XAUUSD GOLD - LONG Q2 TARGET 1900Oro. Bellissima materia prima, un conduttore eccezionale dai mille impieghi. Eppure secondo tanti analisti il periodo dell'oro potrebbe essere finito.
Da quando la Cina ha comprato più del 50% delle riserve di OANDA:XAUUSD ancora da estrarre gli Americani (rosiconi come sempre) stanno "screditando" il valore dell'oro. Non scordiamoci che la Cina è uno degli Stati ad aver acquistato la maggior porzione di debito pubblico statunitense ed ha in cassa trilioni e trilioni di dollari contanti tali che se immessi nel mercato tutti insieme trasformerebbe all'istante il biglietto verde in carta igienica. Non ultimo l'utilizzazione dei filamenti d'oro nella tecnologia chip sarà nel breve futuro rimpiazzata dalla più economica e funzionale "gel conduttore" (questo riguarda anche il caro vecchio MCX:COPPER1! che porterà la Cina a chiedersi come impiegare il rame... facciamo tornare di moda il pentolame in rame? Torniamo a fare le tubazioni caldaie in rame dopo aver osannato il PVC? Ci sono... grondaie! Quanto sono belle le grondaie in rame che diventano verdi nel tempo con la catena a sgocciolatoio... bah... so ca..i loro).
Tornando all'oro, temo che ai fantastici 2000, e non intendo gli anni 2000 con Gigi Dag ed il grande Silvio, saranno molto difficili da raggiungere nel medio periodo (6/9 mesi).
Tuttavia... 1900, terminato il ribasso che vedo attorno ai 1750 come punto di ripartenza, possono essere un tagert onesto.
Come sempre, commentate!
Euro
EURUSD LONGVANTAGE:EURUSD
Sebbene l'Europa abbia grandi problemi sull'approvvigionamento delle materie energetiche e tuttora non è ben chiaro come affronteremo la stagione invernale, i segnali che giungono dagli Stati Uniti non sono rassicuranti.
La convinzione che il dollaro possa continuare la sua scalata arrivando a vette fin oggi mai esplorate per il mio modesto punto di vista è molto poco probabile.
Il presidente degli Stati Uniti è un noto "guerra fondaio" e fino ad oggi le sue uniche priorità non sono state mettere pace tra i paesi ma sviluppare degli attriti per stimolare tutti a tutelarsi nel malaugurato caso dovesse scoppiare una guerra. In questo modo si allarga il potere della Nato, sottomettendo in sostanza i Paesi che ne fanno parte e quelli che ne stanno richiedendo l'adesione, e, come primo produttore di ingegneria militare, aumenta il principale business americano. Il problema è che la Cina non ha paura degli americani in quanto ha già ricordato in varie occasioni che detengono un grande percentuale del loro debito pubblico e che le loro banche sono piene (parliamo di trilioni) di dollari contanti che immessi nel mercato trasformerebbe all'istante il biglietto verde in carta straccia. Non ultimo l'oriente sta perseguendo una politica economica totalmente differente, direi opposta a quella occidentale, se da una parte si aumentano i tassi di interesse dall'altra si alleggeriscono.
La Russia ha dimostrato che le sanzioni non hanno avuto alcun effetto poiché la dipendenza dell'eurozona dalle materie prime russe è innegabile e molti paesi, Italia compresa, ha dovuto ripiegare con dei trust per aggirare le sanzioni e continuare a comprare materie prime dalla Russia. Inutile dire la situazione ridicola che si è generata.
Il conflitto con Taiwan è l'ennesima prova di come la Cina da 20 anni a questa parte abbia lavorato come un "frate cappuccino" in silenzio e con una strategia commerciale ramificata e devastante comprando aziende, terreni e territori, acquisendo il controllo della produzione e distribuzione di materie prime e semilavorati. Di recente ha acquistato il 40% delle estrazioni dell'oro fino al suo completamento. L'oro è una materia finita e la Cina nel giro dei prossimi 15 anni controllerà il suo prezzo. Ma torniamo all'isoletta di Taiwan che dopo 100 anni torna ad essere un tassello caldo. Sebbene l'impronta giapponese sia forte ed abbia contribuito alla crescita dell'economia e delle strategie commerciali è di fatto un territorio che spetta alla Cina. Gli americani non potevano mancare a mettere lo zampino per generare attriti e cercare di portare a casa un'altro conflitto da alimentare.
La Cina rivendica quel territorio che sarà un punto nevralgico per lo scambio commerciale ed ha come alleati un'altro grande paese, la Russia.
