EurUsd momento della verità: visione al rialzoIl cross EurUsd ha la possibilità di sorpassare la resistenza forte ed importante dei 1.14200.
A questo punto siamo in una visione rialzista di lungo avvalorata dall'esaurimento ciclico e dai minimi che non accennano a ritornare sul supporto dinamico e neckline del canale ribassista di lungo periodo.
Inoltre i volumi e l'rsi di lungo indicano un ritracciamento che potrebbe portare ad un rafforzamento di una fase di accumulo che sfocerebbe con l'arrivo sul medio termine sui 1.14557 zona di completamento di un gartley pattern.
Christian Ciuffa
Dollaro
Eur/Usd: Target confermato Per quanto riguarda il cambio EURUSD, lasciamo ancora aperta la posizione buy che abbiamo in portafoglio in quanto nel brevissimo periodo continuiamo a vedere un uptrend su questa coppia di valute.
Tecnicamente la zona di supporto posta a 1.127 ha tenuto facendo rimbalzare il prezzo come da aspettative. Lo scensario fondamentale non è variato e l'altro ieri, dopo la pubblicazione dei verbali FOMC, ci sono state ulteriori conferme: tutti i partecipanti hanno espresso la necessità di continuare a monitorare attentamente gli sviluppi finanziari del mercato, dato che alcuni downside risk sono incrementati. Tra le maggiori note positive, vengono ricordati il forte mercato del lavoro e l’inflazione vicina al target.
Molti partecipanti hanno detto che ulteriori aumenti dei tassi sarebbero necessari solo nel caso in cui l’inflazione si rivelasse più alta di quanto previsto. L’economia, nel 2019, continuerà a crescere ma non come nel 2018.
I partecipanti marker hanno evidenziato che i fattori determinanti, nei mesi a venire, all’elevata volatilità saranno un outlook più debole e maggiori incertezze sulle economie straniere, in particolare Europa e Cina. Viene segnalata anche la percezione di politiche a maggior rischio, e il parziale shutdown del governo federale.
I verbali FOMC confermano le ipotesi riguardanti le preoccupazioni della Federal Reserve per le questioni politico-economiche internazionali, come la debolezza della Cina e l’incertezza dei Paesi europei. Jerome Powell, nella conferenza stampa dello scorso Gennaio, aveva già dichiarato di temere le ripercussioni della Brexit e un ulteriore shutdown. Quello da poco concluso potrebbe già avere un impatto sul PIL statunitense.
Il target di questo cambio rimane in zona 1.14 circa nel brevissimo termine, mentre nel breve potrebbe spingersi anche a 1.15.
EUR/USD Daily: UP DAI MINIMI MA...EUR/USD si muove al rialzo dai minimi di periodo (1.1234) e dalla base del range (1.1217), palesando un segnale rialzista su grafico Daily, che tuttavia necessita di conferme in chiusura di sessione odierna. (Ricordarsi sempre che tutti i segnali, di qualsiasi genere, vanno sempre confermati attendendo la chiusura della sessione di riferimento)
In ottica di Trade di qualità, (chi conosce la mia operatività sa esattamente a cosa mi riferisco) ovvero quelle operazioni che hanno alte probabilità di successo, nonostante il deciso spunto rialzista della coppia, non trovo adeguati riscontri rispetto agli strumenti analitici di cui mi avvalgo per la funzione di filtro.
Ai fini operativi, benché la mia view di medio periodo per la coppia basata su una valutazione tecnica del grafico Weekly, propenda per un'apprezzamento della Moneta Unica Europea (ma essendo una mia view ai fini pratici conta poco perché occorre sempre basarsi su elementi oggettivi che ancora non ci sono), tornando al sopracitato segnale Daily, consiglio massima attenzione perché potrebbe non essere ancora il momento giusto per un'inversione in ottica multiday e per un Trade ad alto coefficiente probabilistico.
Riccardo Memeo
Eur/Usd: tanto equilibrio grazie ad un deal tra BCE e Fed?Il colpo di reni finale salva l'EURUSD dalla capitolazione dei minimi a 1.1290, ultimo supporto insieme al più distante di 1.1210 che ancora una volta sostiene la fase laterale attuale.
