USD/JPY termina il pullback con un pattern Engulfing ribassistaLo slancio a breve termine si è riallineato con la tendenza al ribasso a lungo termine del cambio USD/JPY. La price action di venerdì ha formato un engulfing pattern ribassista , segnalando che il recente rally potrebbe essere giunto al termine, quando i venditori hanno ripreso il controllo.
b]Perché il cambio USD/JPY ha registrato un trend al ribasso da luglio
Il cambio USD/JPY è in costante calo dopo l'inaspettato cambiamento di politica monetaria della Banca del Giappone (BoJ) nel luglio 2024. La decisione della BoJ di aumentare i tassi di interesse ha colto molti di sorpresa, provocando una rapida liquidazione del massiccio carry trade sullo yen. Questa mossa, combinata con la segnalazione della Federal Reserve a prospettive più accomodanti circa i potenziali tagli dei tassi, hanno spinto lo yen a rafforzarsi rispetto al dollaro. Il risultato? Una persistente tendenza al ribasso per USD/JPY, ulteriormente confermata dalla media mobile a 50 giorni
passaggio al di sotto della media mobile di 200 giorni: il famoso "Death Cross"" che sottolinea
slancio ribassista.
Pattern Engulfing ribassista sul grafico a candele giornaliero
La settimana scorsa, il cambio USD/JPY ha iniziato a ripercorrere il rialzo, avvicinandosi sia alla media mobile a 50 giorni che al prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) ancorato ai massimi di luglio. Tuttavia, le negoziazioni di venerdì ha portato questo pull back ad una drammatica battuta d’arresto. .
Dopo aver iniziato la giornata con slancio verso l'alto,
i prezzi hanno registrato una brusca inversione di tendenza, chiudendo ai minimi settimanali. La candela giornaliera risultante ha formato engulfing ribassista da manuale, in cui la fascia di prezzo di venerdì ha completamente eclissato le gamme del precedente
quattro giorni. Si tratta di un segnale tecnico significativo, in quanto dimostra che i venditori hanno decisamente riaffermato il controllo, riallineando il trend di breve e lungo termine.
USD/JPY Daily Candle Chart
Le performance passate non sono un indicatore di risultati futuri
Grafico a candele orario: rottura del ritracciamento
Ingrandendo il grafico orario, la price action di venerdì diventa ancora più rivelatrice. All'inizio della sessione, è emerso un forte aumento della pressione di vendita a causa dei volumi elevati, interrompendo
linea di ritracciamento della fase ascendente che aveva guidato il rally a breve termine. Questa rottura è stata accompagnata da un aumento aggressivo delle vendite, che è continuato per tutta la giornata. Per gli swing trader, questo cambiamento offre un'opportunità sui cui poter agire. Ancorare un nuovo VWAP ai recenti massimi oscillanti sul grafico orario fornisce una media mobile dinamica che i trader possono utilizzare per aprire posizioni di vendita sui pullback, allineando le operazioni
con il trend ribassista dominante.
USD/JPY Hourly Candle Chart
Le performance passate non sono un indicatore di risultati futuri
Disclaimer: questo contenuti ha solo uno scopo informativo e didattico. Le informazioni fornite non
costituiscono una consulenza in materia di investimenti né tengono conto delle circostanze finanziarie individuali o
obiettivi di qualsiasi investitore. Qualsiasi informazione che possa essere fornita relativa alle performance passate non è un indicatore affidabile dei risultati o delle prestazioni future.
Idee operative USDJPYTMSP
Wall Street sempre a ridosso dei massimi storiciWall Street ha chiuso contrastata la seduta di venerdì, dopo la pubblicazione dei dati sui Pce, che teoricamente, potrebbero influenzare la Fed nella prossima decisione sui tassi. L'S&P 500 ha perso lo 0,13% mentre il Nasdaq è scivolato dello 0,53%, sotto pressione per un calo del 2,1% delle azioni Nvidia, mentre il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record con un guadagno dello 0,3%. L'indice PCE di agosto, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed, che prende in esame tutta la filiera, dalla produzione iniziale alle vendite al dettaglio finali, ha mostrato un leggero aumento dello 0,1%, segnalando un raffreddamento delle pressioni sui prezzi.
Ciò alimenta le aspettative per un potenziale taglio dei tassi di altri 50 punti base nella prossima riunione della banca centrale Usa. D’altra parte, il sentiment dei consumatori statunitensi ha raggiunto il massimo degli ultimi cinque mesi, sostenendo le speranze di un continuo raffreddamento dell'inflazione verso l'obiettivo del 2% nel 2024. Costco è sceso dell'1,7% hanno deluso le aspettative dei ricavi del quarto trimestre. Le azioni di HP hanno perso l'1% dopo essere state declassate da BofA. Nel corso della settimana, comunque, l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,5%, il Dow Jones è salito dello 0,7% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,8%.
VALUTE
Sulle valute poco da segnalare con i principali rapporti all’interno dei range degli ultimi giorni, eccetto lo Jpy che è risalito velocemente dopo che all’interno del partito di maggioranza Lpd, Ishiba ha vinto il ballottaggio contro Takaichi che era stato colui che aveva criticato la BOJ per aver aumentato i tassi troppo rapidamente. Quindi, la vittoria di Ishiba ha tolto la pressione sullo Jpy che contro dollaro ha recuperato 400 pips da 146.30 a 142.20.
Tutti i cross Jpy in calo deciso e ci si avvicina nuovamente ai supporti chiave di medio e lungo termine. L’EurUsd invece resta tra 1.1120 e 1.1200 e nulla sembra smuoverlo da tali livelli. Sceso anche il Cable da 1.3450 a 1.3370 con EurGbp che ha recuperato area 0.8350. Eccessi interessanti per AudCad e NzdCad, da sfruttare, mentre il franco svizzero torna a mettere paura con EurChf sotto 0.9390. UsdChf non lontano dai supporti chiave di 0.8375, anche se i supporti di medio sono posti a 0.8330 visto a fine Dicembre scorso.
