Il mese di giugno ha presentato sui mercati un recupero decisamente marcato, spinto dal forte rimbalzo avvenuto tra aprile e maggio dopo il tonfo di fine marzo. Questo ha portato alcuni listini, tra cui quelli cinesi ed il Nasdaq americano, a quotazioni superiori rispetto ad inizio 2020. Ma non tutte le notizie sono positive, infatti lo scollamento tra prezzi di mercato (sostenuti in gran parte dalle Banche Centrali e dal proliferare di conti di trading online dovuti al lockdown) e l'economia reale (dati sempre più negativi, come testimoniato mercoledì dal FMI, con una stima di crescita globale 2020 in forte calo che passa dal da -3% di aprile al -4.8% previsto a giugno) risulta sempre più evidente.
Questo vuol dire necessariamente che dovremo aspettarci un crollo a breve del mercato? Chi può saperlo (magari). La cosa che però possiamo sicuramente dire, è che storicamente mercati ed utili delle azioni hanno sempre viaggiato in parallelo, e se i dati aziendali del 2 trimestre saranno (come credo) decisamente peggiori del primo, ecco che inevitabilmente questa ulteriore differenza potrebbe risultare ancor più fuori luogo. In tutto questo infatti dobbiamo sempre ricordarci, come dice Ray Dalio, che la spesa di qualcuno è il reddito di qualcun altro, ma con quasi 50 Milioni di nuove richieste di sussidi di disoccupazione in USA, con una fiducia dei consumatori in forte calo, con un virus che inizia a dare segnali preoccupanti di ripresa dei contagi, ecco che l'impatto di questa crisi potrebbe essere ancora molto sottovalutato negli effetti dai mercati. Infatti a differenza del 2008, dove la crisi era soprattutto di natura finanziaria e di mancanza (o interruzione) di credito, nel caso del Covid la crisi agisce (causa lockdown) soprattutto sui redditi, e meno redditi vuol dire meno spesa, che quindi vuol dire meno redditi e così via. Se i mercato già prezzano tutto è difficile dirlo: scontano una seconda ondata di Covid? Scontano dati peggiori di quelli attualmente previsti? Certo è che se guardiamo le Borse nella giornata di mercoledì 24/06, con l'uscita dei dati economici del FMI, non è che proprio tutto sia stato già prezzato. Ecco che quindi come abbiamo ampiamente anticipato nel nostro canale Youtube con le view settimanali, la presenza strategica di oro in portafoglio, nonchè un incremento graduale dell'asset class liquidità, e gli ingressi frazionati in logiche di piano di accumulo sui mercati azionari sono quantomai di attualità. Per tutto il resto lo sappiamo, nessuno può prevedere i mercati, pertanto questo è un gioco a cui noi non vogliamo affatto partecipare.