USOIL si avvicina a $80!Il prezzo del petrolio greggio Western Texas Intermediate, il benchmark del petrolio statunitense, è stato di circa $77.50 venerdì. I prezzi del WTI sono aumentati dopo che i dati sulle vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono stati più deboli del previsto, alimentando la speranza che la Federal Reserve inizierà presto a tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi. Il conflitto a Gaza tra Israele e Hamas palestinese non ha ancora visto una risoluzione o un progresso significativo verso una tregua negoziata, mantenendo nervosi i mercati energetici riguardo a un possibile contagio nelle nazioni vicine con una forte produzione di petrolio greggio, come l'Iran. L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) crede fermamente che la domanda globale di petrolio greggio continuerà a crescere per i prossimi due decenni, ma questa prospettiva è contestata dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), che prevede una flessione della domanda globale nei prossimi mesi. Le previsioni dell'IEA prevedono un rallentamento della crescita della domanda globale di petrolio greggio a 1,22 milioni di barili al giorno, mentre l'OPEC prevede un aumento a lungo termine di oltre il doppio di tale cifra. A livello tecnico, il WTI ha visto le sue offerte più alte da quasi tre settimane venerdì, testando i $78.40 prima di concludere le contrattazioni della settimana vicino ai $78.20 alla chiusura di venerdì. Ad H4, il prezzo si trova all'interno di un canale rialzista che sembra sostenere bene il rialzo del prezzo, nonostante ciò mi aspetto un leggero ritracciamento verso zona $75, rimbalzando sul livello fisiologico di Fibonacci prima di ripartire verso gli $80, rompendo la prima supply zone e utilizzando la seconda come livello di resistenza. Comunque, il prezzo ha buone potenzialità per tornare sui livelli di novembre 2023. Un saluto e un buon trading a tutti.
Materie Prime Energetiche
USOIL | In discesa fino a $73.50 prima di toccare $80Il prezzo del petrolio WTI mantiene una direzione rialzista dopo che Israele ha respinto l'accordo di cessate il fuoco di Hamas. Il West Texas Intermediate (WTI), il punto di riferimento per il petrolio greggio statunitense, registra un aumento dello 0,25% verso la fine della sessione nordamericana, mentre il conflitto tra Israele e Hamas si intensifica con Israele che respinge un'offerta di cessate il fuoco. Venerdì, l'esercito israeliano ha proseguito la sua offensiva nella Striscia di Gaza, determinando un aumento dei prezzi del petrolio di circa il 3% rispetto al giorno precedente. Inoltre, la chiusura di raffinerie negli Stati Uniti ha causato un aumento dei prezzi della benzina e del diesel. Gli attacchi dell'Ucraina contro due raffinerie di petrolio nel sud della Russia, e il superamento da parte di quest'ultima dei piani di esportazione di petrolio grezzo a febbraio rispetto all'accordo con l'OPEC+, hanno favorito l'incremento del prezzo del WTI. Analisi del prezzo del WTI: Outlook tecnico I prezzi del petrolio sono destinati a rimanere all'interno di un range ma inclinati al ribasso, poiché la media mobile a 200 giorni (DMA) a 77,29 dollari rimane il primo livello di resistenza per i prezzi. Una violazione di quest'ultimo potrebbe aprire la strada a ulteriori guadagni verso i 80,00 dollari al barile. Tuttavia, nonostante il trend rialzista, l'Indice di Forza Relativa (RSI) ha mantenuto una pendenza piatta, e una forte resistenza potrebbe portare a sfidare la DMA a 20 giorni a 74,53 dollari. Un superamento di quest'ultimo esporrà il minimo del recente swing a 71,46 dollari. Attualmente, con la chiusura giornaliera di una candela bearish, più precisamente un doji sul livello 0.70% di Fibonacci, è previsto un ribasso fino al livello $73.30, dove il prezzo potrebbe trovare supporto e poi continuare il trend rialzista con l'obiettivo di raggiungere il livello $80, ovvero superare il livello di liquidità del lato di acquisto a 79.78. Un saluto e un buon inizio settimana a tutti.
