Riassumiamo in questo articolo tutti i punti di vista (di lungo periodo e di breve periodo) possibili per quanto riguarda l’ indice italiano al fine di trarne coerenti conclusioni operative.
Concentriamoci su due aspetti del mercato italiano, in questa settimana: il lungo periodo e il breve periodo.
Dal punto di vista del breve periodo emergono due aspetti importanti:
il primo è che i prezzi, attualmente, si trovano su resistenze e, dunque, a cospetto con potenziali “muri” che ne potrebbero bloccare la progressione e
il secondo è che i primi supporti per una sana oscillazione (che normalmente, salvo in rare, seppure statistiche, circostanze avviene) sono a 21.500 punti e i secondi supporti a 19.700 (Figura 1)
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Dal punto di vista del lungo periodo si nota che da circa 13 anni i prezzi del future sul Ftse Mib si trovano in laterale, compressi tra 24.000 e 12.000 punti.
Ciò farebbe sì che se il laterale venisse rotto verso l’ alto si andrebbe a 36.000 punti mentre se venisse rotto verso il basso si andrebbe a 0 punti (Figura 2)
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Cosa se ne inferisce? Se ne deduce la strategia: poiché ci troviamo su resistenze di breve periodo con i supporti che si trovano a 21.500 punti diventa ingiustificata una strategia long (ma ognuno faccia come crede, naturalmente) perché funzionerebbe in rari casi mentre se i prezzi dovessero fronteggiare i supporti giornalieri di 22.600 (area precedente) e lì si dovesse verificare un segnale short, assolutamente lo prenderemmo per puntare forse ai 21.500.
Un’ altra inferenza è che solo il superamento dei 25.500 punti farebbe abbandonare la priorità che per adesso ha ancora il trend ribassista, aprendo le strade per visioni e prospettive prevalentemente rialziste.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing. In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
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