Spread BTP e BUND, confronto 10 anni e 2 anni.Proviamo a capire l’andamento del famoso spread tra Btp e Bund che spesso ritorna alle cronache, come sta accadendo in questo periodo, e mi butto già oltre l’ostacolo, dicendo che resterà tema per lungo tempo in Italia.
Il più delle volte ci si focalizza sullo spread tra i 10 anni, ma il panorama delle scadenze è variegato va da brevissimi, 1 e 2 anni, fino a 30 e 50 anni. In effetti, quello più rilevante è il decennale, ma per valutare l’azione della BCE dobbiamo guardare anche l’andamento della curva a breve del 2 anni.
Nei grafici successivi, ragioniamo in termine di rendimenti e non di differenziale di valore.
Nel primo grafico in ordine discendente, possiamo vedere il rendimento, rispettivamente del 2 anni Italiano (IT02Y) e di quello tedesco, che sulla base degli ultimi 5 anni sono rispettivamente passat,i da -0,12 all’attuale 1,651% l’Italiano, mentre il tedesco è da -0,665% a 0,97%. Il che comporta una variazione percentuale per ITA del +1000% mentre per la DE +200%.
Guardando le due scadenze da inizio 2022, ITA fa +2333% mentre DE +266%.
Spostando il medesimo confronto sulle scadenze decennali, abbiamo negli ultimi 5 anni: ITA +82% e DE +280%, mentre da inizio 2022 abbiamo ITA 1350% e 216%.
Nei grafici successivi abbiamo prima il differenziale di rendimento del 10Y e poi successivamente il breve a sul 2Y.
Ho evidenziato in entrami l’ultimo evento, che provocò spike dello spread e dei rendimenti, e fu il Coivd-19.
Sul 10Y siamo già arrivati ai medesimi livelli del Marzo’20, mentre a livello del 2Y siamo ancora lontani, per il momento.
Tutto ciò per dire che a livello di politica monetaria la BCE, con la pessima Lagarde, probabilmente ci saranno interventi solo quando anche il differenziale sul breve raggiungerà i picchi del 2020, ciò per cui ci saranno evidenti problemi di frammentazione tra i vari Stati, che comprometterebbe la trasmissione delle politiche monetarie.
Se perdurerà questa situazione, mi dispiace per i possessori di titoli di Stato a lunga scendenza , perché la BCE non interverrà.
La BCE probabilmente interverrà sulla curva a breve, ma allo stato attuale, mancano i presupposti per il quando, ed il gioco si fa pericolo, perché il debito è monster per l'Italia, ma con la pandemia è cresciuto anche per gli altri Stati, sia livello pubblico che privato, e quest'ultimo per molti era già molto alto, inoltre in Italia abbiamo all'orizzonte elezioni nel 2023, con soggetti politic, che non sono considerati affidabili dal panorama finanziario mondiale.
DE10Y
Curva dei rendimenti dei titoli di stato UE, USA ed inflazione.In data 8 Febbraio '21 pubblicavo questa analisi del differenziale sulla curva dei rendimenti obbligazionari ( Curva dei rendimenti in crescita, cosa vuole dire ), segnalando che quella dei Paesi UE stava partendo e l'italiana era la più in ritardo.
Da quel 8 Febbraio il rendimento sul decennale italiano è passato da 0,57 ad un massimo del 1,149 toccato il 19 Maggio '21, con una crescita del 127%; mentre il valore del Btp è sceso del 5,2%. Nello stesso arco di tempo il Bund tedesco ha fatto +83%, ma come scrivevo la curva era partita in anticipo rispetto alla nostra.
Venendo al grafico attuale ho aggiunto anche il differenziale di rendimenti Oat francesi.
Partendo dal grafico dei rendimenti degli americani, possiamo vedere come abbiano anticipato nuovamente l'Europa, infatti hanno iniziato ad inclinare la curva a fine Marzo, mentre in UE abbiamo iniziato a metà Maggio.
