I primi segnali di un indebolimento della congiuntura negli Stati Uniti stanno favorendo gli acquisti sui listini azionari perché forniscono alla Federal Reserve l’opportunità di iniziare a tagliare il costo del denaro a luglio. BCE e Bank of England dovrebbero anticipare l’istituto con sede a Washington e già si inizia a ragionare sulle successive mosse....
Per il DAX, lo storno di ieri in area 18890 ci dice che il mercato preferisce stare nelle zone più basse. Per il Trader professionista, il punto di equilibrio è il 18770, con eventuali zone di acquisto in area 18740. Secondo Serafini, infatti importanti rotture verso il ribasso si avrebbero toccando aree nettamente più basse, intorno al 18670.
Oggi Stefano Serafini, già campione del mondo di trading, fissa a 5342 la soglia di freno di un eventuale trend rialzista dell’S&P500. Inoltre, possibili ribassi sono previsti se l’indice americano dovesse raggiungere area 5318, con la zona 5305 che funge sempre da zona di equilibrio della zona bearish.
Stefano Serafini, già campione del mondo di trading, vede il DAX compreso tra 18760 e 18770, a causa dei grandi volumi scambiati a questi livelli. Secondo il Trader, dobbiamo aspettare domani per vedere effettivamente la direzione dell’indice europeo. Tuttavia, Serafini, guardando anche all’EuroStoxx500, vede più probabile un rialzo del valore dell’indice,...
Serafini, con specifico riguardo all’S&P500, non vede l’indice americano superare l’area 5340 (in cui si sono verificate numerose vendite nella giornata di giovedì). Attenzione perché, in area 5320 si entrerebbe in zona ribassista, che potrebbe raggiungere area 5305. Serafini vede comunque un trend al rialzo, dovuto al fatto che l’unico catalyst per un trend al...
Stefano Serafini, già campione del mondo di trading , vede un DAX impostato al rialzo. Infatti, nella giornata di ieri, successivamente all’aver raggiunto la soglia di supporto pari a 18750, l’indice tedesco è stato soggetto di un forte rimbalzo verso la zona 18890. Il trader si aspetta che la Cina, recentemente soggetto di una forte crescita economica, possa...
Indicazioni di poco sotto le stime arrivate dai numeri relativi il saldo delle buste paga e l’indice ISM hanno fatto ripartire gli acquisti sulle piazze finanziarie perché potrebbero rappresentare il segnale che la congiuntura nella prima economia è in fase di deterioramento e che è necessario iniziare a ridurre il costo del denaro. In attesa dei dati...
Il meeting della Fed ha avuto il merito di ridurre al lumicino le possibilità che il prossimo intervento sui tassi USA sia al rialzo ed i dati arrivati dal mercato del lavoro di venerdì hanno incrementato le possibilità che nel meeting di luglio il costo del denaro della prima economia possa registrare una contrazione. Il rallentamento della dinamica...
“Più in alto più a lungo” da un lato, costo del denaro ancora in quota zero dall’altro. Quella che sembra la ricetta perfetta per il carry trade ha portato il Dollaro/Yen ad aggiornare i massimi da 34 anni. Molto probabilmente, ma lo sapremo con certezza solo a fine maggio, questo nuovo picco ha spinto le autorità giapponesi ad intervenire per arrestare gli...
La risposta iraniana da un lato e la controffensiva israeliana dall’altro hanno avuto l’effetto controintuitivo di ridurre le tensioni geopolitiche: l’attacco partito da Teheran è stato facilmente intercettato anche perché ampiamente annunciato (e l’Iran non ha perso tempo per far sapere che si è trattato di una ritorsione una tantum) mentre Israele ha attaccato...
Mentre la BCE confermava le stime degli operatori, e cioè che nel meeting in calendario a giugno il costo del denaro di Eurolandia registrerà una prima sforbiciata, dall’altra sponda dell’Atlantico arrivavano le indicazioni relative all’andamento dei prezzi al consumo. In aumento dal 3,2 al 3,5 per cento a marzo, l’inflazione USA impedirà alla Federal Reserve di...
Da ultimo, anche Jamie Dimon ha iscritto il suo nome nella lista di coloro i quali consigliano alla Federal Reserve di non abbassare la guardia. Nella sua lettera annuale agli azionisti, il Presidente e Amministratore delegato di JP Morgan ha detto di ritenere che l’inflazione finirà per rivelarsi più persistente delle previsioni, spingendo i tassi di interesse a...
Le ultime indicazioni hanno evidenziato quello che andavamo dicendo da un po’: la BCE a giugno potrebbe rompere gli indugi e tagliare il costo del denaro. L’istituto guidato da Christine Lagarde potrebbe finire per anticipare una Federal Reserve che non sembrerebbe aver troppa fretta di ridurre il costo del denaro. La ragione della “pazienza” dell’istituto con...
Nonostante non ci siano le condizioni per ridurre i tassi, l’economia viaggia spedita ed i prezzi hanno evidenziato un incremento maggiore delle stime, dal meeting della Federal Reserve è arrivata la conferma che quest’anno dovremmo assistere a 3 riduzioni dei tassi da 25 punti base ciascuna. La prima data utile dovrebbe essere giugno ma la sensazione è che per...
La notizia del giorno è arrivata da Tokyo, dove la Bank of Japan ha decretato, dopo 8 anni, la fine dell’era dei tassi negativi. Questa notte l’istituto guidato da Kazuo Ueda ha annunciato il primo aumento dei tassi in 17 anni portando il benchmark dal -0,1% allo 0-0,1%. Non contenta, la Banca centrale giapponese ha fatto sapere di voler abbandonare la politica di...
Il refrain secondo cui “l’ultimo miglio è sempre il più lungo”, e tortuoso aggiungiamo noi, oggi ha trovato conferma nella pubblicazione dei dati sull’andamento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti. A febbraio, il CPI ha segnato un incremento mensile dello 0,4% ed un +3,2% annuo. Se il primo dato è risultato in linea con le stime, il secondo è maggiore del...
Mentre i mercati azionari continuano a macinare record, negli Stati Uniti oggi è il “ Super Tuesday ”, il martedì probabilmente decisivo per decidere le sorti delle primarie nel campo democratico e tra i repubblicani. In entrambi i casi i partiti sono schiacciati da auto-candidature particolarmente ingombranti: nel caso dei democratici, Biden è fermamente...
I conti di Nvidia erano attesi con trepidazione dal mercato visto che, dopo la folle corsa degli ultimi mesi, i numeri della società californiana rappresentavano uno spartiacque in grado di determinare o meno la prosecuzione del trend rialzista che ha caratterizzato l’ultimo anno. Il responso è stato a dir poco entusiasmante facendo ripartire l’hype che dal...