USD/CAD - Proiezione di breve periodoLa coppia, al momento, potrebbe ritracciare verso il suo primo livello di ritracciamento di Fibonacci. Infatti, l'oscillatore CCI sta segnalando una divergenza ribassista. Successivamente potrebbe effettuare un pullback e raggiungere il primo target che coincide col primo livello di estensione di Fibonacci e infine allungarsi anche verso il secondo livello di estensione. Trai i 2 livelli di estensione è presenta la resistenza dinamica dalla quale il prezzo potrebbe tornare a scendere.
Quest'ultimo livello coincide col primo ritracciamento di Fibonacci trovato tracciando i livelli di ritraccio di Fibonacci fino al massimo coincidente con il primo livello di estensione.
Dollaro
AUDUSD : La correzione è vicina.Come da titolo secondo la mia analisi siamo vicini alla correzione. La coppia è già al quarto swing positivo, ha superato l'ultimo massimo del 12 settembre e adesso si trova a doversi confrontare con diverse resistenze che bloccano la sua salita. In questo preciso momento non ho un effettivo segnale short ma l'idea è questa. Penso che il prezzo potrebbe arrivare in area 0.6950 e fare massimo. Ma in ogni caso l'ingresso short scatterebbe nel momento in cui una candela daily effettui una rottura del minimo dell'ultima candela positiva (che non sia inside). Quindi se domani il prezzo scenderà sotto il minimo di oggi a 0.6888 allora si potrà effettuare l'ingresso short con stop sopra l'ultimo massimo daily. Se ciò non dovesse accadere domani si aspetterà la giornata successiva effettuando la stessa operazione.
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Euro/dollaro in difficoltà lotta per 1,10Euro in difficolta nei confronti di un dollaro forte che porta il cambio ai livelli di minimo da maggio 2018. Nel corso della settimana è stata provata una timida risalita verso la resistenza a 1,11. Fondamentale sarà raggiungere tale livello in corrispondenza del precedente massimo decrescente prima di pensare ad un’inversione del trend. Le medie sono posizionate parallelamente al ribasso non facendo presagire nulla di positivo almeno nel breve. Una rottura al di sotto di 1,095 potrebbe innescare vendite allo scoperto.
UsdJpy in continuazione ribassistaSalve a tutti,
ipotesi di continuazione di trend di UsdJpy in linea con la condizione macroeconomica in cui versa il Dollaro il quale procede con un indebolimento che potrebbe garantire un rafforzamento dei beni rifugio tra cui lo Yen.
Analizzando il movimento, dopo il completamento di un Cypher Pattern ribassista, il movimento potrebbe raggiungere i 106.500 confluenti con il 50% del ritracciamento di Fibonacci dell'ultimo impulso rialzista.
Inoltre con un Rsi che proviene da un ipervenduto ed il fine ciclo minore avvalorano l'ipotesi ribassista.
Christian Ciuffa
EUR/USD: livelli chiave per la prossima ottavaSettimana caratterizzata da una forte contrazione dei range per l'Euro/Dollaro che non modifica l'impostazione ribassista data dall'impossibilità dei prezzi di superare la resistenza a 1.1080$.
A loro volta i tentativi del fronte dei venditori di modificare sotto 1.10 i minimi della settimana sono ugualmente falliti, probabilmente a causa dell'asfittica atmosfera che aleggia intorno alle vicende di Brexit.
Quello che conta dal punto di vista puramente operativo è che nonostante la "lateralità" vissuta dalle quotazioni del momento le opportunità non sono mancate, mantenendo fede al trend ribassista di fondo.
Più precisamente come evidenziato dall'andamento dell'indicatore di trend cci, stabilmente al di sotto dei valori positivi e quindi senza mai segnalare il cambio tendenza dell'Euro, le vendite a ridosso di quota 1.1080 hanno regalato interessanti prospettive di rendimento se valorizzate a partire da 1.1020$.
Con un fattore di profitto elevato, determinato dal rapporto tra stop loss e target sempre allettante e da una probabilità bassa di verifica dello stop, le operazioni in seno al trend discendente hanno prodotto buoni ingressi.
Struttura ribassista che si conferma ancora dominante nel determinare la direzione dei corsi, in quanto è chiaramente visibile la trend line che sovrasta i corsi e attualmente passante per le resistenze decrescenti 1.1165 e 1.1105$.
Lo scenario alternativo rialzista al fine di ribaltare l'evoluzione dei corsi attuale deve concretizzarsi nel raggiungimento quanto meno quota 1.1140, per consolidare una prima reazione al dominio dei venditori che comunque presidiano stabilmente i livelli più alti oltre 1.1190$.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: come si evince dal grafico gli acquisti contro il trend di fondo vanno tendenzialmente evitati, perché aumentano le probabilità di incorrere in stop loss.
Per gli amanti del rischio acquistare lungo il supporto di 1.1015 rischiando 45 pips di stop ed un target oltre 1.1075$.
Con un profilo di rischio minore collocare lungo quota 1.0940$ ordini pendenti, con stop di massimo 50 pips e target oltre 1.1020 usd.
Per le posizioni short: continuare nella strategia "maestra" e decisamente più remunerativa ovvero di vendere i velleitari tentativi al rialzo dell'Euro, distribuendo lungo quota 1.1060, 1.1090 e 1.1120$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1185 e target parziale sotto 1.0980$.
