei veicoli, dei metalli non ferrosi, legname e alimentari in genere. Al contrario, sono scesi i prezzi per i prodotti energetici e petroliferi, tra cui benzina e gasolio e prodotti chimici. Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 4,1% a dicembre, l'aumento più netto da gennaio 2023, accelerando da un aumento del 2,2% a novembre. GIAPPONE, CRESCE L’EXPORT Le esportazioni giapponesi sono aumentate del 2,8% su base annua, raggiungendo i 9.910,60 miliardi di JPY, pari a 64 miliardi di dollari, a dicembre 2024, superando le previsioni di mercato del 2,3% e indicando il terzo mese consecutivo di crescita. I principali settori che hanno trainato la crescita sono stati quelli dei macchinari e semiconduttori. Ma sono decollate anche le vendite di macchinari elettrici, insieme a quelle di strumenti scientifici e ottici. Le spedizioni e le vendite di beni manifatturieri sono anch’esse aumentate, specialmente i prodotti siderurgici. Le esportazioni sono cresciute soprattutto verso Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Russia e India (quasi il 75%). Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
USDJPY: buy limitReinserito un ordine buy limit: il mercato ha creato un po' di liquidità andandola a cacciare con un movimento odierno al ribasso. Resterò a guardare come si muoverà il prezzo e i suoi sviluppiLongdi iTraderFXAggiornato 0
USDJPY: buy limitDall'analisi effettuata il prezzo è orientato verso un movimento long: inserito un buy limit.Longdi iTraderFXAggiornato 2
Pullback Daily? Vediamo MartedìAnalisi breve e simile, per contenuti, a quella che ho fatto su Euro Dollaro. Livello 155 è certamente un buon livello per pullback daily in ottica di attacco ai massimi ed in condizioni "normali" avrei considerato questa candela come un ottimo segnale di ingresso. Tuttavia aspetterei, a rischio di perdere un trade, martedì dopo l'insediamento del Presidente Trump. Ci aggiorniamo Martedì. Buon weekend Longdi ludora9881
USD/JPY Sotto Pressione – Continuerà il Trend Ribassista?Dal grafico a 4 ore di USD/JPY, noto che la coppia sta scambiando intorno a 155.344, mantenendo chiaramente una tendenza ribassista. Il prezzo si trova al di sotto sia della EMA 34 sia della EMA 89, rafforzando ulteriormente la mia opinione che il mercato sia in una fase di debolezza. La EMA 89 attualmente funge da forte resistenza dinamica, ostacolando ogni tentativo di recupero. Osservando la struttura di mercato, la tendenza ribassista è confermata da una sequenza di massimi e minimi decrescenti. La resistenza chiave è individuata nell'area tra 156.500 e 157.000, dove prevedo un aumento della pressione di vendita in caso di rimbalzo. Al contrario, il supporto più vicino si trova a 154.500; se questo livello dovesse cedere, USD/JPY potrebbe scendere ulteriormente verso 153.000 o addirittura più in basso. Dal punto di vista fondamentale, il calo del dollaro USA deriva dalle aspettative che la Federal Reserve (FED) rallenti l'inasprimento della politica monetaria. Nel frattempo, lo yen giapponese beneficia del suo ruolo di bene rifugio, in un contesto di crescente incertezza economica globale. Strategia di trading: Short: Aspetterei un rimbalzo verso la zona di resistenza 156.000-156.500 per aprire una posizione di vendita, con un primo obiettivo a 154.500 e un secondo a 153.000. Lo stop loss dovrebbe essere posizionato sopra 157.000. Long: Se il prezzo supera con decisione 157.000, supportato da un forte volume di scambi, considererei una posizione di acquisto con un obiettivo a 158.500. Al momento, la mia preferenza rimane ribassista, poiché sia i segnali tecnici sia quelli fondamentali puntano in questa direzione. Tuttavia, monitorerò attentamente i livelli di supporto e resistenza per adattare la strategia di conseguenza.di nini_gone2
USD/JPY - BOJ pronta ad aumentare i tassi ma...USD/JPY storna da un livello di liquidità a 155.7 che porta la coppia di nuovo in territorio positivo in linea con il suo trend rialzista. Un possibile long da qui avrebbe come target quota 157.5 dove è posizionata la prossima resistenza. Un eventuale cedimento dei minimi a 155.2, porterebbe la coppia al prossimo supporto a 153.9/154.00. Il timeframe è daily quindi per una mia opinione personale credo sia meglio aspettare chiusura di oggi per un eventuale trade long. Quindi se USD/JPY resta sopra 155.7, è un segnale long. Seguici anche su: t.me/FeniciatradingnewsLongdi Feniciatrading0
