Stefano Serafini, già campione del mondo di trading , vede un DAX impostato al rialzo. Infatti, nella giornata di ieri, successivamente all’aver raggiunto la soglia di supporto pari a 18750, l’indice tedesco è stato soggetto di un forte rimbalzo verso la zona 18890. Il trader si aspetta che la Cina, recentemente soggetto di una forte crescita economica, possa...
Indicazioni di poco sotto le stime arrivate dai numeri relativi il saldo delle buste paga e l’indice ISM hanno fatto ripartire gli acquisti sulle piazze finanziarie perché potrebbero rappresentare il segnale che la congiuntura nella prima economia è in fase di deterioramento e che è necessario iniziare a ridurre il costo del denaro. In attesa dei dati...
Il meeting della Fed ha avuto il merito di ridurre al lumicino le possibilità che il prossimo intervento sui tassi USA sia al rialzo ed i dati arrivati dal mercato del lavoro di venerdì hanno incrementato le possibilità che nel meeting di luglio il costo del denaro della prima economia possa registrare una contrazione. Il rallentamento della dinamica...
“Più in alto più a lungo” da un lato, costo del denaro ancora in quota zero dall’altro. Quella che sembra la ricetta perfetta per il carry trade ha portato il Dollaro/Yen ad aggiornare i massimi da 34 anni. Molto probabilmente, ma lo sapremo con certezza solo a fine maggio, questo nuovo picco ha spinto le autorità giapponesi ad intervenire per arrestare gli...
La risposta iraniana da un lato e la controffensiva israeliana dall’altro hanno avuto l’effetto controintuitivo di ridurre le tensioni geopolitiche: l’attacco partito da Teheran è stato facilmente intercettato anche perché ampiamente annunciato (e l’Iran non ha perso tempo per far sapere che si è trattato di una ritorsione una tantum) mentre Israele ha attaccato...
Mentre la BCE confermava le stime degli operatori, e cioè che nel meeting in calendario a giugno il costo del denaro di Eurolandia registrerà una prima sforbiciata, dall’altra sponda dell’Atlantico arrivavano le indicazioni relative all’andamento dei prezzi al consumo. In aumento dal 3,2 al 3,5 per cento a marzo, l’inflazione USA impedirà alla Federal Reserve di...
Da ultimo, anche Jamie Dimon ha iscritto il suo nome nella lista di coloro i quali consigliano alla Federal Reserve di non abbassare la guardia. Nella sua lettera annuale agli azionisti, il Presidente e Amministratore delegato di JP Morgan ha detto di ritenere che l’inflazione finirà per rivelarsi più persistente delle previsioni, spingendo i tassi di interesse a...
Le ultime indicazioni hanno evidenziato quello che andavamo dicendo da un po’: la BCE a giugno potrebbe rompere gli indugi e tagliare il costo del denaro. L’istituto guidato da Christine Lagarde potrebbe finire per anticipare una Federal Reserve che non sembrerebbe aver troppa fretta di ridurre il costo del denaro. La ragione della “pazienza” dell’istituto con...
Nonostante non ci siano le condizioni per ridurre i tassi, l’economia viaggia spedita ed i prezzi hanno evidenziato un incremento maggiore delle stime, dal meeting della Federal Reserve è arrivata la conferma che quest’anno dovremmo assistere a 3 riduzioni dei tassi da 25 punti base ciascuna. La prima data utile dovrebbe essere giugno ma la sensazione è che per...
La notizia del giorno è arrivata da Tokyo, dove la Bank of Japan ha decretato, dopo 8 anni, la fine dell’era dei tassi negativi. Questa notte l’istituto guidato da Kazuo Ueda ha annunciato il primo aumento dei tassi in 17 anni portando il benchmark dal -0,1% allo 0-0,1%. Non contenta, la Banca centrale giapponese ha fatto sapere di voler abbandonare la politica di...
Il refrain secondo cui “l’ultimo miglio è sempre il più lungo”, e tortuoso aggiungiamo noi, oggi ha trovato conferma nella pubblicazione dei dati sull’andamento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti. A febbraio, il CPI ha segnato un incremento mensile dello 0,4% ed un +3,2% annuo. Se il primo dato è risultato in linea con le stime, il secondo è maggiore del...
Mentre i mercati azionari continuano a macinare record, negli Stati Uniti oggi è il “ Super Tuesday ”, il martedì probabilmente decisivo per decidere le sorti delle primarie nel campo democratico e tra i repubblicani. In entrambi i casi i partiti sono schiacciati da auto-candidature particolarmente ingombranti: nel caso dei democratici, Biden è fermamente...
I conti di Nvidia erano attesi con trepidazione dal mercato visto che, dopo la folle corsa degli ultimi mesi, i numeri della società californiana rappresentavano uno spartiacque in grado di determinare o meno la prosecuzione del trend rialzista che ha caratterizzato l’ultimo anno. Il responso è stato a dir poco entusiasmante facendo ripartire l’hype che dal...
Le ultime indicazioni macro hanno rafforzato la view che i banchieri centrali ripetono da tempo: per il primo allentamento dei tassi ci vorrà tempo. I dati arrivati nelle ultime settimane hanno ridotto al lumicino le speranze di un taglio dei tassi nel corso del primo semestre e gli operatori sui mercati finanziari sembrerebbero aver incassato senza troppi...
I dati diffusi oggi dal Bureau of Labor Statistic hanno evidenziato che a gennaio l’inflazione statunitense ha evidenziato un incremento del 3,1%, dal 3,4% di dicembre, mentre l’indice “core” si è confermato al 3,9%. Per il primo gli operatori si attendevano un rialzo del 2,9% mentre il dato calcolato al netto delle componenti più volatili era visto in riduzione...
Grazie ad un’economia forte, la Federal Reserve può essere prudente nel processo di riduzione dei tassi. Pronunciate dal chairman Powell nel corso di un’intervista televisiva, queste parole hanno ulteriormente ridotto le già flebili speranze di un primo allentamento del costo del denaro nel meeting della Banca centrale Usa in calendario a marzo. Misurata dal CME...
Dopo la prudenza della BCE, è il turno della Federal Reserve. Nella settimana in cui arriveranno anche le indicazioni sull’andamento del mercato del lavoro USA, si riunisce l’istituto guidato da Jerome Powell. Con Wall Street che continua ad inanellare nuovi record nonostante tassi ai massimi pluriennali, le tensioni geopolitiche e le incertezze in arrivo dalla...
A dispetto della crescita dei rendimenti che ha caratterizzato la scorsa settimana, il CME FedWatch Tool stima che nel fatidico meeting di marzo la Federal Reserve confermerà il costo del denaro con una probabilità vicina al 60% (era al 34,9% una settimana fa, al 12% 30 giorni fa), i listini azionari, ed in particolare proprio quelli statunitensi, hanno aggiornato...