I NFP CONFERMERANNO IL RALLY DELLE BORSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.12.2022
-CONTESTO
Primo venerdi del mese ed immancabile l’appuntamento con il mercato del lavoro USA, attesa come sempre in questo 2022 a dati peggiorativi, nella speranza che gli entusiasmi che Powell ha dato ai mercati non vengano brutalmente spenti.
Nelle ultime dichiarazioni Powell ha chiaramente mostrato stupore nel rapido calo dell’inflazione USA, il che ha aperto le porte ad un rallentamento da parte della FED già nella riunione prossima di Dicembre, ma la sentenza ultima potrebbe essere data dai dati di oggi sul mondo del lavoro americano, che se dovessero mostrare incremento della disoccupazione potrebbero portare a nuovi entusiasmi per una FED accomodante, mentre la fredda delusione di una disoccupazione ancora ai minimi avrebbe l’effetto di acqua sul fuoco, mettendo in dubbio le parole di Powell su quanto sia possibile un soft landing per l’economia americana.
In tutto questo si continua a discutere in Europa sul tetto al prezzo del petrolio russo, che sembra ora aver trovato un punto di approdo sui 60$ al barile, che rimarrebbe comunque un prezzo superiore a quello attuale, il che pone ancora una volta divergenze nelle opinioni dei paesi del blocco europeo.
-FOREX
Il mondo valutario continua a trovare ribassi del dollaro Usa che perde sempre più la fiducia degli investitori che trovano ora piùconveniente credere in un riequilibrio delle divise mondiali, anche guardando alla proiezione dei tassi di interesse, che vedono ora il dollaro non lontano dal culmine, mentre altre banche centrali hanno molto spazio di azione ancora, e se si considerano valute come il dollaro neozelandese che ha i tassi al 4.25% il delta tasso con il biglietto verde inizia a on essere cosi vantaggioso.
Alla luce di questo il sentiment sul dollaro americano da parte dei retail come sempre cercatori di mean reverting si porta al 70% long, dando cosi spazio a tutte le altre majors di mettere a segno importanti guadagni.
L’euro con un 64% di retail short prosegue al sua corsa rialzista, portando eurusd che vive un 72% di posizionamento short a 1.0525pronto per allunghi fino 1.0625
Ottima anche la forza della sterlina che porta il cable a 1.2325 con un 77% di iretail short pronti a balzare a 1.2660 area di successiva resistenza.
Respira anche lo yen giapponese che trova inversione nel sentiment del basket con un 57% short dopo un intero 2022 all’insegna dei ribassi e della caccia ai minimi da parte del mondo retail
Oggi usdjpy trova un 57% long di retail e la possibilità di nuovi allunghi ribassisti resta fino agli approdi ai primi supporti a 131.25
Indiscussa la forza delle oceaniche, special modo del dollaro neozelandese che resta la divisa a miglior tasso overnight tra le majors, e subito la sua forza trova vendite da parte del mondo retail che oggi si portano al 95% short sul basket e al 83% su nzdusd. Interessante l’eccesso su audnzd che vede un 99% di retail in posizione long a caccia dello storno del trend ribassista in atto, che trova ora i primi supporti a 1.0625-1.06 figura.
-EQUITY
Il mondo equity attualmente sui massini di periodo, dopo le parole di Powell , trova toniche le borse europee con il daxz a 14520 pnt, alle porte delle resistenze di 14720 pnt
Meno brillante invece il nasdaq in pre market alle porte di 12050 pnt , pronto a rialzi in caso di dati peggiorativi sul mondo del lavoro USA cosi come potrebbe tornare a testare i supporti a 11537 pnt in caso di una disoccupazione ferma ai minimi.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Occhi puntati sui NFP: attesi solo 200K nuovi posti di lavoro e una disoccupazione ferma al 3.7% con salari medi in calo, dato che risulterebbe comunque ottimo per un rientro dell’inflazione.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Eurusd-4
Possibile movimento EURUSDBuongiorno Traders,
Ho analizzato il grafico EUR/USD sul time frame h 4,come si può notare dall’immagine c’è una possibilità di un movimento ribassista ; attendo che il prezzo tocchi l’area di resistenza da me segnata ed osservare come si comporta per valutarne una possibile entrata a mercato , ricordo sempre che sono solo valutazioni personali e non segnali operativi.
