EURUSD
Eur/Usd: Forte breakout di 1,1200Il cambio in oggetto, la scorsa settimana, ha violato con estrema forza l'area che faceva da supporto tecnico nelle ultime settimane ovvero zona 1,1200.
Ci troviamo quindi con un segnale di continuazione di tendenza che potrebbe far muovere ancora al ribasso l'euro nei confronti del dollaro.
I prossimi livelli di supporto chiave sono 1,0800 prima e 1,0700 poi.
Non cercherei reversal la prossima settimana ma solo operazioni di continuazione short.
I pullback tra 1,1000 e 1,1150 con conferme di price action short potrebbe essere valutati per trading di breve termine.
Solo un chiaro ritorno in close settimanale al di sopra di 1,1300 potrebbe far cambiare la struttura del cambio.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon trading SIMPLE!
EURUSD, SI CAMBIA PROSPETTIVAContrariamente alla prima analisi pubblicata, la fase di correzione ipotizzata a zigzag sull'euro dollaro non è avvenuta. Considerando ancora valida la struttura quello che può verificarsi attualmente è un flat espanso con target 1.16750.
L'allungo dell'attuale onda B correttiva, sicuramente dovuto anche alla guerra Russia-Ucraina ed al panico degli investitori, fa pensare ad una struttura diversa dalla precedente che terminerà la sua correzione sul picco del prossimo ciclo per poi andare verso l'ultima onda ribassista.
La partenza verso onda C nel mese di aprile sarebbe anche giustificata da una correzione di USD JPY prevista per lo stesso mese, in quanto le due coppie di valute sono inversamente correlate.
Teniamo sotto controllo per cercare un buon ingresso a rischio contenuto.
EUR/USD: SCHEMATICA DI ACCUMULAZIONE WYCKOFFIANASu EUR/USD si è creato un chiaro esempio di schematica di accumulazione di Wyckoff. Ovviamente non ci siamo soffermati sulla schematica in se ma abbiamo contestualizzato i vari punti.
Avevamo liquidità al di sotto del 1.10600 che aveva necessità di essere sbilanciata, per fare ciò è stato sfruttato il dato di questo pomeriggio riguardante le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione americane. Dato positivo rispetta le attese e quindi dollaro americano che ha preso forza nei confronti dell'euro.
Lo sbilanciamento è avvenuto con la fase di spring dello schema.
Noi siamo entrati a mercato e abbiamo già inserito lo stop a breakeven per tutelarci dato che ci siamo posizionati intorno alle 17:00, quindi quasi vicini alla chiusura della sessione europea.
DIVERSE ECONOMIE , DIVERSE VELOCITàBUONGIORNO FOREX DEL 3.03.2022
Giornata ricca di market mover quella appena trascorsa, che ha evidenziato le profonde differenze che si stanno vivendo tre i due blocchi continentali Europa e America.
Da un lato l’Europa vive la crisi Ucraina, con forti restrizioni imposte alla Russia, che colpiscono non solo il settore delle banche , ma anche quello energetico, portando ricadute sui prezzi globali sia del Ngas che del WTI,che stamane troviamo in area 115$ al barile.
L’altissima inflazione che ne deriva, e ieri i dati sull’IPC in eurozona hanno mostrato un +5.8% su base annua segnando nuovi record, apre le porte a possibili scenari di stagflazione, con un mercato del lavoro che potrebbe rallentare anche in conseguenza del conflitto Russia -Ucraina, che rallenta forniture e spostamenti.
Oltre oceano invece il blocco Americano, con il Canada in testa che nella giornata di ieri ha visto la BOC alzare ulteriormente il costo del denaro come da aspettative, portandolo a un +0.50%, segno che l’economia è in forte ripresa, e lo stesso vale per gli USA, dove ieri Powell ha già in pratica confermato il rialzo tassi di 25Bp nella prossima riunione di marzo.
I dati ADP pubblicati ieri pomeriggio mostrano un mercato del lavoro americano decisamente in salute con 475K nuovi posti di lavoro , superando di gran lunga il consensus, e rivedendo a rialzo anche il precedente dato che è stato aggiornato a +509K.
Il quadro globale mostra un’Europa e un’America viaggiare a due velocità, ed il profondo divario che si sta venendo a creare, lo si riscontra nel mondo forex, con il valutario che rispecchia mai come in questo periodo le differenze geo politiche mondiali.
