LE BANCHE CENTRALI NON POSSONO FERMARSIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 23.11.2022
Ancora rialzi tassi tra le decisioni delle banche centrali e questa volta è stato il turno della RBNZ, la banca centrale neozelandese, che sebbene fino ad oggi ha visto scelte meno hawkish di quelle che il mondo si aspettava con rialzi tassi da 25-50Bp, si è vista costretta questa volta ad un rialzo jumbo da 75Bp.
Nello statement che accompagna la decisione di politica monetaria, appare chiara la necessità di raffreddare l’economia, che rimane resiliente con una domanda aggregata molto forte, sebbene l’inflazione sia sui massimi degli ultimi 30 anni e le prospettive globali siano di forte decrescita, sembra non arrestare la fiducia dei consumatori, ancora forti di un mercato del lavoro tonico con la disoccupazione ai minimi.
Poco da indugiare quindi, si passa al rialzo tasso e si porta il costo del denaro oltre il 4% al 4.25% giustificando cosi il forte rialzo del dollaro neozelandese vissuto in questi ultimi mesi.
In una settimana scarna di appuntamento macro, in vista del giorno del ringraziamento americano, oggi sembra l’unica giornata di contrattazione degna di nota, con i dati dei pmi tedeschi , che seppur ancora sotto il 50% quindi in fase di recessione, mostrano un leggero miglioramento rispetto alle ultime rilevazioni, cosi come quelli del Regno Unito, che si assestano al 48.3 nel composito e al 46.2 nel manifatturiero e al 48.8 nei servizi.
Attesa per questa sera l’incontro con il FOMC per scoprire quali prospettive ci sono nel prossimo incontro della FED il 14 Dicembre, appuntamento che segnerà di fatto la fine dell’anno finanziario.
Il mondo valutario prosegue le sue dinamiche dollaro centriche, con un dollar index ancora alle prese con le resistenze di breve a 107.75 e sembra al momento aver perso il brio che lo ha guidato in questo 2022. La possibilità di posizionamenti corti in dollari sembra ora essere un aspetto da prediligere, sebbene l’appuntamento con FOMC e FED possano generare ulteriori spinte rialziste di breve, generando potenziali occasioni di trading.
Il mondo retail al momento al 65% long sul dollaro americano, trascina con se posizionamenti contrari anche sull’euro con un 66% short e sulla sterlina con un 62% short.
Sebbene i basket siano di poco sbilanciati, sembra piu interessante la dinamica sulle majors con eurusd che segna un 72% short di posizioni retail, il che apre ancora a possibili allunghi rialzisti della moneta unica fino 1.04 e 1.0425.
Interessante il posizionamento dei retail sul dollaro neozelandese, che dopo un mese di rialzi e un rialzo tassi da 75Bp visto stanotte, trova ancora un 92% di retail in posizione contrarian short a caccia dei messimi di periodo sul basket e un 67% shoprt sul cambio principale nzdusd.
Resta di fatto interessante monitorare continuazioni di trend rialziste per il dollaro neozelandese, che trova ora a suo vantaggio positici swap contro le altre majors, special modo contro lo yen giapponese che resta l’unica valuta ad avere tasso negativo.
Restano contrastati gli indici azionari mondiali, con l’euroa che ha corso molto di più ed un dax sui massimi di periodo a 14440 pnt, che offre a nostro avviso migliori opportunità di speculazione di breve, rispetto all’equity americana che resta invece meno tonica e più timorosa di una FED iper aggressiva, anche in operazioni di QT mirate al drenaggio di liquidità, a differenza della BCE ancora accomodante su questi temi.
Il nasdaq potrebbe trovare le sue prime resistenze a 12000 pnt e solo in caso di break out rialzosta portarsi fino ai 12200 pnt, cosi come l’S&P ora alle prese con i 4000 pnt pronto ad allungare a rialzo dino al test della trend line discendente che parte dai massimi di questo 2021-2022e che passa ora a 4080pnt.