MIND • STRATEGY • TRADE • JOY
Buon Trading
Possibile conferma della liquidità entro oggi (TFB)Su EurUsd abbiamo assistito in queste settimane all'inversione della tendenza primaria, che è avvenuta gradualmente dal pivot in area 0.9660, fino alla possibile conferma della liquidità a supporto di oggi. Durante le live registrate quì su TradingView ho spiegato step by step ogni momento dell'inversione, incluse le 3 fasi che studiamo abitualmente per anticipare un inversione , partendo da un massimo o un minimo storico.
Adesso per agganciare la prossima tendenza primaria rialzista su EurUsd, abbiamo bisogno di confermare la presenza di liquidità a supporto. In pratica stiamo osservando il comportamento della barra di trend giornaliera. Se la giornata chiuderà in trend, oltre il confine della congestione, pari a 1.041, sarà possibile agganciare il trend domani mattina, in presenza di prese di profitto ridotte. Domani alle 20:00 faremo una live per approfondire questo tema, in modo che possa spiegare tutti i dettagli in modo chiaro.
📈 PETROLIO, PER ORA CERCHIAMO UN SEGNALE SHORT!Dopo la fase di lateralità che ha contraddistinto il WTI tra ottobre e novembre, abbiamo assistito a metà mese al breakout del livello di supporto $82 e una continuazione discendente fino al successivo livello chiave in area $74. La tendenza, sia nel giornaliero che nel settimanale, è ribassista e mostra il prezzo muoversi all'interno di un grande canale discendente; in linea con questo scenario, l'ideale sarebbe cercare una correzione della quotazione fino al livello di resistenza sopra menzionato per valutare un nuovo setup di Price Action short, approfittando anche dell'arrivo della Ema21 dall'alto, ed entrare in una continuazione di questo trend con target anche in zona $65. Questo quadro deve essere ovviamente confermato dalla presenza di un chiaro segnale di trading perché laddove la quotazione, dopo aver raggiunto il livello $82, dovesse violare verso l'alto la zona chiave, e magari anche la parte superiore del canale discendente, in tal caso l'ottica operativa cambierebbe e passerei a cercare opportunità di trading in acquisto. Attendiamo che il prezzo ci mostri conferme in tal senso...
Buon trading
Maurizio
EURO DOLLARO E INDICE DEL DOLLARO, CAPIAMOEra da più di un mese che l'indice del dollaro non tornava sull'ultimo minimo (105.340) che vale a dire quindi che l'euro non torna da un mese sull'ultimo massimo (livello 1.04800 circa). Ci sarà una rottura al rialzo di questo massimo e quindi un proseguimento da parte dei buyers o sarà solo una resistenza dove il prezzo rimbalzerà e inizierà la sua discesa? Vedremo
EUR/USD possibile inversione? (parte 2)Buongiorno cari traders,come avevo annunciato nell'idea del 13 novembre il risveglio dell'euro nei confronti del dollaro si sta concretizzando sempre di piu.
Dopo aver toccato i minimi in area 0,9600 sembra che finalmente siano tornati i compratori sulla valuta in questione e dopo aver incominciato a fare dei massimi e minimi crescenti adesso sta consolidando in area 1,03500
Tecnicamente è bene impostato per una continuazione long e personalmente aspettero' un possibile ritracciamento in area 1,02500 oppure se dovesse continuare la salita aspettero' un ritracciamento in area 1,03800 per aprire una operazione long con obbiettivo area 1,06000
Un saluto a tutti
SEGNALFOREX
STUDIO EUR/USD PER LA NUOVA SETTIMANA | 15Sul grafico a 15 minuti vediamo la demand zone
che starebbe anche a rappresentare l'ultimo minimo.
In apertura sessione domani monitoro il prezzo per
capire se può tornare nella supply zone ed avere un'altra
reazione sellers almeno fino all'inizio della demand.
Nel dettaglio, quello che vorrei vedere è il prezzo che torna nella supply zone lentamente, non in modo aggressivo, per poi nei time frame inferiori aspettare il pattern di conferma short e vedere in modo molto evidente la presenza dei sellers ed entrare eventualmente a mercato o piazzando un pendente.
