La conferma di Jerome Powell alla guida della FED scatena il rialzo dei rendimenti a breve, e il conseguente ulteriore rialzo del dollaro che a sua volta affossa euro, oro e argento. Gli indici azionari sono ancora appesi ad un filo e stentano a prendere una direzione. Il mercato dei titoli di stato sconta ormai nei prezzi ben 3 rialzi dei tassi per il 2022, ma il...
Le tensioni sul dollaro scatenano effetti a catena su indici settoriali e sul petrolio. DAX Dow Jones e Russell finiscono la settimana con lo spettro tecnico di un possibile failure del precedente breakout dei massimi, segnale tecnicamente ribassista. I prossimi giorni saranno molto importanti per capire gli sviluppi tecnici dei principali mercati da qui a fine anno.
Caos totale fra gli indici USA che, a causa della mancanza di breadth, forniscono segnali opposti a seconda che si guardi la versione pesata o equi pesata. Vediamo perché. Massimi storici per il Nasdaq che continua a quotare a valori astronomici aziende a zero fatturato. Il caso Rivian. EURUSD conferma il supporto a 1,13 e tenta il rilancio verso area 1,15.
Nel corso della notte l'euro sprofonda fino ad area 1.12, poi in seguito all'intervento dei compratori la giornata finisce con un hammer che potrebbe innescare un rimbalzo di breve. Gli indici azionari USA continuano a generare candele di conformazione ribassista contestualmente all'aumento del VIX, che indica nervosismo da parte degli operatori i quali...
L'approvazione del piano infrastrutturale USA da oltre 1 trilione di dollari mette le ali al dollaro, e manda a picco il cross con l'euro. Il DAX festeggia dirigendosi verso il target tecnico a 16.350. Vengono per adesso ignorate le divergenze su volumi e indicatori di volatilità. Vediamo perché.
Mentre gli indici azionari si trascinano con pochi volumi attorno ai massimi di periodo, gli indicatori di volatilità implicita continuano a segnalare possibili ribassi in vista. Lo spread BTP Bund riparte verso l'alto. Possono esserci conseguenze sul FTMIB? Analizziamo CLINQ.
Finisce una settimana scioccante per i dati sull'inflazione, i forti rialzi di pressoché tutte le commodities, i deboli dati economici, la corsa al rialzo del dollaro. In questo contesto di estrema confusione gli indici azionari resistono per ora in stallo o leggera correzione dai massimi, ma non accennano ancora a reversal importanti. Il petrolio mantiene forza...
Mercati dei titoli di stato USA chiusi per festività e mercati azionari poco mossi con pochi volumi. Il Dow Jones continua al ribasso completando un tower top da manuale. Euro/dollaro continua al ribasso verso il target di 1.14. Sempre ben comprati gas naturale e petrolio.
Il dato sull'inflazione USA, ai massimi da 31 anni, manda sull'ottovolante i rendimenti dei Treasury e provoca reazioni intermarket a catena su quasi tutti i mercati. Vediamo il quadro.
Come anticipato ieri dal VIX, gli indici azionari cominciano a muoversi verso il basso consolidando alcune formazioni candlestick bearish. Vediamo i dettagli. Argento e oro sono a ridosso di resistenze importanti sopra le quali si aprirebbero scenari ambiziosi. Cala il rendimento del decennale. Quali implicazioni per le azioni? Analizziamo Biontech.
Indici azionari in stallo sui massimi con il DAX che disegna un tri-star da manuale. Il VIX sale quando dovrebbe scendere, segno che gli operatori temono volatilità in arrivo. Analizziamo i titoli del business vaccini Merck Pfizer Moderna Astra Zeneca J&J.
Continuano a manifestarsi nuovi default fra i creditori del settore immobiliare cinese, e diversi mercati segnano rallentamenti evidenti. Altri invece continuano ad ignorare qualsiasi richiamo alla prudenza, e fra questi spiccano gli indici azionari USA, che continuano a segnare nuovi massimi storici sostenuti da un Fear & Greed Index a livelli stellari, cioè in...
Gli indici azionari battono nuovi massimi con configurazioni candlestick deboli. Vediamole. Il petrolio conferma la rottura di area 81, target tecnico a 76. Analizziamo Buzzi Unicem, IShares New Energy.
La FED annuncia il tapering, i rendimenti sui Treasury confermano i rialzi, ma gli indici azionari ignorano le restrizioni alla politica monetaria e continuano la loro salita, sebbene con volumi molto bassi. Il petrolio segna un dark cloud importante e pone le premesse per una correzione più profonda. Vediamo il quadro.
Gli indici raggiungono senza volumi il target tecnico dato dall'extension del pullback precedente. Continuano i fenomeni speculativi su titoli sui quali finisce per esplodere lo short covering. Pesanti le conseguenze in termini di distorsione sugli indici.
I mercati USA si arrampicano su nuovi massimi sull'onda delle trimestrali positive dei titoli a maggiore capitalizzazione. Rimangono tutti i fattori tecnici di debolezza (bassi volumi e mancanza di breadth in primis) che hanno caratterizzato le recenti salite, e che devono richiamare tutti alla prudenza. Euro si rimangia il candelone rialzista di ieri confermando...
I dati macro affondano il dollaro e rilanciano EURUSD al test di area 1.17, il cui superamento(inatteso) aprirebbe spazi al rialzo interessanti. Gli azionari si preparano alla pubblicazione delle trimestrali di Amazon e Apple con i FAANG in piena euforia. Continuano le sequenze di default e di sospensioni dal listino di aziende cinesi del settore di sviluppo...
Gli indici USA prendono direzioni diverse segnalando debolezza degli internals e mancanza di breadth. Sono gli stessi sintomi che continuiamo a vedere da diverse settimane e che devono portare a guardare con estrema cautela i nuovi massimi di questi giorni, raggiunti peraltro con volumi in calo. Vediamo il quadro.