Con il recupero messo in atto venerdì i prezzi confermano la tenuta del rigidissimo schema compreso tra 1.1290 e 1.1590 dollari, ormai in piedi da oltre tre mesi.
Sembra quasi che l'equilibrio dei corsi entro questa fascia di oscillazione, sia il frutto di un "patto di non belligeranza" tra le due più potenti banche centrali al mondo ovvero la BCE e la FED .
Ciò accadrebbe a dispetto della tanto decantata non manovrabilità del Forex e soprattutto del cambio dove avvengono in assoluto le maggiori transazioni.
Probabilmente manovre sul cambio sono molto difficili nel lungo periodo, ma nel breve le cartucce a disposizione dei governatori centrali possono efficacemente orientare le scelte d'investimento degli operatori.
Ognuna delle due infatti difficilmente tollera le fasi di eccessiva volatilità del cambio o peggio di una sua disastrosa rivalutazione, con riflessi negativi sull'esportazioni e sulla dinamica dell'inflazione.
Ulteriori svalutazioni dell'Euro ai danni del Dollaro metterebbero in seria difficoltà le istituzioni politiche americane, impegnate in una complessa trattativa con il primo paese manifatturiero del mondo(la Cina).
Istituzini orientate a ridurre il deficit commerciale che insieme a quello statale e alla crescita del debito pubblico, rischiano di minare le fondamenta della economia Usa.
Ciò a sua volta manderebbe in tilt l'economia europea storicamente votata a sostenere il proprio sviluppo economico con le esportazioni, come dimostra i decennali surplus commerciali di 2 stati dei 4 stati più importanti dell'euro zona( Germania e Italia ).
L'analisi grafica su EUR/USD
L'engulfing bullish, pattern candlestick dalla valenza positiva, di venerdì consente di sperare in una ripresa degli acquisti verso il recupero di 1.1470 prima e di 1.1530 in seguito dove probabilmente i prezzi perderanno la propria spinta.
Ciò renderà difficile il superamento di quota 1.1620 e soprattutto di 1.1725, sperando in un breakout rialzista di breve termine.
Le Strategie operative su EUR/USD
La rigidità prolungata della fascia di contenimento dei prezzi tra 1.157 e 1.1290 rende l'operatività semplice: vendere le resistenze di 1.1490 e 1.1560 con stop unico a 1.1610, target sotto 1.1350.
Specularmente acquistare i supporti a ridosso di 1 .1320 come indicato in precedenza, con stop loss sotto 1.1220 e target oltre 1.1380.
NZD/USD vuole prendere fiato?La scorsa settimana abbiamo visto un dollaro neozelandese sempre più forte, infatti nella giornata di venerdì ha recuperato gran parte del terreno che aveva perso, tornando nuovamente in zona 0.6860 - 0.6870. Attualmente si può notare una fase di liquidazione, quindi una zona di forte accumulamento creata alla chiusura di venerdì. La mia visione attuale è di un possibile ritracciamento sul supporto statico di zona 0.6800 per poi riprendere il trend fin zona 0.6900 - 0.7000.
EURUSD: a rischio i supporti sotto quota 1.1320L' EURUSD continua lento a scivolare verso il supporto più ravvicinato di 1.1320, palesando il rischio di testare presto anche il livello di 1.1270 usd.
La struttura ribassista di medio periodo mai messa in discussione da oltre tre mesi, potrebbe riprendere ad esplicare i suoi effetti accelerando la rottura dei supporti indicati, viste le questioni politiche ed economiche in peggioramento.
Dal punto di vista tecnico le recenti black candle del 11 e del 15 gennaio annullano il falso movimento rialzista culminato con il massimo relativo di 1.1570 usd.
Da questa resistenza come ormai prassi da settembre scorso, gli operatori più capitalizzati fanno partire ricoperture ribassiste garantendosi veloci profitti più in basso, lungo l'area di supporto a 1.1320.