Eur/Usd pronto per un'ulteriore movimento direzionale?Il cambio più scambiato nel mercato valutario ha un'ottima impostazione tecnica dopo aver fatto qualche settimana fa tappa sui minimi di periodi poco sotto 0,9600.
Se osserviamo la price action notiamo però che qualcosa è cambiato infatti ora si sta consolidando nei pressi dei massimi delle ultime settimane tra 1,0300 e 1,0400 dimostrando quindi forza dopo il grande rally che ha riportato l'euro al di sopra di area di parità.
Da un punto di vista operativo personalmente ho una posizione a mercato long eur/usd: trade come sempre multiday in cui cercherei una presa di profitto in area 1,06/1,0750.
Il mio paracadute di posizione è stato impostato molto ampio ovvero poco sopra area 0,9800 dopo a mio avviso fallirebbe l'impostazione long.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
EURUSD - POSSIBILE INVERSIONE DI TRENDBuon sabato a tutti !
Volevo condividere una mia personale analisi #SHORT su #EURUSD.
Parto dal fatto che personalmente NON vedo ora basi solide per le quali la FED deciderà di abbassare i tassi nella riunione FOMC a Dicembre 2022.
Analisti e traders invece scontano già una riduzione dei tassi, difatti da 1 mese a questa parte, il #dollaro ha perso nettamente valore.
In un momento così particolare come il 2022 con la guerra in Ucraina, situazione post Covid, carenza di materie prime, caro energia etc etc, fatico a vedere un #dollaro debole. Infatti, e lo ripeto, VADO CONTRO LOPINIONE DEI MEDIA E CERCO UN' ENTRATA SHORT SU EURUSD.
A livello strutturale abbiamo una prima supply tra 1.0392 e 1.0482 con all'interno una seconda area di supply tra 1.0418 e 1.0448.
Proprio in questa seconda area vado a mettere il mio SELL LIMIT con SL sopra la prima area di supply e come TP vado a prendermi l'OB del 4 Novembre 2022 (passando per 3 imbalance e una buona area si demand in area 1.0030
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Breakout Sessione AsiaticaFin da quando ho iniziato a fare trading ho sempre cercato di trovare strategie che non fossero direzionali o meglio che non dovessero per forza essere soggette alla mia capicità di capire dove andasse il mercato.
In questa occasione ho cercato di comprendere meglio cosa succede nelle varie sessioni di mercato: Asiatica, Euuropea, USA.
La cosa che balza suubito all'occhio è che all'apertura delle sessioni Europee e USA gli strumenti finanziari prendono vita, spoostate da ampi volumi hanno una possibilità maggiore di muoversi con ampi range.
Da qui l'idea di sfruttare questi movimenti sia al rialzo che al ribasso.
La strategia è questa:
Piazzare un'ordine stop buy e stop sell sul massimo e sul minimo del range della sessione asiatica se e solo se la sessione asiatica ha avuto un range di tot pip.
Lo stop loss viene inizialmente messo all'altezza del range della sessione asiatica, per poi essere spostato a break even in caso il prezzo prenda una chiara direzione.
Le uscite dal trade sono due:
Il prezzo chiude sotto la media mobile a 9 periodi in caso di long e sopra in caso di short
Allo scadere della sessione USA chiudo tutte le posizioni
Sto lavorando su candele a 15 minuti, la size di ingresso naturalmente dovrà far fede al vostro Money Management, come anche il numero di trade giornalieri perché capita spesso che il prezzo in apertura sessione asiata faccia un falso Breakout per poi andare dalla parte opposta.
Premetto che è mia intenzione per vari motivi tradare quuesta strategia in maniera discrezionale ma ho comunque testato la strategia con EasyLanguage su tre cambi valutari per comprendere se la mia idea potesse funzionare:
JPYUSD
GBPUSD
EURUSD
Dai primi test la strategia sembra funzionare molto bene su FX_IDC:JPYUSD e OANDA:GBPUSD mentre su FX:EURUSD l'orario di ingresso è preferibile nella sessione americana.
In questa fase ho approfondito in particolar modo solamente JPYUSD e i risultati con un trading system grezzo sono questi:
drive.google.com
Non finisce qui, gli studi continuano e spero che a breve riuscirò a riportare questa strategia anche in Pine Script
Il FOMC TIRA IL FRENOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 24.11.2022
-CONTESTO
Feste oggi per gli Stati Uniti, per il giorno del ringraziamento ed i mercati rallentano, dopo aver vissuto ieri diversi appuntamenti chiave con il calendario macroeconomico.
