USOIL rialzo: Tendenze di mercato e Prospettive futureL'analisi del mercato del petrolio USA (West Texas Intermediate, WTI) rivela una situazione affascinante. Al momento, il prezzo del WTI sta recuperando dalle recenti perdite, scambiando intorno ai $72.33 al barile. Questo incremento dei prezzi è spinto dalle preoccupazioni su possibili interruzioni dell'offerta a causa degli ultimi sviluppi, nei quali gli Houthi dello Yemen hanno messo in discussione la risoluzione dell'ONU sulla navigazione nel Mar Rosso. Parallelamente, il rapporto USD/CAD è diminuito, avvicinandosi a 1.3360 e non riuscendo a superare la resistenza chiave di 1.3400. Il dollaro canadese sta affrontando difficoltà mentre la richiesta di beni rifugio cala, grazie a un aumento dell'appetito al rischio tra i partecipanti al mercato.
Nel settore petrolifero, i prezzi stanno mostrando una ripresa moderata mentre le tensioni nel Medio Oriente si intensificano. Gli attacchi ai petrolieri commerciali nel Mar Rosso stanno causando ritardi nelle spedizioni e una carenza di fornitura. Da sottolineare è il fatto che il Canada è il principale esportatore di petrolio verso gli USA e l'aumento dei prezzi del petrolio sostiene il dollaro canadese. La mia previsione, supportata anche dal rally del pair USD/CAD, è un'entrata long sul minimo di dicembre. Seguendo la tendenza stagionale degli ultimi cinque anni, il pair dovrebbe iniziare a salire da gennaio fino a marzo. Continuerò a fornire aggiornamenti su questa posizione. Un saluto da Nicola.
Brent
Il petrolio, conoscere il sottostante per operare correttamente. «I mercati sono mossi da impulsi causali non casuali».
William D. Gann
Annoto in queste pagine un documento che riassume uno dei tanti webinar che ho seguito, generalmente non tengo traccia di tutti i corsi, webinar o letture. Devo essere colpito positivamente, attratto dall'argomento, quindi quanto annoto è ovviamente soggettivo. Debbo anche affermare che non tutto rientra nelle mie convinzioni teoriche e operative sul trading, ma è anche vero che paragono un trader che ambisce a ritenersi tale alla stregua di un hacker. Mi spiego per non essere frainteso, voglio semplicemente dire che come l'hacker ha una visione del mondo a 360° e raccoglie quante più informazioni possibili, altrettanto dovrebbe essere patrimonio di un trader per avere, in seguito, gli strumenti necessari all'operatività.
Il Petrolio come in generale le materie prime, hanno sempre avuto un andamento molto ciclico, questo ha permesso nel tempo di offrire un elevato grado di prevedibilità dello strumento, ma da diversi mesi è divenuto difficile fare trading su quest'asset, vuoi dovuto prima alla situazione pandemica, poi alla guerra fra Russia e Ucraina, l'attuale situazione inflattiva, l'avvento dell'economia sostenibile e non per ultimo la riunione dell'Opec con la decisione del taglio alla produzione di barili.
Fra i tanti argomenti non si può non citare il compimento nel 2023 del quarantesimo compleanno di contrattazione del WTI (West Texas Intermediate), il black gold delle commodities, (l'oro nero). Ricordo che il WTI non è altro che il petrolio americano, conosciuto anche come light crude oil. Il contratto nacque nel 1983 lanciato dall'allora NIMEX.
Oggi a distanza di 40 anni, quando, per chi ricorda, la maggior parte di petrolio veniva importata dal medio oriente, (ricordo che nei miei anni d'istruzione scolastica studiai un intero libro sull'OPEC, copertina a sfondo grigio e caratteri neri maiuscoli con la scritta OPEC al centro), dicevo oggi il maggior produttore a livello mondiale sono proprio divenuti gli Stati Uniti. Diverse le dinamiche che hanno innescato questo processo. Anni '70 chi non ricorda l'austerity, (in Italia si viaggiava con targhe alterne), poi la scoperta tecnologica dello "shale oil" e l'esportazione di petrolio degli Stati Uniti negli anni recenti ci portano fino ai giorni d'oggi con una produzione statunitense che supera i 12 milioni di barili giornalieri.