L’euro continua a perdere terreno contro tutte le altre majors, con eurusd alle prese con i livelli di minimo di 1.11-1.1050, cosi come euraud e eurnzd, dove il rally di discesa sembra ancora non trovare supporti degni a frenare la caduta. Su tutti gi asset i traders retail si trovano compratori di euro, in un mean reverting che crea non poche sofferenze all’80% dei traders retail attualmente long sul basket euro.
Respira invece la sterlina, che dai minimi di 1.3270 recupera le aree di resistenza di 1.34 proiettandosi ai precedenti massimi di 1.3450 con i traders retail ancora in posizione lunga al 63% ma in netto calo rispetto ai giorni scorsi, concedendo respiro alle posizioni in stress.
Allungano invece le oceaniche, che godono di un distacco geografico dai problemi europei e russi, e vengono pertanto predilette dagli operatori, portando audusd oltre 0.73 figura, movimento che ha sviluppato il consueto sentiment contrarian short che vede attualmente il 76% dei traders retail in posizione contrarian.
Dopo la notizia del rialzo tassi della BOC, il dollaro canadese inizia a dare segnali di forza, spingendo usdcad, alla rottura dei supporti di 1.2650-1.26 figura e innescando come di consueto il movimento contrarian long dei retail attualmente all’82% long.
Profondo eccesso per i cross da noi monitorati euraud e eurnzd, con i retail long al 95% e prezzi che sembrano non trovare valide ragioni per arrestare la loro discesa.
Vedremo la giornata odierna durante la quale è atteso un ulteriore tavolo di negoziazione Russia -Ucraina, gli sviluppi e gli equilibri che si verranno a creare
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
EUR/USD ANALISI TECNICADi seguito mostro una mia strategia che è endata in profitto da poco.
Partiamo dal presupposto che la scelta di shortare Euro Dollaro è basata sia su aspetti fondamentali e dati macroeconomici e sia su una semplice analisi tecnica.
La conferma dello short da un punto di vitsa grafico parte dalla formazione di un doppio massimo sul grafico eur/usd a time frame orario con divergenza RSI. Dato che il prezzo è sotto la 200 periodi operiamo a ribasso.
L'incrocio tra le medie mobili a 21 e a 7 periodi, con la conseguente rottura del POC orario rispettano parte della mia strategia, che va in profitto con un rapporto rischio rendimento di 1:2
SARà STAGFLAZIONE?BUONGIORNO FOREX DEL 2.03.2022
Ancora nessuna notizia di risoluzione del conflitto in Ucraina, continuano a rimanere alti i toni, e le ripercussioni sul sistema economico mondiale iniziano a farsi sentire, come sempre nelle guerre non ci sono vincitori.
La Russia continua a incassare sanzioni dai paesi Europei e non, con le esclusioni delle banche russe dai circuiti di pagamento, con la chiusura del Nord Stream 2 , con un rublo in caduta libera, e le tante aziende che lasciano il territorio russo, insomma al passare dei giorni la situazione diventa sempre più critica sia per la Russia messa alle strette, ma anche per il resto del mondo, con i costi del comparto energetico che vanno alle stelle.
Stanotte il crude oil , che ieri aveva già superato abbondantemente i 100$ al barile, ha toccato i livelli dei 110$, e diversi paesi come ad esempio il Regno Unito, hanno già dichiarato che faranno ricorso alle riserve strategiche pur di contenere le corsa dei prezzi. L’Opec ha nuovamente promesso un aumento di 400 000 barili giorno, livello di produzione che già è stato dimostrato essere difficile da raggiungere per i paesi dell’Opec+ , pertanto diventa difficile credere che la soluzione possa trovarsi nel lato produzione.
Nel frattempo il gold è salito nuovamente nelle aree di 1950$ dando ancora segnali ti profonda tensione a livello internazionale, e la voglia di rifugio da parte degli investitori inizia a farsi sentire.
Profondo rosso per le borse europee , che dopo un avvio di settimana speranzoso, all’insegna dei recuperi, hanno rapidamente dilaniato la possibilità di assistere a movimenti strutturali di salita, andando a testare nuovamente i minimi di venerdi scorso e nel momento in cui scriviamo registrano nuovi affondi, con il dax sotto i 13800punti.