USDCAD Pronto per un nuovo massimo a 1,3650?Il cambio USD/CAD continua il ribasso dalla zona intorno a metà 1,3500, raggiungendo il suo livello più alto da quasi due mesi, e si mantiene sotto pressione venditrice per il secondo giorno consecutivo mercoledì. La riduzione della previsione di crescita della produzione petrolifera interna per il 2024 da parte dell'Amministrazione per l'Informazione sull'Energia degli Stati Uniti (EIA), nel rapporto Short-Term Energy Outlook di febbraio pubblicato martedì, ha contribuito a calmare le preoccupazioni per un eccesso di offerta. Questo, unitamente agli attacchi recenti alle navi da parte dei ribelli Houthi sostenuti dall'Iran nel cruciale Mar Rosso, che rappresenta quasi il 12% del commercio mondiale del petrolio, ha sostenuto i prezzi del petrolio, favorendo a sua volta il dollaro canadese legato alle materie prime. Il ribasso notturno nei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti ha spinto a prese di profitto in USD, specialmente dopo il rialzo post-NFP, anche se le aspettative rialziste della Federal Reserve (Fed) dovrebbero contribuire a limitare perdite più profonde. I dati macroeconomici statunitensi in arrivo suggeriscono un'economia in buona forma, permettendo alla Fed di mantenere i tassi d'interesse più alti per un periodo più lungo. Sul grafico giornaliero, si osserva un prezzo che ha superato il livello psicologico di 1,3540 per poi ritracciare verso la zona di domanda, dove ci si aspetta un rimbalzo tecnico intorno al livello di 1,3420, il quale potrebbe costituire un'opportunità di ingresso long con target a 1,3630. Il timeframe M15 sarà fondamentale per valutare l'ingresso, in attesa di eventuali buoni segnali di ingresso sul mercato. La pazienza e una corretta gestione del capitale sono fondamentali. Un saluto e una buona giornata a tutti.
Petrolio: Ancora price action short verso 67 $Buongiorno,
eccomi qui come sempre per l'analisi di fine settimana.
Quest'oggi prendo il petrolio che già qualche settimana fa mi aveva portato a fare un'analisi qui ( lascio il link ) ma su cui non ho poi operato per mancanza di conferme operative durante le successive giornate su daily time frame.
L'ultima settimana passata ha visto creare una price action davvero interessante e la formazione di uno dei miei trigger ovvero un DMLC + FTW + TRAP BAR.
Un "triplo" trigger che mi fa porre l'attenzione su questo mercato per i prossimi giorni visto il contesto strutturale nel quale si trova se guardiamo alla "big picture".
Il movimento fake verso area 76 poi respinto ha creato la classica "bugia" del mercato che io spesso utilizzo come grilletto ( trigger ) per le mie operazioni di trading.
A questo punto opterò per seguire l'evolversi nei prossimi giorni attraverso le chiusure daily attendendo una conferma short.
Se questa si venisse a creare scatterebbe la mia vendita e il primo obiettivo di profitto è area 67 $.
Successivamente troviamo 63,50 $ e 60 $.
La mia view verrebbe a fallire nel momento che il mercato dovesse ( dopo aver dato conferma ) tornare al di sopra di area 80 $.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SMPLE!
USOIL | Attenzione al livello $71-$72!Il petrolio ha trovato supporto in una zona di domanda, con un retest di una trendline rialzista e del 0,62% di Fibonacci, suggerendo la possibilità di una ripresa verso nuovi massimi. Nel grafico, ho identificato un box giallo dove il prezzo potrebbe consolidarsi, attingendo liquidità sotto lo swing low prima di riprendere la salita. Per quanto riguarda l'analisi fondamentale:
Il Qatar sta attivamente lavorando per mediare una tregua temporanea a Gaza, facilitando gli scambi di ostaggi. Il costante successo del Qatar nel negoziare tra le parti coinvolte nel conflitto sta influenzando il prezzo del greggio, specialmente in un contesto di attenuazione delle tensioni geopolitiche.
L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) si troverà di fronte a una sfida a lungo termine nel 2024 e nel 2025, cercando di limitare la produzione globale al di fuori dell'OPEC. Impongono vincoli rigorosi alla produzione per i paesi membri, mentre i produttori al di fuori dell'OPEC, come gli Stati Uniti, superano i limiti di estrazione dell'OPEC.
Le occupazioni non agricole degli Stati Uniti (NFP) hanno registrato un aumento significativo a gennaio, toccando il massimo degli ultimi dodici mesi con 353.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sopra delle previsioni medie di mercato di 180.000. Con l'economia statunitense che continua a dimostrare una notevole resilienza e il mercato del lavoro negli Stati Uniti che rimane ai massimi storici, le probabilità di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti a sostegno del mercato continuano a diminuire.
Un saluto e un augurio di un buon fine settimana a tutti.
CRUDE OIL - Il rialzo continueràIl Petrolio questa settimana ha superato i massimi precedenti dando vita ad un buon trend rialzista che potrebbe continuare le prossime settimane.
