Gli investitori statunitensi hanno accolto con favore la decisione della Federal Reserve di ridurre nuovamente il tasso di riferimento, una mossa ampiamente prevista ma accompagnata da un elemento inatteso: le nuove proiezioni macroeconomiche del Comitato indicano una crescita significativamente più robusta per il prossimo anno, mentre l’inflazione dovrebbe continuare ad essere moderata.
La reazione sui mercati è stata immediata. Il Dow Jones Industrial Average ha toccato i livelli più alti da metà novembre — quando l’indice aveva messo a segno un nuovo massimo storico — chiudendo in progresso dell’1,05% a 48.057,75 punti. L’S&P 500 ha archiviato la seduta con un guadagno dello 0,67% a 6.886,68, mentre il Nasdaq 100 è avanzato dello 0,42% chiudendo a 25.776,44 punti.
Top e flop nell'S&P 500
Tra i titoli azionari più performanti dell'indice S&P 500 figurano Western Digital (+7,32% a 181,95 dollari), LKQ (+7,21% a 30,20 dollari), Eastman Chemical Company (+6,13% a 64,96 dollari) e SanDisk (+6,11% a 232,86 dollari).
Tra i titoli più deboli ci sono invece DoorDash (-4,21% a 220,30 dollari), Netflix (-4,14% a 92,71 dollari), HCA (-4,05% a 468,73 dollari), T-Mobile US (-2,99% a 195,32 dollari) e AppLovin (-2,94% a 703,28 dollari).
Analisi tecnica S&P500 future
Dopo la brillante performance registrata nella seduta di ieri, il future sull’S&P 500 sta mostrando un fisiologico arretramento nella sessione di giovedì. Al momento della scrittura, il contratto cede quasi l’1%, riportandosi in area 6.800 punti, dopo la chiusura di mercoledì a 6.891 punti.
L’analisi del grafico daily evidenzia con chiarezza come, nelle ultime giornate, il mercato abbia incontrato una resistenza significativa in prossimità dei 6.900 punti. Sul fronte degli acquisti in questi due ultimi giorni di contrattazione della settimana riteniamo che un’accelerazione al rialzo sarà possibile in caso di ritorno sopra i 6.890 punti, con primo target 6.925 punti, poco al di sotto dei precedenti massimi storici.
Nonostante la correzione odierna, lo scenario di fondo rimane costruttivo; in tale contesto, le correzioni intraday continuano a configurarsi come opportunità di ingresso in ottica long, finché la struttura tecnica non mostrerà segnali di deterioramento.
Un primo campanello d’allarme arriverebbe solo in caso di ritorno sotto i 6.780 punti, condizione che dovrebbe favorire l’avvio di una fase correttiva più estesa, con primo supporto rilevante in area 6.725 punti.
La reazione sui mercati è stata immediata. Il Dow Jones Industrial Average ha toccato i livelli più alti da metà novembre — quando l’indice aveva messo a segno un nuovo massimo storico — chiudendo in progresso dell’1,05% a 48.057,75 punti. L’S&P 500 ha archiviato la seduta con un guadagno dello 0,67% a 6.886,68, mentre il Nasdaq 100 è avanzato dello 0,42% chiudendo a 25.776,44 punti.
Top e flop nell'S&P 500
Tra i titoli azionari più performanti dell'indice S&P 500 figurano Western Digital (+7,32% a 181,95 dollari), LKQ (+7,21% a 30,20 dollari), Eastman Chemical Company (+6,13% a 64,96 dollari) e SanDisk (+6,11% a 232,86 dollari).
Tra i titoli più deboli ci sono invece DoorDash (-4,21% a 220,30 dollari), Netflix (-4,14% a 92,71 dollari), HCA (-4,05% a 468,73 dollari), T-Mobile US (-2,99% a 195,32 dollari) e AppLovin (-2,94% a 703,28 dollari).
Analisi tecnica S&P500 future
Dopo la brillante performance registrata nella seduta di ieri, il future sull’S&P 500 sta mostrando un fisiologico arretramento nella sessione di giovedì. Al momento della scrittura, il contratto cede quasi l’1%, riportandosi in area 6.800 punti, dopo la chiusura di mercoledì a 6.891 punti.
L’analisi del grafico daily evidenzia con chiarezza come, nelle ultime giornate, il mercato abbia incontrato una resistenza significativa in prossimità dei 6.900 punti. Sul fronte degli acquisti in questi due ultimi giorni di contrattazione della settimana riteniamo che un’accelerazione al rialzo sarà possibile in caso di ritorno sopra i 6.890 punti, con primo target 6.925 punti, poco al di sotto dei precedenti massimi storici.
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