BItcoin: i livelli chiave per la prossima ottavaBitcoin chiude la settimana lavorativa mettendo a segno un insperato recupero raggiungendo di slancio i 10.000$ e dando l'impressione di voler continuare la salita almeno fino al test degli 11.000$.
Infatti in solitaria rispetto all'andamento delle altre cripto più capitalizzate, la valuta regina del mercato si appresta a varcare la soglia dei 10.900$ entro la fine del week end, completando tra l'altro la classica e promettente figura rialzista denominata Rising three methods.
La valenza del pattern che raggruppa le ultime quattro candele è evidentemente positiva e proietta i corsi verso il test fondamentale dei 10.800$, apripista per conquiste di più ampio respiro oltre 11.200 prima e 11.550$ a seguire.
Per il momento viene rimandato l'auspicato attacco a 12.000$ alle prossime settimane, cercando di aumentare il flusso dei volumi ancora sotto la media nonostante i prezzi crescenti,che palesano per il momento la sola bassa affluenza dei compratori.
L'indicatore di trend cci attestandosi su valori positivi oltre i 50 punti, procede spedito verso livelli più ambiziosi senza per il momento ravvisare cali nella pressione in acquisto.
Naturalmente scatti di prezzo maggiori con estensioni di range oltre quota 11.000$ già per oggi avrebbero facilitato il compito di raggiungere e superare lo sbarramento psicologico dei 12.000$.
Le prospettive più realistiche comunque si mantengo positive nonostante sia assolutamente necessario conquistare chiusure oltre quota 10.980$, altrimenti ogni nuovo ritardo aumenterà le ansie dei compratori inducendoli a monetizzare la salita recente.
Gli effetti di questa prospettiva negativa adesso improbabile potrebbero essere deleteri, perché la conferma del doppio massimo decrescente spingerebbe i prezzi a testare 9370$ prima o peggio 9120$ a seguire, decretando la fine di qualunque speranza di recupero nel breve termine.
Strategie operative su Bitcoin
Per le posizioni long : con un profilo di rischio decisamente elevato iniziare o incrementare gli acquisti con piccoli lotti rispetto al totale liquido disponibile puntando
Con un profilo di rischio minore collocare lungo i supporti intraday di 10390$ e 9.840$ ordini pendenti con un rischio totale di 400$ dollari ed un target oltre 10.940$.
Per le posizioni short: attendere un eventuale e non confermato fallimento del'attacco delle resistenze oltre 10.950$, collocando ordini pendenti con stop di 400$ e target sotto 9.780$.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaAgghiacciante ed avvilente settimana per l'Euro/Dollaro che comprime la propria escursione oltre ogni immaginazione, rendendo difficile qualunque approccio operativo ad esclusione dello scalping.
Non vengono infatti aggiornati i minimi sotto quota 1.1040 in quanto l'atteso intervento del governatore Fed ha innescato ricoperture prudenziali, con l'effetto di ampliare il recupero oltre quota 1.1160 usd.
Rimbalzo in queste ore compromesso dall'evidente ritorno delle vendite che spingono i corsi verso un nuovo test di quota 1.1120 usd.
Infatti Il canale ribassista che domina lo scenario di medio termine tiene a bada le velleitarie spinte rialziste, che si fermano lungo la linea di tendenza che sovrasta i prezzi lungo 1.1180 usd.
Ciò consente già oggi di valorizzare con in piccolo profitto l'indicazione data la scorsa settimana di vendere il supporti a 1.1140, incrementando anche oltre 1.12 gli ordini.
Mentre per rendere più concrete le aspettative di un prolungamento della salita occorre evitare sia la rottura di quota 1.1080, che raggiungere chiusure al di sopra di 1.1140, come dimostra l'andamento dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero.
Infatti nonostante un solido andamento discendente il netto recupero dei valori sopra quota - 50 pt, riduce l'aspettativa di nuovi minimi durante le prime sedute di questo ottava.
Ma la prospettiva di fondo non cambia a meno che improbabili quanto improvvise notizie di ordine macroeconomico e di politica monetaria europea, non capovolgano il quadro tecnico attuale contribuendo a spingere i prezzi oltre 1.1230 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : acquistare lungo il possibile test di quota 1.1080 rischiando al massimo 60 pips ed un target sopra 1.1140 usd.
Con un profilo di rischio di rischio maggiore iniziare ad accumulare posizioni rialziste impiegando basse quantità di capitale, ampliando lungo quota 1.1040 gli ingressi al rialzo.
Lo stop loss complessivo non deve superare i 70 pips ed il target ambizioso oltre 1.1120 usd.
Per le posizioni short : continua a vendere le folate rialziste oltre 1.1150 e 1.1190 puntando al target sotto quota 1.1080 usd e rischiando al massimo 70 pips
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaNetto salto di qualità della "storica" fare ribassista dell'Euro che vede l'evidente deterioramento della struttura tecnica dei prezzi verso obiettivi considerati qualche settimana fa ambiziosi.
Probabilmente i corsi sono destinati a violare in settimana il supporto fondamentale a 1.1055 prima e 1.1015 a seguire, prolungando il canale discendente la cui linea di tendenza superiore attualmente sovrasta i prezzi a 1.1190 usd.
Ciò perché gli operatori scontano un ulteriore intervento della BCE a sostegno del ciclo economico Europeo, destinato altrimenti ad avvitarsi lungo sentieri recessivi pericolosi.
La quattro black candle che caratterizzano l'ottava appena trascorsa si contrappongono al movimento rialzista avvenuto durante la prima settimana di agosto che ha consolidato un fascia di resistenza a 1.1250 usd essenziale.
