USD/CHF, in attesa della FED possibile fase rialzista

Aggiornato
Siamo giunti al termine di una settimana piuttosto vivace, sicuramente non per deboli di cuore. Il mercato valutario stenta nel proporci trend degni di tal nome, gli unici movimenti rilevanti registrati riguardano il Canadese e in particolare ulteriori pressioni di vendita verso quella divisa che da circa 2-3 settimane perde costantemente quota. Perde anche sul Dollaro USA, il ché è tutto dire vista la cronica apatia del biglietto verde. E' da mesi che assistiamo, ostinatamente, a svariati tentativi dei tori poi puntualmente disattesi. E' da mesi che il Titolo di Stato USA con scadenza 10 anni gravita in quell'area di rendimento compresa tra il 2,80% e il 3%.

Perché citare l'obbligazionario? Semplice, perché le correlazioni intermarket sono fondamentali per poter operare sui mercati con cognizione di causa. Se il rendimento sale, teoricamente dovremmo assistere a vendite d'equity e acquisti di Dollaro. E' quanto sta accadendo proprio in questi minuti, probabilmente sulla scia del dato rilasciato dall'Università del Michigan circa la fiducia dei consumatori. Dato che è balzato sopra 100, un valore altissimo che va ben oltre le aspettative e che certifica il sentiment - assolutamente positivo - dei consumatori americani. L'importanza di questo dato è altrettanto semplice: se c'è fiducia tra i consumatori probabilmente ci saranno spese e quindi vendite al dettaglio (l'ultimo dato in tal senso a dir poco negativo), non scordiamoci che i consumi privati incidono per circa il 70% sul PIL americano.

Tale premessa, evidentemente di matrice fondamentale, ci serve per giustificare l'ingresso long sul cambio USD/CHF. Un ingresso che su grafico daily, considerando la media a 200 periodi lo spartiacque tra rialzisti e ribassisti, potrebbe risultare azzardato in quanto contro trend. Tuttavia, anche scalando di time frame, è possibile notare la ripartenza del prezzo dalle medie di riferimento e questo potrebbe far sì che la quotazione salga ancora. Operazione eventualmente da tenere in portafoglio sino a mercoledì, giornata cruciale perché avremo il probabile primo rialzo dei tassi e la successiva conferenza stampa di J.Powell. Ovviamente stiamo parlando della FED.

istantanea

L'obbiettivo dell'operazione, in termini di rapporto rischio rendimento, sarebbe rappresentato proprio dalla media 200 periodi su grafico daily. Vediamo come le candele Heikin Ashi abbiano rimbalzato dalle medie a più corto raggio, ovvero 10 e 21 periodi. Infine il Trend Trigger Factor, in questo momento sta puntando con decisione verso il livello +100, si trova sopra la linea dello zero e questo ricordiamoci che certifica l'entità del trend in corso. Nello specifico, ovviamente, stiamo parlando di possibile fase rialzista. Che poi sia correzione o vera e propria inversione lo vedremo cammin facendo.
Nota
La posizione sta iniziando a spingere al rialzo, cercheremo di valutarne l'andamento tra oggi e il pomeriggio di domani prima dell'importantissimo appuntamento FED. Qualora dovesse guadagnare ulteriormente potremo eventualmente valutare l'azzeramento del rischio portando lo stop in pari
Nota
L'operazione è in leggero guadagno, siamo in vista della FED quindi nel pomeriggio potrebbe essere opportuno - se chiaramente il prezzo lo consentirà - mettere lo stop in pari onde evitare sorprese serali
Trade chiuso: stop raggiunto
Dopo la FED il cambio è venuto giù, avendo portato lo stop in pari prima delle 19 di ieri sera la posizione sarebbe terminata in pari
Beyond Technical AnalysisdollarofedfrancoUSDCHF

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