FTSE MIB: la rinascita dell’indice italiano

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🔹 Contesto generale

Negli ultimi mesi il FTSE MIB ha mostrato una forza impressionante, sostenuta da un mix di fattori fondamentali e tecnici che ne fanno uno degli indici europei più performanti del 2025.
L’Italia, a lungo considerata “value play” del continente, sta beneficiando di:

inflazione sotto controllo (~1,6%),

ritorno della fiducia economica,

forte crescita dei profitti bancari,

e un miglioramento della percezione del rischio-Paese.

🏦 Settore bancario come motore principale

Le banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, MPS) hanno guidato la corsa dell’indice:

+5 % nell’ultima settimana e +60 % nell’ultimo anno (fonte SimplyWall.St);

margini d’interesse elevati grazie ai tassi BCE;

NPL al minimo storico (~2,8 %), e solidità patrimoniale in netto miglioramento;

attività M&A e buyback che alimentano ulteriore ottimismo.

Il peso elevato del settore finanziario nel FTSE MIB rende questa outperformance un vero motore strutturale per il listino.

📊 Analisi tecnica (Total Return)

Il FTSE MIB Total Return ha ormai superato ogni riferimento storico recente, confermando una fase di espansione di lungo periodo.
Il grafico mostra una struttura pulita e direzionale, sostenuta da un flusso costante di dividendi reinvestiti che amplificano la crescita del prezzo.

Struttura tecnica:

Trend primario fortemente rialzista dal 2020, con sequenza ordinata di higher highs e higher lows.

Breakout confermato oltre i 110.000 pt, ex-resistenza di lungo periodo.

Momentum in piena espansione:

MACD (5-35) positivo e in crescita, segnale di forza strutturale.

RSI mensile (14) a ~86, in ipercomprato ma coerente con trend sostenuti (non mostra divergenze ribassiste).

Livelli tecnici chiave:

📈 Resistenza successiva: area 120.000–122.000 pt → target naturale di estensione (proiezione Fibonacci + canale superiore).

📉 Supporto dinamico: 105.000–108.000 pt (base del canale di medio periodo).

📍 Supporto principale: 100.000 pt → livello psicologico e zona d’ingresso ideale su eventuali correzioni.

Nota importante:
A differenza dell’indice “price only”, il FTSEMIBTR ha già ampiamente superato i massimi pre-2008 e pre-2000. Questo evidenzia quanto il contributo dei dividendi (in media 3,5–4% annuo) sia stato determinante nel lungo termine, rendendo il mercato italiano molto più competitivo rispetto a percezioni passate.

📈 FTSE MIB Total Return vs DAX: un sorpasso simbolico

Nel grafico comparativo, il FTSE MIB Total Return (in verde) ha registrato un rialzo di oltre +300 % dall’inizio del 2011, superando nettamente il DAX (+115 %).

🔹 Il DAX è considerato il benchmark europeo per eccellenza, ma oggi il listino italiano mostra una performance cumulata superiore.

Questo riflette:

la maggiore esposizione del MIB a settori “value” (banche, energia, industriali), favoriti dal ciclo inflattivo 2022-2025;

il recupero dei dividendi, componente chiave del Total Return italiano;

la sottovalutazione storica che ora viene colmata.

In termini reali, il MIB TR ha superato il DAX per la prima volta in oltre un decennio, segnale di un profondo riequilibrio nella leadership azionaria europea.

🧭 Scenario operativo (Total Return)
Aspetto Valore / View
Trend principale Rialzista di lungo periodo
Bias operativo Accumulo su ritracciamenti o consolidamenti sopra 108.000 pt
Conferma tecnica Chiusura mensile stabile sopra 120.000 pt
Target 2026 130.000–135.000 pt (proiezione del canale rialzista)
Stop tecnico Sotto 100.000 pt (invalidazione del trend)
RSI / Momentum Forte ma non eccessivo, segnale di trend maturo ma sano

Strategia:
Approccio buy the dip coerente con il trend strutturale.
Eventuali fasi di consolidamento mensile sono occasioni di ingresso più che segnali di debolezza, finché la struttura rimane sopra la media 20M e il supporto dinamico resta integro.

💡 Sintesi

Il FTSE MIB Total Return è oggi uno dei migliori indici azionari europei su base decennale, e la rottura definitiva dei massimi 2023–2024 rappresenta una conferma di forza.
La divergenza positiva rispetto al DAX sottolinea il ritorno della leadership italiana nel contesto europeo.
Il trend è maturo, ma non esaurito: la struttura tecnica lascia spazio a ulteriori estensioni verso 130.000 pt entro il 2026, con supporti solidi e flussi di dividendi che continuano a spingere al rialzo il rendimento totale.

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