L'ottimo spunto operativo in senso ribassista che ne è scaturito esalta ancora una volta l'utilità dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, che lo scorso 13 agosto in chiusura a 1.1170 certifica il ritorno dei venditori.
La divergenza inversa che ne è scaturita ha poi confermato la debolezza di fondo e qualificato il rimbalzo ancora una volta come un' opportunità per ingressi al ribasso a prezzi vantaggiosi in termini di rischio.
La prospettiva adesso si capovolge in quanto i valori assunti sempre negativi, rallentano il tratto discendente della linea di trend che riprende leggermente a salire configurando una classica divergenza rialzista ancora da confermare.
Servono infatti chiusure oltre la resistenza a 1.1148 per confermare l'interruzione della fase discendente di breve termine e soltanto la conquista di quota 1.1190 prima e 1.1240 ne decreteranno la fine.
Al contrario lo scenario ribassista prevalente continuerà ad esplicare i propri effetti impedendo l'aggiornamento dei massimi relativi fermi a 1.1250 USD.
Ma soprattutto consentirà di sfruttare ancora una volta la comoda strategia di vendere le folate al rialzo dell'Euro e da cui sarà interessante conservare quantitativi per valorizzare il raggiungimento dei target indicati sotto quota 1.1020 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : acquistare solo dopo la stabilizzazione dei supporti sotto quota 1.1055, anche grazie all'utilizzo di grafici orari, al fine di stimare il giusto livello di rischio.
Con un profilo di rischio maggiore invece iniziare ad accumulare posizioni al rialzo non appena verrà centrato l'obiettivo di quota 1.1040 prima e 1.10 a seguire, con stop loss di massimo 60 pips e target oltre 1.1130 USD.
Per le posizioni short: confermando l'idea operativa ormai classica di attendere i prezzi al varco delle resistenze di 1.1140, 1.1180 e 1.1230 usd, con stop loss unico a 1.1280 e target sotto quota 1.1080 usd.
EurUsd: un possibile colpo a rialzoSalve a tutti,
il grafico giornaliero EurUsd si trova in una fase di raggiungimento e rimbalzo su di un area di minimi che potrebbero spingere il prezzo a rialzo fino alla soglia dei 1.13150 confluente col 78% del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista di medio periodo.
Ad avvalorare l'ipotesi suddetta una buona forza relativa che ricalca l'ipervenduto ed un Gartley Pattern in formazione con completamento proprio sull'area di resistenza in confluenza, oltretutto, con i 1.13250 resistenza importante di lungo periodo.
Inoltre l'arrivo a re-testare i minimi e la candela di forte esaustività del 1 agosto e del 16 agosto danno maggiore fermezza all'ipotesi rialzista.
Christian Ciuffa
USDCAD: primi segnali di indebolimento del DollaroPericolosa configurazione tecnica per ll Dollaro Usa contro quello Canadese dopo il tentativo fallito mercoledì di sfondare quota 1.3350 usd, a cui è seguito una breve fase di "storno".
Infatti il calo mette a rischio la fase rialzista attuale colpendo la linea di tendenza crescente che unisce i minimi crescenti lungo gli estremi di 1.3110 e 1.3015 usd, capovolgendo il trend di breve termine rialzista e consolidando cosi la fase ribassista di lungo termine.
Infatti le quotazioni attuali sono tropo distanti dai massimi a 1.3660 di fine 2018 così come è notevole la caduta effettuata ad inizo giugno da 1.3530, che rischia di consolidarsi qualora la debole fase crescente attuale non riprenda vigore al più presto superando quota 1.3370 usd.
La configurazione candlestick disegnata è molto grave ed incute un certo timore trattandosi del famigerato pattern evening star bearish, dalla valenza negativa se confermato in serata con una chiusura a 1.3220 usd.
Inoltre l'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero vira bruscamente verso il basso abbandonando la rassicurante inclinazione crescente, puntando invece verso la violazione di +80 punti.
Ciò conferma appunto come il vistoso calo della pressione in acquisto a cui fortunatamente non è ancora seguito un corrispondente incremento delle vendite.
La prospettiva più concreta per l'inizio della prossima ottava è legata alla forza dei supporti di 1.3180 e 1.3130 usd, livelli fondamentali per difendere prospettive rialziste ancora non compromesse.
Al contrario ogni cedimento dei valori indicati determinerà una accelerazione della fase discendente, con la forza del trend ribassista di lungo termine che potrebbe spingere i prezzi sotto la soglia psicologica di 1.30 usd in breve tempo.
Strategie operative su USD/CAD
Per le posizioni long: collocare ordini pendenti lungo il supporto intraday a 1.3180 ed in seguita a 1.3125 usd, associando agli acquisti uno stop loss di massimo 70 pips e target oiltre 1.3320 usd.
Con un profilo di rischio inferiore attendere il test anche nell' intraday di quota 1.3175, prima di procedere ad inserire ordini d'acquisto
Per le posizioni short : iniziare ad aprire posizioni ribassiste ai prezzi del momento destinando una piccola frazione del capitale disponibile per il trade, a cui aggiungere il resto qualora i prezzi dovesse tornare in prossimità di quota 1.3340 usd, rischiando al massimo 80 pips, con prospettive di target a 1.3090 usd.