USDJPY: long di breve termineIn linea generale siamo in downtrend, ma sul breve termine è possibile che il prezzo si spinga ancora al rialzo.Longdi iTraderFXAggiornato 0
Settimana di pausa per Dollaro/YenNella notte tra Lunedì e Martedì subito rottura dei massimi della settimana precedente e lateralizzazione per la restante parte di settimana, davvero poco da aggiungere rispetto alla scorsa settimana. A livello macro una continuazione del rialzo del dollaro manterrebbe una scenario risk-on per i mercati, al contrario una maggiore forza dello yen solitamente lascia presumere una scenario risk-off per i mercati, ma questo è giusto un appunto extra riguardo questo strumento. Come si può vedere nella dashboard entrambe le valute sono in posizione di forza, quindi al momento non c'è una netta predominanza di una rispetto all'altra, coerente con la lateralità della settimana. Mantengo la mia impostazione rialzista di medio sullo strumento, con la convinzione di un approdo verso i massimi del 2024. Longdi ludora9880
Trump insisteDonald Trump non molla la presa e rincara la dose sui temi più scottanti della sua campagna elettorale, ovvero i dazi doganali e l’annessione di Canada, Panama e Groenlandia. Sorprende il silenzio di coloro che sono stati tirati in ballo dal neo eletto Presidente, e soprattutto, vogliamo sperare che quanto affermato su eventuali campagne militari ed economiche per annettersi questi paesi sia solo una boutade di inizio anno e niente più. Intanto però i mercati lo stanno prendendo tremendamente sul serio, considerato che dopo aver rilasciato tali dichiarazioni, il dollaro è partito a razzo schiacciando le valute concorrenti, senza soluzione di continuità. L’EurUsd è sceso a 1.0274 di minimo e ancor più dell’Euro è crollata la sterlina, scesa fino a 1.2320 dall’1.2500 di inizio sessione. EurGbp in recupero di 60 pips a 0.8350 mentre il UsdJpy invece è rimasto in area 158.40, salendo di soli 50 punti, ma la ragione è legata al fatto che era già salito nei giorni scorsi. UsdCad che invece fatica a tornare sopra 1.4400 mentre le oceaniche restano in prossimità dei supporti chiave. Poi in serata, il mercato ha corretto, specie dopo le dichiarazioni di Waller della Fed che ha cercato di indorare la pillola, affermando di non credere che i dazi verranno applicati in modo draconiano. In ogni caso, non è finita e da qui al giorno dell’insediamento, previsto per il 20 gennaio, ne vedremo ancora delle belle. E anche dopo. FED, LE MINUTE Ieri sera sono state pubblicate le minute della banca centrale USA, relative all’ultima decisione sui tassi. Nel documento si legge che rimangono elevati rischi al rialzo per le prospettive di inflazione, per di più passibili di ulteriori aumenti in ragione sia dei dazi doganali, sia delle future politiche di immigrazione, che potrebbero far salire i salari. Il processo che vede un rallentamento strutturale dell’indice dei prezzi verso il 2% potrebbe pertanto aver bisogno di maggiore tempo. Tra i funzionari, pertanto, prevale la cautela e un approccio più conservativo verso le decisioni di politica monetaria nei prossimi trimestri. Dalle minute si evince infine che, nel 2025, vi saranno solo due tagli dei tassi, per un totale di 50 punti base. EQUITY INDECISA Wall Street fatica a trovare una direzione ben precisa, continuando ad oscillare intorno allo zero. Gli investitori restano in attesa che si chiariscano le posizioni della Fed e della nuova amministrazione, oltre ovviamente alla variabile dati economici, sempre cruciale quando si cerca di comprendere la direzione che prenderà il mercato. La CNN ha riferito che il presidente eletto Donald Trump sta valutando di dichiarare un'emergenza economica nazionale per giustificare l’imposizione dei dazi, sia sugli alleati sia agli altri paesi. Nel frattempo, il governatore della Federal Reserve Christopher Waller ha espresso fiducia che l'inflazione proseguirà