EUR/USD: La mia visione tecnica. Prima area chiave 1.037Bentornati sul mio canale. In questa video analisi condivido la mia analisi tecnica sul cross che più di riguarda da vicino, ovvero EUR/USD.
Nella mia analisi mi concentrerò su una rottura a mio modo di vedere chiave di una struttura di prezzo che mi fa pensare a una possibile continuazione del cross a ribasso.
Auguri a tutti un buon giovedi sera e vi ringrazio per la vostra attenzione e per il vostro tempo.
BCE
NEWSLETTER#104: USD e BCEIL DOLLARO FESTEGGIA
Alle 14:30 sono stati pubblicati i dati relativi i prezzi alla produzione USA.
I dati hanno mostrato un trend diverso dalle aspettative: la componente core è rimasta invariata al 3,4% e la componente headline è salita al 3%, dal 2,6% precedente.
Il dollaro sta guadagnando terreno da inizio settimana nei confronti delle altre valute.
Grazie ai dati di oggi potrebbe ricevere ulteriore sostegno per tornare in zona 107.00 circa.
La Banca Centrale Svizzera taglia a sorpresa di 50 punti base.
BCE: 25 punti
Il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE.
“Il processo disinflazionistico è ben avviato.
I nostri esperti si attendono una ripresa economica più lenta, rispetto le proiezioni di settembre.
Nonostante l’aumento della crescita registrato nel terzo trimestre, gli indicatori segnalano una contrazione nell’attuale trimestre”
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- PIL UK, produzione manifatturiera e industriale (08:00) (GBP)
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#96: USD e BCEUSD, SETTIMANA ACCORCIATA!
Questa settimana assisteremo a contrattazioni USA accorciate per via del giorno del ringraziamento.
Sono due gli eventi più importanti da attenzionare: Verbali del FOMC di domani sera e dati PCE di mercoledì.
La riunione del 18 dicembre si sta avvicinando e le scommesse per un taglio di 25 punti base stanno diminuendo.
Nelle ultime settimane il dollaro è tornato a toccare i massimi di novembre 2022 a quota 108.00.
BCE, LANE E INCERTEZZA
Nell’incontro odierno della BCE, Philip Lane ha spiegato in che modo l'incertezza è incorporata nel processo di politica monetaria della BCE.
Nel suo report si è soffermato su alcuni aspetti importanti: statistica, modelli basati sul passato, eventi imprevedibili e tanto altro.
Il report potete trovarlo nel sito ufficiale della BCE.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- Indice HPI Shiller (14:30) (USD)
- Rapporto sulla fiducia dei consumatori (16:00) (USD)
- Vendita di nuove case (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#79: BCE e GEOPOLITICASETTIMANA DELLA BCE
Questa settimana sarà il turno della BCE, più precisamente giovedì alle 14:15.
Il mercato, in questa riunione, si aspetta un taglio di 25 punti base.
Il recente movimento a ribasso dell’EUR/USD potrebbe segnalare come questa mossa sia già stata scontata dal mercato.
La scorsa settimana nessuno dei rapporti, a parte quelli relativi all'inflazione, è riuscito ad innescare una reazione significativa del mercato.
Anche venerdì, la pubblicazione dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI) e dell'indice della fiducia dei consumatori, non sono riusciti a causare molti movimenti.
GEOPOLITICA
Le tensioni geopolitiche continuano a rimanere alte:
Durante il fine settimana abbiamo assistito a 2 eventi:
1) Un attacco di droni di Hezbollah ha ucciso quattro soldati israeliani.
2) Israele attacca di nuovo l'Unifil, esercito di interposizione dell'ONU.
Nel frattempo i mercati stanno aspettando la risposta di Israele nei confronti dell’IRAN.
Notizie macroeconomiche della giornata
- FESTA CANADA
- Report mensile dell’OPEC (13:00) (USD)
- Aspettative di inflazione dei consumatori (17:00) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#75: BCE e GERMANIATAGLI IN VISTA PER LA BCE?
Dopo un'ulteriore serie di indicatori negativi sul sentiment e un'inflazione complessiva scesa sotto il 2% per la prima volta in oltre tre anni, i mercati finanziari hanno dato un giudizio inequivocabile: alla prossima riunione, la BCE dovrà procedere con un nuovo taglio dei tassi.
Attualmente i mercati scontano un taglio di 25 punti base.
Non è scontato che la BCE seguirà questa strada, con buona probabilità potremmo vedere i tassi invariati e un taglio nella riunione di dicembre.
GERMANIA FLOP
La produzione industriale in Germania ha registrato un incremento del 2,9% nel mese di agosto rispetto al mese precedente, compensando così il calo del -2,9% di luglio.
Tuttavia, su base annua, la produzione industriale continua a essere in flessione, con una diminuzione di quasi il 3%.
A distanza di cinque anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, i livelli di produzione industriale in Germania restano circa il 10% inferiori rispetto a quelli pre-pandemia.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Saldo della bilancia commerciale (14:30) (USD)
- Saldo della bilancia commerciale (14:30) (CAD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#57: BCE, PPI e USOILOGGI BCE E PPI!