Con un profilo di rischio inferiore attendere un risalita dei prezzi oltre 1.3310 usd, da cui aprire posizioni con stop loss di massimo 60 pips e target sotto 1.3240 usd
USDJPY: cosa nascondono i rialzi recenti? Il Dollaro continua lento ed inesorabile ad accumulare piccoli guadagni nei confronti dello Yen, in quanto da oltre una settimana il forte supporto a quota 107.25 ha ridato spinta rialzista alle depresse quotazioni del cambio.
Nella fase attuale in vista della riunione del FOMC di domani, con il taglio dei tassi d'interesse di un quarto di punto, il Dollaro troverà difficilmente nuovi acquirenti in grado di spingere oltre le resistenze i corsi.
Più in dettaglio dopo la white candle di giovedì scorso, le successive small candle e doji line sebbene contribuiscano a ritoccare i massimi relativi a 108.95 jpy, non suggeriscono ulteriori segnali di un netto salto di qualità negli acquisti.
Troppo delicata l'attuale fase sull'intero mercato Forex per rischiare posizioni rilevanti nelle due direzioni possibili.
Più facile desumere indicazioni utili dal cci che misura le difficoltà del trend rialzista di oltrepassare gli ostacoli rappresentati da 109.20 e 109.70, obiettivi strategici in vista del ripristino del trend rialzista di medio termine a 110.60 jpy.
La china discendente intrapresa in mattinata non pregiudica la struttura ascendente di breve termine, mentre quella di medio e lungo termine rimarranno quasi sicuramente ancora ribassiste, vista la distanza dei prezzi a recuperare la resistenza più importante a 111.05 jpy.
Strategie operative su USD/JPY
Per le posizioni long: collocare lungo quota 108.20 un ordine pendente, con stop loss di massimo 60 pips ed un target oltre 109.30 jpy.
Con un profilo di rischio maggiore anticipare ingressi al rialzo ai prezzi correnti, intorno 108.40, impiegando piccole quote di capitale da distribuire nell'eventualità di ribassi fino quota 107.70, con stop unico a 107.30 e target oltre 108.90 jpy.
Per le posizioni short: collocare lungo la resistenza di 109.40 e 109.70 ordini pendenti in vista di un fallimento del test, con target 108.30 e stop unico a 110.20 jpy.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaBrutta chiusura di settimana per l'Euro/Dollaro che perde il forte supporto 1.12, in piedi da oltre un mese, avvicinandosi ai minimi di maggio scorso con la prospettiva che i ribassi non siano finiti.
I prezzi infatti si dirigono con maggiore velocità, dopo mesi di stallo, verso i supporti di medio/lungo termine sotto quota 1.1120 peggiorando una dinamica ribassista in essere da tempo.
Gli indicatori di trend come il cci sul grafico giornaliero virano in zona ipervenduto, ufficializzando il salto di qualità dei venditori, capaci nei prossimi giorni di spingere i corsi su valori ancora più bassi come ad esempio a 1.1020 usd.
Questo importante livello di sbarramento superato l'ultima volta nel lontano maggio 2017, ora non è più così distante e sarà importante valutare gli effetti sui corsi martedì dopo la riunione della FED, che espliciterà la propria politica monetaria in materia di tassi.
Il previsto taglio dei tassi d'interesse non sarà il tema principale a tenere banco, quanto le proiezioni future sulla dinamica della crescita del PIL e sul tasso d'inflazione, escludendo probabilmente di calendarizzare nuovi interventi.
Un euro così basso non facilita certo l'opera di aggiustamento del deficit delle partite correnti USA, che rischia di esacerbare l'escalation sui dazi da parte dell'amministrazione Trump anche nei confronti dell'Europa, continente votato ormai da un secolo alle esposizioni.
Dunque oltre a profilarsi uno scontro valutazione tra le maggiori valute mondiali, gli operatori dovranno monitorare con maggiore attenzione l'evoluzione ribassista attuale.
Ciò in quanto non sono da escludere sussulti improvvisi verso l'alto ad esempio oltre quota 1.1230 prima e 1.1280 a seguire.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: collocare lungo quota 1.1070 un ordine pendente confidando in un veloce rimbalzo verso quota 1.1210, rischiando al massimo 60 pips di stop loss.
Con un profilo di rischio maggiore anticipare ingressi al rialzo ai prezzi correnti, suddividendo il capitale totale destinato all'operazione.
Ciò consentirà di approfittare di prezzi più bassi, fino quota 1.1040, con un rischio massimo di 60 pips ed un target oltre 1.1180 prima e 1.1240 a seguire.
Per le posizioni short: ingressi al ribasso immediati appaiono ora tardivi rispetto anche alle indicazioni corrette fornite la scorsa settimana, per cui meglio optare per la classica strategia di attendere i prezzi al varco.
In tal senso distribuire più ordini pendenti lungo quota 1.1340, 1.1250 e 1.1180, rischiando al massimo 70 pips complessivi ed un target sotto 1.1020 usd.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaChiusura di settimana negativa per l'Euro contro Dollaro che torna a testare come prassi consolidata la fascia di supporto compresa tra 1.1190 e 1.1220, perno essenziale della lunghissima quanto remunerativa fase laterale della moneta unica.
Se l'attuale struttura dei tassi tra le aree monetarie Europea e quella Statunitense non verrà modificata in senso di un restringimento del differenziale, sarà difficile aspettarsi sostanziali cambi di tendenza dei prezzi.
La resistenza di medio termine a 1.1570 è troppo distante visti gli attuali livelli di volatilità, con il range medio dell'Euro inchiodato a meno di 120 pips settimanali ed una tendenza discendente mai messa in discussione.