Potrei dilungarmi oltre con dei retroscena ed aneddoti divertenti ed interessanti, la storia è collegata alla finanza più di quanto non lo sia un supporto ed una resistenza. Prevediamo nei prossimi 12 mesi un index a 80 ed un euro che, nonostante sia un tappetino agli americani, possa tornare e superare 1.1
EURUSD LONG - Q2 TARGET 1.15Siamo ancora in Q1, per Q intendo quadrimestre, in quanto nella mia strategia di lungo periodo ho diviso l'anno in 3 parti.
Sono un trader che non utilizza terminologie sconosciute o comprensibili a pochi, tanto meno mi immergo nella politica finanziaria a tal punto da sentirmi fagocitato da essa fare mille supposizioni e non arrivare mai all'obiettivo.
Premesso ciò, vi descrivo il mio pensiero che spero di commentare con chiunque legga questa "pappardella" sono romano, perdonatemi.
Sorvolando su Sanremo, la Schelin che forse gli sfugge, viste le sue ultime uscite, che non è capo di Governo ma capo di un partito morto ed il disastro economico in cui siamo finiti grazie alle politiche senza senso degl'ultimi 10 anni, vorrei fare chiarezza su cosa sia (a questo punto devo dire "per me") l'inflazione e cosa produce, poichè ho letto tutto il contrario di tutto e potrebbe esserci una confusione generalizzata soprattutto per tutti i saggi che lo sono diventati grazie a "l'ho letto su Facebook", che grazie al cielo sta fallendo (ero short sulle azioni FB dal 2020 con grande emozione). Da quel che ricordo, capito e quindi sempre percepito, l'inflazione non è altro che il rapporto tra il costo della vita e la possibilità di spesa. Perchè aumenta? I fattori possono essere diversi, aumento dell'approvvigionamento delle materie prime, difficoltà di sostenere il fabbisogno della popolazione, trattati economici non propriamente favorevoli (in questo noi italiani siamo campioni acclarati) ma una delle motivazioni più importanti che ha promosso l'inflazione da 5 anni a questa parte è da attribuire a tutti quegli aiuti a fondo perduto (potremmo chiamarli tranquillamente sprechi) che gli Stati sono stati costretti ad erogare (ripeto, in modo del tutto assurdo e poco lungimirante) prima, per aiutare impese e persone a generare introiti e poi, per la fantastica pandemia di cui oggi si fantasticano responsabilità addirittura divine (non volevo svelarlo ma il terzo segreto di Fatima era proprio questo, il Covid).
Quindi possiamo affermare che se fino al 2020 una persona che percepiva 1000€ di stipendio aveva un potere di acquisto almeno del 10% superiore, oggi con tutti gli aiuti messi in campo dai governi è aumentato almeno del 25%.
A questo punto cosa succede? Visto che il potere di acquisto è inflazionato del 25%, i prezzi sono aumentati in proporzione. MAGARI! Siamo nell'ordine del 35% sui beni di prima necessità e su quelli di lusso si arriva anche al 50%.
Questo meccanismo ha generato un avvitamento del sistema economico portando l'inflazione ad esplodere letteralmente in faccia ai governi provocando situazioni di imbarazzo e preoccupazione poichè il problema non è solo "riportiamo i prezzi al pre-pandemia ed abbiamo risolto" ma dobbiamo consumare tutti gli approvvigionamenti pagati a caro prezzo (vedete il NG... si è dimezzato più volte in pochi mesi ma i prezzi percepiti, alias bollette, sono scese pochissimo) e diminuire progressivamente gli aiuti alla popolazione. RDC (sono assolutamente contrario, mi spiace) Superbonus (una truffa dove il potenziale truffatore - lo Stato - è il truffato, se ci penso hanno fatto tutto da soli e nemmeno un mentecatto sarebbe riuscito a fare una cosa tanto stupida) bonus di varia natura di cui potevamo tranquillamente fare a meno se avessimo avuto un ministro dell'economia laureata in economia. Ma non pensate che negli altri Stati hanno fatto tanto di peggio, potremmo stare qui ad elencare delle situazioni da far accapponare la pelle ad un neonato.
Tutto questo per dirvi cosa? Che la Lagarde l'unica cosa saggia e condivisibile che ha detto durante tutto il suo mandato è stata "Finchè le politiche economiche dei governi non ridurranno drasticamente gli aiuti ai contribuenti i tassi di interesse saranno sempre in aumento, poichè sono l'unica arma per combattere l'inflazione crescente". Ed ha ragione.