nel suo lento trend di discesa, e a raffreddarsi verso l'obiettivo del 2%, sostenendo ulteriori tagli dei tassi di interesse quest'anno. Sul fronte economico, il rapporto ADP ha rivelato che l'occupazione nel settore privato a dicembre ha raggiunto il livello più basso degli ultimi quattro mesi. EUROZONA, PPI IN RIPRESA I prezzi alla produzione nell'Eurozona sono balzati dell'1,6% su base mensile a novembre 2024, dopo un aumento dello 0,4% a ottobre, al di sopra delle aspettative di mercato dell'1,5%. È stato il maggiore aumento dei prezzi alla produzione dal settembre 2022 a causa dell'impennata dei costi energetici. Nel frattempo, i costi sono diminuiti per i beni intermedi e i beni di consumo durevoli. Tra le maggiori economie del blocco, i prezzi alla produzione sono aumentati del 3,2% in Francia, del 2,7% in Spagna, dell'1,8% in Italia e dello 0,6% in Germania. Su base annua, i prezzi alla produzione nell'Eurozona sono diminuiti dell'1,2%, dopo un calo del 3,3%. JOBLESS CLAIMS Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 10.000 dalla settimana precedente a 201.000 nella settimana conclusasi il 4 gennaio, il più basso in undici mesi e in contrasto con l'aumento previsto a 218.000. Nella settimana precedente, le richieste di disoccupazione in sospeso sono aumentate di 23.000 a 1.867.000, al di sotto delle aspettative di 1.870.000. ADP IN CALO Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 122.000 lavoratori ai loro libri paga a dicembre 2024, il minimo degli ultimi quattro mesi, rispetto ai 146.000 di novembre e al di sotto delle previsioni di 140.000. "Il mercato del lavoro ha rallentato, con un rallentamento sia nelle assunzioni che negli aumenti salariali. L'assistenza sanitaria si è distinta nella seconda metà dell'anno, creando più posti di lavoro di qualsiasi altro settore", ha affermato Nela Richardson, economista capo di ADP. Il settore dei servizi ha aggiunto 112.000 posti di lavoro, mentre il settore della produzione di beni ha aggiunto 10.000 posti di lavoro. Infine, il settore manifatturiero ha perso posti di lavoro per il terzo mese consecutivo (-11.000). GERMANIA, ORDINI INDUSTRIALI Gli ordini industriali in Germania sono diminuiti del 5,4% mese su mese a novembre 2024, inferiori al calo dell'1,5% di ottobre, mancando le stime di mercato che erano per un dato invariato. È stato il calo più netto da agosto, trascinato da un crollo del 58,4% negli ordini di aeromobili, navi e treni. Inoltre, la domanda si è indebolita per i prodotti farmaceutici (-7,2%) e i metalli di base (-1,2%). In particolare, gli ordini esteri sono crollati del 10,8%, riflettendo una domanda inferiore dalla zona euro (-3,8%) e al di fuori della zona euro (-14,8%). Nel frattempo, gli ordini nazionali sono aumentati del 3,8%. Escludendo i grandi ordini, gli ordini in entrata sono aumentati dello 0,2% rispetto a ottobre. Nel confronto trimestrale, nel periodo settembre-novembre i nuovi ordini sono aumentati dell'1,7% rispetto ai tre mesi precedenti. CINA, INFLAZIONE IN CALO Il tasso di inflazione annuale della Cina è sceso allo 0,1% a dicembre 2024 dallo 0,2% del mese precedente, in linea con le stime di mercato e segnando il valore più basso da marzo. La deflazione, in base ai dati attuali, non sembra più una chimera, nonostante le misure di stimolo governative e la posizione di politica monetaria di supporto della banca centrale. I prezzi al consumo di base, cioè il dato core, esclusi cibo ed energia, sono aumentati dello 0,4% anno su anno, il massimo in 5 mesi, dopo un guadagno dello 0,3% a novembre. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, in linea con il consenso. UsdCnh sempre in area 7.34 vicino ai massimi storici. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades118
Consolidazione prima di un approdo verso i massimi?Dall'ultima analisi effettuata hanno praticamente lateralizzato dopo la lunga cavalcata fatta nel mese di Dicembre. I rapporti di forza tra valute, nella dashboard in basso mostrano una sostanziale parità tra i due cambi su quasi tutti i timeframe, fatta eccezione per il lungo periodo dove il dollaro viene valutato più forte dello yen, in scia anche alle prolungata forza della valuta statunitense dell'ultimo periodo. Continuo a pensare che un approdo ai massimi 2024 a 161,5/162 sia probabile, magari con il ritorno della liquidità terminato il periodo delle feste. Longdi ludora9885