PCE E FIDUCIA CONSUMATORI USA
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,1% su base mensile ad agosto 2024, dopo un aumento dello 0,2% a luglio e in linea con le aspettative. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,2%, mentre i prezzi dei beni sono diminuiti dello 0,2%. Anche l'indice PCE core, escludendo cibo ed energia, è aumentato dello 0,1%, al di sotto dello 0,2% a luglio e delle previsioni dello 0,2%. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,1% e quelli dell'energia sono diminuiti dello 0,8%. Su base annua, il tasso di inflazione PCE è sceso al 2,2%, il più basso da febbraio 2021, dal 2,5% di luglio e al di sotto delle aspettative del 2,3%. Il tasso core è salito al 2,7% dal 2,6%, in linea con le previsioni.
D’altro canto il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è stato rivisto al rialzo a 70,1 a settembre 2024, il più alto in cinque mesi, da una lettura preliminare di 69 e superando le aspettative di mercato di 69,3. L'indicatore delle condizioni economiche attuali è stato rivisto al rialzo a 63,3 da 62,9 e l'indice delle aspettative è stato rivisto al rialzo a 74,4 da 73. Le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono scese al 2,7% dal 2,8% mentre le prospettive di inflazione a cinque anni sono salite al 3,1% dal 3%, entrambe in linea con le stime precedenti.
CANADA, PIL INVARIATO
Pil Canadese invariato ad agosto (+0.2%), rispetto al mese di luglio 2024, un risultato superiore alle stime preliminari e alle aspettative di mercato. Nonostante gli impatti negativi degli incendi boschivi sui trasporti e sull'immagazzinamento, le industrie produttrici di servizi sono cresciute dello 0,2% a luglio, guidate in gran parte dagli aumenti nel settore del commercio al dettaglio, nel settore pubblico e nel settore finanziario e assicurativo.
Inoltre, le industrie produttrici di beni sono aumentate dello 0,1%, con i settori dei servizi e della produzione (+1,3%) che hanno contribuito maggiormente alla crescita all'interno di questo aggregato. UsdCad tornato sopra 1.3500 con resistenze chiave non lontane a 1.3540 50 area.
UNA SETTIMIANA CHIAVE
Sarà una settimana molto interessante sul fronte dati, a cominciare dalla pubblicazione dei Non Farm Payrolls, contestualmente alle dichiarazioni di diversi funzionari della Federal Reserve, tra cui il presidente Jerome Powell, al centro della scena. Altri dati chiave da tenere d'occhio includono i Jolts Openings, ovvero il rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti, l'ISM Manufacturing and Services PMI unitamente agli ordini all’industria. A livello globale, occhio ai dati sull’inflazione per l’Italia, Germania, Eurozona, Paesi Bassi, Corea del Sud e Svizzera.
In Giappone c’è attesa per la produzione industriale, le vendite al dettaglio, la disoccupazione, la fiducia dei consumatori e il Tankan Manufacturers Index. In Cina sotto osservazione, i dati sui Caixin Manufacturing and Services PMI. Sono previsti dati sul commercio estero da Australia, Corea del Sud e Brasile e infine, attenzione ai manufacturing PMI per Russia, Svizzera, Spagna, Italia e Corea del Sud, mentre i report Services PMI saranno disponibili per Spagna, Italia e Brasile.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Usd/Jpy: Pin Bar/FTW dopo il tocco di area 146,50Buongiorno a tutti,
come di consueto sono qui per una view operativa su un mercato che ritengo interessante per i prossimi giorni.
La settimana scorsa avevo parlato del cambio Usd/Jpy e su come avesse potenzialità per un movimento rialzista verso la zona 146,50/148,00.
Durante i giorni scorsi la coppia è andata proprio a 146,50 per poi esplodere al ribasso con vendite a raffica arrivate nel pomeriggio di venerdì ( dopo aver toccato appunto il livello chiave ).
Personalmente sono andato lungo sulla coppia dopo una bella price action su time frame a 4 ore arrivata lo scorso mercoledì, uscito poi in trailing profit.
Ora però, dopo il tocco della zona di vendita e il ritracciamento, il prezzo ha mostrato il trigger per una possibile continuazione di tendenza ribassista in atto da svariate settimane.
Nei prossimi giorni, in ottica di trading di breve termine, sarò più concentrato a cercare trigger di conferme short su time frame come il 4 o il 6 ore.
Qualora si creasse qualcosa di interessante il prossimo livello di riacquisto diventa la zona che passa per 137,70.
Per oggi direi che è tutto, vi auguro un bel fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!
Usd/Jpy: la Price Action chiama 146,50/148,00Buongiorno a tutti,
eccomi con la classica pianificazione settimanale.
Quest'oggi il mercato in oggetto è il cambio valutario Usd/Jpy.
Nelle ultime settimane abbiamo visto delle belle discese con molte dinamiche interessanti da poter sfruttare per degli short fino ad arrivare in area 142,00/140,00 dove passava una "ZONA EVENTO".
Questa zona aveva trattenuto i prezzi dalla discesa nello scorso dicembre 2023 provocando un forte rialzo di circa 2.000 pips in 6 mesi.
Ora ci ritroviamo con un Doppio Minimo Higher Close con falsa rottura dei livello chiave, interessante price action che ci offre la possibilità, nei prossimi giorni, di cercare delle conferme di acquisto.
Ciò che farò personalmente sarà infatti attendere qualche trigger di conferma long su time frame come il 4H/6H con molta attenzione alle chiusure daily.
L'obiettivo principale di un rialzo è, nel breve termine, la zona 146,50/148,00 dove potrebbero ritornare gli interessi di vendita.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!
USDJPY BUY con TP 144L'analisi di USD/JPY suggerisce un comportamento interessante intorno ai livelli di prezzo tra 140 e 144. Attualmente, il prezzo sta testando una resistenza significativa a 140, un punto chiave che potrebbe determinare la direzione futura del trend. Se il prezzo riesce a rompere questa resistenza e mantenere il movimento sopra la soglia di 140, potrebbe invalidare il trend ribassista (short) e suggerire l'inizio di un nuovo trend rialzista (long).
