DX1! futuresIl dollaro sta cercando di uscire da questo macro range, se dovesse stabilirsi al di sopra in maniera decisa non escluderei la possibilità di raggiungere i livelli del 2001-02. Ciò comporterà altra pressione sui mercati azionari, l’inflazione per ora non accenna a fermarsi e se dovesse continuare ulteriori rialzi dei tassi sono plausibili.
Dollar
IL GIRO DI BOA DEL 2022Abbiamo dunque percorso la metà del nostro cammino sui mercati finanziari per questo 2022, un anno che non ha deluso le aspettative di alta volatilità, con un bear market che forse avremmo dovuto vivere già tempo addietro, considerata la pandemia che ha colpito le economie mondiali nel 2020, e che avrebbe dovuto generare dei corposi ribassi sui listini mondiali, ma che tuttavia le banche centrali hanno evitato, ricorrendo ad un’immissione di liquidità mai vista prima. Le economie sono state sostenute artificialmente, ed i mercati finanziari sono stati inondati di liquidità, creando una divergenza fortissima tra finanza ed economia reale. Questa divergenza chiara sotto gli occhi di tutti, era destinata a chiudersi, prima o poi le banche centrali avrebbero dovuto riallineare i conti, e la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata l’esplosione dell’inflazione.
Un’inflazione ricercata, come più volte da noi detto, dalle banche centrali, che ricordiamo nel periodo pre pandemico, in una fase del ciclo economico di fortissimo rallentamento, era uno degli obbiettivi principali insieme alla piena occupazione.
Ebbene la domanda è ripartita, con la fine della pandemia, ma l’offerta è rimasta ferma, generando una corsa dei prezzi molto più rapida del previsto, ma le banche centrali, sicure di poter gestire il quadro complessivo, hanno lasciato margini ampi alla corsa dei prezzi.
Colpo finale per questo 2022 la guerra Russia Ucraina, che ha messo sul tavolo delle ripercussioni, e delle sanzioni , il comparto energetico. La Russia, uno dei maggiori fornitori mondiali di Petrolio, gas, ma anche di frumento e diverse altre risosrse, si è trovata isolata dalle potenze europee, che hanno chiaramentee intrapreso la strada dell’indipendeza energetica dalla russia.
Benzina sul fuoco, verrebbe da dire! In un contesto dove la corsa dei prezzi era oramai lancirata, colpire l’offerta di food ed energy, è stato il via al rally! Inflaizone alle stella, massimi degli ultimi 40 anni e il mondo occidentale che deve correre ai ripari.
La FED, come sempre faro delle banche occidentali, inizia cosi il suo percorso di inasprimento nelle politiche monetarie, si parte con rapidi rialzi tassi ad ogni riunione, fino a giungere all’ultimo rialzo dei ben 75Bp.
Reprimere l’economia, schiacciare la domanda, questi gli obbiettivi della FED, che impotente nei confronti di un’offerta scarna di energia mondiale, si trova costretta ad abbattere la domanda, reprimere la produzione, generando un contesto difficilissimo per le aziende americane, che iniziamo a pubblicare trimestrali negative, special modo nelle proiezioni future, con utili in calo.
Inutile quindi sperare in rialzi dei listini, il crollo è inevitabile, un 2022 che da il via al tanto temuto bear market!
L’S&P dai massimi di 4795pnt crolla a 3650pnt , Nasdaq da 16740 a 11000pnt…regge in prima battuta l’azionario europeo
L’europa che vive un contesto di maggiore fragilità nella congiuntura macroeconomica, rallenta il suo processo di inasprimento , e non procede a rialzi tassi , attesi adesso per la riuniopne di luglio 2022.
L’Europa ha bisogno ancora di sostegno e questa da maggiore respiro all’azionario europea che soffre esclusivamente le incertezze legate al conflitto in Ucraina. Ma la fase di serenità dura poco, oramai le decisioni hawkis della BCE sono alle porte ed i listini europei iniziano a cedere punti percentuali, portandosi non lontano dai minimi di questo 2022. La strada sembra pertanto segnata.
Universo decisamente opposto il mondo orientale, che vive una fase del ciclo economico del tutto diversa, ancora alla ricerca di ripartenza, ricerca di inflazione che tarda a venire, con una domanda che rimane asfittica.
