82
Lunedì l'indice del dollaro è sceso a 97.6, il livello più basso da febbraio 2022, a causa delle preoccupazioni sull'indipendenza della Federal Reserve che hanno gravato sul biglietto verde.

Venerdì, il direttore del National Economic Council Kevin Hassett ha rivelato che il presidente Trump sta valutando la possibilità di licenziare il presidente della Fed Jerome Powell. Il giorno prima, Trump aveva intensificato la pressione sulla banca centrale affinché tagli i tassi di interesse.

Tali dichiarazioni hanno alimentato le preoccupazioni relative alla perdita dell’indipendenza della politica monetaria statunitense, minando potenzialmente la credibilità della Fed e indebolendo la fiducia degli investitori nel dollaro.

La tempistica è particolarmente delicata, poiché gli asset denominati in valuta americana, quindi il biglietto verde e i titoli del Tesoro, sono già sotto pressione e sempre più considerati meno affidabili a causa della crescente incertezza sulle politiche della nuova amministrazione.

Ad aprile, il biglietto verde ha perso circa il 4,6%, con i cali più significativi nei confronti di euro, yen e franco svizzero.

VALUTE

EurUsd sopra 1.1550 con massimi visti a 1.1573. Il biglietto verde si è indebolito contro Jpy e Chf soprattutto arrivando a 140.40 e 0.8040.

Anche le oceaniche si sono rinforzate e il Cad ha recuperato ancora arrivando a 1.3800 contro dollaro. Non è finita la discesa del dollaro perché le tensioni che sta creando Trump sul mercato sono significative e non di breve durata, almeno così sembra. C'è ancora spazio, soprattutto se ci fosse una perdita di fiducia nel sistema America.

istantanea

ORO, NUOVI MASSIMI STORICI

Lunedì l'oro è balzato del 2%, superando i 3.424 dollari l'oncia, raggiungendo un nuovo massimo storico, sostenuto dalla domanda di beni rifugio in un contesto di crescenti tensioni commerciali globali e da un dollaro statunitense più debole.

La scorsa settimana, il presidente Donald Trump ha ordinato un'indagine su potenziali nuovi dazi su tutte le importazioni di minerali essenziali dagli Stati Uniti, un'escalation significativa nella controversia commerciale con i partner globali, in particolare la Cina.

Inoltre, il dollaro statunitense è sceso al minimo degli ultimi tre anni, poiché la fiducia degli investitori nell'economia statunitense ha subito un ulteriore colpo a causa dei piani di Trump di dare una scossa alla Federal Reserve.

Il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha dichiarato venerdì che l'amministrazione Trump sta continuando a valutare la possibilità di licenziare il presidente della Fed Jerome Powell, una mossa che avrebbe grandi conseguenze per l'indipendenza della banca centrale e per i mercati globali.

Inoltre, il recente taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea ha accresciuto l'attrattiva del metallo prezioso in un contesto di bassi rendimenti.

La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha lasciato invariati i suoi tassi di interesse chiave sui prestiti per il sesto mese consecutivo ad aprile, in linea con le aspettative del mercato, in attesa di valutare l'impatto in evoluzione delle controversie commerciali statunitensi prima di introdurre ulteriori misure di stimolo.

Il tasso di interesse primario sui prestiti a un anno (LPR), un parametro di riferimento per la maggior parte dei prestiti a imprese e famiglie, è stato mantenuto al 3,1%, mentre l'LPR a cinque anni, un parametro di riferimento per i mutui immobiliari, è rimasto al 3,6%. Entrambi i tassi sono ai minimi storici dopo le riduzioni di ottobre e luglio dello scorso anno.

L'ultima decisione è arrivata dopo che il PIL è cresciuto più del previsto, al 5,4% su base annua nel primo trimestre del 2025, rimanendo la crescita più elevata in un anno e mezzo, nel contesto degli sforzi di stimolo in corso da parte di Pechino.

Pechino sta dando priorità alla spinta dei consumi interni, inclusi ulteriori 300 miliardi di CNY in titoli del Tesoro speciali a lunghissimo termine per un programma commerciale di beni di consumo.

I future sul greggio WTI sono scesi di oltre il 2% a circa 63,2 dollari al barile lunedì, mentre i progressi nei negoziati sul nucleare tra Stati Uniti e Iran hanno attenuato le preoccupazioni relative a potenziali limitazioni dell'approvvigionamento.

Il ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che sabato le due nazioni hanno concordato di iniziare a elaborare un quadro per un possibile accordo sul nucleare. Un funzionario statunitense ha inoltre descritto i colloqui come "molto progressivi".

Questo dopo che l'amministrazione Trump la scorsa settimana ha imposto nuove sanzioni contro gli importatori cinesi di petrolio iraniano. Un terzo round di colloqui ad alto livello si terrà sabato prossimo in Oman.

I prezzi sono diminuiti anche a causa dei timori che la guerra commerciale guidata dagli Stati Uniti possa rallentare la crescita economica globale e, di conseguenza, frenare la domanda di energia.

Ad aumentare la pressione, si prevede che l'OPEC+ aumenterà la produzione di 411.000 barili al giorno a maggio, sebbene parte di tale aumento potrebbe essere compensato dai tagli dei paesi che hanno superato le proprie quote.

Saverio Berlinzani




Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.

Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).

Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.

Declinazione di responsabilità

Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.