Oggi pomeriggio verranno rilasciati altri due dati da attenzionare: Decisione sul tasso d’interesse europeo e prezzi alla produzione americani.
Le previsioni vedono un possibile rimbalzo della componente PPI CORE dal 2,4% al 2,5%.
Se così fosse possiamo aspettarci un mantenimento dei livelli attuali per il dollaro (101.5-102).
Alle 14:30 verranno rilasciate anche le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che rimangono ancora basse, continuando a divergere dalla correlazione con il tasso di disoccupazione.
La BCE alle 14:15 dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base.
REPORT PETROLIFERO AIE
La crescita della domanda globale di petrolio continua a decelerare, la più bassa dal 2020.
Il principale fattore trainante di questa flessione è il rapido rallentamento della Cina, dove i consumi si sono contratti su base annua per il quarto mese consecutivo a luglio.
Le vendite degli investitori hanno contribuito al sentiment ribassista, con le partecipazioni speculative nette sugli Exchange che sono crollate ai minimi pluriennali.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Decisione sul tasso d'interesse (14:15) (EUR)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- PPI USA (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
EUR/USD salita e pullbackCosa aspettarci domani e nei prossimi giorni sulla coppia più tradata al mondo?
A breve ci saranno due interventi dei membri del FOMC sicuramente quello più interessante sarà quello del presidente della Federal Reserve di Atlanta e alle 10 la presidente Christine Lagarde.
Per il momento fino a che il prezzo rimane sopra 850 rimane in una zona di accumulo.
IDEE:
Rottura di 1,0842 ulteriore discesa verso 1,0810
rottura di 1,0868 ulteriore salita 1,0887
EURUSD LONG 1.08150 FIBERNon sono un fan delle figure pattern ma devo dire che negli anni quella a W o a farfalla hanno sempre dato buoni risultati.
Che sia rivolta verso il basso o verso l'alto ha sempre dato un seguito piuttosto "semplice" da prevedere.
Ovviamente ad ogni regola c'è l'eccezzione che la conferma quindi bisogna prendere il tutto con estrema cautela.
I grandi investitori stanno rendendo liquidi i loro portofli questo vuol dire potenzialmente 2 cose: la prima che un ciclo si sta concludendo, quello dei tassi di interesse alti; la seconda che sono pronti al cambio di presidenza con nuovi scenari all'orizzonte.
In questo non vedo ne un dollaro che la fa da padrone ne gli indici che continuano una salita infinita. Per quanto in questo momento, dopo l'ovvio storno, penso che l'unico che potrà sosrprenderci in positivo sarà il GOLD, 2400$ per poi tornare in area 1850$ con l'elezione di Trump.
Una storiella che sa più di previsione apocalittica, ma dopo tutto, le fanta strategie basate sui complotti, quelle smart money basate sul qualcuno che manipola i mercati, quelle dei misteriosi gap da chiudere, quelle degli accordi interbancari e chi più ne ha più ne metta... cencedetemi di dire la mia!
DAX40 GER40 17400 SHORTPer una serie di motivi astrologici, armonici, sentimentali e sociali apro uno short su questo indice che nonostante il dato sull'automotive risulti particolarmente incoraggiante per un inizio di una ripresa, non nego che c'è una sensazione di FOMO generalizzata sugli indici che non auspica nulla di buono.
Scherzi a parte i dati sono molto asincroni con la percezione reale e questo mi spinge a pensare che qualcosa bolle in pentola. Le ultime dichiarazioni "spavalde" del taglio dei tassi a giugno (ci hanno dato anche la data cosi siamo tutti tranquilli) mi sembrano un anticipazione di qualcosa che potrebbe tranquillamente slittare oltre o addirittura non verificarsi per quest'anno.
Dal punto di vista tecnico siamo in una bolla long da troppo tempo e questo non è un bene.
LA BCE HA PAURA?!Questa settimana sarà una di quelle che ricorderemo per diversi anni.
Il timore di non tenere pienamente sotto controllo l’inflazione e il rischio di fermarsi troppo presto devono aver superato le preoccupazioni relative al crescente rischio di recessione nell’Eurozona, motivando la Banca Centrale Europea ad aumentare i tassi di interesse per la decima volta consecutiva da luglio 2022.
Dopo un totale di rialzi dei tassi di 450 punti base, i depositi della BCE sono ora ad un livello record.
Le recenti proiezioni mostrano l’arrivo dell’inflazione complessiva al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025.
Tuttavia, la revisione al rialzo per il 2024 è principalmente conseguenza dell’aumento dei prezzi dell’energia.
La previsione di inflazione per il 2025 è stata rivista verso il basso.
Le previsioni sull’inflazione core della BCE sono state leggermente riviste al ribasso, 2,9% nel 2024 e 2,2% nel 2025.
Agli occhi della BCE, sia la componente headline che la componente core non rientreranno sotto il 2% prima del 2025, non compatibile con la definizione di stabilità dei prezzi.