Sui livelli di chiusura settimanale ci aspettiamo una fase momentanea di arresto della salita con possibile ritracciamento che darà vita ad un nuovo impulso rialzista con obiettivo circa 82$ - 83$.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
USOIL | Come influenzeranno le tensioni geopolitiche il prezzo?Il prezzo del West Texas Intermediate (WTI) si attesta intorno a $72,70 al barile durante la sessione asiatica di giovedì, evidenziando un trend al rialzo supportato dall'ottimismo generato dall'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC). Il rapporto mensile dell'OPEC anticipa una robusta crescita della domanda di petrolio per il 2024 e il 2025, prevedendo una crescita di 2,25 milioni di barili al giorno (bpd) nel 2024 e di 1,85 milioni di bpd nel 2025. Dal punto di vista geopolitico, le interruzioni nell'approvvigionamento nel Mar Rosso stanno impedendo un declino più significativo dei prezzi del petrolio greggio, con attacchi da parte delle forze Houthi nell'area. Gli Stati Uniti hanno risposto con attacchi contro gli Houthi, e la tensione è salita quando i ribelli Houthi hanno preso di mira una nave statunitense. Nel contesto interno, l'American Petroleum Institute (API) ha segnalato un inatteso aumento delle scorte settimanali di petrolio greggio, mentre il mercato attente al prossimo rapporto dell'Energy Information Administration (EIA), previsto con una diminuzione di 0,313 milioni di barili rispetto alla precedente lettura di 1,338 milioni di barili.
XAUUSD | Forte momento ribassista direzione 1980Mercoledì, il prezzo dell'oro (XAU/USD) ha registrato una correzione al ribasso in risposta alle dichiarazioni del governatore della Federal Reserve (Fed), Christopher Waller, il quale ha sollevato dubbi su un possibile taglio dei tassi nella riunione di marzo. La coppia XAU/USD ha segnato il secondo calo consecutivo, indicando ulteriori declini nel grafico giornaliero. Nonostante scenda al di sotto di una Media Mobile Semplice a 20 periodi, la coppia si mantiene sopra le SMA a 100 e 200, entrambe nella regione di $1.960. Nel breve termine, i segnali tecnici mostrano un marcato ribasso senza segnali di esaurimento ribassista. Sul grafico a 4 ore, XAU/USD si trova al di sotto di tutte le medie mobili, con la SMA a 200 che fornisce resistenza intorno a $2.037,25. Gli indicatori tecnici indicano una pressione ribassista, sostenendo la possibilità di una rottura al ribasso della soglia di $2.000. Il prezzo dell'oro è ai minimi da metà dicembre, mentre il dollaro statunitense guadagna terreno a spese delle azioni globali in calo. La coppia XAU/USD si avvicina a un minimo intraday di $2.003,28, poiché gli investitori riducono le scommesse su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed a marzo. La probabilità di un taglio, secondo lo strumento CME FedWatch, è ora del 52%, in ribasso rispetto al 70% registrato qualche settimana fa. I dati misti degli Stati Uniti, con le Vendite al Dettaglio e la Produzione Industriale in aumento a dicembre, uniti alle parole assertive della Fed, riducono le probabilità di un taglio a marzo. I rendimenti dei titoli di Stato sono in aumento, con Wall Street che estende il suo calo di martedì.
XAUUSD : Zona critica - Comprare o Vendere?Il prezzo dell'oro (XAU/USD) sta subendo una significativa vendita, non riuscendo a recuperare il massimo settimanale sopra i $2.060. Gli investitori stanno rivalutando il momento in cui la Federal Reserve (Fed) potrebbe ridurre i tassi di interesse. Dopo il fallimento nel riconquistare il massimo settimanale di $2,062, il prezzo dell'oro è sceso a circa $2,030. Si prevede che rimarrà incerto fino a quando non saranno disponibili nuovi segnali sulla possibile riduzione dei tassi da parte della Fed. Il metallo prezioso ha cancellato i guadagni ottenuti lunedì, superando al ribasso la media mobile esponenziale a 20 giorni (EMA), situata intorno a $2,039. Ulteriori ribassi potrebbero verificarsi se il prezzo dell'oro non riesce a difendere il minimo del 3 gennaio di $2,030, esponendolo al supporto psicologico di $2,000. Gli investitori stanno reagendo al persistente rapporto sull'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) di dicembre e ai commenti falchi dei funzionari della Banca Centrale Europea (BCE). Nonostante le aspettative di un taglio dei tassi a marzo, i decisori politici della Fed sono in nessuna fretta di adottare una posizione accomodante sui tassi di interesse, considerando la stabilità dell'occupazione e la bassa probabilità di una recessione negli Stati Uniti. In futuro, i dati sulle vendite al dettaglio, sulla produzione industriale e il Beige Book della Fed forniranno nuovi indicatori sulle prospettive dei tassi di interesse.
USOIL è pronto per nuovi massimi $75.35 - $79.80Il prezzo del petrolio WTI ha superato i $73 mentre gli investitori sono cauti di fronte all'escalation delle tensioni in Medio Oriente. Le preoccupazioni riguardanti possibili nuovi attacchi da parte dei ribelli Houthi, sostenuti dall'Iran, su spedizioni commerciali nel Mar Rosso, comprese le navi statunitensi, stanno contribuendo a una percezione di strettezza nell'offerta di petrolio. Tuttavia, dati economici più morbidi dalla Cina nel terzo trimestre potrebbero limitare l'impulso rialzista dei prezzi del petrolio. Nel frattempo, l'Indice del Dollaro USA ha superato quota 103 a seguito di una diminuzione delle scommesse a favore di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a marzo. Il WTI sta formando un modello di triangolo simmetrico su una scala di quattro ore, indicando una contrazione della volatilità. La principale resistenza si trova intorno a $73,60, rappresentata dalla Media Mobile Esponenziale a 200 periodi. L'Indice di Forza Relativa (RSI) oscilla tra 40,00 e 60,00, suggerendo che gli investitori stanno attendendo un possibile segnale. Una rottura al rialzo sopra i $75,28 potrebbe innescare una ripresa verso i massimi di dicembre, mentre un ribasso al di sotto di $71,00 potrebbe portare il prezzo verso il supporto psicologico a $70,00 e il minimo di dicembre a $69,00.
