Settimana incredibile, solo oggi il DAX ha oscillato intraday del 6% circa, ma le chiusure weekly parlano chiaro: - continua il trend ribassista degli azionari - riprende con vigore il ribasso dei metalli - il petrolio si prepara a testare i supporti dell'anno - i bond 10 anni mostrano resilienza Analizziamo Gilead
Non c'è storia: finché la FED continuerà ad uscire con dichiarazioni martellanti che indicano restrizione monetaria, i rendimenti continueranno a rimanere in tensione causando tutta una serie di scossoni a catena. Vediamo il quadro.
La notizia dell'aumento della tassazione dei profitti sulle società energetiche manda KO Eni, le utilities e gli indici europei. La partita per la tenuta di area 13.000 del DAX è però ancora aperta. Interessante sviluppo tecnico per il rame, che a causa delle dichiarazioni di Powell venerdì scorso ha interrotto lo sviluppo di un testa e spalle rialzista....
Indici europei rimangono sui supporti, il DAX tenta di uscire da 13.000, stavolta verso l'alto, ma il tentativo fallisce. Il petrolio ridiscende pesantemente da area 94 disegnando un bearish englilfing importante. China A50 affonda lentamente assieme alle speranze che il caso Taiwan non faccia fuggire gli ultimi investitori. Analizziamo Baidu.
Gli indici europei danno seguito al ribasso di venerdì ma non crollano come molti si aspettavano. Il testa e spalle ribassista che ha dato vita all'ultimo movimento non è tecnicamente completo. Vediamo perchè. Il DAX tiene per il momento l'ultimo supporto rotto il quale rimangono i minimi dell'anno.
Jerome Powell con le sue dichiarazioni offre il trigger al movimento di rottura dei supporti per tutti gli indici, che partono per una probabile nuova fase ribassista. Come avevamo visto nell'analisi di venerdì scorso gli indici stavano già dando segnali di debolezza, quindi il movimento non è una sorpresa. Per SPX manca la rottura di area 4050 per aprire la...
Mentre gli indici azionari vanno in pausa in attesa delle dichiarazioni del Presidente della FED, previste per domani, i bond tentano un rimbalzo, sganciandosi dalla correlazione degli ultimi giorni con il gas naturale. Vediamo il quadro. Il rame tenta di dare seguito alla figura rialzista evidenziata nel video del 8 agosto scorso. Analizziamo ETF Uranio.
Continua l'impennata del TTF che alimenta le aspettative di inflazione e quindi continua a deprimere i bond governativi. Le borse sono in bambola sui supporti chiave, e non riescono a rimbalzare se non per qualche ora, salvo poi rimangiarsi tutto il movimento in poco tempo. Analizziamo Kellog, Amazon.
Gli indici tentano un rimbalzo che dura poche ore e si apprestano al test di supporti molto importanti. Il petrolio viene rilanciato verso il test della resistenza a 94 dollari dalle dichiarazioni di un membro OPEC. Vediamo il put/call ratio e come si collega all'andamento degli indici.
Gli indici danno seguito ai segnali bearish della scorsa settimana e ripartono verso il basso per andare al test dei supporti chiave. L'euro raggiunge il target della parità, ma la forza del dollaro potrebbe infrangere anche questo formidabile supporto. Analizziamo UNH.
Settimana cruciale con novità importanti per EURUSD, Bond, oro, argento e indici azionari. Questi ultimi confermano la debolezza già evidenziata nei giorni scorsi. Vediamo il quadro. Analizziamo MCD, PG, GS.
Tutti gli indici in stallo sulle resistenze perdono momentum ma non rompono per adesso i supporti di breve. Analizziamo Apple MSFT GOOGL e AMZN.
Giornata pesante per i bond europei e per il DAX che chiude al ribasso con un bearish engulfing molto pronunciato. In USA i listini vanno sull'ottovolante a seguito della pubblicazione delle minute dell'ultimo meeting della FED, pubblicati a ridosso della chiusura. Vedremo meglio domani gli effetti. Analizziamo USDCAD AMGN TEVA.
Gli indici USA proseguono sull'onda delle trimestrali di Walmart e Home Depot che fanno parte del Dow Jones, e che hanno pubblicato dati meno negativi del previsto. Anche il petrolio in calo accende le speranze di un rapido calo dell'inflazione. Ma il Fear & Greed index dice di stare attenti. Vediamo perché. EURUSD riprende ad espandersi al ribasso e si avvia al...
Prosegue la salita del Nasdaq verso area 13.800 con tutte le debolezze già segnalate nel video precedente, in primis la mancanze di conferme da VIX e volumi. Il petrolio riprende la marcia verso il basso. Analizziamo Gas Naturale e Sciuker Frames.
Gli indici USA approfittano del clima agostano e dei dati favorevoli su CPI e PPI per superare a sorpresa al rialzo le resistenze di breve, mettendo in crisi le massicce posizioni short in essere. Lo short covering potrebbe ancora alimentare il movimento al rialzo in corso, che però al momento manifesta alcune debolezze. Vediamo quali. Il DAX segue gli indici USA...
Altro report "positivo" sui prezzi alla produzione ed altro gap al rialzo per gli indici americani. Le candelette però rimangono in configurazione star quindi occorre prudenza e massima attenzione al quadro tecnico generale. Bond riflessivi e volatilità in leggero aumento confermano che bisogna essere prudenti. Vediamo perchè. Analizziamo Recordati e Moderna.
I dati sull'inflazione sono risultati migliori delle attese, ed hanno innescato un rally di breve sui bond che non ha però avuto gran seguito. Gli indici azionari USA disegnano delle star da tenere sotto osservazione nei prossimi giorni perché si prestano a configurazioni di top, qualora opportunamente completate dalle candele successive. Analizziamo Poste.