In questo contesto, l'apertura di una posizione long a 141, con un take profit (TP) impostato a 144, implica un'aspettativa di continuazione del movimento verso l'alto dopo il superamento della resistenza. Questo approccio si basa sulla convinzione che, una volta che il livello di 140 viene superato, il prezzo potrebbe trovare un nuovo supporto e guadagnare slancio verso il target di 144.
L'apertura di una posizione long dopo la rottura a 141 si configura come una strategia che sfrutta la potenziale conferma di un trend rialzista, con l'obiettivo di beneficiare di un possibile rally fino a 144, che rappresenta il livello successivo di resistenza.
USD\JPY: UN PICCOLO OUTLOOKIdea da aggiornare nel tempo, per il momento posso solo evidenziare la forte pressione ribassista che probabilmente, tra un pullback e un altro, porterà le quotazioni nel range tra 137\138.
Da lì farò ulteriori valutazioni. Nel grafico ho ipotizzato uno scenario, uno dei tanti realizzabili, e come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
Attesa per i CPI UsaI future sulle azioni statunitensi appaiono in calo questa mattina, in un contesto di grande attesa per i dati sui prezzi al consumo di oggi pomeriggio, numeri che potrebbero aiutare a determinare l'entità del taglio dei tassi di interesse previsto dalla Federal Reserve la prossima settimana, il 18 settembre. I mercati stanno attualmente assegnando una probabilità del 66% di un taglio di 25 punti base, con il 34% di probabilità di una riduzione maggiore di 50 punti base, secondo il FedWatch del CME. Nella notte c’è stato però anche il primo e probabilmente unico dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump. A quanto sembra, le probabilità di vittoria della candidata democratica potrebbero essere leggermente aumentate.
Intanto nelle contrattazioni di ieri, il Dow è sceso dello 0,23%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,45% e lo 0,84%. Nella sessione asiatica però, si è verificato un aumento improvviso dell’avversione al rischio, in seguito al crollo del UsdJpy e della borsa giapponese, in seguito alle dichiarazioni aggressive di un policy maker della Banca del Giappone.
Il membro del consiglio della BOJ Junko Nakagawa ha affermato che la banca centrale continuerà ad aumentare i tassi di interesse se l'economia e l'inflazione si muoveranno in linea con le sue previsioni. Lo yen è salito ai massimi dell'anno in seguito alle sue osservazioni, esercitando una maggiore pressione sui listini. Sul fronte economico, il sentiment manifatturiero in Giappone è sceso a un minimo di sette mesi a settembre tra le preoccupazioni sulla debole domanda cinese.
VALUTE
Sui cambi, dopo una giornata di lento e inesorabile recupero del dollaro, si assiste al crollo del UsdJpy, dopo le dichiarazioni di Nakagawa, con la violazione di 141.70 e la discesa impulsiva verso il prossimo target di 140.40 50 area. La discesa ha spinto anche il UsdChf al ribasso con il test di 0.8420 e i possibili target a 0.8380. EurChf che di conseguenza è sceso a 0.9310 con tutti i cross del franco svizzero ampiamente sotto pressione. EurUsd e Cable in rialzo sopra quota 1.1050 e 1.3110, vicino alle prime resistenze chiave, ma senza grandissima impulsività.
Aumenta il risk off e salgono i cambi come EurAud, EurNzd per via di una minor forza di oceaniche contro dollaro rispetto al recupero di Euro e Sterlina. L’avversione al rischio può continuare dal momento che sullo Jpy sono entrati i grandi players, con prospettive di ribassi ben più significativi dei livelli attuali. La rottura eventuale della soglia psicologica di 140,00 aprirebbe la strada agli obiettivi di medio termine a 126.70.
PETROLIO
I future sul WTI sono saliti a circa 66,2 dollari al barile questa notte, rimbalzando leggermente dal livello più basso da maggio 2023, supportati dai timori di interruzioni dell'approvvigionamento dovute alla tempesta del Golfo. Francine si è rafforzato in un uragano di categoria 1 nel Golfo del Messico occidentale e si prevede che si intensificherà ulteriormente prima di toccare terra in Louisiana, rappresentando una minaccia per le operazioni di raffinazione lungo la costa del Golfo.
Inoltre, i dati API hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite inaspettatamente di 2,79 milioni di barili la scorsa settimana, contro le previsioni di mercato che vedevano un aumento di 0,7 milioni di barili. Tuttavia, sul mercato, rimane la tendenza ribassista del petrolio, poiché pesa sul sentiment, una prospettiva di calo della domanda globale, con particolare riguardo alla Cina.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Discesa dell'equityImportante discesa di Wall Street venerdì, appesantita dalle preoccupazioni per un rallentamento del mercato del lavoro e da una debolezza significativa del settore tecnologico. L'S&P 500 è sceso dell'1,73%, il Dow ha perso l’1.01% e il Nasdaq è sceso del 2,69%. Le grandi aziende tecnologiche come Amazon (-3,6%), Alphabet (-4%) e Meta (-3,2%) hanno registrato perdite significative, con produttori di chip come Broadcom (-10,3%) e Nvidia (-4,1%) che hanno anch'essi dovuto affrontare bruschi cali.
Il rapporto sui posti di lavoro di agosto, che ha mostrato 142.000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 161.000 previsti, ha contribuito a creare nervosismo nel mercato. Inoltre, i commenti del governatore della Federal Reserve Christopher Waller hanno accresciuto le aspettative di un taglio dei tassi più ampio a settembre. Waller ha sottolineato i crescenti rischi nel mercato del lavoro e ha espresso apertura a un taglio dei tassi più sostanziale, se necessario.
Nella settimana, l'S&P 500 ha perso circa il 4%, segnando la sua settimana peggiore da marzo 2023. Il Nasdaq è sceso del 5,6% registrando il suo peggior inizio di settembre dal 2001. Il Dow è scivolato del 2,5% e ha registrato il suo calo più ripido di inizio settembre dal 2008.
TIMORI DI RECESSIONE?