USOIL rialzo: Tendenze di mercato e Prospettive futureL'analisi del mercato del petrolio USA (West Texas Intermediate, WTI) rivela una situazione affascinante. Al momento, il prezzo del WTI sta recuperando dalle recenti perdite, scambiando intorno ai $72.33 al barile. Questo incremento dei prezzi è spinto dalle preoccupazioni su possibili interruzioni dell'offerta a causa degli ultimi sviluppi, nei quali gli Houthi dello Yemen hanno messo in discussione la risoluzione dell'ONU sulla navigazione nel Mar Rosso. Parallelamente, il rapporto USD/CAD è diminuito, avvicinandosi a 1.3360 e non riuscendo a superare la resistenza chiave di 1.3400. Il dollaro canadese sta affrontando difficoltà mentre la richiesta di beni rifugio cala, grazie a un aumento dell'appetito al rischio tra i partecipanti al mercato.
Nel settore petrolifero, i prezzi stanno mostrando una ripresa moderata mentre le tensioni nel Medio Oriente si intensificano. Gli attacchi ai petrolieri commerciali nel Mar Rosso stanno causando ritardi nelle spedizioni e una carenza di fornitura. Da sottolineare è il fatto che il Canada è il principale esportatore di petrolio verso gli USA e l'aumento dei prezzi del petrolio sostiene il dollaro canadese. La mia previsione, supportata anche dal rally del pair USD/CAD, è un'entrata long sul minimo di dicembre. Seguendo la tendenza stagionale degli ultimi cinque anni, il pair dovrebbe iniziare a salire da gennaio fino a marzo. Continuerò a fornire aggiornamenti su questa posizione. Un saluto da Nicola.
USDCAD | Ribasso in corso aspettando il CPI!La coppia USD/CAD si trova sotto una certa pressione di vendita per il secondo giorno consecutivo, allontanandosi da un massimo di quasi quattro settimane, attorno alla regione di 1.3415, toccato martedì. Attualmente, i prezzi spot si trovano intorno all'area di 1.3365-1.3360, in calo di poco più dello 0,10% per la giornata. Gli operatori stanno ora attendendo le ultime cifre sull'inflazione al consumo negli Stati Uniti per una nuova spinta. L'imminente rapporto CPI degli Stati Uniti influenzerà le future decisioni politiche della Federal Reserve (Fed), influenzando a sua volta la domanda di dollari USA (USD) e fornendo una nuova direzione alla coppia USD/CAD. In attesa del rischio dati chiave negli Stati Uniti, il dollaro continua il suo movimento consolidativo dei prezzi e rimane confinato in un range di trading di una settimana a causa dell'incertezza sul momento in cui la banca centrale statunitense inizierà a ridurre i tassi di interesse. Parallelamente, un aumento dei prezzi del petrolio grezzo sta sostenendo il Loonie legato alle materie prime e contribuisce alla pressione di vendita sulla coppia USD/CAD. Tuttavia, qualsiasi significativo rialzo per il petrolio sembra elusivo a causa del contesto fondamentale ribassista. Il rapporto dell'EIA (Energy Information Administration) di mercoledì ha mostrato un imprevisto aumento settimanale delle scorte statunitensi, aggiungendo timori che il consumo globale di petrolio rallenterà nel 2024. Inoltre, la diminuzione delle probabilità di un allentamento politico più aggressivo da parte della Fed, che rimane a sostegno degli elevati rendimenti dei titoli di stato statunitensi, favorisce i tori del dollaro USA e contribuisce a limitare le perdite per la coppia USD/CAD. Pertanto, mi aspetto una discesa in area 1.3232 con rimbalzo long in zona 1.35. Auguro a tutti un buon trading, un saluto da Nicola.
il WTI per adesso sconta mosse al RIALZO. In attesa del CPI USA.la pubblicazione dell'Amercian Petroleum Institute, che ha rilevato un considerevole calo della produzione di 5,2 milioni di barili rispetto la settimana precedente, unitamente alla pubblicazione dell'EIA che ha riferito che molto probabilmente la domanda nel 2024 supererà l'offerta di circa 120.000 barili, ha portato il WTI a registrare quasi un 2% tra le giornate di martedì e mercoledì.
