"Il trading si riduce a queste due cose: cercare di vedere in una cosa ciò che non vi ha visto nessuno e cercare di capire ciò che molti stanno pensando"
John Templeton
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è sceso del -0,04%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono positivi: Nasdaq +0,28%, per l’S&P 500 +0,12% e per il Dow Jones +0,07% circa.
Perché il mercato ha chiuso in maniera divergente nell’ultima sessione a Wall Street?
L’S&P 500 ha chiuso sul minimo delle ultime 2 settimane.
Il Dow Jones ha chiuso sul minimo dell’ultimo mese.
Il Nasdaq 100 ha registrato un nuovo massimo storico.
Il mercato azionario ieri ha subito le conseguenze negative di mercoledì quando la Fed aveva anticipato la sua previsione di aumento dei tassi. Questo ha anche provocato una rotazione dai titoli ciclici ai titoli tecnologici ieri da parte dei gestori di fondi azionari.
Gli indici azionari hanno trovato un aiuto dalla riduzione delle aspettative di inflazione negli Stati Uniti.
Advanced Micro Devices ha chiuso oltre il +5%.
Xilinx ha chiuso oltre il +4% e questo ha contribuito a spingere il Nasdaq 100 a un nuovo record. Il sito di news on line Dealreporter ha affermato che la Commissione europea non ha sollevato alcuna preoccupazione sulla proposta di accordo Advanced Micro Devices/Xilinx.
Nvidia ha chiuso in rialzo di oltre il +4%.
Amazon e Align Technology che hanno entrambi chiuso in rialzo di oltre il +2%.
Cosa ha invece aiutato il mercato ieri?
I titoli minerari sono stati venduti ieri.
I prezzi del rame sono scesi ai minimi di 4 mesi.
I prezzi dell’argento sono scesi ai minimi di 2 mesi.
Newmont ha chiuso in calo di oltre -6%.
Freeport McMoRan ha chiuso in calo di oltre -5%.
Ieri un calo di oltre -1% dei prezzi del petrolio ha indebolito le azioni di tutto il settore dell’energia.
Occidental Petroleum ha chiuso ieri in calo di oltre il -7%.
Marathon Oil, Haliburton e Devon Energy hanno chiuso tutte in calo di oltre il -5%.
Phillips 66 e Schlumberger hanno chiuso in ribasso di oltre il -4%.
Gli indici azionari statunitensi ieri hanno proseguito a scontare l’esito del FOMC che ha anticipato la sua previsione di aumento dei tassi.
La nuova previsione del diagramma a punti (dot plot) della Fed propone uno scenario negativo per le azioni poiché mostra due aumenti del tasso di 0,25 punti entro la fine del 2023. Il diagramma a punti della Fed ora mostra che 7 membri del FOMC vedono un aumento dei tassi della Fed entro la fine del 2022, (in marzo erano 4) e 13 membri su 18 vedono almeno un aumento dei tassi entro la fine del 2023, rispetto ai 7 di marzo.
I dati macroeconomici statunitensi di ieri non hanno aiutato il mercato azionario. Le richieste di disoccupazione iniziali settimanali statunitensi sono aumentate inaspettatamente da +37.000 arrivando a 412.000, mostrando un mercato del lavoro più debole rispetto alle aspettative di un calo a 360.000. Inoltre, il sondaggio sulle prospettive economiche della Fed di giugno a Filadelfia è sceso da -0,8 arrivando a 30,7, meno delle aspettative di 31,0.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
Oramai è fatta quello che la Fed voleva sta avvenendo e quello che vedo dimostra che sapevano quello che facevano. I mercati sono guidati abilmente da questi politici e non ci saranno scossoni ma certamente aggiustamenti. Bravissimi.
La prima azione che la Fed probabilmente prenderà sarà un rallentamento dei suoi 120 miliardi di dollari di acquisti mensili di obbligazioni.
Questi acquisti hanno aiutato a mantenere i mutui a buon mercato.
Il presidente della Fed ha detto che tale riduzione è ancora probabilmente “una strada lontana”.
L’allentamento dell’aiuto della Fed all’economia sarà un grande cambiamento per i mercati, che hanno prosperato facilmente con tassi a breve termine ridotti e sostenuti da molti programmi di emergenza.
Anche se l’economia ha ancora bisogno di sostegno, la ripresa sta dimostrando di essere abbastanza forte da non aver bisogno delle stesse misure di emergenza prese all’inizio della pandemia.
Il tapering continuerà ne avremo ancora bisogno, ma non abbiamo più bisogno di stimoli di emergenza a questo punto.
L’economia ha ripreso a correre mentre la diffusione delle vaccinazioni aiutano ovunque ad avvicinarsi alla normalità. Adesso c’è ancora da valutare il notevole aumento nei prezzi delle materie prime chesta costringendo le aziende ad aumentare i prezzi per i loro clienti, ovunque dai fast food alle auto usate.
Questo sta alimentando le preoccupazioni sul fatto che l’aumento dell’inflazione sia temporaneo, come si aspetta la Fed, o più duraturo.
Io credo che la risposta sia a metà strada tra queste due visioni.
L’aumento dei prezzi delle materie prime è probabilmente legato all’aumento della domanda con la ripresa dell’economia, ma l’aumento dei salari negli stati Uniti sarà probabilmente più a lungo termine in quanto i datori di lavoro aumentano i salari per attirare i lavoratori.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
L’S&P 500 è sceso di 1,86 punti a 4.221,85 per un -0,04%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 14 giugno.
Il Dow Jones è sceso di 210,22 punti a 33.823,46 per un -0,62%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 7 maggio.
Il Nasdaq ha guadagnato 121,67 punti, o +0,87%, a 14.161,35. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 14 giugno.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,51% dall’1,57% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 104$ ed adesso si attesta sui $1784 dollari.
Il prezzo del greggio americano è salito di 62 centesimi chiudendo a 72,74 dollari al barile.
L’indice di volatilità VIX S&P 500 ieri ha chiuso a 19,22 allontanandosi dal minimo di 15,04 nuovo minimo degli ultimi quattro anni.
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