L'aumento dei tassi di interesse producono un solo ed unico effetto: aumento del costo della valuta, con riflessione sull'aumento del costo della vita. Ecco perchè nel breve periodo potremmo assistere ad un calo dell'euro che posso ammettere fino a 1.04, visti gli ultimi dati "quasi" incoraggianti sul possibile rallentamento dell'inflazione. Ma vedo l'Europa ancora lontana dall'aver trovato una soluzione applicabile alla diminuzione dell'inflazione costante tanto sostenere una moneta con un valore buono (1.2/1.3) ed un inflazione bassa (4/6%). Di conseguenza fiber lo vedo a 1.15 nei prossimi mesi (fine Q1: aprile).
Per chiunque sia sopravvissuto alla lettura e vuole darmi un suo parere, mi fa piacere
XAUUSD GOLD - SHORTLa situazione non cambia sotto il profilo macro economico, non vedo una forza tale da spingere oro oltre i 1850.
Apro il mio short da 1844 con TP in aggiornamento. La forza del dollaro potrebbe continuare e spingere fiber su nuovi minimi e questo in correlazione con oro porta oro a raggiungere gli 800.
E' venerdi quindi la situazione di mercato potrebbe anche fare cose non propriamente "da manuale" in quanto tutti i broker si assettano per il weekend.
Seguo con SL a 1855
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440- S&P E DAX CHE FANNO ? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.49
Sabato 18 Febbraio 2023
(il cot non viene rilasciato da martedi 24 gennaio 2023)
EURO VERSO AREA 1.0480/1.0440
Come sapete gli ultimi dati aggiornati del Cot risalivano allo scorso 24 gennaio 2023. Questa settimana sono stati rilasciati i dati aggiornati a martedì 31 gennaio 2023. Il CFTC ha appena dichiarato che conta di rilasciare progressivamente tutti i dati entro la metà di Marzo. Rimango problemi con riferimento al Malaysian Crude Palm Oil e al Dow Jones. I dati riferiti a questi due strumenti verranno aggiornati secondo le migliori stime.
Dal canto nostro, nonostante abbia già iniziato lo studio dei nuovi dati rilasciati, aggiornati al 31 gennaio scorso, prima di pubblicare nuove analisi e proiezioni riguardanti il Cot, aspetterò la pubblicazione completa di tutti i dati per averne un quadro esaustivo e significativo che non mi faccia tirare conclusioni affrettate.
Nel Report n. 49 della scorsa settimana abbiamo analizzato e visto tutti i livelli chiave riferiti ad Euro sul grafico Weekly e Monthly.
Il livello “Diga” a 1.0635 è stato ampiamento violato. La cosa più probabile ora è il raggiungimento dell’ area dei minimi mensili del 2015-2016 e 2017 che sono stati ulteriormente confermati e trasformati in area di supporto importante dalle candele Weekly del 14novembre, 5 dicembre 2022 e 2 gennaio 2023. Ho evidenziato tutto a grafico con delle frecce.
Sempre a grafico ho inserito altri interessanti spunti operativi.
Riguardo ad S&P,
la situazione ora è molto incerta. Abbiamo raggiunto e superato i livelli che avevo indicato la settimana scorsa in area 4.000 punti. Proprio sotto a questa area, nel Daily stiamo ora assistendo ad una possibile e molto precaria area di accumulazione che potrebbe riportare S&P sopra i 4.000 punti.
Nel Daily la candela di venerdì con cui si è chiusa la settimana, non riesce a comprare i minimi del giorno precedente che avevano fatto sperare in una possibile reazione.
La più probabile area da raggiungere rimane a parere mio i 3.900 punti. A grafico ho evidenziato qualche altra informazione aggiuntiva.
Rimane sicuramente più forte il Dax che potrebbe comunque raggiungere area 15.000 punti. Vi metto il grafico:
Un abbraccio e alla prossima settimana.
Buon trading a tutti.
Ciao Emi
Eur/Jpy: F.T.W. in area 142,70Buongiorno a tutti.
Oggi la scelta cade su Eur/Jpy.
Il cross valutario che vede contrapporsi euro e yen ci sta mostrando delle dinamiche interessanti di prezzo.
Nelle ultime settimane infatti vediamo la tenuta di area 140,00 con una classica falsa rottura tanto cara al mio metodo di trading per poi muovere al rialzo e chiudere nelle ultime due settimane sopra 142,70.
