Target oramai raggiunto quello della parità tra l’euro ed il dollaro americano, stanotte durante la sessione asiatica il cambio rifermento per il mondo valutario ha toccato come minimo 1.0004, la domanda da porsi Lo studio del comparto opzioni, mostra ancora altissimo interesse per livelli sotto la parità come 0.9850, mostrando come gli investitori si aspettino ancora importanti discese, tuttavia non possiamo basarci su questa singola informazione. In mattinata avremo i dati dello ZEW, che ci riveleranno le aspettative dei grandi investitori sul futuro della Germania e anche dell’Europa, ricordandoci che le ultime 4 rilevazioni sono state tutte negative e sui minimi degli ultimi 20 anni, il che ci fa riflettere su quanto questo dato, pur essendo un soft data, ci regali una view decisamente valida sullo stato di salute dell’economia europea. Il mondo dei traders retail prosegue il suo acquisto di eurusd, passando dal 78% long di ieri all’83% di questa mattina, e anche il basket euro, quindi andando a considerare le perfromance della moneta unica contro le principali majors, vede un incremento importante di posizioni contrarian long, che passano dal74% di ieri al 77% di questa mattina. Non solo debolezza di euro, ma ancora forza di dollari a rendere il tutto più complesso, infatti stamattina ritroviamo dollar index su nuovi massimi a 108.43 , oramai sembra anche qui inevitabile l’approdo alle successive resistenze di 109.40-111.000. i retail proseguono la vendita in mean reverting di dollari, passando dal 76% short visto ieri all’81% di stamattina. Anche i cambi principali come usdcad passato dal 68% short al 74% short, mostrano ancora voglie di mean reverting e pertanto ancora volontà nella controparte forte dei mercati di proseguire il loro rally pro dollaro. Tutte le majors perdono punti percentuali contro il dollaro, come già richiamato ieri , settimana decisiva per la sterlina, che continua la sua discesa, e trascina con lei il mondo dei traders al dettaglio attualmente al 64% long sul basket rispetto al 60% visto ieri, e cosi anche sul cambio principale gbpusd dove ieri avevamo il 77% dei retail long e stamattina ritroviamo un 83% long. Collassano anche le oceaniche, con il dollaro australiano a guidare i ribassi, con una perdita ieri oltre l’1% medio, trascina ancora voglia di acquisti in contro trend, partendo dal 69% long di ieri su audusd e ritrovando stamattina un +83% long. Difficile pertanto attendersi immediati cambi di rotta sulle majors, che continuano a trovare nelle mani forti vendite massicce, e nei retail consueta controparte in acquisto , pronti a fornire liquidità. Vedremo i dati dello zew di stamattina cosa ci riporteranno, mentre il dax sembra gia ripiegare verso i minimi di 12475pnt, sopo il test delle prime resistenze già richiamate ieri a 13000 pnt. Anche l’azionario usa, ripiega dopo i test delle prime resistenze, con l’S&P a 3950 che batte ora 3832 e sembra voler puntare ai minimi di periodo, trovando i supporti prima a 3740 e 3645 poi. Prosegue la discesa dei metalli, che seguono oramai chiaramente il ciclo macroeconomico e che sono conferma di quella che potrebbe essere una fase di rallentamento dell’economia, per non definirla ancora recesione, fino a che non ne avremo conferma dai dati. Tuttavia il gold ritesta i minimi di 1723$ e sembra voler rompere a ribasso aprendo la strada ai successivi supporti di 1679.72 vera area di approdo per il metallo giallo. Quadro similareper il silver che cerca il breakout dei minimi di 19$ per aprirsi la strada verso nuovi affondi ribassisti. Nulla sembra poter contrastare il dollaro americano, pertanto non possiamo far altro che raccomandare prudenza, special modo per la scelta del position size.
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