Anche le proiezioni sulla crescita del PIL dell’Eurozona sono state riviste al ribasso, 0,7% nel 2023, 1,0% nel 2024 e 1,5% nel 2025.
Un ritorno alla crescita del PIL è vista a partire dal secondo trimestre del 2024 in poi.
Fondamentale, a questo proposito, è un’osservazione contenuta nella comunicazione ufficiale: “Sulla base della sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, faranno da contributo sostanziale al tempestivo ritorno dell’inflazione al target”.
Data l'imprecisione dei modelli probabilistici della BCE negli ultimi anni, è discutibile come la BCE è ora giunta alla conclusione che il livello attuale è sufficiente?
Perché non 25 punti base in meno? Perché non 25 punti base in più?
Durante la conferenza stampa, la presidente della BCE Christine Lagarde ha accennato a qualcosa di diverso.
Secondo Lagarde: "la decisione di oggi è stata presa con una maggioranza “solida” ma sarebbe folle se escludessimo completamente ulteriori rialzi dei tassi.
L’inflazione ha semplicemente preso troppe svolte inaspettate e la BCE si è sbagliata
troppo spesso in passato.
Ecco perché l’incontro di oggi lascia ancora la possibilità di riprendere le escursioni in una fase futura".
Anche se la porta a futuri rialzi dei tassi rimane aperta, l’aumento dei tassi di oggi sarà presto
ricordato come il ciclo di rialzi dei tassi più aggressivo della storia da parte della BCE.
USD:
Il dollaro continua a regnare sovrano sui mercati forex, sostenuto dalla crescita del vantaggio in termini di tasso e rendimento, nonché dalla domanda di beni rifugio ad alto rendimento.
La domanda di bene rifugio si intensifica ogni volta che l’avversione al rischio globale alza la testa.
CAD, AUD e NZD potrebbero reggere relativamente meglio l'impatto del dollaro rialzista, sostenute dalle prospettive stabilizzanti della Cina e dai recenti sviluppi dei prezzi delle materie prime.
Un altro driver per la forza del dollaro di questa settimana sono stati i dati macroeconomici.
Vendite al dettaglio statunitensi di agosto,dati PPI, dati CPI tutti a rialzo.
Buon trading a tutti
ATTENZIONE ALLA BCE E ALLO YEN!Il governatore della BoJ Ueda ha attirato l'attenzione degli investitori su un altro possibile adeguamento al regime YCC della banca centrale.
In un articolo, Ueda ha detto che la banca centrale potrebbe avere informazioni sufficienti per un aggiustamento della politica monetaria.
Nel 2024 la BoJ potrebbe essere pronta a porre fine alla sua politica di tassi di interesse negativi (-0.10% attuali).
Il rendimento del JGB a 10 anni, nella giornata odierna, è salito dell'8% e ha raggiunto lo 0,70%, ai massimi dal 2014.
La BoJ ha sottolineato che giovedì condurrà un'operazione di prestito a 5 anni per frenare i guadagni.
Ueda ha anche sottolineato che la BoJ è ancora ad una certa distanza nel raggiungere il suo obiettivo di inflazione e rimarrene paziente con il suo allentamento monetario.
EUR
L'euro rimane vicino ai minimi di settimana scorsa, gli investitori rimangono cauti in vista della riunione di giovedì della Bce.
In vista dell'incontro, il Consiglio direttivo potrebbe effettuare un altro aumento, ma riconosce che il rischio di essere "falco" è aumentato.
Un mix di previsioni instabili potrebbero alimentare i timori di stagflazione del mercato e aggravare gli ostacoli per l’economia Europea.
Non dimentichiamoci quello che sta facendo il petrolio, ai massimi da novembre 2022, altro driver di pressioni inflazionistiche.
GBP
La sterlina è emersa come una delle valute del G10 con le peggiori performance da inizio settembre.
Ciò riflette l’impatto di due fattori trainanti del mercato forex.
Il primo è che il Regno Unito ha evidenziato un'economia che rallenta velocemente mentre le aspettative di inflazione hanno continuato a scendere a rilento.
Il capo economista Huw Pill sostiene l’idea che il ciclo di inasprimento della BoE è prossimo o è già al suo apice.
Di conseguenza, ha eroso il vantaggio tariffario relativo della sterlina.
Il secondo fattore trainante è stato il recente deterioramento della propensione al rischio degli investitori, poiché i mercati hanno iniziato a scontare per un periodo prolungato l’impatto dei tassi ufficiali più elevati a livello globale.
Statisticamente la sterlina rimane più vulnerabile rispetto ad altri mercati ai picchi di avversione al rischio.
Questa settimana l’attenzione sarà focalizzata sul mercato del lavoro nel Regno Unito e sui dati dell PIL di luglio.
Buon Trading a tutti
Ieri la FED, oggi la BCEIeri la Federal Reserve ha confermato che i tassi resteranno al 5,25%. Attendiamo quindi di vedere cosa deciderà la BCE; atteso, in parte, l'aumento a 25 punti base.