La BOJ cerca ancora forti stimoli all’economia, immette liquidità cercando di contenere i rendimenti obbligazionari sovrano allo 0.25%, portando cosi ad una svalutazione dello yen, che non si vedeva da anni.
Troppo ampio il divario nelle economie occidentali ed oriantali, lo yen perde terreno contro tutte le maggiori valute concorrenti, segnado un -12% medio da iniaio anno contro le majors.
La chiave di tutto resta l’energia, con il Ngas che dopo aver superato i 9$ ha ripiegato verso valori di fair value attorno ai 65$, mentre il petrolio resta ancora sostenuto sulle aree di 110$, mentre riteniamo fair value le aree tra 100-90$ al barile. ma al momento l’offerta fatica grandemente a sostenere il ritmo della domanda, ma se in un modo o nell’altro la domanda dovesse ripiegare, un nuovo equilibrio potrebbe trovarsi, tale da far calare i prezzi dell’energia.
Anche il mondo cripto per questo primo semestre non vede che profondo rosso, la forte correlazione con i listini azionari, hanno dato grande sprint nella fase di salita, la voglia di risk on, ha dato al mondo crypto un boost, che sembrava non finire mai, tutta via, il panico è panico, le incertezze non piacciono agli investitori, e pertanto la liquidità fa da padrona, si vendono tutti gli asset crypto, anche il btcoin segna un primo semestre in profondo rosso, sfondando i livelli dei 20000$ e senza dare ancora segno di tenuta dei minimi.
Dobbiamo ora proiettarci verso il secondo semestre dell’anno, e cercare le migliori occasioni di investimento, che a nostro parere saranno riposte nel mondo obbligazionario, primo comparto a beneficiare di un’eventuale rientro dell’inflazione, anticipando probabilmente il mondo azionario, che attende ora le trimestrali relative al q2.
Proseguiamo quindi il nostro cammino quotidiano insieme, monitorando costantemente i mercati, alla ricerca di occasioni di lungo , medio e breve periodo
buona giornata e buon trading
Oro in un fase cruciale? Volatilità, dollaro e obbligazionarioEccoci qua con una piccola analisi riguardo la situazione attuale che stiamo vivendo sui mercati.
Fase cruciale per l'oro?
Nel grafico soprastante ho evidenziato l'andamento del futures dell'oro (GC1) con il posizionamento dei Managed Money estrapolati dal cot report.
Come mostrato nel grafico ci troviamo davanti a due scenari molto interessanti per le prossime settimane.
Dollaro che dopo un rally rialzista durato più di 1 mese e mezzo sta mostrando i primi segni di una potenziale reazione ad un livello generatosi nel 2016.
Fase di ritracciamento, con conseguente presa di liquidità, in vista dei prossimi rialzi dei tassi d'interesse?
Il dollaro la scorsa settimana ha perso un punto e mezzo percentuale, iniziando la settimana attuale sulla scia negativa, toccando -1,2% nelle contrattazioni di martedì in sessione Americana.
Vix, indice della volatilità, che rimane in territorio di estrema incertezza.
Area ottimale ancora lontana.
Mercati obbligazionari che stanno dando piccoli segnali.
Rendimenti a 2, 5, 10 e 30 anni che stanno perdendo terreno, dopo aver raggiunto i massimi annuali.
Acquisto di obbligazioni nel lungo termine?
Rimaniamo connessi per non perderci delle buone occasioni di Trading.
M&A_FOREX
COLPIRE LA DOMANDA PER ABBATTERE L’INFLAZIONEBUONGIORNO FOREX DEL 11.04.2022
Parte una settimana decisiva sui mercati finanziari , che si apprestano a vivere una nuova stagione di trimestrali indubbiamente importante, anche se riteniamo maggiormente decisivi i dati che saranno pubblicati nel Q2, in quanto cartina tornasole delle politiche hawkish che la FED sta implementando da marzo 2022, e che con buona probabilità vedranno inasprimento nelle riunioni del decondo trimestre di quest’anno, dove già si parla di un rialzo tassi di 50Bp, e soprattutto di QT, ovvero quantitative tightening, ovvero quell’insieme di azioni volte raffreddare l’economia, e che vedrà non solo l’aumento dei tassi di interesse, ma anche la riduzione del bilancio federale.