Molto importante, nel breve, sarà il rapporto di domani del CPI in US, che generalmente potrebbe portare un punto di svolta a tutti i mercati. Nel caso del petrolio, un dato inferiore alle aspettative che porterebbe debolezza al biglietto verde, potrebbe continuare a dare ulteriore spinta al petrolio.
A livello tecnico, attualmente un livello chiave al rialzo è quello nel range dei 74 dollari; successivamente la resistenza sarebbe quella data dalla media mobile a 50 periodi (daily chart).
Viceversa, un superamento del livello 70, potrebbe aprire prospettive al ribasso.
USOIL| Il livello $74 sarà decisivo!Analizzando il mercato del petrolio, osserviamo che il prezzo del WTI (West Texas Intermediate) si attesta intorno ai $72.55 al barile, mentre il Brent è valutato a $77.71 al barile. Diversi fattori chiave influenzano l'attuale scenario del mercato petrolifero.
Riduzione dei Prezzi da Parte dell'Arabia Saudita: La scelta dell'Arabia Saudita di tagliare i prezzi delle sue esportazioni di petrolio verso l'Asia ha favorito un rimbalzo dei prezzi dal minimo di $70 registrato lunedì. Questa azione potrebbe aumentare la competitività del petrolio saudita nel mercato asiatico, influenzando così il mercato globale.
Inflazione in Calo e Domanda di Petrolio: La diminuzione dei prezzi del petrolio è vista positivamente dagli analisti e dai gestori di fondi, poiché potrebbe portare a una ulteriore riduzione dell'inflazione.
Dinamiche del Mercato Azionario e Indice DXY: Il mantenimento dell'Indice del Dollaro USA (DXY) intorno ai 102.00, nonostante alcune pressioni di vendita, e il rafforzamento delle borse USA e giapponesi, indicano un clima di fiducia degli investitori, il che potrebbe avere un impatto positivo sul mercato del petrolio.
Tensioni Geopolitiche: Nonostante le tensioni geopolitiche, come le recenti elezioni a Taiwan e le tensioni in Medio Oriente, i mercati sembrano ignorare tali rischi, il che potrebbe mantenere stabile il mercato del petrolio nel breve termine.
Conformità Russa ai Tagli OPEC+: La Russia sta aderendo ai tagli alla produzione concordati nell'ultima riunione OPEC+, contribuendo a equilibrare l'offerta sul mercato.
Speculazioni e Realpolitik: Le voci riguardanti le compagnie di navigazione che avrebbero pagato tasse ai ribelli Houthi per un passaggio sicuro nel Mar Rosso, sebbene smentite, mostrano la sensibilità del mercato a tali notizie. La visita del Segretario di Stato USA Blinken in Israele potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza dei passaggi navali e, di conseguenza, sul mercato del petrolio.
Aspettative CPI USA: Con la prossima pubblicazione dell'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) negli USA, si potrebbe prevedere un ulteriore calo dei prezzi del petrolio, che potrebbe stimolare la domanda.
Analisi Tecnica: Il livello di $74 è cruciale per il WTI, in quel punto potremmo assistere a una rottura rialzista verso i $80 o a un rimbalzo verso i $71. Buon trading a tutti.
OIL WTI 74.00 SHORTIl prezzo e' ora al livello piu' basso degli ultimi 27 mesi.
Il principale esportatore di petrolio, l'Arabia Saudita, domenica ha tagliato il prezzo di febbraio del suo greggio di punta Arab Light per i clienti asiatici, portandolo al livello piu' basso degli ultimi 27 mesi. Lo riportano le agenzie internazionali citando una nota della compagnia Saudi Aramco. Nel dettaglio Saudi Aramco ha ridotto il prezzo ufficiale di vendita per il carico di febbraio dell'Arab Light in Asia di due dollari al barile rispetto a gennaio, portandolo a 1,50 dollari al barile rispetto alle quotazioni di Oman/Dubai.
Il taglio del prezzo e' in linea con le aspettative del mercato, in quanto i raffinatori hanno richiesto prezzi competitivi dall'Arabia Saudita rispetto al greggio fornito da altri produttori del Medio Oriente e ai carichi di arbitraggio provenienti dal bacino Atlantico. Il mercato asiatico del petrolio si e' ammorbidito nel corso dell'ultimo mese, riflettendo le aspettative di una minore rigidita' dell'offerta nel breve termine e di una domanda piu' debole.
Questo perche' e' prevista la chiusura di alcune raffinerie asiatiche per manutenzione nella stagione primaverile.
dell'emisfero settentrionale.