La particolarità che ha rivoluzionato il modello di trading sul petrolio è stato il permesso all'esportazione del WTI che oggi vanta circa 4 milioni di barili giornalieri. Questo ha permesso di calmierare i mercati. Oggi, ovviamente, gli Stati Uniti vorrebbero un quotazione del petrolio bassa, per ovvi motivi inflattivi, (ricordo che un prezzo degli energetici in salita crea inflazione), non a caso hanno venduto parte delle loro scorte strategiche per calmierare il prezzo proprio riallacciandomi anche al concetto espresso sopra.
I due asset che si trovano su la quasi totalità delle piattaforme e sono il Brent scambiato a Londra, viene estratto dal sottosuolo del mare del nord al largo della Scozia per la sua natura dolce adatto alla raffinazione di benzina; più facile da trasportare in luoghi distanti quindi con minori costi. Poi il WTI scambiato a New York ed estratto nei giacimenti degli Stati Uniti ancora più dolce e leggero del Brent ma a differenza del Brent più difficile nel trasporto elevandone i costi. Questi sono i più graditi alle raffinerie per la lavorazione essendo scarsamente densi e con bassi contenuti di solfuro. Poi vi è l'Urals, il petrolio russo, molto pesante che vorrebbe far concorrenza all'americano, ma proprio per le sue caratteristiche non gradito dalle raffinerie in un ottica di costi per la raffinazione. Più complesso il processo, costi di manutenzione degli impianti elevati etc.
Non solo, la Russia si è trovata nella situazione di dover sopportare le sanzioni europee, territorio nel quale esportava. Non essendo comunque un, "piccolo stato sprovveduto", ha rafforzato la vendita in Cina e India, stati vicini; senza entrare nella politica ma semplicemente costruendo un analisi che è il mio compito, annoto un paradosso. L'India lo raffina dopodiché lo invia in forma di derivati in Europa, quindi la Russia in un certo modo ha aggirato le sanzioni, la stessa India che non acquistava dalla Russia ma dall'Iraq e dall'Arabia Saudita in seguito a fronte dei forti sconti del petrolio Russo da parte di Vladimir Putin, (ai minimi storici), a dirottato i suoi acquisti. Concludendo l'analisi, con l'ultimo taglio di produzione dei barili giornalieri da parte dell'OPEC, potrebbe avvenire che l'India incrementi ulteriormente la domanda di Urals russo, arricchendo ulteriormente la Russia con buona pace di tutti.
Per contro, Stati Uniti, Europa, che stanno inasprendo i tassi di interesse, rispettivamente con FED e BCE, per combattere l'inflazione persistente, si potrebbero trovare in un cosiddetto, "cul de sac", in quanto il taglio alla produzione dell'OPEC potrebbe portare ad un notevole aumento sui costi energetici alimentando l'inflazione stessa per altro abbastanza resiliente ai tassi in atto.
Chiunque opera in questo asset non può eludere questa serie di informazioni di cui sopra. Non bisogna improvvisarsi, le informazioni in campo energetico, ma direi, in generale, delle commodities, sono veramente tante. Basti pensare i soldi ed il tempo che investì Gann nella ricerca e studio di informazioni. Altresì, per una serie di caratteristiche, che magari in un articolo futuro posterò, riteneva le commodities l'asset più "giusto" nel quale operare.
Poi vi sono dati macro altrettanto importanti:
Le rilevanti relazioni sul greggio si leggono nel rapporto settimanale sulle scorte API il martedì attorno alle 22.30 e le scorte energetiche dell'EIA il mercoledì attorno alle 16.30. Tendenzialmente all'uscita dei dati si osserva un'accelerazione della volatilità, tanto come accade, per fare un esempio sulle valute all'uscita dei NFP.
Petrolio USOIL in Gap upIl prezzo del petrolio ha avuto un'apertura stellare al rialzo sopra gli 81,00$, il 7% in più rispetto alla chiusura di venerdì ispirata dall'annuncio di ulteriori tagli alla produzione da parte dell'OPEC+ questo fine settimana.
Secondo Reuters, il cartello petrolifero ridurrà la produzione complessiva di petrolio di circa 1,16 milioni di barili/giorno (bpd), il che porterà al taglio complessivo della produzione a 3,66 milioni di barili al giorno.
Petrolio rimane deboleI prezzi del petrolio nella seduta di ieri hanno registrato un deciso rialzo, a seguito della decisione da parte della CIna di riaprire i suoi confini ha diminuito le preoccupazioni degli investitori sul lato domanda.
