ACTIVTRADES:USDJPY   Dollaro / Yen giapponese
Tentativi di reazione dei mercati americani ieri pomeriggio, dopo due sedute consecutive di ribassi, in una sessione caratterizzata dalle reazioni degli investitori alle osservazioni del Presidente della Fed Jerome Powell al Congresso. L'S&P 500 e il Dow Jones hanno chiuso positivi mentre il Nasdaq ha chiuso sulle posizioni del giorno precedente.

Il presidente Powell ha ribadito la posizione della Fed secondo cui non c’è alcuna fretta di tagliare il costo del denaro, che avverrà solo quando l'inflazione avrà raggiunto il 2%. Contemporaneamente, sul fronte dati, Il rapporto ADP ha indicato che il settore privato ha aggiunto 140.000 posti di lavoro a febbraio, leggermente al di sotto delle aspettative ma indicando comunque un mercato del lavoro ancora solido.

Inoltre, anche le offerte di lavoro JOLTS sono scese leggermente al di sotto delle previsioni. Tra i titoli, Nvidia è salita del 3,7% toccando un nuovo massimo storico di 892 dollari, mentre Meta e Broadcom sono saliti, guadagnando rispettivamente l'1,5% e l'1,3%. Apple invece ha perso lo 0,6%, al sesto calo giornaliero consecutivo.

BREAKOUT DI EURUSD

Rottura al rialzo per l’EurUsd che finalmente, dopo alcuni giorni, ha violato la resistenza posta a 1.0890 e ha accelerato fino a 1.0915. Il tutto in un contesto di un quadro macro che vede la Fed, in seguito alle parole di Jerome Powell, allontanare il taglio del costo del denaro. Moneta unica che però deve superare la prova BCE e Lagarde, attesi per oggi alla decisione sui tassi di interesse.

Molto dipenderà quindi dalle parole del Presidente, e da cosa emergerà dalla riunione dei Governatori, rispetto ad un eventuale riduzione del costo del denaro, in un periodo nel quale la locomotiva tedesca sbuffa, mentre anche altrove cominciano ad intravedersi possibili rallentamenti (Italia e Francia).

Tecnicamente l’euro sembrerebbe ancora in fase di accumulazione, ma occorrono conferme il tal senso, ovvero il superamento di quota 1.0930. Il Cable intanto supera quota 1.2700 e si mette stabilmente a ridosso della resistenza chiave di 1.2770 80 area.

Scende invece il UsdJpy, e anche abbastanza impulsivamente, con il ritorno a 148.60, con la BoJ che sembra essersi svegliata dal torpore degli ultimi tempi, con dichiarazioni che vanno verso la fine del Qqe. l governatore della BoJ Ueda, infatti, prenderà in considerazione la possibilità di ritirare il massiccio programma di stimoli una volta confermato il ciclo positivo di salari e inflazione. Obiettivi importanti a 146.10.

Anche le oceaniche hanno reagito con Aud e Nzd che contro dollaro hanno ripreso a correre, con target posti a 0.6630 e 0.6200. Sceso anche il UsdCad sul primo supporto chiave di medio termine a 1.3510, ma la rottura di 1.3490, potrebbe spingerlo anche a 1.3180 nel medio termine.


POWELL AL CONGRESSO

Jerome Powell, nella sua audizione semestrale al Congresso degli Stati Uniti, ha ricordato che i Fed Funds hanno raggiunto il picco per questo ciclo di inasprimento e sarà probabilmente opportuno iniziare a ridurre la politica restrittiva, ad un certo punto, già nel 2024, anche se, solo quando ci sarà maggiore fiducia che l’inflazione si starà muovendo in modo sostenibile verso il 2%.

Powell ha anche sottolineato che le prospettive economiche sono incerte, che i progressi verso l’obiettivo di inflazione del 2% non sono garantiti e che vi sono rischi di una riduzione della politica restrittiva troppo presto o troppo tardi. Di conseguenza, la Fed continuerà a valutare i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi per apportare eventuali aggiustamenti alla politica monetaria. Sul fronte economico, Powell ha osservato che la tensione sul mercato del lavoro si è allentata e l’inflazione è diminuita sostanzialmente, pur rimanendo al di sopra dell’obiettivo.

JOLTS OPENINGS

Il numero di offerte di lavoro è sceso di 26.000 rispetto al mese precedente a 8.863 milioni nel gennaio 2024, il più basso in tre mesi e al di sotto del consenso del mercato di 8,9 milioni. Nel corso del mese, le opportunità di lavoro sono diminuite nel commercio al dettaglio (-170.000), nei trasporti, nei magazzini e nei servizi pubblici (-66.000), nella produzione di beni durevoli (-48.000), nell'edilizia (-21.000), nei servizi educativi privati (-41.000) e nel governo (-105.000). D’altro canto, le offerte di lavoro sono aumentate nel settore manifatturiero di beni non durevoli (+82.000). Per quanto riguarda la distribuzione regionale, le offerte di lavoro sono diminuite nel Sud (-12.000), nel Midwest (-19.000) e nell'Ovest (-52.000), ma sono aumentate nel Nordest (+58.000).

BOC, TASSI INVARIATI

La Banca del Canada ha mantenuto il suo obiettivo per il tasso overnight al 5% durante la riunione di marzo e si è impegnata a continuare a normalizzare il bilancio della Banca, poiché i politici rimangono preoccupati per i rischi per le prospettive di inflazione. Nello statement si legge che la banca centrale continuerà a mantenere una politica di restrizione quantitativa finché non si osserverà un ulteriore e duraturo allentamento dell'inflazione core.

Gli ultimi dati hanno rivelato che l’inflazione CPI è scesa al 2,9% a gennaio, ma le misure anno su anno e su tre mesi dell’inflazione core erano comprese tra il 3% e il 3,5%. I policy maker prevedono che l’inflazione rimanga vicina al 3% durante la prima metà di quest’anno per poi rallentare gradualmente. La crescita del PIL è rimasta debole e al di sotto del potenziale, mentre l’occupazione continua a crescere più lentamente rispetto alla popolazione in mezzo ai segnali che le pressioni salariali potrebbero allentarsi.

Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani




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