Il future FTSEMIB40 ha come sottostante l’indice azionario delle 40 blue-chips di Borsa Italiana: fino al 1° Giugno 2009 tali azioni erano 30 ed il relativo contratto future era noto col famigerato acronimo di “FIB30”, poi l’indice fu allargato di ulteriori 10 azioni e cambiò successivamente anche denominazione ma in ogni caso ha continuato a rappresentare l’andamento di almeno i ¾ della capitalizzazione dell’intero mercato azionario italiano.
Il suddetto contratto future ha scadenze trimestrali – Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre – e pertanto attualmente per i clienti ActivTrades il contratto negoziabile è quello avente ticker ‘Italy40 CFD (Marzo 2024)’.
E’ un future che segue molto spesso l’andamento dell’analogo future della borsa tedesca, tuttavia – a causa della diversa situazione macroeconomica dell’Italia rispetto alla Germania negli ultimi 12-13 anni – il nostro future è ancora ben lontano dai suoi massimi storici.
Tuttavia, osservando il grafico giornaliero sottostante, nell’ultimo anno e mezzo anche il mercato italiano delle 40 blue-chips ha avuto un’ottima performance, passando con varie onde impulsive e correttive alternate a fasi “senza trend” dal triplo testing nel 2022 sui minimi in area 20.000 punti circa agli attuali oltre 31.000 punti: quindi un netto +55% di rialzo.
L’ultimo deciso swing rialzista è partito dal supporto in area 27.000 dalla fine di Ottobre 2023 – cosa del resto avvenuta per tutti i mercati azionari occidentali – ed è stato ben sostenuto dalla trendline supportiva viola: questo rinnovato sentiment positivo ha portato a rompere al rialzo la resistenza statica dei 29.900 punti (freccetta verde sulla destra posta sulla linea tratteggiata rossa) che si è così trasformata in zona di supporto, tuttavia dopo la 1° decade di Dicembre è poi iniziata una fase di congestione/trading range in quanto il suddetto swing rialzista ha ‘violato al ribasso’ quella trendline che lo sosteneva ed avente una discreta pendenza crescente. La congestione dei prezzi si è così protratta fino al termine di Gennaio tra nuovi massimi - quindi resistenza statica - sui 30.900 punti (linea verde in alto a destra) ed il nuovo supporto sui 29.900 di cui sopra.
Con l’inizio di Febbraio il prezzo è riuscito sì a spingersi ancora più in alto ma affinchè il breakout abbia una buona probabilità di farci vedere un nuovo swing rialzista nelle prossime settimane serve una conferma almeno dalla conformazione del candlestick su base settimanale: è pertanto ancora prematuro esporsi in un senso o nell’altro.
Autore: Marco D’Ambrosio
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