Rivedremo i 63$ al barile staremo a vedere, seguiamo il grafico a livello didattico con apertura di uno short con SL a 77$ e TP 63$
USOIL: Obiettivo 71.50-79 aspettando la FEDOsservando il prezzo del West Texas Intermediate (WTI), noto una tendenza al rialzo, con il prezzo che ha ripetuto il test della trendline rialzista dopo la rottura del livello di 74 dollari. Ora mi aspetto un leggero ritracciamento in direzione dei 71.50 dollari prima di un significativo rialzo verso i 79 dollari al barile. Tuttavia, a livello macroeconomico, ho rilevato anche una crescente preoccupazione per la stabilità della domanda a causa di un aumento delle scorte di benzina e distillati negli Stati Uniti, che ha portato a una diminuzione del prezzo. Sono particolarmente attento all'impatto delle tensioni in Medio Oriente sui mercati energetici. Questi conflitti influenzano direttamente la logistica e le spedizioni, tanto che ho osservato compagnie che deviano le loro navi dalla rotta del Canale di Suez per evitare le acque infestate dai ribelli Houthi, cambiando significativamente le rotte commerciali tra Europa e Asia. L'arrivo di una nave da guerra iraniana complica ulteriormente la situazione. Inoltre, sto monitorando il conflitto in corso tra Israele e Hamas, consapevole del rischio che possa coinvolgere anche i paesi vicini. Ho notato che l'Iran ha sospeso le spedizioni di greggio alla Cina per ottenere prezzi più alti. Questa mossa è particolarmente interessante poiché segue l'acquisto anticipato da parte della Cina di una parte significativa della propria domanda annuale di petrolio, godendo di uno sconto su importazioni provenienti dall'Iran soggetto a sanzioni. In conclusione, la mia analisi personale del testo descrive un mercato del petrolio WTI complesso e influenzato da una varietà di fattori geopolitici e tecnici. Sto monitorando attentamente come le tensioni in Medio Oriente, le strategie dell'Iran e gli indicatori tecnici influenzano la direzione del prezzo del WTI. Un saluto e un buon weekend a tutti da Nicola.
Petrolio: Short verso zona 67 $Buongiorno a tutti,
eccomi qui come spesso accade nel fine settimana per una nuova analisi operativa utilizzando la mia metodologia di trading ovvero la PRICE ACTION NAKED .
Il mercato di quest'oggi è il petrolio WTI .
Questa settimana infatti si è formata una ottima price action che offre delle indicazioni preziose, abbiamo una F.T.W. ( una delle mie strategie di entrata in posizione ) su grafico weekly che arriva perfettamente e ben contestualizzata nella struttura.
I prezzi chiudono al di sotto di zona 74,00 dove passava il livello chiave e la cosa interessante è che durante i giorni scorsi il mercato ha cercato di superare quest'area ma senza successo creando un classico "fakeout" del livello.
Da un punto di vista operativo, nei prossimi giorni cercherò delle conferme di entrata short che hanno come primo obiettivo l'area di domanda posta a 67 $/barile.
Se il mercato dovesse invece salire oltre area 76 la mia view verrebbe a fallire.
Io entrerò solo su conferma di price action ricavata da grafici ad alto time frame come il daily o il 6 ore.
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buon fine settimana e un sereno ultimo dell'anno ( che tra l'altro sarà anche il mio 43esimo compleanno!!! ).
Alla prossima, buon TRADING SIMPLE!
DAILY OUTLOOK del 22.12.2023 – 🔴 IL PCE AMERICA CHIUDE IL 2023MARKET BACKGROUND
Siamo prossimi alla chiusura di questo 2023 e l’ultimo market mover di questo venerdì pre -natalizio sembra essere il PCE America, che darà ancora un tassello importante nella lettura dello stato dell’inflazione in America e su quanto possa concretizzarsi lo scenario di taglio tassi da parte della FED nel 2024.
La mattina di oggi si è aperta con i dati sull’inflazione in Giappone, che YoY si è attestato al +2.8% lasciando il precedente +3.8% e con esso la possibilità di effettuare pressioni sulla BOJ al fine di alzare il costo del denaro. La Boj , che sembrava ben disposta ad abbandonare le sue politiche monetarie cosi accomodanti, e spingere per un costo del denaro in territorio positivo dopo 20 anni di tassi negativi, ha deluso nella sua ultima riunione, lasciando invariate le linee guida di polita monetaria ed il dato di questa notte sembra sostenere questa scelta annullando le preoccupazioni relative ad una corsa rialzista dei prezzi.
Sono seguiti poi i dati sui Retail Sales MoM UK, dato che passa dallo 0% al +1.3% dimostrando ancora una cerca resilienza nell’economia UK e dando sostegno all’idea della BOE di non poter dichiarare conclusa la sua lotta contro l’inflazione, sebbene i dati siano in netto miglioramento. Le forti vendite al dettaglio hanno dato un breve sprint rialzista alle quotazioni della sterlina che recupera terreno dopo le pesanti perdite dei giorni scorsi.
Attendiamo per oggi pomeriggio i dati sul PCE America, misura prediletta dell’inflazione per la FED con un dato che si dovrebbe attestare MoM al +0.2% mostrando ancora incertezza sull’approdo dell’inflazione ai target prefissati dalla FED.