Primo appuntamento chiave sono stati i PMI, che ancora auna volta hanno mostrato un’economia globale in rallentamento e questa volta anche gli USA sembrano non essere stati da meno, sia per il settore servizi che manifatturiero i dati sono stati tutti rivisti in calo, segnale chiaro di una congiuntura macroeconomica in netto rallentamento.
Alle ore 20.00 abbiamo avuto i verbali del FOMC che hanno messo in evidenza la possibilità di tassi FED al 5% come obbiettivo valido per il raggiungimento del tasso di equilibrio, ovvero il giusto costo del denaro in grado di arginare la corsa dei prezzi, tuttavia il FOMC è stato chiaro nelle sue dichiarazioni, facendo notare che non è importante quanto in alto andranno i tassi, ma quanto a lungo rimarranno sui livelli di massimo!
Il tempo sembra ora essere la vera discriminante, e se per ora i mercati festeggiano la speranza di vedere rialzi più modesti da aprte della FED e credere quindi che il peggio è alle nostre spalle, il Fomc mette in guardia dalla possibilità ancora lontana di assistere a tagli dei tassi di interesse.
È dunque anche possibile che la FED si fermi al 5% come costo del denaro, ma è anche si vero che mantenere per un ampio lasso di tempo i tassi alti e attendere che l’economia reale risponda in maniera concreta e duratura con un rallentamento corposo al costo del denaro, potrebbe mettere alla luce maggiori possibilità di recessione profonda.
Al momento sembra non interessare ai mercati, che restano positivi per il comparto equity, mentre a farne le spese resta il dollaro americano, sul quale ora pesa una peggiore congiuntura macroeconomica, che detta il ritmo a continue spinte ribassiste del biglietto verde.
In questo contesto il dollaro perde terreno portando dollar index al test di 105.50 con il mondo retail che continua ora gli acquisti in mean reverting di un asset che sembra aver terminato la sua corsa rialzista durata quasi l’intero 2022 portandosi ora al 73% long sul basket dollari.
Respirano dunque le altre majors, in particolar modo euro e nuova Zelanda.
La moneta unica spinge ancora a rialzo puntando al test di 1.0475-1.05 con il mondo retail che ora si trova al 75% short invertendo una tendenza di acquisti che è durata tutto il 2022 ed ora con la nascita di una nuova direzionalità rialzista sembra non resistere alla tentazione di entrare a caccia di mean reverting
Fortissimo anche il dollaro neo zelandese, che rompe a rialzo le resistenze di 0.6200 figura, e che trova in un posizionamento corto al 76% del mondo retail la benzina necessaria a ripartire dai minimi di questo 2022 e un supporto macroeconomico importante nei tassi di interesse oltre il 4% dettati ieri dalla RBNZ, mantenere oggi posizioni long nzd paga interessanti swap contro le majors concorrenti.
Perde terreno il dollaro canadese, che in scia con le cadute del wti, sembra ora non avere motivazioni rialziste valide, trascinando ora con se un 81% di posizioni corte, sul basket, mentre usdcad si porta ad un 66% di retail long con i prezzi al test di 1.3325 rotto il quale non escludiamo possibili allunghi ribassisti fino le aree di 1.3225-30.
La giornata di ieri ha spinto ovviamente a ribasso i rendimenti obbligazionari, che vedono ora nelle scadenze più lontane oltre i 5 anni, una buona tendenza ribassista che potrebbe dettare quindi inversione costruttiva nei prezzi , grazie alle aspettative di una FED che non vada oltre il 5% e un’inflazione sotto controllo.
Il calo dei rendimenti e del dollaro americano ha dato ampio respiro al gold, che gode ora di terreno fertile per allunghi rialzisti più corposi, dopo il test delle aree di 1731$ può sperare in allunghi rialzisti fino 1789$
Seguiremo oggi i verbali della BCE, che ci guideranno alla chiusura di questa settimana corta sui mercati mondiali.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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SITUAZIONE EUROPEA, TROPPO OTTIMISMO?!Condivido gli aggiornamenti relativi la situazione attuale dei mercati europei, andando ad analizzare gli ultimi dati macroeconomici.