Inoltre continua a consolidarsi la trendline discendente che unisce i massimi relativi lungo 1.1420 e 1.1280, aumentando le prospettive ribassiste anche per questa ottava, con il supporto a 1.1140 che potrebbe tornare ad essere testato.
L'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero offre in tal senso una sintesi completa, con i valori stabilmente negativi e una struttura orizzontale della linea che non lascia dubbi sull'operatività da organizzare lungo eventuali sussulti oltre le resistenze, di 1.1280, 1.1330 e 1.1410 dollari.
Troppo fragili sono le prerogative rialziste mostrate per cambiare l'ottima strategia di vendere lungo i livelli citati, tra l'altro beneficiando ancora di un sostanzioso swap sulle posizioni contro Euro.
La prospettiva rialzista più concreta per la settimana è legata a nuovi tentativi di superare quanto meno quota 1.1380, da cui sarà interessante verificare per l'ennesima volta il probabile fallimento del break out di 1.1430 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: collocare lungo il supporto consolidato a 1.1140 dollari un ordine, con stop di massimo 60 pips ed un target oltre 1.1240 usd.
Con un profilo di rischio maggiore sfruttare la fascia di supporto "pluri testata" lungo 1.1210, da cui potrebbero partire ciclicamente rimbalzi di breve intensità non oltre 1.1270 dollari, rischiando al massimo 40 pips di stop loss.
Per le posizioni short: come anticipato sfruttare possibili rimbalzi lungo le resistenze di 1.1260, 1.1330 e 1.1410 dollari, con uno stop loss poco oltre 1.14 e target sotto 1.1210 usd.
Con un profilo di rischio maggiore collocare, sfruttando il grafici orario, il tentativo di oltrepassare quota 1.1240 da cui potrebbe partire un remunerativo aggiornamento dei minimi sotto 1.1140, rischiando al massimo 40 pips.
Bagno di sangue al capezzale del CableDrammatico esordio di settimana per la Sterlina di nuovo oggetto di pesanti vendite a dispetto della buona chiusura di venerdì a ridosso di quota 1.2580 usd.
A pesare sulle quotazioni probabilmente sono le continue notizie negative dia sul fronte macroeconomico Europeo che su quello della Gran Bretagna, che a dispetto della Brexit risulta ancora fortemente legata all'economia del vecchio continente.
La dinamica ribassista dei prezzi adesso assume un'inaspettata accelerazione, con la linea di tendenza che amplia il grado d'inclinazione quasi a ritmo verticale, diretta a verificare i supporti di dicembre scorso a 1.2410 usd.
Dall'analisi dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero emerge un quadro sconfortante in peggioramento dopo il cedimento il primo luglio di quota 1.2650, da cui in sostanza i corsi non sono stati in grado di arginare alcuna opposizione.
Il "mini" rimbalzo tecnico avvenuto sui supporti di 1.2440 usd, lo scorso 10 luglio, è servito soltanto per incrementare le posizioni ribassiste nel pieno rispetto del trend di fondo.
I supporti più bassi che probabilmente verranno presi di mira, vista l'intensità' della discesa, sono 1.2380 e 1.2330, rispolverando minimi relativi "storici" datati dicembre 2016 in piena bufera Brexit.
Lo scenario rialzista alternativo per rendersi concreto deve necessariamente manifestazione forza in acquisto oltre la resistenza di 1.2560, sufficiente ad alimentare ulteriori spinte oltre quota 1.2670 usd, eventualità ora assai improbabile.
Strategie operative su GBP/USD
Per le posizioni long: rimane ancora valida l'indicazione fornita in precedenza: " ...attendere la fine del trend ribassista ancora in grado di aggiornare sotto quota 1.2450 i minimi annuali.
Nonostante ciò è possibile sfruttare in chiave rialzista possibili rimbalzi, ma solo collocando a 1.2380 e 1.2430 usd, ordini pendenti con target a 1.2580 e stop di massimo 80 pips".
Per le posizioni short: per nuovi ingressi al ribasso attendere di nuovo rimabalzi lungo la fascia di resistenza compresa tra 1.2540 e 1.2580, rischiando al massimo 70 pips ed un target sotto 1.2440 usd.
Con un profilo di rischio maggiore abbassare il punto d'ingresso a 1.2510, rischiando al massimo 60 pips e target sotto 1.2420 usd
Perché l'Oro è salito così tanto e cosa rischia adessoFase rialzista notevole come non se ne vedevano da mesi sui grafici del dell'Oro, come l'exploit di settembre 2018 scorso da quota 1190 dollari, culminato recentemente con il top a 1345 dollari circa.
ll successivo consolidamento avvenuto agli inizi di giugno di quota 1360 dollari, ha consentito ai prezzi di rafforzare l'onda rialzista recente, contribuendo a mettere a segno guadagni di quasi il 13% rispetto ai minimi di maggio.
Secondo molti analisti alla base della ripresa degli acquisti del metallo vi sarebbe la conferma di una svolta di politica monetaria da parte della FED, che si appresta a tagliare i tassi non solo a fine luglio ma anche nei prossimi appuntamenti.
A sua volta tale prospettiva ha generato una drastica discesa dei rendimenti a breve dei titoli Usa e del Dollaro, con la liquidità che appunto è affluita verso il bene rifugio ed il mercato azionario, che macina record su record.
Dal punto di vista strettamente tecnico la dinamica dei corsi risente del momentaneo stallo dei prezzi, lungo gli estremi di 1384 e 1438 dollari, senza fornire spunti utili a capire i successivi sviluppi.