La necessità di contenere l’inflazione si fa pressante con i nuovi record storici che si susseguono special modo nel mondo occidentale, e seppur una crescita dei prezzi era tanto auspicata nell’era pre-pandemica, ora la corsa dei prezzi di materie prime ed energetici, sembra aver fatto sfuggire di mano il controllo dei prezzi, innescando un’inflazione da costi, che malamente può essere gestita dalle banche centrali, che non riscono a calmierare i costi di energia, soprattutto in seguito al conflitto Russia Ucraina, pertanto sembra inevitabile la necessità di colpire la domanda, e rallentare cosi l’economia e di conseguenza i prezzi.
Se questo sarà davvero lo scenario che ci attende, allora ci pare più chiara la salita dei rendimenti obbligazionari, e la discesa del comparto equity, che teme la probabile recessione, o per meglio dire la stagflazione, ma seguiremo i dati macroeconomici che saranno pubblicati, per analizzare le dinamiche che via via si andranno sviluppando.
Le aperture di settimana sembrano focalizzare l’attenzione sulle elezioni in Francia, con gap importanti sulla moneta unica, mentre il comparto equity ripiega in pre-market sui minimi della scorsa settimana,l’S&P ritesta i 4452pnt, il Nasdaq resta debole, ma ancora inside ai prezzi di venerdi a 14246pnt, l’asia con il Nikkei debole anche lui a 26835 pnt.
Gli energetici divergono, con il wti in calo la scorsa settimana sotto i 100$, attualmente a 96.11$ a ridosso dei minimi della scorsa settimana, ma solo il breakout di 92.30$ potrebbe decretare un vero rally ribassista e portare i prezzi al loro real value sito nell’intorno dei 70$, ma la corsa all’approvvigionamento di materie prime energetiche unito alla più classica speculazione, lotta per mantenere alti i prezzi e sostenuta la volatilità, che sta concedento ai paesi produttori di petrolio, ottimi profitti in questa fase di iper valutazione del greggio.
Si ferma il Ngas, dopo aver ragiunto i 6.50$ , massimo del 2020 ora ritestato che potrebbe dare fine al rally davvero impressionante di questo asset che ha percorso un rally a doppia cifra in questi primi mesi del 2022.
Ancora stazionario il gold a 1944$ , dopo un tentativo di attaccare i 1955$ area di resistenza chiave, che per ora non vede la luce di un rally rialzista degno di una fase recessiva o di vero timore sui mercati finanziari, che potrebbe svilupparsi solo nel secondo trimestre 2022.
Il valutario vede l’approdo del dollar index alle aree di 100, tanto richiamate nei nostri articoli, segno che i timori di una FED aggressiva e le speranze di un dollaro forte si materializzano come sempre in aticipo sui mercati finanziari, valorizzando le attese più del dato finale.
La fora del biglietto verde si rispecchia ovviamente su tutte le altre majors, con l’eurusd che , pur vivendo momenti dfi alto interesse per le elezioni in Francia, rimane schiacciato sui supporti di 1.0875 con l’80% dei traders retail in posizione rialzista.
Sembra cambiare il vento su usdcad, con attacchi a 1.26 figura,e un sentiment in equilibrio al 50% pronto a sbilanciamenti pro o contro dollaro, anche considerando l’attesa di questa settimana per la BOC chiamata aa un ulteriore rialzo dei tassi di interesse.
Soffrono le oceaniche con audusd a ridosso dei supporti a 0.7425 e un cambio di sentiment attualmente long al 64% che farebbe pensare ad ulteriori allunghi ribassisti, fino alle aree di 0.7375.
Prosegue la debolezza dello yen giapponese, causata sia dalle politiche iper accomodanti della BOJ, che dalla chiara volontà degli operatori, di non cercare ancora rifugio dai mercati finanziari, ma di essere alla ricerca dei migliori investimenti per proteggersi dall’iper inflazione attuale.
Seguiremo pertanto gli sviluppi sui mercati finanziari mondiali di questo interessante 2022.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
GBPUSD rimbalzo in canale discendenteBuongiorno traders!
La seguente idea di trading, naturalmente, vale solamente come fonte di informazione e non deve in alcun modo essere preso come un consiglio di investimento finanziario.