La riapertura ha posto fine a circa tre anni di severi requisiti di ingresso che avevano rallentato la crescita nella seconda economia mondiale e maggiore importatore di petrolio greggio.
Tuttavia le forti preoccupazioni circa un possibile ingresso in recessione da parte degli Usa, mantengono cauti i traders nonostante l'offerta di petrolio russo dovrebbe diminuire nel 2023 a causa dell'embargo dell'Unione Europea sui prodotti grezzi e raffinati.
Brent - recupero favorito da price cap e CinaI prezzi del petrolio in rialzo dalla chiusura di venerdì, da 81$ a 88$, dopo che i Paesi Opec+ hanno concordato di mantenere invariata la produzione in considerazione dell'embargo dell'Unione europea e del price cap del G7 sul greggio russo. Recupero favorito anche dall'allentamento delle misure Covid in Cina del fine settimana.
Petrolio torna a correreI prezzi del petrolio riprendono fiato dopo il crollo della scorsa ottava che ha portato le quotazioni del LCrude vicino al supporto in area $73. L’OPEC+ si riunirà il 5 dicembre e sembra abbastanza probabile che i membri decideranno per un taglio alla produzione per sostenere i prezzi.
I timori degli investitori sono in riferimento alla drastica diminuzione della domanda da parte della Cina. Nella riunione di Ottobre il gruppo aveva fatto ricorso a misure più drastiche decidendo di tagliare la produzione di immediatamente di 2 milioni di barili al giorno, nonostante le aspre critiche da parte degli Usa.
BRENT Goldman Sachs taglia previsioni sul petrolio Goldman Sachs ha tagliato le sue previsioni sul petrolio Brent di $ 10
I prezzi del petrolio scendono quasi ai minimi di due mesi poiché le preoccupazioni per la Cina pesano sul sentiment degli investitori.
Il prezzo del petrolio continua a mostrare una volatilità superiore alla sua media storica.
Questo denota molta incertezza tra gli operatori ormai da diversi mesi si trovano a dover lottare contro molti fattori economici e geopolitici che hanno grosso impatto sul prezzo dell’oro nero. Intanto la banca d'affari Goldman Sachs ha tagliato la sua stima del petrolio di $ 10 per il quarto trimestre e ora prevede il Brent a $ 100 al barile.
Brent - discesa pesante Brent ha perso il 10% nell'ultima settimana a causa dei ritorno dei timori recessivi a livello mondiale. Vista l'entità dell'estensione al ribasso è possibile che il declino non sia terminato ma che si voglia provare un test dei supporti in zona 75$ passando per i vari supporti intermedi. La chiusura del mese di novembre confermerà o meno questa possibilità.
PETROLIO - PREVISIONI INVERNALIBuongiorno a tutti,
Oggi voglio condividere una mia idea rialzista per il petrolio.
Oltretutto, le compagnie petrolifere hanno deciso di tenere le scorte visto il prezzo basso. Questa mossa ha portato ad una riduzione dell'offerta e dunque ad un aumento del prezzo.
Vedo un possibile rialzo fino in area 112$
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Petrolio - previsioni EIA
Ogni mese l’Energy Information Administration Usa, (EIA), pubblica le sue prospettive a breve termine (STEO) dove indica le sue previsioni per il prezzo del petrolio per quest’anno e per il prossimo. Secondo il report di settembre, l’EIA ritiene che il prezzo del Brent sia in media di $104.21 al barile e di $ 96,91 al barile nel 2023. L’EIA ha evidenziato diversi eventi "che contribuiscono a una maggiore incertezza nel mercato del petrolio greggio”, come il potenziale ritorno a un accordo nucleare iraniano che porterebbe alla revoca delle sanzioni al paese e consentirebbe le esportazioni di petrolio greggio dell'Iran nel mercato oppure anche il rischio di uragani che potrebbero comportare potenziali interruzioni della produzione.
Brent - aggiornati i minimi e poi recuperoI prezzi del petrolio sono aumentati di circa il 4% venerdì, sostenuti dalle minacce ai tagli dell'offerta, anche se i futures hanno registrato un secondo calo settimanale poiché gli aumenti aggressivi dei tassi di interesse e i freni cinesi del COVID-19 hanno pesato sulle prospettive della domanda.
Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di fermare le esportazioni di petrolio e gas verso l'Europa se verranno imposti limiti di prezzo. Al momento dall'incontro di venerdi dei ministri europei pare non siano stati trovati accordi sul tetto dei prezzi da applicare.
Nonostante il rimbalzo di venerdì, è stato registrato un calo settimanale, con il Brent calato di circa 0,2% dopo aver ha toccato il minimo da gennaio a 87.28$. Dal punto di vista tecnico ci sono i presupposti per continuare la discesa nel medio periodo verso i supporti successivi posti in area 81.35$ mentre nel breve potrebbe continuare questa tendenza a rialzo con l 'obiettivo di ritestare anche area 96$. Solo il recupero di questi livelli porterebbe a riconsiderare lo scenario ribassista nel medio peridodo.
Brent - pullback e nuovo ribassoTecnicamente il Brent sta rispettando ciò che i manuali di analisi tecnica insegnano dandoci qualche soddisfazione. Dopo il pullback verso la parte inferiore dal box i prezzi hanno ripreso il trend ribassista in prossimità raggiungendo i minimi del 5 agosto a 93$. I target di questo movimento rimango i medesimi discussi nell'analisi precedente, quindi tra gli 85$ e i 90$.
Brent - persa soglia 100$ Il prezzo del Brent ha registrato una perdita superiore al 10% questa settimana con gli investitori preoccupati per l'outlook negativo della domanda in considerazione dei recenti aumenti delle scorte. Dal punto di vista tecnico, dal rifiuto della resistenza a 110$ è partito questo movimento correttivo che potrebbe portare ad ulteriori affondi verso i supporti successevi dopo la rottura verso il basso del box. Range del target di movimento l'intervallo 85-90 dollari. Attenzione per un eventuale rientro nel box per eventuale tentativo di pullback.
Brent - rimbalzo sui supporti Discesa violenta ma attesa sul Brent che soffre le aspettative di recessione globale con conseguente riduzione di domanda. Sul mercato pesano maggiormente i timori di una riduzione della domanda piuttosto che eventuali riduzioni di offerta. Dal punto di vista tecnico il declino delle quotazioni si è fermato su zone supportive importanti. I prezzi stanno rimbalzo e probabile che andremo al test della resistenza persa in area 110$/bbl. Attenzione che qui ci saranno venditori che potrebbero respingere i tentativi di recupero dei bulls e far riprendere il trend verso il basso. Vedremo se avranno forza oppure i bulls avranno trovato un minimo da cui ripartire. Personalmente ritengo più probabile il primo caso, ovvero il rimbalzo e poi ripresa della discesa verso i supporti successivi. Vedremo quanto reazione ci sarà in area 110$, li avremo indicazioni più affidabili. Ipotizzando che non venga superata al primo tentativo (non è assolutamente detto) un ingresso short lo valuto così da gestire poi con trailing stop o uscire in pari. Vedremo....
PETROLIO PRONTO A CROLLARE ?Buongiorno traders !
Dopo qualche giorno di pausa per analizzare bene i mercati, ecco a voi un piccolo spunto sul PETROLIO.
Sappiamo che un prezzo alto del petrolio ha lo scopo di tenere alta l'inflazione ma... l'aumento crescente dei tassi di interesse fan si che col tempo, l'inflazione in eccesso venga riassorbita. Ho ragione di credere che molto presto la benzina tornerà a prezzi ''normali'' e non solo... altri derivanti del petrolio, oltre alla benzina, sono anche plastiche, magliette etc etc... dunque un ulteriore aumento importante del petrolio porterebbe non solo ad una benzina più cara ma aumenterebbe il prezzo di tutto quello che deriva dal petrolio stesso.
Vista la situazione dei mercati, gran parte della popolazione non ha soldi per adattarsi a questo boom dei prezzi (energia compresa), dunque ho ragione di credere in uno storno dei prezzi abbastanza importanti.
Tecnicamente, il prezzo del petrolio ha rotto pesantemente l'area dei 105$ e sinceramente lo vedo attestarsi in area 85$ molto a breve.
Brent - red fridayVenrdì i prezzi hanno registrato una perdita del 6%. Sono crollati con il rally del dollaro e anche perchè la Russia ha segnalato che le esportazioni di petrolio dovrebbero aumentare e mentre crescono i timori di recessione globale.