Tema operativo che potrebbe presto cambiare qualora la spinosa questione della Brexit dovesse complicarsi ulteriormente.
Infatti appare sempre più probabile la rottura del rigido quanto compresso schema laterale, tra 1.16 e 1.12 dollari.
In tal senso gli i ndicatori tecnici più sensibili tra i quali il cci confermano il possibile attacco dei supporti di 1.1220 prima e di 1.1090 dollari in seguito.
Strategie operative su EURUSD
Per l e posizioni long : attendere una conferma positiva del test lungo 1.1290, facendo partire un ordine pendente, con stop loss di massimo 60 pips e target oltre 1.1370 dollari.
Per le posizioni short: distribuire con più ordini pendenti lungo i livelli di 1.1370 , 1.1430 ed eventualmente di 1.1540 dollari, con stop loss complessivo di 1.1590 e target 1.1210 dollari.
GBPUSD continua nel canale ribassista?In questi giorni la sterlina inglese ha tentato la ripresa contro il dollaro americano. Tra mercoledì e giovedì , infatti, abbiamo visto un movimento molto forte al rialzo, avvenuto dopo il crollo della giornata del 2 gennaio. Oggi è una giornata molto importante, infatti con le attuali notizie NFP vedremo se il dollaro prenderà quella forza necessaria per contrastare la sterlina(cosa molto probabile) e quindi vedremo un movimento abbastanza marcato verso il ribasso. Il canale discendente attuale vede una sterlina in zona 1.23000 - 1.20000 nel medio/lungo periodo, cosa molto probabile data anche la questione BREXIT. Ichimoku ed altri indicatori hanno dato informazioni chiare, il ribasso è molto vicino, infatti il primo supporto Weekly più marcato si trova in zona 1.2180 / 1.2000. Aggiornamenti nei prossimi giorni!
L'EUR/USD bleffa ancora non andando oltre 1.1570Svolta rialzista apparentemente importante quella effettuata dall' EUR/USD in questa settimana, con i prezzi che finalmente rompono il rigido "micro-schema" laterale caratterizzato dagli estremi di 1.1320 e 1.1490 dollari.
Come se non bastassero i limiti leggermente più larghi di blocco del trend quali 1.1640 e 1.1290 dollari, i mesi di novembre e dicembre sono stati caratterizzati da un vero e proprio collasso della volatilità, che ha di fatto compresso le quotazioni fino alla leggera svolta rialzista di questi giorni.
L'Euro infatti si ferma in prossimità del massimo relativo di 1.1570 contro Dollaro, molto vicino al livello d'inversione rialzista di breve termine a quota 1.1640, ripiegando nella seduta di ieri nuovamente verso il fragile supporto di 1.1490.
Dunque prosegue senza soluzione di continuità il forte equilibrio delle quotazioni, ancorate al trend ribassista di lungo periodo in essere dallo scorso maggio 2018 sotto quota 1.2070 e che ha spinto le quotazioni fino al minimo relativo di 1.1215 lo scorso 11 novembre.
Lo scenario prevalente è quello di un probabile ritorno sotto quota 1.1390 prima e 1.1280 in seguito, tornando sostanzialmente a testare il forte supporto posto a 1.1220 dollari.
Soltanto un veloce ed intenso allungo oltre 1.1640 può essere considerato come il primo step necessario ad invertire la tendenza di medio periodo, con possibili target ancora distanti di 1.1730 e 1.1855 dollari.
Strategia operativa
Per le posizioni long : continuare a collocare ordini condizionati lungo gli estremi citati ovvero inserendo condizioni d'acquisto lungo 1.1290 e 1.1340, con stop loss di massimo 60 pips e target oltre 1.1440/1.1530 dollari.
Con un profilo di rischio più elevato, inteso come probabilità di incorrere più velocemente in stop loss, collocare un ordine pendente a ridosso di 1.1490, con stop a 1.1420 e target oltre 1.1590 per la prossima settimana.
