SP500 a confronto con le Commodities

Mi collego alla analisi postata ieri (allego il link qui) per capire l'andamento della economia reale in base ai chart che utilizziamo per il trading, ribadendo che spesso i mercati finanziari anticipano i cicli economici.
Riparto dalla analisi del CRB Commodities Index, che è l'indice globale dei prezzi dei futures sulle materie prime ed è utilizzato come indicatore per rialzi della curva inflattiva.
Sulla sinistra ho messo il CRB a confronto con l'andamento del SP500, mentre sulla destra potete vedere il ratio dei due, se sale significa che c’è una maggior forza relativa del CRB Index rispetto all’indice S&P500 e viceversa.
Alcune caratteristiche delle commodities:
- rappresentano un utile strumento per contrastare l’inflazione, che a differenza di azioni e obbligazioni – con le quali sussiste una correlazione negativa – le commodities sono positivamente correlate con l’inflazione garantendo performance positive nei momenti in cui gli asset finanziari tipici hanno rendimento negativo.
- tendono a subire un calo generalizzato dei prezzi nelle fasi di maggior declino del Pil dovuto alla minore richiesta di materie prime, mentre garantiscono un deciso aumento dei rendimenti in fasi di forte crescita economica, sostenute dall’aumento della domanda. Il Covid ha contribuito assai al declino del Pil mondiale.
- l’impatto delle fluttuazioni del dollaro sono rilevanti, in quanto le commodities sono trattate in dollari. A deprezzamenti della valuta corrispondono incrementi nel prezzo delle commodities, in particolare per i produttori con valuta diversa dal dollaro.
Ora negli ultimi anni e soprattutto nel 2020 molte correlazioni e rapporti sono saltati, lo potete ben vedere dal grafico dal 2016 ad oggi, ma nulla esclude che il sistema possa ritornare ad un sorta di "equilibrio tradizionale"... Banche Centrali permettendo.
Entrando più nell'area trading punterei sulle c.d Hard Commodities, cioè quelle del settore energetico, dei metalli industriali, dei metalli preziosi.
Sul grafico ho segnalo lo scoppio della bolla Dot.com, perchè oggi come allora viviamo in una grossa bolla obbligazionaria che forse ne sta andando a creare anche una azionaria... ed in queste c'è la manina della Banche Centrali.
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