GBPUSD sta operando in un canale discendente di lungo periodo. Ne ho identificato anche uno di medio, che se dovessere romperlo in basso, potrebbe indicare una discesa ancora maggiore nel lungo periodo.
Qui però porto un ritracciamento di Fibo all'interno del canale, anche se il pair sembra faticare a raggiungere il livello 0.5, rimbalzando su una resistenza precedente. A mio avviso potrebbe seguire una delle due direzioni indicate dalle linee, e imposterò un ordine di acquisto attorno al 1.31100. Se adesso non supera la resistenza, imposterò il TP poco sotto al livello della stessa, altrimenti, se raggiunge o supera lo 0.5, imposterò un TP più alto.
Grazie e buona giornata!
SPCE IN PIENO PROGRAMMA.Il Minimo ciclico raggiunto in onda 3 dal titolo è stato rispettato al millesimo. Da quel momento abbiamo avuto un primo rimbalzo che potrebbe (o dovrebbe) essere un'onda 4 di correzione. Se il ciclo continua ad essere rispettato, l'ultima onda, l'onda 5, potrebbe creare un minimo intorno alla metà di Maggio, utile a dare spinte correttive più ampie.
Le prospettive potrebbero essere quelle di un'onda 5 troncata e quindi di un doppio minimo o di un'onda 5 di ampiezza pari ad onda 1 che potrebbe portare il prezzo a livelli di minimo mai toccati prima.
Su un'ottica di investimento di lungo periodo l'area 10$ si è confermata un'ottima zona ma l'ultima parola spetta alla potenziale onda 5.
RIPARTONO I MARKET MOVERBUONGIORNO FOREX DEL 15.02.2022
Giornata quella di ieri ricca di aspettative, che nostro malgrado sono state deluse, specialmodo per la riunione straordinaria della FED dalla quale molti operatori si attendevano maggiore indicazione in merito ai prossimi rialzi tassi. Nulla di nuovo invece sui mercati, che anche sulle dichiarazioni di Bullard, sembrano continuare a scontare il programma di rialzi tassi già definito da Powell e che dovrebbe portare il biglietto verde ad un tasso di interesse oltre l’1% già nel luglio 2022.
Anche la Lagarde ieri ha ribadito la sua intenzione di non rialzare i tassi, fino alla conclusione del piano di acquisti straordinario , che determinerebbe un’inevitabile differenza non solo nelle scelte di politica monetaria con la FED, ma anche un profondo delta tasso, che potrebbe premiare il dollaro, e penalizzare pesantemente la moneta unica, che ha visto importanti movimenti di rialzo , solo sulle scommesse degli investitori che non hanno creduto alle parole della BCE. Tuttavia se alle parole dovessero seguire i fatti e il differenziale tassi dovesse iniziare a pesare nei portafogli, crediamo che i big players inizieranno ad adeguare le posizioni sul mercato, prediligendo le valute ad alto tasso, come il dollaro americano.
Oggi una giornata ricca di market movers, che sono partiti stanotte con i dati giapponesi sul PIL, che ha deluso le aspettative su tutta la linea. Buoni i dati sull’occupazione nel regno unito che vede un calo nelle richieste di disoccupazione, segno che anche in UK la ripresa economica viaggia ad un ritmo elevato, il che giustificherebbe le scelte della BOE di politiche economiche più aggressive.
Avremo poi lo ZEW alle ore 11.00 italiana, e i dati sul PIL nell’eurozona, che potrebbero dare indicazioni più chiare sullo stato di espansione-compressione della ripresa economica post pandemica.
Infine nel pomeriggio gli americani saranno ancora alle prese con dati sull’inflazione, questa volta osservando i prezzi alla produzione, che spesso sono anticipatori, di quella che sarà la sorte dei prezzi al consumo, pertanto restano di grande interesse, per decifrare l’andamento della curva inflazionistica.
Dal punto di vista tecnico, e del sentiment sui mercati, la costante forza del dollaro americano continua a porre i retail in posizione corta, portando dal 56% short di ieri al 59% di oggi, seppur il dollar index sembra oramai giunto sulle prime aree di resistenza chiave a 96.50 , che sembra per ora soglia invalicabile.