A livello grafico vediamo come si sia creata pressione volumetrica intorno all'area che va dai 1952 ai 1955. Una rottura al rialzo potrebbe riportare il prezzo intorno ai 1965, nonché 50% della candela del giorno precedente. In preapertura della sessione di Londra sono già stati colpiti i minimi della sessione asiatica ed un ritorno al 50% di tale range di sessione. Una rottura con forza dei minimi appena creati (intorno ai 1942) potrebbe portare il prezzo fino ai 1936.
Analisi a solo scopo illustrativo; da non considerarsi come consigli finanziari o di trading.
LA BCE RIMANE OTTIMISTA!Condivido questo piccolo articolo per analizzare gli ultimi aggiornamenti della Banca Centrale Europea, dopo l'aumento di 25 punti base di 2 settimane fa.
Analizzando le proiezioni economiche possiamo cogliere spunti interessanti per posizionamenti futuri.
Ho recuperato le proiezioni di febbraio 2023 e le ho messe a fianco alle proiezioni di maggio 2023.
L'inflazione headline rispetto a febbraio è prevista a ribasso, da un 5,9% precedente ad un 5,6% attuale, così come il tasso di disoccupazione dal 7,0% precedente è visto a ribasso, 6,8% attuale.
Al contrario, l'inflazione core è vista a rialzo, da un 4,4% precedente ad un 4,9% attuale.
Il dato più interessante da analizzare è la proiezione del GDP (Prodotto interno lordo) rivisto a rialzo, da uno 0,2% precedente ad un 0,6% attuale.
Il calcolo del prodotto interno lordo è composto da diverse componenti, una delle più importanti sono le vendite al dettaglio.
Quali sono gli ultimi dati riguardanti le vendite al dettaglio?
Dati che continuano a mostrare un rallentamento delle vendite al dettaglio.
Per dare valore a quanto detto in precedenza, riguardo all'importanza delle vendite al dettaglio nel calcolo del PIL, condivido il grafico di correlazione.
Un'altra componente importante nel calcolo del PIL è il BALANCE OF TRADE, ovvero la bilancia commerciale (Import and export).
Entrambe le componenti attualmente sono a ribasso.
Nonostante il ribasso, la bilancia commerciale ha avuto un rimbalzo a rialzo, tornando in territorio di surplus commerciale (Export>import), grazie al grande calo delle importazioni nel mese di aprile.
Attualmente dai dati macroeconomici la probabilità di una crescita economica robusta è bassa, con il ciclo dei tassi d'interesse ancora in aumento.
La previsione rialzista della BCE è contenuta, rimanendo sotto al punto percentuale su base annuale.
Per chi vuole approfondire l'argomento, consiglio di andare a vedere l'andamento dei prezzi delle case, altro indice importante nel calcolo del PIL.
Buon trading a tutti
Borsa, settimana del 15 maggio 2023 cosa attendono i mercatiEcco alcuni fattori che potrebbero influenzare il mercato questa settimana:
Inflazione, ancora una delle principali preoccupazioni per gli investitori e qualsiasi notizia sull'inflazione potrebbe offrire volatilità sia a Wall Street che a Piazza Affari.
La volatilità potrebbe far ripiegare al ribasso il FTSE MIB che cerca di superare le resistenze di area 27500 punti indice, resistenza caratterizzata da forti volumi di vendita registrati durante il mese di febbraio.
La volatilità potrebbe punire anche Wall Street , infatti il Nasdaq quota sotto la resistenza di area 13350 punti indice, una resistenza libera da volumi ma senza dsprinti volatilità rialzista e con poca forza relativa di rialzo.
Banche Centrali, sono davvero tanti i dati che la Federal Reserve questa settimana dovrà annunciare, ma tra i principali dati c'è l'atteso discorso del suo presidente Powell previsto venerdì 19 maggio.
Stesso giorno sarà anche compito della BCE con il presidente Lagarde relazionare circa lo stato dell'economia europea.
Vi è una forte probabilità che i tassi centrali possano aumentare nuovamente, tassi e volatilità potranno quindi avere impatto sui mercati azionari.
Utili attesi per importanti società quotate tra cui per gli Exxon, Microsoft, 3M, Chevron, Deutsche Bank, la stagione degli utili societari è ancora in pieno svolgimento.
MERCATO DEL LAVORO RESILIENTE?!La scorsa settimana, è stata una settimana bollente, con molteplici dati macroeconomici rilevanti (FED, BCE, NFP etc..).
Andando per ordine cronologico, martedì 2 maggio, sono stati rilasciati i dati relativi i nuovi lavori JOLTs (Job openings).
I nuovi lavori JOLTs è un rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali e industriali degli Stati Uniti.
I dati JOLTS sono una misura del deficit o dell'eccesso di offerta di lavoro a livello nazionale.
Da diversi mesi, questo rapporto, indica un continuo rallentamento mostrando una diminuzione dell'offerta presente sui mercati.
Mercoledì alle 20:00 la FED ha deciso di alzare ulteriormente i tassi d'interesse di 25 punti base, raggiungendo soglia 5,25%.