dollaro ancora forteil dollaro e ancora molto forte e con trump lo sarà di più, mentre lo yen continua a scivolare con la BOJ che è pronta ad intervenire in caso lo yen scivoli ancora, ma credo che 160 sia una soglia molto psicologica, i trader lo spingeranno fin li e poi è tutto da vedere, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.Longdi EmanueleDeMaio0
Pronti ad attaccare i massimi di Luglio 2024 di Usd/Jpy?Il 7 Dicembre scrivevo che forse avrebbero atteso, per un movimento di più ampio respiro, le conferenze delle due rispettive banche centrali di riferimento in data 18/19 Dicembre; in realtà hanno anticipato i tempi ovvero, dopo aver testato i minimi tra fine Novembre ed inizio Dicembre, sono partiti al rialzo per arrivare a ridosso dei precedenti massimi (di metà Novembre) alla vigilia dell'appuntamento delle banche centrali, per poi rompere con decisionie dopo le parole prima di Powell, poi di Ueda ed avviarsi intorno ai 158. Cosa aspettarsi ora? Ragioniamo per orizzonti temporali e per RR; probabile ora che si vada a prendere i massimi del 2024 in area 161,5, tuttavia è decisamente sconsiderato entrare long ora dai 157,8 attuali con target 161,5 sapendo che un cambio di scenario si avrà solamente con la rottura del supporto a 149,5...non ci rientriamo minimamente a livello di RR. In queste circostanze io preferisco utilizzare questa indicazione di tendenza (long) e di eventuale target (161,5) solamente per definirmi come posizionarmi nella mia operatività di breve/intraday; di conseguenza eventuali ritracciamenti verso 155,5 prima, 154,4 ed 153,2 poi, saranno considerati da me come punti di attenzione da monitorare per ingressi long che avranno come target 160,10 prima ed i massimi a 161,5 in ultima istanza. Longdi ludora9880
USD/JPY si avvicina a livelli chiaveIl cambio USD/JPY si trova attualmente in una fase interessante, con il prezzo che mostra una decisa tendenza rialzista, sostenuta da una serie di segnali tecnici chiave. Sul grafico giornaliero, il prezzo si mantiene al di sopra della media mobile esponenziale a 200 periodi (EMA200) e della regressione lineare, la quale conferma un trend positivo (colorata in blu). Tuttavia, il mercato si avvicina a livelli critici di resistenza che potrebbero fungere da spartiacque per il movimento futuro. La regressione lineare, calcolata su un ampio periodo, evidenzia una solida inclinazione verso l’alto, suggerendo che il mercato è dominato da un sentiment rialzista. Questo è ulteriormente confermato dal prezzo che si trova stabilmente sopra l’EMA200, una metrica comunemente utilizzata per identificare il trend di lungo periodo. L’attuale configurazione tecnica rafforza l’idea che il mercato sia in una fase di consolidamento all’interno di un movimento rialzista più ampio. Il prezzo è attualmente sotto il livello di resistenza R3 (159.254), che rappresenta un ostacolo critico per i rialzisti. Questo livello coincide con una zona di massimo precedente, aumentando la sua rilevanza tecnica. In caso di ritracciamento, il livello R2 (156.472) potrebbe agire come un supporto importante, seguito dal pivot principale a 151.970. Per ora, il mercato sembra oscillare in una zona cruciale: una rottura decisa sopra R3 potrebbe aprire la strada a ulteriori movimenti rialzisti, mentre una correzione verso R2 offrirebbe un’opportunità per valutare nuovi ingressi long, a condizione che il livello di supporto tenga. I volumi recenti mostrano un aumento significativo, indicando un forte interesse degli operatori di mercato. Tuttavia, è fondamentale osservare se i volumi rimangono elevati durante un eventuale breakout di R3, poiché ciò confermerebbe la validità del movimento rialzista. Scenario rialzista: Una rottura sopra R3, sostenuta da volumi elevati, potrebbe portare il prezzo verso nuovi massimi, offrendo opportunità di trading a favore del trend. Scenario ribassista: Un rifiuto di R3 e un calo verso R2 potrebbero fornire un’opportunità per ingressi long su rimbalzi, mentre una rottura decisa sotto R2 indicherebbe un’inversione del trend. Longdi gpelle912