Come da tradizione, il mese di settembre è iniziato all’insegna di un mercato azionario in discesa, per le note ragioni legati al timore che la Fed debba essere costretta a tagliare di almeno 50 punti base in prospettiva di una possibile recessione. Gli ultimi dati infatti, rivelano un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
Venerdì, a conclusione di una settimana di numeri negativi sui Jolts e Adp, anche i Nfp hanno evidenziato una crescita inferiore alle previsioni. L'economia statunitense ha infatti aggiunto 142.000 posti di lavoro ad agosto 2024, al di sotto del consensus di 160.000 unità e soprattutto dopo una importante revisione al ribasso del dato precedente, 89.000 occupati in meno. Gli aumenti di posti di lavoro si sono verificati nell'edilizia, nell'assistenza sanitaria, e nell'assistenza sociale. Al contrario, l'occupazione è diminuita nel settore manifatturiero, riflettendo un calo di 25.000 nei settori dei beni durevoli.
L'occupazione è rimasta invariata poi, ma non è salita, nell'estrazione di petrolio e gas, nel commercio all'ingrosso, nel commercio al dettaglio e nei trasporti, ma anche nelle attività finanziarie e nei servizi professionali e aziendali. La crescita dell'occupazione ad agosto è stata in linea con la crescita media dei posti di lavoro negli ultimi mesi, ma è stata al di sotto dell'aumento mensile medio di 202.000 dei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le cifre di giugno sono state riviste al ribasso di 61.000.
VALUTE
Sul mercato dei cambi abbiamo notato un aumento del risk off, che è parso però generalizzato, con l’indice Vix tornato in area 22, quindi in avversione al rischio, e con il UsdJpy che ha cercato la violazione dell’area di 141.80, minimo del 5 Agosto, per ora senza riuscirci, e cercando disperatamente una correzione, per ora limitata ad un rimbalzo di 40 50 pips. Nel caso di violazione di 141.80, target possibile a 140.00 soglia psicologica cruciale, la cui violazione porterebbe i target di medio e lungo termine a 126.70.
La tensione rimane perché la paura di tagli frettolosi da parte della Fed, dopo mesi e mesi di negazione della eventualità di recessione, spaventa i mercati e soprattutto le borse, che temono che la banca centrale Usa sia rimasta eccessivamente cauta nel recente passato, quando avrebbe potuto anticipare un taglio per calmierare la tensione che presumibilmente sembrerebbe aumentare ora come conseguenza di quella cautela. L’EurUsd per contro, dopo aver cercato di rompere 1.1150, è tornato a scendere sotto quota 1.1100, e la ragione va ricercata nella debolezza estrema dell’economia Europa, in particolar modo quella tedesca.
L’uscita della produzione industriale in Germania infatti, in calo del 2.4% su base mensile e del 5.6% su base annua con prospettive di ulteriore peggioramento dopo i dati del settore automobilistico, non può che preoccupare Francoforte e la Bce che a questo punto, potrebbe anche essere costretta a tagliare aggressivamente i tassi di interesse, attesi per questo giovedì, di 50 punti base anziché 25. Tecnicamente l’Euro rimane in condizioni rialziste sul biglietto verde nel medio termine, ma non deve rompere l’area di 1.0850 1.0900, pena il ritorno del bear trend.
Il Cable ha perso anch’esso 140 pips dai massimi, riducendo le speranze di un breakout rialzista, almeno nel breve termine. Supporti che intervengono nel breve a 1.3080 con ulteriore livello di possibile tenuta a 1.3050, che rappresenta il massimo del 17 Luglio scorso. La paura si evince anche dal movimento del franco svizzero, che contro Euro resta fortissimo cioè EurChf sotto quota 0.9350. UsdChf a 0.8430, non lontano dal minimo del dicembre 2023 a 0.8330.
CANADA, SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 6,6% nell'agosto 2024 dal 6,4% del mese precedente, il livello più alto dall’ottobre del 2021, e ha superato le aspettative del mercato del 6,5%. Il risultato indica che il mercato del lavoro canadese ha continuato ad indebolirsi come previsto dal Consiglio direttivo della BoC, che infatti è giunta al terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse.
Il numero di disoccupati è aumentato di 60 mila unità rispetto al mese precedente, arrivando a 1.458.900, in particolare a causa dell'aumento della disoccupazione per la fascia di età lavorativa di base (+0,4 pp al 5,7%) e per la popolazione anziana (+0,4 pp al 5,5%). Nel frattempo, l'occupazione netta è aumentata di 22.100 unità, arrivando a 20.535.700, inferiore alle stime di mercato di un aumento di 25.000 unità, mentre la crescita della retribuzione oraria è diminuita di 30 punti base, arrivando al 4,9%. UsdCad in ripresa in area 1.3570, dai minimi di tre giorni orsono a 1.3470.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
Negli Stati Uniti, tutta l'attenzione sarà rivolta all'inflazione, in uscita con l’indice dei prezzi al consumo ma anche con quello della produzione. Attesa anche per i prezzi all'esportazione e all'importazione, insieme al sondaggio sulla fiducia dei consumatori del Michigan. Nell'area euro, è la settimana della Bce, e grande attesa per un possibile cambio di strategia di Francoforte.
Dati importanti anche dalla Cina, con la bilancia commerciale, Cpi e Ppi. Sono previsti tassi di inflazione anche da Messico, Brasile, Russia e India. Nel Regno Unito, saranno pubblicati il tasso di disoccupazione, la crescita del PIL di luglio e i dati sulla produzione industriale. Una ottava non densa di grandissimi appuntamenti, ma comunque assai interessante.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Attesa per i Non Farm PayrollsWall Street ha vissuto ieri una giornata altalenante, con chiusure ancora leggermente negative, dopo la pubblicazione di dati americani che hanno solo in parte attenuato le preoccupazioni legate ad una eventuale recessione. L'ISM Services PMI ha infatti superato le previsioni e ha evidenziato la ripresa più forte nel settore dei servizi degli ultimi tre mesi. Per contro, il rapporto ADP sui contratti di lavoro del settore privato, ha mostrato che le aziende statunitensi hanno creato il minor numero di posti di lavoro da gennaio 2021.
Sempre ieri, il rapporto JOLTS ha mostrato che il numero di posti di lavoro vacanti è sceso molto più del previsto ai minimi del 2021, aumentando le scommesse per un taglio di 50 punti base da parte della Fed il prossimo 18 settembre. Oggi l’attenzione si sposta ai dati sui Non Farm Payrolls. Il mercato del lavoro è quello che più preoccupa, in questo momento, i rappresentanti della Fed, che non possono più escludere un taglio di 50 punti base.