Il mercato aveva anticipato ampiamente questa mossa, mostrando poca volatilità durante l'intervento di Powell alle 20:30.
Durante la conferenza stampa di Powell i giornalisti hanno orientato le domande sul tema bancario, lasciando in secondo piano il "pivot" dei tassi d'interesse.
Giovedì è stato il turno della BCE che "semplicemente" ha seguito le linee guida della FED, alzando ulteriormente il tasso europeo di 25 punti base.
Sempre giovedì, nel pomeriggio come ogni giovedì, sono stati rilasciati i dati relativi alle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Da 1/2 mesi a questa parte la tendenza sembra leggermente cambiata, con l'indice jobless claims a rialzo.
La soglia psicologica si trova a 250K circa.
Situazione ampiamente commentata in un'analisi precedente.
Jobless claims e tasso di disoccupazione sono strettamente correlati.
Venerdì 5 maggio sono stati rilasciati 2 dati molto interessanti, NFP e Tasso di disoccupazione.
Il tasso di disoccupazione ha rotto le stime degli economisti a ribasso, tornando a testare soglia 3.4% (MINIMI STORICI).
Al contrario i dati NFP (Non Farm Payroll) hanno rotto le stime a rialzo, 253k contro 180k previsto e 165k precedente.
Il rapporto mostra che il mercato del lavoro rimane robusto anche se la Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse nell'ultimo anno.
Il collaboratore di SA Mike Zaccardi:
"Il rapporto sulla situazione occupazionale di aprile è il 13°aumento consecutivo di posti di lavoro più caldo del previsto.
Mentre i due mesi precedenti sono stati rivisti notevolmente al ribasso, l'aumento delle buste paga di aprile di 253.000 è stato molto più alto del consenso di +185.000.
La tensione del mercato del lavoro spingerà la Fed a prendere in considerazione un ulteriore rialzo dei tassi.
Le retribuzioni orarie medie sono aumentate dello 0,5% M/M, più del consensus per +0,3% e più forte dello 0,3% di marzo.
Il tasso di disoccupazione è sceso di nuovo al 3,4% ,il tasso più basso dal 1969.2."
PREZZI E BIG PLAYERS IN DUE DIREZIONI OPPOSTE
Sempre più difficile capire la direzionalità che sta per prendere il mercato e sembra che solo la FED potrà dare la linea guida necessaria agli operatori che per ora vivono il risk on nato dai discreti dati che giungono dal PIL americano relativo al q1 2023.
Da un lato ancora diverse indicazioni di risk on, specialmente nei dati macroeocnomico che giungono da oltre oceano, con una discreta domanda aggregata e buoni risltati nel PIL q1 2023, che sebbene in calo rispetto alla precedente lettura e anche rispetto alle aspettative degli analisti, poste al 2% rispetto al 1.1% reale, ha gettato buone basi di speranza rialzista. Il dato che trascina già il PIL è legato alle scorte, e la robusta domanda attuale lascia sperare in ripartenze future della produzione ameriana , specialmodo se si pensa che la disoccupazione rimane sui minim idi periodo e questo sostiene una robusta domanda aggregata che dovrà prima o poi essere soddisfatta. Anche le trimestrali delle aziende tech USA hanno stupito nei loro dati positivi, che aprono quindi all’idea ancora ua volta del Soft landing per la FED. L’inflazione , che rimane centro delle attenzioni delle banche centrali, cala negli indicatori macroeconomici più ampi come il CPI, ma resta ancora resiliente sui dati core.
La scorsa settimana è stato il turno del PCE, e dei redditi degli americani, che ancora una volta hanno mostrato tenacia nei dati core, che restano sostenuti e ancora una buona capacità degli americani di risparmiare rispetto al loro reddito il che pone basi solide per un’economia pronta a resistere ad ulteriori attacchi da parte delle banche centrali.
Dobbiamo tuttavia fare i conti con il rovescio della medaglia, che è il sistema finanaziaro americano, che ancora una volta con First Republic Bank è messo alla prova e potrebbe aver bisogno di adeguato sostegno da parte della FED.
Difficile dunque capire se ci sarà davvero o meno la profonda crisi preannunciata dalla FED e se possa essere il caso o meno di scommettere sul crollo dei mercati finanaziari.
Al momento le mani forti, sembrano ancora intenzionate a mantenere un assetto risk off, che sia di tutela e protezione dei portafogli,ma al contempo i prezzi raccontano una narrativa diversa.
Procediamo per ordine per meglio comprendere le dinamiche in atto.
-FOREX:
il comparto valutario appoggia in pieno lo scenario di risk off, dando spazio alle valute rifugio come l’euro e il franco svizzero , mentre sembra essere oramai in declino il dollaro americano, sebbene nel momento del collasso del comparto equity ha riscoperto una brevissima fase rialzista, che tuttavia non viene registrata nei posizionamenti dei big players che ricordiamo essere espressa da posizioni che restano aperte in overnight.