Il quadro macro economico sembra davvero pesante, considerato che stiamo ancora combattendo con un’inflazione post pandemia, che segna livelli record sia in America, che in Europa. Ricordiamo infatti la pubblicazione di oggi ore 11.00 in Italia, dell’indice dei prezzi al consumo, che per l’eurozona è atteso ancora in aumento al +5.3% dal 5.1%.
Il fantasma della stagflazione prende sempre più forma, con le economie europee ferme nella morsa prima dei rallentamenti pandemici, ed ora del conflitto Ucraino, con i costi energetici alle stelle, ed i prezzi al dettaglio che salgono rapidamente, difficile credere al momento non pensare alla possibilità di una pesante stagflazione.
Le attese per politiche economiche più aggressive, in ovvia conseguenza anche delle riflessioni appena fate, calano, e gli analisti iniziano a credere che le banche centrali, seppur intenzionate ad alzare il costo del denaro per limitare i danni dell’inflazione, siano costretti a tener conto del forte rallentamento globale, dimostrandosi pertanto meno hawkish di quanto si potesse credere qualche mese fa.
Oggi le attese sono per la BOC, dove le aspettative sono per un rialzo del costo del denaro di 25Bp, e tutto sommato, la distanza geografica dai problemi del vecchio continente, e le capacità produttive del Canada sul fronte petrolio, farebbero pensare ad economia in netta ripresa che necessiti quindi di politiche più aggressive da parte della banca centrale canadese.
In tutto questo il comparto valutario continua ad assistere alla forza del dollaro americano, special modo contro un debolissimo euro, che paga le tensioni geo politiche attuali, con profondi ribassi, toccando , per eurusd, i minimi di 1.1084, con i trader retail che continuano a comprare moneta unica spingendosi in posizioni di mean reverting attualmente all’82% long.
Anche la sterlina non fa meglio, con l’approdo ai livelli di 1.3275 , oramai proiettato ai minimi di dicembre 2021 sulle aree di 1.3175-70 e ancora con i traders retail che spingono a comprare la debolezza oramai con posizioni al 76% long.
Decisamente più toniche le oceaniche, che godono come il Canada, di un distacco geografico notevole dai problemi europei, con il dollaro australiano ancora sui livelli di resistenza di 0.7290-0.7250, e con i retail ancora corti all’84%.
Ancora eccessi notevoli quindi per i cross euraud e eurnzd, alle prese per euraud con i minimi di 1.53 figura, e un 95% dei traders retail in posizione long, ancora intenti a comprare , senza dare spunti di stanchezza e fine di un trend decisamente notevole.
Seguiremo oggi i dati sull’IPC eurozona e la BOC di oggi pomeriggio per vedere come si sposteranno gli equilibri del mercato.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
EURUSD, primo segnale di acquistoEd ecco che in chiusura metà semestre A1 arriva il primo segnale Buy dall’indicatore MCS, il precedente ci aveva fatto andare in gain fino alla MML e forse qualcosina di più.
Credo che non sarà l’unico segnale di acquisto, ma probabilmente il prezzo scenderà ancora un po’ dando altri segnali Buy, magari fino al 78.6% ; io intanto inizio a piazzare i contratti di acquisto già da ora per accumulare una posizione bella carica per un trade di medio termine.
Indicativamente imposterò uno Stop Loss a 1.09, ma come sempre vi chiedo , dato che solo voi conoscete il vostro portafoglio, di iniziare a sviluppare il proprio money management per ottimizzare i guadagni e limitare le perdite.
EURAUD ECCESSI DA COMPRARE?Continua la fase di stasi dell’Euro, che non trova spunti validi per vedere movimenti rialzisti degni di nota, specialmente contro il dollaro, lasciando eurusd ancora in range tra i livelli di massimo di 1.1245-50 e i minimi di 1.1125.
Fase di forza invece per le oceaniche, che godono un distacco geografico dai problemi legati al conflitto tra Russia e Ucraina, che li porta ad un maggiore momentum di forza anche contro il dollaro americano, andando a chiudere rapidamente i gap aperti lunedi mattina, e andando a testare i massimi di periodo.
La forte decorrelazione tra l’Euro e il dollaro australiano, ha portato il cross euraud, come eurnzd, ad un movimento ribassista unidirezionale, che è partito il 7 febbraio da 1.6220 fino agli attuali 1.5380, generando un pesante – 5.18% dai massimi.
