Marco_Bernasconi

Il rimbalzo che mi aspettavo di Nasdaq e S&P500 è avvenuto...

TVC:IXIC   Indice Composite US
Il rimbalzo che mi aspettavo di Nasdaq e S&P500 è avvenuto nonostante la volatilità iniziale.


Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +0,52%.
I titoli azionari hanno recuperato posizioni dopo uno scivolone iniziale e hanno chiuso ampiamente positivi ieri. A guidare i guadagni le società finanziarie e industriali.

L’S&P 500 era inizialmente calato dello 0,9%. Si tratta del primo giorno che chiude positivo dopo due sessioni negative.

I titoli delle banche e delle aziende industriali hanno alimentato gran parte della svolta del mercato nella seconda parte della seduta, compensando la debolezza di Microsoft, Netflix, Facebook e altri titoli Big Tech.

I rendimenti del Treasury decennale sono inizialmente diminuiti, successivamente sono risaliti sui rapporti incoraggianti sul calo del numero delle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione e sulla crescita economica del quarto trimestre degli Stati Uniti.

Il mercato sta progressivamente disinvestendo denaro dai titoli tecnologici, che avevano raggiunto livelli eccessivamente costosi, spostandosi verso titoli legati più strettamente alla crescita economica. Quello che mi aspetto è una buona possibilità che la ripresa possa essere sorprendentemente forte, e mi aspetto anche poca interferenza in questa fase da parte della Federal Reserve.

I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati nell’ultima sessione di borsa sono stati:
Finanziario
Industriale
Materials


I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:
Energetico
Information Technology
Communication Services


Ieri il rendimento del Treasury a 10 anni era attestato all’1,63% dopo aver scambiato fino all’1,74% la settimana scorsa. Ricordo sempre che gli investitori si preoccupano che l’aumento dei rendimenti obbligazionari potrebbe essere un presagio di inflazione.

Io vedo un messaggio molto chiaro da parte della Fed che ha intenzione di sedersi e lasciare che l’economia cresca.

Cresca ad un tasso magari più sostenuto di quanto sarebbe accettabile in un altro momento, ma adesso la loro priorità numero uno è la disoccupazione.

Cosa significa questo per i mercati e per l’inflazione?

Questo potrebbe significare che c’è una buona possibilità che l’economia si surriscaldi ma sempre sotto il controllo vigile della Fed stessa.

I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:

L’S&P 500 è salito di 20,38 punti a 3.909,53 per un +0,52%.
Il Dow Jones è salito di 199,40 punti a 32.619,50 per un +0,62%.
Il Nasdaq ha guadagnato 15,80 punti, o +0,12%, a 12.977,70.


L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha guadagnato il +2,30%, chiudendo a 2.183,12

In questo ultimo periodo il mercato è stato molto volatile, supportato dalle aspettative che l’economia salirà presto grazie alle vaccinazioni COVID-19 e alle enormi quantità di spesa di Washington. Ma il veloce aumento dei tassi d’interesse ha però penalizzato e controbilanciato queste aspettative dei mercati finanziari.

I titoli al centro della mia attenzione nel bene e nel male nel mercato dopo l’ultima sessione di borsa sono stati:

Tesla Inc +1.61%

Apple Inc +0.42%

Amazon.com Inc -1.32%

Gamestop Corp +52.69%

Microsoft Corp -1.33%

Facebook Inc -1.21%

Boeing Company +3.32%

Alibaba Group Holding -2.99%

Baidu Inc -14.47%

Nio Inc +2.65%

Autozone +1,55% attenzione a questo titolo che è il principale rivenditore americano e distributore leader di ricambi e accessori per auto con negozi negli Stati Uniti, Puerto Rico, Messico e Brasile. Per conoscere i corretti livelli di ingresso e non sbagliare il timing contattatemi.

Caterpillar +1,37% attenzione a questo titolo si tratta di un produttore di attrezzature per la costruzione e l’estrazione, motori diesel e a gas naturale, turbine a gas industriali e locomotive diesel-elettriche. Per conoscere i corretti livelli di ingresso e non sbagliare il timing contattatemi.


Nelle analisi degli ultimi giorni ho spiegato che è proprio durante i ribassi di mercato il momento in cui deve avvenire la ricostruzione del portafoglio, e che è fondamentale non sbagliare timing e comprare i titoli giusti.

La volatilità di questi giorni non è certamente piacevole, ma permette ai portafogli preparati di tornare liquidi ed utilizzare questa liquidità per acquistare i titoli giusti, nel momento giusto, a prezzi notevolmente più bassi.

Il trading finanziario consiste esattamente in questo.

Il rimbalzo che mi aspettavo di Nasdaq e S&P500 è avvenuto nonostante la volatilità iniziale.
Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato ieri che il numero di lavoratori che richiedono sussidi di disoccupazione è sceso al livello più basso da prima che la pandemia scoppiasse un anno fa. Un altro report informa che l’economia degli Stati Uniti è cresciuta ad un ritmo più veloce alla fine del 2020 rispetto alle stime precedenti. I movimenti dei rendimenti del Treasury sono stati uno dei motivi principali delle oscillazioni del mercato azionario nelle ultime settimane. Quando le obbligazioni vedono crescere i loro rendimenti, gli investitori sono meno disposti a pagare prezzi elevati per le azioni. Le aziende che non pagano dividendi sono quelle colpite di più.

I titoli tecnologici sono quelli che soffrono maggiormente dei tassi d’interesse più alti, e sono però anche tra le più grandi aziende del mercato in termini di capitalizzazione.

I grandi titoli tecnologici ieri hanno oscillato tra positivo e negativo, circa il 50% ha chiuso in positivo ieri all’interno dell’indice S&P 500. Tra gli altri titoli:

Microsoft è scesa dell’1,3%
Hewlett Packard Enterprise è salita del 3,9%
Netflix è sceso del 3,4%
Facebook ha perso l’1,2%


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