DAX: precisione proverbiale?

Oggi prendo come riferimento per i mercati l’indice teutonico, il DAX. Questo mercato si è mosso nel corso dell’ultimo anno con maggiore regolarità ciclica rispetto agli altri (eh.. sennò non sarebbero tedeschi..)
Provo a spiegare il grafico: il 30 ottobre è partita la seconda metà del ciclo annuale (o 15 mesi, vedremo…) il 18 Dicembre si è chiuso sui massimi il terzo trimestrale a 13779 e da lì è partito il quarto e presumibilmente ultimo ciclo trimestrale. Dalla sua verticale ho tracciato la durata media di 64 giorni e ho applicato una mascherina nella quale è segnalata la tolleranza media di +/- 25% (0.75 e 1.25) abitualmente rispettata.
Nello spazio temproale di questi due limiti, se il mercato non subirà scossoni generati da fattori esogeni, si troverà il picco del ciclo trimestrale che chiuderà anche quello annuale.
Essendo l’ultimo massimo fatto prima della durata minima (0.75) risulta evidente che se ne dovrà formare un altro nei prossimi giorni e i presumibili target sono nel grafico.

Il punto di controllo ovviamente è l’ultimo massimo (segmento arancio) che se dovesse essere solo ritestato ma NON violato cambierebbe la struttura in corso.

Sui minimi stesso principio, il 28 Gennaio a 13307 si è chiuso il ciclo trimestrale e il nuovo ha percorso finora 21 giorni. Avendo già violato il minimo precedente ed avendo raggiunto i tempi minimi di un ciclo mensile (24 giorni media)) Lunedì potrebbe ripartire un nuovo ciclo mensile (e avremmo così un trimestrale di 3 tempi) come continuare la discesa (ipotesi che ritengo più probabile per 2/3 giorni)) fino a 24 o anche a 32 giorni medi (0.5 circa della mascherina) compiendo così un ciclo trimestrale a 2 tempi.

In conclusione si vede quindi come sui cicli dei massimi manca ancora un rinnovo per completare una struttura regolare e sui minimi si possa ipotizzare una chiusura annuale oltre il 6 Aprile e che dovrà essere sotto il minimo del trimestrale in corso, cioè sotto 13307.
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