Le aree target del movimento ribassista ci sembrano oramai raggiunti , posti a 1.5375 in primis , per poi trovare 1.5250 minimi del marzo 2021, che possono serenamente essere raggiunti, special modo se consideriamo i traders retail che esprimono posizioni contrarian long oramai al 94%.
L’eccesso di sentiment sul corss euraud è abbastanza chiaro, sia dal punto di vista di percentuali, che sui Prezzi medi di carico, che vedono i traders retail long, posizionati mediamente a a 1.5736, in grande sofferenza, mentre le posizioni al dettaglio short vedono il pmc short a 1.54910 mostrando quindi un gain medio, che nostro malgrado sappiamo essere una condizione non duratura nel tempo.
Diventa pertanto interessante monitorare il cross euraud per degli storni, che potrebbe vedere i suoi approdi sulle aree di 1.5565 in primis e 1.5750 poi, area di mm21 daily.
Seguiamo pertanto le dinamiche relative ai due asset principali eurusd e audusd, per decifrare i possibili segnali di mean reverti del cross euraud che potrebbe vedere ampi movimenti di storno, mantenendo come sempre cautela e pazienza per la scelta del timing corretto.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SUPER DOLLAROBUONGIORNO FOREX DEL 25.02.2022
Ancora guerra in Ucraina e i mercati mondiali si sono immediatamente adeguati andando a comprare dollari americani fino quasi alla chiusura, prima della quale abbondanti prese di profitto, hanno generato forti storni in linea con l’alta volatilità presente in questi giorni.
Le posizioni dei trader retail sono chiaramente contrarian ai movimenti direzionali visti in questi ultimi giorni su tutte le majors, a partire dall’euro dove i retail sono oggi ancora long al 71%, ma in netto calo rispetto all’84% visto ieri, grazie appunto ai movimenti di storno visti in serata, che hanno portato eurusd dai minimi di 1.1110 a 1.1225, con un movimento di storno del +1.6%.
La volatilità resta padrona dei mercati ovviamente anche sul dollaro americano dove oggi i treders retail sono ancora short al 69% in calo rispetto al 78% di ieri, segno che le forti prese di profitto hanno dato respiro anche ai retail che erano ampiamente esposti contro trend, durante la salita che ha visto il dollar index portarsi sui massimi di 97.72, per poi stornare fino a 96.90.
Sentiment ancora long sulle sterline, dove il 65% dei retail è long, in calo rispetto al 70% di ieri mattino, anche qui merito degli storni visti in chiusura sul cable che lo hanno portato da 1.3270 a 1.3440.
Respira anche il franco svizzero, che insieme allo yen e al dollaro ha svolto ottima funzione di valuta rifugio, spingendo a rilzo nella giornata di eir e attirando il sentiment contrarian dei retail che erano short al 74% oggi ridimensionati al 67%.
Equilibrio oggi sulle oceaniche che vedono sentiment aggirarsi non lontano al 50% dopo i movimenti di altissima volatilità visti ieri.
Il mercato potrebbe non aver terminato la sua fame di dollari, fino a che le tensioni in Europa dell’est non si siano placate, rimaniamo pertanto cauti in mercati altamente volatili, special modo sul dollaro americano.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SELL OFF E IL DOLLARO VOLABUONGIORNO FOREX DEL 24.02.2022
Non sono giunti ad un lieto fine i tentativi di un accordo diplomatico tra Russia ,Ucraina e America, a poco sono serviti i pacchetti di sanzioni imposti dai paesi europei alla Russia , dopo che ieri sera il presidente ucraino ha dichiarato la sua intenzione di entrare a far parte della Nato, la risposta del presidente Putin è stata immediata.
Stanotte alle 4.00 ora italiana il territorio Ucraino ha visto l’ingresso delle truppe russe, che secondo le dichiarazioni del presidente Putin sono entrate nel paese per “smilitarizzarlo”, e sostituire i suoi leader, innescando cosi una delle maggiori crisi geopolitiche dopo la seconda guerra mondiale.
I mercati non si sono fatti attendere, il sell off è stato immediato, l’indice tedesco ha raggiunto il -5.0% sfondando di forza le aree dei 14000 punti per approdare sui minimi di questa mattina di 13800 area.