Interessante per il comparto delle commodities il ngas che si porta a 7.25$ e sembra puntare a 8.0$ prima area di resistenza, per un asset che ha visto tanto interesse in questo 2022 e che potrebbe ancora riservare non poche sorprese.
buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta Trader
DAX Index
DAX, mi piacerebbe shortarlo..DAX, mi piacerebbe shortarlo..
mi piacerebbe shortarlo.. ma guardando il fisher
noto che non avrebbe molto successo
pertanto resto in attesa di una ripartenza del long
che avverrà alla prima chiusura oraria sopra i 14385
Short solo in caso di chiusura oraria sotto i 14319
Dax - che forzaTroppo forte per essere shortato e troppo esteso per un long. Mercati europei tonici e più performanti di quelli americani. Dai minimi del 3 Ottobre abbiamo assistito solo a proseguimento di rialzo con ottima forza. Attenzione da questo momento perchè i grafici iniziano ad essere molto estesi e in prossimità di resistenze chiavi. Possibili nel breve ulteriori allunghi verso l'alto ma nel medio poi lecito attendersi una fase correttiva per il test di questo rialzo.
DAX: rally di chiusura trimestrale inverso
La situazione è per altro identica anche sugli altri indici europei, il trimestrale inverso (ciclo sui massimi) si sta avviando alla conclusione con lo sprint che contraddistingue le chiusure cicliche. Ha violato come atteso la chiusura del 7° settimanale inverso per tracciare l'8^ e canonico settimanale del trimestrale. Salvo sorprese dovrebbe trovare il suo top sopra 13947 entro un periodo compreso tra i 6 e 10 giorni a partire dal picco del w7. A seguire dovremmo vedere una buona correzione con la chiusura del w4 lato indice che sarà anche lo scarico centrale del trimestrale lato indice.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Bayer: FTW Combo su grafico weeklyIl titolo tedesco, tra i principali leader farmaceutici mondiali, questa settimana ci indica una buona opportunità di trading di breve termine.
Se infatti analizziamo la PRICE ACTION degli ultimi mesi troviamo una struttura ribassista chiara partita con i massimi di maggio scorso.
Proprio nelle scorse settimane era in atto un ritracciamento della gamba short che faceva perno in area chiave 53 euro e che proprio qui nei giorni scorsi si è notato interesse dei venditori sul titolo.
In ottica operativa quindi sarò venditore se ci sarà la violazione dei minimi a 49,50: i primissimi obiettivi sono area 47 per poi scendere verso i 44,50.
La struttura short fallirebbe solo con un ritorno al di sopra di area 56 euro.
Anche per oggi è tutto e come sempre vi auguro un buon trading SIMPLE !
OCCHI SULL’INFLAZIONE USAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.11.2022
-CONTESTO
Siamo giunti al dato chiave di questa settimana di contrattazione, l’inflazione USA, che per il dato generale è atteso al +8.0% rispetto al precedente +8.2%, ma teniamo ben presente che sono già diverse rilevazioni che il dato generale cala, grazie ad un forte rientro dei prezzi dell’energy, mentre sale il dato core, ovvero privo di food ed energy, passando al +6.6% massimo degli ultimi 20 anni.
La corsa dei prezzi al netto delle componenti energy e food, mostra ancora una robusta domanda aggregata, con gli americani che tendono a spendere ancora senza timore dei prezzi in salita, il che porta la FED a mantenere toni aggressivi nelle sue politiche monetarie.
La speranza ora deriva dal mondo del lavoro che sembra iniziare a scricchiolare, con una disoccupazione al 3.7% , di certo ancora molto bassa, ma che sembra iniziare un cammino in salita dato le ultime notizie di grandi licenziamenti anche nelle grandi multinazionali americane come Meta e Apple, il porterebbe a credere in primi reali effetti delle politiche monetarie della FED su aziende, e su famiglie che dovranno a questo punto rivedere le loro spese e consumi.
La chiave come sempre è il timing, non sappiamo quanto tempo ci vorrà e la nostra unica possibilità sarà seguire i dati che di volta in volta ci mostreranno il quadro della congiuntura macroeconomica amerciana.
Alla luce di quanto detto, se oggi i dati dovessero mostrare inflazione in calo , si potrebbe assistere ad una nuova fiammata del comparto equity alimentato ancora sia dal rally di fine anno che dalla speranza di una FED meno aggressiva che sia non lontana dal Pivot.
Viceversa un dato ancora superiore alle attese, sarebbe una doccia fredda per gli operatori, che si vedrebbero costretti ancora una volta a scaricare le scommesse rialziste fin qui intraprese, ma la verità si saprà solo dopo la pubblicazione del dato, come sempre ricordiamo che i mercati sono fatti per sorprendere.