Continua ad aumentare la voglia dei trader retail di comprare euro sui ribassi, e ieri sui movimenti che hanno portato eurusd a 1.1280 i retail si sono portati al 62% long rispetto al 55% precedente, vedremo pertanto se gli storni rialzisti saranno ancora occasioni di vendita o meno.
Torna secondo noi interessante il cross nzdcad, che vede i traders retail nuovamente in eccesso long all’88%, e con i prezzi nuovamente alle aree di minimo di 0.8410, confermando la pesantezza del dollaro neozelandese, che resta tutto sommato meritevole di ulteriori storni , almeno nel breve periodo.
Dollar Index, perfettoIl prezzo ha risposto perfettamente al segnale inviato dall’MCS in H4.
Dopo tale eccesso di forza, il prezzo ha spinto al ribasso fino a raggiungere la MML H4, dandoci la possibilità adesso di inserire uno Stop Profit sotto al punto di entrata.
Impostiamo il nuovo Stop Profit a 96.72
Una volta raggiunto il 38.2% dell’ultimo vettore rialzista potremo abbassare lo Stop Profit sulla MML a 96.05 , dove si trova adesso il prezzo.
USDCAD target 1,2740?Timeframe 4H
Metodo Analisi : Price Patterns (Proprietario)
USDCAD sembra voler spingersi verso area 1,2740, in modo più approssimativo potremmo dire che l'area compresa tra 1,2730 e 1,2760 sembra un'area target ideale per l'attuale movimento di recupero dopo due settimane di discesa contro-trend rialzista su base mensile.
Per Info sulla mia metodologia di Analisi contattami in DM o commenta qui sotto
DISCLAIMER : Le idee qui proposte non sono raccomandazioni all'investimento, pertanto è da intendersi il puro scopo didattico delle stesse. Il trading è attività rischiosa e pertanto la responsabilità è in capo al titolare del conto trading e non imputabile a chiunque altro. Assolutamente vietata è l'attribuzione di tali idee come "segnali di trading" e/o affini.
#EURUSD Possibile ulteriore ribasso fino a 1.11!Ciao a tutti, sintetizzo la mia analisi tecnica su EUR/USD con i tre punti seguenti:
1- Grafico settimanale: il prezzo sta incontrando qualche difficoltà nel rimbalzare dal livello 1.13 che corrisponde al 61.8% di Fibonacci relativo all'ultima gamba rialzista
2- Molto probabile un ulteriore ribasso fino a 1.11 (ulteriore 1% di calo) entro Gennaio. Questo livello sarebbe un supporto tecnico dato dall'estensione dell'altezza canale ascendente rotto con volumi la settimana del 14 Giugno
3- 1.11 è anche un livello chiave dato dal supporto statico della trendline ribassista del triangolo dal quale il cross è uscito con volumi a Luglio 2020. Il cross sta, a mio parere, effettuando un pullback di medio periodo fisiologico
Non si tratta di consigli finanziari in quanto non sono un financial advisor. Trattasi solo di pareri e analisi personali.
GBP/USD, il dollaro perde ancora terreno!Ci troviamo su GBP/USD.
In queste settimane abbiamo potuto notare come il keylevel a livello 1,36000 ha respinto il prezzo a rialzo, grazie anche al flusso di notizie macroeconomiche sfavorevoli per il dollaro.
Le ultime in ordine di tempo riguardano ieri, venerdi 3 settembre, riguardanti il non farm payroll.
Le stime degli economisti erano di 763 mila posti di lavoro nel mese di agosto, mentre la lettura è stata di soli 235 mila.
In linea invece con le previsioni il tasso di disoccupazione, al 5,2%
L'economia ha creato molti meno posti di lavoro del previsto il mese scorso, mettendo in discussione il programma di riduzione degli asset della Fed.
L'impatto della variante Delta è stato chiaro in questo rapporto, con i numeri dei lavori nei servizi particolarmente deboli.
Gli economisti si preparano alla riunione della Bce del prossimo 9 settembre, in cui si deciderà la politica monetaria europea dei prossimi mesi, in particolare se iniziare a diminuire gradualmente gli acquisti di titoli di stato del piano pandemico Pepp. Dopo l'aumento dell'inflazione di questa settimana, arrivata al 3% per l'Eurozona, i rappresentanti del consiglio direttivo Bce hanno infatti iniziato a spingere verso la riduzione.