L'indicazione di trend cci in realtà segnala ormai da giorni la netta perdita di spinta verso l'alto, con la linea che si appresta a raggiungere valori prossimi allo zero.
Ciò rende concreto il rischio di peggioramento ulteriore delle fase di consolidamento dei supporti, che rischia di estendersi sotto quota 1398 prima e 1378 a seguire e da cui sarà interessante valutare la possibilità di ingressi a rialzo a prezzi vantaggiosi.
Il trend rialzista di medio termine non è ancora stato messo in discussione per cui non è escluso che i prezzi in chiave speculativa possano essere oggetto, con l'approssimarsi della decisione sui tassi attesa a fine luglio, di un allungo rialzista oltre 1460 usd.
Lo scopo da parte degli istituzionali potrebbe essere quello di spingere verso la resistenza di 1480 per poi scaricare i profitti recenti, con l'effetto di una caduta dei corsi sotto il forte livello psicologico di 1370 usd, scenario al momento comunque poco probabile.
Strategie operative sull'Oro
Per le posizioni long: attendere un probabile lieve ribasso verso il supporto di 1380 usd, da cui collocare un pendente con target 1.425 e stop loss corto a 1.373 usd.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad accumulare posizioni al rialzo destinando una minima parte del capitale, cosi da poter incrementare le posizioni in portafoglio qualora i prezzi dovessero ripiegare lungo i supporti di 1380 e 1340 usd.
Per le posizioni short: distribuire lungo le resistenze più immediate a 1.435 e 1.460 ordini pendenti, allo scopo di approfittare della afse laterale assunta dai prezzi, rischiando uno stop a ridosso di 1.468 ed un target sotto quota 1.405 usd.
Euro/Dollaro: livelli chiave per la settimana L'Euro chiude la settimana contro Dollaro evitando per l'ennesima volta di oltrepassare il livello critico di 1.1190, con un rimbalzo che prospetta il superamento "classico" della resistenza oltre 1.1350 usd, senza tuttavia rinnovare di nuovi spunti rialzisti sostanziali la manovra attuale.
Occorrerà necessariamente attendere la decisione finale della FED a fine luglio per capire se ci sarà l'atteso, "ma non troppo", taglio di 0.25 punti base dei tassi Usa, che potrebbe consolidare la spinta verso 1.13, trasformandolo in un robusto movimento di accumulazione.
Ciò favorirà molto probabilmente l'agognato superamento di 1.1440 usd, vero livello di inversione del trend di breve in senso rialzista qualora Powell, il governatore della FED, lasci intendere che il taglio non sarà l'ultimo.
Occorre ricordare anche che molti membri federali della FED temono ripercussioni sulla dinamica dei prezzi, visto l'eccellente stato di salute del mercato del lavoro americano, che si avvia a raggiungere la piena occupazione.
Dal punto di vista strettamente tecnico l'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, tarda a raggiungere la quota di inversione di tendenza, mantenendo comunque un'inclinazione crescente e prossima allo zero.
In aggiunta le configurazioni candlestick disegnate martedì e venerdì scorso evidenziano un rafforzamento delle prese di profitto dei venditori, che anche questa settimana alimenteranno una ripresa almeno oltre 1.1340 usd.
Al contrario il cedimento dei prezzi sotto quota 1.1220, provocherà nuovi tentativi di violare il forte sbarramento a 1.1190, che ormai da un mese e mezzo impedisce il raggiungimento dei target ribassisti più ambiziosi sotto 1.1120 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere un eventuale ritracciamento sotto 1.1240 prima di rischiare ingressi long con un mediocre fattore di profitto, dato dalla prospettiva che i prezzi non si allontaneranno oltre 1.1380 usd.
Per le posizioni short : meglio dunque attendere come da prassi consolidata il raggiungimento dei massimi relativi oltre 1.13 e 1.14, accumulando posizioni al ribasso con target unico a 1.1210 e stop loss solo oltre quota 1.1420 usd.
EURUSD ultima chiamata sul supporto staticoBuongiorno a tutti
euro dollaro aveva impostato una bellissima situazione tecnica con massimi e minimi crescenti.
Aveva rotto al rialzo la trend line ribassista e la Kumo.
Gli ingredienti per attaccare con decisione area 1.15 erano tanti.
Ora rimane solo il supporto statico in area 1.11900 a mantenere le speranze di un recupero di eurusd e forse l'ombra dell'abbassamento dei tassi a wall street.
Buy solo al recupero di area 1.13000.
Supporto importante 1.11900.
Le analisi hanno uno scopo puramente didattico e possono cambiare anche notevolmente con l’evolversi del mercato.
Buon trading a tutti.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaSettimana congestionata e totalmente priva di spunti operativi importanti quella vista sui grafici dell'Euro/Dollaro che sostituisce il renge medio settimanale a quello giornaliero, descrivendo una ridicola doji line da periodo prefestivo.
Ad appesantire il quadro tecnico attuale ci pensa un lunedì nero con un tracollo che questa volta coinvolge più di 80 pips in un solo giorno, da tempo "merce rara" per il cambio.
Il cambio è bene ricordarlo è vittima da mesi di un differenziale dei tassi d'interesse che rende costoso deternere posizioni lunghe in euro.