-FOREX
Il comparto valutario vede la tenuta dei supporti per il dollaro americano, che non trova spunti per rompere 109.50 e allungare a nuvi minimi per questo novembre 2022, tornando ancora una volta nel canale lateral ribassista che contiene i prezzi dai massimi del ottobre 2022 a 114.80.
Rispondono al mercato chiaramente dollaro-centrico tutte le altre majors, con l’eurusd che storna dalla parità verso gli attuali 0.9980 e trova i primi supporti dinamici nella mm21 periodi daily a 0.9950,mentre resta piu stabile la sterlina che ha già in precedenza pagato la forza del biglietto verde rimanendo sotto le resistenze di 1.1645
Stornano anche le oceaniche con il dollaro neozelandese che non riesce a rompere a rialzo la mm100 periodi daily e torna a testare 0.5850 aprendo cosi la strada a potenziali nuovi ribassi, se il dollaro dovesse trovare nuova linfa rialzista dai dati di oggi.
-EQUITY
Il mondo azionario trova ancora forza nel comparto europeo con il dax che attacca i massimi di 13650 pnt e sembra non avere motivazioni per dei ribassi strutturali che lo portino al test dei suppporti a 13440 pnt, mentre l’america paga con maggiore pesantezza le aspettative del dato odierno, con il nasdaq schiacciato a 10861 pnt non lontano dai primi supporti a 10700pnt in una compressione di volatilità che lascia poco spazio alle direzionalità
-COMMODITIES
Per le commodities pesa ancora il recupero del dollaro americano, che schiaccia nuovamente il comparto energy, con il wti a 85.25$ oramai sotto la trend line supportiva che congiungeva i minimi dal 26 ottobre 2022aprendo la strada a ulteriori ribassi fino 82.45$
Reggono meglio i metalli, con il gold non lontano dalle resistenze a 1723.50$, ma solo un dollaro debole e tassi obbligazionari in calo potrebbero portare questo asset a rompere le resistenze e allungare fino 1761$, in caso contrario dovremmo valutare ancora i supporti a 1680$ come possibile approdo.
Attendiamo dunque i dati sull’inflazione Usa di oggi ore 14.30, per scoprire lo stato dell’economia americana.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Dax: sarà una settimana crucialeProseguono i rialzi sull’indice di Francoforte che è arrivato a toccare i massimi a tre mesi.
Il contratto future con scadenza dicembre 2022 ha raggiunto ieri i 13.700 punti, chiudendo con un +1.13%.
Le ultime 5 settimane chiuse in positivo hanno migliorato decisamente la struttura tecnica ed ora serve un ulteriore sforzo per confermare la definitiva inversione di trend.
Nell’analisi del 3 novembre scorso avevo sottolineato come in caso di difesa dei 13.100 punti, sarebbero aumentate le probabilità di assistere ad una ripartenza del trend con primo obiettivo il retest dei 13.500 punti, livello ritestato con successo venerdì scorso.
Ora il mercato è però chiamato al test di resistenze importanti, rappresentate da quota 13.600 e soprattutto 14.00 punti; sarà quindi un’ottava da seguire con molta attenzione e che ci dirà molto sul prossimo futuro dell’indice tedesco.
In tal senso monitoreremo quindi la dinamica di prezzo sui livelli attuali, dove già segnalo il completamento di un modello di distribuzione a doppio massimo decrescente, per ora con valenza intraday; da registrare contestualmente il forte aumento questa mattina anche della volatilità implicita VStoxx, mossa che supporta ora uno storno di Dax ed EuroStoxx.
Mi aspetto quindi ora uno storno almeno in area 13.500 punti, dove comunque il mercato potrebbe già fornire una prima reazione.
In caso di ulteriore aumento del Vsotxx con chiusure su grafico a 4 ore sopra quota 24 punti aspettiamoci una correzione più ampia, anche se ritengo che a quota 13.300 il mercato offrirà una buona occasione per operare long sul test dei livelli mediani della barra ad ampio range del 4 Novembre scorso.
L’ultimo supporto da monitorare per una ripresa dei corsi al rialzo nel breve rimane quota 13.100 punti, livello il cui breakout al ribasso confermato in chiusura giornaliera porterebbe nuova debolezza e aprirebbe la strada al test di quota 12.800 punti.
Di contro in caso di breakout di quota 13.600 punti, confermato in chiusura, aspettiamoci ulteriore forza associata al test di quota 14.000 punti, ultimo baluardo da superare prima di tornare ad avere una visione di fondo long su questo mercato