Per le posizioni short : collocare un ordine pendente lungo la resistenza di 1.1570 e 1.1630, con stop di massimo 50 pips di target 1.1380 dollari.
DOLLARO NEOZELANDESE / DOLLARONZDUSD possibilita di entrata Long? , é probabile che il prezzi usino la EMA200 da supporto per poi magari partire verso l alto , con Ichimoku possiamo pensare ad un impulso rialzista , dato che ci mostra la Tenkan di grande curvatura verso l alto e al di sotto dei prezzi che faccia da sostegno, e l incrocio tra la Senkou A e B . Io aspetterei solo che la Chikou esca dall kumo per piazzare una posizione Long .
USD/JPY In questi giorni il DXY è intrappolato in un canale sempre più stretto e a breve vedremo la rottura. Le notizie di oggi riguardo la decisione dei tassi da parte della FED andranno a generare una volatilità non indifferente. Nuovi massimi sempre più laterali e minimi che stentano a crescere, danno più valenza alla discesa del dollaro nei confronti delle principali valute.
Lo yen è sempre più forte, ma questo lo si può osservare da giorni. La situazione attuale è molto interessante, infatti il canale rialzista attuale di USD/JPY con un massimo che coincide con quello creato il 1° gennaio 2018, ha diminuito la sua forza di rialzo. I supporti target interessanti nel medio/lungo periodo si trovano tra 110.500 e 110.000, zona facile da raggiungere ma anche da superare, infatti nel lungo termine mi aspetto un arrivo in zona 108.000 - 107.000. Ichimoku DAILY è ancora un pò indeciso anche se i prezzi hanno superato la kumo verso il ribasso. Il mio dubbio è riguardo la kijun , la tenkan e la chikou span, che non si trovano ancora in zona di sell. Attendiamo le notizie odierne per prendere posizione.
Aggiornamenti seguiranno nei prossimi giorni.
EurUsd pattern grafici e ribassi su medio termineSalve a tutti,
EurUsd in clima di ribasso, in fase di distribuzione che potrebbe raggiungere la zona target intorno a 1.11870 che rappresenta una forte zona di confluenza statica con il livello 61% del ritracciamento del lungo termine.
Inoltre se Stocastico ed RSI a 9 periodi sono in divergenza con i prezzi che allertano e avvalorano lo short.
Un Batterfly pattern però a completamento sulla zona target potrebbe presagire un ritracciamento futuro.
Christian Ciuffa
GBPUSD: le parole di Powell non fermano il calo della SterlinaNonostante le parole rassicuranti di Powell sulla fine momentanea dei rialzi del tasso di interesse, la Sterlina è la valuta che meno ha beneficiato dalle parole del governatore della FED.
Infatti nella sola giornata di oggi dopo il massimo registrato a 1.2835 i prezzi si sono indeboliti fino a toccare nuovamente il supporto importante di 1.2755 dollari.
Il quadro tecnico di breve termine ruota attorno al forte indebolimento subito a seguito degli accordi con l'UE sulle condizioni di uscita dalla zona Euro, evidentemente giudicata dagli operatori penalizzante per il Regno Unito.
A partire dai massimi a 1.3170 di inizio novembre il Cable infatti perde terreno contro tutte le principali valute, Dollaro Usa in testa, registrando un minimo relativo a quota 1.2723.
L'analisi del indicatore di trend cci conferma la negatività di breve termine risultante dalla formazione long black candle dello scorso 15 novembre, scaturita dagli accordi su Brexit.
Successivamente i prezzi si sono attestati, senza mai superarla, lungo la fascia di resistenza compresa tra 1.2890 e 1.2855, come evidenziato dal cci che non assume mai valori superiori allo zero.
È assolutamente vitale scongiurare il cedimento di quota 1.2720 , che rischierebbe di innescare un nuovo calo con obiettivo 1.2630 entro la prossima settimana.
Strategia operativa
Per le posizioni long : attendere la verifica del supporto di 1.2740 da cui far partire un ordine pendente, con stop loss a 1,2680, target 1.2830 prima e 1.2880 dollari in seguito.
