Donald Trump non molla la presa e rincara la dose sui temi più scottanti della sua campagna elettorale, ovvero i dazi doganali e l’annessione di Canada, Panama e Groenlandia. Sorprende il silenzio di coloro che sono stati tirati in ballo dal neo eletto Presidente, e soprattutto, vogliamo sperare che quanto affermato su eventuali campagne militari ed economiche per annettersi questi paesi sia solo una boutade di inizio anno e niente più.
Intanto però i mercati lo stanno prendendo tremendamente sul serio, considerato che dopo aver rilasciato tali dichiarazioni, il dollaro è partito a razzo schiacciando le valute concorrenti, senza soluzione di continuità. L’EurUsd è sceso a 1.0274 di minimo e ancor più dell’Euro è crollata la sterlina, scesa fino a 1.2320 dall’1.2500 di inizio sessione. EurGbp in recupero di 60 pips a 0.8350 mentre il UsdJpy invece è rimasto in area 158.40, salendo di soli 50 punti, ma la ragione è legata al fatto che era già salito nei giorni scorsi. UsdCad che invece fatica a tornare sopra 1.4400 mentre le oceaniche restano in prossimità dei supporti chiave.
Poi in serata, il mercato ha corretto, specie dopo le dichiarazioni di Waller della Fed che ha cercato di indorare la pillola, affermando di non credere che i dazi verranno applicati in modo draconiano. In ogni caso, non è finita e da qui al giorno dell’insediamento, previsto per il 20 gennaio, ne vedremo ancora delle belle. E anche dopo.
FED, LE MINUTE
Ieri sera sono state pubblicate le minute della banca centrale USA, relative all’ultima decisione sui tassi. Nel documento si legge che rimangono elevati rischi al rialzo per le prospettive di inflazione, per di più passibili di ulteriori aumenti in ragione sia dei dazi doganali, sia delle future politiche di immigrazione, che potrebbero far salire i salari. Il processo che vede un rallentamento strutturale dell’indice dei prezzi verso il 2% potrebbe pertanto aver bisogno di maggiore tempo.
Tra i funzionari, pertanto, prevale la cautela e un approccio più conservativo verso le decisioni di politica monetaria nei prossimi trimestri. Dalle minute si evince infine che, nel 2025, vi saranno solo due tagli dei tassi, per un totale di 50 punti base.
EQUITY INDECISA
Wall Street fatica a trovare una direzione ben precisa, continuando ad oscillare intorno allo zero. Gli investitori restano in attesa che si chiariscano le posizioni della Fed e della nuova amministrazione, oltre ovviamente alla variabile dati economici, sempre cruciale quando si cerca di comprendere la direzione che prenderà il mercato.
La CNN ha riferito che il presidente eletto Donald Trump sta valutando di dichiarare un'emergenza economica nazionale per giustificare l’imposizione dei dazi, sia sugli alleati sia agli altri paesi. Nel frattempo, il governatore della Federal Reserve Christopher Waller ha espresso fiducia che l'inflazione proseguirà nel suo lento trend di discesa, e a raffreddarsi verso l'obiettivo del 2%, sostenendo ulteriori tagli dei tassi di interesse quest'anno. Sul fronte economico, il rapporto ADP ha rivelato che l'occupazione nel settore privato a dicembre ha raggiunto il livello più basso degli ultimi quattro mesi.
EUROZONA, PPI IN RIPRESA
I prezzi alla produzione nell'Eurozona sono balzati dell'1,6% su base mensile a novembre 2024, dopo un aumento dello 0,4% a ottobre, al di sopra delle aspettative di mercato dell'1,5%. È stato il maggiore aumento dei prezzi alla produzione dal settembre 2022 a causa dell'impennata dei costi energetici. Nel frattempo, i costi sono diminuiti per i beni intermedi e i beni di consumo durevoli.
Tra le maggiori economie del blocco, i prezzi alla produzione sono aumentati del 3,2% in Francia, del 2,7% in Spagna, dell'1,8% in Italia e dello 0,6% in Germania. Su base annua, i prezzi alla produzione nell'Eurozona sono diminuiti dell'1,2%, dopo un calo del 3,3%.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 10.000 dalla settimana precedente a 201.000 nella settimana conclusasi il 4 gennaio, il più basso in undici mesi e in contrasto con l'aumento previsto a 218.000. Nella settimana precedente, le richieste di disoccupazione in sospeso sono aumentate di 23.000 a 1.867.000, al di sotto delle aspettative di 1.870.000.
ADP IN CALO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 122.000 lavoratori ai loro libri paga a dicembre 2024, il minimo degli ultimi quattro mesi, rispetto ai 146.000 di novembre e al di sotto delle previsioni di 140.000. "Il mercato del lavoro ha rallentato, con un rallentamento sia nelle assunzioni che negli aumenti salariali. L'assistenza sanitaria si è distinta nella seconda metà dell'anno, creando più posti di lavoro di qualsiasi altro settore", ha affermato Nela Richardson, economista capo di ADP.
Il settore dei servizi ha aggiunto 112.000 posti di lavoro, mentre il settore della produzione di beni ha aggiunto 10.000 posti di lavoro. Infine, il settore manifatturiero ha perso posti di lavoro per il terzo mese consecutivo (-11.000).
GERMANIA, ORDINI INDUSTRIALI
Gli ordini industriali in Germania sono diminuiti del 5,4% mese su mese a novembre 2024, inferiori al calo dell'1,5% di ottobre, mancando le stime di mercato che erano per un dato invariato. È stato il calo più netto da agosto, trascinato da un crollo del 58,4% negli ordini di aeromobili, navi e treni. Inoltre, la domanda si è indebolita per i prodotti farmaceutici (-7,2%) e i metalli di base (-1,2%).
In particolare, gli ordini esteri sono crollati del 10,8%, riflettendo una domanda inferiore dalla zona euro (-3,8%) e al di fuori della zona euro (-14,8%). Nel frattempo, gli ordini nazionali sono aumentati del 3,8%. Escludendo i grandi ordini, gli ordini in entrata sono aumentati dello 0,2% rispetto a ottobre. Nel confronto trimestrale, nel periodo settembre-novembre i nuovi ordini sono aumentati dell'1,7% rispetto ai tre mesi precedenti.
CINA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale della Cina è sceso allo 0,1% a dicembre 2024 dallo 0,2% del mese precedente, in linea con le stime di mercato e segnando il valore più basso da marzo. La deflazione, in base ai dati attuali, non sembra più una chimera, nonostante le misure di stimolo governative e la posizione di politica monetaria di supporto della banca centrale.
I prezzi al consumo di base, cioè il dato core, esclusi cibo ed energia, sono aumentati dello 0,4% anno su anno, il massimo in 5 mesi, dopo un guadagno dello 0,3% a novembre. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, in linea con il consenso. UsdCnh sempre in area 7.34 vicino ai massimi storici.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.