In ogni caso vedo un dollaro che prossimamente potrà aprezzarsi, con conseguenza spinta a ribasso del pair.
EURUSD PROBABILE MOVIMENTO - EURUSD PROBABLE MOVEMENTIT: Dopo il lungo deprezzamento dell'euro avvenuto con i dati NFP americani di agosto, rafforzando il biglietto verde su tutti i mercati forex, ci aspettiamo per la settimana a venire una prima ripresa di riequilibrio del pair.
EN: After the long depreciation of the euro occurred with the US NFP data in August, strengthening the greenback on all forex markets, we expect a first recovery of the pair rebalancing for the coming week.
EUR/USD: UN'IDEA SEMPLICEEUR/ USD : UN' IDEA SEMPLICE
Possiamo osservare come i prezzi stiano oscillando in area 1.1830, nei pressi della base del triangolo evidenziato in figura in time frame Weekly. Dal punto di vista operativo potrebbe essere interessante strutturare un’operazione al rialzo di medio respiro. primo target individuabile in area 1.1980/90 e uno stop loss che potrebbe essere piazzato al di sotto dei minimi registrati questa settimana. ciò ci assicura un rischio:rendimento tendente pari quasi 1:3 Per i più ambiziosi , altrimenti si può puntare a un target individuabile in area 1.1890/1.19.
La sensazione è che se non ci saranno eventi di rilievo(prese di posizione decise da parte delle Banche centrali in tema di rialzo dei tassi, dati sbalorditivi per quanto riguarda il mercato del lavoro), i prezzi potrebbero continuare ad oscillare all’interno di questo triangolo nei prossimi giorni di contrattazioni.
A volte le cose semplici possono rivelarsi le più redditizie.
GBP/USD, sterlina decisiva!Ci troviamo su GBP/USD.
Durante la settimana passata un evento macroeconomico ha influenzato il movimento di questo asset.
La Banca d'Inghilterra ha mantenuto la politica stabile.
Ha sottolineato l'importanza di due eventi nei prossimi mesi.
Innanzitutto, la banca centrale non si riunisce a luglio e, quando si riunirà ad agosto, verranno fornite nuove previsioni economiche.
In secondo luogo, il programma di congedo di sostegno al reddito terminerà a settembre e il modo in cui il mercato del lavoro sta crescendo è un fattore chiave.
Tuttavia, la BOE vede l'economia accelerare fino al 5,5% di crescita in questo trimestre, ben al di sopra del ritmo del 4,3% previsto a maggio, con pressioni sui prezzi più forti.
La BOE, come la Fed e la BCE, vedono le pressioni sui prezzi come transitorie.
Per la cronaca, il mercato sembra scontare un raddoppio del tasso base di 10 pb entro la fine del primo semestre 2022.
Questa notizia ha scosso la sterlina, che è crollata, facendo apprezzare il dollaro con un crollo di oltre 200 pips.
In time frame inferiori al settimanale, sembra si stia delineando una nuova struttura ribassista.
Decisive le notizie macroeconomiche della prossima settimana per conferme del trend in atto.
AUDUSD, Uscita dall'area di distribuzione?Ciao Traders!
Grazie alla ripresa del mercato degli ultimi giorni da parte del Dollaro causato dalla FED, stiamo assistendo all'uscita da un canale rialzista e della fase distributiva. Se il dollaro dovesse superare il valore 93.00, questa coppia potrebbe subire un notevole deprezzamento.
In grafico, la posizione segnalata nel gruppo.
Buon Trading a tutti!
GBPUSD, la FED è dalla nostra parteLa Federal Reserve ha confermato gli attuali tassi d'interesse sui Federal funds (0-0,25%) e il quantitative easing da 120 miliardi mensili, con le nuove proiezioni che invece mostrano due aumenti dei tassi nel 2023.
Tassi e acquisti obbligazionari rimarranno tali fino a quando non saranno stati compiuti ulteriori progressi sostanziali verso l'obiettivo di massima occupazione e fino a quando l'inflazione non sarà aumentata al 2%.
In dettaglio, l'obiettivo del Fomc è quello di "raggiungere la massima occupazione" con inflazione "al tasso del 2% nel lungo periodo".