Per le posizioni short : collocare ordini pendenti lungo la fascia di resistenza compresa tra 1.2880 e 1.2840, suddividendo il capitale in più momenti di acquisto, con stop loss complessivo di almeno 70 pips rispetto al prezzo medio e target a 1.2735
USDCAD: molto lento l'attacco dei massimiFase di stallo sui massimi di periodo per l'USD CAD e più in generale per il Dollaro americano, alle prese con nuovi problemi nel superare gli ostacoli più immediati.
Nel caso specifico dopo aver bruciato in poche sedute il massimo relativo di 1.3270, il successivo aggiornamento a 1,3320 non ha sortito nuovi acquisti tali da prolungare la salita verso l'obiettivo naturale di 1,3440.
Ovviamente come emerge dal grafico il solido canale rialzista che sostiene le quotazioni dal break out di 1.3070, verificatosi l’ultima settimana di ottobre, sostiena ancora perfettamente la crescita dei prezzi.
La settimana in tal senso si è aperta con un leggero consolidamento del supporto più ravvicinato di 1,3180, ma con l'indicatore di trend cci pericolosamente orientato verso il basso.
Infatti emerge la formazione di una classica divergenza ribassista innescata dalle black candle del 21 e 22 ottobre, sebbene una vera inversione della tendenza ascendente si avrebbe solo con il cedimento di 1.3125.
Tale supporto se confermato, potrebbe essere essere sfruttato in chiave rialzista, offrendo un buon livello rischio rispetto alla prospettiva di superare la resistenza oltre 1,3320.
Infine dall'analisi della volatilità emerge una graduale perdita di velocità dei prezzi, ulteriore elemento di come la tendenza a salire dei prezzi sia ancora buona, nonostante le piccole difficoltà del momento.
Strategie operative
Per le posizioni long : collocare un ordine pendente a ridosso di 1.3090, con stop loss di massimo 70 pips e target almeno sopra 1.3240 dollari.
In alternativa con un profilo di rischio molto elevato, posizionare un ordine condizionato a ridosso di 1.3170, con stop loss a 1.310 e target a 1.3330 dollari.
Per le posizioni short: collocare un ordine pendente a ridosso di 1.3290 nell'eventualità dovesse fallire il test della resistenza, con stop loss a 1.3360 e target 1.3140 dollari.
Momento ribassista per CAD/JPY??? Come possiamo vedere sul grafico abbiamo la formazione
di un pattern testa e spalle su CAD/JPY all'interno
di un canale ascendente. è avvenuta la rottura
della Neckline, del canale ascendente e della media a 200 periodi.
Tre segnali che potrebbero consigliarci una possibile posizione
short che potrebbe portare il prezzo nell'area compresa
tra 82.160 e 82.680.
Sterlina allo sbando dopo l'accordo sulla BrexitSeduta particolarmente turbolenta per la Sterlina contro il Dollaro Usa caratterizzata oggi da una violenta accelerazione ribassista, con un minimo registrato per il momento a 1.2750 dollari .
La debàcle delle quotazioni sopraggiunge dopo una periodo di particolarmente altalenante, caratterizzato da rapidi capovolgimenti di fronte lungo gli estremi di di 1.2690 e 1.3290 nell’arco di oltre tre mesi.
Infatti dall'analisi grafica è possibile osservare di come la distribuzione interna a questi estremi sia stata contrassegnata da movimenti fortemente impulsivi, prima verso le resistenze di 1.3240 1.3050 e a seguire nelle ultime due settimane, con la definitiva conferma della sconfitta della componente acquirente che deve soccombere ai colpi inferti dalla Brexit.
Le prospettive come suggerisce l'analisi dei pattern candlestick non sono positive in quanto con la long black tracciata oggi, appare sempre più probabile il superamento dei minimi annuali sotto quota 1.2680.
Infatti il posizionamento nel quadrante negativo evidenziato dai valori dell’indicatore di trend Cci lascia prefigurare una continuazione della tendenza discendente, a meno che non intervengano fattori esogeni alla dinamica del prezzo capace di ribaltare l’orientamento degli investitori.
