SalvatoreBilotta

YEN ,INFLAZIONE E RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI

CME:6JM2022   Japanese Yen Futures (Jun 2022)

BUONGIORNO FOREX DEL 08.06.2022

Prosegue la caduta dello yen giapponese, che da inizio anno segna oramai un -15% sul futures, e in maniera più ampia un -12% medio contro le varie majors. Lo yen gia debole di un 2021 all’insegna dei ribassi, resta la valuta peggiore sul panorama forex, con una BOJ che al momento si limita a monitorare le dinamiche relative ai tassi di cambio, almeno da quanto afferma Kuroda.
I dati pubblicati questa notte mostrano ancora un’economia non brillante, con un PIL per il primo trimestre 2022 al -0.1%, che è certo un dato migliore del precedente -0.2%, ma pur sempre negativo.
Gli investitori oramai sono convinti che l’inflazione inizierà a salire anche nel paese del sol levante, e seppur l’IPC sia ancora poco sopra la soglia del 2%, le proiezioni future vedo prezzi in crescita. Questa prospettiva lascia sperare in rendimenti obbligazionari più alti per il futuro, il che porta gli investitori a liquidare posizioni in obbligazioni sovrane, mettendo ancora più a dura prova la BOJ, che ha promesso di comprare quantità illimitate di debito, pur di contenere i rendimenti entro il tetto dello 0.25%.
Inevitabile quindi la dinamica del mercato, che vede da un lato gli investitori privati disfarsi senza freni di obbligazionario , nella speranza che l’inflazione cresca e i rendimenti salgano, sfidando di fatto la BOJ a comprare illimitatamente pur di contenere i rendimenti.
Fino a che la BOJ reggerà questi duri colpi, lo yen non ha speranza di risalita, la banca centrale giapponese sta mostrando in maniera fin troppo determinata le sue intenzioni, dando campo libero ad un QE che non può far altro che svalutare senza sosta lo yen.
Siamo di certo su livelli di svalutazione monetaria importante, che impattano sull’economia reale di un paese, ma la scelta è tra sostenere la valuta o far partire a rialzo gli interessi sul debito. Beh per ora la BOJ ha tutto da guadagnare da uno yen che permette ampia svalutazione del debito, ma quanto l’impatto sull’economia reale potrà essere sostenibile?


USDJPY
Alla luce di quanto detto il cambio principale usdjpy prosegue la sua corsa a rialzo, dopo aver rotto i massimi settimanali a 131 figura e i massimi del mese di maggio a 131.34 sembra oramai intenzionato a raggiungere le aree target dei 135 figura. Il mondo retail resta sbilanciato short al 78%, con prezzi medi di carico long, ancora a livelli di 128.75. la situazione di eccesso su questo asset è indubbia, tuttavia non sappiamo quanto durerà, e quando la BOJ potrà in qualche modo intervenire.


POSIZIONAMENTO RETAIL
In un quadro più ampio , resta chiaro lo sbilanciamento dei traders retail sul basket yen, per i motivi fin qui descritti, il che li porta ad esposizioni dell’80% long sulla valuta nipponica, ma interessanti ancora le dinamiche sul dollaro canadese, che resta uno degli asset migliori del panorama forex, con una performance media da inizio anno ad oggi del +7.50% sulle altre majors, facendo anche meglio del dollaro americano.
Ovvia la risposta del mondo retail che come sempre alla ricerca dei massimi, si posiziona contrarian short, attualmente con un sentiment dell’89% rispetto all’87% di ieri.


Cadjpy
Inevitabile dunque l’analisi del cross che meglio rappresenta i rapporti di forza e debolezza attualmente presenti sul mercato valutario, ovvero il cross cadjpy, che oramai senza alcun freno prosegue la sua corsa rialzista. Dopo aver breakkato a rialzo i massimi settimanali e mensili, oltre la soglia di 104 figura, cadjpy performa un importante +18% da inizio anno. Indubbio l’eccesso che si sta creando su questi asset, che attirano come api al miele i traders retail a caccia dei massimi , creando un sentiment contrarial short attualemnte al 90%. Nessuna indicazione per ora per il mean reverting, tentare posizionamenti corti, richiede molta prudenza, e un controllo estremo degli stop.



NASDAQ
Il comparto equity resta sostanzialmente fermo, special modo quello americano, che attende maggiore chiarezza sulle future mosse della FED. I dati , tutto sommato robusti, del mondo del lavoro pubblicati la scorsa settimana, hanno aperto le porte a possibili scenari hawkish da parte della FED che potrebbe non limitarsi a soli 2 rialzi tassi di 50BP . crediamo tuttavia che la FED sarà paziente e la pausa preannunciata per settembre si terrà, per dar modo di analizzare la reazione che le politiche monetarie in atto stanno creando nel sistema economico americano. Ovvia la considerazione, che se le rilevazioni sull’inflazione dovessero mostrare ulteriori accellerazioni rialziste, la FED avrebbe ben poco da dubitare e attendere, ma procederà senza freni al rialzo del costo del denaro anche a settembre.
In attesa che il quadro macro sia più chiaro, l’indice tecnologico americano resta compreso tra 12500 e 13000 pnt, senza dar spazio a direzionalità.
DAX
Maggiormente sostenuto il Dax che resta tuttavia sotto le resistenze chiave di 14627 pnt prima e 14750 poi. Le attese qui sono per l’intervento del giorno 9 giugno della BCE, che potrebbe dare un quadro più chiaro dei prossimi interventi di fine luglio. Ci sarà rialzo tassi? In che percentuale e con quali tempi? Tante le domande degli investitori che al momente preferiscono rimanere fermi ed attendere quadri più limpidi.
NGAS
Inarrestabili ancora gli energetici che restano ancorati alle resistenze di lungo periodo, con il Ngas, che fatica ad abbandonare le aree dei 9$. I dati ultimi per le forniture di Gas, europeo, mostrano acquisti massicci dal fronte americano, che vede triplicate le esportazioni verso il vecchio continente, che diventa di fatto il suo secondo compratore di gas liquido. Cercare lo svezzamente dal gas russo, ha un costo, che oggi è anche maggiore rispetto al passato a causa di un tasso di cambio poco favorevole per noi europei, che compriamo quasi i 2/3 del Ngas americano.i prezzi ritorneranno verso il fair value, ma per ora la strada sembra tutta in salita e ricerche di posizioni short richiedono molta pazienza e cautela.
Il calendario macro economico ci porta oramai a guardare già all’appuntamento di domani con la BCE, che sarà indubbio catalizzatore di volatilità
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta

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