Il braccio esecutivo cercherà un 'inflazione "moderatamente al di sopra del 2% per un po' di tempo", in modo tale che il tasso l'inflazione medio "resti del 2% nel tempo" così come "le aspettative di inflazione a lungo termine".
I progressi nelle vaccinazioni hanno ridotto la diffusione del Covid-19 negli Stati Uniti, afferma la Fed.
Grazie a questi progressi, gli indicatori dell'attività economica e dell'occupazione "si sono rafforzati", mentre "l'inflazione è aumentata, riflettendo in gran parte fattori transitori".
Queste notizie rilasciate alle ore 20.00 hanno dato un forte impulso a rialzo all'indice del dollaro facendo crollare XAUUSD e GBPUSD.
Operazione da rischio/rendimento 1/15, lascio a voi i commenti.
VIX torna a livello pre-CovidI listini americani non sembrano preoccupati dall'aumento dei prezzi e aprono gli ultimi scambi settimanali in positivo, con sguardo tutto rivolto alla riunione Fed del prossimo 16 giugno.
L'indice "della paura", il Volatility Index (VIX) segna un calo del 3,2% intorno al livello pre-pandemico di gennaio 2020 (15,50), mentre sul lato obbligazionario il Treasury a 10 anni segna un calo dello 0,8% ad un rendimento dell'1,454%.
Gli investitori continuano a sostenere gli strumenti di rischio nonostante l'inflazione "core", o "di fondo", sia schizzata ad un tasso annuo del 3,8% (record in quasi 30 anni).
L'inflazione degli Stati Uniti ha raggiunto i massimi dal 2008 nel mese di maggio.
L'indice IPC è balzato al +5% su base annua dal +4,2% di aprile che già aveva segnato i nuovi massimi dal 2008, la componente "core" (che non tiene conto dei beni 'volatili' come energia ed alimentari), è schizzata ad un tasso annuo del 3,8% (record in quasi 30 anni) mettendo ulteriore pressione sulla riunione Fed del prossimo 16 giugno.
La Fed continua a parlare di inflazione temporanea, con i dubbi che iniziano tuttavia a serpeggiare tra i suoi stessi funzionari.
Con l’economia che torna a ruggire, il ritorno dell’occupazione e l’inflazione che rimarrà probabilmente più elevata per un periodo di tempo più lungo, continuiamo a ritenere che i rischi siano di un rialzo dei tassi di interesse prima del previsto.
GBPUSD, operazione intradayCi troviamo su GBP/USD.
Condivido con voi l'operazione effettuata su GBP/USD nella giornata di oggi, dove essendo la giornata clou della settimana, ci si aspettava un alta volatilità del mercato.
L'inflazione degli Stati Uniti cresce più di quanto previsto dal consenso degli economisti, registrando a maggio in incremento su base mensile dello 0,6%.
L'indice dei prezzi core, attentamente monitorato dalla Fed, è cresciuto dello 0,7% mese su mese (contro un'ipotesi degli economisti dello 0,5%) e del 3,8% su base annua.
Invariati i prezzi dell'energia, mentre quelli dei generi alimentari sono saliti dello 0,4%.
Sempre sul versante macroeconomico, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione nel Paese sono diminuite di 9 mila unità a quota 376 mila, leggermente al di sotto del consenso raccolto dal Wall Street Journal, che si attendeva un dato a 370 mila unità.
Ribassi per il Treasury decennale, che scende sotto il tasso dell'1,5% a 1,491%.
Con l'analisi fondamentale che si è aggiunta come conferma per il nostro trade, l'operazione è scoppiata a RR mostruosi.
GBPUSD, inizio settimana confermatoCi troviamo su GBP/USD.
Il prezzo ha creato un bellissimo setup nella giornata odierna, andando a ritestare una demand fresca H1, creatasi nel fine settimana scorso.
All'interno del grafico ho inserito le varie conferme utilizzate per dar forza alla mia analisi, successivamente rispettata, con un Rischio rendimento pari a 1/7.
Dopo essere sceso all'1,55%, dopo i dati sull'occupazione negli Stati Uniti, il rendimento a 10 anni degli Stati Uniti è tornato oggi più solido (1,58%).