I tempi ora sembrano maturi per vedere un possibile movimento al rialzo visto anche il mio famoso trigger F.T.W. su daily lasciato venerdì.
Personalmente potrei pensare di mettermi long nei prossimi giorni se verrà violato il livello 144,00 nuovamente in un momento dove gli scambi sono "sani" ( non durante la sessione asiatica quindi ).
Il primo obiettivo lo troviamo a 145,70 mentre il secondo punto importante è 145,50 ovvero sui massimi di periodo.
Il fallimento della mia idea di trading lo possiamo identificare sotto i 140,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un week end rilassato e un buon TRADING SIMPLE!
Quo vadis Euro?Al suo ventesimo compleanno la moneta unica europea sembra aver trovato la chiusura del suo primo lungo ciclo,
Il rimbalzo arrivato sul minimo dei primi di Ottobre chiude una struttura grafica ( vedi allegato) alla quale però, a mio avviso, manca un periodo di accumulazione simile a quello del 2015-2017 (M rossa grafico di sx) prima di riprovare la messa in orbita .
Simile, non uguale, anzi probabilmente più breve e penso a un ciclo annuale, quindi tra i 10 e 15 mesi (maggior precisione si può avere solo con la formazione della nuova struttura ancora agli albori).
Su tempi molto più brevi, dal minimo di 0,9536 si è sviluppato il primo ciclo trimestrale che con 71 giorni potrebbe essersi concluso proprio nell'ultima seduta di Venerdì (lo sapremo se il minimo terrà per almeno 6-8 giorni) dove ha formato una bella candela outside sorprendendo anche molti analisti quotati.
Sul lato massimi abbiamo la chiusura di un ciclo trimestrale alla quale seguono già un primo settimanale + 5 giorni che indicano ancora salita per la chiusura del secondo settimanale inverso. Tuttavia, poichè la prudenza è sempre d'obbligo, la conferma di un ulteriore spinta verso target più alti ( area 1.14) a breve tempo l'avremo con la tenuta proprio del minimo di Venerdì a 1.0483 e con la violazione di 1.0736. È possibile anche un breve periodo di accumulazione dove nessuno dei due livelli verrà violato. Il trading è anche pazienza.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo all'investimento o ad operazioni di trading.
Eur/Usd pronto per un'ulteriore movimento direzionale?Il cambio più scambiato nel mercato valutario ha un'ottima impostazione tecnica dopo aver fatto qualche settimana fa tappa sui minimi di periodi poco sotto 0,9600.
Se osserviamo la price action notiamo però che qualcosa è cambiato infatti ora si sta consolidando nei pressi dei massimi delle ultime settimane tra 1,0300 e 1,0400 dimostrando quindi forza dopo il grande rally che ha riportato l'euro al di sopra di area di parità.
Da un punto di vista operativo personalmente ho una posizione a mercato long eur/usd: trade come sempre multiday in cui cercherei una presa di profitto in area 1,06/1,0750.
Il mio paracadute di posizione è stato impostato molto ampio ovvero poco sopra area 0,9800 dopo a mio avviso fallirebbe l'impostazione long.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
Il Dollaro è agli sgoccioli?Nell'ultimo anno e mezzo il dollaro è stato il bene rifugio per eccellenza. Chiunque non avesse voluto esporsi eccessivamente sul mercato avrebbe potuto detenere una parte della propria liquidità in dollari e vedere comunque un più che discreto aumento di ricchezza, che non solo avrebbe permesso una copertura contro l'attuale inflazione ma che avrebbe determinato anche un guadagno dato dal tasso di cambio.
Noi ad esempio abbiamo convertito il 25% del nostro capitale in dollari ed abbiamo beneficiato della fase bullish della valuta americana.
Ora è il momento di farsi la domanda se il dollaro sia agli sgoccioli.
L'attuale rapporto USDEUR si trova ad oggi ad un valore di 0,9682 (al momento della pubblicazione), ed ha registrato dai precedenti massimi un calo del 7,7% (non poco soprattutto se consideriamo la forza con la quale questo valore è stato raggiunto).
A fermare la caduta è stato il raggiungimento della media a 200 periodi - su time frame giornaliero - ed il raggiungimento del livello 0,382 di Fibonacci dell'impulso rialzista dai minimi di Gennaio 2021, due indicatori ai quali gli algoritmi HFT sono molto sensibili.