Sul fronte delle performance dei titoli, segnaliamo che beni di consumo discrezionali e tecnologia sono stati i settori con le migliori prestazioni, mentre la salute e l'industria hanno registrato le perdite maggiori. Sul fronte aziendale, le azioni Nvidia sono salite del 2,4% e quelle Tesla di oltre il 5%, in seguito al progetto di lanciare auto completamente autonome in Europa e Cina il prossimo anno.
VALUTE
Continua l’erraticità dello Jpy che rimane l’unica valuta con una buona volatilità, mentre sulle altre majors, si assiste ad una salita lenta e apparentemente costruttiva come su EurUsd e Cable, e ad una stabilità sulle oceaniche. UsdJpy continua a scivolare in una fase che evidenzia una chiara tendenza ribassista confermata dal fatto che per la prima volta da anni, sul Cme a Chicago, i big players si sono posizionati long Jpy.
Siamo non lontani dal minimo del 5 Agosto a 141.75 che nel caso di violazione, porterebbe i prezzi almeno a 140.00 sotto il quale c’è il baratro. EurUsd vicino a 1.1130 prima resistenza chiave mentre il Cable prova a tornare in area 1.3190 00, ma senza grande slancio, va detto. Il mercato appare ancora in evoluzione e i dati sono cruciali a questo punto, per capire se la Fed taglierà di 25 o 50 punti base, il che potrebbe modificare gli scenari sui cambi.
Una riduzione dello 0.25% potrebbe configurare nuovamente una discesa del biglietto verde, in appetito al rischio, mentre se fosse dello 0.50%, l’avversione al rischio potrebbe farla da padrona, perché tale entità del taglio evidenzierebbe la paura della Fed verso la recessione. E in quel caso il biglietto verde tornerebbe valuta rifugio contro tutto tranne che contro Jpy e Chf.
ADP IN CALO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto “solo” 99.000 lavoratori ai loro libri paga ad agosto 2024, il numero più basso da gennaio 2021, dopo un dato rivisto al ribasso di 111.000 a luglio e ben al di sotto delle previsioni di 145.000. I dati evidenziano che il mercato del lavoro continua a raffreddarsi, e siamo ormai al quinto mese consecutivo mentre la crescita salariale è rimasta stabile.
Il settore dei servizi ha aggiunto 72.000 posti di lavoro, guidato da istruzione, servizi sanitari e attività finanziarie, mentre si sono verificate perdite di posti di lavoro nei servizi professionali/aziendali e nell'informazione. Nel frattempo, il settore della produzione di beni ha aggiunto 27.000 posti di lavoro nell'edilizia, mentre il settore manifatturiero ha perso 8.000 posti di lavoro.
Su base annua, gli aumenti salariali sono rimasti invariati, rimanendo al 4,8% per chi ha mantenuto il lavoro e al 7,3% per chi ha cambiato lavoro. "La tendenza al ribasso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata", ha affermato Nela Richardson, economista capo di ADP.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 5.000 rispetto alla settimana precedente, a 227.000 nel periodo conclusosi il 31 agosto, al di sotto delle aspettative di mercato di 230.000, e raggiungendo un nuovo minimo di 7 settimane.
Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto significativamente al di sopra delle medie registrate all'inizio di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal picco post-pandemia. Nel frattempo, le richieste in sospeso sono diminuite di 22.000, a 1.838.000, nella settimana precedente.
EUROZONA, MIGLIORANO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dello 0,1% rispetto al mese precedente, a luglio 2024, in linea con il consenso dei mercati e riducendo il calo rivisto dello 0,4% del mese precedente. I volumi al dettaglio sono stati più elevati per i prodotti alimentari, tra cui bevande e tabacco e i prodotti non alimentari.
Rispetto all'anno precedente, il volume al dettaglio nel blocco valutario è diminuito dello 0,1%. Una piccola ripresa che però fa ben sperare in un ritorno della crescita nel vecchio continente. Euro in ripresa contro le principali valute concorrenti.
Buona giornata e buon trading
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
USD/JPY possibile pullback area 152Buongiorno a tutti, condivido la mia idea su un possibile recupero del cambio USD/JPY verso area 152
Questa analisi è supportata dai seguenti elementi desumibili dalla analisi del grafico giornaliero (TF 1D):
a) Prima candela con una marcata lower shadow formatasi in data 5 agosto 2024 he ha creato una prima area di possibile supporto in esatta corrispondenza del secondo supporto dei punti pivot mensili calcolati per Agosto;
b) Primo rimbalzo fino al ritracciamento al livello 38.2 di Fibonacci compiuto il 15 agosto, cui è seguito un retest dei minimi nei giorni successivi;
c) Tale retest non ha raggiunto un nuovo minimo ma ha visto la formazione di candele ribassiste meno marcate rispetto a quelle osservate durante l'mponente discesa dei prezzi precedente;
Si osserva a tal riguardo la tenuta di area 142 con la formazione di un pattern rialzista in data 26/28 agosto;
d) Ad ulteriore supporto di questa possibile formazione di un'area di supporto tra i 142 e i 144 vi è il comportamento degli oscillatori tecnici MACD e RSI, entrambi orientati al rialzo, confermati anche dall'estremità inferiore della banda di bollinger;
POSSIBILE EVOLUZIONE GRAFICA
- Alla luce di quanto sopra, è possibile un ritracciamento del prezzo fino ad area 152, prezzo individuato da:
1) proiezione pari al primo ritracciamento compiuto dal 5 al 15 agosto;
2) 152 rappresenta un rtracciamento del 50% del livello di Fibonacci del primo impulso ribassista calcolato dall'11 luglio al 5 agosto;
3) In tale area è rinvenibile un'inefficienza di mercato (Fair Value Gap) che di solito viene colmata.
Grazie per l'attenzione.
Buona giornata a tutti,
Marco de Francesco
Usd/Jpy: Il ribasso continuaBuongiorno a tutti,
eccoci come sempre per la solita analisi di fine settimana.