Ricordo che sul differenziale la curva in ascesa indica un'aspettativa di crescita dei tassi di interesse, mentre una curva in discesa fa attendere una riduzione dei tassi a breve.
In parole povere, una curva ascendete indica che i rendimenti sono più elevati per le obbligazioni con scadenza lunga, ma soprattutto i rendimenti più elevati sulle scadenze più lunghe sono richiesti per compensare l'inflazione ed i futuri aumenti dei tassi.
Come potete vedere adesso le curve dei vari Stati stanno scendendo ed in un contesto mondiale in cui si parla di crescita dell'inflazione questo stona ed è una contraddizione.
Qualcuno mente sulla reale crescita dell'inflazione?
Lancio la domanda ad ora non formulo risposte, ma farò confronti su altri settori che ad una prima occhiata mi danno segnali contrastanti.
Curva dei rendimenti in crescita, cosa vuole dire.Tornando ai ragionamenti inflazionistici che periodicamente faccio, oggi posto una frugale curva dei rendimenti 10Y e 2Y dei Titoli di Stato americani, italiani e tedeschi.
Per premessa diciamo che se la curva è inclinata negativamente i mercati attendono una riduzione dei tassi a breve. Aspettative di un rialzo dei tassi sono associati ad un andamento crescente della curva.
In parole povere, una curva ascendete indica che i rendimenti sono più elevati per le obbligazioni con scadenza più lunga.
In un sistema economico e finanziario perfetto si configurerebbe questa situazione: i rendimenti più elevati sulle obbligazioni con scadenze più lunghe sono richiesti per compensare l'inflazione e i futuri aumenti dei tassi. Nel nostro teorico sistema perfetto ciò comporterebbe il trovarsi in una fase economica espansiva.
Nel grafico potete vedere come i rendimenti americani abbiano già girato da molto tempo, mentre a livello di Vecchio Continente, la situazione tedesca abbia iniziato a crescere a dicembre 2021, mentre quella italiana sia sostanzialmente ancora piatta.
Al momento abbiamo una sostanziale dicotomia tra gli andamenti US e tedeschi rispetto a quelli italiani.
Le motivazioni sono tante ed alcune ataviche dell’economia e del sistema Italia e questo non è il luogo dove approfondirle.
Da un punto di vista del nostro yeld attenzione che nelle prossime settimane non andiamo a compensare a questo ritardo, per tanto attenzione alle scadenze lunghe dei Btp sottostanti.
Tornando alla considerazione di apertura, questa situazione è un altro tassello a favore dei sostenitori della crescita inflazionistica che si va aggiungere alla crescita delle Commodities.
Confronto rendimento BTP con altri Paesi UE+USARipropongo questo grafico che raccoglie i rendimenti dei Titoli di Stato dei principali Paese Europei + gli Stati Uniti (ovviamente il loro rendimento è influenzato dal tasso di cambio, cos' come quello UK).
Ultimamente è ritornato in voga sui media la spread Btp/Bund, tornato sotto 100, cosa che non accedeva da fine 2015. Su questo grafico potete vedere come sono tutti stazionari od in leggera risalita, stranamente spicca l'Italia con la curva inclinata verso la discesa dei rendimenti.
Ribadisco una mia personale idea, che il rendimento del decennale italiano si dovrà avvicinare a quello di Spagna e Portogallo per una serie di fattori che nulla hanno a che vedere con l'analisi tecnica.
Analisi sul Rendimento del BundContinua la discesa dopo il break out della trend line inferiore del triangolo simmetrico su grafico giornaliero. Scenario principale secondo la teoria delle onde di Elliott: ultimo impulso ribassista di lungo termine, verso i minimi precedenti di marzo. Un ultimo impulso ribassista che andrebbe a chiudere non solo la struttura iniziata a febbraio 2018, ma anche quella iniziata 10 anni prima, a luglio 2007.