Da un punto di vista prettamente tecnico, possiamo ancora considerare questa discesa come un ritracciamento dell'attuale trend rialzista, ma resta indubbio che qualcosa sia cambiato.
La rottura con forza del rapporto di parità tra le due monete è sicuramente un fattore non trascurabile, soprattutto se lo associamo alla rottura del livello 0,98 dove il prezzo ha insistito molto prima di rompere al rialzo.
Pertanto se il prezzo del dollaro volesse ritentare la corsa al rialzo, quelli che prima sono stati due supporti, ora rappresenteranno due resistenze (R1 ed R2) significative. Dal nostro punto di vista, solo una sorpresa da parte della FED (es. successivo rialzo di 75bp) potrebbe ridare uno slancio al dollaro che potrebbe manifestarsi in caso di superamento del riquadro (P-Possibilità) evidenziato in figura.
Nel caso in cui la FED dovesse confermare un rallentamento del rialzo dei tassi di interesse (0,5bp) e la BCE dovesse mantenere un tasso superiore a quello americano (o,75bp), se il rapporto dovesse scendere al di sotto della media a 200 periodi, andremmo in protezione del nostro capitale in dollari.
Cosa ne pensi di questa analisi?
Scrivici!
Buon weekend :)
Silvio
SITUAZIONE EUROPEA, TROPPO OTTIMISMO?!Condivido gli aggiornamenti relativi la situazione attuale dei mercati europei, andando ad analizzare gli ultimi dati macroeconomici.
Lunedì 14 novembre sono stati rilasciati i dati relativi la produzione industriale nell'Unione Europea.
I dati hanno sorpeso gli economisti, che su base annuale si aspettavano un dato al 2,8%, dato attuale 4,9%.
Giovedì 17 novembre sono stati rilasciati i dati relativi il consumer price index (inflazione).
Il dato ha segnato un ulteriore incremento, arrivando a registrare 10,6% contro 9,9% precedente su base annuale.
Per l'Europa è un nuovo picco annuale.
Questa mattina sono stati rilasciati i dati preliminari del PMI manifatturiero e dell'indice NMI dei servizi.
Entrambe le componenti hanno segnato dei lievi rialzi.
Le pressioni sui prezzi rimangono alte.
Il tasso di disoccupazione in America e UK ha registrato un lieve aumento, mentre quello europeo continua a registrare nuovi minimi annuali.
Le banche centrali con l’aumento dei tassi d’interesse vogliono vedere diminuire l’inflazione e alzarsi il tasso di disoccupazione.
Da questi ultimi dati possiamo notare come l'economia europea, rimane ancorata a piccoli settori che trainano a rialzo i rispettivi indici.
Una domanda sorge spontanea, é positivo vedere dati a rialzo nella situazione attuale?
Analizzando i diversi dati, lo scenario pare simile a quello americano.
Con questo voglio dire che la BCE si trova in una situazione scomoda, dove potrebbe prendere una posizione più aggressiva per mandare forti segnali all'economia Europea.
Come se non bastasse, gli indici azionari in questo periodo stanno avendo performance positive anomale, ovvero senza una motivazione concreta.
Nessun dato analizzato fino ad ora giustifica i movimenti attuali, da inizio ottobre le prinicipali borse europee hanno performato di oltre 15-20%.
Nei giorni nostri le borse europee stanno scommettendo sul fatto che il peggio sia passato e questo sta spingendo a rialzo il prezzo in maniera euforica.
La BCE non ha ancora toccato il target sui rialzi dei tassi fissato per settembre 2023.
Tutte le principali borse europee in passato, come in America, hanno toccato il minimo quando la banca centrale europea aveva concluso il rialzo dei tassi d’interesse e iniziato con i tagli.
La strada da qui a settembre 2023 è ancora lunga.
All'interno dei mercati forex l'euro ha recuperato terreno nei confronti delle principali valute, conseguenza anche del deprezzamento del dollaro avvenuto in queste settimane.
Di questo parlerò meglio nel prossimo articolo.
Buon trading a tutti
M&A_Forex
EUR/USD rimbalzo su trendline In attesa del fomc, euro dollaro sta ritracciando sulla trendline ribassista che ha rotto settimana scorsa. Il mercato ha già prezzato un aumento da 75 pb ma a questo punto una mossa inaspettata della Fed che potrebbe essere un aumento minore, o delle dichiarazioni di Powell in cui dice che la Fed sarà più dovish nell'aumento dei tassi in futuro, potrebbero andare ad innescare una ripartenza bullish di euro dollaro.