Il mercato ha assunto i toni del panic selling, con gli operatori che hanno cercato rifugio nel dollaro americano, spingendo il dollar index fino alle aree di 97e 1/4 , portando con se gli ovvi ribassi di tutte le majors, special modo di euro e starlina, mentre le oceaniche hanno mostrato nella sessione europea maggior tenuta dei minimi.
Il sentiment dei retail si è immediatamente impostato contrarian, in netto risk on,, con forti acquisti di euro, e pesanti vendite sia di dollari americani , con un 78% dei traders retail short, che di franchi svizzeri dove i traders al dettaglio sono attualmente al 74% corti.
Movimenti decisamente direzionali per le majors, eurusd sotto i colpi di un dollaro super star è passato da 1.13-1.1275 area di supporto di ieri , agli attuali minimi di 1.1150, con i trader al dettaglio pronti a comprare in mean reverti il movimento e posizionarsi all’83% long. Attenzione dunque a possibili ulteriori allunghi ribassisti che vedono l’area di primo supporto a 1.1130-25, al di sotto della quale ritroviamo i prezzi visti nel gennaio 2019.
Estrema debolezza anche per il cable, che ha rotto a ribasso il supporto di 1.35 figura e in un movimento unidirezionale si è portato fino alle aree di 1.34-1.3375, primi veri supporti. Anche in questo caso il sentiment retail si è sbilanciato contrarian long, con un 83% di posizioni , portando il cable oltre i pmc degli shortisti posti a 1.34060.
La forza del biglietto verde si è espressa anche contro lo yen che pur svolgendo la sua funzione di valuta rifugio, viene penalizzato dalla fame di dollari che si sta sviluppando, lasciando di fatto usdjpy fermo alle aree di 114.75, mentre molto più evidente la forza dello yen contro l’euro e la sterlina, cross che hanno visto movimenti del -1.34% per gbpjpy e del -1.46% per eurjpy, spingendo i traders retail al consueto posizionamento contrarian e a sviluppare un’inversione di sentiment che ora è lunga al 60% su gbp jpy e all’82% su eurjpy.
La forza del dollaro non poteva on manifestarsi anche su usdcad, che ha rotto a rialzo le resistenze di 1.2775-1.28, per portarsi fino ai massimi di 1.2850, portando con se le posizioni contrarian short dei retail che speravano in una tenuta delle aree di resistenza, ora divenute supporto, pronte a rilanciare i prezzi verso nuovi massimi.
Il quadro è chiaramente in risk off, e se le notizie provenienti dal fronte ucraino non dovessero cambiare in meglio, sarà difficile trovare un cambio di rotta sui mercati. Rimaniamo pertanto cauti e seguiamo con attenzione le dinamiche delle prossime ore , che detteranno i ritmi di risk off e risk on sul mercato.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Petrolio ed Eur-Usd, che belle Pin tradate!!Il grafico del Petrolio ci mostra una bellissima tendenza di rialzo, sia giornaliera che settimanale, con un super segnale di Price Action tradato ad inizio settimana e che ha già portato il trade in area take profit! Situazione analoga anche per un trade short sull' Eur-Usd... spiego tutto nel video di oggi.
Saluti, Maurizio.
EURUSD: laterale ma attenzione all'UkrainaBuonasera a tutti,
dopo il movimento innescato il 10 Novembre dal soprendente dato sull'inflazione americana, la coppia EURUSD ha lateralizzato durante tutto il mese di Dicembre per poi effettuare un imponente "shakeout" nel mese di Gennaio per "scollarsi di dosso" sia Bulls che Bears e poi rientrare nel range a Febbraio come se nulla fosse cambiato.
E' vero che la FED aveva gia' anticipato una certa aggressivita' riguardo all'aumento dei tassi d'interesse nel meeting del 2-3 Novembre ma la "goccia che ha fatto traboccare il vaso" e' stato il dato dell'inflazione che confermava la necessita' da parte della FED di agire al piu' presto.
In 10 giorni il cambio e' crollato da 1.15 a 1.12 e questa caduta ha creato uno squilibrio. In Italia questo squilibrio viene chiamato "vuoto" ma gli anglosassoni lo chiamano "imbalance" o "fair value gap (FVG)". E' importante sapere cosa sono e dove si trovano perche' sono punti che il mercato puo' andare a ritoccare quando e' alla ricerca di liquidita' come ha fatto nelle due aree cerchiate al di sopra della linea orizzontale viola superiore (prima che avesse inizio The Davos Agenda e prima che venisse rilasciato il dato NFP di Gennaio).