Quest'oggi vado diretto sul cambio forex Usd/Jpy.
In questi giorni ho fatto alcuni short sulla coppia ma l'ultima price action creatasi su 4 ore ha decretato un'ulteriore deal sell nel pomeriggio di venerdì.
La dinamica è molto chiara, svariate false rotture della zona chiave 146,00/146,50 con chiari spike di non tenuta del livello e aumenti di volatilità al ribasso.
La mia idea è che nelle prossime giornate si possa andare facilmente a cercare i minimi in zona 142,00.
Il fallimento della mia idea di trading si avrebbe sopra i 147,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!
USD/JPY: lo yen in rally
L'USD/JPY potrebbe essere soggetto a volatilità a causa dei recenti sviluppi in Giappone. I mercati azionari giapponesi hanno registrato un'impennata a seguito di un PMI positivo nel settore dei servizi, che indica una crescita sostenuta e sostiene la possibilità che la Banca del Giappone aumenti i tassi di interesse. La prospettiva di una politica monetaria più restrittiva potrebbe rafforzare lo yen rispetto al dollaro. Tuttavia, la debolezza del PMI manifatturiero e il possibile rallentamento negli Stati Uniti, che si riflette nella revisione al ribasso delle buste paga, potrebbero limitare l'impatto su USD/JPY. L'attenzione sarà rivolta ai dati sull'inflazione giapponese e al discorso di Jerome Powell a Jackson Hole, che potrebbero influenzare le aspettative del mercato e quindi il comportamento di questa coppia di valute.
Osservando il grafico, lo yen è attualmente in fase di apprezzamento nei confronti del dollaro USA. La volatilità degli ultimi mesi ha riportato lo yen ai prezzi di marzo di quest'anno. Attualmente il suo punto di controllo (POC) si trova intorno a 150,496, più o meno nella zona centrale di marzo di quest'anno. Al momento l'RSI è in ipervenduto al 34,82%, non sarebbe insolito assistere a un altro possibile tentativo di rottura del range di lungo termine nonostante gli aggiustamenti dei tassi di interesse, ma a lungo termine l'idea della BoJ è quella di tornare nell'area dei 140,400 yen per dollaro.
Ion Jauregui - Analista ActivTrades
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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USD/JPY: Breakout imminente? Monitoriamo il livello chiave a 146
Salve a tutti! Oggi voglio condividere con voi la mia analisi su USD/JPY, concentrandomi su un livello di resistenza cruciale che il prezzo ha testato più volte nelle ultime sessioni. Dopo un downtrend durato oltre un mese, sto osservando da vicino il timeframe a 15 minuti, in attesa di un possibile movimento significativo. Il mio obiettivo è di cogliere un'opportunità di trading, sia in long che in short, a seconda delle condizioni del mercato.
Analisi Tecnica:
Nel grafico allegato (timeframe 15 minuti), possiamo vedere chiaramente che il livello di resistenza a 146,672 ha già subito tre test importanti. Questo livello sta mostrando la sua forza, ma allo stesso tempo potrebbe indebolirsi se il prezzo continua a spingere contro di esso. Il quarto test, che si sta avvicinando, potrebbe essere decisivo.
Supporti e Resistenze: La resistenza a 146,672 è il livello chiave che sto monitorando. Se il prezzo riuscirà a romperlo e a trasformarlo in supporto, potrebbe essere un segnale forte per una continuazione del trend rialzista.
Volume: Sto osservando attentamente il volume durante questo test. Un breakout convincente sarà più affidabile se accompagnato da un aumento significativo del volume, che confermerebbe l'interesse dei compratori.
Trend Line: La trend line ascendente che ho tracciato suggerisce che il mercato sta guadagnando momentum. Se il prezzo supera la resistenza, potremmo vedere un'accelerazione del movimento rialzista.
Analisi Fondamentale:
L'analisi fondamentale supporta l'idea di un potenziale rialzo per USD/JPY. Recentemente, i dati sulle Machinery Orders MoM in Giappone sono stati migliori del previsto (+2,1% vs +1,1% atteso), fornendo uno slancio positivo a breve termine per lo Yen. Tuttavia, i dati annuali (YoY) sulle Machinery Orders mostrano un calo significativo (-1,7% vs +1,8% atteso), suggerendo che la debolezza potrebbe prevalere nel medio termine.
Questo mix di dati potrebbe indicare che la forza dello Yen potrebbe essere temporanea, e se il dollaro continua a rafforzarsi, potremmo vedere USD/JPY rompere la resistenza e salire ulteriormente.
Piano di Trading:
Scenario Long: Se il prezzo rompe la resistenza a 146,672 con un volume crescente, e il livello si consolida come supporto, considererò l'apertura di una posizione long con un primo target intorno a 147,000 e successivi in area 147,300-147,700.
Scenario Short: Nel caso in cui il prezzo non riesca a superare la resistenza e invece inizi a invertire con un volume significativo, prenderò in considerazione una posizione short con target di ritorno sui livelli di supporto precedenti, intorno a 146,100 e 145,900.
Gestione del Rischio: In entrambi gli scenari, manterrò una gestione del rischio prudente con stop loss posizionati appena al di sotto del supporto o al di sopra della resistenza chiave per minimizzare le perdite in caso di movimenti avversi.
Conclusione:
Sono molto curioso di sapere cosa ne pensate di questa analisi. Mi sto ancora perfezionando nell'analisi tecnica e fondamentale, quindi ogni feedback o suggerimento sarà estremamente apprezzato. Grazie in anticipo per i vostri commenti!
CAPITALCOM:USDJPY
#USDJPY, #Forex, #TechnicalAnalysis, #FundamentalAnalysis
La calma prima della tempesta?Dopo un inizio di settimana estremamente volatile, il resto della precedente ottava, ha visto le price action ridimensionarsi, con volatilità in calo e ritorno di un parziale risk on che ha portato ad alcune sedute di consolidamento. Wall Street ha chiuso una sessione tranquilla, con S&P 500 e Nasdaq che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,5%, mentre il Dow Jones ha chiuso quasi invariato. Tutti i settori hanno chiuso in positivo.
