I mercati si fermano in attesa delle decisioni della Fed e dei risultati .
Il resto della settimana si preannuncia ricco di eventi in grado di influenzare l’andamento del mercato in entrambe le direzioni. Di conseguenza, i principali indici hanno interrotto il rally di ieri, in preparazione all’imminente ondata di contrattazioni.
L’S&P è sceso dello 0,30% ieri, attestandosi a 6.370,86 punti, chiudendo così una straordinaria serie di sei sedute consecutive con nuovi record. Il NASDAQ ha posto fine a quattro giorni consecutivi di massimi, registrando una flessione dello 0,38% (circa 80 punti), chiudendo a 21.098,29: è solo il secondo giorno in calo nelle ultime dodici sessioni. Il Dow Jones ha perso lo 0,46% (circa 204 punti), chiudendo a 44.632,99.
È stato pubblicato ieri il primo dei dati settimanali sul mercato del lavoro: le offerte di impiego sono diminuite a 7,44 milioni a fine giugno, contro i 7,71 milioni di maggio. Il tasso di dimissioni è leggermente calato al 2%, segnale di una minore fiducia dei lavoratori nella possibilità di trovare nuove opportunità. Tuttavia, la fiducia dei consumatori è aumentata, passando da 95,2 a 97,2 nel mese di luglio.
I report sugli utili pubblicati ieri non hanno avuto un impatto significativo sui mercati. Boeing (BA, -4,4%), UnitedHealth (UNH, -7,5%), Procter & Gamble (PG, -0,3%), UPS (UPS, -10,6%) e Spotify (SPOT, -11,6%) hanno tutti chiuso in ribasso, a prescindere dal fatto che abbiano superato o meno le aspettative trimestrali. Gli investitori sembrano avere lo sguardo altrove.
Nonostante segnali di cautela a breve termine, saranno probabilmente gli utili a determinare la direzione del mercato nelle prossime sedute, mentre gli operatori si preparano alla fase più intensa della stagione dei risultati. Si attendono importanti report da parte di colossi tecnologici come Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT), Apple (AAPL), Arm Holdings (ARM) e Amazon (AMZN). Gli investitori presteranno particolare attenzione a questi titoli, osservando se la crescita dell’intelligenza artificiale e gli investimenti in conto capitale (CAPEX) continueranno a trainare il mercato.
Lo sguardo sarà puntato anche sui commenti del presidente della Fed, Jerome Powell, attesi per domani pomeriggio, al termine della riunione del comitato. Salvo sorprese, i tassi d’interesse dovrebbero rimanere invariati. Tuttavia, l’appuntamento di settembre si profila come decisivo: la maggioranza degli operatori si aspetta un taglio. Il presidente Powell rafforzerà queste speranze o le raffredderà?
Tra i dati economici in uscita domani figura anche il rapporto ADP sull’occupazione, spesso trascurato perché poco predittivo rispetto ai dati ufficiali sulle buste paga non agricole, attesi pochi giorni dopo. L’ultima volta, il dato ADP ha deluso (in calo di 33.000 unità a giugno, contro un atteso aumento di 100.000), mentre il report successivo ha evidenziato una creazione di 147.000 posti di lavoro, superando le aspettative. Gli investitori lo considereranno, ma la vera attenzione sarà rivolta ai commenti del presidente Powell.
Domani usciranno anche i dati del FOMC e altri risultati aziendali rilevanti. Questi elementi saranno determinanti per l’andamento di fine settimana e di fine mese. Personalmente, non mi aspetto sorprese dalla Fed: ritengo che i tassi resteranno fermi e che si userà un linguaggio volto a preparare il mercato a un possibile taglio a settembre. È questa l’aspettativa generale, e un atteggiamento più aggressivo potrebbe destabilizzare i mercati.
Quanto agli utili, mi aspetto risultati positivi. Resta da capire se gli investitori approfitteranno dei guadagni per realizzare profitti, o se cercheranno di spingere ancora più in alto.