-FX
Il mercato valutario resta improntato a vendite di dollari USA, che perdendo terreno contro tutte le altre majors sta portando ad interessanti performance soprattutto per il franco svizzero che sta per chiudere uno dei suoi migliori anni.
Il mese di dicembre si caratterizza quindi per una strutturale debolezza di dollari Usa e una rinnovata fiducia nello yen giapponese, seguita da una buona forza delle valute oceaniche.
L’euro si porta al test delle resistenze di 1.10 livello oltre il quale si potrebbero aprire ulteriori scenari rialzisti fino a 1.1075 prima e 1.11 poi, grazie ad un buon trend a massimi e minimi crescenti supportato dal fascio di medie mobili.
Meno brillante la sterlina che resta compressa tra i supporti di 1.2625 e una serie di massimi decrescenti, il che pone le resistenze a 1.2725 come baluardi da superare per sperare in ulteriori allunghi long.
Audusd reta in piena tendenza rialzista, con l’approdo ai target di 0.68 figura e un ottimo sostegno dal fascio di medie mobili che ra trova i supporti statici -dinamici a 0.6750 prima e 0.6725 poi.
-EQUITY
Sale la volatilità sugli indici americani, con il nasdaq che nelle ultime sedute ha registrato movimenti anche di 300 punti da 17071 a 16750 pnt in poche ore. Il grande rally rialzista di fine anno potrebbe ora essere meritevole di respiri , probabilmente sostenuti dalla stagionalità di gennaio , da sempre mese di storni short, ma non possiamo parlare di inversioni tecniche senza la violazione di 16750 pnt primo vero supporto tecnico.
In Europa il dax resta in una flag laterla ribassista che poggia i supporti a 16625 pnt, ritracciamento del 61.8 di fibo dell’ultima spinta rialzista, il che apre le porte a potenziali nuovi allunghi rialzisti se confermati dal break out dei massimi di 16740 pnt.
-COMMODITIES
Per il comparto delle commodities, iil wti è alle prese con le resistenze di 75$ , dopo che gli attacchi alle navi cargo sullo stretto dello Yemen sono aumentati e le navi hanno preverito circumnavigare l’Africa, portando a ritardi nelle consegne e aumenti dei costi. In attesa che il contesto si normalizzi ed i prezzi possano tornare verso valori più equi, il mercato sconta i maggiori costi e le incertezze dei trasporti, e rotture dei 75$ non sono da escludere per il wti.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
OIL / WTI LONG - 67.00L'idea che il petrolio sia in caduta libera è un fattore che aiuta notevolmente le industrie in particolare modo in questo periodo molto intenso di consegne e produzione.
La cina, che è un motore industriale molto importante, continua a soffrire di una deflazione che non auspica ad un buon rendimento previsto pe ril 2024, di fatto hanno lo stesso obiettivo del 2023 che non sono stati in grado di raggiungere.
Il range previsto per l'anno 2024 è il 63/83 quindi possiamo partire adesso long per terminare la costruzione di un operazione con SL 61 e TP 80.
🔴 Giorni Di Alta Volatilità- DAILY OUTLOOK del 12.12.2023 – Settimana ricca di dati questa che ci accompagna al termine del 2023, si parte oggi pomeriggio con l’inflazione USA che sarà probabilmente l’ago della bilancia per le decisioni FED di domani sera. Le aspettative di un dato ancora tonico, che manifesti un’inflazione vischiosa restano sul piatto , e dal precedente 3.2% YoY non ci si aspetta di più di un +3.1% nel dato generale, mentre su base mensile ci si attende un nulla di fatto a 0%. Ovviamente l’attenzione della FED rimane sui dati Core che restano vero metro per giudicare la necessità o meno di politiche ancora aggressive, fermo restando che la prossima riunione di domani non prevede nessun tipo di taglio del costo del denaro, ma i mercati sperano in una diletica più dovish rispetto al passato che possa preparare i mercati al primo taglio del 2024.
I dati sulla disoccupazione di venerdì scorso non sostengono questa teoria e un ritorno della disoccupazione al 3.7% sembra incoraggiare la FED a mantenere saldo il timone dei tassi alti per il 2024, anche se il prezzo da pagare potrebbe essere alto se si considera che l’attuale costo del denaro continua a premere sulle tasche di famiglie ed imprese.
-FX
Il comparto valutario resta immobile sul dollaro Usa che attende oramai i dati di oggi pomeriggio e le parole di Powell di domani, ma la volatilità resta alta grazie alle dinamiche sullo yen giapponese che dopo le parole di Ueda, aperto ad uscire dal regime di tassi negativi, sembra aver invertito la rotta con quotazioni ora via via più toniche. Sebbene il cambio di tendenza richiederà del tempo, la struttura di diversi asset yen sembra ora cambiata, come eurjpy che dopo aver lasciato le aree di massimo di 164.25 con una caduta di ben oltre 10 figure fino 153.30, sembra ora doveroso un respiro rialzista che trova tuttavia le resistenze a 158. Figura 158.75
Il dollaro Usa dopo un inizio di settimana rialzista, gidato dai buoni dati sull’occupazione di venerdi che lascerebbero intendere ancora tassi sui massimi per il biglietto verde, apre la seduta con storni ribassisti, che consentono ad eurusd di testare le prime resistenze di 1.0775, sebbene i livelli chiave siano posti a 1.08 e 1.0850 poi.