Questa è stata la chiusura più bassa per il Brent dal 20 maggio. È stato anche il più grande calo percentuale giornaliero per il Brent dall'inizio di maggio.
Tecnicamente siamo tornati a toccare la mm giornaliera daily retestando la parte alta del rettangolo(anche se questo vista l'entità non sembra un solo retest ma l'inizio di un movimento piu profondo). Prossimi target la mm100 daily e successivamente livello statico dei 100$.
Brent - continua discesaDopo l'annuncio di Biden di rilasciare le riserve strategiche nazionali di oil per contrastare la salita dei prezzi che metterebbero in difficoltà le company US i prezzi hanno perso quasi il 16%. Nella precedente settimana per la prima volta dal 2017 i prezzi sono andati sotto la soglia dei 100$. Discesa che per il momento si è fermata in prossimità della soglia psicologica dei 100$ e della mm gialla e del minimo del 16 Marzo ma che potrebbe proseguire verso i supporti successivi a 90$ qualora da qui non riparta un movimento rialzista e il recupero della zona di prezzo evidenziata dalle rette bianche.
CrudeOil, verso la B3 annualePartiamo dall’MCS che sta dando diversi falsi segnali sell alla quale non daremo importanza perchè sappiamo che c’è ancora margine di salita nonostante siamo arrivati alla B3 dell’annuale (ebbene sì , anche l’annuale del crudeoil si è impostato in 3 tempi).
Abbiamo due livelli importanti da valutare come spunto di vendita, il primo è la resistenza a 95.77 appena sopra il massimo di periodo, l’altro è nel vuoto a 97.36, ma non così nel vuoto perchè sarebbe il massimo che farebbe allineare la resistenza MML H4 evidenziata nel rettangolo rosso, con il 50% di Fibonacci che si verrebbe a formare con tale nuovo massimo (allego ipotesi grafica) , quindi terrò questo livello sotto rigida osservazione.
PETROLIO: SITUAZIONE DI IPERCOMPRATO TECNICOIl #petrolio, una volta raggiunta l'area degli $80, sembra voler prendere una pausa per capire gli sviluppi della situazione energetica mondiale. Il passaggio dall'utilizzo del Natural Gas e del Carbone per produrre energia al petrolio, meno caro in questo periodo, potrebbe aver influenzato l'ultima crescita delle quotazioni. In ogni caso l'intero comparto rimane sotto pressione mostrando una spiccata #volatilità. I prezzi del carbone in Cina, ad esempio, hanno continuato a diminuire e hanno perso circa il 14%. I prezzi del gas in Europa e negli Stati Uniti sono diminuiti rispettivamente del 5,3% e dell'1%. I prezzi della benzina negli Stati Uniti hanno perso l'1,1%. Un ulteriore fattore che sta esercitando pressione sul prezzo del petrolio, anche se meno importante, è stato il rafforzamento nelle ultime settimane del dollaro USA.
Ma nonostante la pausa dei prezzi, la domanda di petrolio rimane forte e l'offerta rimane ancora limitata. I paesi dell'#OPEC + hanno chiarito che non vedono alcun motivo per rivedere il programma per aumentare la produzione finora.
Dal punto di vista tecnico, analizzando un grafico di lunghissimo periodo su base settimanale, potremmo essere vicini ad un punto di forte resistenza. Anche le indicazioni che provengono dalla lettura dell'indicatore #RSI mostrano che i prezzi si trovano in una zona di #ipercomprato.
BRENT E WTI... siamo alla resistenza!Brent e Wti in rapido avvicinamento verso le loro resistenze!!!
L'11 novembre i massimi hanno determinato la creazione di aree di resistenza per Brent e Wti, i prezzi dopo tale data hanno reagito innescando un calo delle quotazioni che in data 13 novembre danno origine ad aree supportive.
Una seguente ripresa dei corsi porta ora nuovamente i prezzi molto vicini alle rispettive resistenze.
Al momento attuale l'impostazione è assolutamente rialzista per entrambi gli strumenti, resta però da osservare quale sarà il comportamento degli operatori nei confronti di un livello che ha arrestato la salita delle quotazioni avvenuta dal 2 all'11 novembre.
Situazione da monitorare!!!