La prospettiva di una BCE aggressiva ben oltre quello che potrà mettere in campo la FED sembra porre le basi per ulteriori slanci rialzisti della moneta unica, questo grazie anche ad un miglior sistema bancario e finanziario e ad un piano di riassorbimento della liquidità decisamente più blando da parte della BCE rispetto alla FED che ha dato sostegno al debito sovrano e ha garantito una più blanda transizione del regime economico.
EURUSD
Incalzano a rialzo le posizioni dei big players che si portano ora a 169400 contratti aperti con un incremento di ben 5039 contratti long nella sola settimana scorsa, portando l’open interest sui massimi di periodo.
Specchio di questo forte interesse rialzista anche la price action, che vede le quotazioni giungere a 1.1025 con allunghi fino 1.11, al test delle prime resistenze chiave che si trovano a 1.1125 e 1.1175
GBPUSD
Seguono le posizioni long sulla sterlina, che per le mani forti si attestano a 4537 contratti long per la settimana appena conclusa per un totale di 5839 cnt.
Anche in questo caso la forte inflazione spinge gli operatori a crede in azioni forti da parte della boe che potrebbe portre i tassi anche oltre il 5%.
Non da meno quindi la prica action che vede i primi break out rialzisit delle resistenze poste a 1.2550 proiettando ora i prezzi a 1.2660.
YEN
Collasso per lo yen giapponese, che con la conferma di politiche monetarie accomodanti da parte della BOJ e ancora allentamento monetario on puo che vedere forti vendite al momento , con le mani forti che si portano sulle massime esposizioni corte con ben -68744 contratti short netti.
Indubbia quindi la nuova spinta rialzista di tutti gli asset contro yen giapponese che chiudono la settimana in chiaro eccesso di rialzo, che sebbene meritevole di storni di breve , possono essere ottimi trend ancora nel medio periodo.
AUDUSD
Si recuperano posizioni anche sul dollaro australiano e neo zelandese, grazie ad una price action che sembra per ora premiare tutto contro il dollaro americano e sebbene la posizione netta resti ancora improntata al ribasso con -39462 contratti short, il raggiungimento dei minimi di periodo potrebbe essere un ottimo movente per interessanti prese di profitto e ricoperture delle posizioni in essere al momento.
La tenuta dei minimi di 0.6565 sembra essere condizione necessaria per sperare in ritorni verso le resistenze di 0.6775-80
USDCHF
Fortissimo il franco svizzero che senza uno yen in grado di svolgere la sua funzione di rifugio e grazie anche a migliori differenziali tassi sembra essere prediletto dagli operatori per la scelta di un porto sicuro. Le mani forti ricoprono ancora 1064 contratti portando la posizione netta , ancora corta , a soli -3656 contratti, in un rally di circa 6 settimane di acquisti.
USDINDEX
Crollano ancora le posizioni long sul dollaro UsA a dimostrazione di una certa sfiducia nella congiuntura macroeconomica americana. Le posizioni dei big plaiers restano a 10739 contratti , in attesa della FED della prossima settimana che potra sicuramente dare maggiore indirizzo al dollaro USA. Le quotazioni al momento restano ancora in un chiaro trading range, con supporto a 100.83 e resistenza a 105.80.
-EQUITY:
il comparo equity è in neta divergenza tra la prica action e le posizioni dei big players. Ad ogni dato macroeconomico che non si presenta poi cosi pessimista e negatico i prezzi del comparto azionario salgono, dando boost rialzisti che hanno portato le quotazioni sui massimi di periodo, ma le mani forti sembrano non credere a questa idea, continuano a vendere special modo sull ‘ SP500
S&p
Le posizioni nette dei big plaiers sull’SP500 vanno a -363267 contratti corti, rispetto ai -344257 della scorsa settimana, dando ancora fiducia all’idea che le mani forti stanno incrementando le scommesse per un crollo dell’equity.
La price action racconta tuttavia un’altra storia, coni prezzi che sono balzati al test delle resistenze di 4197 pnt. La chiave come detto sarà solo la FED che potrà dare spinta rialzista o meno al mercato equity.
COMMODITIES
Il modno della commodities rimane ancora incentrato sul risk off, con forti acquisti di oro e argento, mentre si vendono metalli come il rame , tipicamente legati al ciclo economico mondiale. Le posizioni, come per la price action, in questo caso sembrano molto più concordi e allineati su un mood di riskoff
OBBLIGAZIONARIO
Interessante ancora il comparto obbligazionario, che rimane pesantemente schiacciato dalle vendite degli operatori , special modo nelle scadenze medio periodo come il 5 e 10 anni Usa, dove le esposizioni ribassiste raggiungono nuovi eccessi, segnale che molti operatori non credono nella ripartenza e nella fine dei rendimenti alti, ma ancora vedono nel prossimo futuro una possibile recessione.