Tra i titoli più interessanti, c'è stato Expedia, le cui azioni sono aumentate del 10,2% dopo che la società ha riportato risultati del secondo trimestre che hanno superato le aspettative. Anche Eli Lilly ha visto una spinta, in rialzo del 5,5%, dopo che diverse società di Wall Street, tra cui Morgan Stanley, hanno aumentato i loro obiettivi di prezzo sulle azioni della società. Concludendo, è stata una settimana ad alta tensione nella quale alla fine, le perdite subite all’inizio sono state compensate di pull back successivi.
L'S&P 500 ha segnato la quarta settimana consecutiva di perdite, anche se nell’ottava ha perso solo lo 0,04%, il Nasdaq è sceso dello 0,2% e il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,6%. Ma il futuro appare ancora incerto proprio perché le tensioni geopolitiche non accennano a placarsi, e congiuntamente i dati macro sembrano ancora in rallentamento. La calma prima della tempesta ? Può darsi.
VALUTE
Sui cambi, dopo un inizio di settimana caratterizzato da movimenti estremamente volatili di Jpy e Chf, il resto del tempo ha visto un mercato recuperare un po’ di fiducia, con il risk on tornato a fare capolino. Inevitabilmente Jpy e Chf hanno corretto al ribasso, e il resto delle majors e oceaniche hanno cominciato a rivedere la luce. Le price action rimangono decisamente aperte a qualsiasi scenario, perché le notizie sul fronte geopolitico e quelle macro, possono in ogni istante ribaltare gli scenari che di volta in volta si presentano.
Per il momento l’EurUsd è all’interno di un trading range compreso tra 1.0780 e 1.1010, e non sembra avere la forza d violare gli estremi. L’impressione è quella di un possibile futuro ancora rialzista per la moneta unica, in ragione di un dollaro che potrebbe scendere per le politiche della Fed che prima o poi dovrà tagliare i tassi. Sulla sterlina, osserviamo tentativi di ribasso verso 1.2600 che rappresenta il supporto chiave di medio e lungo termine, che deve tenere per poter riproporre un trend rialzista con possibili obiettivi sopra 1.3100.
UsdJpy che nel medio termine dovrebbe continuare a scendere, con obiettivi più ambiziosi e verso i target più o meno in area 130.00. Ci sono poi il franco svizzero e i suoi cross, con oscillazioni che alternano risk on e risk off e movimenti indipendenti dagli altri tassi di cambio, ma dipendenti dalle notizie macro ma soprattutto geopolitico. Ma nel medio termine l’idea è che il franco, eccessivamente sopravvalutato, possa in parte ridimensionarmi.
SALE L’INFLAZIONE IN CINA
Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,5% a luglio 2024 dallo 0,2% di giugno, superando le previsioni di mercato dello 0,3% ed evidenziando il risultato più alto da febbraio. È stato anche il sesto mese consecutivo di rialzo dell’inflazione, poiché Pechino ha aumentato gli stimoli per sostenere i consumi. I prezzi dei prodotti alimentari hanno invertito i cali dei dodici mesi precedenti in mezzo a condizioni meteorologiche avverse.
Nel frattempo, i prezzi core hanno continuato ad aumentare, segnati da aumenti sostenuti nel settore dell'abbigliamento, della sanità e dell'istruzione. I prezzi al consumo di base, deducendo i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,4% anno su anno, il minimo in 6 mesi. Mensilmente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5%, il primo guadagno dal mese du aprile e superiore al consenso dello 0,3%.
SALE L’INFLAZIONE IN RUSSIA
Il tasso di inflazione annuale in Russia è salito al 9,1% a luglio 2024 dall'8,6% del mese precedente, il più alto da febbraio 2023, quando gli effetti di base delle sanzioni occidentali hanno attenuato i crescenti livelli di crescita dei prezzi nell'economia russa. L'aumento è stato in linea con l'avvertimento della Banca di Russia secondo cui una combinazione di una diffusa crisi di capacità e una certa trazione per la domanda da parte dei consumatori russi ha sollevato l'inflazione oltre le aspettative precedenti, giustificando l'ultimo aumento dei tassi della banca centrale. L'inflazione è aumentata per i servizi, compensando un leggero calo dell'inflazione del settore dei beni. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo russo è aumentato dell'1,1%.
DATI DELLA SETTIMANA
La settimana entrante torna interessante, per quelli che saranno gli interventi dei responsabili della Fed, ma non solo. L’attenzione sarà rivolta anche ai report su inflazione (Cpi), e sui prezzi alla produzione (Ppi). A nel corso della prossima ottava, non bisogna dimenticare i dati sulle vendite al dettaglio, insieme alla fiducia dei consumatori del Michigan, i prezzi all'esportazione e all'importazione, e permessi di costruzione e produzione industriale.
Nel Regno Unito, per contro, sarà una settimana intensa con la pubblicazione di dati su disoccupazione, inflazione, tassi di crescita del PIL, produzione industriale e vendite al dettaglio. Andando in Asia, segnaliamo che la Cina pubblicherà i dati sul mercato immobiliare, sulle vendite al dettaglio e il tasso di disoccupazione. Altrove, segnaliamo la pubblicazione del Pil del secondo trimestre in Giappone, Paesi Bassi, Polonia e Thailandia.
Sui tassi di interesse, segnaliamo la decisione ella Rbnz, che dovrebbe tenere i tassi invariati al 5.5%. In Australia, saranno pubblicati NAB Business Confidence e Westpac Consumer Confidence mentre la Germania pubblicherà lo Zew Economic Sentiment Index, l’indice di fiducia del settore istituzionale tedesco.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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Mercati, profondo rossoProsegue imperterrita la correzione (se così possiamo chiamarla), dei mercati azionari, in una price action che sta piuttosto assumendo i contorni di un trend ribassista. Wall Street ha ceduto pesantemente, con perdite sopra al 2% per tutti e tre gli indici, con una continua liquidazione di posizioni sui tecnologici. Il mercato sta smontando i carry trades che aveva costruito nell’ultimo anno, anche se per ora, a livello mensile le perdite sono calcolabili in un 12% per il Nasdaq, un -6.6% sull’S&P 500 e un -1.50% per il Dow Jones.