Per il resto mi sembra che la struttura parli da sola. Ci troviamo all'interno di un range orizzontale in cui la FED sta sopra e cerca di spingere verso il basso mentre la ECB sta sotto e cerca di spingere verso l'alto. Ha iniziato Powell il 30 Novembre (A) respingendo l'indebolimento del dollaro dopo lo spavento Omicron il 24 Novembre. Ha continuato la Lagarde il 3 Febbraio quando con i suoi commenti "hawkish" ha ammesso di essere preoccupata per l'inflazione aprendo cosi' le porte al QT (Quantitative Tightening) anche in Europa.
I fattori che muovono i mercati sono moltissimi ma concludo invitandovi a fare attenzione alle notizie "sorpresa" e soprattutto alla crisi Russo-Ukraina che potrebbero generare volatilita'.
Verificate sempre il calendario economico, controllate il vostro bias e cercato sempre di avere ben chiare le strutture intraday in modo tale da essere pronti a cogliere le opportunita' che sono giuste per voi. Le operazioni a volte vanno bene e a volte vanno male ma l'importante e' fare le cose fatte bene e con logica per essere sempre preparati e prendere le decisioni con serenita'.
Un abbraccio a tutti e buona fortuna,
Con affetto e simpatia
il vostro
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
EURGBP E LA STABILITà DEI CROSSUn cross che da sempre mostra la correlazione tra i due asset principali eurusd e gbpusd, che negli anni hanno mantenuto una fortissima correlazione diretta, dando spesse volte possibilità agli operatori di sfruttare a proprio vantaggio questa peculiarità, lavorando le convergenze e/o divergenze tra i due asset principali.
Il quadro macroeconomico ha giocato nel tempo un ruolo fondamentale, e con il regno unito all’interno dell’unione europea questa correlazione era ovviamente fortissima, vedendo le due economie UK e EU legate a doppio filo, il che ha permesso al cross eurgbp di vivere anni di sostanziale lateralità.
Con la Brexit il contesto è cambiato , e al netto degli ultimi anni di altissima volatilità e correlazione specifica sulla sterlina , i due asset principali eurusd e gbpusd, hanno offerto ancora tantissime opportunità di trading basato sulla stabilità del cross che ne deriva, ovvero eurgbp.
Giungiamo cosi al quadro attuale, con una BCE iper accomodante, che non sembra essere turbata dall’inflazione che viaggia sui record storici, e pertanto non ha alcuna intenzione di procedere con aumenti dei tassi di interesse, mentre la BOE ha già attuato 2 rialzi tassi consecutivi, dimostrando la volonta dei componenti del Board, di voler procedere rapidamente ad ulteriori rialzi tassi.
Le due politiche monetarie sono, mai come in questo momento profondamente divergenti, e le dinamiche sul mercato valutario lo dimostrano con una chiara fase di divergenza tra i due asset eurusd e gbpusd, generando cosi interessanti movimenti sul cross eurgbp.
L’eurusd continua la sua fase di profondi ribassi, e lenti rialzi, mentre la sterlina resta molto più tonica, e anche nelle fasi pro dollaro, sembra contrastare la forza del biglietto verde in maniera molto più dinamica, il che porta il cross eurgbp a stazionare sui minimi di periodo.
Eurgbp ha già testato in questo 2022 le aree di 0.83 figura, fino ai minimi di 0.8280, che rappresenta la fascia supportiva di lungo periodo, già sentita il 13 febbraio 2020 , il 13 dicembre 2019 e il 18 aprile 2017.
L’ultimo test di queste aree ha portato eurgbp ad un movimento di storno di di 2 figure, andando da 0.8280 a 0.8480 , per poi ripiegare lentamente ai prezzi attuali di 0.8350, con una struttura chiara di massimi e minimi decrescenti, ben guidata da una trend line discente, che congiunge in maniera perfetta i recenti massimi.
Non possiamo dunque escludere ulteriori allunghi ribassisti, fino alle aree di minimo sopra richiamate, ma nel breve periodo si renderà necessario prima il break out del supporto di 0.8350, che se negato, potrebbe dare il via ad una compressione di volatilità che ci potrebbe accompagnare fino al termine del mese di Febbraio 2022.