Infatti per attrarre l'attenzione degli operatori istituzionali, gli unici in grado di consolidare una duratura spinta rialzista con obiettivi primari le resistenze di 1.1530 e 1.1670 usd, occorrerà attendere una riduzione sostanziale del differenziale tra i tassi Usa (alti) e quelli europei (sotto zero), ormai in termini reali negativi.
Posizioni lunghe in portafoglio sull'Euro sono da considerarsi estremamente costose, al contrario di quelle in dollari che conferiscono un'interessante rendita.
Come conseguenza di questi elementi di ordine fondamentale la volatilità si è ridotta ai minimi, favorendo una direzionalità praticamente inesistente in un contesto di lungo termine comunque ribassista, che non fanno che alimentare un monotono movimento dei prezzi, bloccato entro la fascia "storica" tra 1.15 e 1.12 euro.
Dal punto di vista strettamente tecnico occorre continuare a privilegiare una strategia operativa volta a capitalizzare ancora tutti i possibili rimbalzi oltre 1.1380, con il doppio vantaggio di rendimenti dallo swap e sulle posizioni ribassiste.
Ciò in aggiunta alla costante verifica sui mutamenti di politica monetaria delle rispettive Banche Centrali, le uniche in grado di cambiare questo "monotono spartito".
Più in dettaglio vista la forza dei venditori la prospettiva più concreta vede un ampliamento del ribasso verso il supporto di 1.1190 usd, ormai tappa classica dei pull back al rialzo dell'Euro.
Eventuali rimbalzi oltre quota 1.1320 vanno sfruttati, distribuendo più ordini lungo le resistenze fino quota 1.1460 con un profilo di rischio basso, dato dalla scarsa probabilità di verificare le resistenze oltre 1.15 usd.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : attendere la stabilizzazione della fase ribassista in essere, verificando la forza del supporto posto più in basso a 1.1240, una volata ottenuta conferma
Con un profilo di rischio maggiore procedere collocando un ordine condizioni lungo il forte supporto di 1.1240 con stop loss a 1.1170 e target oltre 1.1380 usd.
Per le posizioni short: come anticipato distribuire più ordini a partire dai prezzi di quotazione oppure incrementare le posizioni short se presenti in portafoglio.
Più precisamente incrementare lungo le resistenze di 1.1350 e 1.1420, con uno stop di massimo 60 pips e target sotto 1.12 usd.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaFinale di settimana pesante ma nelle aspettative per l'Euro/Dollaro che chiude in ribasso a 1.12 dal top di 1.1345 dollari, accelerando una dinamica discendente di medio termine per nulla affievolita dal rimbalzo precedente.
Non sorprende la dinamica contrapposta caratterizzata da una prima falsa salita verso la resistenza più ravvicinata e da cui è seguita una reazione ribassista in perfetta coerenza con il trend ribassista di fondo.
Il supporto testato in chiusura di ottava a 1.1210 è il giusto livello di equilibrio per temperare l'exploit discendente verificatosi venerdì, in quanto un suo immediato cedimento avrebbe aumentato le probabilità di assistere ad un recupero entro oggi, ad esempio a partire da 1.1170 USD.
Adesso il target non ancora raggiunto rappresenta insieme al valore più basso di 1.1140 la fascia di supporto e l'obiettivo principale di questa ritrovata fase ribassista.
In tal senso l'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero dopo aver perso la tendenza ascendente, con la violazione dei 100 punti mercoledì scorso, prospetta per questa settimana l'invasione del quadrante negativo in grande stile, grazie ad una pressione di vendita che dovrebbe mantenersi stabile.
Conferma dell'inizio del ribasso viene offerta dalla configurazione candlestick denominata engulfing bullish, il più classico dei pattern, che ha aumentato le probabilità mercoledì scorso di un ritorno delle vendite approfittando di prezzi più alti.
Adesso le prospettive si fanno ovviamente negative ma occorre fare, come tradizione sul Forex, i conti con possibili rimbalzi entro la resistenza di 1.1260 da cui tornare ad accumulare posizioni ribassiste.
Naturalmente lo scenario alternativo rialzista per poter essere giudicato importante deve fare i conti con il complesso consolidamento delle resistenze oltre 1.1280 e soprattutto oltre 1.1320 la cui rottura non sarebbe comunque sufficiente a modificare il trend.
Soltanto la rottura con forza del forte sbarramento ribassista oltre 1.1440 può ribaltare il quadro tecnico attuale con il ripristino di obiettivi adesso distanti come 1.1530 e 1.1670 usd.
Cosa che può avvenire in tempi rapidi solo nell'eventualità di sostanziali modifiche delle politiche monetarie seguite dalle rispettive banche centrali, scenario immediato alquanto improbabile.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : attendere la stabilizzazione dei corsi lungo quota 1.1160 prima di rischiare ingressi a rialzo, con elevate probabilità di stop loss a fronte di mediocri prospettive di profitto.
Meglio catturare eventuali rimbalzi con un profilo di rischio minore, aspettando un poco probabile test di 1.1090, la cui tenuta se confermata offrirà un recupero oltre 1.1180 ed un rischio confinato entro i 60 pips di stop.
Per le posizioni short: come suggerito nella precedente analisi settimanale la distribuzione di più ordini di vendita lungo le resistenze di 1.1280 e 1.1320/40 di è rivelata una strategia profittevole, a fronte di probabilità di stop decrescenti lungo i massimi raggiunti.
Dunque mantenere le posizioni short eventualmente aperte riducendone l'ammontare solo al test 1.1255 usd.
