Marco_Bernasconi

Tesla, inflazione e timori sul coronavirus sono stati...

NASDAQ:IXIC   Indice Nasdaq Composite
Tesla, inflazione e timori sul coronavirus sono stati i driver del ribasso ieri.


A Wall Street si dice:

“Una delle cose divertenti del mercato azionario è che ogni volta che un uomo compra, un altro vende, ed entrambi pensano di essere astuti.”

WILLIAM A. FEATHER

Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è sceso del -0,53%. Dopo avere raggiunto i massimi storici venerdì ieri sia l’S&P500 che il Dow Jones Industrial sono scesi.

Titoli come il produttore di chip Intel sono scesi del -1,7%, Capital One ha perso il -0,9% e Valero Energy è scesa del -2,3%.

Anche il Nasdaq l’indice dei tecnologici ieri è sceso.

Ha pesato sull’indice Tesla che è scesa del -3,4%. Ad influenzare negativamente il titolo è stata la notizia che un incidente stradale avvenuto con un modello Tesla due persone sono state uccise in Texas. Le autorità affermano che non c’era nessuno al posto di guida al momento dell’incidente. Non è chiaro se il sistema di assistenza alla guida dell’auto fosse utilizzato al momento dell’incidente.

Questa settimana sarà intensa sul fronte delle comunicazioni sugli utili, 81 dei 500 titoli dell’indice S&P rilasceranno l’informazione, così come 10 dei 30 titoli del Dow, tra cui Johnson & Johnson, Verizon Communications e Intel.

In media, il mercato si aspetta che i profitti trimestrali del’S&P 500 siano in aumento del 24% rispetto all’anno precedente.

Solo un settore del S&P 500 ha chiuso positivo nell’ultima sessione di borsa:
Immobiliare

I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:
Utilities
Information Technology
Beni non essenziali

Anche I mercati azionari asiatici sono stati leggermente negativi questa notte influenzati dalla chiusura negativa di Wall Street appesantito dai cali dei titoli tecnologici.

Il sentiment positivo degli investitori che aveva influenzato la seduta di venerdì portando a nuovi massimo era stato stimolato da:

•maggiori profitti aziendali,
•dalle assunzioni negli Stati Uniti e
•dalla fiducia dei consumatori.

Ieri però hanno prevalso aspetti già noti al mercato come la paura per un probabile aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse e per nuovi picchi di infezioni da coronavirus che hanno spinto alcuni governi a reimporre controlli e chiusure.

Vedo che i mercati hanno dovuto fare i conti con una certa volatilità. Considero questa volatilità un effetto a breve termine. Il mercato continuerà per un po’ ancora a mediare tra preoccupazioni per l’impatto dei tassi di interesse più alti ed il crescente ottimismo che la domanda fino a qui repressa aumenterà i profitti aziendali.

I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:

L’S&P 500 è sceso di 22,21 punti a 4163,27 per un -0,53%.
Il Dow Jones è sceso di 123,00 punti a 34.077,60 per un -0,36%.
Il Nasdaq ha perso 137,58 punti, o -0,98%, a 13.914,77
Il prezzo del greggio americano è salito di 44 centesimi chiudendo a 63,87 dollari al barile.


Coloro che mi leggono abitualmente sanno che le ragioni per cui i rendimenti più alti sono percepiti negativamente dai mercati azionari sono:

•perché possono allontanare gli investimenti dal mercato azionario e portarli invece nelle obbligazioni.
•perché conseguentemente questo rende gli investitori meno disposti a pagare prezzi troppo alti per le azioni.

I rendimenti obbligazionari continueranno a salire nonostante la FED ma l’effetto sulle azioni progressivamente si affievolirà.

Vi ricordo che a gennaio ho iniziato ad accendere l’attenzione verso il limite di 1,50/1,60% come soglia psicologica di allarme. Quello che ho scritto per settimane è puntualmente avvenuto.

Cosa succederà ai mercati quando il Treasury a 10 anni supererà il 2%?

Ora scrivo che i mercati continueranno in questa altalena di preoccupazioni fintanto che questo rendimento non avrà superato, e lo supererà il 2%.

Poi quando andrà oltre il 2,20%, come è successo per altri temi in passato il mercato se ne dimenticherà e finirà di essere lo spauracchio che rappresenta adesso.

Il rendimento del Treasury dal 2016 al 2019 è stato abbondantemente sopra il 2,5% raggiungendo anche il 3,14% e per i mercati quello non era un tema così centrale come lo è adesso.

Ecco un elenco di azioni che hanno attratto la mia attenzione perché hanno avuto scambi molto alti o hanno avuto importanti cambiamenti di prezzo ieri:

Sterling Bancorp
, su del +3,32%. Webster Financial sta acquisendo la banca in un accordo di scambio azionario.

Herman Miller Inc, in calo de- 8,67%. L’azienda produttore di mobili sta comprando Knoll per 1,8 miliardi di dollari in un accordo cash-and-stock.

GameStop Corp. in rialzo del 6,26%. Il rivenditore di videogiochi ha comunicato che George Sherman si dimetterà da CEO entro il 31 luglio.

Peloton Interactive Inc. in calo del -7,28%. E’ stato emesso un avvertimento sui tapis roulant della società di attrezzature per il fitness dopo che un bambino è morto e altri utenti sono rimasti feriti.

Tesla Inc, giù del -3,40%. Un incidente d’auto con conseguenze mortali in Texas avrebbe coinvolto uno dei modelli del produttore di veicoli elettrici.

Clean Energy Fuels Corp. in rialzo del + 6,28%. L’azienda fornitore di gas naturale come carburante alternativo per le flotte di veicoli ha firmato un accordo con Amazon.

Harley-Davidson Inc. in crescita del + 9,68%. L’utile del primo trimestre del produttore di motociclette ha battuto le previsioni degli analisti.

Haemonetics Corp. in calo del -36,15%. CSL Plasma ha comunicato che non intenderebbe rinnovare il suo accordo di fornitura con il fornitore di sistemi di gestione del sangue.

I valori dei mercati asiatici di questa mattina in prossimità della chiusura nel momento in cui sto scrivendo la mia analisi sono:

Il Kospi della Corea del Sud è salito del +0,30% a 3.209,13.
Il Nikkei 225 del Giappone è sceso del -1,90% a 29.114,27.
L’S&P/ASX 200 dell’Australia è sceso del -0,40% a 7.038,20.
L’Hang Seng di Hong Kong è sceso del -0,10% a 29.099,73.
lo Shanghai Composite ha guadagnato il +0,10 % a 3.481,52.

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