Da seguire quindi con particolare attenzione le dinamiche dei cambi originali eurusd e gbpusd, in relazione al cross eurgbp , che per ora stazione su ottime aree supportive di indubbio interesse.
Buona giornata e buon trading
Salvatore BIlotta
Aud-Nzd, un' entrata in trend sarebbe l'ideale!Considerando il periodo di particolare volatilità legato all'incertezza del USD, la coppia dell'oceania ci mostra sicuramente una bella e lineare tendenza rialzista tale per cui sarebbe interessante approfittare di nuovi spunti operativi a continuazione del trend; vi spiego tutto nel video di oggi con i più interessanti scenari operativi.
Buona giornata e buon Trading
Maurizio
RIPARTONO I MARKET MOVERBUONGIORNO FOREX DEL 15.02.2022
Giornata quella di ieri ricca di aspettative, che nostro malgrado sono state deluse, specialmodo per la riunione straordinaria della FED dalla quale molti operatori si attendevano maggiore indicazione in merito ai prossimi rialzi tassi. Nulla di nuovo invece sui mercati, che anche sulle dichiarazioni di Bullard, sembrano continuare a scontare il programma di rialzi tassi già definito da Powell e che dovrebbe portare il biglietto verde ad un tasso di interesse oltre l’1% già nel luglio 2022.
Anche la Lagarde ieri ha ribadito la sua intenzione di non rialzare i tassi, fino alla conclusione del piano di acquisti straordinario , che determinerebbe un’inevitabile differenza non solo nelle scelte di politica monetaria con la FED, ma anche un profondo delta tasso, che potrebbe premiare il dollaro, e penalizzare pesantemente la moneta unica, che ha visto importanti movimenti di rialzo , solo sulle scommesse degli investitori che non hanno creduto alle parole della BCE. Tuttavia se alle parole dovessero seguire i fatti e il differenziale tassi dovesse iniziare a pesare nei portafogli, crediamo che i big players inizieranno ad adeguare le posizioni sul mercato, prediligendo le valute ad alto tasso, come il dollaro americano.
Oggi una giornata ricca di market movers, che sono partiti stanotte con i dati giapponesi sul PIL, che ha deluso le aspettative su tutta la linea. Buoni i dati sull’occupazione nel regno unito che vede un calo nelle richieste di disoccupazione, segno che anche in UK la ripresa economica viaggia ad un ritmo elevato, il che giustificherebbe le scelte della BOE di politiche economiche più aggressive.
Avremo poi lo ZEW alle ore 11.00 italiana, e i dati sul PIL nell’eurozona, che potrebbero dare indicazioni più chiare sullo stato di espansione-compressione della ripresa economica post pandemica.
Infine nel pomeriggio gli americani saranno ancora alle prese con dati sull’inflazione, questa volta osservando i prezzi alla produzione, che spesso sono anticipatori, di quella che sarà la sorte dei prezzi al consumo, pertanto restano di grande interesse, per decifrare l’andamento della curva inflazionistica.
Dal punto di vista tecnico, e del sentiment sui mercati, la costante forza del dollaro americano continua a porre i retail in posizione corta, portando dal 56% short di ieri al 59% di oggi, seppur il dollar index sembra oramai giunto sulle prime aree di resistenza chiave a 96.50 , che sembra per ora soglia invalicabile.
Continua ad aumentare la voglia dei trader retail di comprare euro sui ribassi, e ieri sui movimenti che hanno portato eurusd a 1.1280 i retail si sono portati al 62% long rispetto al 55% precedente, vedremo pertanto se gli storni rialzisti saranno ancora occasioni di vendita o meno.
Torna secondo noi interessante il cross nzdcad, che vede i traders retail nuovamente in eccesso long all’88%, e con i prezzi nuovamente alle aree di minimo di 0.8410, confermando la pesantezza del dollaro neozelandese, che resta tutto sommato meritevole di ulteriori storni , almeno nel breve periodo.
EURUSD, mensile e semestraleIl prezzo dopo essere arrivato in B1 del mensile ha deciso di seguire il ciclo andando a cercare la MML H4 in A1.
La B1 del semestrale è stata superata da un po’, ormai possiamo solo attendere che il prezzo fletta ancora verso nuovi minimi in A1 del medesimo ciclo, ed il primo interessante livello lo troveremmo a 1.1065.