Il resto della settimana si preannuncia ricco di eventi in grado di influenzare l’andamento del mercato in entrambe le direzioni. Di conseguenza, i principali indici hanno interrotto il rally di ieri, in preparazione all’imminente ondata di contrattazioni.
L’S&P è sceso dello 0,30% ieri, attestandosi a 6.370,86 punti, chiudendo così una straordinaria serie di sei sedute consecutive con nuovi record. Il NASDAQ ha posto fine a quattro giorni consecutivi di massimi, registrando una flessione dello 0,38% (circa 80 punti), chiudendo a 21.098,29: è solo il secondo giorno in calo nelle ultime dodici sessioni. Il Dow Jones ha perso lo 0,46% (circa 204 punti), chiudendo a 44.632,99.
È stato pubblicato ieri il primo dei dati settimanali sul mercato del lavoro: le offerte di impiego sono diminuite a 7,44 milioni a fine giugno, contro i 7,71 milioni di maggio. Il tasso di dimissioni è leggermente calato al 2%, segnale di una minore fiducia dei lavoratori nella possibilità di trovare nuove opportunità. Tuttavia, la fiducia dei consumatori è aumentata, passando da 95,2 a 97,2 nel mese di luglio.
I report sugli utili pubblicati ieri non hanno avuto un impatto significativo sui mercati. Boeing (BA, -4,4%), UnitedHealth (UNH, -7,5%), Procter & Gamble (PG, -0,3%), UPS (UPS, -10,6%) e Spotify (SPOT, -11,6%) hanno tutti chiuso in ribasso, a prescindere dal fatto che abbiano superato o meno le aspettative trimestrali. Gli investitori sembrano avere lo sguardo altrove.
Nonostante segnali di cautela a breve termine, saranno probabilmente gli utili a determinare la direzione del mercato nelle prossime sedute, mentre gli operatori si preparano alla fase più intensa della stagione dei risultati. Si attendono importanti report da parte di colossi tecnologici come Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT), Apple (AAPL), Arm Holdings (ARM) e Amazon (AMZN). Gli investitori presteranno particolare attenzione a questi titoli, osservando se la crescita dell’intelligenza artificiale e gli investimenti in conto capitale (CAPEX) continueranno a trainare il mercato.
Lo sguardo sarà puntato anche sui commenti del presidente della Fed, Jerome Powell, attesi per domani pomeriggio, al termine della riunione del comitato. Salvo sorprese, i tassi d’interesse dovrebbero rimanere invariati. Tuttavia, l’appuntamento di settembre si profila come decisivo: la maggioranza degli operatori si aspetta un taglio. Il presidente Powell rafforzerà queste speranze o le raffredderà?
Tra i dati economici in uscita domani figura anche il rapporto ADP sull’occupazione, spesso trascurato perché poco predittivo rispetto ai dati ufficiali sulle buste paga non agricole, attesi pochi giorni dopo. L’ultima volta, il dato ADP ha deluso (in calo di 33.000 unità a giugno, contro un atteso aumento di 100.000), mentre il report successivo ha evidenziato una creazione di 147.000 posti di lavoro, superando le aspettative. Gli investitori lo considereranno, ma la vera attenzione sarà rivolta ai commenti del presidente Powell.
Domani usciranno anche i dati del FOMC e altri risultati aziendali rilevanti. Questi elementi saranno determinanti per l’andamento di fine settimana e di fine mese. Personalmente, non mi aspetto sorprese dalla Fed: ritengo che i tassi resteranno fermi e che si userà un linguaggio volto a preparare il mercato a un possibile taglio a settembre. È questa l’aspettativa generale, e un atteggiamento più aggressivo potrebbe destabilizzare i mercati.
Quanto agli utili, mi aspetto risultati positivi. Resta da capire se gli investitori approfitteranno dei guadagni per realizzare profitti, o se cercheranno di spingere ancora più in alto.
Declinazione di responsabilità
Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.
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