buon trading
Salvatore Bilotta
BCE: si allontana la pausa nel rialzo dei tassi di interesseLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una sessione di contrattazioni caratterizzata dalle vendite. Continuano le pressioni sul comparto bancario: First Repubblic ha infatti comunicato che nei primi tre mesi del 2023 i depositi sono scesi del 35,5% su base annuale, a 104,5 miliardi di dollari. In attesa della prossima riunione della BCE, continuano a succedersi diverse dichiarazioni dei suoi esponenti favorevoli ad un rialzo dei tassi anche a maggio. Per il Capoeconomista dell’istituto, Philip Lane, non sarebbe appropriato mantenere il costo del denaro al 3%, in quanto i dati suggeriscono che questo vada alzato. Intanto, il Governatore della Bank of France, Francois Villeroy de Galhau, ha ribadito l’obiettivo della BCE di riportare l’inflazione al 2% entro la fine del 2024 e che i prezzi del cibo dovrebbero rallentare nella seconda parte del 2023. Le dichiarazioni più “da falco” sono arrivate da Isabel Schnabel, secondo cui un incremento da 50 punti base non può essere escluso, in quanto i dati finora raccolti indicano che l’indice dei prezzi al consumo è più alto e l’economia più resistente delle attese. Schnabel ha anche detto che le turbolenze del comparto bancario andranno prese in considerazione nelle prossime decisioni. Guardando all’Italia, è da segnalare che il nostro Paese è l’unico che rischia la perdita del rating “investment-grade” per Moody’s. Questo per via del rallentamento della crescita e dell’aumento dei tassi che influenzerebbe negativamente la posizione fiscale.
L'INFLAZIONE IN EUROPA CONTINUA A SALIRE!Condivido questo piccolo articolo per analizzare la situazione inflazionistica Europea.
Con le ultime letture del mese di aprile, abbiamo visto scendere l'inflazione dall'8,5% precedente al 6,9% attuale.
E' molto importante però distinguere 2 componenti, la componente headline e la componente Core.
La componente headline, ovvero la più volatile, oltre al paniere principale comprende cibo ed energia ed è proprio la componente che ha registrato un calo dell'1,6% rispetto il mese precedente.
La componente core, ovvero la meno volatile, esclude cibo ed energia ed ha segnato un rialzo dello 0,1% rispetto il mese precedente.
Pare chiaro come le pressioni inflazionistiche in Europa continuano a rimanere alte.
Nel mese di Marzo abbiamo potuto notare una forte discesa del prezzo del petrolio europeo, complice il movimento ribassista del prezzo WTI e BRENT americano di oltre il 15%.
Questo movimento è stato, in parte, la causa dell'abbassamento della componente headline nel mese di Marzo.
Analizzando meglio la situazione inflazionistica, con strumenti personali, è interessante notare quanto segue:
Nel prossimo mese le probabilità di un rimbalzo dell'inflazione headline sono basse, al contrario le probabilità di un rimbalzo a rialzo della componente core sono più alte.
Per sostenere quanto scritto in precedenza, condivido dei grafici personali creati sfruttando il concetto di EFFETTO BASE.
Con i dati attuali e un ipotesi di un rialzo mensile dello 0,3%, notiamo come la componente headline continua a scendere in questo modello predittivo (utilizzato solo per scopi formativi).
Al contrario notiamo come con la stessa ipotesi, ovvero un rialzo dello 0,3% per il prossimo mese, la componente core continua a salire.
Inoltre per tutto l'anno 2023, la componente Core potrebbe rimanere a livelli superiori dal target fissato dalla BCE del 2%.
Guardando i dati macroeconomici, il mese di aprile ha mostrato ancora una volta dati molto deboli, confermando l'impatto dei tassi d'interesse sull'intera economia.
Quanto tempo passerà prima di vedere un regime deflazionistico?
Buon trading a tutti
BCE: si allontana la pausa nel rialzo dei tassi di interesseLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una sessione di contrattazioni caratterizzata dalle vendite. Continuano le pressioni sul comparto bancario: First Repubblic ha infatti comunicato che nei primi tre mesi del 2023 i depositi sono scesi del 35,5% su base annuale, a 104,5 miliardi di dollari. In attesa della prossima riunione della BCE, continuano a succedersi diverse dichiarazioni dei suoi esponenti favorevoli ad un rialzo dei tassi anche a maggio. Per il Capoeconomista dell’istituto, Philip Lane, non sarebbe appropriato mantenere il costo del denaro al 3%, in quanto i dati suggeriscono che questo vada alzato. Intanto, il Governatore della Bank of France, Francois Villeroy de Galhau, ha ribadito l’obiettivo della BCE di riportare l’inflazione al 2% entro la fine del 2024 e che i prezzi del cibo dovrebbero rallentare nella seconda parte del 2023. Le dichiarazioni più “da falco” sono arrivate da Isabel Schnabel, secondo cui un incremento da 50 punti base non può essere escluso, in quanto i dati finora raccolti indicano che l’indice dei prezzi al consumo è più alto e l’economia più resistente delle attese. Schnabel ha anche detto che le turbolenze del comparto bancario andranno prese in considerazione nelle prossime decisioni. Guardando all’Italia, è da segnalare che il nostro Paese è l’unico che rischia la perdita del rating “investment-grade” per Moody’s. Questo per via del rallentamento della crescita e dell’aumento dei tassi che influenzerebbe negativamente la posizione fiscale.