Lunedì 14 novembre sono stati rilasciati i dati relativi la produzione industriale nell'Unione Europea.
I dati hanno sorpeso gli economisti, che su base annuale si aspettavano un dato al 2,8%, dato attuale 4,9%.
Giovedì 17 novembre sono stati rilasciati i dati relativi il consumer price index (inflazione).
Il dato ha segnato un ulteriore incremento, arrivando a registrare 10,6% contro 9,9% precedente su base annuale.
Per l'Europa è un nuovo picco annuale.
Questa mattina sono stati rilasciati i dati preliminari del PMI manifatturiero e dell'indice NMI dei servizi.
Entrambe le componenti hanno segnato dei lievi rialzi.
Le pressioni sui prezzi rimangono alte.
Il tasso di disoccupazione in America e UK ha registrato un lieve aumento, mentre quello europeo continua a registrare nuovi minimi annuali.
Le banche centrali con l’aumento dei tassi d’interesse vogliono vedere diminuire l’inflazione e alzarsi il tasso di disoccupazione.
Da questi ultimi dati possiamo notare come l'economia europea, rimane ancorata a piccoli settori che trainano a rialzo i rispettivi indici.
Una domanda sorge spontanea, é positivo vedere dati a rialzo nella situazione attuale?
Analizzando i diversi dati, lo scenario pare simile a quello americano.
Con questo voglio dire che la BCE si trova in una situazione scomoda, dove potrebbe prendere una posizione più aggressiva per mandare forti segnali all'economia Europea.
Come se non bastasse, gli indici azionari in questo periodo stanno avendo performance positive anomale, ovvero senza una motivazione concreta.
Nessun dato analizzato fino ad ora giustifica i movimenti attuali, da inizio ottobre le prinicipali borse europee hanno performato di oltre 15-20%.
Nei giorni nostri le borse europee stanno scommettendo sul fatto che il peggio sia passato e questo sta spingendo a rialzo il prezzo in maniera euforica.
La BCE non ha ancora toccato il target sui rialzi dei tassi fissato per settembre 2023.
Tutte le principali borse europee in passato, come in America, hanno toccato il minimo quando la banca centrale europea aveva concluso il rialzo dei tassi d’interesse e iniziato con i tagli.
La strada da qui a settembre 2023 è ancora lunga.
All'interno dei mercati forex l'euro ha recuperato terreno nei confronti delle principali valute, conseguenza anche del deprezzamento del dollaro avvenuto in queste settimane.
Di questo parlerò meglio nel prossimo articolo.
Buon trading a tutti
M&A_Forex
LE BANCHE CENTRALI NON POSSONO FERMARSIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 23.11.2022
Ancora rialzi tassi tra le decisioni delle banche centrali e questa volta è stato il turno della RBNZ, la banca centrale neozelandese, che sebbene fino ad oggi ha visto scelte meno hawkish di quelle che il mondo si aspettava con rialzi tassi da 25-50Bp, si è vista costretta questa volta ad un rialzo jumbo da 75Bp.
Nello statement che accompagna la decisione di politica monetaria, appare chiara la necessità di raffreddare l’economia, che rimane resiliente con una domanda aggregata molto forte, sebbene l’inflazione sia sui massimi degli ultimi 30 anni e le prospettive globali siano di forte decrescita, sembra non arrestare la fiducia dei consumatori, ancora forti di un mercato del lavoro tonico con la disoccupazione ai minimi.
Poco da indugiare quindi, si passa al rialzo tasso e si porta il costo del denaro oltre il 4% al 4.25% giustificando cosi il forte rialzo del dollaro neozelandese vissuto in questi ultimi mesi.
In una settimana scarna di appuntamento macro, in vista del giorno del ringraziamento americano, oggi sembra l’unica giornata di contrattazione degna di nota, con i dati dei pmi tedeschi , che seppur ancora sotto il 50% quindi in fase di recessione, mostrano un leggero miglioramento rispetto alle ultime rilevazioni, cosi come quelli del Regno Unito, che si assestano al 48.3 nel composito e al 46.2 nel manifatturiero e al 48.8 nei servizi.
Attesa per questa sera l’incontro con il FOMC per scoprire quali prospettive ci sono nel prossimo incontro della FED il 14 Dicembre, appuntamento che segnerà di fatto la fine dell’anno finanziario.