La maggior parte degli economisti sembra aspettarsi che la BCE affermi il suo attuale ritmo di acquisto di obbligazioni alla riunione di questa settimana.
Dubbi sul Regno Unito'.
La capacità di aprire completamente il 21 giugno potrebbe favorire alcune prese di profitto sulla sterlina, che è la più debole delle major, in calo di circa lo 0,2%.
Questa sarà una delle mie ultime analisi in cui aggiungo i parametri d'entrata.
In settimana pubblichero' i livelli tradabili per questo asset.
LONG O SHORT SULL'ORO? LA MIA OPINIONE (XAUUSD)In tanti mi avete chiesto un'analisi sull'Oro, oggi ho deciso di farla, portandovi determinate correlazioni che vi possono aiutare a capire il ragionamento.
Nel grafico di sinistra vi ho riportato la correlazione che esiste tra i rendimenti dei bond a 10 anni e oro, mentre a destra la correlazione tra il dollaro USA e l'oro stesso.
Cosa si nota in tutti e due i grafici? Pare proprio che l'oro sia correlato negativamente ad ambedue gli asset. In particolare, focalizziamoci sul grafico di sinistra:
- Il 6 agosto 2020 l'oro, dopo aver toccato i suoi massimi storici a circa 2080$, ha iniziato il suo trend ribassista, evidenziato dal grafico dal canale parallelo tracciato con due linee nere parallele tra loro. E' curioso il fatto che, proprio il 6 di agosto 2020, i rendimenti hanno iniziato il loro trend in salita. Cosa notiamo da ciò? Una correlazione negativa, in quanto alla salita dell'oro corrisponde una discesa dei rendimenti e viceversa.
Adesso focalizziamoci sul grafico di destra:
- Notiamo che, partendo da circa il 10 agosto 2020, entrambi gli asset hanno iniziato un trend ribassista: il motivo è il fatto che l'avversione al rischio era alta e di conseguenza gli investitori si sono riversati su asset a rischio piu alto, come l'azionario (e infatti, nel 2020, l'azionario ha fatto una cavalcata incredibile), non andando a considerare il dollaro, la cui caduta era direttamente proporzionale alla salita dell'azionario che ho appena citato, e idem per quanto riguarda l'oro, in quanto bene rifugio, diventa importante agli occhi degli investitori qual'ora si entri in periodi di grande incertezza economica.
Tutti conosciamo il piano Biden di immissione di liquidità nei mercati di circa 1.900 miliardi. Molti, in questo, ci hanno visto l'inflazione, in quanto una quantità di denaro in circolazione così alto genera chiaramente dell'inflazione; a parer mio questi molti non si sbagliano, però credo che siano state aperte troppe posizioni long proprio per la protezione contro l'inflazione, in cui l'oro è sempre stato visto come la protezione migliore. Tuttavia Powell, il presidente della FED, non si è mai mostrato troppo preoccupato per quanto riguarda l'inflazione, andando a dichiarare che l'inflazione, nell'anno corrente, potrebbe crescere anche piu del 2%; credo che effettivamente questo abbia calmato tanti investitori, preoccupati sia per l'avvento dell'inflazione, sia per quanto riguarda la curva dei rendimenti. Perchè vi dico ciò? Perchè altrimenti credo che l'oro sarebbe salito (in qualità di bene rifugio contro inflazione).
Per la mia opinione, per pensare seriamente a un long, aspetterei, in quanto:
- l'oro e la curva dei rendimenti, come mostrato dal grafico, sono correlati negativamente e, dal momento che siamo in un periodo in cui il rialzo dei rendimenti è in fase di trend rialzista, mi guarderei bene prima di andare long. Aspetterei piuttosto ad un impiattamento della curva, e poi inizierei a fare altri ragionamenti.
- La forza del dollaro USA: il dollaro si sta dimostrando in forza e salute dagli inizi del 2021; saprete benissimo che l'oro e il dollaro sono correlati inversamente, percui come potrei pensare a un long dal momento che il dollaro non dimostra segnali di debolezza?
Spero che questa analisi vi possa aiutare a prendere scelte migliori. La mia idea sull'oro è questa che ho appena descritto; ci sono diverse cose negative che al momento impattano sull'asset, spero di essere stato chiaro!