Ad esempio un cambiamento dei termini dell‘accordo appena sottoscritto dal governo londinese che divide in due zone commerciali il Regno Unito e Irlanda del Nord, alla base dell'emorragia di ministri dimissionari e della tempesta che ha scatenato i venditori sul mercato valutario.
Soltanto un veloce recupero di almeno quota 1.2970 può riequilibrare le dinamiche contrapposte sul mercato, ponendo le condizioni per una stabilizzazione dei supporti e un prolungamento oltre quota 1.3150 in seguito.
Strategie operative
Per le posizioni long: attendere prima di effettuare nuovi acquisti l'inizio di una fase di stabilizzazione dei prezzi che riduca l’eccesso di volatilità presente, come ad esempio lungo il supporto di 1.2710.
In alternativa con un profilo di rischio molto elevato, posizionare un ordine condizionato a ridosso di 1.2640 con stop loss a 1.2590 e target a 1.2840 dollari.
Per le posizioni short: collocare un ordine pendente a ridosso di 1.2890 in attesa di rimbalzi, con stop loss a 1.2945 e target 1.2675 dollari.
USD/JPY short (Ichimoku ancora incerto)FX:USDJPY Salve!
Durante la settimana scorsa abbiamo visto una forte accelerazione del dollaro americano nei confronti delle principali valute, questo per via della decisione del Federal Open Market Committee (FOMC) sui tassi d'interesse a breve termine. Durante il fine settimana questa forza nei confronti dello yen si è placata ed è iniziata una piccola fase di ribasso che dal livello 113.300 ha creato un ribasso di oltre 60 pips portando la valuta in zona 113.700 . La situazione attuale è ancora quella del ribasso, con dei livelli importanti posizionati in zona 113.500 , 113.200 e 113.000 . Non escludo un piccolo ritracciamento di correzione fin zona 113.860 prima dell'effettiva discesa, discesa che potrebbe portare il dollaro in zona 112.500 , supporto dinamico decrescente molto interessante sul medio-lungo periodo. Attualmente siamo in fase di ribasso con Ichimoku ancora incerto in H4 per via del rimbalzo avvenuto sulla kumo. Aggiornamenti seguiranno nei prossimi giorni.
Un saluto e buon trading!
EUR/USD: L'escalation dei tassi Usa non si fermeràPessima svolta ribassista per l'Euro/Dollaro che chiude mestamente la settimana non solo centrando i target indicati nell'analisi precedente, ma minacciando adesso l'attacco dei supporti ancora più in basso: se il differenziale dei tassi Euro Usa si allargherà, il trend discendente di medio periodo assumerà proporzioni ancora più ampie.
Attualmente l'Euro apre la settimana confermando tutte le debolezze emerse nella precedente, a cominciare dal formazione di una potente resistenza in prossimità di 1.1550, da cui i prezzi con il calo di oggi progressivamente si allontanano.
Il quadro tecnico si è completamente rovesciato a partire dal 24 settembre scorso, passando dalla concreta prospettiva di consolidare i livelli oltre 1.1810, al test ribassista dei supporti di fine agosto confermato a quota 1.1530.
Mentre le prerogative rialziste puntavano a violare finalmente la resistenza valida ormai da mesi di 1.1855, quelle discendenti hanno adesso come obiettivo il prolungamento del movimento attuale verso il test di 1.1390 prima e 1.1320 in seguito.
Infatti emerge dall'analisi dei pattern candlestick disegnati sul grafico giornaliero, la formazione di una consistente serie di black candle ad ampio range, evidenzia l’impennata del pressione ribassista a seguito dell'annuncio della FED di continuare sulla strada dell'aumento dei tassi interesse.
Tale situazione sbilancia fortemente i flussi finanziari a scopo di investimento in entrata e in uscita dall'area Euro verso quella Usa, che adesso vanta un differenziale di rendimento ancora più interessante e in costante crescita.