Per le nuove posizioni attendere rimbalzi lungo quota 1.1240 e 1.1280 da cui cumulare nuovi ingressi al ribasso, con target sotto 1.1140 usd ed uno stop unico di massimo 50 pips.
Le implicazioni ribassiste del USD/JPY da sfruttare ancoraDopo un'inizio di settimana lento e sottotono il Dollaro/Yen a seguito del tentativo di stabilizzare la fascia di supporto compresa tra 108.10 e 108.50, fallisce l'appuntamento con il break out della resistenza a 108.70 jpy.
Infatti non viene insidiato per il momento il potente canale ribassista formato dalla trendline superiore passante per i massimi relativi più recenti, a quota 110.70 e 109.20.
Attualmente il cambio perde anche il supporto più ravvicinato a ridosso di 118.40 jpy, palesando una debolezza crescente che non lascia spazio a speranze di recupero per la prossima settimana.
L'interesse per le quotazioni attuali da parte dei compratori non si è praticamente manifestato, evidenziando quindi una fase di debolezza al momento in parte celata dall'andamento "laterale" delle ultime due settimane.
La lunga serie doji e hammer disegnati sul grafico giornaliero non fanno che confermare quanto meno l'attendismo da parte dei compratori nel cogliere l'opportunità di prezzi più bassi.
Evidentemente si è ormai consolidata la prospettiva di prezzi ulteriormente calanti sotto quota 118.10 aumentando per questa via le probabilità di verifica i supporti a 107.85 prima e 107.40 in seguito.
L'unica speranza di una reazione rialzista viene dall'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero che sebbene occupi stabilmente da inizio maggio il quadrante negativo, in corrispondenza dei minimi del 4 giugno scorso a 107.85 segnalava una divergenza rialzista.
Più precisamente la configurazione acquisita evidenzia una riduzione delle vendite, tale da alimentare una reazione fino a 108.80 jpy.
Sfortunatamente in ragione del calo delle vendite non è parimenti seguito un incremento degli acquisti tale da concretizzare un'invenzione del trend, che invece ora risulta ben incanalato entro le trendline discendenti visibili sul grafico.
L'unica speranza è che con l'inizio della prossima ottava venga con forza superata la resistenza a 108.70 o meglio oltre 109.20, il cui consolidamento consentirebbe di prolungare la reazione oltre 109.70 ad un passo dal break out del canale ribassista visibile.
Strategie operative su USD/JPY
Per le posizioni long: collocare sotto quota 107.70, ordini pendenti nella speranza di un pronto rimbalzo oltre quota 108.80 con uno stop loss pari a 60 pips.
Senza la stabilizzazione di un valido supporto lungo 108.10 qualunque acquisto al di sopra di questo livello aumenterebbe inutilmente il rischio di stop loss, senza un pari aumento delle prospettive di profitto comunque ridimensionate dalla forza dello sbarramento a 108.80 jpy.
Per le posizioni short: distribuire più ordini di vendita lungo le resistenze di 108.65 108.95 e 109.30 al fine di capitalizzare ingressi a basso rischio, con un target sotto quota 108.10 ed uno stop unico di massimo 80 pips.
Il cambio GBPUSD conferma il carattere velleitario del rimbalzoLa Sterlina prova entro la fine della settimana a superare il forte sbarramento posto a 1.2740, livello essenziale per tentare di capovolgere la tendenza ribassista attuale, tanto forte da spingere al ribasso il cambio ormai da oltre un mese.
È certamente positiva la presa di coscienza da parte degli operatori che sfidare i minimi oltre 1.2590, sarebbe costato molte risorse a fronte di rendimenti mediocri, meglio dunque iniziare ad alleggerire le posizioni corte, il che alimenta il rialzo attuale.
La shooting star disegnata sul grafico giornaliero nella seduta di ieri non promette nulla di buono, come confermato nella precedente analisi.
Infatti la fitta serie di resistenze oltre 1.2750, ( ad esempio 1.2810 1.2860) può essere superata soltanto grazie ad un consistente ritorno degli acquisti, probabilmente spinti da qualche notizia positiva proveniente dal "fronte Brexit".
Conferme circa la pericolosità degli acquisti, a ridosso di 1.2680/2720, arrivano dall'indicatore di trend cci, che tarda a superare la linea dello zero.
Ciò conferma come sia molto meno rischioso sfruttare la divergenza inversa in evoluzione, distribuendo più ordini di vendita lungo le resistenze prima citate.
La prospettiva è quella di aumentare le probabilità di rendimenti interessanti già lungo 1.2660, supporto non ancora consolidato.
Infine qualunque superamento di 1.2910 confermato da "chiusure" a ridosso dei massimi, può considerarsi come una inversione del trend di breve termine, con l'obiettivo primario di recuperare il prima possibile quota 1.2970, scenario ad oggi improbabile.
Strategie operative su GBP/USD
Per le posizioni long : confermata l'indicazione precedente "...attendere con pazienza la stabilizzazione della fascia di supporto compresa tra 1.2640 e 1.2610, da cui sarà possibile collocare ordini con obiettivi oltre 1.28 usd".
Con un profilo di rischio maggiore collocare lungo i minimi di 1.2620 un ordine condizionato, con stop di 50 pips ed un target oltre 1.2720, sfruttando questa volta il consolidamento dei supporti.
Per le posizioni short: attendere un nuovo tentativo di verificare la resistenza posta a 1.2740, distribuendo più ingressi sia a 1.2810, che a 1.2860, rischiando al massimo 60 pips ed un target confermato a 1.2670 usd.