Inizialmente, il tasso di cambio tra la sterlina britannica (GBP) e il dollaro statunitense (USD) ha mostrato un aumento, superando 1,2130 ma incontrando resistenza a 1,2175. Nonostante l'inflazione nel Regno Unito, la coppia si è consolidata con lievi perdite a causa della forza del dollaro statunitense. Al momento, oscilla tra 1,2190 e 1,2200, in linea con i livelli di ritracciamento di Fibonacci al 23,6% e le medie mobili semplici a 50 e 100 periodi. Se la coppia riesce a stabilizzarsi sopra questa fascia, potrebbero intervenire acquirenti tecnici, puntando a 1,2250 e 1,2300. Altrimenti, potenziali venditori potrebbero spingere la coppia verso 1,2130 e 1,2100.
Durante una sessione asiatica tranquilla, ho notato un modesto aumento del GBP/USD, raggiungendo 1,2200 durante la mattina europea di mercoledì. Dal punto di vista tecnico, non ci sono segnali chiari di un rialzo di momentum, ma ulteriori aumenti potrebbero verificarsi se la coppia si attesta su 1,2200. L'indice di inflazione nel Regno Unito è rimasto stabile al 6,7% su base annua a settembre, superando le aspettative di mercato. Il Ministro delle Finanze britannico prevede una diminuzione dell'inflazione. Anche se i dati sul CPI potrebbero non influenzare i mercati per un rialzo dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra nel meeting di novembre, gli investitori potrebbero rivalutare il ciclo di tightening della BoE, sostenendo la sterlina a breve termine. Nel pomeriggio, negli Stati Uniti saranno pubblicati i dati su Housing Starts e Building Permits per settembre, che potrebbero influenzare il dollaro statunitense. Cercherò un ingresso long ad M15 o M5 con successivo target 1.22. Fammi sapere cosa ne pensi, commenta e lascia un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
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