Infatti i tassi in Europa sono ormai fermi da mesi e probabilmente rimarranno tali fino alla fine del mandato di Mario Draghi, in quanto il target di una stabile risalita dell'inflazione appare ancora difficile a consolidarsi.
In aggiunta l’analisi dell’indicatore di trend CCI conferma l’impostazione ribassista dei prezzi, assumendo una cifra negativa a partire dal 27 settembre e proseguendo ancora verso valori di ipervenduto, sebbene il consolidamento di 1.1460 potrebbe aumentare le probabilità di un rimbalzo oltre quota 1.1530.
Strategia operativa
Per le posizioni long : attendere il consolidamento dei supporti atteso in prossimità del livelli di 1.1420 oppure più in alto a quota 1.1530, con prospettive di recupero difficili oltre quota 1.1650.
Per le posizioni short : nell'eventualità fosse sfumata l’apertura di posizioni ribassiste con il cedimento di 1.1680, collocare nuovi ordini ordini pendenti a ridosso di 1.1525 e più in alto a 1.1590, proporzionando in maniera corretta il capitale, con stop unico a 1.1620 e target a 1.1395 entro la fine della settimana.
USDSGD LongBella configurazione questa di USDSGD che è andato a toccare un supporto dinamico e adesso sembra essere nuovamente in ripresa. L strada in salita è davvero tanta per il Dollaro Statunitense che dall'Aprile di quest'anno ha iniziato la sua scalata.
In questa analisi ho affiancato al grafico a candele giapponesi quello Heikin Ashi a dimostrazione del fatto che anche le candele Heikin Ashi sono rivolte verso l'alto nel daily.
Un bel primo importante traguardo lo vedo in area 1.38, mentre uno stop loss potrebbe star bene in area 1.36.
Pertanto questa potrebbe diventare un ottima operazione con basso rischio a fronte di un potenziale alto rendimento.
AUD/NZD ottima configurazione per una continuazione del trendIl Dollaro Australiano spinge in alto contro il Dollaro Neozelandese, dopo il collasso avuto da ottobre 2017 fino a metà aprile 2018, oggi ha preso grande forza grazie al pattern grafico che ha completato l'ultima gamba del nostro pattern rialzista e la long body di giovedì il mercato ha dato il segnale definitivo di una possibile continuazione del trend.
I volumi di mercato sono esplosi in questa settimana, un po' per le news un po' per le correzioni grafiche, ma il candelone long che ha rotto la nostra resistenza a 1.0800 ne è la conferma, avendo il vantaggio statistico per una posizione rialzista domenica notte, ad apertura mercato mi posizionerò long con uno SL sotto il minimo del candelone settimanale a 1.067 e posizionando il TP sulla prima resistenza di valore a 1.99.
Il Dollaro Neozelandese si sta indebolendo sempre più ne è la conferma il grafico del NZD/USD, ora come ora la valuta presa in analisi non sta dando segnali di rafforzamento, quindi con tutti gli strumenti a nostra disposizione l'unica visione per il medio-lungo termine è completamente rialzista, staremo a vedere se il mercato ci darà ragione, l'importante è sempre analizzare, proteggersi e portarsi un vantaggio statistico, in questa analisi abbiamo seguito in pieno tutte e 3 le regole fondamentali per essere profittevoli, staremo a vedere.
USD/JPY Pronto per un LongIl Dollaro americano si trova in una situazione di grande forza sullo Yen, come si può notare graficamente, la resistenza a 108.500 che ha avuto forte impatto in passato è stata rotta con forza e numero di volumi consistenti, questo può solo significare fiducia da parte degli investitori e capitali aggiunti dalle Banche per cercare di riprendere la forte svalutazione del Dollaro americano avvenuta negli inizi del 2018, a sostegno di questa analisi macroeconomica abbiamo un pattern armonico che conferma la forza del trend e la rottura di una Trend line che ha sostenuto il ribasso del mercato per i primi mesi del 2018, a inizio settimana entrerò long postando lo SL sotto il minimo settimanale e inserendo un TP poco sotto alla prossima resistenza importante di mercato a 110.558.