Non sono giunti ad un lieto fine i tentativi di un accordo diplomatico tra Russia ,Ucraina e America, a poco sono serviti i pacchetti di sanzioni imposti dai paesi europei alla Russia , dopo che ieri sera il presidente ucraino ha dichiarato la sua intenzione di entrare a far parte della Nato, la risposta del presidente Putin è stata immediata. Stanotte alle 4.00 ora italiana il territorio Ucraino ha visto l’ingresso delle truppe russe, che secondo le dichiarazioni del presidente Putin sono entrate nel paese per “smilitarizzarlo”, e sostituire i suoi leader, innescando cosi una delle maggiori crisi geopolitiche dopo la seconda guerra mondiale. I mercati non si sono fatti attendere, il sell off è stato immediato, l’indice tedesco ha raggiunto il -5.0% sfondando di forza le aree dei 14000 punti per approdare sui minimi di questa mattina di 13800 area. Il mercato ha assunto i toni del panic selling, con gli operatori che hanno cercato rifugio nel dollaro americano, spingendo il dollar index fino alle aree di 97e 1/4 , portando con se gli ovvi ribassi di tutte le majors, special modo di euro e starlina, mentre le oceaniche hanno mostrato nella sessione europea maggior tenuta dei minimi. Il sentiment dei retail si è immediatamente impostato contrarian, in netto risk on,, con forti acquisti di euro, e pesanti vendite sia di dollari americani , con un 78% dei traders retail short, che di franchi svizzeri dove i traders al dettaglio sono attualmente al 74% corti. Movimenti decisamente direzionali per le majors, eurusd sotto i colpi di un dollaro super star è passato da 1.13-1.1275 area di supporto di ieri , agli attuali minimi di 1.1150, con i trader al dettaglio pronti a comprare in mean reverti il movimento e posizionarsi all’83% long. Attenzione dunque a possibili ulteriori allunghi ribassisti che vedono l’area di primo supporto a 1.1130-25, al di sotto della quale ritroviamo i prezzi visti nel gennaio 2019. Estrema debolezza anche per il cable, che ha rotto a ribasso il supporto di 1.35 figura e in un movimento unidirezionale si è portato fino alle aree di 1.34-1.3375, primi veri supporti. Anche in questo caso il sentiment retail si è sbilanciato contrarian long, con un 83% di posizioni , portando il cable oltre i pmc degli shortisti posti a 1.34060. La forza del biglietto verde si è espressa anche contro lo yen che pur svolgendo la sua funzione di valuta rifugio, viene penalizzato dalla fame di dollari che si sta sviluppando, lasciando di fatto usdjpy fermo alle aree di 114.75, mentre molto più evidente la forza dello yen contro l’euro e la sterlina, cross che hanno visto movimenti del -1.34% per gbpjpy e del -1.46% per eurjpy, spingendo i traders retail al consueto posizionamento contrarian e a sviluppare un’inversione di sentiment che ora è lunga al 60% su gbp jpy e all’82% su eurjpy. La forza del dollaro non poteva on manifestarsi anche su usdcad, che ha rotto a rialzo le resistenze di 1.2775-1.28, per portarsi fino ai massimi di 1.2850, portando con se le posizioni contrarian short dei retail che speravano in una tenuta delle aree di resistenza, ora divenute supporto, pronte a rilanciare i prezzi verso nuovi massimi. Il quadro è chiaramente in risk off, e se le notizie provenienti dal fronte ucraino non dovessero cambiare in meglio, sarà difficile trovare un cambio di rotta sui mercati. Rimaniamo pertanto cauti e seguiamo con attenzione le dinamiche delle prossime ore , che detteranno i ritmi di risk off e risk on sul mercato. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta
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