Borse europee e Wall Street al test degli indici S&P Global PMILe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una sessione caratterizzata dai ribassi. Sul fronte delle Banche centrali, sono da segnalare i verbali dell’ultima riunione della BCE, dai quali è emerso come gran parte dei funzionari del board abbia sostenuto l’incremento da 50 punti base. Questa mossa è stata ritenuta importante per evitare di creare incertezze sui mercati. Tuttavia, alcuni esponenti hanno espresso delle perplessità sulle proiezioni economiche rilasciate dall’istituto, giudicate troppo ottimistiche, con i rischi sulle prospettive di inflazione inclinati verso l’alto. Nel frattempo, il Presidente della Banca centrale olandese, Klaas Knot, ha detto che è ancora troppo presto per pensare ad una pausa nel percorso del rialzo dei tassi, in quanto sarebbe necessario assistere ad un’inversione nella tendenza dell’inflazione sottostante. Oltre a questo, l’esponente del board della BCE ha detto di “non essere a disagio” nelle previsioni del mercato che vedono altri 75 punti base di rialzi prima del raggiungimento del picco. Nel frattempo il Governatore della Fed di New York, John Williams, ha dichiarato che anche se si sono stabilizzate le tensioni sul comparto bancario, queste potrebbero rendere più difficile alle imprese e le famiglie ottenere il credito. Per Williams il mercato del lavoro sta mostrando segnali di raffreddamento e l’inflazione sta continuando a rallentare. Sul fronte economico, il Vicepresidente del FOMC si aspetta una crescita modesta del PIL statunitense nel 2023 e che l’inflazione a fine anno raggiunga il 3,25%.
Eurozona: investitori in attesa dei verbali della BCELe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una seduta caratterizzata dall’indecisione. Sul fronte macroeconomico sono diversi i temi da monitorare, in particolare per quanto riguarda l’inflazione. A marzo, nel Regno Unito la rilevazione si è attestata al 10,1% su base annuale, oltre le previsioni degli analisti censiti da Bloomberg al 9,8%. Anche la misurazione core è rimasta elevata al 6,2%, mentre le previsioni erano per una flessione al 6%. Dopo la pubblicazione della rilevazione i mercati sono tornati a prezzare un altro aumento del costo del denaro da 25 punti base da parte della Bank of England nel meeting di maggio, con un picco previsto al 5% entro il 2023. In Eurozona invece, l’indice dei prezzi al consumo di marzo (finale) si è confermato in linea con le previsioni e con le rilevazioni preliminari. Nel dettaglio, la rilevazione è stata pari al 6,9% e al 5,7% per la versione depurata dalle componenti più volatili. Oggi saranno da monitorare i verbali dell’ultima riunione della Banca Centrale Europea, che potrebbero fornire più informazioni in merito a quanto avvenuto all’interno del board. Restando in tema, il Capoeconomista dell’istituto centrale europeo, Philip Lane, ha ribadito che i tassi dovrebbero salire anche a maggio se il contesto economico non cambiasse in modo rilevante. Inoltre, Lane ha ribadito che un aiuto alle decisioni arriverà dall’indagine sui prestiti bancari dell’Eurotower, che fornirà indizi in merito alle condizioni del credito nel blocco.
BCE: rischi geopolitici alzano l’inflazione e riducono crescitaLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno archiviato una seduta caratterizzata da segni misti. Da segnalare uno degli ultimi sondaggi Bloomberg sul rialzo dei tassi della BCE. Gli economisti intervistati si attendono che l’Eurotower aumenti i tassi di 25 punti base altre tre volte nel corso dell’anno prima di fermare la stretta, arrivando quindi ad un picco del 3,75% che rimarrebbe fino a fine 2023. Sul tema inflazione, le previsioni sono per un 5,5% nel dato core nel trimestre in corso. Inoltre, la misurazione dovrebbe superare il dato principale nella seconda metà del 2023. Martins Kazaks, Presidente della Banca centrale lettone, ha detto che il board potrebbe optare per un incremento di 25 punti base nella riunione di maggio, anche se vi sono opzioni aperte in merito ad un incremento più sostenuto e dello 0,50%. Christine Lagarde, Governatrice della BCE, ha affermato che l’economia globale si trova in una fase di frammentazione in blocchi concorrenti. Per la numero uno dell’Eurotower i rischi geopolitici porteranno a un rialzo dell’inflazione e a una crescita minore. Nel frattempo Janet Yellen, Segretaria al Tesoro USA, ha detto che dopo gli ultimi fallimenti bancari gli istituti di credito cominceranno a diventare più prudenti e restringere i prestiti. Questo potrebbe annullare la necessità di ulteriori rialzi da parte della Fed. Sul fronte della stagione delle trimestrali, è da segnalare che oggi sarà una giornata particolarmente intensa dal punto di vista dei risultati del 1° trimestre 2023: tra le principali società a pubblicare i dati sono da menzionare Bank of America, Goldman Sachs, Netflix e Johnson & Johnson.