L’MCS sta andando a restringere il canale dell’eccesso di debolezza, a conferma del fatto che 1.1065 potrebbe far scattare il segnale Buy di ripartenza semestrale (per adesso resta solo un’ipotesi).
Una view alternativa sarebbe la ripartenza dell’ uptrend proprio in prossimità della MML H4 che ha appena toccato, impostando il semestrale in 3 tempi.
BUONGIORNO FOREX DEL 14.02.2022Inizia una nuova settimana sui mercati finanziari con un quadro macro economico non facile da definire, le tensioni tra Russia e Stati Uniti per la questione Ucraina, sono nella settimana decisiva, le possibilità di un conflitto armato nostro malgrado salgono e l’Europa ne potrebbe pagare amaramente le spese. La Fed ha indetto una riunione speciale, l’inflazione al 7.5% preoccupa non poco la banca centrale che vede perdere il suo controllo della curva dei prezzi, insomma tanti temi che avranno la loro evoluzione in questa settimana.
La richiesta dell’Ucraina di entrare nella UE è anticamera all’ingresso nella NATO, che a questo punto vedrebbe i suoi confini estendersi fino alle porte della Russia. In questa espansione , seppur democratica della NATO, la Russia vede una minaccia e la violazione di un patto non scritto di lasciare i paesi dell’est europeo come cuscinetto tra i due blocchi continentali. La tensione sale giorno dopo giorno, e i mercati hanno pesantemente risentito di una potenziale guerra all’indomani di una già disastrosa pandemia , che ha messo a dura prova le economie mondiali.
In caso di conflitto, l’Europa soffrirebbe pesantemente in primis delle possibili ripercussioni sulla fornitura di Gas proveniente dalla Russia, non solo facendone impennare i prezzi, ma spostando la ricerca di energia sul Petrolio, che vive già la soglia dei 100$ al barile, dando ulteriore boost rialzista ai prezzi del greggio e in generale ai costi del comparto energetico, già causa della fortissima inflazione in atto anche nel vecchio continente.
Venerdi tutte le borse mondiali hanno chiuso in territorio negativo, con perdite anche oltre il 2%, le incertezze del quadro geo politico non danno fiducia agli investitori, che questa volta trovano nel comparto obbligazionario porto più sicuro per i loro capitali. I decennali obbligazionari mondiali, hanno visto un’impennata dei rendimenti, il T-Note americano ha superato nella giornata di venerdi il 2% di rendimento.
La big pictures sembra impostata ad un chiaro risk off, con il gold che ha toccato venerdi i 1865$/ oncia, e il wti alla soglia dei 95$, le borse mondiali in netto calo, e un dollaro in grande spolvero insieme allo yen.
Il futuro del dollaro sembra anch’esso incerto, con la FED che ha indetto una riunione straordinaria, che dovrebbe avere fine già nella giornata di oggi Lunedi 14 febbraio. L’altissima inflazione, e le tensioni internazionali richiedono interventi immediati, e le attese per un forte rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale americana hanno spinto il dollaro a rialzo gia nella giornata di venerdi , con il dollar index a ridosso delle resistenze di 96.10.
Il comparto valutario sembra iniziare a prezzare una potenziale forza del biglietto verde, con le majors in leggero storno , a partire da EURUSD che ha abbandonato le aree di 1.14 e ora a ridosso dei supporti di breve di 1.1330-25 sembra intenzionato a nuovi allunghi ribassisti fino alle aree di 1.1275-60 copn il sentiment retail impostato gia contrarian long al 55%.
Il cable incapace al momento di uscire dalle aree di 1.3550, continua ad orbitare sui prezzi attuali, rimanendo in una ampia fascia di lateralita con i massimi a 1.3625 e minimi a 1.35, senza dare direzionalità anche al sentiment dei trader retail.
Il quadro di profonda incertezza si rispecchia in tutte le majors, unica direzionalità al momento è dettata dallo yen che sulla spinta di un mercato risk off, ha trovato venerdi la forza di accellerare a rialzo contro tutte le altre valute, generando importanti storni sui cross come eurjpy e gbpjpy che sembravano fino a venerdi inarrestabili.
Difficile ora fare previsioni di più ampio respiro, dovremo vivere i mercati giorno dopo giorno, in attesa che gli eventi si sviluppino e i mercati prendano le loro direzioni, rimanendo nei limiti del possibile liquidi e pronti a tutto.