Il mondo valutario prosegue le sue dinamiche dollaro centriche, con un dollar index ancora alle prese con le resistenze di breve a 107.75 e sembra al momento aver perso il brio che lo ha guidato in questo 2022. La possibilità di posizionamenti corti in dollari sembra ora essere un aspetto da prediligere, sebbene l’appuntamento con FOMC e FED possano generare ulteriori spinte rialziste di breve, generando potenziali occasioni di trading.
Il mondo retail al momento al 65% long sul dollaro americano, trascina con se posizionamenti contrari anche sull’euro con un 66% short e sulla sterlina con un 62% short.
Sebbene i basket siano di poco sbilanciati, sembra piu interessante la dinamica sulle majors con eurusd che segna un 72% short di posizioni retail, il che apre ancora a possibili allunghi rialzisti della moneta unica fino 1.04 e 1.0425.
Interessante il posizionamento dei retail sul dollaro neozelandese, che dopo un mese di rialzi e un rialzo tassi da 75Bp visto stanotte, trova ancora un 92% di retail in posizione contrarian short a caccia dei messimi di periodo sul basket e un 67% shoprt sul cambio principale nzdusd.
Resta di fatto interessante monitorare continuazioni di trend rialziste per il dollaro neozelandese, che trova ora a suo vantaggio positici swap contro le altre majors, special modo contro lo yen giapponese che resta l’unica valuta ad avere tasso negativo.
Restano contrastati gli indici azionari mondiali, con l’euroa che ha corso molto di più ed un dax sui massimi di periodo a 14440 pnt, che offre a nostro avviso migliori opportunità di speculazione di breve, rispetto all’equity americana che resta invece meno tonica e più timorosa di una FED iper aggressiva, anche in operazioni di QT mirate al drenaggio di liquidità, a differenza della BCE ancora accomodante su questi temi.
Il nasdaq potrebbe trovare le sue prime resistenze a 12000 pnt e solo in caso di break out rialzosta portarsi fino ai 12200 pnt, cosi come l’S&P ora alle prese con i 4000 pnt pronto ad allungare a rialzo dino al test della trend line discendente che parte dai massimi di questo 2021-2022e che passa ora a 4080pnt.
Interessante per il comparto delle commodities il ngas che si porta a 7.25$ e sembra puntare a 8.0$ prima area di resistenza, per un asset che ha visto tanto interesse in questo 2022 e che potrebbe ancora riservare non poche sorprese.
buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta Trader
EurUsd a razzo fino a 1.12$: analisi dal breve al lungo periodoSalve a tutti,
EurUsd potrebbe continuare la sua corsa rialzista finendo su aree di resistena molto importante ed in linea di confluenza con livelli importanti di Fibonacci di lungo periodo.
L'area compresa tra 1.09$ e 1.12$ rappresenta un possibile punto target e di prima correzione di lungo periodo; inoltre, rotta la 200 periodi testata in questo momento, il prezzo potrebbe arrivare, ad anno nuovo, su una tendenza ciclica finale che andrebbe a collimare con l'ipotesi di correzione futura.
Punto focale sono anche i volumi presenti a 1.10700$ che potrebbe fermare l'impulso primario rialzista.
Le medie tendono a confermare nel breve la forza dell'impulso rialzista, il quale, da previsione di medio-breve periodo, potrebbe arrivare in conclusione ciclo tecnico sull'estensione, della prima gamba rialzista di breve, al 161%, punto già sopra citato per l'interesse volumetrico e di confluenza.
Christian Ciuffa
ATTENDO IL RITRACCIAMENTONei time frame inferiori c'è stata una rottura al ribasso, confermando così la volontà dei sellers nel continuare a scendere.
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Attendo quindi un ritracciamento almeno al 50% ed entro short.
EUR/USD EVENTUALE OPERAZIONE SHORTCome si può evincere dal grafico di EUR/USD la tendenza principale è ribassista. Puoi notare la grande forza da parte dei sellers nel proseguire nella discesa e la poca volontà dei buyers nel salire, vedi infatti come si sta avvicinando alla supply zone con poca forza e pochi volumi.
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Attendo conferme nei time frame più bassi per capire se è il caso di aprire un eventuale operazione short.