Meeting della FED e della BOJ alle porte, volatilità in arrivo?La storia raccontata dal grafico Dal 2 gennaio 2024 , il tasso di cambio USD/JPY ha mostrato un'importante tendenza rialzista, trainata principalmente da fattori macroeconomici e decisioni di politica monetaria. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. Dopo anni caratterizzati da tassi di interesse negativi, la Bank of Japan (BOJ) ha gradualmente modificato le aspettative di mercato negli ultimi mesi del 2023 , lasciando intendere un possibile allentamento della sua politica ultra-accomodante. Questo cambio di prospettiva ha sorpreso i mercati, generando un aumento della volatilità che, in un primo momento, ha favorito un temporaneo rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro statunitense. I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri Nei primi mesi del 2024, tuttavia, il trend si è rapidamente invertito, con il cambio USD/JPY che ha ripreso a salire. La Federal Reserve, mantenendo un orientamento cauto sul taglio dei tassi d’interesse per contrastare l’inflazione persistente negli Stati Uniti , ha rafforzato il dollaro . Parallelamente, la BOJ ha adottato un approccio prudente, limitandosi a interventi graduali senza procedere a rialzi significativi dei tassi, riducendo così l’attrattiva dello yen .Il crescente differenziale di rendimento tra i tassi statunitensi , elevati e stabili, e quelli giapponesi , ancora vicini allo zero, ha consolidato il vantaggio competitivo del dollaro , incentivando speculazioni contro lo yen . Questa dinamica è stata ulteriormente accentuata dalla solidità dell’ economia statunitense , a fronte di una crescita economica giapponese ancora modesta. I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri L’imminente decisione sui tassi della BoJ in concomitanza al FOMC Questa settimana, gli operatori hanno adottato un approccio più prudente, anticipando possibili segnali di politica monetaria dal prossimo incontro della Federal Reserve (Fed), che rappresenta il penultimo evento di rischio importante dell’anno. L'ultimo evento sarà la riunione della Banca del Giappone (BoJ), prevista poche ore dopo. Le aspettative di mercato sono orientate verso un taglio dei tassi di 25 punti base (bp) da parte della Fed, questa mossa arriva in un contesto di aumento del tasso di disoccupazione, mentre la persistente difficoltà nel ridurre l'inflazione giustifica, al momento, un approccio cauto. La prossima riunione della Bank of Japan sulla politica monetaria è fissata per il 18 e 19 dicembre 2024 . Gli analisti si dividono sulle tempistiche di un eventuale rialzo dei tassi: alcuni ipotizzano un intervento già a dicembre , mentre altri lo prevedono per gennaio . Attualmente, i tassi di interesse a breve termine si attestano allo 0,25% , dopo l’uscita dall’era dei tassi negativi avvenuta a marzo scorso. I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri In Giappone, le pressioni inflazionistiche sono rimaste persistenti, alimentate dalla debolezza dello Yen, che ha aumentato il costo delle materie prime importate. I prezzi degli input sono aumentati al ritmo più veloce degli ultimi quattro mesi, mentre l'inflazione sui prezzi di vendita ha raggiunto il livello più alto da maggio, con le imprese che hanno trasferito i costi più elevati ai consumatori. Sebbene l’inflazione abbia ormai superato l’obiettivo del 2% , la BOJ continua a monitorare attentamente i segnali di un aumento salariale sostenibile, ritenuto cruciale per assicurare una crescita dei prezzi stabile nel lungo periodo. Al momento, il cambio USD/JPY è quotato intorno a 153,38¥ , con livelli di resistenza significativi che potrebbero attestarsi tra 154,00¥ e 156,00¥ . In caso di ribassi, i principali livelli di supporto sarebbero identificabili invece intorno a 149,00¥ e 145,50¥ . Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. di Capitalcom3
USDJPY - D - LONGUSDJPY - D - LONG -Bear Trap - Tenuta supporto importante , trend lungo periodo al rialzo.Longdi RICANDAVFOREXAggiornato 0