LAYOUT
Grafici candlestick 4H, Gold a sx e Silver a dx
Medie mobili esponenziali area a 6,15 e 30 periodi (rispettivamente 1g, 2,5gg e settimanale)
Sar e MACD istogramma tarato 15,30, 6
LIVELLI GRAFICI
BRENT
Resistenza: 45,30
Supporto: 42,68
WTI
Resistenza: 43,05
Supporto: 40,10
Buon trading a tutti!!!
WTI e BRENT.. Swing in vistaSui grafici Renko (ATR60 TF4H) sono all'orizzonte swing per WTI e Brent.
Due blocchi ribassisti rossi per il Wti, formatisi il 12 ed il 13 di novembre; un solo blocco per il Brent, in data 13 novembre.
Setup che potrebbe rivelarsi interessante per gli operatori a "caccia" di swing e per chi ha un'idea ribassista su questi strumenti.
LAYOUT GRAFICO:
Linea superiore: grafici Renko tarati ATR60 su TF4H - Wti a sx Brent a dx
Linea mediana: grafici Renko tarati ATR100 TF30min - Wti a sx Brent a dx
Linea inferiore: Grafici candlestick TF Daily con grafico multitimeframe settimanale e sar - Wti a sx Brent a dx
LIVELLI GRAFICI
WTI
Resistenze:
43,77
43,05
Supporto:
33,64
BRENT
Resistenze:
46,52
45,30
Supporto:
36,40
Buon trading a tutti!!!
WTI e BRENT arrivati in area supportiva WTI e BRENT dopo un'importante discesa cominciata per entrambi il 21 di ottobre e segnalata senza interruzioni di continuità dal grafico Renko TF 4H ATR60, si trovano ora a fare i conti con importanti supporti grafici.
Il comportamento degli strumenti finanziari in prossimità di tali livelli potrebbe dare spunti operativi interessanti.
Assolutamente da monitorare la situazione fondamentale, non per operare in funzione di essa, ma soprattutto per determinare il fattore di rischio.
L'evoluzione di misure restrittive dovute al Covid, compresi eventuali lockdown totali e la reazione di paesi produttori potrebbero dare importanti scossoni alle quotazioni facendo crescere la volatilità sui mercati.
LIVELLI
WTI: Supporto 34,36 del 15 giugno 2020
BRENT: Supporto 37,01 del 12 giugno 2020
GRAFICI RENKO 4H ATR60 linea superiore, WTI a sx e BRENT a dx
Sono presenti solamente blocchi ribassisti per entrambi gli strumenti
GRAFICI RENKO 30MIN ATR100 al centro, WTI a sx e BRENT a dx
Rendono visibile la "reazione" di prezzi in prossimità delle aree supportive, in particolare modo il Brent si è maggiormente avvicinato tentando per due volte la foratura del livello grafico.
GRAFICI CANDLESTICK D
Le ombre delle candele confermerebbero la validità del livello grafico "sentito" dai prezzi
Da osservare per trarne nuovi spunti operativi
Buon trading a tutti!!!
WTI e BRENT... 6 settimane sotto le resistenze!Sesta settimana consecutiva di chiusure sotto le relative resistenze per WTI e BRENT!
Rispettivamente a quota 41,50 per WTI e 43,80 per il BRENT
Sotto il profilo fondamentale oltre i soliti fattori (Opec, produzioni ecc..) influenza pesantemente l'evolversi della situazione Covid, con tutte le variabili che essa comporta.
PROFILO GRAFICO
GRAFICI RENKO 4H ATR60 (linea superiore)
A sx il WTI a dx il Brent, configurazioni grafiche simili, evidenti i livelli di resistenza che hanno provocato l'interruzione delle spinte rialziste contenendo i prezzi.
GRAFICI RENKO 30M ATR100
A sx il WTI a dx il Brent, dettaglio della situazione, su grafico Renko 30M tarato con ATR100 risultano molto più visibili gli swing, il grafico in questione per operatori con ordini temporali più ridotti poteva fornire interessanti spunti operativi a fronte di stop contenuti essendosi avvicinati molto i prezzi al livello grafico.
GRAFICO CANDLESTICK DAILY
A sx il WTI a dx il Brent, applicando un grafico multi timeframe risulta particolarmente chiara la lettura dei range settimanali dei prezzi, con evidente compressione dal 12 ottobre alla data odierna.
Operativamente tale resistenza continua a confermare la sua importanza, qualunque sia l'idea di trading che si abbia ed il TF sul quale si intenda operare.
Buon trading a tutti!!!