Toniche anche le oceancihe con Australia che non rompe a ribasso 0.65 figura ed inizia una fase laretale forse preludio a nuovi allunghi rialzisti, confermati solo da un eventuale dollaro Usa ribassista dopo la FED.
-EQUITY
Euforia sui massimi per il comparto aionario, con gli indici Usa che sono oramai senza freni, basti pensare al nasdaq con i suoi 16474 pnt, o l’SP con i suoi 4679 pnt di massimo, sembra chiaro che i mercati azionari vogliano chiudere l’anno sui massimi , ma vedremo cosa ne pensa Powell che ha ancora la possibilità di arginare questa corsa e offrire cosi uno storno tecnico ai mercati che si posizionano tutti su livelli di ipercomprato non facili da gestire anche per chi volesse cavalacare il chiaro trend rialsta. Non da meno l’europa con il DAX anche lui sui massimi in un pieno rally che non da alle quotazioni nessun respiro dal 27 novembre , ultima data dove le uqotazioni hanno toccato la mm21 periodi in h4.
-COMMODITIES
Affondo ribassista per il gold, che dopo aver fatto registrare i nuovi massimi storici, ha deciso di ripiegare verso i 2000$, sebbene il trend di breve periodo ora sembri nuvomante ribassista, conun fascio di medie ben impostato, i livelli supportivi chiave restano a 1978-70$ , area che necessita di break out prima di poter dichaire una nuova tendenza ribassista anche sul medio periodo. Molto interessante il Silver, che si porta a quota 23.25, livello di confluenza statica con i precedenti minimi di fine novembre e la trend line supportiva che congiunge i minimi di ottobre e movembre 2023. La tenuta della trend line potrebbe dare nuova linfa rialzista all’asset che tuttavia ora trova resistenze a 24.00$ e 24.25$, area di confluenza statica dinamica con il fascio di medie mobili.
Infine respiro tecnico del WTI che torna a 72.34$ ma rimane per ora una forte area di resistenza, sopra la qale possiamo collocare ancora 74$ e 75.15$, livelli di confluenza statico dinamica con le media mobili ancora impostate sul trend principale di netto ribasso.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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WTI USOIL - LONG 72.00Abbiamo assistito ad una decelerazione del prezzo del petrolio ed in visione dei possibili blocchi sui voli potrebbe esserci un'altro paio di dollari di discesa e da 70 posizioni altro long di lungo termine.
La ripresa delle industrie va a rilento ma l'OPEC è stata molto chiara per quel che riguarda il prezzo del petrolio. Diminuirà la produzione affinchè non scenda a livelli troppo bassi anche perchè l'Arabia ha necessità di vendere il petrolio a dei prezzi superiori ai 75/80 per sorreggere le spese delle nuove costruzioni di cui si è fatta carico.
Non ultimo le vendite delle auto elettriche per quanto inizialmente sembravano essere la soluzione ai mali del pianeta sono in calo, sia per gli alti costi di produzione sia per i costi in aumento sullo smaltimento e riciclaggio dei componenti, non ultimo sull'approviggionamento di materie prime che sono stimate e non definite nei prossimi anni (le miniere ed i giacimenti che dovrebbero far fronte all'aumento della richiesta sono in via di realizzazione! Cioè esistono, ma non sono stati trovati... mi chiedo: come fanno a sapere che ci sono? Bah).
Da considerare 2 aspetti:
1) Il petrolio è una materia prima finita, nel senso che ci sono delle riserve che sono quelle, già calcolate e quindi sappiamo quando potrebbero esaurirsi. Sono presenti studi ed esperimenti non meglio classificati sui carburanti ecologici sia per il comparto del commercio che dell'industria terreste ed aerea;
2) le materie prime necessarie a soddisfare un fabbisogno mondiale per un ecostostenibilità elettrica, sono ancora da definire, sono da ricercare e sono da lavorare (abbiamo la tecnologia su carta ma di fatto ancora non esiste).
Tanti problemi, tante incognite. Prima di abbandonare il petrolio dovranno passare almeno 20 anni, durante i quali non sò se la produzione sarà sufficiente!
GBPCAD SHORT - 1.72320Sterlina non è ancora in grado di avere degli ottimi slanci in quanto è sotto pressione da un inflazione non meglio identificata e non meglio gestita. CAD dipende dal petrolio si sta riprendenddo poichè OPEC+ ha fatto delle dichiarazioni che inizialmente non sono state recepite dal mercato ma la sostanza è che continueranno con la linea del taglio della produzione fino a fine anno.