A livello annuale i tre indici sono ancora positivi, con percentuali che variano dal 9% del Dow Jones, al 15.5% dell’S&P 500 e quasi il 17% del Nasdaq. I titoli tecnologici a grande capitalizzazione che hanno guidato il rally di quest'anno sono scesi di più lunedì, tra cui Nvidia (-6,4%), Microsoft (-3,3%) e Tesla (-4,2%). Anche Apple è scesa del 4,8% dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha dimezzato la sua partecipazione nel produttore di iPhone.
A pesare sono non solo i timori di un rallentamento economico negli Stati Uniti, che potrebbe diventare recessione, ma anche la questione geopolitica che inevitabilmente, tiene banco e che ha spinto gli indici di rischio, tra cui il Vix e l’indice fear and greed in zona rossa, ovvero in deciso risk off. L’insieme di questi due eventi non può che alimentare preoccupazioni tra gli investitori. Va ricordato però che ieri pomeriggio, l’ISM Services Pmi ha offerto agli investitori un po’ di sollievo, indicando un rimbalzo importante nel settore dei servizi.
USD INDEX
L'indice del dollaro è sceso fino a 101.8 nella sessione di ieri per poi assestarsi intorno ai 102,5, rimanendo vicino a livelli più bassi degli ultimi 7 mesi. A contribuire alla discesa, i deboli dati economici che hanno sollevato preoccupazioni sulla resilienza dell'economia statunitense e hanno aumentato le scommesse sulla necessità che la Fed tagli prima del previsto i tassi di interesse. Il mercato, ora sconta quasi 125 punti base di riduzione del costo del denaro nell’anno in corso, con le probabilità di una riduzione di 50 punti base a settembre che si attestano a quasi il 92%, rispetto a circa il 12% della scorsa settimana.
I dati di venerdì hanno mostrato che l'economia statunitense ha aggiunto meno posti di lavoro del previsto, e anche il tasso di disoccupazione generale è balzato inaspettatamente al livello massimo dal 2021, al 4,3% e la crescita dei salari ha rallentato più del previsto. In precedenza, l'ISM Manufacturing PMI aveva indicato una contrazione a sorpresa nel settore manifatturiero. D'altro canto, l'ISM Services PMI è uscito migliore delle attese contribuendo al rimbalzo successivo. Il dollaro si è indebolito soprattutto nei confronti dello yen e del franco svizzero.
Sui principali rapporti di cambio abbiamo notato un indebolimento del dollaro che poi ha recuperato leggermente nella seduta pomeridiana, con l’EurUsd salito a 1.1010 per poi correggere di una sessantina di pips e ora sembrerebbe poter correggere qualcosa in più. Il cable è rimasto debole e incapace di rompere 1.2800 con EurGbp che ha toccato 0.8620 per poi correggere 50 pips.
UsdJpy che dopo aver sfiorato 141.50 è tornato a salire e ora quota 145.40. Il Franco svizzero ha pressato tutte le valute concorrenti con l’EurChf che dopo aver testato il doppio minimo a 0..9220 è risalito sopra 0.9370. UsdChf sempre debole a 0.8550, ma ha anche visto 0.8430. Fino a quando rimarrà forte il risk off, difficile vedere un calo della divisa elvetica.
SCENDONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è sceso al 3,752% tra le preoccupazioni per una potenziale recessione economica degli Stati Uniti, alimentando le scommesse sul fatto che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse in modo più aggressivo. Tuttavia, un PMI dei servizi ISM migliore del previsto, salito a 51,4 da 48,8, ha leggermente attenuato questi timori indicando una ripresa dell'attività dei servizi negli Stati Uniti.
Nonostante ciò, i rendimenti del titoli del Tesoro statunitense rimangono al livello più basso dall’inizio di quest’anno. A luglio, l'economia statunitense ha aggiunto solo 114.000 posti di lavoro, al di sotto dei 175.000 previsti, mentre il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,3% e la crescita salariale ha rallentato più del previsto.
RBA FERMA SUI TASSI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha lasciato invariati i tassi nella riunione di questa notte, al 4,35% mantenendoli fermi per la sesta riunione consecutiva come da previsioni. Nello statement si legge che il board è preoccupato di una inflazione che rimane al di sopra dell'intervallo target del 2-3% a causa dei persistenti costi dei servizi.
Pertanto Il consiglio ha ribadito la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi, e prospettando l’eventualità di rimanere flessibili sia al rialzo, ma anche al ribasso, sul costo del denaro e indipendenza dai dati macro. La politica monetaria, pertanto, sarà sufficientemente restrittiva finché l'inflazione non si muoverà in modo sostenibile verso l'obiettivo.
Allo stesso tempo, il consiglio ha evidenziato una sostanziale incertezza sulle prospettive economiche, evidenziata dalla lenta crescita del PIL e dall'aumento del tasso di disoccupazione. AudUsd stabile in area 0.6500.
Buona giornata e buon trading.
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Posizione del 26/07 in stop Stop preso, ma fa parte del lavoro, adesso con la chiusura di questa settimana il paradigma è decisamente cambiato. L'EMA 200 è stata superata senza difficoltà, e la regressione lineare è diventata short. A questi prezzi non entrerò, mi tocca aspettare un rintracciamento se ci sarà altrimenti avrò perso il treno e pazienza, ne passano di continuo l'importante è non prenderli sempre di faccia come in questo caso.
USD/JPY entro long. Dopo il violento sell-off sul dollaro nei confronti dello YEN giapponese, la discesa sembra essersi fermata sulla media mobile 200 che coincide con un supporto precedente, che coincide anche il secondo supporto pivot tradizionale e il terzo di Fibonacci (metodo di calcolo pivot).
Inoltre su tali valori si è formata una pin bar rialzista che mi indica la fine del rintracciamento.
La regressione lineare mi indica che il trend è ancora positivo.
Ho tutti gli elementi per una posizione long, impostata come da grafico.
In caso dei raggiungimento del rapporto R:R 1:1 metà posizione sarà chiusa, messo lo stop in pari e lasciata correre fino al tp o al relativo sl.
Buon trading a tutti.